3. La storia di
COOPI
Negli anni cinquanta in tutta Europa iniziano a nascere associazioni e movimenti di
sostegno sia politico che umanitario dei paesi delle ex-colonie, soprattutto
dell’Africa. In questo contesto il 15 Aprile 1965 nasce COOPI,
la prima organizzazione laica in Italia ad occuparsi di cooperazione internazionale.
Alcune tappe della sua storia:
1976 avvio di programmi finanziati dal Governo italiano, dalla CEE e dall’ONU.
1980 Per la prima volta, COOPI partecipa ad un intervento di emergenza, in
Somalia (Ogaden).
1996 COOPI partecipa alla fondazione del Master universitario internazionale in
Cooperazione allo Sviluppo dell’Università di Pavia, tutt’ora attivo.
2001 l’organizzazione supera i 22 milioni di Euro di progetti realizzati. Nello stesso
anno vengono aperte tre sedi regionali: nelle Marche, in Piemonte e in Veneto.
2006 COOPI avvia il programma di Sostegno a distanza.
2010 COOPI interviene a seguito dell’emergenza del terremoto di Haiti, con
interventi di prima assistenza.
Oggi COOPI ha attivi più di 190 progetti nel mondo ed è una delle più grandi e
importanti organizzazioni non governative italiane
Padre Vincenzo Barbieri, 78
anni, è l’anima di COOPI,
nonché il padre del
volontariato laico in Italia.
Fondatore dell’associazione,
suo direttore per circa due
decenni e attualmente
presidente, ha dedicato tutta
la sua vita ai più deboli e
ancora oggi è impegnato in
prima persona nell’assistenza
agli immigrati stranieri in Italia
e in progetti di sostegno a
distanza di bambini africani.
4. L’identità di COOPI
La nostra Visione
“COOPI aspira ad un mondo senza povertà, capace di realizzare concretamente gli ideali di eguaglianza e
giustizia, di sviluppo sostenibile e coesione sociale, grazie all’incontro e alla collaborazione fra tutti i popoli.”
La nostra Missione
"COOPI vuole contribuire, attraverso l’impegno,
la motivazione, la determinazione e la
professionalità delle sue persone, al processo di
lotta alla povertà e di crescita delle comunità con
le quali coopera nel mondo, intervenendo in
situazioni di emergenza, di ricostruzione e di
sviluppo, per ottenere un miglior equilibrio tra il
nord ed il sud del pianeta, tra aree sviluppate ed
aree depresse o in via di sviluppo".
6. I fondi nel
2009
Un totale di 38.960.157 euro gestiti,
di cui il 94% finanzia progetti sul
campo.
il 76% del budget dedicato ai
progetti finanzia attività in Africa
7. Nel 2009 abbiamo raggiunto 4.900.000
beneficiari, lavorato in 3 continenti,
in 22 paesi, con 193 progetti, di cui
98 d’emergenza e 95 di sviluppo
I numeri di
COOPI
I programmi di COOPI
Programmi
Internazionali
86%
Sostegno a
distanza
12%
Educazione
allo sviluppo
2%
Progetti per area geografica
Italia
3%
Africa
79%
America
Latina e
Caraibi
16%
Medio
Oriente
2%
8. Le risorse umane di
COOPI
Nel 2009 in Italia ha potuto contare su:
63 collaboratori e oltre 300 volontari
Nei paesi sono impiegati:
162 operatori espatriati ed oltre 1.000
operatori locali
9. COOPI in Italia
La sede centrale
Milano
I gruppi locali
Milano
Cuneo
Quartucciu (CA)
Brescia
Le sedi regionali
Torino- sede Piemonte
Pisa - sede Toscana
Padova - sede Veneto
Roma - sede Lazio
Trento - sede Trentino
In Italia siamo presenti con 4 gruppi locali e 5 sedi regionali, che portano avanti campagne ed
iniziative sui temi legati alla pace, allo sviluppo e alla solidarietà internazionale
10. I programmi
internazionali:
fondi e
finanziatori
Nel 2009 sono stati gestiti
programmi internazionali per un
valore pari a 35.901.557 euro
Budget per paese
0
1000000
2000000
3000000
4000000
5000000
6000000
7000000
8000000
Finanziatori
5%4%
10%
6%
31% 19%
25%
ECHO
Commissione Europea
ONU
World Bank
Cooperazione Italiana (anche
decentrata)
Altre cooperazioni nazionali
Fondazioni private
11. I programmi Internazionali – settori e budget
Settori Progetti in corso nel
2010
Budget nel 2010 (euro)***
Agricoltura 29 8.200.000
Servizi socio-
economici
9 6.200.000
Salute 24 5.700.000
Acqua 12 4.100.000
Assistenza
umanitaria
12 3.400.000
Educazione 11 2.000.000
Governance/
Diritti umani
12 2.400.000
Migrazioni 2 220.000
*** stima dati ufficio Pianificazione Programmi Internazionali
12. Nel 2009 COOPI ha:
Fornito attrezzature agricole e formato 3.500 agricoltori su tecniche sostenibili di produzione
Distribuito più di 80.000 kg di semi agli agricoltori (frumento, sorgo, sesamo ed altre varietà locali)
Vaccinato più di 1.700.000 capi di bestiame contro le malattie più comuni
Piantato più di 1.500.000 alberi ad uso alimentare o per la riforestazione di aree soggette ai disastri naturali
Agricoltura: le
attivitàCOOPI assiste la produzione agricola attraverso:
Attività di riforestazione ed agricoltura conservativa,
Equipaggiamento e formazione degli agricoltori (ad es. nelle Farmer Fields
School),
Introduzione di tecniche di agricoltura urbana (sack gardens, micro-giardini
e coltivazione a terrazze).
supporta la produzione animale, con:
Attività di salvaguardia dell’ambiente ed assistenza alla produzione animale,
Supporto al commercio locale di capi di bestiame
Vaccinazioni estensive e formazione dei veterinari
Inoltre garantisce la sicurezza alimentare, attraverso:
Educazione nutrizionale per la giovani madri,
Sostegno all’avviamento di attività generatrici di reddito
13. Acqua: le
attività
Nel 2009 COOPI ha:
Costruito e riabilitato un totale di 75 pozzi
Costruito più di 2.800 blocchi di latrine
Installato più di 45 tra bacini per la raccolta dell’acqua e cisterne
Costruito più di 20 sistemi completi di distribuzione dell’acqua
COOPI assiste la gestione delle fonti d’acqua, con attività di:
Mappatura delle sorgenti e delle fonti,
Controllo della qualità della risorsa attraverso test periodici
Sviluppo e formazione su metodi di irrigazione appropriati
garantisce l’accesso dell’acqua attraverso:
Fornitura di strutture di accesso e raccolta delle acque
Costruzione di strutture per la conservazione, distribuzione e smaltimento dell’acqua
Distribuzione di kit di filtraggio e depurazione,
Promuove l’igiene presso le comunità:
Sensibilizzazione sulle pratiche d’igiene (soprattutto alle donne)e sulla
manutenzione delle strutture di smaltimento liquami
E accompagna la creazione di sistemi di gestione dei rifiuti con:
Supporto alla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi in aree urbane
14. Assistenza umanitaria: le
attività
Nel 2009 COOPI ha:
Assistito più di 300.000 rifugiati di origine centrafricana, sudanese e colombiana
Creato e supportato più di 20 centri sanitari locali
lavorato in 4 campi profughi con programmi multisettoriali
Formato più di 400 leader comunitari sulla preparazione e gestione disastri naturali
COOPI lavora nell’assistenza a rifugiati o IDPs attraverso:
Erogazione di servizi psico-sociali, sanitari, nutrizionali e di igiene sia nei
campi profughi, che in ospedali e centri sanitari locali,
Supporto all’integrazione con le comunità autoctone anche attraverso la
promozione di piccole attività economiche.
Supporto alle comunità colpite da disastri naturali, con attività di:
Risposta immediata con attività di primo soccorso
Ricostruzione post-emergenza (strutture abitative, scuole, ospedali ecc.)
Mappatura delle aree a maggior rischio disastri,
Sensibilizzazione sulla preparazione disastri (anche nelle scuole
attraverso attività didattiche),
Creazione di organismi permanenti di gestione del rischio nelle
Protezioni Civili locali e nazionali.
15. Salute: le
attività
Nel 2009 COOPI ha:
Ricostruito, riabilitato ed equipaggiato 40 strutture sanitarie, tra ospedali e centri medici locali
Curato 160.000 donne e 14.000 bambini vittime di complicazioni legate al parto, malnutrizione e malattie virali
Assistito più di 150.000 vittime di HIV/AIDS, trasferendole nei centri medici, o con trattamenti antiretrovirali somministrati in loco
Formato più di 700 operatori sanitari su procedure di sorveglianza, monitoraggio e trattamento clinico
COOPI supporta la gestione delle strutture sanitarie locali attraverso:
Creazione di canali di approvvigionamento farmaci, trasferimento
pazienti, e sistematizzazione delle procedure mediche,
Formazione degli operatori sanitari,
Messa a punto di campagne di vaccinazione e sensibilizzazione.
E’ attiva nel campo della salute materno-infantile, con:
Educazione su igiene, riconoscimento di gravidanze a rischio e tecniche di
prevenzione della trasmissione materno-infantile di HIV/AIDS,
Assistenza integrata a donne e bambini vittime di violenze.
In campo nutrizionale con attività di:
Integrazione dietetica e sensibilizzazione, soprattutto delle donne,
Rafforzamento e standardizzazione delle procedure terapeutiche.
E per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmissibili (MST), con:
Formazione degli operatori sanitari sulle procedure di screening, trattamento e
prevenzione di MST e HIV/AIDS.
16. Sostegno a distanza
(SAD)*
Paese Numero
progetti
Numero bambini
sostenuti
Sierra Leone 4 217
Uganda 4 410
Perù 5 317
Senegal 3 371
Repubblica
Centrafricana
6 467
Etiopia 4 188
Haiti 1 88
Totale 27 2.058
Il sostegno a distanza è uno strumento per rispondere ai bisogni più urgenti di un bambino e per
costruire il futuro suo, della sua famiglia e della comunità in cui vive.
Con un contributo regolare e diretto alle strutture che ospitano o si occupano dell’istruzione dei
bambini, si garantiscono protezione, accesso al cibo, acqua, salute, ed istruzione.
Nel 2009 il numero dei sostenitori ammontava a 1756 per un valore complessivo di 567.300 Euro
Oggi il numero dei sostenitori è salito a 1904.
* Dati aggiornati ad ottobre 2010
17. Educazione allo Sviluppo: Formazione
Universitaria
Italia: Dal 1997 COOPI partecipa al coordinamento di un corso di Master
in “Cooperazione allo Sviluppo”, presso l’Università S. Caterina di
Pavia, in consorzio con CISP e VIS, e l’Istituto Universitario per gli Studi
Superiori di Pavia (IUSS).
Dal 1997 ad oggi oltre 300 studenti hanno completato il Master e
lavorano presso organizzazioni di tutto il mondo.
Colombia: Dal 2006 l’organizzazione partecipa al coordinamento di
un Master in “Cooperazione allo sviluppo”, all’Università San
Buenaventura di Cartagena, in consorzio con CISP, VIS e
l’Università di Pavia.
Nel solo 2009 hanno beneficiato del corso 745 persone (personale
della scuola, docenti, ricercatori, consulenti, e studenti).
18. Dal Profit al no profit difficoltà e Opportunità
•Da Manager ad apprendista
•Lavoro in una situazione molto destrutturata
•Molta operatività
•Mancanza di una cultura organizzativa
•Gestione dei rapporti di lavoro
(democrazia/autorità)
•Diverso concetto della gestione economica
•Difficoltà della gestione dei costi
(rendicontazione)
19. Dal Profit al no profit difficoltà e Opportunità
All’estero
•Gestione del personale
•Rapporto con le autorità locali
•Difficoltà di pianificazione
•Difficoltà di definire standard di lavoro
•Conoscenza di culture diverse (accettazione)
•Conoscenza dei paesi dal di dentro
20. Dal Profit al no profit difficoltà e Opportunità
Informatica
•Pochi soldi per l’amministrazione/informatica
•Molta apertura/accettazione e collaborazione
•Non sempre qualità sufficiente soprattutto
all’estero per il sistema contabile
•Personale interno- piattaforme open source
•Forte sviluppo del web con intranet
•Data base integrati per i dati interni
•Sistema contabile non integrato
21. COOPI - COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ONG Onlus
SEDE: VIAF. DE LEMENE 50 - 20151 MILANO - ITALIA
TEL. +39.02.3085057 r.a. - FAX +39.02.33403570
C.F. e P.IVA 80118750159
COOPI@COOPI.ORG
WWW.COOPI.ORG