6. Le monete alternative
• Due mondi profondamente differenti:
– Le monete complementari (Sardex, Bristol Pound,
Scec, WIR, il Palmas, il Kimgauer, le monete di
quartiere Greche, …) migliaia monete alternative >
sistemi centralizzati di mutualità e monete funzionali
– Le criptomonete, basate sulla piattaforma di bitcoin.
Una moneta digitale decentralizzata e criptata e
un’infrastruttura tecnologica.
“Bitcoin cambierà il mondo tanto quanto ha cambiato
il mondo Internet” - Marc Andressen
8. Cos’è Sardex
• Circuito di credito commerciale
• Community di imprenditori che accettano di transare in Sardex. 1 Sardex = 1 euro
• Non convertibile, n’è in ingresso, n’è in uscita
• E’ una linea di credito commerciale
– Non genera interessi passivi (no tesaurizzazione)
– L’impegno è di rientrare nella posizione entro un anno
• Occorre comprovare la fattura per completare la transazione, il credito Sardex è
una voce dello stato patrimoniale delle aziende
• Occorre essere azienda sul territorio sardo per entrare.
• Occorre need nel circuito del prodotto/servizio offerto. I commercialisti di Cagliari.
un una camera di compensazione asincrona e
multilaterale che gestisce le transazioni commerciali
utilizzando una moneta complementare
• I nostri competitor: nero, digital divide, mancanza di senso di comunità e fiducia
9. A cosa serve
• Accesso al credito senza garanzie (asset backed currency) e
senza tassi di interesse
• Mobilita le risorse inespresse del sistema economico
finanziandone la circolazione
• Riduce la necessità di liquidità euro
• Elimina il problema del ‘pagamento’, il credito Sardex è
immediatamente liquido e spendibile
• Aumenta il fatturato, riduce l’inventory
• E’ a chilometro zero, è ecologico
• Alimenta il senso di comunità.
• E’ un ‘miglio verde’, motore di sviluppo dell’economia
territoriale
10. 4 datapoint di impatto
• Circa 2milioni di euro di credito erogato al mese a
2.000+ PMI sarde e 1000+ dipendenti delle stesse
(ebbene si! si possono pagare i lavoratori in
Sardex)
• 4 Circuiti su nuovi territori: Liberex (Emilia-
Romagna), Piemex (Piemonte), Sicanex (Sicilia),
Abrex (Abruzzo)
• La storia del tassista di Sestu
• La velocità di circolazione del Sardex è 11 volte
l’anno!
11. • La capacità produttiva negli ultimi anni è aumentata
• Questo valore ‘embedded’ nella non gira per la crisi finanziaria
• La nostra capacità produttiva non produce valore e non è per nulla
pienamente utilizzata
• Oggi si possono facilmente costruire una sterminata quantità di
servizi utili per sviluppare la sharing economy (borsellini elettronici
interoperabili, sistemi transazionali wireless, monete e sistemi di
credito e mutualità digitali, reti p2p, servizi montati sulla blockchain
di bitcoin, monete funzionali)
• Abbiamo un computer in tasca, collegato ad una rete (beh…quasi)
Si ma questa roba è scalabile?
Considerazioni
12. WIR Bank (Svizzera)
• Although WIR started with only 16 members, today it
has grown to include 62,000. Total assets are
approximately 3.0 billion CHF, annual sales in the range
of 6.5 billion, As of 1998, assets held by the credit
system were 885 million and liabilities of 844 million,
i.e. the circulating WIR money, with equity in the
system of 44 million. These WIR obligations being
interest free have a cost of zero. Income from interest
and credit clearing activities were 38 million francs.
60k aziende + 1 banca = 5 miliardi di euro di PIL/anno
13.
14.
15. “The debate about taxi apps is really a debate
about the wider sharing economy. That debate
forces us to think about the disruptive effects of
digital technology and the need for
entrepreneurs in our society. And that’s what
the Taxi protests are really about.”
– Nelly Kroes, 11/06/2014
16. • Tutti cominciassimo a condividere una % della
nostra capacity produttiva:
– Passaggi in auto, trasporto di cose (15%)
– Seconde case, ospitalità, case sfitte, fabbriche vuote,
terreni incolti, demanio da ristrutturare (20%)
– Cibo, eccedenze alimentari (10%)
– Tempo, expertise, competenze, lavoretti, attività
manuali (15%)
– Servizi di tutti i tipi, beni fisici, prodotti (x%)
– Etc., etc.
Obiettivo: 5% di PIL aggiuntivo proveniente dalla
share economy entro 10 anni
17. 5 punti di PIL aggiuntivi in 10 anni?
• Riportare la disoccupazione al tasso fisiologico
del 4% > piena occupazione
• Aumentare la produttività attraverso
l’innovazione tecnologica
• Riattivare la mutualità, ricostruire le reti sociali
riparare i buchi nella rete del welfare in fase di
smantellamento
• Stimolare la voglia di reagire
• Facilitare la voglia e la libertà di fare
18. Obiettivo: piena occupazione
• Qualunque disoccupato che vuole lavorare può ricevere
fino ad un x di reddito mensile in moneta complementare
pagato dallo Stato
• Google rule: 80/20 per qualunque lavoratore per dedicarsi
ai propri pet project. L’azienda viene sgravata dai contributi
e il lavoratore viene pagato dallo Stato in moneta
complementare.
• Per fare cosa? lavori socialmente utili, insegnamento,
pulizia, produzione di qualunque tipo, arte, cultura, no-
profit, per riqualificarsi, assistere gli anziani, babysitting,
creatività, intraprendere la strada imprenditoriale, etc..
Carenze in organico anyone?
Servizi tagliati per mancanza di budget anybody?
19. Diventare leader al mondo nell’innovazione
tecnologica nella monetica
• Conoscere, capire, abbracciare e cominciare a
sperimentare le nuove piattaforme di monetica
digitale.
• Sperimentare le migliaia di servizi che possono
essere sviluppati sulla blockchain per cambiare la
società liberalizzando e creando un contesto
normativo favorevole
• Liberalizzare e defiscalizzare le transazioni sui
lavoretti peer-to peer (ie fino a 50 euro al giorno)
• Etc, etc.
21. Poche regole, semplici, policy a costo ‘zero’
• Ogni camera di compensazione deve andare a zero
• Interoperabilità
• Trasparenza, fiducia e garanzie del sistema
• Meccanisimi per identificare eventuali frodi,
comportamenti illegali o devianti dal bene comune
• Non c’è modo di ‘martellare dall’alto’ una policy di
questo tipo. L’unico modo per cui possa funzionare è
che sia vicina alla perfezione, competitiva e sicura.
• Regola fondamentale: ‘do no harm’
• Liberare il potenziale di innovazione
• Può solo funzionare ‘bottom up’
22. Perchè ci serve sta roba?
• Per mettere la gente a lavorare
• Non possiamo fermare la
sharing economy. Non potremo
fermare le migliaia di Uber,
Airbnb, Blablacar, open source
che stanno ridisegnando i
perimetri della sharing
economy. E i milioni di persone
che beneficeranno dei vantaggi
della sharing economy.
• Ci serve la sharing economy per
costruire un modello di sviluppo
sostenibile e compatibile con le
risorse ormai esauste del
pianeta.
Sono Gianluca Dettori, classe 1967. Nato e laureato a Torino, batterista e surfista a tempo perso. Nel 1995 ho avuto la fortuna di essere assunto da una grandissimo gruppo Italiano: Olivetti. Assistente marketing di Italia Online uno dei primi Internet provider in Italia. Addetto alle vendite della pubblicità sulle pagine della rivista che distribuiva il dischetto di accesso alla rete. Una startup, finanziata da Olivetti Telemedia, guidata da Elserino Piol e Il Sole 24 Ore. Due anni dopo mi sono licenziato da direttore commerciale per prendere la guida in Italia, di uno dei primi motori di ricerca al mondo: Lycos. Startup di Boston quotata al Nasdaq. Due anni dopo ho fondato la mia startup. Vitaminic, nel campo della musica digitale.
Ho fondato e sono presidente di dpixel, società specializzata in venture capital ed in progetti di innovazione tecnologica. Siamo advisor di un fondo specializzato in investimenti seed su società Internet. Siamo advisor di Telecom Italia all’interno di un progetto denominato “Working Capital” dedicato alla nuova imprenditorialità digitale Italiana.
Ho scritto e scrivo per diverse pubblicazioni, a partire dal mio blog dgil.uz
Sono Kauffman Fellow (Classe 14)
Sono coach/mentore presso Luiss, Unical, Startup Sauna,