2. PASTICCIANDO
S’IMPARA
Manipolare e pasticciare è una delle attività più interessanti per un
bambino/a, sperimentare la trasformazione e la consistenza degli alimenti,
riconoscere l’importanza della sequenzialità delle azioni per ottenere un
risultato tangibile (e anche gustoso), riconoscere i diversi ingredienti,
percepirne gli odori, le sensazioni tattili e il sapore… sono tutte modalità
altre di conoscere che passano direttamente dall’esperienza. Anche in
3. cucina il fare diventa apprendere, il gioco istruzione e la novità stimolo di
crescita.
4. Per questo motivo, durante l’anno scolastico che sta per terminare e a
partire dalla sua metà, abbiamo intrapreso con i bambini della nostra
Scuola un percorso laboratoriale incentrato sull’alimentazione e sulla
cucina, all’interno del quale si sono alternati momenti di vero e proprio
gioco con il cibo, di sperimentazione, di riflessione e, non meno
importante, di condivisione.
“Il cibo è vita”, è lo slogan dell’Expo 2015 in corso a Milano. Ma non è
solo questo…il cibo è piacere, è scoperta, è energia per il nostro corpo, è
riflessione culturale, è introiezione del mondo esterno, è…divertimento.
Abbiamo deciso di giocare e di parlare insieme ai nostri alunni, cogliendo
l’occasione di tre particolari festività per incentrare il nostro lavoro
laboratoriale. Il tutto è stato possibile grazie alla generosa collaborazione di
alcuni genitori che lavorano nel settore e che hanno messo a disposizione il
loro tempo, il loro materiale e le loro preziose conoscenze.
5.
6. In occasione della Festa del Babbo abbiamo svolto il primo incontro-
laboratorio sulla Pizza e per un giorno la Scuola si è trasformata in una
cucina aperta con tanti piccoli pizzaioli, armati di mattarello ed entusiasmo,
pronti a seguire la trasformazione degli ingredienti più semplici e che sono
la base della nostra sana dieta mediterranea: farina, acqua, lievito,
pomodoro, sale, olio. Seguendo le spiegazioni e le dimostrazioni del nostro
pizzaiolo professionista, ogni bimbo ha creato la sua pizza personale,
dando sfogo alla sua creatività e alla sua fantasia. Ne è risultato un
momento estremamente piacevole per loro, ben felici di poter pasticciare e
di sperimentare con gli ingredienti e attentissimi a seguire le istruzioni in
vista di un buon risultato. La vera bellezza di questo laboratorio è stata la
condivisione con tutti gli altri babbi, invitati il giorno stesso a pranzo, per
mangiare le pizze fatte dalle loro mani. Perché il cibo è anche…
condivisione.
7. Gli alunni hanno visto ed esperito il risultato del loro lavoro e hanno offerto
ai loro padri un dono (bello e buono) completamente personalizzato.
8. Il secondo incontro è avvenuto in occasione della Pasqua, ricorrenza
importante per la nostra Scuola, alla quale abbiamo deciso di dare rilievo
coinvolgendo i bambini in un laboratorio altrettanto divertente e molto,
molto goloso. Grazie alla disponibilità di un babbo pasticcere abbiamo
realizzato tutti insieme uova di cioccolato che ciascun alunno ha portato in
dono alla propria famiglia. Lavorare con il cioccolato è di per sé
un’esperienza unica: la consistenza che cambia in base alla temperatura,
l’odore fortissimo che invade l’ambiente, il colore cremoso, la tentazione
(spesso soddisfatta) dell’assaggio prematuro. Abbiamo realizzato in tutto
33 uova di cioccolato ma non solo…ogni bambino ha avuto a disposizione
un bicchierino di cioccolato fuso e un foglio, sul quale dipingere
utilizzando la tecnica della digitopittura. Il risultato è stato una mattina di
entusiasmo e di golosità, di sorrisi e disegni incredibili. Perché il cibo è
anche….arte.
9. L’ultima tappa del nostro viaggio nel mondo della cucina abbiamo deciso
di dedicarla proprio a coloro che tutti i giorni si dedicano alla nostra
crescita tramite il cibo, coloro che pazientemente preparano i nostri piatti
preferiti e tramite il cibo ci curano e ci coccolano: le mamme. Per la Festa
della Mamma ci siamo dedicati insieme ai bambini alla preparazione di un
pranzo all’aperto, allestito nel giardino della Scuola, a base di piatti
semplici ed efficaci, sempre utilizzando ingredienti basilari: pomodori,
grano, basilico, olio… Il menù creato e realizzato dai bambini proponeva
quindi: pasta fredda, riso freddo, bruschette al pomodoro e, dulcis in fundo,
fragole con la panna. Un modo diverso per imparare tanto delle nostre
tradizioni, per capire il lavoro delle nostre mamme, per ringraziarle.
Finalmente un pranzo in cui erano loro ad essere servite e coccolate!
Sono stati tre momenti dislocati nel corso dell’anno che hanno lasciato
un’impronta di sorriso in ognuno di noi, insegnanti comprese, momenti nei
10. quali il gioco, la fantasia, la libera espressione, la manipolazione, la
riflessione e l’apprendimento hanno trovato tutto lo spazio necessario per
essere validi, autentici, densi di significato. La condivisione del lavoro con
i propri genitori ha permesso ai bambini di sentirsi ulteriormente gratificati
per i loro sforzi e per le loro attività manuali, hanno pasticciato e riso, ma
anche mangiato e imparato, annusato e assaggiato. Pensare e parlare di cibo
è diventata un’esigenza planetaria, ma è anche una priorità quotidiana e
contingente, affinchè i nostri bambini ne conoscano il valore e le
possibilità, imparino fin da subito ad avere una relazione diretta con ciò che
mangiano, instaurando un ponte visibile tra il mondo esterno dove il cibo si
produce e si trasforma e il proprio corpo, tra l’ambiente e il sé, pasticciando
tutto il pasticciabile, sporcandosi mani e grembiuli, affondando le dita nella
consistenza della pasta della pizza o spalmando cioccolato con movimenti
più delicati e calibrati. È stata un’esperienza bellissima, soprattutto perché
11. arricchita dalle tantissimi emozioni che i bambini hanno saputo esprimere,
con gli occhi pieni di meraviglia e le mani in pasta. Ancora un grazie a tutti
coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questo percorso.
Castel del Piano, 12 giugno 2015