Il 30 marzo presso l’ImpactHub di Firenze RENA ha organizzato un workshop di riflessione e confronto sul tema dell’educazione all’intraprendenza e dell’orientamento al lavoro di giovani e giovanissimi. Qui i risultati e nuove piste di lavoro emerse.
3. Il 30 marzo presso l’ImpactHub di Firenze RENA ha organizzato un workshop di
riflessione e confronto sul tema dell’educazione all’intraprendenza e dell’
orientamento al lavoro di giovani e giovanissimi.
Lo spunto per l’incontro è nato da alcune iniziative che RENA porta avanti da diversi
anni sui temi dell’orientamento nelle scuole e dell’analisi delle politiche pubbliche per
l’avvicinamento scuola-lavoro (in particolare il progetto (in)formiamoci, e più di
recente il progetto Giovani United ) e dalla consapevolezza che sempre più attori in
Italia stanno sperimentando a vari livelli iniziative per accompagnare i giovani ad
interpretare al meglio un mercato del lavoro in costante evoluzione.
L’incontro di Firenze ha avuto lo scopo di avviare un primo confronto tra
organizzazioni e individui desiderosi di condividere le buone prassi esistenti su questi
temi, verificare eventuali piste di approfondimento ed identificare possibili ambiti di
sinergia.
Con l’idea che contribuire ad una maggiore visibilità di tutte le iniziative e alla
conoscenza reciproca tra gli attori che le portano avanti possa essere una strategia
efficace per aumentare l’impatto e la capillarità dei progetti realizzati.
4. Hanno aderito all’iniziativa - in presenza o segnalando materiale e spunti via email -
rappresentanti delle seguenti organizzazioni:
Action Aid, JA Italia, Kilowatt, Fondazione Emblema, Impact
Hub Firenze, Lofoio e FabLabFirenze, Vivaio per l’
Intraprendenza, Italiastartup, Coldiretti Giovani, Sumo soc.
coop, CNA Giovani, Prodynamo srl, Italian Association for
Gifted and Talented Students, Università Tor Vergata, Social
Seed, Giovani Imprenditori CONFAPI, WCAP Bologna, Cineca,
Fondazione Human +, Finanziariamente, Università Firenze,
Istituto degli Innocenti Firenze, Università Sant'Anna di Pisa
Partecipanti
5. Divisi in gruppi di lavoro, i partecipanti hanno contribuito a
rispondere a 4 quesiti:
1. DEFINIRE IL CAMPO D’AZIONE - Cosa intendiamo per
“educazione all’intraprendenza” e quale può essere il
perimetro di attività di orientamento al lavoro?
2. Quali STRATEGIE rendono “scalabile” un progetto nelle
scuole che vuole affrontare questi temi?
3. Quali BUONE PRASSI segnare?
4. Quali PISTE DI LAVORO possibili?
Temi
7. 1. Cosa intendiamo per “educazione all’intraprendenza”?
Non è solo formare al “fare impresa”, ma è un ingrediente essenziale di un potenziale
imprenditore. Non è di per se sufficiente per un percorso di orientamento al lavoro
completo, ma è un’attitudine che, se sviluppata, aumenta le possibilità di realizzazione
professionale e personale sia in un contesto di lavoro autonomo (entrapreneurship) che
dipendente (intrapreneurship).
Target dell’analisi: in questa fase ci interessava esplorare i progetti sviluppati all’interno
di percorsi scolastici formali (scuola primaria o secondaria), percorsi Universitari o
percorsi informali di accompagnamento al lavoro di giovani e giovanissimi che in
qualche modo vedono un coinvolgimento attivo delle istituzioni scolastiche interessate,
con l’intento di indagare iniziative che possano avere un impatto diffuso lungo tutto il
curriculum formativo.
Molteplicità di azioni possibili: orientamento, mentoring, simulazione creazione d’
impresa nel curriculum scolastico, formazione non formale extra curriculare,
educazione alla cittadinanza…..
8. 1. Cosa intendiamo per “educazione all’intraprendenza”?
Un’azione mirata all'educazione all'intraprendenza dovrebbe trasmettere e contribuire a
sviluppare in particolare:
spirito di iniziativa; consapevolezza del significato di "generare valore"; capacità di
trasformare l'idea in azione; capacità di non subire il contesto ma imporre al contesto il
proprio talento; capacità di mettere in relazione competenze trasversali; trasmettere
cultura d'impresa come una delle opportunità possibili; imparare a progettare il proprio
percorso professionale coerentemente con le proprie attitudini, valori e aspirazioni;
traferire la cultura del fallimento; comunicare l'importanza dei network: non esistono
imprenditori soli; prestare attenzione a non presentare esperienze troppo di avanguardia
che alimentano illusioni senza reali riscontri di mercato; promuovere la creazione di spazi in
cui creare parti di "percorsi non lineari" o "deviazioni": laboratori, parti di programma da
costruire in modo indipendente; raccontare percorsi di vita, non solo professionali; creare
legami di mentoring.
NB: importante scomporre il target al quale ci si rivolge: attenzione a gruppi vulnerabili e
svantaggiati (rispetto all’accesso alle informazioni, svantaggio economico ecc...) inserendo
elementi che possono essere incentivanti per tutti i gruppi (non solo start-up d’impresa);
9. 2. Quali STRATEGIE per la scalabilità dei progetti?
● Costruire percorsi in filiera: scuola primaria - secondaria - università
● Formare gli insegnanti perchè siano in grado di consolidare i "semi" lanciati dalle diverse iniziative;
● Trasformare le esperienze dei ragazzi in pillole formative
● Puntare a creare dei team che lavorino su progetti o simulazioni anche oltre i momenti d’aula
● Creare sinergie tra i progetti sul tema e le scuole che sono già parte di network sensibili all'argomento
● Creare una piattaforma che faccia matching tra scuole interessate e volontari che vogliono contribuire
● Collegare le iniziative ad attività di CSR (es. volontariato d’impresa)
● Dare agli studenti la possibilità di realizzare stage coerenti con le nuove professioni emergenti, in linea
con la nuova politica di alternanza scuola-lavoro che le scuole sono chiamate a realizzare;
● Creare una piattaforma con "disponibilità dei mentor", tipo banca del tempo
● Fornire crediti formativi per attività extracurriculari degli insegnanti legate a questi temi
● Definire un format e attivare un network che rimanga vincolato
● Legare le attività al lavoro di tesina degli studenti, fare meno classi ma seguirle per almeno due anni;
● Mettere in collegamento tutti i progetti che si occupano di questi temi e dargli una sponda web comune
● "Certificare" le competenze acquisite dai ragazzi nei percorsi
● Strutturare meglio la componente di MENTORING affinché diventi più diffusa e continuativa
● Farlo diventare una policy nazionale con risorse dedicate, come è stato per ecosistema startup
10.
11. 3. Quali BUONE PRASSI attive?
Per il momento abbiamo mappato:
Action aid Progetto “Lavoro di Squadra” : iniziativa che attraverso il calcio e l’hip hop costruisce percorsi per motivare i giovani e
giovanissimi NEET torinesi a “rimettersi in gioco” nella ricerca attiva di un’occupazione. http://www.actionaid.it/lavoro-
di-squadra
Università di Bologna UFo _Università fuori orario offre attività serali aperte a tutti, finalizzate all’orientamento allo studio e al mondo del
lavoro nonché a promuovere l’internazionalizzazione, creando anche momenti ricreativi.
http://www.letterebeniculturali.unibo.it/it/scuola/ufo
Fablab Firenze Fablab nelle scuole: progetto promosso da Fondazione Nord Est per creare una rete di fablab nelle scuole del Nord Est.
Ogni fablab sarà costruito sulle esigenze della scuola e del territorio e fornirà agli studenti la possibilità di unire l’attività
didattica alla collaborazione con le imprese. E’ possibile contribuire allo sviluppo di Fablab a scuola compilando il form
presente sul sito. http://www.fablabascuola.it/fondazione-nord-est.html
LabGov Progetto “Active Schools Network” ha l’obiettivo di diffondere nelle scuole i valori della sussidiarietà orizzontale, la
cittadinanza attiva e la salvaguardia dei beni comuni. Usa il metodo della “clinic education”. http://www.labgov.
it/activeschoolsnetwork/
ISFOL Pagina dedicata alle esperienze di educazione all’imprenditorialità nelle scuole mappate all’interno di diverse ricerche
recenti sul tema. http://www.isfol.it/news/notizie-2012/come-trasformare-intraprendenza-in-imprenditorialita
Fondazione Emblema "Albo delle professioni" consultabile gratuitamente dai portali borsadellaricerca e borsadelplacement
"Sessioni di Coaching": nelle scuole e nelle università di orientamento al lavoro.
http://www.borsadelplacement.it/index.aspx
RENA (in)formiamoci: orientamento e mentoring ispirazionale nelle scuole superiori (http://www.progetto-rena.
it/informiamoci/) ; Giovani United: mapaptura dei migliori strumenti e prassi per favorire l’occupazione giovanile 8http:
//www.progetto-rena.it/giovani-united/)
12. 3. Quali BUONE PRASSI attive?
Impact Hub
Firenze
Progetto “Cambiala”: laboratorio urbano tra pari, un magazine delle buone notizie, dove le storie e le visioni del
cambiamento si raccontano. La redazione è composta da ragazzi e ragazze (15/19 anni) che si riuniscono un pomeriggio a
settimana per girare video, scrivere articoli e fare incursioni improvvise nelle piazze di Firenze, portando energia e
creatività. L'impresa non è un percorso per tutti, educazione tra pari può essere elemento chiave per queste attività.
https://instagram.com/cambiala/
Vivaio per l’
Intraprendenza
Laboratori di Intraprendenza rivolti alle classi IV e V delle scuole superiori, nell'ambito del Programma Giovanisì LabScuola
promosso dalla Regione Toscana; Palestra di Intraprendenza, percorso di allenamento per declinare competenze e ricerca
in una prospettiva imprenditoriale rivolto a laureandi e laureati, ideato per Università degli Studi di Firenze. http://www.
vivaiointraprendenza.it/
CNA Giornate di orientamento nelle scuole, spesso all'interno di progetti alternanza "scuola-lavoro" con lezioni in aula e tirocini
formativi nelle aziende associate.
Luthier
colombianos
Esperienza colombiana di avviamento al lavoro di govani svantaggiati attraverso il recupero di saperi tradizionali,
sviluppata con il supporto del Ministero della Cultura colomabiano. http://www.luthierscolombianos.com
Fondazione
Human +
Progetto Steps Italian tour: laboratorio gratuito di potenziamento imprenditoriale basato su un’innovativa metodologia di
valutazione e sviluppo del potenziale per fare in modo che la tua idea di business diventi realtà. Frutto di una ricerca
scientifica portata avanti con il Politecnico di Torino e l'Università degli studi di Torino che permette di fornire a tutti gli
iscritti l'analisi del proprio potenziale. http://www.fhplus.org/italian-tour
Federazione
Trentina della
Cooperazione
Laboratori di diffusione dei valori cooperativi nelle Scuole attraverso percorsi proposti alle classi con metodi attivi basati
sulla collaborazione, il confronto e la condivisione, in stretto raccordo con le imprese cooperative del territorio.
http://www.coopeduca.it/
13. 3. Quali BUONE PRASSI attive?
Dynamo Camp -
progetto
ProDynamo
idea istituire un master per formare giovani imprenditori sociali che vorranno essere agenti di cambiamento nelle
rispettive realtà. Dynamo camp è diventata un laboratorio dove imprese mandano loro dipendenti per fare formazione
sul volontariato, si crea comunità di persone che iniziano a pensare in maniera diversa. http://www.dynamocamp.org/
Danish Foundation
for
Entrepreneurship -
Young Enterprise
Centro per la conoscenza nazionale e focal point per lo sviluppo dell’educazione all’imprenditorialtià a tutti i livelli
educativi e formativi della Danimarca. Stanzia fondi per assicurare che lo spirito di intraprendenza e la capacità di
innovare siano elementi fondamentali dei curriculum educativi lungo tutta la filiera formativa nazionale, dalla scuola
primaria al dottorato. Fondata nel 2009 come strumento interministeriale, è alla base della strategia complessiva del
governo danese sull’educazione all’imprenditorialtà. http://eng.ffe-ye.dk/
Standford Univesity Corso “Design your Life”: corso universitario accessibile agli iscritti a qualunque facoltà che utilizza gli strumenti del
design thinking per aiutare gli studenti a sviluppare un punto di vista solido e consapevole sulla propria carriera
professionale. Comprende seminari, giochi di ruolo, brevi report da realizzare, ospiti per incontri d’ispirazione, mentoring
e coaching individuale. http://web.stanford.edu/class/me104b/cgi-bin/
Scuola superiore
Sant’Anna di Pisa
Corso sviluppato in collaborazione con 5 Università Europee ( KU Leuven, Scuola Superiore Sant’Anna, TU München,
University of Southern Denmark e University of Twente) con lo scopo di promuovere l’imprenditorialità tecnologica tra gli
studenti europei. Target: studenti di Master e PHD e di alcuni corsi di laurea (scienze e ingegneria). http://www.htbiz.
eu/about-2/
Università di Pisa PhD+ “Creatività, innovazione, spirito imprenditoriale”: percorso formativo facoltativo ed extracurriculare finalizzato ad
arricchire i più alti livelli di formazione accademica con una serie di competenze rivolte alla diffusione dello spirito
imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e, auspicabilmente, alla creazione di impresa.
Il programma è destinato in via prioritaria ai dottorandi e dottori di ricerca dell'Università di Pisa.
http://www.unipi.it/index.php/trasferimento-tecnologico/itemlist/category/467-phd-plus
14. 3. Quali BUONE PRASSI attive?
Junior Achievement Italia Junior Achievement Italia è partner di Junior Achievement Worldwide un’associazione non profit attiva da oltre un
secolo negli Stati Uniti e che opera in Europa dagli anni ’90 con JA Europe (www.ja-ye.org) portando nella Scuola
contenuti economici e di imprenditoria, dalla primaria all’Università. In Italia avvia l’attività nel 2002 come
iniziativa di responsabilità sociale da parte di un gruppo di imprese fondatrici – tra cui Citi, Gucci, Manpower e
Abb – che considerano strategico l’impatto sociale che può derivare al nostro Paese dall’investimento nella
Scuola.
Oggi in Italia JA si presenta come una rete a cui partecipano ogni anno più di 800 scuole, ha coinvolto 3.500
insegnanti, più di 220.000 studenti tra i 9 e i 19 anni con le loro famiglie e 3.000 volontari d’azienda e una task
force di 30 aziende tutti accomunati dalla convinzione che “credere nei giovani” voglia dire affiancarli negli anni
della scuola orientandoli e ispirandoli nella realizzazione del proprio potenziale personale e professionale.
I programmi di JA Italia che sviluppano la competenza imprenditoriale tout court e che aiutano gli studenti ad
acquisire le skill per arrivare più preparati ad affrontare le scelte formative e lavorative dopo i 18 anni sono:
Impresa in azione; Your skill your future ; Innovation & Creativity Camp; Social Enterprise Program
Junior Achievement
Europa
Opera per JAW in Europa promuovendo l’alfabetizzazione finanziaria e l’educazione imprenditoriale. Nell’ottica
imprenditoriale sono rilevanti due progetti finanziati dalla Commissione europea per la ricaduta che hanno sull’
educazione imprenditoriale nella scuola italiana:
The Entrepreneurial School per lo sviluppo della formazione imprenditoriale nella scuola con la creazione di una
community europea e nazionale di scuole e docenti “esperti” di educazione imprenditoriale. Il National Focus
Group italiano ha l’obiettivo di formare entro ottobre 2015 almeno 440 insegnanti e implementare una guida
virtuale ricca di esempi di didattica imprenditoriale.
Entrepreneurial Skill Pass (ESP) per promuovere la certificazione della competenza imprenditoriale a livello
internazionale con l’avvio di un vero e proprio percorso riconosciuto e validato. Coinvolge uan decina di paesi tra
cui l’Austria dove risiede l’ente di certificazione. Vi possono accedere studenti tra i 15 e i 18 anni che hanno svolto
a scuola un percorso pratico di imprenditorialità attraverso tre self – assessment e un test on-line previsto in
giugno. Nel 2014/15 è stata avviata la prima annualità in Italia con 1000 studenti iscritti.
16. Cosa ci piacerebbe fare
• Continuare a mappare le buone prassi, strutturando un’indagine dedicata e
identificando gli ingredienti che possono rendere più efficace una policy sul tema
• Mettere a disposizione il progetto (In)formiamoci di chi sta già lavorando nelle
scuole con qualsiasi tipo di progetto di educazione all’intraprendenza, come
format di orientamento al lavoro già testato, adattabile come modulo iniziale di
percorsi più strutturati (http://www.progetto-rena.it/informiamoci/ )
• Costruire una rete ampia di soggetti che si occupano del tema ai vari livelli della
filiera educativa - dalle scuole primarie, alle università, ai percorsi informali - per
aumentare le possibilità di scambio e di impatto dei progetti (che spesso si
basano su volontariato o risorse comunque limitate e potrebbero beneficiare di
maggiori sinergie) e immaginarne di nuovi insieme
• Aumentare la diffusione di iniziative di questo tipo, arricchendo i percorsi di
orientamento con altri temi trasversali vicini alle tematiche di cui RENA si occupa
(buongoverno, beni comuni, cittadinanza attiva, innovazione sociale ecc…)
17. Hai altre buone prassi da segnalare?
Partecipa alla rilevazione che stiamo portando avanti sul più
ampio tema delle politiche attive per il lavoro, all’interno del
quale vorremmo mappare tutte le iniziative che consentano di
offrire risposte efficaci per aumentare le prospettive
occupazionali dei giovani, comprese quelle che rientrano nell’
ambito dell’educazione all’intraprendenza, come quelle qui
raccolte.
Se nelle slide precedenti mancano delle buone prassi sul tema
che conosci segnalacele scrivendo a: l.piangerelli@progetto-
rena.it e f.mazzocchi@progetto-rena.it