SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 8
Downloaden Sie, um offline zu lesen
Sintesi

30 Gennaio 2014

RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI EU 2020 DELLA BANDA LARGA IN ITALIA:
PROSPETTIVE E SFIDE
Introduzione
A Novembre del 2013 il Presidente Letta ha incaricato il Commissario di Governo per
l’attuazione dell’Agenda Digitale di costituire un piccolo gruppo di esperti internazionali per
condurre un’analisi dei piani di investimento dei gestori italiani di telecomunicazioni.
Obbiettivo di tale analisi è stato quello di verificare se i piani in essere consentono all’Italia di
raggiungere gli obbiettivi di copertura e penetrazione della rete in banda larga e ultra larga
fissati per il 2020 dall’ Unione Europea nell’ ambito dei piani di Agenda Digitale.
Gli obiettivi indicati dall’UE sono i seguenti:
 Obiettivo 1: entro il 2013, la totalità della popolazione deve avere accesso alla banda
larga base;
 Obiettivo 2: entro il 2020, il 100% della popolazione deve avere accesso a servizi a
larga banda in grado di raggiungere velocità fino a 30Mbps;
 Obiettivo 3: entro il 2020, almeno il 50% della popolazione deve essere abbonato ad
un servizio a larga banda ultra-veloce in grado di raggiungere una velocità di almeno
100Mps.
Questa analisi si inserisce nel più ampio piano lanciato dal Presidente Letta per assicurare una
tempestiva attuazione di tutti i principali obbiettivi dell‘Agenda Digitale, un progetto indicato
dal Governo come una delle più importanti riforme strutturali per promuovere
semplificazione della amministrazione dello Stato, crescita e occupazione giovanile.
Gli esperti internazionali che hanno affiancato il Commissario sono: J. Scott Marcus, Direttore
alla WIK (Germania), membro del Comitato Scientifico della Florence School of Regulation
(Italia) e già funzionario senior della FCC (USA) e Gerard Pogorel, Professore Emerito di
Economia a Telecom Paris Tech.
Il gruppo ha lavorato in dialogo con i principali gestori che hanno illustrato le soluzioni
tecnologiche adottate, i piani di investimento e la loro distribuzione geografica. Sono stati
frequenti anche i contatti con le Istituzioni più direttamente coinvolte in questi temi: AGCOM
e Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni, con le quali si è stabilito un
costruttivo confronto, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli istituzionali. In questo contesto è
opportuno sottolineare che il presente rapporto nasce per rispondere ad una tematica di
politica industriale inerente la competitività del Paese e non ha obbiettivi di natura
regolamentare né di audit nei confronti dei gestori. Di conseguenza le analisi e gli interventi
sui mercati e sui prezzi che AGCOM sta effettuando in questo periodo non sono oggetto delle
del rapporto.
Il gruppo si è anche avvalso delle competenze della Fondazione Ugo Bordoni, che il Ministero
dello Sviluppo Economico/Comunicazioni ha messo a disposizione, e del contributo di due
esperti italiani , Vittorio Trecordi e Valerio Zingarelli , membri del Comitato Scientifico della
Fondazione.
Aziende e Istituzioni hanno collaborato a questa analisi con spirito molto aperto e costruttivo
condividendo dati anche riservati nella consapevolezza che, senza specifico consenso delle
parti, saranno pubblicati dati, informazioni e proiezioni solo in forma aggregata.

1
Sintesi

30 Gennaio 2014

SOMMARIO
I piani analizzati giustificano un cauto ottimismo sullo sviluppo e penetrazione della
banda larga e ultra larga in Italia. Gli operatori hanno piani concreti per raggiungere
l’obiettivo di copertura del 50% circa della popolazione con tecnologia FTTCab/VDSL2 entro
il 2017 circa. A differenza di piani annunciati in passato quelli esaminati sono già in
attuazione. Date le caratteristiche favorevoli della rete italiana (struttura della rete con subloop in rame corti, 300 m in media), i piani prevedono di erogare una banda superiore ai 30
Mbps, in linea con i requisiti degli obiettivi DAE per la larga banda. Rimangono sfide
realizzative e regolatorie che debbono essere prontamente affrontate e risolte.
Aspetti critici da risolvere per raggiungere gli obiettivi DAE
 Non vi sono piani operativi di dettaglio per superare il 50% della copertura delle linee
con servizi a banda larga e ultralarga, anche se alcuni gestori hanno piani preliminari
per raggiungere il 70% al 2020.
 L’Obiettivo 3 DAE (50% penetrazione 100Mbps al 2020) è una combinazione di
sviluppo di piani realizzativi e crescita della domanda. I piani degli operatori
attualmente non indirizzano esplicitamente la copertura a 100Mbps. Se i piani FTTCab
illustrati saranno realizzati secondo quanto previsto, è ragionevole ipotizzare che nelle
aree a più alta densità la banda disponibile possa raggiungere i 60-70 Mbps circa. Il
raggiungimento di questo obiettivo richiederà iniziative e monitoraggio anche sul
fronte della domanda.
In assenza di un forte, sostenuto e continuo impegno del Governo italiano, gli obiettivi
DAE non saranno completamente raggiunti. Pertanto si raccomanda che il Governo
affronti questi punti aperti, nel rispetto delle sue responsabilità istituzionali, e nel rispetto
delle competenze e indipendenza dell’EU e delle Autorità di Regolamentazione (AGCOM e
Antitrust).
Si raccomandano le seguenti azioni:
 Monitoraggio dei piani degli operatori, degli investimenti messi in campo e della
copertura raggiunta anche per eventuali interventi correttivi
 Utilizzo dei Fondi Strutturali EU per assicurare a tutta la popolazione l’accesso
alla rete a 30 Mbps entro il 2020, considerando un approccio bilanciato tra risorse
infrastrutturali fisse, mobili, fisse wireless e anche satellitari. A questo fine si
raccomanda lo sviluppo di un Piano Nazionale che in coordinamento con le Regioni
permetta di avere l’accesso a questi fondi .
 Misure per ottimizzare gli investimenti, comprese la promozione della condivisione
di investimenti infrastrutturali nel rispetto delle norme per gli aiuti di Stato e della
concorrenza, fissati dalla EU, e iniziative per aumentare la disponibilità di spettro radio
e l’efficienza del suo impiego
 Misure per intervenire sul ritardo della domanda per i servizi a banda larga in
Italia, considerando i programmi di alfabetizzazione digitale dell’Agenda Digitale
Italiana.

2
Sintesi

30 Gennaio 2014

PRINCIPALI RISULTANZE
1. La rete in banda larga in Italia nel confronto con gli altri Paesi europei è caratterizzata dai
seguenti principali aspetti:
-

-

-

Il livello di copertura della rete in banda larga base fissa – comunemente definita come
in grado di erogare banda fino ai 2 megabit al secondo (Mbps) - è tra i più estesi in
Europa con una copertura lorda di circa il 98% delle unità abitative; anche se restano
ancora 2 milioni di linee, che per motivi tecnici non possono ancora erogare la velocità
‘soglia’ di 2Mbps, indirizzate ed in parte servite da soluzioni wireless di tipo fisso
(270.000 al rilevamento AGCOM di fine Dicembre) e satellitare. Questo livello di
copertura rende l’Italia praticamente conforme al primo degli obiettivi EU (100%
copertura della banda larga base entro il 2013).
Il livello di copertura e sviluppo delle reti fisse di ‘nuova generazione ‘ o ultra
broadband, è invece tra i più bassi in Europa. Si osserva peraltro che l’arretratezza
dello sviluppo dell’ultra broadband si riflette nelle rilevazioni comparate delle
prestazioni di rete che collocano la banda erogata nel nostro Paese tra le più basse in
Europa e nel Mondo. Gli approfondimenti e le analisi del gruppo di lavoro si sono
concentrati sugli investimenti in reti ultra broadband, assumendo come riferimento i
due obiettivi dell’Agenda Digitale Europea per questo ambito: copertura del 100%
della popolazione con servizi a 30Mbps e penetrazione del 50% della popolazione dei
servizi a 100Mbps.
Nello sviluppo dei suoi piani l’Italia non può contare sul contributo delle reti televisive
via cavo. La tecnologia radio già oggi, e a maggior ragione in futuro, contribuirà alla
copertura dei servizi in banda larga; ma, almeno nel breve termine non può essere
considerata come alternativa economicamente percorribile alla banda larga fissa per
una vasta porzione della popolazione italiana.

2. Dall’analisi emergono elementi incoraggianti circa i futuri sviluppi della rete in banda
larga. In particolare:
-

I piani di investimento esaminati indicano che nei prossimi 2-3 anni, la qualità e le
prestazioni delle rete in banda larga fissa – soprattutto nelle aree a più alta densità
abitativa - dovrebbe migliorare marcatamente. Entro il 2016/17 la copertura di reti
che possano erogare 30Mbps dovrebbe attestarsi attorno al 50% delle linee fisse in
Italia (23,4 milioni).

-

Il livello di investimento previsto nei piani è coerente con le architetture di rete e
l’evoluzione della copertura geografica. I piani analizzati si basano tutti su tecnologia
FTTCab (Fiber To The Cabinet), ad eccezione di quello di Metroweb, operatore
all’ingrosso focalizzato sulla fornitura di servizi di infrastruttura in fibra “spenta”, che
punta su soluzioni FTTH (Fiber To The Home), con piani di sviluppo che sono tuttavia
determinati dalle strategie degli operatori che offrono servizi. Con la tecnologia
FTTCab vengono realizzati e installati nuovi collegamenti in fibra ottica tra centrali e
armadi stradali. I collegamenti tra armadi stradali e abitazioni degli utenti (tratta
denominata “sub-loop”) restano quelli in rame attualmente installati.

-

Va sottolineato che la configurazione della rete italiana è caratterizzata da una distanza
contenuta tra armadi e abitazioni (con una media di 300m e il 50% circa dei “sub-loop”
ha lunghezza inferiore a 200m). Ciò consente di prevedere che la qualità erogata possa
3
Sintesi

30 Gennaio 2014
in almeno il 50% delle abitazioni offrire potenzialmente velocità di collegamento
superiori ai 30Mbps e più vicine ai 60-70Mbps, sotto determinate condizioni
(fondamentali la qualità delle coppie in rame e le modalità di impiego delle coppie
affasciate nei medesimi cavi per la gestione delle interferenze).

-

Va inoltre tenuta in considerazione la continua evoluzione tecnologica che nei prossimi
anni potrà consentire di erogare prestazioni crescenti a parità di architettura di rete.

-

Dall’ analisi emerge una reale accelerazione degli investimenti di alcuni gestori che a
partire dal 2013 hanno iniziato a collegare in modo massivo armadi stradali in fibra.
Questo segna una differenza rispetto ad un passato, anche recente, in cui piani di
investimento e di sviluppo sono stati annunciati, ma hanno però poi trovato
realizzazione molto limitata.

-

Va inoltre riconosciuto che gli osservatori internazionali più recenti (es. “DAE
Scoreboard 2013” e “OECD broadband statistics update” del 9 gennaio 2014) non
rilevano ancora gli effetti degli sviluppi dei piani FTTCab degli operatori italiani. Ciò
significa che le prossime statistiche internazionali dovrebbero già riflettere una miglior
posizione dell’Italia, che pur se in ritardo rispetto ad altri Paesi ha però adesso avviato
la costruzione di reti ultra broadband.

3. Negli incontri con i gestori si sono esaminate le sfide tecnico operative dei piani presentati
ed è stata condotta una verifica di congruenza con gli obbiettivi UE al 2020. Il rapporto
contiene una descrizione di dettaglio di queste tematiche. Ma in sintesi, emergono quattro
principali problematiche:
Sfide realizzative - La realizzazione dei piani implica la soluzione di tematiche operative
tipiche dei progetti di sviluppo rete. L’architettura FTTCab richiede un livello di
coordinamento tra gestori che può comportare ritardi ed aumenti dei costi di realizzazione . Il
regolatore sta già seguendo queste tematiche, ad esempio per la condivisione degli spazi negli
armadi stradali. Altre difficoltà sono generate dalle procedure di rilascio di permessi e
autorizzazioni per l’installazione di eventuali nuovi armadi stradali. Infine, la possibilità di
sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia richiede coordinamento tra gestori.
Dipendenza dalla rete fissa - Tutti i gestori di rete sono fortemente dipendenti dai piani
dell’operatore dominante di rete fissa. Ciò accade in certa misura in tutti i Paesi Membri
dell’EU; tuttavia la condizione italiana è enfatizzata dall’assenza di reali alternative:
principalmente l’assenza di una rete per la TV via cavo. Ciò comporta che il raggiungimento
degli obiettivi DAE per la larga banda dipende fortemente dalla rete fissa di
telecomunicazioni, molto più che in altri Paesi Membri dell’EU.
Copertura di tutto il Paese a 30 Mbps - I piani analizzati coprono in dettaglio solo il periodo
fino al 2016/7 ed a quella data raggiungono una copertura di circa il 50% delle linee. Prime
stime fatte da alcuni gestori per il periodo successivo, indicano ulteriori sviluppi della
copertura pur tuttavia senza raggiungere il 100%. Il raggiungimento del secondo obbiettivo –
copertura totale della popolazione a 30Mbps – richiede pertanto opportuni interventi
aggiuntivi.

4
Sintesi

30 Gennaio 2014

Offerta e domanda a 100 Mbps - Il terzo obiettivo - 50% della popolazione connessa a
100Mbps – dipende non solo dai piani di rete, che ovviamente sono un elemento necessario,
ma ovviamente anche da un progressivo aumento della domanda per servizi in rete.
- Nessuno dei piani di rete analizzati considera esplicitamente il raggiungimento dei
100 Mbps, secondo l’obiettivo DAE 3. Se i piani FTTCab illustrati saranno realizzati
secondo quanto previsto, è ragionevole ipotizzare che nelle aree a più alta densità
la banda disponibile possa raggiungere i 60-70 Mbps.
- E’ ipotizzabile che con l’aumento di contenuti audiovisivi sulla rete (es Sky River,
Mediaset Infinity, Rai) e la diffusione di apparecchiature connesse in rete e di facile
utilizzo, la domanda per la connettività a banda ultra larga aumenti.
- Nel medio periodo queste stesse dinamiche potrebbero portare alla necessità di
superare i limiti della rete FTTCab.

5
Sintesi

30 Gennaio 2014

RACCOMANDAZIONI
Dalla ricognizione dei piani dei gestori emerge con chiarezza che l’industria ha avviato un
piano di investimenti significativo che porterà, se realizzato nei tempi e nei modi illustrati
dagli operatori, ad un aumento della qualità e della banda disponibile a circa il 50% delle linee
entro il 2016/17.
Si raccomanda innanzitutto che i piani annunciati siano tempestivamente realizzati.
Il gruppo di lavoro ha anche individuato alcune possibili aree di intervento, che il Governo
dovrebbe considerare per estendere la copertura della rete oltre le aree indirizzate dai
gestori.
La maggior parte delle indicazioni elaborate riguarda iniziative che il Governo dovrebbe
intraprendere per stimolare il versante dell’offerta. Tuttavia viene sottolineata la rilevanza di
azioni sul versante della domanda per sostenere la crescita dell’adozione della banda ultra
larga.
1. Avviare un processo strutturato per il monitoraggio della attuazione dei piani di
investimento degli operatori
Il Governo dovrebbe invitare i gestori a pubblicare in modo trasparente i principali elementi
dei loro piani di investimento indicando le aree in cui nel tempo prevedono di rendere
disponibili collegamenti in banda larga e ultra larga.
Contemporaneamente il Governo dovrebbe istituire un processo strutturato di monitoraggio
in cui su base semestrale – se non trimestrale – i gestori comunicano ad AGCOM dati
aggiornati sugli investimenti fatti nel periodo e sulla copertura geografica delle loro reti.
In aggiunta al monitoraggio dello sviluppo della copertura delle rete fissa il processo
dovrebbe includere anche:
- lo sviluppo delle rete radio mobili LTE – e sue evoluzioni - e lo sviluppo della copertura
delle reti broadband wireless fisse;
- gli sviluppi tecnologici che caratterizzano le diverse architetture di rete – fisse e mobili.
Si ritiene che tale iniziativa avrebbe i seguenti aspetti positivi:
- segnerebbe un marcato cambiamento dal passato, in quanto, per la prima volta, alle
verifiche e monitoraggi eseguiti da varie istituzioni secondo i loro specifici compiti (ad
esempio AGCOM per la regolazione e MISE per finanziamenti) si aggiungerebbe un
processo di politica industriale che, sotto la regia della Presidenza del Consiglio,
sistematicamente darebbe ampia visibilità all’evoluzione della rete anche in rapporto
ai piani annunciati.
- Farebbe emergere tempestivamente differenze tra quanto pianificato e quanto
realizzato.
- Si costituirebbe in tempi brevi una base informativa che giustificherebbe forme di
intervento più dirette, qualora i piani annunciati non dovessero essere realizzati nei
tempi e nei modi previsti.
- Un tale processo ‘pubblico’ ed altamente visibile sarebbe anche di aiuto per quanti
impegnati nello sviluppo di servizi digitali – commerciali e di pubblica
amministrazione – essenziali per stimolare l’adozione di collegamenti in banda larga e
ultra larga .

6
Sintesi

30 Gennaio 2014

2. Sviluppare e finanziare un piano nazionale digitale per il raggiungimento del 100%
della copertura a 30Mps (Obiettivo 3 DAE)
Il Governo ha già negli ultimi anni finanziato lo sviluppo della rete in banda larga in aree a
fallimento di mercato con apporti, dai dati MISE, superiori a 1,1 miliardi di Euro interamente
finanziati nel PNLB ottimizzato al 2013, compresi i fondi autonomi Regionali.
Per raggiungere gli obiettivi di copertura a 30Mbps, un nuovo ciclo di pianificazione è
necessario.
La nuova pianificazione dei fondi strutturali Europei per il periodo 2014-20 offre
l’opportunità di rilanciare un piano focalizzato sullo sviluppo di reti a banda larga e ultra
larga.
Il MISE ha confermato l’impegno in questa direzione ed il Governo dovrebbe assicurare uno
stretto coordinamento tra Regioni, Ministero della Coesione Sociale e MISE per formulare al
più presto una piano nazionale per la copertura delle aree non raggiunte dai piani dei gestori.
La natura strategica dell’infrastruttura a banda larga e ultra larga potrebbe inoltre giustificare
una diretta partecipazione della Presidenza del Consiglio al tavolo di coordinamento MISE –
MCS-Regioni e la creazione un nucleo dedicato alle reti nell’ambito delle strutture di
coordinamento ed indirizzo dell’Agenda Digitale .
Fondamentale per il piano ed il processo la definizione di un modello dettagliato dei costi da
utilizzare anche per la determinazione dei fondi necessari per completare la copertura.
Per questo, anche al fine di sviluppare una corretta pianificazione di interventi pubblici, si
raccomanda l’esecuzione di un lavoro approfondito che consideri in modo adeguato le
caratteristiche specifiche di ogni territorio e fissi in modo chiaro le assunzioni del lavoro in
relazione alle caratteristiche del progetto di rete e delle tecnologie.
3. Promuovere la condivisione di investimenti e/o infrastrutture di rete al fine di
raggiungere gli obiettivi DAE 2020
Si ritiene importante favorire forme di cooperazione per la condivisione di investimenti ed
infrastrutture soprattutto al fine di perseguire il raggiungimento dell’obiettivo 100%
copertura a 30 Mbps (Obiettivo 2 DAE).
E’ ovviamente auspicabile che ogni forma di condivisione vada perseguita con il dialogo e
l’accordo di tutte le parti coinvolte, nell’interesse dello sviluppo del Paese, e nel rispetto della
regolamentazione comunitaria.
E’ però importante ricordare che la rete ha un ruolo strategico nello sviluppo del Paese.
A fronte di un divario tra piani annunciati ed investimenti effettuati e/o di una permanenza
del ritardo tra Italia ed altri Paesi, il Governo dovrebbe considerare di farsi parte attiva
favorendo iniziative di investimento anche miste pubblico/private che favoriscano la
condivisione delle infrastrutture.

7
Sintesi

30 Gennaio 2014

4 . Assicurare la disponibilità di spettro sufficiente allo sviluppo delle reti radio fisse e
mobili a larga banda
Nel breve e medio periodo le reti radio non possono essere considerate un sostituto
economicamente sostenibile della rete cablata per una larga parte della popolazione
concentrata nelle zone ad alta densità abitativa. Tuttavia le reti radio mobili e fisse
dovrebbero essere considerate nello sviluppo di piani di copertura per le aree a densità più
bassa.
Considerando l’assenza di reti per la televisione via cavo, la rete radio è la sola infrastruttura
alternativa alla rete fissa di telecomunicazioni. Gli sviluppi tecnologici e la crescente
diffusione rafforzeranno ulteriormente il ruolo della rete radio.
Per questo va perseguita attivamente l’opportunità di ampliare la quantità di spettro allocato
alle comunicazioni radio a larga banda fisse e mobili, in relazione alle azioni in corso in ambito
internazionale per la ristrutturazione delle politiche di uso ed allocazione dello spettro radio.
In questo contesto il processo internazionale ed Europeo che sta ristrutturando l’attribuzione
delle frequenze alle diverse applicazioni (compreso il possibile impiego futuro della banda
700 MHz per le reti radiomobili a larga banda) rappresenta un’opportunità per adottare, dopo
aver consultato tutti gli stakeholder, le pratiche migliori e assicurare che l’Italia possa
pienamente sfruttare i progressi delle tecnologie radio nello sviluppo della propria
infrastruttura digitale.
5. Promuovere la domanda di servizi digitali in banda larga
Anche se il lavoro si è focalizzato sui piani degli investimenti e sul versante dell’offerta di
servizi a banda larga e ultra larga, si ritiene utile sottolineare che il Governo continui nelle suo
sostegno alle iniziative e progetti tesi a promuovere l’adozione della banda larga e ultra larga.
Visto che l’utilizzo medio di Internet è più basso della media europea, le misure per
promuovere l’alfabetizzazione digitale potrebbero avere un ruolo di grande impatto in Italia.
Su questo versante il Governo ha già avviato iniziative, prima tra tutte l’attuazione
dell’Agenda Digitale, fortemente orientate allo sviluppo dell’offerta di servizi pubblici on line,
della formazione e alfabetizzazione digitale anche attraverso la RAI.

8

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...
Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...
Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...
Agenda Digitale del Veneto
 
Sharing city, dalla visione alle realtà - Common net
Sharing city, dalla visione alle realtà - Common netSharing city, dalla visione alle realtà - Common net
Sharing city, dalla visione alle realtà - Common net
FPA
 

Was ist angesagt? (10)

Antonio Pescapè - BroadBand and Digital Divide at Linux Day 2010
Antonio Pescapè - BroadBand and Digital Divide at Linux Day 2010Antonio Pescapè - BroadBand and Digital Divide at Linux Day 2010
Antonio Pescapè - BroadBand and Digital Divide at Linux Day 2010
 
BWII (Broadband Wireless Italia Israele)
BWII (Broadband Wireless Italia Israele) BWII (Broadband Wireless Italia Israele)
BWII (Broadband Wireless Italia Israele)
 
Centro di Competenza Media and Broadband
Centro di Competenza Media and BroadbandCentro di Competenza Media and Broadband
Centro di Competenza Media and Broadband
 
Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...
Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...
Intervento di Elvio Tasso Convegno "L’innovazione a sostegno della cooperazio...
 
Sharing city, dalla visione alle realtà - Common net
Sharing city, dalla visione alle realtà - Common netSharing city, dalla visione alle realtà - Common net
Sharing city, dalla visione alle realtà - Common net
 
AGCOM Relazione e presentazione mercato 2015
AGCOM Relazione e presentazione mercato 2015AGCOM Relazione e presentazione mercato 2015
AGCOM Relazione e presentazione mercato 2015
 
Il cablaggio della città di Bologna
Il cablaggio della città di BolognaIl cablaggio della città di Bologna
Il cablaggio della città di Bologna
 
Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"
Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"
Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"
 
Asati: LA SOCIETÀ DELLA RETE NON PUÒ PIÙ ASPETTARE
Asati: LA SOCIETÀ DELLA RETE NON PUÒ PIÙ ASPETTAREAsati: LA SOCIETÀ DELLA RETE NON PUÒ PIÙ ASPETTARE
Asati: LA SOCIETÀ DELLA RETE NON PUÒ PIÙ ASPETTARE
 
Company profile
Company profileCompany profile
Company profile
 

Andere mochten auch

Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)
Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)
Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)
Palazzo Chigi - Governo Italiano
 
Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...
Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...
Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...
Palazzo Chigi - Governo Italiano
 
La nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo Letta
La nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo LettaLa nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo Letta
La nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo Letta
Palazzo Chigi - Governo Italiano
 

Andere mochten auch (20)

Legge di bilancio 2017
Legge di bilancio 2017Legge di bilancio 2017
Legge di bilancio 2017
 
Rapporto sull'innovazione
Rapporto sull'innovazione Rapporto sull'innovazione
Rapporto sull'innovazione
 
Per una moderna politica antimafia
Per una moderna politica antimafia Per una moderna politica antimafia
Per una moderna politica antimafia
 
Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)
Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)
Spending review programma di lavoro (Governo Letta, novembre 2013)
 
Piano nazionale aeroporti
Piano nazionale aeroportiPiano nazionale aeroporti
Piano nazionale aeroporti
 
Bonus mobili ed elettrodomestici 2013 - LA GUIDA
Bonus mobili ed elettrodomestici 2013 - LA GUIDABonus mobili ed elettrodomestici 2013 - LA GUIDA
Bonus mobili ed elettrodomestici 2013 - LA GUIDA
 
Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...
Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...
Bilancio di previsione dello Stato per l'’anno finanziario 2014 e bilancio pl...
 
Terra dei fuochi, risultati delle indagini svolte
 Terra dei fuochi, risultati delle indagini svolte Terra dei fuochi, risultati delle indagini svolte
Terra dei fuochi, risultati delle indagini svolte
 
Conclusioni del Consiglio UE del 19 e 20 dicembre 2013
Conclusioni del Consiglio UE del 19 e 20 dicembre 2013Conclusioni del Consiglio UE del 19 e 20 dicembre 2013
Conclusioni del Consiglio UE del 19 e 20 dicembre 2013
 
Destinazione Sport
Destinazione SportDestinazione Sport
Destinazione Sport
 
La riforma dell’ISEE
La riforma dell’ISEELa riforma dell’ISEE
La riforma dell’ISEE
 
La nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo Letta
La nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo LettaLa nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo Letta
La nota di aggiornamento del DEF 2013 del Governo Letta
 
Dichiarazione congiunta Italia-Francia
Dichiarazione congiunta  Italia-FranciaDichiarazione congiunta  Italia-Francia
Dichiarazione congiunta Italia-Francia
 
Conferenza stampa di fine anno 2015
Conferenza stampa di fine anno 2015Conferenza stampa di fine anno 2015
Conferenza stampa di fine anno 2015
 
Riduzione organici del personale militare e civile
Riduzione organici del personale militare e civileRiduzione organici del personale militare e civile
Riduzione organici del personale militare e civile
 
Dichiarazione congiunta Italia Spagna
Dichiarazione congiunta Italia SpagnaDichiarazione congiunta Italia Spagna
Dichiarazione congiunta Italia Spagna
 
Risorse per la proroga delle missioni internazionali dell'Italia nel 2013
Risorse per la proroga delle missioni internazionali dell'Italia nel 2013Risorse per la proroga delle missioni internazionali dell'Italia nel 2013
Risorse per la proroga delle missioni internazionali dell'Italia nel 2013
 
Rapporto finale deliberation workshop politically.eu sicurezza e difesa
Rapporto finale deliberation workshop politically.eu sicurezza e difesaRapporto finale deliberation workshop politically.eu sicurezza e difesa
Rapporto finale deliberation workshop politically.eu sicurezza e difesa
 
PAC 2014-2020: l’agricoltura italiana verso il futuro
PAC 2014-2020: l’agricoltura italiana verso il futuroPAC 2014-2020: l’agricoltura italiana verso il futuro
PAC 2014-2020: l’agricoltura italiana verso il futuro
 
Debiti P.A.: 13,8 miliardi di euro pagati ai creditori
Debiti P.A.: 13,8 miliardi di euro pagati ai creditoriDebiti P.A.: 13,8 miliardi di euro pagati ai creditori
Debiti P.A.: 13,8 miliardi di euro pagati ai creditori
 

Ähnlich wie Sintesi del "Rapporto Caio" sugli obiettivi 2020 della banda larga in Italia

Presentazione puglia lombardo 16022015
Presentazione puglia lombardo 16022015Presentazione puglia lombardo 16022015
Presentazione puglia lombardo 16022015
Redazione InnovaPuglia
 
.Banda ultralarga crescitadigitale_slide
.Banda ultralarga crescitadigitale_slide.Banda ultralarga crescitadigitale_slide
.Banda ultralarga crescitadigitale_slide
Maria Vaudo
 

Ähnlich wie Sintesi del "Rapporto Caio" sugli obiettivi 2020 della banda larga in Italia (20)

Strategia italiana per la banda ultralarga
Strategia italiana per la banda ultralarga Strategia italiana per la banda ultralarga
Strategia italiana per la banda ultralarga
 
Presentazione Avanzamento Attività Piano Banda larga Piemonte
Presentazione Avanzamento Attività Piano Banda larga PiemontePresentazione Avanzamento Attività Piano Banda larga Piemonte
Presentazione Avanzamento Attività Piano Banda larga Piemonte
 
Presentazione puglia lombardo 16022015
Presentazione puglia lombardo 16022015Presentazione puglia lombardo 16022015
Presentazione puglia lombardo 16022015
 
Digital Divide
Digital DivideDigital Divide
Digital Divide
 
Governo: rapporto larga-banda Italia, sviluppo e crescita accessi
Governo: rapporto larga-banda Italia, sviluppo e crescita accessiGoverno: rapporto larga-banda Italia, sviluppo e crescita accessi
Governo: rapporto larga-banda Italia, sviluppo e crescita accessi
 
Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospett...
Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospett...Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospett...
Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospett...
 
Radiomonitoring liguria
Radiomonitoring liguriaRadiomonitoring liguria
Radiomonitoring liguria
 
ITALIA Broadband Report 2009
ITALIA Broadband Report 2009ITALIA Broadband Report 2009
ITALIA Broadband Report 2009
 
Alessio Beltrame 5g #digit19 Pin Prato 14-15 marzo
Alessio Beltrame 5g #digit19 Pin Prato 14-15 marzoAlessio Beltrame 5g #digit19 Pin Prato 14-15 marzo
Alessio Beltrame 5g #digit19 Pin Prato 14-15 marzo
 
Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)
Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)
Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)
 
Scheda Sintetica Attuazione OT 2
Scheda Sintetica Attuazione OT 2 Scheda Sintetica Attuazione OT 2
Scheda Sintetica Attuazione OT 2
 
Scheda Sintetica Attuazione OT 2
Scheda Sintetica Attuazione OT 2 Scheda Sintetica Attuazione OT 2
Scheda Sintetica Attuazione OT 2
 
VI Tavola Rotonda con AGCOM
VI Tavola Rotonda con AGCOMVI Tavola Rotonda con AGCOM
VI Tavola Rotonda con AGCOM
 
.Banda ultralarga crescitadigitale_slide
.Banda ultralarga crescitadigitale_slide.Banda ultralarga crescitadigitale_slide
.Banda ultralarga crescitadigitale_slide
 
Banda ultralarga crescita_digitale
Banda ultralarga crescita_digitaleBanda ultralarga crescita_digitale
Banda ultralarga crescita_digitale
 
Strategia per la banda ultralarga e crescita digitale
Strategia per la banda ultralarga e crescita digitaleStrategia per la banda ultralarga e crescita digitale
Strategia per la banda ultralarga e crescita digitale
 
Cs Porchietto E Banda Larga
Cs Porchietto E Banda LargaCs Porchietto E Banda Larga
Cs Porchietto E Banda Larga
 
Claudio Pasini - Progetti per l'innovazione digitale
Claudio Pasini - Progetti per l'innovazione digitaleClaudio Pasini - Progetti per l'innovazione digitale
Claudio Pasini - Progetti per l'innovazione digitale
 
Today the 2018 #worldenergyweek is on City Life Magazine!
Today the 2018 #worldenergyweek is on City Life Magazine!Today the 2018 #worldenergyweek is on City Life Magazine!
Today the 2018 #worldenergyweek is on City Life Magazine!
 
Bul pa regionale curci
Bul pa regionale curciBul pa regionale curci
Bul pa regionale curci
 

Mehr von Palazzo Chigi - Governo Italiano

Linee guida per una riforma del Terzo settore
Linee guida per una riforma del Terzo settoreLinee guida per una riforma del Terzo settore
Linee guida per una riforma del Terzo settore
Palazzo Chigi - Governo Italiano
 
Semplificazione:cosa chiedono cittadini e imprese
Semplificazione:cosa chiedono cittadini e impreseSemplificazione:cosa chiedono cittadini e imprese
Semplificazione:cosa chiedono cittadini e imprese
Palazzo Chigi - Governo Italiano
 

Mehr von Palazzo Chigi - Governo Italiano (20)

Dpcm 9 marzo 2020
Dpcm 9 marzo 2020Dpcm 9 marzo 2020
Dpcm 9 marzo 2020
 
Coronavirus, firmato il Dpcm 8 marzo 2020
Coronavirus, firmato il Dpcm 8 marzo 2020Coronavirus, firmato il Dpcm 8 marzo 2020
Coronavirus, firmato il Dpcm 8 marzo 2020
 
#1000 giorni di Governo Renzi
#1000 giorni di Governo Renzi#1000 giorni di Governo Renzi
#1000 giorni di Governo Renzi
 
1000 giorni di Governo Renzi
1000 giorni di Governo Renzi1000 giorni di Governo Renzi
1000 giorni di Governo Renzi
 
Interventi in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24/08/2016
Interventi in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24/08/2016Interventi in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24/08/2016
Interventi in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24/08/2016
 
#trenta mesi di Governo Renzi
#trenta mesi di Governo Renzi#trenta mesi di Governo Renzi
#trenta mesi di Governo Renzi
 
2 anni di Governo Renzi in numeri
2 anni di Governo Renzi in numeri2 anni di Governo Renzi in numeri
2 anni di Governo Renzi in numeri
 
Un miliardo in sicurezza, un miliardo in cultura
Un miliardo in sicurezza, un miliardo in culturaUn miliardo in sicurezza, un miliardo in cultura
Un miliardo in sicurezza, un miliardo in cultura
 
Legge di Stabilità 2016 / #italiacolsegnopiù
Legge di Stabilità 2016 / #italiacolsegnopiùLegge di Stabilità 2016 / #italiacolsegnopiù
Legge di Stabilità 2016 / #italiacolsegnopiù
 
Buona scuola-slide-conf12marzo tr
Buona scuola-slide-conf12marzo trBuona scuola-slide-conf12marzo tr
Buona scuola-slide-conf12marzo tr
 
Un anno di governo: la scuola che cambia, cambia l'italia
Un anno di governo: la scuola che cambia, cambia l'italiaUn anno di governo: la scuola che cambia, cambia l'italia
Un anno di governo: la scuola che cambia, cambia l'italia
 
Sintesi dei risultati della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Eur...
Sintesi dei risultati della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Eur...Sintesi dei risultati della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Eur...
Sintesi dei risultati della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Eur...
 
Legge di Stabilità 2015
Legge di Stabilità 2015Legge di Stabilità 2015
Legge di Stabilità 2015
 
UTFP:100 DOMANDE & RISPOSTE
UTFP:100 DOMANDE & RISPOSTEUTFP:100 DOMANDE & RISPOSTE
UTFP:100 DOMANDE & RISPOSTE
 
Il giro d'Italia in #80giorni
Il giro d'Italia in #80giorniIl giro d'Italia in #80giorni
Il giro d'Italia in #80giorni
 
Linee guida per una riforma del Terzo settore
Linee guida per una riforma del Terzo settoreLinee guida per una riforma del Terzo settore
Linee guida per una riforma del Terzo settore
 
Semplificazione:cosa chiedono cittadini e imprese
Semplificazione:cosa chiedono cittadini e impreseSemplificazione:cosa chiedono cittadini e imprese
Semplificazione:cosa chiedono cittadini e imprese
 
#campolibero: Piano di azioni per Semplificazioni, lavoro, competitività e s...
#campolibero: Piano di azioni per  Semplificazioni, lavoro, competitività e s...#campolibero: Piano di azioni per  Semplificazioni, lavoro, competitività e s...
#campolibero: Piano di azioni per Semplificazioni, lavoro, competitività e s...
 
La svolta buona
La svolta buonaLa svolta buona
La svolta buona
 
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio ciberneticoQuadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico
 

Sintesi del "Rapporto Caio" sugli obiettivi 2020 della banda larga in Italia

  • 1. Sintesi 30 Gennaio 2014 RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI EU 2020 DELLA BANDA LARGA IN ITALIA: PROSPETTIVE E SFIDE Introduzione A Novembre del 2013 il Presidente Letta ha incaricato il Commissario di Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale di costituire un piccolo gruppo di esperti internazionali per condurre un’analisi dei piani di investimento dei gestori italiani di telecomunicazioni. Obbiettivo di tale analisi è stato quello di verificare se i piani in essere consentono all’Italia di raggiungere gli obbiettivi di copertura e penetrazione della rete in banda larga e ultra larga fissati per il 2020 dall’ Unione Europea nell’ ambito dei piani di Agenda Digitale. Gli obiettivi indicati dall’UE sono i seguenti:  Obiettivo 1: entro il 2013, la totalità della popolazione deve avere accesso alla banda larga base;  Obiettivo 2: entro il 2020, il 100% della popolazione deve avere accesso a servizi a larga banda in grado di raggiungere velocità fino a 30Mbps;  Obiettivo 3: entro il 2020, almeno il 50% della popolazione deve essere abbonato ad un servizio a larga banda ultra-veloce in grado di raggiungere una velocità di almeno 100Mps. Questa analisi si inserisce nel più ampio piano lanciato dal Presidente Letta per assicurare una tempestiva attuazione di tutti i principali obbiettivi dell‘Agenda Digitale, un progetto indicato dal Governo come una delle più importanti riforme strutturali per promuovere semplificazione della amministrazione dello Stato, crescita e occupazione giovanile. Gli esperti internazionali che hanno affiancato il Commissario sono: J. Scott Marcus, Direttore alla WIK (Germania), membro del Comitato Scientifico della Florence School of Regulation (Italia) e già funzionario senior della FCC (USA) e Gerard Pogorel, Professore Emerito di Economia a Telecom Paris Tech. Il gruppo ha lavorato in dialogo con i principali gestori che hanno illustrato le soluzioni tecnologiche adottate, i piani di investimento e la loro distribuzione geografica. Sono stati frequenti anche i contatti con le Istituzioni più direttamente coinvolte in questi temi: AGCOM e Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni, con le quali si è stabilito un costruttivo confronto, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli istituzionali. In questo contesto è opportuno sottolineare che il presente rapporto nasce per rispondere ad una tematica di politica industriale inerente la competitività del Paese e non ha obbiettivi di natura regolamentare né di audit nei confronti dei gestori. Di conseguenza le analisi e gli interventi sui mercati e sui prezzi che AGCOM sta effettuando in questo periodo non sono oggetto delle del rapporto. Il gruppo si è anche avvalso delle competenze della Fondazione Ugo Bordoni, che il Ministero dello Sviluppo Economico/Comunicazioni ha messo a disposizione, e del contributo di due esperti italiani , Vittorio Trecordi e Valerio Zingarelli , membri del Comitato Scientifico della Fondazione. Aziende e Istituzioni hanno collaborato a questa analisi con spirito molto aperto e costruttivo condividendo dati anche riservati nella consapevolezza che, senza specifico consenso delle parti, saranno pubblicati dati, informazioni e proiezioni solo in forma aggregata. 1
  • 2. Sintesi 30 Gennaio 2014 SOMMARIO I piani analizzati giustificano un cauto ottimismo sullo sviluppo e penetrazione della banda larga e ultra larga in Italia. Gli operatori hanno piani concreti per raggiungere l’obiettivo di copertura del 50% circa della popolazione con tecnologia FTTCab/VDSL2 entro il 2017 circa. A differenza di piani annunciati in passato quelli esaminati sono già in attuazione. Date le caratteristiche favorevoli della rete italiana (struttura della rete con subloop in rame corti, 300 m in media), i piani prevedono di erogare una banda superiore ai 30 Mbps, in linea con i requisiti degli obiettivi DAE per la larga banda. Rimangono sfide realizzative e regolatorie che debbono essere prontamente affrontate e risolte. Aspetti critici da risolvere per raggiungere gli obiettivi DAE  Non vi sono piani operativi di dettaglio per superare il 50% della copertura delle linee con servizi a banda larga e ultralarga, anche se alcuni gestori hanno piani preliminari per raggiungere il 70% al 2020.  L’Obiettivo 3 DAE (50% penetrazione 100Mbps al 2020) è una combinazione di sviluppo di piani realizzativi e crescita della domanda. I piani degli operatori attualmente non indirizzano esplicitamente la copertura a 100Mbps. Se i piani FTTCab illustrati saranno realizzati secondo quanto previsto, è ragionevole ipotizzare che nelle aree a più alta densità la banda disponibile possa raggiungere i 60-70 Mbps circa. Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà iniziative e monitoraggio anche sul fronte della domanda. In assenza di un forte, sostenuto e continuo impegno del Governo italiano, gli obiettivi DAE non saranno completamente raggiunti. Pertanto si raccomanda che il Governo affronti questi punti aperti, nel rispetto delle sue responsabilità istituzionali, e nel rispetto delle competenze e indipendenza dell’EU e delle Autorità di Regolamentazione (AGCOM e Antitrust). Si raccomandano le seguenti azioni:  Monitoraggio dei piani degli operatori, degli investimenti messi in campo e della copertura raggiunta anche per eventuali interventi correttivi  Utilizzo dei Fondi Strutturali EU per assicurare a tutta la popolazione l’accesso alla rete a 30 Mbps entro il 2020, considerando un approccio bilanciato tra risorse infrastrutturali fisse, mobili, fisse wireless e anche satellitari. A questo fine si raccomanda lo sviluppo di un Piano Nazionale che in coordinamento con le Regioni permetta di avere l’accesso a questi fondi .  Misure per ottimizzare gli investimenti, comprese la promozione della condivisione di investimenti infrastrutturali nel rispetto delle norme per gli aiuti di Stato e della concorrenza, fissati dalla EU, e iniziative per aumentare la disponibilità di spettro radio e l’efficienza del suo impiego  Misure per intervenire sul ritardo della domanda per i servizi a banda larga in Italia, considerando i programmi di alfabetizzazione digitale dell’Agenda Digitale Italiana. 2
  • 3. Sintesi 30 Gennaio 2014 PRINCIPALI RISULTANZE 1. La rete in banda larga in Italia nel confronto con gli altri Paesi europei è caratterizzata dai seguenti principali aspetti: - - - Il livello di copertura della rete in banda larga base fissa – comunemente definita come in grado di erogare banda fino ai 2 megabit al secondo (Mbps) - è tra i più estesi in Europa con una copertura lorda di circa il 98% delle unità abitative; anche se restano ancora 2 milioni di linee, che per motivi tecnici non possono ancora erogare la velocità ‘soglia’ di 2Mbps, indirizzate ed in parte servite da soluzioni wireless di tipo fisso (270.000 al rilevamento AGCOM di fine Dicembre) e satellitare. Questo livello di copertura rende l’Italia praticamente conforme al primo degli obiettivi EU (100% copertura della banda larga base entro il 2013). Il livello di copertura e sviluppo delle reti fisse di ‘nuova generazione ‘ o ultra broadband, è invece tra i più bassi in Europa. Si osserva peraltro che l’arretratezza dello sviluppo dell’ultra broadband si riflette nelle rilevazioni comparate delle prestazioni di rete che collocano la banda erogata nel nostro Paese tra le più basse in Europa e nel Mondo. Gli approfondimenti e le analisi del gruppo di lavoro si sono concentrati sugli investimenti in reti ultra broadband, assumendo come riferimento i due obiettivi dell’Agenda Digitale Europea per questo ambito: copertura del 100% della popolazione con servizi a 30Mbps e penetrazione del 50% della popolazione dei servizi a 100Mbps. Nello sviluppo dei suoi piani l’Italia non può contare sul contributo delle reti televisive via cavo. La tecnologia radio già oggi, e a maggior ragione in futuro, contribuirà alla copertura dei servizi in banda larga; ma, almeno nel breve termine non può essere considerata come alternativa economicamente percorribile alla banda larga fissa per una vasta porzione della popolazione italiana. 2. Dall’analisi emergono elementi incoraggianti circa i futuri sviluppi della rete in banda larga. In particolare: - I piani di investimento esaminati indicano che nei prossimi 2-3 anni, la qualità e le prestazioni delle rete in banda larga fissa – soprattutto nelle aree a più alta densità abitativa - dovrebbe migliorare marcatamente. Entro il 2016/17 la copertura di reti che possano erogare 30Mbps dovrebbe attestarsi attorno al 50% delle linee fisse in Italia (23,4 milioni). - Il livello di investimento previsto nei piani è coerente con le architetture di rete e l’evoluzione della copertura geografica. I piani analizzati si basano tutti su tecnologia FTTCab (Fiber To The Cabinet), ad eccezione di quello di Metroweb, operatore all’ingrosso focalizzato sulla fornitura di servizi di infrastruttura in fibra “spenta”, che punta su soluzioni FTTH (Fiber To The Home), con piani di sviluppo che sono tuttavia determinati dalle strategie degli operatori che offrono servizi. Con la tecnologia FTTCab vengono realizzati e installati nuovi collegamenti in fibra ottica tra centrali e armadi stradali. I collegamenti tra armadi stradali e abitazioni degli utenti (tratta denominata “sub-loop”) restano quelli in rame attualmente installati. - Va sottolineato che la configurazione della rete italiana è caratterizzata da una distanza contenuta tra armadi e abitazioni (con una media di 300m e il 50% circa dei “sub-loop” ha lunghezza inferiore a 200m). Ciò consente di prevedere che la qualità erogata possa 3
  • 4. Sintesi 30 Gennaio 2014 in almeno il 50% delle abitazioni offrire potenzialmente velocità di collegamento superiori ai 30Mbps e più vicine ai 60-70Mbps, sotto determinate condizioni (fondamentali la qualità delle coppie in rame e le modalità di impiego delle coppie affasciate nei medesimi cavi per la gestione delle interferenze). - Va inoltre tenuta in considerazione la continua evoluzione tecnologica che nei prossimi anni potrà consentire di erogare prestazioni crescenti a parità di architettura di rete. - Dall’ analisi emerge una reale accelerazione degli investimenti di alcuni gestori che a partire dal 2013 hanno iniziato a collegare in modo massivo armadi stradali in fibra. Questo segna una differenza rispetto ad un passato, anche recente, in cui piani di investimento e di sviluppo sono stati annunciati, ma hanno però poi trovato realizzazione molto limitata. - Va inoltre riconosciuto che gli osservatori internazionali più recenti (es. “DAE Scoreboard 2013” e “OECD broadband statistics update” del 9 gennaio 2014) non rilevano ancora gli effetti degli sviluppi dei piani FTTCab degli operatori italiani. Ciò significa che le prossime statistiche internazionali dovrebbero già riflettere una miglior posizione dell’Italia, che pur se in ritardo rispetto ad altri Paesi ha però adesso avviato la costruzione di reti ultra broadband. 3. Negli incontri con i gestori si sono esaminate le sfide tecnico operative dei piani presentati ed è stata condotta una verifica di congruenza con gli obbiettivi UE al 2020. Il rapporto contiene una descrizione di dettaglio di queste tematiche. Ma in sintesi, emergono quattro principali problematiche: Sfide realizzative - La realizzazione dei piani implica la soluzione di tematiche operative tipiche dei progetti di sviluppo rete. L’architettura FTTCab richiede un livello di coordinamento tra gestori che può comportare ritardi ed aumenti dei costi di realizzazione . Il regolatore sta già seguendo queste tematiche, ad esempio per la condivisione degli spazi negli armadi stradali. Altre difficoltà sono generate dalle procedure di rilascio di permessi e autorizzazioni per l’installazione di eventuali nuovi armadi stradali. Infine, la possibilità di sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia richiede coordinamento tra gestori. Dipendenza dalla rete fissa - Tutti i gestori di rete sono fortemente dipendenti dai piani dell’operatore dominante di rete fissa. Ciò accade in certa misura in tutti i Paesi Membri dell’EU; tuttavia la condizione italiana è enfatizzata dall’assenza di reali alternative: principalmente l’assenza di una rete per la TV via cavo. Ciò comporta che il raggiungimento degli obiettivi DAE per la larga banda dipende fortemente dalla rete fissa di telecomunicazioni, molto più che in altri Paesi Membri dell’EU. Copertura di tutto il Paese a 30 Mbps - I piani analizzati coprono in dettaglio solo il periodo fino al 2016/7 ed a quella data raggiungono una copertura di circa il 50% delle linee. Prime stime fatte da alcuni gestori per il periodo successivo, indicano ulteriori sviluppi della copertura pur tuttavia senza raggiungere il 100%. Il raggiungimento del secondo obbiettivo – copertura totale della popolazione a 30Mbps – richiede pertanto opportuni interventi aggiuntivi. 4
  • 5. Sintesi 30 Gennaio 2014 Offerta e domanda a 100 Mbps - Il terzo obiettivo - 50% della popolazione connessa a 100Mbps – dipende non solo dai piani di rete, che ovviamente sono un elemento necessario, ma ovviamente anche da un progressivo aumento della domanda per servizi in rete. - Nessuno dei piani di rete analizzati considera esplicitamente il raggiungimento dei 100 Mbps, secondo l’obiettivo DAE 3. Se i piani FTTCab illustrati saranno realizzati secondo quanto previsto, è ragionevole ipotizzare che nelle aree a più alta densità la banda disponibile possa raggiungere i 60-70 Mbps. - E’ ipotizzabile che con l’aumento di contenuti audiovisivi sulla rete (es Sky River, Mediaset Infinity, Rai) e la diffusione di apparecchiature connesse in rete e di facile utilizzo, la domanda per la connettività a banda ultra larga aumenti. - Nel medio periodo queste stesse dinamiche potrebbero portare alla necessità di superare i limiti della rete FTTCab. 5
  • 6. Sintesi 30 Gennaio 2014 RACCOMANDAZIONI Dalla ricognizione dei piani dei gestori emerge con chiarezza che l’industria ha avviato un piano di investimenti significativo che porterà, se realizzato nei tempi e nei modi illustrati dagli operatori, ad un aumento della qualità e della banda disponibile a circa il 50% delle linee entro il 2016/17. Si raccomanda innanzitutto che i piani annunciati siano tempestivamente realizzati. Il gruppo di lavoro ha anche individuato alcune possibili aree di intervento, che il Governo dovrebbe considerare per estendere la copertura della rete oltre le aree indirizzate dai gestori. La maggior parte delle indicazioni elaborate riguarda iniziative che il Governo dovrebbe intraprendere per stimolare il versante dell’offerta. Tuttavia viene sottolineata la rilevanza di azioni sul versante della domanda per sostenere la crescita dell’adozione della banda ultra larga. 1. Avviare un processo strutturato per il monitoraggio della attuazione dei piani di investimento degli operatori Il Governo dovrebbe invitare i gestori a pubblicare in modo trasparente i principali elementi dei loro piani di investimento indicando le aree in cui nel tempo prevedono di rendere disponibili collegamenti in banda larga e ultra larga. Contemporaneamente il Governo dovrebbe istituire un processo strutturato di monitoraggio in cui su base semestrale – se non trimestrale – i gestori comunicano ad AGCOM dati aggiornati sugli investimenti fatti nel periodo e sulla copertura geografica delle loro reti. In aggiunta al monitoraggio dello sviluppo della copertura delle rete fissa il processo dovrebbe includere anche: - lo sviluppo delle rete radio mobili LTE – e sue evoluzioni - e lo sviluppo della copertura delle reti broadband wireless fisse; - gli sviluppi tecnologici che caratterizzano le diverse architetture di rete – fisse e mobili. Si ritiene che tale iniziativa avrebbe i seguenti aspetti positivi: - segnerebbe un marcato cambiamento dal passato, in quanto, per la prima volta, alle verifiche e monitoraggi eseguiti da varie istituzioni secondo i loro specifici compiti (ad esempio AGCOM per la regolazione e MISE per finanziamenti) si aggiungerebbe un processo di politica industriale che, sotto la regia della Presidenza del Consiglio, sistematicamente darebbe ampia visibilità all’evoluzione della rete anche in rapporto ai piani annunciati. - Farebbe emergere tempestivamente differenze tra quanto pianificato e quanto realizzato. - Si costituirebbe in tempi brevi una base informativa che giustificherebbe forme di intervento più dirette, qualora i piani annunciati non dovessero essere realizzati nei tempi e nei modi previsti. - Un tale processo ‘pubblico’ ed altamente visibile sarebbe anche di aiuto per quanti impegnati nello sviluppo di servizi digitali – commerciali e di pubblica amministrazione – essenziali per stimolare l’adozione di collegamenti in banda larga e ultra larga . 6
  • 7. Sintesi 30 Gennaio 2014 2. Sviluppare e finanziare un piano nazionale digitale per il raggiungimento del 100% della copertura a 30Mps (Obiettivo 3 DAE) Il Governo ha già negli ultimi anni finanziato lo sviluppo della rete in banda larga in aree a fallimento di mercato con apporti, dai dati MISE, superiori a 1,1 miliardi di Euro interamente finanziati nel PNLB ottimizzato al 2013, compresi i fondi autonomi Regionali. Per raggiungere gli obiettivi di copertura a 30Mbps, un nuovo ciclo di pianificazione è necessario. La nuova pianificazione dei fondi strutturali Europei per il periodo 2014-20 offre l’opportunità di rilanciare un piano focalizzato sullo sviluppo di reti a banda larga e ultra larga. Il MISE ha confermato l’impegno in questa direzione ed il Governo dovrebbe assicurare uno stretto coordinamento tra Regioni, Ministero della Coesione Sociale e MISE per formulare al più presto una piano nazionale per la copertura delle aree non raggiunte dai piani dei gestori. La natura strategica dell’infrastruttura a banda larga e ultra larga potrebbe inoltre giustificare una diretta partecipazione della Presidenza del Consiglio al tavolo di coordinamento MISE – MCS-Regioni e la creazione un nucleo dedicato alle reti nell’ambito delle strutture di coordinamento ed indirizzo dell’Agenda Digitale . Fondamentale per il piano ed il processo la definizione di un modello dettagliato dei costi da utilizzare anche per la determinazione dei fondi necessari per completare la copertura. Per questo, anche al fine di sviluppare una corretta pianificazione di interventi pubblici, si raccomanda l’esecuzione di un lavoro approfondito che consideri in modo adeguato le caratteristiche specifiche di ogni territorio e fissi in modo chiaro le assunzioni del lavoro in relazione alle caratteristiche del progetto di rete e delle tecnologie. 3. Promuovere la condivisione di investimenti e/o infrastrutture di rete al fine di raggiungere gli obiettivi DAE 2020 Si ritiene importante favorire forme di cooperazione per la condivisione di investimenti ed infrastrutture soprattutto al fine di perseguire il raggiungimento dell’obiettivo 100% copertura a 30 Mbps (Obiettivo 2 DAE). E’ ovviamente auspicabile che ogni forma di condivisione vada perseguita con il dialogo e l’accordo di tutte le parti coinvolte, nell’interesse dello sviluppo del Paese, e nel rispetto della regolamentazione comunitaria. E’ però importante ricordare che la rete ha un ruolo strategico nello sviluppo del Paese. A fronte di un divario tra piani annunciati ed investimenti effettuati e/o di una permanenza del ritardo tra Italia ed altri Paesi, il Governo dovrebbe considerare di farsi parte attiva favorendo iniziative di investimento anche miste pubblico/private che favoriscano la condivisione delle infrastrutture. 7
  • 8. Sintesi 30 Gennaio 2014 4 . Assicurare la disponibilità di spettro sufficiente allo sviluppo delle reti radio fisse e mobili a larga banda Nel breve e medio periodo le reti radio non possono essere considerate un sostituto economicamente sostenibile della rete cablata per una larga parte della popolazione concentrata nelle zone ad alta densità abitativa. Tuttavia le reti radio mobili e fisse dovrebbero essere considerate nello sviluppo di piani di copertura per le aree a densità più bassa. Considerando l’assenza di reti per la televisione via cavo, la rete radio è la sola infrastruttura alternativa alla rete fissa di telecomunicazioni. Gli sviluppi tecnologici e la crescente diffusione rafforzeranno ulteriormente il ruolo della rete radio. Per questo va perseguita attivamente l’opportunità di ampliare la quantità di spettro allocato alle comunicazioni radio a larga banda fisse e mobili, in relazione alle azioni in corso in ambito internazionale per la ristrutturazione delle politiche di uso ed allocazione dello spettro radio. In questo contesto il processo internazionale ed Europeo che sta ristrutturando l’attribuzione delle frequenze alle diverse applicazioni (compreso il possibile impiego futuro della banda 700 MHz per le reti radiomobili a larga banda) rappresenta un’opportunità per adottare, dopo aver consultato tutti gli stakeholder, le pratiche migliori e assicurare che l’Italia possa pienamente sfruttare i progressi delle tecnologie radio nello sviluppo della propria infrastruttura digitale. 5. Promuovere la domanda di servizi digitali in banda larga Anche se il lavoro si è focalizzato sui piani degli investimenti e sul versante dell’offerta di servizi a banda larga e ultra larga, si ritiene utile sottolineare che il Governo continui nelle suo sostegno alle iniziative e progetti tesi a promuovere l’adozione della banda larga e ultra larga. Visto che l’utilizzo medio di Internet è più basso della media europea, le misure per promuovere l’alfabetizzazione digitale potrebbero avere un ruolo di grande impatto in Italia. Su questo versante il Governo ha già avviato iniziative, prima tra tutte l’attuazione dell’Agenda Digitale, fortemente orientate allo sviluppo dell’offerta di servizi pubblici on line, della formazione e alfabetizzazione digitale anche attraverso la RAI. 8