1. L’UOMO È UN INSIEME
L’uomo è un insieme costituito dallo Spirito dell’uomo stesso ( la Scintilla o Goccia divina o
Sé1
), dall’Anima o Coscienza 2
e dai corpi fisico, astrale e mentale; nel corpo mentale dell’uomo si
forma l’ ’’io umano” ( o piccolo sé o sé inferiore ); l’io è un incentivo importante per l’evoluzione
dell’uomo per molte incarnazioni terrestri, anche se poi tale “io” deve essere superato dall’uomo
stesso perché l’io è egoista e egocentrico, ma è necessario all’uoo per affermarsi nella vita; quindi
l’io per molte incarnazioni terrestri dell’uomo è uno stimolo fondamentale per il proprio successo..
L’uomo ha anche un altro corpo, il corpo eterico, che “serve quale intermediario fra il corpo
fisico denso e il corpo astrale 3
“; l’uomo ha anche il complesso sensi istinti, bisogni e desideri.
L’uomo ha anche virtù e qualità, ma anche vizi, difetti ed altre povertà spirituali oltre ad
avere una personalità, un carattere e una psiche
I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano il significato di alcune parole
importanti per intendersi:
a. Io << Egoistico concetto di se stessi creato dalla mente individuale la quale, travisando
l’intimo senso di individualità proveniente dalla più alta natura dell’individuo, fà sentire questi
separato e distinto dal Cosmo 4
>>;
b. << SEPARATIVITA’ – ( senso di separatività ): È un’errata interpretazione che l’individuo
fa nell’intimo suo del “senso di individualità”, per cui l’individuo si sente separato e distinto da tutto
ciò che lo circonda. Il senso di separatività origina l’Io con tutti i processi espansionistici 5
>>.
c. << INDIVIDUALITA’ – È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei
microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la “Goccia”, il “ Sé “, la “ Scintilla Divina “, ammantata o no
della coscienza 6
.
d. << SENSO DI INDIVIDUALITÀ – È ciò che suggerisce all’individuo ( quando questi sia
capace di ricevere il suggerimento, per propria evoluzione ) i doveri e i compiti di questo individuo
rispetto alla comunità 7
.
e. << CORPO AKASICO – ( Uguale coscienza). Ciò che riceve e trascrive, facendolo
diventare natura medesima dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre ed
acquisisce. Non viene mai abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si
costituisce man mano che l’individuo evolve 8
>>.
1
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207( Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
2
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee
3
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 59 (Corpo eterico), Mediterranee
4
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (Io), Mediterranee
5
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di separatività), Mediterranee
6
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee
7
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 ( Senso di Individualità), Mediterranee
8
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza); si veda anche, Maestro
perché ?, pagine 231 e 232 e Dizionario del Cerchio, pagine 28-29, Mediterranee
1
2. La Coscienza o Corpo Akasico dell’uomo è la sua Anima 9
; in proposito i Maestri invisibili
del Cerchio Firenze 77 hanno detto:
- << La coscienza è quanto di più elevato l’individuo possa concepire, ma non
necessariamente quanto di più elevato vi sia, 96a. Ogni esperienza è un frammento di verità
ritrovata dall’individuo che determina crescita, sviluppo nel piano akasico, 179a,228a,119b. La
coscienza è una cosa diversa dalla consapevolezza. La coscienza corrisponde all’evoluzione
raggiunta. Ad esempio, la consapevolezza di un uomo incarnato non abbraccia tutta la sua
coscienza, cioè tutta l’evoluzione raggiunta (vedi <<Eroismo>>), 202b. Coscienza individuale
costituita significa pressa a poco avere fatto proprio, perché divenuto intimo <<sentire>>,
l’insegnamento dell’altruismo, dell’amore al prossimo, epilogo del quale il senso del proprio dovere
rappresenta la prima tappa. Significa amare il prossimo come se stesso. E dopo? A voi sembra
che un uomo che così <<senta>>, un uomo che riesca ad essere buono e giusto, sia già
meritevole di partecipare alla gloria di Dio. Ma non è così, altri destini lo attendono,254b. Chi vive
una verità, può anche non conoscerla, perché fa parte della sua stessa natura, 105c.
Se noi affermassimo che tutto quanto esiste nei mondi fisico, astrale e mentale, inclusi i
veicoli omonimi dell’uomo, è un gigantesco meccanismo che produce coscienza, una gamma che
va dall’atomo della coscienza (vedi <<Atomo di sentire>>) alla coscienza individuale, non
sbaglieremmo di molto, 206d. … 10
>>.
- << È un errore dire che l’Anima dell’uomo proviene dai regni naturali; è giusto dire che
l’essere di ciascuno, di cui l’uomo costituisce una fase della manifestazione, affonda le sue radici
nei regni minerale, vegetale e animale. Su queste vite si fonda la manifestazione della coscienza
individuale. Ma badate bene: non intendo dire che ogni individuo biologico abbia in senso
esclusivo, il suo atomo di coscienza, bensì che gruppi e catene di individui biologici fanno capo ad
atomi di coscienza. Ognuno di quegli individui è un centro sensore di un centro comune al gruppo
cui appartiene, centro comune che costituisce il nucleo di manifestazione dell’atomo di coscienza
di una individualità. Al più semplice stato di coscienza di ogni individualità sono legati miriadi e
miriadi di individui biologici appartenenti ai tre regni naturali, secondo catene e gruppi che
esprimono in successione una vita di sensazione sempre più vasta ed un grado di mente che via
via accenna sempre più ad intellettivizzarsi. A mano a mano che tale processo avanza, diminuisce
il numero di individui biologici a cui l’atomo di coscienza è legato. Così come nell’essere cosmico
la coscienza cosmica è una, mentre gli atomi di coscienza sono innumerevoli, così ad ogni atomo
di coscienza è legato un solo individuo capace di esprimere l’inizio di una vita intellettiva ( per
esempio un cane), mentre vi sono legati anche moltissimi individui biologici che esprimono solo
sensazione. Tutto questo perché, data la poco duttilità, versatilità, delle forme di vita semplici, la
varietà delle esperienze necessaria alla manifestazione di quel tipo di coscienza sensoria è
ottenuta attraverso la “ripetizione”. Tale ripetizione non avviene solo per mezzo della vita di più
9
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee
10
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 60-63 (Coscienza), Mediterranee
2
3. individui biologici che si susseguono nel tempo, ma è molteplice anche perché utilizza l’esperienza
di tanti individui contemporanei e dei loro successori ( vedi “Alveare” ), 181f, 197 f 11
>> .
f. Invece lo Spirito (o Scintilla o Goccia Divina o Sé superiore) è il Corpo eterno dell’uomo
( l’Individualità 12
) ed è increato.
Nel Cosmo 13
la Goccia o Scintilla Divina 14
è collegata alla coscienza accumulata fino
all’incarnazione precedente e con la coscienza forma l’Ego che è ciò che permane dell’individuo
quando questi ha terminato l’evoluzione come uomo 15
. Dopo ogni incarnazione terrestre l’uomo
non è giudicato sulla base dei suoi peccati o trasgressioni ai Comandamenti di Dio, ma è
giudicato sulla base delle buone opere che ha fatto sulla Terra 16
perché Dio e il Suo Cristo ci
amano Ciò significa che nell’Aldilà non ci sarà condanna all’Inferno eterno perché tale inferno non
esiste 17
come non esiste il Giudizio finale del Vangelo di Matteo (25, 31-46) né quello degli Angeli
(Vangelo di Matteo 13, 47-50). Nell’Aldilà l’uomo avrà un corpo spirituale conforme alle buone
opere che l’uomo stesso avrà fatto sulla Terra 18
.
I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto della coscienza in altra
occasione: <<… Il nucleo dell’essere è quella coscienza che riassume e contiene il succo delle
molteplici incarnazioni e che si manifesta, quanto meno come fortezza, determinazione, volontà
nell’assolvere il proprio dovere, ma che per gradi arriva all’espressione massima del sacrificio di
sé, a favore di altri, 37e. Non esiste materia akasica ( vedi “piano Akasico”) che non sia
organizzata in coscienza di essere. Ecco perché “l’essere” non è un organismo che ha la
coscienza, ma è la coscienza”, 191f. Un essere non è un ente che diviene “nel sentire”,ma è un
insieme di sentire relativi uniti dalla sequenzialità logica, i quali, proprio per il fatti di essere relativi,
cioè limitati, sembrano finire, procedendo l’uno dall’altro, mentre permangono in Eterno Presente
quali costituenti della coscienza cosmica e quindi assoluta, 247f. Esempio della telecamera,33g.
È certo che gli scienziati o i mistici che sono riusciti con la loro fede e la loro spiritualità ad
avere momenti di comunione (vedi) con i più alti stati dell’ essere, non sanno parlare dell’essere
Dio, di che cosa Egli è, e di come si concilia con questo “divenire” del cosmo con l’Essere che è
Dio, 27h, 29h e ss. .
Voi pensate alle fasi successive della vostra esistenza come a delle promozioni in carriera,
come un impiegato può passare a diventare capo ufficio o direttore, cambiando le sue mansioni,
ma “non” il suo “essere”. Non si raggiunge mai un “nuovo essere” col “divenire”. “L’essere” è “del
sentire”, della coscienza: per voi del corpo akasico; il “divenire” è del corpo mentale. Voi potrete
conoscere tutte le cose che conosce un maestro, ma questo solo non vi renderebbe tali. Solo il
11
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee
12
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 139-140 (Individualità), Mediterranee
13
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Cosmo), Mediterranee
14
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
15
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 206 ( Ego), pagina 208 ( Individuo ), pagina 208 (Individualità ),
Mediterranee
16
Jakob Lorber, <Il Signore parla, pagina 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
17
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia
18
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 182-183, Armenia
3
4. sentire appartiene alla realtà dell’ ”essere”. Così, quando osserviamo una esistenza individuale
nelle sue fasi comprese dal selvaggio (vedi) al superuomo (vedi), noi non osserviamo un selvaggio
che “diviene” superuomo, ma osserviamo le molteplici fasi di “esistenza” – cioè di “essere” di
quella individualità, e poiché le fasi si susseguono dal più semplice al più complesso, voi dite che
l’individuo evolve. Noi pure lo diciamo, le parole sono le stesse, ma ciò che vogliamo significare è
profondamente differente, 32h, 73h e ss., (Vedi “Ricordo”), stessa pagina, 74h, 129h e ss. , 185h e
ss. 19
.
g . << ANGELO CUSTODE – La Guida spirituale ( vedi voce della coscienza), dalla vostra
religione ( nostra nota: si riferisce alla religione Cattolica ) chiamata angelo custode, non deve
essere tanto vista come un ente esterno, estraneo, che vi ripara dai colpi, che vi protegge nel
senso tradizionale e personale, bensì qualcosa che dal vostro intimo essere affiora e che cerca di
fare sbocciare la vostra coscienza, di farla affermare nei confronti degli impulsi deteriori, 231-233 20
>>.
h. << VOCE DELLA COSCIENZA - L’ affermarsi della Coscienza (vedi) in senso positivo,
altruistico, è “qualcosa” che viene dagli strati più alti e più profondi del mondo del “sentire” 21
, da
questo centro di coscienza che è detto “ guida spirituale” e che nei momenti in cui l’individuo è
sottoposto alle cosiddette tentazioni – per usare una parola che fa sorridere – cerca di
rappresentargli la realtà in modo più retto, più esatto. È la voce della coscienza, secondo la
definizione di taluni. Ecco: la voce della coscienza è né più né meno che questa comunicazione,
questo canale, che scende dalla propria guida spirituale nell’intimo degli esseri (vedi Angelo
Custode), 231g 22
>>.
i. L’espansionismo dell’ “io” umano o piccolo sé o sé inferiore:
1) << (.) Ogni uomo esplica una sua attività, ha una sua vita. Noi potremmo scegliere
anche fra le numerose vite un individuo qualsiasi, sicuri di trovare anche in lui la spinta che è
comune a tutti: l’io. Diverso è solo il campo nel quale l’individuo si muove, ma la spinta ha una
identica radice. Tutta la vostra società si muove sull’impulso dell’io. Infatti questo signor io ha la
cattiva abitudine di volersi espandere. È l’io che trascina l’individuo nella corsa della propria
espansione; è l’io che lavora al progresso per conquistarsi delle posizioni di favore; è ugualmente
l’io che si oppone al rinnovamento sociale per non perdere i propri privilegi.
Il bene e il male si avvicendano a capriccio dell’io. Ecco ciò che ha edificato le meraviglie
del mondo e operato lo sterminio degli schiavi. Muove le nazioni, incita a svelare i segreti della
natura, a palesare il bello e a nascondere il brutto. È tutta una lotta, un continuo conflitto fra io e io,
perché l’individuo fa tutto in funzione di sé stesso; lavora per trarre un guadagno che gli permetta
di circondarsi di oggetti che, secondo lui, lo valorizzano; ama ciò che gli dà soddisfazione, trova
soddisfazione solo in ciò che può assecondare l’espansione del suo io; sopporta sacrifici e
19
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 101-102 (Essere), Mediterranee
20
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 28 (Angelo Custode), Mediterranee
21
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 257-263 (Sentire), Mediterranee
22
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 311(Voce della coscienza), Mediterranee
4
5. rinunzie pur di assecondare se stesso in questa o in un’altra vita. Nel valorizzare se stesso trova
l’entusiasmo per intraprendere e la costanza per continuare.
Tutta la vostra società si muove per la spinta dell’io. L’io che deve affermarsi è il concetto
base della vostra società. Se, per assurda ipotesi, la spinta dell’io cessasse improvvisamente,
l’uomo ripiegherebbe su se stesso in una venefica apatia e la società cadrebbe nel più triste
abbandono.
Sarebbe dunque un nemico del genere umano chi predicasse il superamento dell’attività
dell’io ?
Proviamo a guardarlo più da vicino questo io, grande protagonista e sconosciuto.
Guardiamo ove può manifestare la sua attività senza rispetti umani, senza la preoccupazione di
salvare la faccia. Ove conta i suoi eserciti per dare battaglia, ove (assecondate le lusinghe dei
sensi) volle nascondere la sua debolezza inventando Satana, ove cerca di convincersi, di essere
migliore di quanto in effetti non sia. Guardiamolo dove ha il suo regno: nell’intimo dell’uomo.
L’ambizione è il nutrimento dell’io ed il suo appetito; la prepotenza vorrebbe essere la
dittatura dell’io; la superbia, la presunzione, la vanagloria e simili sono la sua convinzione di
essere superiore. L’ira è l’accesa intolleranza dell’io; la paura ne è l’istinto di conservazione; la
crudeltà è la sua completa cecità nei riguardi delle altre creature; la gelosia è il suo timore di
perdere un affetto di cui vorrebbe avere l’esclusiva; l’invidia è il suo rammarico di non avere ciò
che altri hanno; la lusinga è la sua arma per ottenere ciò che non può avere con altri mezzi;
l’ipocrisia è un suo ingannevole travestimento; la menzogna è la sua difesa, e chi più ne ha più ne
metta. Ma sarà bene non andare oltre in questo triste elenco giacché nulla è più di cattivo gusto,
per l’io, che vedere poste in risalto le proprie debolezze. Per dirla in poche parole: se ai vizi
inerenti ai sensi ( quali la gola, la lussuria, l’alcoolismo e via dicendo ) si aggiungono tutte le
qualità negative che fanno capo all’io, come quelle ora rammentate, si ha il quadro completo degli
errori e delle debolezze umane.
L’abbiamo smascherato questo io! Chi potrebbe avere una peggiore reputazione ?
Dopo l’esposizione dei fatti, sentita l’accusa, la parola spetta alla difesa e, alla maniera dei
vostri avvocati, cerchiamo le attenuanti della colpa.
L’io nasce dal senso di separatività 23
che l’individuo prova nei confronti del mondo che lo
circonda. Questo sentirsi una entità distinta dal resto non è acquisito o dovuto all’educazione, ma
esiste bene spiccato nell’uomo prima che sia assoggettato alle consuetudini sociali. Che l’individuo
sia unità è un fatto indiscutibile, che quindi si senta individuo separato, distinto, non può essere
dovuto ad un errore. “Allora ?”, direte voi.
Esiste una differenze tra senso di separatività e senso di individualità 24
. Quest’ultimo è
suggerito dalla natura dell’individuo, in quanto solo avendo consapevolezza della propria
individualità si può avere coscienza dei propri doveri, solo sentendosi una unità integrante nel tutto
23
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 ( Senso di Separatività ), Mediterranee
24
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di Individualità), Mediterranee
5
6. si può avere coscienza dei propri compiti. Siete individui; e come può sorgere la vostra coscienza
se voi non comprendete ? L’individuo è solo di fronte alla Verità. Quando vi diciamo che nessuno
può comprendere per voi, vogliamo rafforzare il vostro senso di individualità. Uno scienziato che
scopra la legge che regola un fenomeno, ne ha facilitata la comprensione agli altri; ma per chi non
studia le esperienze dello scienziato, il fenomeno rimane misterioso come prima della scoperta.
Generalmente si è consci del peso della propria persona quando si hanno dei diritti da accampare,
mentre i doveri da adempiere si lascerebbero volentieri agli altri. Ciò è dovuto al senso di
separatività, che è un intimo errore di interpretazione del senso di individualità suggerito dalla
natura. Quando l’individuo non fa attenzione all’errore nel quale cade, prende corpo l’io, con
l’insito bisogno di espandersi: nasce l’egoismo. Si deve invece avere coscienza della propria
individualità, per sentire il peso delle proprie responsabilità ed essere uniti con tutti per non creare
il culto di se stessi. Riconducendosi a questa esatta visione del sé nel Tutto, si può porre fine all’io
e ai suoi processi di espansione.
Concludendo: superare l’attività espansionistica dell’io non significa cessare di operare,
cadere in un immobilismo; significa continuare a vivere altruisticamente. Non è quindi un nemico
del genere umano chi predica il superamento dell’attività dell’io. Non è né un ambizioso, né un
cattivo consigliere chi parla unicamente per amore della Verità 25
>>.
2) << L’ “Io” >>. Ci attendiamo che quando sarete scavalcati non abbiate una reazione che
rafforzi il vostro “io”, che vi dia frustrazione e amarezza perché sarà segno allora, che non avrete
compreso quel che noi intendiamo dirvi, 62a, 119b, 122b, 126b, 127b, 138b. Non esiste l’io che
sente, esiste “il sentire”. Dio non è Colui che ama, è amore,269b. Per io noi intendiamo qualcosa
di diverso dall’io filosofico che sta a designare il soggetto pensante e cosciente delle proprie
modificazioni; o dall’Ego della psicoanalisi inteso come principio della coscienza, su cui agiscono
le due forme incosce Es o Id ossia le tendenze ereditarie ed istintive, e il super-io, ossia il
complesso delle regole morali. Per noi l’io è il principio della consapevolezza contenuta o, se
preferite, non ancora liberata da una concezione dualistica della Realtà, 270b.
L’attenzione della cultura occidentale è concentrata, principalmente, sulla ricerca
dell’oggettività. Infatti ciò che si può analizzare, esaminare scientificamente è il non – io; mentre gli
orientali polarizzano la loro analisi sul mondo interiore del soggetto. I criteri, essendo seguiti l’uno
con esclusione dell’altro, non hanno portato ad una visione d’insieme, di quel poco della Realtà
che l’uomo può cogliere, 273b, 24c, ( vedi << Responsabilità>>, stessa pagina, 26c >>, 27c. Vive
nella Realtà solo chi ha dimenticato l’ “io” e i suoi processi espansionistici. Si può conoscere e
credere la Verità, ma se è l’”io” che l’ha accettata, non si è diversi dagli atei e si vive nell’illusione.
Così la fede o il misticismo che si fondano sulla ricerca del conforto, o che comunque sono adottati
dall’ ”io” per la propria espansione sono illusori, 28c.
Evolvere significa essere tanto forti e amare tanto la vita da vivere senza l’incentivo dell’
”io”, 37c. L’uomo soffre perché deve superare l’ ”io” personale e egoistico, 125c, 115d, 119d, 37e.
25
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 24 - 26, Mediterranee
6
7. Si vedono delle creature che lasciano il mondo ed entrano in romitaggi e monasteri, che hanno
l’apparenza di agnelli mentre nel loro intimo sono lupi feroci, perché questo “io” c’è ancora, 125g,
73h, e ss. ( Vedi Ricordo ), stessa pagina,74h 26
>>.
l. << Io-non-io – 124b, 268b. L’ ”io” potrebbe essere ciò che lega tutti “i sentire”
dell’individuo, ma abbiamo detto già che questi sono aggregati in forza della loro omogeneità,
quindi l’ “io” non serve, 269b. Tutto quello che si fonda sull’ “io” – religione, scienza, filosofia ( vedi
le singole voci ) – è una mistificazione. L’ “io”, lo ripeto ancora – non esiste. Io, voi, l’uomo,
l’individuo, non esistiamo come ente a sé stante che percepisce, che in qualche modo è distinto
dal tutto. Siate consapevoli di ciò, 269b, 270b, 293b. Ora sapete con cognizione di causa ( vedi
“Dio”, “Comunione”, “Fusione”) perché è detto che il mondo degli uomini è un’illusione, come non
esiste tempo, né spazio, come non vi sia alcuna reale suddivisione fra gli esseri se non quella
creata dalla loro limitata percezione; come agire, desiderare, pensare, insomma vivere, non in
funzione dell’ “io”, non sia la volontà di un Dio che dopo averle create, voglia confondere le sue
creature, ma sia una logica conseguenza di Verità che non ci appaiono, 294b. Che importa se
l’individuo, anziché essere impegnato nell’arrivismo, cede il passo e conserva l’intenzione segreta
di accrescersi in qualche modo ? E’ cosa voluta e non sentita. Il “non-io” è una condotta tenuta con
uno scopo e non con uno spontaneo essere passivi a qualsiasi immediato o remoto fine egoistico,
31c. Quando parliamo di superamento dell’io, intendiamo superamento della concezione della
realtà come strutturata in soggetti e oggetti, 43c. Maschere spirituali dell’io ( vedi Anacoreta). un
anacoreta può essere molto più avido di un ricco mercante 27
). “ In una coscienza d’essere che
abbraccia tutta la realtà non vi sono limitazioni, perciò non può esservi né io né non io “, 117d, 37e,
68 h, ( vedi “Ricordo”, stessa pagina, 74h) 28
.
m. “ L’ASSOLUTO – Attributo di Dio, oppure appellativo usato per significare << COLUI
CHE È >> e che non può essere descritto 29
” . Dio è l’unico essere che esiste nella Realtà
assoluta e perciò tutti gli altri esseri viventi, i mondi e le cose fanno parte di Lui 30
.
n. “ INDIVIDUO – Colui che è o sarà un << centro di coscienza e di espressione >>. Chi,
sottostando alla legge di evoluzione, potrà esprimersi in termini di Coscienza. Individuo, per
estensione di significato, euguale anche a << microcosmo >> 31
.
o. “GOCCIA o Scintilla Divina – Spirito- Sé – Fulcro dell’esistenza individuale non soggetto
ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità e la vita dell’individuo o del
microcosmo 32
” . (nostra nota: ogni Goccia deriva dalla virtuale frantumazione dello Spirito del
26
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 150-151(Io), Mediterranee
27
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 27 (Anacoreta), Mediterranee
28
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 151(Io-non-Io), Mediterranee
29
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 203 (Assoluto), Mediterranee
30
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto), pagine 71-72 (Dio) e pagine 296-297 (Tutto ;
Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee
31
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo) Mediterranee
32
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina, o Spirito, o Sé), Mediterranee
7
8. Dio Unico nei molti, cioè negli esseri viventi secondo la legge dell’Evoluzione. I Cristiani,
sbagliando, chiamano Anima 33
il loro Spirito, invece che Goccia o Scintilla Divina; come già è stato
riferito sopra i Maestri del Cerchio Firenze hanno spiegato che l’Anima è la Coscienza o Corpo
Akasico.
La Goccia o Scintilla Divina fa parte dello Spirito di Dio che anima l’uomo 34
.
q. L’ Assoluto, le individualità e gli individui sono stati così definiti nel XX secolo dai
Maestri del Cerchio Firenze 77, filosofi disincarnati:
L’Uno e i molti: << L’Uno << esiste >> perché esistono << i molti >>, ed << i molti >>
esistono perché esiste l’Uno. Chi sono << i molti >> ? Sono le individualità. E perché io ho legato
le individualità alle Manifestazioni Cosmiche ? Allora le individualità non sono sempre esistite ?
Figli, per comodità noi parliamo di Assoluto e di relativo separatamente; ma non v’è bisogno di
sottolineare che il Tutto – come dicemmo da tempo – è un Tutto-Uno. Se guardiamo l’individuo
quale oggi voi lo conoscete nella sua composizione schematica, anche se convenzionale, noi lo
vediamo radicato nell’Assoluto. Lo vediamo alla maniera degli antichi cabalisti, di colui che ha il
suo fulcro, il suo centro, la parte vera, reale, là dove è la Realtà, la Realtà assoluta; la Scintilla
Divina, l’alito divino, la quale ha i caratteri dell’Assoluto. La Scintilla Divina è eterna, onnipossente,
onnipresente, onnisciente insomma: << assoluta >> . Per comodità noi usiamo dire << Scintilla
Divina >>, ma è una finzione che noi adoperiamo per fare intendere che ciascun individuo ha alla
radice del suo essere la Natura stessa e l’Essenza stessa dell’Assoluto. Il Suo << virtuale
frazionamento >> origina o meglio è all’origine dell’individualità. Ecco i << molti nell’Uno >> e <<
l’Uno nei molti >>. Queste fondamenta dell’individuo sono eterne.
Originare << i molti >> è ciò che dà all’Assoluto il << sentire assoluto >> ; ma è vero anche
il contrario, cioè che i << molti >> esistono per il sentire dell’Uno-Assoluto.
* * *
L’Uno esiste se e in quanto esistono i << molti >>. I << molti >> esistono se e in quanto
esiste l’Uno, ma i << molti >> e l’Uno esistono ancora perché esistono le individualità; e le
individualità esistono se e in quanto esistono gli individui, ma gli individui non esisterebbero se non
esistessero le individualità. Così come una collana non esisterebbe se non esistessero le perle
poste l’una dopo l’altra ed unite da un filo. Ma le perle di pari non esisterebbero se non esistessero
le collane . K. H . 35
>> .
Duemila anni fa il Signore Gesù Cristo, il Messia di tutti i popoli e Figlio di Dio disse ciò che
potevano comprendere gli uomini di allora: Egli disse più volte: che il Padre è in Lui e Lui è nel
Padre. E poi disse che Lui è in noi e il Padre è in Lui 36
; il Cristo disse anche che è il buon pastore
di molti ovili 37
e la Via, la Verità e la Vita 38
.
33
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 ( Anima) , Mediterranee
34
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
35
Cerchio Firenze 77, Oltre L’Illusione, pagine 209 e 210, Mediterranee
36
Vangelo di Giovanni capitoli 14-15-16 e 17
37
Vangelo di Giovanni 10, 7-18
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Vangelo di Giovanni 14, 6 - 7
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9. r . “EGO – Parte più elevata dell’individuo soggetta ad evoluzione. È chiamato << Ego >>
l’insieme della Scintilla Divina e della << coscienza individuale >>. L’Ego è quindi ciò che permane
dell’individuo quando questi ha terminato l’evoluzione come uomo 39
“.
s. “EVOLUZIONE – Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più
organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 40
“. (mia nota:per Spirito si
intenda Coscienza perché l Scintilla Divina, lo Spirito è completa, perfetta e increata e perciò non
è soggetta ad evoluzione nel Cosmo, come già si è detto).
t. “LEGGE DI EVOLUZIONE – Legge per la quale ogni elemento del Cosmo sviluppa; ciò
che è << in >> si manifesta; ciò che in potenza << si traduce in atto >>; ciò che è << in germe >>
nasce, passando da innumerevoli stadi intermedi. Il Cosmo evolve, nel senso che vive, ma non nel
senso che divenga perfetto, in quanto è – come emanazione di Dio - già perfetto. L’evoluzione
cosmica si può convenzionalmente suddividere, secondo la natura degli elementi evolventesi in :
evoluzione della materia, evoluzione della forma, evoluzione dell’autocoscienza ( Vedi suddette
voci 41
) “; (nostra nota: Quando si parla di evoluzione si deve sempre tenere presenti altre due
leggi fondamentali della vita dell’uomo: la legge di causa e di effetto ( o legge karmica ) e la legge
della reincarnazione o della trasmigrazione delle Scintille Divine e delle Coscienze o Anime nei
corpi degli uomini );
u. “REINCARNAZIONE – Trasmigrazione della individualità in un corpo atto ad esprimere
l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire evoluzione 42
“. (mia nota: l’uomo si reincarna
sulla Terra molteplici volte 43
prima di riuscire a diventare santo superando il suo io e il suo
egoismo 44
).
v. “ EVOLUZIONE dell’AUTOCOSCIENZA – Riguardante gli individui o microcosmi 45
“ .
w. “EVOLUZIONE della FORMA - Riguardante i corpi, i veicoli della vita individuale.
( Vedasi corpo fisico, corpo astrale ecc. 46
“ ) (mia nota: gli eccetera sono i seguenti corpi che
concorrono a formare l’insieme uomo: corpo eterico, corpo mentale, corpo akasico o coscienza o
Anima 47
e Scintilla Divina o Spirito o Sé).
z. “EVOLUZIONE della MATERIA- Riguardante le materie di ciascun piano di esistenza
48
.
39
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee
40
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
41
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 210 Legge di Evoluzione), Mediterranee
42
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee
43
Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee
44
Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee
45
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione dell’autocoscienza), Mediterranee
46
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione della forma), Mediterranee
47
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60, Mediterranee
48
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione della Materia), Mediterranee
9
10. Secondo l’insegnamento filosofico, logico e appagante dei Maestri del Cerchio Firenze 77,
ad ogni nuova incarnazione la Goccia o Scintilla Divina con la Coscienza o Anima entrano in un
corpo fisico, un eterico, un astrale e un mentale nuovi. Ne deriva che alla nascita di ogni uomo c’è
un nuovo individuo con corpi fisico, eterico, astrale e mentale nuovi, perfettamente adatti agli scopi
della nuova incarnazione; a detti nuovi corpi si uniscono la Scintilla Divina, cioè l’Individualità 49
, la
vera essenza dell’uomo, con la Coscienza o Anima che l’individualità stessa aveva ( accumulato,
per intendersi) fino alla precedente incarnazione 50
. Tali corpi formano l’insieme uomo.
L’insegnamento dei Maestri del Cerchio Firenze 77 è perfettamente compatibile con le
Rivelazioni di Dio a Findhorn e del Signore Gesù a Jakob Lorber; perciò si condivide
l’apprezzamento che altri hanno dato di tale magistero: “celestiale”.
L’uomo è un insieme (si è già detto anche nel titolo di questo documento); per molte
incarnazioni terrestri l’io dell’uomo, del quale si è già riferito, prevale sulla sua Scintilla Divina e
sulla sua piccola coscienza, cioè sul suo Ego; in tali incarnazioni l’uomo è egoista o molto egoista;
nelle prime incarnazioni umane l’uomo ha un egoismo violento e così si spiegano i delitti efferati, le
altre violenze e i furti 51
.
Successivamente, quando l’uomo è riuscito a superare l’io e l’egoismo per essere diventato
consapevole dei propri vizi e difetti (autoconoscenza 52
e autopsicanalisi 53
) in virtù di un processo
naturale 54
nel quale si deve vedere la mano di Dio 55
, l’uomo stesso diventa altruista perché si
lascia guidare dall’Ego formato dalla Scintilla Divina e dalla Coscienza 56
.
Da un certo punto in poi della sua evoluzione (vedi sopra) - quando la sua coscienza si è
abbastanza formata – l’uomo può superare il suo io e il suo egoismo mediante l’autoconoscenza
diventando consapevole dei propri vizi e difetti 57
.
49
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee
50
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Incarnazione), Mediterranee
51
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 228 (Prime incarnazioni umane), Mediterranee
52
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee
53
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee
54
Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee
55
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre, Amrita
56
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee
57
Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee
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