Sappiamo che cosa è la coscienza ?
La coscienza dell’uomo è quel corpo ultrafisico che l’uomo stesso contribuisce a formare
con i suoi comportamenti altruisti, con i suoi pensieri belli, armoniosi e con i suoi slanci amorosi.
La coscienza corrisponde a quanto amore si ha per il prossimo, per l’ambiente e a quanta
sensibilità si ha nel vivere insieme agli altri facendo del nostro meglio per aiutarli nelle difficoltà con
le nostre attenzioni per le loro necessità.
La coscienza è anche consapevolezza o conoscenza di ciò che ci riguarda intimamente,
ovvero del nostro stato d’essere.
L’uomo che ha una coscienza abbastanza ampia non agisce soltanto perché è mosso dal
senso del dovere, ma per qualcosa di più che sente sotto forma di impulsi a fare bene il proprio
lavoro o ad aiutare le persone in difficoltà.
La coscienza è un quid che uno ha anche se non sa come ce l’ ha; la coscienza è’ stata
definita il “Sistema dei valori morali di una persona che le permette di approvare o disapprovare i
propri atti, propositi e simili 1
“.
In altri termini si può dire che l’uomo è il primo giudice di se stesso nei limiti in cui ha
sviluppato la sua coscienza vivendo, gioendo, soffrendo, e imparando durante le sue molteplici
esistenze sul pianeta Terra 2
. Per queste molteplici esistenze terrene che ci danno la possibilità di
fare esperienze ogni volta nuove, dalle quali derivano comprensione delle nostre situazioni e ogni
volta ampliamento della nostra coscienza per la legge divina dell’evoluzione 3
, per la quale
dobbiamo ringraziare il Signore nostro Dio.
I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno spiegato anche che la Coscienza o
Corpo Akasico o Anima è: << Ciò che riceve e trascrive, facendolo diventare natura medesima
dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre ed acquisisce. Non viene mai
abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si costituisce man mano
che l’individuo evolve 4
>>. Essi hanno detto anche che << È un errore dire che l’anima (mia nota:
o coscienza o corpo akasico) dell’uomo proviene dai regni naturali; giusto è dire che l’essere di
ciascuno, di cui l’uomo costituisce una fase della manifestazione, affonda le sue radici nei regni
minerale, vegetale e animale. Su queste vite si fonda la manifestazione della coscienza individuale
(.) 5
>>.
La crescita della coscienza è un processo graduale che si svolge soprattutto durante i
periodi della permanenza dell’uomo nel pianeta Terra, la principale scuola dello Spirito 6
. Quindi la
coscienza dell’uomo si amplia soprattutto a seguito delle esperienze fatte nelle sue molteplici
1
Vocabolario “Lo Zingarelli”e dizione 1995 , Edizioni Zanichelli
2
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 238-240 (Reincarnazione), Mediterranee ; Per un mondo migliore,
pagina 205 (Corpo akasico uguale coscienza) ; Cerchio Firenze 77, Oltre l’Illusione, pagina 185, Mediterranee
3
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di evoluzione),
Mediterranee
4
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo Akasico uguale Coscienza), Mediterranee
5
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee
6
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 228, Mediterranee
1
incarnazioni terrene in forma umana, le quali sono alternate ad esistenze negli altri piani del
Cosmo:i mondi astrale, mentale e akasico 7
; la coscienza dell’uomo si amplia anche nell’Aldilà
(Evoluzione dopo il trapasso 8
) dove continua la scuola dello Spirito, fondata sulle vicende delle
vite terrene che abbiamo vissuto, le quali sono fondamentali per la nostra nascita spirituale 9
.
L’uomo nasce spiritualmente vivendo le vicende della vita terrena durante le sue molteplici
incarnazioni sulla Terra e negli altri tre mondi del Cosmo (astrale, mentale e akasico o della
Coscienza 10
); perciò non dobbiamo credere a chi ci dice che << (.) l’uomo è già nato
spiritualmente e, nella vita sta collaudando il suo Spirito (vedi). Non è così: “Voi state nascendo
spiritualmente” 161d. Lo “Spirito non nasce”; non dovete quindi intendere “nascita spirituale” come
nascita dello Spirito (.). Lo Spirito dell’uomo (mia nota: cioè la Scintilla o Goccia Divina o Sé), “è
increato e partecipe della Natura dell’Assoluto: è quindi completo, immortale, immutabile, infinito,
eterno e così via”. Nascita spirituale significa “manifestazione di questo Spirito nella coscienza
dell’individuo “, 161d. Usiamo “nascita spirituale” in senso lato, indicando cioè quel periodo
durante il quale l’individuo è intento a organizzare i suoi veicoli, i quali una volta organizzati
daranno la nascita spirituale propriamente detta, ovvero saranno propriamente adoperati per
formare la coscienza dell’individuo. Tutta la manifestazione di un cosmo ha questo scopo, questa
radice: la nascita spirituale, 242g 11
>> .
Crescere in coscienza significa crescere in altruismo e quindi in amore; tale crescita deriva
dalle esperienze positive o negative della vita terrena e dall’insegnamento del dolore 12
che ci dà la
legge del karma o legge di causa e di effetto; tale insegnamento dona comprensione e quindi
coscienza all’uomo che si comporta male per mezzo di pene e angosce, mentre premia chi si
comporta bene con pace e tranquillità 13
.
Definizione di amore:
<< (.) Lascia che il tuo cuore si espanda continuamente. L’amore è necessario ovunque.
Amore è servizio, amore è azione, amore non è qualche indistinta vaga emozione di cui parlare.
Impara a dimostralo in tutto ciò che fai 14
”.
Tornando alla coscienza attingiamo al vastissimo insegnamento dei Maestri disincarnati del
Cerchio Firenze 77:
<< Un cervello elettronico tu lo interroghi e ti risponde a tono. Ma non ha coscienza, i costruttori ti
dicono che non ha coscienza e tu non hai dubbi su questo. Allora perché non puoi pensare che un
corpo mentale unito ad un corpo astrale e ad un corpo fisico possano rispondere senza che quei
segnali siano percepiti da una coscienza ?
7
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64- 65 (Cosmo), Mediterranee
8
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso),
Mediterranee
9
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 191-192 ( Nascita spirituale), Mediterranee
10
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
11
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 191-192 ( Nascita spirituale), Mediterranee
12
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee
13
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee
14
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 77, Mediterranee
2
Voi dovete pensare al corpo fisico, al corpo astrale e al corpo mentale nelle loro funzioni,
proprio come a degli automatismi, come a delle macchine che, a certi segnali, danno certe
risposte.
Consideriamoli proprio scevri dal governo che il sentire di coscienza ha nei loro confronti.
Ora esagero l’esempio per farvi intendere : se prendessimo un corpo fisico, un corpo astrale, un
corpo mentale analoghi nella loro costruzione di carattere (perché c’entra anche questo), al di fuori
del governo che ne ha il sentire di coscienza; e se a questi corpi voi faceste giungere dei segnali
ambientali, ebbene voi vedreste che la reazione sarebbe analoga, non dico proprio uguale ma
molto molto simile. Nel momento invece in cui collegate questi corpi alle rispettive coscienze, cioè
alle rispettive individualità, allora la reazione è sensibilmente diversa. Perché ? Perché
l’evoluzione, la coscienza, l’ampiezza della coscienza di ogni essere governa, controlla
l’automatismo del corpo astrale, del corpo mentale, controlla la reazione che il corpo astrale ha di
fronte ai segnali ambientali, e ad evoluzione diversa corrisponde controllo diverso e quindi
manifestazione diversa, sentire in senso lato diverso.
Come ho detto prima, l’esempio è spinto agli estremi proprio per farvi capire. È come se
ogni uomo avesse un cervello elettronico, un computer, che riguarda le funzioni sensorie, cioè il
corpo astrale; un altro computer che riguarda le funzioni intellettive, cioè il corpo mentale; e così
per ogni corpo. Come questi apparecchi funzionano deriva dal governo della coscienza 15
>>.
La coscienza è uno dei tanti misteri della vita, la consapevolezza di se stessi fà parte della
coscienza. A proposito della consapevolezza è importantissimo sapere – per renderci conto del
rapporto che c’è tra l’uomo e Dio - ciò che il Signore disse a Eileen Caddy riguardo alla
consapevolezza; lo traiamo dal magistero di Findhorn in Scozia:
<< Ogni volta che ti fermi e dici “Ti ringrazio Padre”, tu sei consapevole di Me. Ogni volta
che contempli le bellezze della natura e ti esalti in esse sei consapevole di Me. Ogni volta che
senti il tuo cuore aprirsi e l’amore fluire verso una creatura, tu sei consapevole di Me. Sempre più
ti rendi conto che senza di Me tu sei nulla, ma che con Me tu sei tutto e puoi fare ogni sorta di
cose.
Nulla è impossibile quando tu sei coscientemente consapevole di Me 16
>>.
La vita è una scuola e per farcelo comprendere bene il Signore Dio disse a Eileen Caddy :
<< (.) Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da imparare. Stai all’erta; non perdere alcuna occasione.
Può essere una lezione chiara, ma in altre circostanze può essere impercettibile e così
accuratamente mascherata che tu puoi mancare qualcosa di importante, perciò rimani all’erta. Ci
sono tempi in cui è necessario guardare e pregare e ci sono tempi in cui bisogna agire con
prontezza. Quando è richiesta l’azione, non abbiate alcuna esitazione, né procrastinazione, perché
15
Cerchio Firenze 77, Maestro perché? pagine 150-151(Sui veicoli fisico, astrale e mentale come automatismi, come
macchine), Mediterranee
16
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 24-25 (Ti ringrazio Padre), Mediterranee
3
allora è proprio il momento di agire. Nel fare così, troverete grande pace e tranquillità che viene
dall’obbedire alla Mia voce 17
>> .
Il Signore Dio ci aiuta a comprendere anche le lezioni della vita, ovvero questo complesso
fenomeno di relazioni e interrelazioni non sempre facile da decifrare, ma se stiamo attenti
impariamo sempre qualcosa, anche dai nostri errori 18
.
Se ci rendiamo conto anche che la vita si svolge secondo un disegno e un piano e che
nulla è casuale 19
e nulla accade invano 20
, allora - oltre a stare vigili - si impara anche a essere
grati di ogni cosa. “ (.) La gratitudine ti spinge ad aprire gli occhi su di Me e le Mie meraviglie; in
tal modo non perdi nulla e vedi la Mia presenza in tutto ciò che accade (.) .21
.
I Maestri del Cerchio Firenze 77 riferiscono che il Signore Dio disse:
<< (.) Sono il tuo essere e il tuo non essere, in forza del quale sei come sei, imperciocché ogni
cosa del mondo relativo esiste perché esiste il suo contrario. Ma io sono la spiegazione dei
contrari, perché li trascendo. Sono colui che dalla materia bruta trae la coscienza, in forza della
quale tutto esiste. Se infatti ciò che è non sentisse o non fosse sentito, non esisterebbe. Così il
prodigio dell’esistenza è il prodigio della coscienza. Esistere è sentire di esistere. Io sono
l’esistenza assoluta. Perciò, sentire di esistere è sentire Me. Ogni essere mi sente perché sente di
esistere, ed in forza della sua stessa esistenza io sono presente in ogni essere.
La semplice coscienza di esistere è la mia più velata manifestazione negli esseri, ma io
sono anche ciò che alimenta la loro coscienza. Perciò sono la gioia che aneli e il dolore che ti
schianta. Sono l’ambizione che ti spinge alla conquista ed il vuoto che alla conquista subentra.
Per ampliare la tua coscienza non esito ad edificare una civiltà o a distruggerla. Tutto io
faccio in funzione di te, del tuo vero bene.
Vedi coloro che ti circondano? Gioiscono, soffrono, si muovono, vivono e ciò che tu vedi di
loro avviene per te.
Vedi che accade nel mondo? Accade per te. Anche ciò di cui hai avuto solo una scarna
notizia, sentito una lontana eco, è avvenuto per te, figlio mio.
Dunque io sono la sostanza che ti costituisce e lo spirito che ti anima, poiché tu sei in me
ed io sono in te, figlio mio.
Ma non mi fermo solo a questo, perché rendo partecipe di me stesso ogni essere ed
a ciascuno mi dono interamente, senza riserve, fino al punto che ogni distinzione io e te,
ogni separazione, sono solo illusorie, e lo sono solo quel tanto necessario a farti esistere, a
donare all’essere la coscienza assoluta.
Questo io sono 22
>> . E questo è il sublime Destino dell’uomo!
17
Eileen Caddy La voce di Dio a Findhorn, pagine 105-106 (Prove lungo tutta la strada), Mediterranee.
18
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita
19
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 27 Agosto, Amrita
20
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita
21
Eileen Caddy Le porte interiori, Messaggio del 27 agosto, Amrita
22
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagine 266- 267, Mediterranee
4
Quando il Signore Dio ci parla ci svela segreti a noi ignoti e di ciò si deve essere grati;
possiamo venire a conoscenza di tutti i segreti della vita semplicemente facendo silenzio dentro di
noi per chiedere a Dio di spiegarci tali Misteri 23
; ma non è tutto perché il Signore può guidarci e
aiutarci anche a risolvere i nostri problemi 24
; tutto ciò che dobbiamo fare è soltanto fare silenzio
dentro di noi per porGli le domande e ascoltare la Sua risposta. Dopo dobbiamo solo mettere in
pratica la Parola di Dio, la qual cosa non è sempre facile per noi.
23
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee
24
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita
5