Azione tesa a favorire la resilienza individuale attraverso il supporto personale e professionale e la rielaborazione di eventi lavorativi stressanti o comunque di impatto emotivo e professionale tali da provocare negli operatori penitenziari una condizione di stress lavoro correlato, di rischio burn out o comunque di malessere personale e disagio professionale. Il progetto è stato sperimentalmente realizzato in tre sedi formative dell'Amministrazione con carattere di residenzialità . Le attività durano dieci giorni continuativi
1. Documento di approfondimento della soluzione:
INSERIRE IL TITOLO DELLA SOLUZIONE
INDICE (da seguire come traccia guida)
1. Descrizione della soluzione
Azione tesa a favorire la resilienza personale
professionale e la rielaborazione di eventi lavorativi stressanti o comunque di
impatto emotivo e professionale tali da p
condizione di stress lavoro correlato, di rischio burn out o comunq
personale e disagio professionale.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il team del progetto:
• dott..ssa Paola Gubbiotti
Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
della formazione
Polizia penitenziaria è responsabile del coordinamento didattico della
Scuole di formazione dell’Amministrazione nonché direttore
dell’Istituto di Istruzione di Sulmon
• dott.ssa Letizia Bellelli
Pietro in Clarenza,
• dott.ssa Liliana Chiarlone
Verbania
Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Per le caratteristiche del contesto e dell’utenza
una elevata incidenza di stress.
Documento di approfondimento della soluzione:
INSERIRE IL TITOLO DELLA SOLUZIONE
“Praticare la resilenza”
(da seguire come traccia guida)
Descrizione della soluzione
a favorire la resilienza personale attraverso il supporto personale e
rielaborazione di eventi lavorativi stressanti o comunque di
impatto emotivo e professionale tali da provocare negli operatori
condizione di stress lavoro correlato, di rischio burn out o comunq
personale e disagio professionale.
Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
:
sa Paola Gubbiotti responsabile del progetto. Nell’ambito del
Dipartimento Amministrazione Penitenziaria - Direzione Generale
della formazione – Ufficio della formazione del personale del Corpo di
Polizia penitenziaria è responsabile del coordinamento didattico della
Scuole di formazione dell’Amministrazione nonché direttore
dell’Istituto di Istruzione di Sulmona
Letizia Bellelli, direttore della Scuola di formazione di San
Clarenza,
iliana Chiarlone, direttore dell’Istituto di Istruzione di
Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
contesto e dell’utenza, si rileva negli operatori penitenziari,
una elevata incidenza di stress. Le eccezionali condizioni che si sono determinate a
Documento di approfondimento della soluzione:
supporto personale e
rielaborazione di eventi lavorativi stressanti o comunque di
rovocare negli operatori penitenziari una
condizione di stress lavoro correlato, di rischio burn out o comunque di malessere
responsabile del progetto. Nell’ambito del
irezione Generale
Ufficio della formazione del personale del Corpo di
Polizia penitenziaria è responsabile del coordinamento didattico della
Scuole di formazione dell’Amministrazione nonché direttore
Scuola di formazione di San
stituto di Istruzione di
negli operatori penitenziari,
che si sono determinate a
2. seguito dell’epidemia Covid
detenuta sia degli stessi operatori,
penitenziari hanno amplificato e reso esponenziale l’impegno degli operatori
penitenziari sottoposti ad un impegno straordinario che si è sommato a quello
ordinario con ripercussioni p
Si è quindi ritenuto necessario porre in essere attività finalizzate a
recupero psicofisico ed una rilettura delle pratiche professionali utilizzando un
approccio sistemico innovativo.
3. Descrizione dei destinatari della misura
L’attività ha coinvolto complessivamente
tutte le Regioni appartenenti
di polizia penitenziaria, ma anche diret
4. Descrizione della tecnologia adottata
Gli obiettivi dell’azione sono:
• Consentire agli operatori penitenziari che sono stati protagonisti o
hanno assistito ad eventi ad elevato livello di criticità
spazio di rielaborazione operativa e di decongestione emotiva.
• Facilitare un percorso di rinnovata dimensione professionale che si
avvale dell’evento negativo come opportunità di riflessione operativa,
eviti meccanismi di sfiducia, alimenti input di autoefficacia.
Le attività si sono svolte in dieci giorni continua
dell’Amministrazione penitenziaria
belli:
L’Istituto di Sulmona, ai piedi del Parco della Maiella, l’Isti
fronte al lago Maggiore, la Scuola di S. Pietro Clarenza
Sono stati utilizzati approcci:
1) Finalizzati al riequilibrio psicofisico:
• attività fisiche leggere, di natura propriocettiva per favorire il
rilassamento delle tensioni anche a livello corporeo;
epidemia Covid-19, con il timore di contagio sia della popolazione
sia degli stessi operatori, con le rivolte avvenute in molti istituti
penitenziari hanno amplificato e reso esponenziale l’impegno degli operatori
penitenziari sottoposti ad un impegno straordinario che si è sommato a quello
con ripercussioni personali, spesso familiari, sempre anche organizzative.
Si è quindi ritenuto necessario porre in essere attività finalizzate a
recupero psicofisico ed una rilettura delle pratiche professionali utilizzando un
approccio sistemico innovativo.
Descrizione dei destinatari della misura
complessivamente 90 operatori penitenziari
appartenenti alle famiglie professionali: prevalentemente al
di polizia penitenziaria, ma anche direttori di istituti penitenziari ed educatori
Descrizione della tecnologia adottata
Gli obiettivi dell’azione sono:
Consentire agli operatori penitenziari che sono stati protagonisti o
hanno assistito ad eventi ad elevato livello di criticità
spazio di rielaborazione operativa e di decongestione emotiva.
Facilitare un percorso di rinnovata dimensione professionale che si
avvale dell’evento negativo come opportunità di riflessione operativa,
eviti meccanismi di sfiducia, alimenti input di autoefficacia.
sono svolte in dieci giorni continuativi
dell’Amministrazione penitenziaria situate in contesti naturalistici particolarmente
ai piedi del Parco della Maiella, l’Istituto di Verbania, di
la Scuola di S. Pietro Clarenza ai piedi dell’Etna
Sono stati utilizzati approcci:
al riequilibrio psicofisico:
attività fisiche leggere, di natura propriocettiva per favorire il
rilassamento delle tensioni anche a livello corporeo;
, con il timore di contagio sia della popolazione
avvenute in molti istituti
penitenziari hanno amplificato e reso esponenziale l’impegno degli operatori
penitenziari sottoposti ad un impegno straordinario che si è sommato a quello
ersonali, spesso familiari, sempre anche organizzative.
Si è quindi ritenuto necessario porre in essere attività finalizzate a favorire un
recupero psicofisico ed una rilettura delle pratiche professionali utilizzando un
penitenziari provenienti da
prevalentemente al Corpo
tori di istituti penitenziari ed educatori.
Consentire agli operatori penitenziari che sono stati protagonisti o
hanno assistito ad eventi ad elevato livello di criticità, di avere uno
spazio di rielaborazione operativa e di decongestione emotiva.
Facilitare un percorso di rinnovata dimensione professionale che si
avvale dell’evento negativo come opportunità di riflessione operativa,
eviti meccanismi di sfiducia, alimenti input di autoefficacia.
tivi in tre Scuole
situate in contesti naturalistici particolarmente
tuto di Verbania, di
i piedi dell’Etna.
attività fisiche leggere, di natura propriocettiva per favorire il
3. • piccole esperienze/escursioni nella
propongano prospettive ecologiche come metafore della relazione tra
individui/organismi e il proprio ambiente.
2) Rielaborazione dell’evento critico con operatori interni e psicologi esterni.
• Racconto degli eventi, anali
• Analisi dei punti di forza e degli eventuali “errori”
• Elaborazione del vissuto individuale
• Rinforzo delle risorse individuali e professionali
• Focalizzazione sulle condizioni che favoriscono la prevenzione
5. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Sono stati impegnati nella conduzione delle attività, gli staff didattici delle rispettive
Scuole ed esperti e collaboratori esterni
yoga o discipline olistiche ,
Sono stati stanziati 45.000 euro per gli esperti e per le spese organizzative.
6. Tempi di progetto
Le attività si sono realizzate
piccole esperienze/escursioni nella natura circostante con esperti che
propongano prospettive ecologiche come metafore della relazione tra
individui/organismi e il proprio ambiente.
Rielaborazione dell’evento critico con operatori interni e psicologi esterni.
Racconto degli eventi, analisi delle condizioni che li hanno determinati
Analisi dei punti di forza e degli eventuali “errori”
Elaborazione del vissuto individuale
Rinforzo delle risorse individuali e professionali
Focalizzazione sulle condizioni che favoriscono la prevenzione
azione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Sono stati impegnati nella conduzione delle attività, gli staff didattici delle rispettive
Scuole ed esperti e collaboratori esterni all’Amministrazione: psicologi,
yoga o discipline olistiche , guide ed esperti di escursioni.
Sono stati stanziati 45.000 euro per gli esperti e per le spese organizzative.
Le attività si sono realizzate e concluse nel mese di settembre 2020.
natura circostante con esperti che
propongano prospettive ecologiche come metafore della relazione tra
Rielaborazione dell’evento critico con operatori interni e psicologi esterni.
si delle condizioni che li hanno determinati
Focalizzazione sulle condizioni che favoriscono la prevenzione
azione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
Sono stati impegnati nella conduzione delle attività, gli staff didattici delle rispettive
: psicologi, insegnanti di
Sono stati stanziati 45.000 euro per gli esperti e per le spese organizzative.
nel mese di settembre 2020.