2. Il progetto ha interessato tutte le classi della scuola
secondaria di Castel del Piano.
Si è svolto nel secondo quadrimestre nell’ambito della
normale programmazione di Tecnologia ed Informatica.
Durata: circa 15 ore
3. Obiettivo del progetto è essenzialmente quello di
consentire agli studenti di sperimentare le nuove tecnologie
digitali in un clima didattico cooperativo e di proprietà
intellettuale aperta, in pratica “open source”: questa è la
filosofia dei cosiddetti “maker”. Nello specifico il progetto ha
cercato di:
- orientare e sviluppare la curiosità degli studenti verso le
nuove tecnologie,
- aumentare la confidenza nei confronti del linguaggio
informatico e tecnico,
- rendere i ragazzi autonomi nell’acquisizione di alcune
abilità di base.
4. Varie le attività̀ proposte:
- laboratori di robotica educativa basate sull'utilizzo di
robot MindStorm “LEGO”,
- utilizzo del programma SketchUp Make,
- modellazione 3D con programma open source “Cura”.
Scopo di queste attività è quello di interessare i ragazzi
all’utilizzo di tecnologie che sviluppano la loro creatività
cercando di inventare qualcosa da realizzare
autonomamente e poi successivamente condividere.
6. ROBOTICA NELLE CLASSI PRIME
➤ La tradizionale programmazione di tecnologia ed informatica,
rivolta alle scuole medie, è stata integrata con la robotica
strumentale, con lo scopo di realizzare di elaborati tecnici grafici
eseguiti da robot precedentemente programmati dagli alunni.
➤ Gli strumenti robotici basilari messi a disposizione, quali beeBot e
ProBot hanno consentito di introdurre l'utilizzo di un primordiale
linguaggio di programmazione nella formazione degli alunni delle
classi prime. In particolare, per la prima volta nella propria carriera
scolastica, l'alunno ha avuto modo di tradurre le informazioni
operative, da far eseguire al robot, in un linguaggio macchina.
Iniziando così a sviluppare i processi cognitivi che consentono
alla mente umana di tradurre le informazioni e le istruzioni
analogiche in digitali.
7. Ciascun alunno, dopo aver eseguito
un disegno tecnico di una figura
piana manualmente, seguendo la
programmazione tradizionale, ha
programmato il robot per fare
eseguire alla macchina lo stesso
disegno.
SketchUp Make
8. ROBOTICA NELLE
CLASSI SECONDE
➤ nelle classi seconde è stata
introdotta la robotica
funzionale. Gli alunni hanno
eseguito una ricerca
individuale sui robot attuali e la
loro utilità in ambito militare, di
protezione civile ed industriale.
➤ A seguito del lavoro teorico,
durante alcune esercitazioni
pratiche, gli alunni hanno
assemblato il Lego Robot
MindStorm.
9. Dopo la completa costruzione
del mindstorm, gli alunni hanno
programmato tramite
un'interfaccia grafica al
calcolatore le funzioni motorie
del robot. Applicando in pratica
quello che è stato
precedentemente appreso a
livello teorico.
11. DISEGNO TECNICO MANUALE ED ASSISTITO DAL
COMPUTER (CAD)
➤ Nelle classi terze la programmazione di disegno tecnico
tradizionale, relativa alle proiezioni ortogonali e l'assonometria
isometrica, applicata alla progettazione, è stata integrata con
l'introduzione al CAD.
➤ Inizialmente la progettazione CAD è stata eseguita mediante
l'utilizzo del software gratuito e successivamente, quanto
progettato, è stato realizzato per mezzo della stampante 3D.
➤ Utilizzando il suddetto protocollo formativo, gli alunni hanno
potuto vedere realizzato, quanto progettato teoricamente.
Riuscendo, per la prima volta nella loro carriera scolastica, ad
adattare la progettazione teorica alle necessità operative di
produzione.
12. Fasi di progettazione al computer, di stampa 3D e di affinamento
manuale del prototipo realizzato.
13. BeeBot per alunni con capacità cognitive
diverse dalla norma
Robotica per diversamente abili
14. ROBOTICA APPLICATA A
DIFFICOLTA COGNITIVE
➤ L'utilizzo di strumenti basilari di
robotica, come il BeeBot è
risultato utile per sviluppare
l'orientamento spaziale e
sequenziale in alunni con
problemi cognitivi e di
orientamento spazio-temporale.
➤ I bambini hanno dovuto
progettare e programmare il
Beebot per fargli percorrere un
percorso ben definito. Un
esercizio rivelatosi utile per
sviluppare alcuni processi
cognitivi relativi al rapporto di
causalità.
15. Osservazioni finali:
- Il progetto è stato ben recepito dagli studenti con curiosità e
partecipazione,
- Il tempo dedicato alle attività è stato limitato e concentrato
ed ha permesso ai ragazzi di «affacciarsi» su nuovi temi e
tecnologie,
- Le proposte didattiche si sono inserite nella programmazione
come un approfondimento,
- L’osservazione diretta dal parte del docente durante l’intero
percorso di crescita ed autonomia verso l’acquisizione di
alcune abilità è stata l’unica tipologia di verifica della qualità
dell’intero progetto.