1. ASPETTI GENERALI DI SOSTENIBILITA’
LABORATORIO AMBIENTE 2012
Tutor: Pasquino
Jorio Marco,Messina, Zanello
L’Unione Europea e lo sviluppo sostenibile
L’Unione Europea ha, da sempre, un ruolo importante nella promozione dei principi inerenti lo
sviluppo sostenibile.
L’energia è uno dei temi prioritari dal quale non si può prescindere, sia per quanto riguarda la sua
produzione che il suo utilizzo. Nel marzo 2007, nell’ambito del “Pacchetto Energia”, il Consiglio
dell’Unione Europea ha adottato come vincolante un obiettivo pari al 20% di fonti di energia
rinnovabile sul consumo di energia dell’Unione al 2020 (con un target specifico del 10% per quanto
riguarda i biocarburanti) che si affianca ad altri due obiettivi quantitativi: il 20% di riduzione delle
emissioni di gas serra e il 20% di miglioramento dell’efficienza energetica. Questi obiettivi (20-20-
20) al 2020 rappresentano la proposta dell’UE per contrastare i cambiamenti climatici in atto e, allo
stesso tempo, sostenere la competitività delle industrie europee sui mercati internazionali nel
contesto di una più generale politica sul clima che ha individuato come obiettivo quello di limitare
l’aumento della temperatura globale a non più di 2° C rispetto all’epoca preindustriale. Tra i paesi
dell’UE, sicuramente l’Italia dovrà aumentare i propri sforzi al fine di porre in atto politiche e
misure utili a ridurre pesantemente le emissioni di gas serra che, seppur più lentamente negli ultimi
anni, continuano ad aumentare invece che a diminuire. Il settore industriale, ancora una volta, dovrà
svolgere un ruolo trainante al fine di coniugare le esigenze di mercato con le necessarie misure di
innovazione tecnologica.
Per quanto riguarda la promozione delle fonti di energia rinnovabile, con le ultime Leggi
Finanziarie, l’Italia ha confermato di voler continuare sulla strada degli incentivi basati sui
meccanismi di mercato, differenziati per tecnologia. Il quadro degli incentivi deve essere, però, da
una parte, garantito con continuità e stabilità al fine di dare al settore industriale una prospettiva
chiara per la pianificazione degli investimenti, ma risultare, dall’altra parte, di durata limitata nel
tempo in modo che raggiunta una posizione di competitività della tecnologia delle fonti rinnovabili
rispetto alle risorse tradizionali, la sua adozione sia giustificabile in termini di conquistata
convenienza economica.
A sostegno del raggiungimento degli obiettivi prefissati a livello europeo, e con il preciso obiettivo
di coinvolgere attivamente tutti i livelli della società, la Commissione Europea ha lanciato alla fine
del 2005 la campagna “Energia Sostenibile per l’Europa - SEE”. La campagna SEE è attiva
anche in Italia (www.campagnaseeitalia.it), ove il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare funge da focal point nazionale, e particolare attenzione è posta a tutte le
iniziative che si prefiggono proprio l’obiettivo di aumentare la quota di energie rinnovabili e
l’efficienza energetica e, al contempo, ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Una
delle priorità della campagna SEE in Italia è quella di accrescere la consapevolezza sulla
produzione ed utilizzo dell’energia attraverso una corretta informazione nei diversi ambiti della
società civile.
Una comunicazione ed una informazione più attenta e puntuale sui temi dell’energia, in particolare
attraverso la promozione e la diffusione delle best practices a livello nazionale, risulterà infatti di
2. fondamentale aiuto per una maggiore consapevolezza sull’utilizzo in maniera intelligente
dell’energia.
IL NOSTRO FUTURO IN QUATTRO PAROLE:
energia, ambiente, sviluppo, progresso
Energia, ambiente, sviluppo, progresso: sono queste le parole chiave del futuro prossimo venturo.
Siamo arrivati ad un punto tale della nostra evoluzione che, quando parliamo di energia, dobbiamo
prendere in considerazione il rapporto di causa-effetto che intercorre tra questa ed una molteplicità
di altri fattori. È impensabile oggi, in piena globalizzazione, parlare di sviluppo e progresso senza
fare riferimento all’energia e non è più possibile parlare di energia senza occuparsi dell’ambiente. È
un legame sempre più stretto, ormai inscindibile, che, proprio per questo, prevede l’adozione di una
nuova mentalità, una mentalità energetica responsabile che sappia tener conto dell’impatto e degli
effetti che tali azioni hanno sull’ambiente. Il recupero di una rinnovata consapevolezza ambientale
diventa così l’impegno prioritario; pertanto l’investimento migliore che possiamo compiere per il
domani senza mettere a repentaglio l’idea stessa di futuro è, prima di tutto, la conoscenza.
Ed è proprio in quest’ottica che anche la tecnologia deve essere sempre più specializzata ed
orientata alla ricerca e all’individuazione delle soluzioni energetiche migliori sotto il profilo
dell’efficacia e dell’efficienza, soluzioni che si rivelino in grado di mutare il rapporto uomo-
ambiente recuperando l’equilibrio seriamente compromesso da circa due secoli di sfruttamento
indiscriminato provocato dall’avvento della società industriale. Gli effetti del comportamento
“irresponsabile” ai danni della biosfera sono sotto gli occhi di tutti: mutamenti climatici,
inquinamento del suolo, dell’aria, del mare, estinzioni di specie animali e vegetali, effetto serra...
Purtroppo, ci stiamo rendendo amaramente conto che La Natura non è un bene inesauribile da
depredare in continuazione o in grado di assorbire tutte le nostre azioni.
La produzione di energia assume quindi un ruolo di primaria importanza per il cambiamento.
D’altronde, la moderna società è cresciuta e si è sviluppata proprio grazie all’utilizzo dell’energia.
Energia per produrre, per muoversi, per volare, per illuminare, per costruire, per fondere, per
lavorare. Come ha scritto lo studioso americano Jeremy Rifkin, «L’era dei combustibili fossili ha
portato con sé nuovi modi di organizzare la società, attraverso istituzioni come l’impresa
industriale, lo Stato-nazione, l’agglomerato urbano, lo stile di vita borghese […] Oggi, però,
l’infrastruttura globale creata per sfruttare i combustibili fossili e gestire l’attività industriale
comincia ad invecchiare e a mostrare segni di cedimento». Ebbene oggi è proprio questa la sfida più
importante: un approccio nuovo alla produzione e all’utilizzo delle energie, un approccio più
consapevole più responsabile e maggiormente sostenibile. Energie ottenute con metodi e tecnologie
alternative che consentiranno di cambiare le cose ed affrontare il futuro cogliendo nuove
opportunità di sviluppo e al contempo migliorare la qualità della vita di tutti, riducendo l’impatto
ambientale e favorendo il risparmio energetico. Questo è il vero benessere che dobbiamo cercare di
realizzare tutti insieme.