La Floriterapia di Bach: uno strumento per lo psicologo

www.obiettivopsicologia.it
d.ssa Antonella Napoli – Psicologa e Floriterapeuta
antonella.napoli@fioriperlanima.com

Metodo indolore, semplice e naturale,
accessibile a tutti
Medico pronto soccorso
Responsabile chirurgia d’urgenza
Batteriologo ed immunologo
Omeopata
Bach E. Le opere complete. Macro edizioni (Prima ed. 2002;
Ristampa 2015)

Soluzione idroalcolica che non contiene molecole biologicamente attive
del prodotto originario
possibile
somministrarli a
persone di qualunque
età
non interferiscono con nessun
altro tipo di terapia in atto,
dagli psicofarmaci a
qualunque tipo di
antidolorifico
non hanno effetti
collaterali o
controindicazioni

Tratto dal libro capitolo scritto da Lucia Lorenzi (Psicologa e
psicoterapeuta con formazione in medicina psicosomatica)
descrive il suo lavoro anche con i Fiori di Bach nel servizio pubblico Centro
Donna Salute mentale di Trieste di cui riporto alcuni stralci che ci possono
essere utili in questo piccolo percorso che stiamo facendo:
Molte donne cominciano ad accedere al servizio con minori pregiudizi, quasi
che la specificità delle terapie naturali attenui le implicazioni di un contatto
con la struttura psichiatrica e con la drammaticità della sofferenza psichica.
L’attenzione rivolta allo sviluppo di una maggiore accessibilità del servizio
sembra così favorire una maggior apertura alla prevenzione del
disagio.
Bàlzola M.A. I fiori della mente - I rimedi di Bach nella pratica clinica.
(Bollati Boringhieri 1997)

I risultati, anche se di difficile codifica per ovvie ragioni legate alla scelta
dei parametri di valutazione, evidenziano una progressiva richiesta di
conoscenza di questo particolare ambito di terapia. Inizialmente la
richiesta è partita da persone con problematiche che potremmo definire di
piccola psichiatria, spesso già a conoscenza delle caratteristiche della
floriterapia. In altri contesti si è utilizzata la terapia floreale come supporto
in situazioni anche di pesante problematica psichiatrica in associazione
ad altre terapie.
Un interessante ambito di applicazione si è sviluppato inoltre attraverso
l’utilizzazione della floriterapia di Bach in ambito psicoterapeutico (...)
Dal punto di vista dinamico l’effetto dei Rimedi sembra consistere in una
sorta di rafforzamento delle connessioni interiori a vantaggio di una loro
maggiore visibilità. Spesso, anche in assenza di chiare elaborazioni, vi è
comunque una modificazione dei pensieri in direzione più positiva e
un miglioramento complessivo del tono dell’umore.

Lo spostamento del punto di osservazione del problema si verifica
spesso attraverso una migliore disposizione dell’umore, che
permette di superare la fissità nel comportamento lasciando la
memoria di prospettive diverse nella propria evoluzione, consentendo
una prospettiva più ampia della situazione e dei rapporti. Queste
modificazioni nella disposizione mentale innescano un’apertura verso
altri avvenimenti, permettendo una maggiore ricettività che sembra
allargare la possibilità di esperienze e di connessioni ulteriori.
Il sostegno nel dolore o nei momenti di necessità esistenziale
spesso permette di iniziare una trasformazione produttiva verso
adeguate forme di elaborazione dell’esperienza vissuta.

Spesso l’uso della floriterapia permette inoltre di chiarire una
motivazione che inizialmente può risultare confusa, aiutando nella
definizione di una priorità esistenziale. In tali circostanze l’uso di
alcuni Rimedi favorisce una maggiore chiarezza che spesso evolve
in ambiti diversi dalla terapia.
Quando la persona sperimenta l’efficacia della terapia floreale in
questi frangenti, spesso si apre l’opportunità di riconoscere
l’ambito da cui il disagio trae la sua origine o il suo
mantenimento.

E. H. Grecco Psicologo, psicanalista argentino professore universitario.
Ha scritto moltissimi libri (più di 20), vi segnalo quelli che riguardano la relazione
psicologia / terapia floreale di Bach (in spagnolo)

Altri libri che parlano di psicologia e floriterapia di Bach
Pastorino M.L Introduzione ai Rimedi Floreali di Edward Bach.
Nuova Ipsa Editore 2001
(Psichiatra e Psicoterapeuta allieva di Bowlby)
Rodriguez B., Orozco R. Intelligenza emozionale e Fiori di Bach - Tipi
di personalità nella psicologia contemporanea. Edizioni centro di
benessere psicofisico 2007
(Rodriguez Psicologo – Orozco Medico)

Che cosa è la floriterapia?
“E’ un sistema terapeutico “dolce” e non aggressivo, che non sopprime
né combatte direttamente i sintomi ma, attraverso l’assunzione dei
rimedi floreali – potenti “concentrati” liquidi ricchissimi di energia
vibrazionale – permette di attivare il processo di auto guarigione
dell’organismo, favorendo il recupero della salute e del benessere
fisico e psichico.” M. E. Campanini (Psicologa clinica)
Non è sintomatologica!!!!
“rispettare le peculiarità, concentrare lo sforzo completo sul paziente e
non sulla sua diagnosi, e prescrivere alla persona e non al suo
problema o a quello che lo fa soffrire.” E.H. Grecco

È più importante sapere
che tipo di persona
ha una malattia
piuttosto che sapere
che tipo di malattia
ha una persona.
Ippocrate 460/370 A.C.
I rimedi di Bach mirano a curare non i sintomi, bensì gli atteggiamenti
disfunzionali che stanno alla loro base, così per esempio l’ansia
generata dal timore di non essere all’altezza, dal sentirsi inferiore agli altri
richiederà un rimedio diverso da quello necessario per l’ansia determinata
dalla paura della morte o di eventi catastrofici prefigurati. Potremmo dare in
tutti questi casi lo stesso farmaco, ma non lo stesso rimedio (Bàlzola)

Per quanto riguarda la motivazione, la clinica floreale mira a
rispondere più alla mobilitazione delle potenzialità e talenti
della persona piuttosto che a combattere la malattia, allo
sviluppo della virtù prima della lotta contro il difetto,
all'aumento della salute prima che alla diminuzione dei
sintomi. Ma, soprattutto, contribuisce al processo evolutivo e
all'apprendimento delle lezioni dell'anima e al ripristino della gioia
e della felicità della persona.” (E. H. Grecco)

Terapia di Bach come strumento dello psicologo
•Danno una risposta immediata allo stato di malessere. Questo evita il rischio
di un abbandono della terapia/percorso perché continua a stare male, o perché
non riesce a vedere la fine del lavoro. Capita che non la inizi neppure, perché, sta
male e vuole delle risposte immediate.
•Sono rafforzativi per i messaggi psicologici o psicoterapeutici che vengono dati
al paziente stesso velocizzando il percorso.
•Danno una spinta verso una elaborazione dei conflitti perché portano il
paziente ad un confronto con essi.
•Consentono alla persona di prendere coscienza e consapevolezza di se stesso
delle proprie errate abitudini, dei propri stati d’animo che non si riescono a
superare e risolvere, dei propri pensieri e lo pongono nella condizione di poterli
elaborare. Successivamente, una volta elaborati gli aspetti conflittuali nel paziente
si evidenzia un nuovo stato d’animo su cui lavorare

Quando non utilizzare i rimedi floreali:
Pazienti con rischio suicidario o scompenso psichico.
Le domande da porsi:
•Se la persona sta assumendo altri farmaci, l’alleanza terapeutica con il
paziente è tale da permetterci di consigliare rimedi floreali senza temere che
abbandoni i farmaci?
•Il prospetto terapeutico diventa troppo complicato per il paziente?
•Il paziente pensa di delegare al rimedio ogni sua responsabilità nel
cambiamento?
•Lo vive come un agente intrusivo?

In quest’epoca, quando si dice che le erbe [le essenze floreali] possono
curare tutte le malattie, è necessario aggiungere che ciò avviene per coloro
che desiderano realmente rimettersi, in quanto nelle presenti condizioni la
malattia porta spesso vantaggi che qualche volta non si desidera davvero
abbandonare. Potrebbe essere fonte di simpatia o attenzione, esentare il
paziente dal lavoro o da altri obblighi che preferisce evitare, oppure fargli
guadagnare una pensione, una compensazione e così via. In certi casi è
comprensibile che alcune persone siano tentate di restare malate o
invalide, piuttosto che perdere i vantaggi che ciò comporta (E. Bach - I
dodici guaritori e i sette aiuti 1934)

24 settembre 1886
nasce a Moseley
(Birmingham), nel Galles -
Inghilterra.
1903-1906
Lavora presso la fonderia del padre fino a 20 anni
1907 – 1912 (26 anni)
Inizia l’università a Birmingham e finisce gli studi a
Londra dove si laurea in medicina
Edward Bach

1913-1914 (27-28 anni)
Responsabile medico del pronto soccorso dell’ospedale universitario
Responsabile del reparto di chirurgia d’urgenza al National Temperal
Hospital (lascia dopo pochi mesi per problemi di salute)
Quando si riprende apre un ambulatorio in Harley Street.
Cerca altri metodi terapeutici e si avvicina all’immunologia
Ricerche batteriologiche dopo essere diventato assistente di batteriologia
presso l’Ospedale Universitario.
Scopre vaccini intestinali che iniettava (quelli che diventeranno i sette
nosodi)
1915 (29 anni)
Responsabile per i reduci di guerra presso l’Ospedale Universitario
Assistente clinico di batteriologia presso l’Ospedale della scuola Medica

Luglio 1917 (31 anni)
Viene operato d’urgenza per una emorragia improvvisa, supera
faticosamente l’operazione, ma la prognosi è cancro con tre mesi di
vita
Con il passare delle settimane finì con il dimenticare i suoi
acciacchi ed incominciò a sentirsi più forte ed allo scadere dei tre
mesi scoprì di stare meglio di quanto non fosse stato negli ultimi
anni.
Riflettè sul motivo della sua guarigione e giunse alla conclusione
che un interesse totale, un grande amore, una finalità precisa
erano i fattori decisivi per la felicità dell’Uomo sulla terra ed
erano stati proprio questi stessi incentivi a guidarlo attraverso le
difficoltà e ad aiutarlo a ritrovare la salute. (Nora Weeks*)
* da: La vita e le scoperte di Edward Bach (Attualmente fuori produzione in italiano si trova
la versione originale: The Medical Discoveries Of Edward Bach Physician) – Nora Weeks

L’Ospedale Universitario costringe i medici a scegliere tra l’attività interna e
quella esterna. Bach si dimette dall’ospedale ed investe tutto ciò che ha per
attrezzare un piccolo laboratorio a Nottingham Place dove può ricevere povera
gente, senza chiedere compensi e continuare le sue ricerche.
“curare il malato e non la malattia”
Marzo 1919 Si libera un posto di batteriologo e patologo
presso l’Ospedale Omeopatico di Londra. E’ qui che
conosce l’Omeopatia e legge l’Organon di Hahnemann, il
fondatore dell’Omeopatia stessa

L’OMEOPATIA:
PRINCIPIO DELLA SIMILITUDINE

LA DILUIZIONE HAHNEMANNIANA

L’OMEOPATIA
 Prevede una materia di partenza che può essere di origine
vegetale, animale o minerale. Vegetale: piante intere o parti di
esse, generalmente fresche o selvatiche, raccolte nel loro habitat
naturale; Animale: animali interi o parti di animali, organi di
animali, secrezioni o veleni; Minerali o prodotti chimici si utilizzano
sostanze chimicamente definite, sostanze di origine naturale e
prodotti o miscele ottenuti dalle precedenti sostanze.
 Il simile cura il simile
 Teoria costituzionale e diatesica (cura del paziente e non della
malattia)
 Diluizione e dinamizzazione
 da sciogliere in bocca sotto la lingua, vanno presi lontano dai
pasti, e sostanze aromatiche (caffè, tabacco) o cibi fortemente
piccanti - almeno mezz’ora prima o un’ora dopo
Ricordiamoci: Bach era alla ricerca di un
Metodo semplice e naturale, accessibile a tutti
indolore, dolce e benigno

“I soggetti che nutrono paure insolite, per esempio del
fuoco,dell’altezza, della folla o del traffico, presentano quasi
immancabilmente un organismo del gruppo paratifoide dei bacilli.
La persona molto tesa, irrequieta, ansiosa ha spesso il gruppo
Proteus, il paziente che appare in perfetta salute e che purtroppo
soffre di una malattia cronica, il gruppo Coli mutabile. I soggetti
che si feriscono facilmente Dysentery.” ( E. Bach )
Bach omeopatizza i vaccini intestinali in modo da poterli somministrare per
via orale e molte malattie croniche vennero curate con questa metodologia.

Se voi ascoltate gli insegnamenti di Krishna, Buddha o Cristo
troverete sempre che gli insegnamenti del bene superano il
male. Cristo ci insegnò a non resistere al male, ad amare i
nostri nemici, a benedire chi ci perseguita – in questo non vi è
alcun simile curante il simile. E così nella vera guarigione, e
così nel progresso spirituale, noi dobbiamo sempre cercare di
far sì che il bene scacci il male, l’amore superi l’odio e la
luce dissolva il buio. Allora noi dobbiamo evitare tutti i
veleni, tutte le cose nocive, e usare solo il benefico e il
bello. (E. Bach - Voi soffrite a causa vostra 1931)
Il metodo ideale consiste non tanto nell’allontanare
l’influenza avversa, quanto nell’attirare la virtù opposta
e, grazie a questa virtù espellere il difetto. Questa è la
legge degli opposti, del negativo e del positivo (E. Bach -
Alcune considerazioni fondamentali sulla malattia e sulla cura, Homeopatic World
1930)

1922 (36 anni)
Lascia l’incarico di batteriologo e patologo dell’ospedale Omeopatico perché
non riesce più a stare dietro ai troppi pazienti. Si trasferisce in un grande laboratorio
in Park Crescent, Portrand Place per continuare il suo lavoro sui 7 nosodi.
“Stiamo facendo ogni sforzo per sostituire i nosodi batterici con le piante e, di fatto,
in alcuni casi ci siamo riusciti quasi perfettamente; per esempio Ornithogalum
umbellatum, nelle sue vibrazioni, è praticamente identico al gruppo Morgan, e
abbiamo scoperto un’alga che ha quasi tutte le proprietà del gruppo dissenterico,
ma c’è un punto che manca, e quel punto ci tiene in scacco nei tentativi di evitare
l’uso dei nosodi batterici. Questo punto vitale è la polarità”. (E. Bach)
“I rimedi della Natura, una volta dinamizzati, sono di polarità positiva, mentre quelli
legati alla malattia [nosodi] sono di polarità inversa: al momento sembra che la
polarità inversa dei nosodi batterici giochi un ruolo fondamentale… forse in futuro si
scoprirà un nuovo metodo di dinamizzazione” (E. Bach)

1928 (42 anni)
Arriva ad un’intuizione casuale durante un ricevimento: l’umanità è composta da un
preciso numero di gruppi tipologici ed ogni individuo in quella grande sala rientra
in una di queste tipologie. Bach trascorre la serata a studiare gli ospiti: come
mangiavano, come sorridevano, come gesticolavano, come si muovevano,
l’espressione del viso ed il tono della voce.
Intuì infine che non tutti gli individui appartenenti ad un certo gruppo avrebbero
sofferto della stessa malattia, ma che ognuno avrebbe reagito in modo simile o
abbastanza simile a qualsiasi tipo di malattia. (N. Weeks)
Paracelso e Hahanemann ci insegnarono a non prestare troppa attenzione ai
dettagli della malattia, ma di curare la personalità, l’uomo interiore,
comprendendo che se la nostra natura spirituale e mentale è in armonia, la
malattia scompare. (…) perché è proprio la malattia in sé che nasconde e ci
previene dall’incorrere ancora in azioni sbagliate e, al tempo stesso, è una
lezione che ci insegna a correggere il nostro cammino ad armonizzare la nostra
vita con i dettami della nostra anima. (E. Bach - Libera te stesso)

Settembre 1928 (42 anni)
Scopre le prime 3 piante che sarebbero diventate i primi suoi rimedi: Impatiens,
Mimulus e Clematis
Lascia la terapia con i nosodi. Brucia tutti gli scritti e le pubblicazioni riguardanti
la sua passata attività e rompe tutti i flaconi di vaccino versandone il
contenuto nel lavandino. Lascia il lavoro da completare sui nosodi ai medici che lo
avevano assistiti negli ultimi anni.
Non appena un insegnante ha donato il suo lavoro al mondo, deve sorgere una
visione distorta dello stesso (E. Bach - Lettera a Victoria Bullen 1936)

“Nella scelta dei prodotti da usare in Natura, i metalli sono sub umani. L’uso degli
animali renderebbe necessaria la crudeltà, ma nessuna traccia di quest’ultima
dovrebbe essere presente nella divina arte della guarigione. Dunque ci resta il regno
vegetale. Le piante sono di tre tipi: il primo gruppo è ad un livello evolutivo
relativamente inferiore all’uomo. Comprende le varietà primitive come le alghe
marine, il cactus, ecc e quelle usate per scopi sbagliati, alcune delle quali sono
velenose: la belladonna e le orchidee sono degli esempi. Una seconda classe
comprende specie di livello evolutivo pari all’uomo: esse sono innocue e possono
essere usate come cibo. Ma esiste un terzo gruppo, di livello relativamente più
elevato – o dello stesso livello – della media del genere umano. Tra queste
dobbiamo scegliere i nostri rimedi, in quanto ad essere è stato dato il potere di
guarire e di renderci felici” (E. Bach)

“per meglio sfruttare le capacità medicinali delle piante dovessero essere
utilizzate solo le corolle fiorite, perché la vita della pianta è concentrata
proprio nel fiore che contiene il seme.” (N. Weeks)
Maggio 1930 (44 anni)
Comprende l’importanza della rugiada dei fiori

“Poiché raccogliere la rugiada dai singoli fiori sarebbe stata un’impresa troppo
laboriosa e lunga, decise di raccogliere alcuni boccioli delle piante scelte, si
porli in un recipiente di vetro pieno d’acqua di ruscello e di lasciare il recipiente
al sole in un prato per diverse ore.
Con sua grande sorpresa scoprì che l’acqua si impregnava delle qualità
della pianta ed era molto potente. Aveva scoperto il nuovo metodo di
preparazione che cercava da anni I primi 19 rimedi floreali furono tutti preparati
in questo modo.” Nora Weeks
La terra che è madre, l’aria di cui la pianta si nutre, il sole o il fuoco che le
permette di cedere le sue proprietà e l’acqua che le raccoglie e si arricchisce
dei sui principi benefici e guaritori
Che la semplicità del metodo non vi distolga dal provarlo perché con il
progredire delle ricerche anche voi vi renderete conto di quanto sia semplice
tutto ciò che è stato creato (Edward Bach)

IL METODO DEL SOLE (primi 19 rimedi)
I rimedi andrebbero preparati vicino al luogo in cui cresce la
pianta, perché i fiori andrebbero messi direttamente in acqua
dopo essere stati colti, mentre sono ancora freschi e pieni di
vita.
Si prenda una scodella di vetro sottile piena di acqua pulita,
preferibilmente di fonte pura o ruscello. Si lascino galleggiare i
fiori della pianta nel numero massimo possibile in modo da
ricoprire la superficie, senza però che i fiori si sovrappongano;
quindi li si tenga alla luce diretta del sole fino a quando non
diano segni di appassimento.
Il tempo varia dalle due alle sette ore a seconda della pianta e
dell’intensità del sole. Quindi si levino delicatamente i fiori e si
versi l’acqua dentro boccette con una quantità uguale di
brandy aggiunta come conservante. Due o tre gocce di questo
preparato sono sufficienti per attivare una comune boccetta
medica piena di acqua, da cui possono essere prese le dosi
da un cucchiaino, come richiesto.

Tra l’agosto del 1930 e il 1932 (44/46 anni)
Lascia Londra definitivamente e si trasferisce a Cromer, Norfolk dove scopre i
rimanenti primi 12 fiori
“I 12 Guaritori”
Impatiens
Mimulus
Clematis
Agrimony
Chicory
Vervain
Centaury
Cerato
Scleranthus
Water Violet
Gentian
Rock Rose

[Al mare, prima di entrare nell’acqua] Gli
individui di una stessa categoria si
riconoscevano chiaramente dal tipo di
comportamento, atteggiamento ed
attitudine mentale. Per esempio il tipo
nervoso temeva il primo contatto con l’acqua
del mare, il gruppo degli indecisi impiegava
un po’ di tempo prima di decidere; gli
impazienti vi si buttavano direttamente; i
preoccupati controllavano prima la
temperatura dell’acqua; ogni individuo
insomma aveva precise caratteristiche
comportamentali. (Nora Weeks)
1. Paura
2. Terrore
3. Tortura mentale o ansia
4. Indecisione
5. Indifferenza o noia
6. Dubbio o scoraggiamento
7. Preoccupazione eccessiva
8. Debolezza
9. Autodistruzione
10.Impazienza
11.Eccesso di entusiasmo
12.Orgoglio o freddezza
Si concentrò sugli stati d’animo delle diverse tipologie classificò
12:

DIFETTO (causa di malattie) ERBA (essenza floreale) VIRTU’
Controllo/Costrizione/ Congestione Chicory Amore
Paura Mimulus Compassione/Simpatia
Irrequietezza / Tormento Agrimony Pace /Quiete
Indecisione Scleranthus Costanza / Fermezza
Indifferenza Clematis Dolcezza/Gentilezza
Debolezza Centaury Forza / Potere
Dubbio / Scoraggiamento Gentian Comprensione
Entusiasmo eccessivo / Fanatismo Vervain Tolleranza
Ignoranza Cerato Saggezza
Impazienza Impatiens Perdono / Indulgenza
Terrore Rock Rose Coraggio
Dolore / sofferenza Water Violet Gioia
Il nostro completo obiettivo è capire i nostri difetti e tentare di sviluppare la virtù opposta così che il
difetto scomparirà da noi come la neve che si scioglie alla luce del sole. Non combattete i vostri guai; non
lottate contro la vostra malattia; non aggrappatevi alle vostre infermità; piuttosto dimenticatele concentrandovi
sullo sviluppo della virtù di cui avete bisogno (E. Bach - Voi soffrite a causa vostra 1931)

Se per esempio fossimo portati ad essere crudeli, potremmo continuamente dire
“non voglio essere cattivo” e, in questo modo, impedire a noi stessi di esserlo. La
riuscita dipenderebbe, in questo caso, dalla forza della nostra mente, quindi se
questa forza venisse a mancare, dovremmo temporaneamente dimenticare i nostri
buoni propositi. Se invece sviluppiamo una simpatia autentica verso i nostri simili,
questa qualità renderà definitivamente impossibile ogni crudeltà perché l’amore per il
prossimo ci ispirerà orrore per tali azioni. Non ci sarà nessuna repressione, nessun
nemico nascosto pronto ad emergere nei momenti in cui allentiamo la guardia,
perché la compassione avrà completamente sradicato dalla nostra natura la
possibilità di commettere un’azione che potrebbe ferire un’altra persona. (E. Bach -
Guarisci te stesso)

1932 (46 anni)
Dato che l’ambiente medico era restio ad accettare questi nuovi concetti
terapeutici e ad avvalersi di rimedi così semplici, Bach decise di divulgarli tra
la gente comune e tra gli stessi malati, spiegandone l’uso in modo così
pratico e facile, che chi anche non sapeva nulla del corpo umano o di
patologia, potesse comprendere. (Nora Weeks)
Ciò che noi conosciamo come malattia è l’effetto conclusivo, prodotto
dal corpo di forze avverse che hanno agito a lungo ed in profondità.
Anche se una terapia materiale è di per sé apparentemente positiva, essa
non sarà nulla di più che un sollievo temporaneo fino a quando non
verrà rimossa la vera causa (…)
Qualunque fatica rivolta solo al corpo, non può che porre un rimedio
superficiale al danno provocato dalla malattia (…)
In molti casi la guarigione apparente è addirittura dannosa perché
nasconde al malato la vera causa del suo disturbo. Infatti nella gioia
per la salute che il malato ritiene di avere recuperata, la vera causa
continua ad agire inosservata ed ha possibilità di rafforzarsi (E. Bach -
Guarisci te stesso)

1933 (47 anni)
Dopo i 12 rimedi caratteriali Bach cerca dei rimedi che sarebbero stati indicati
per stati mentali più tenacemente radicati dei precedenti.
Scopre i quattro Aiuti: Gorse, Oak, Rock Water ed Heather
Quando una malattia è di lunga data, potrebbe essersi stabilizzata e
richiedere un aiuto prima di rispondere senza difficoltà, in modo che i
sette rimedi per tali casi vendono chiamati Sette Aiuti. Quindi, se un caso
non è migliorato con quello che viene considerato il Guaritore
appropriato, si assegni la cura con uno degli Aiuti. Non importa quale sia
la malattia, è solo lo stato d’animo che va curato, esistono unicamente
dodici diversi stati d’animo, e per ognuno vi è un’erba, quindi non è
difficile decidere quale è il rimedio richiesto. (E. Bach - I dodici guaritori e
altri rimedi 1936)
1934 (48 anni)
Scopre Olive, Vine, Wilde Oat

Dopo i primi 19 rimedi Bach pensa di avere finito. Lascia Cromer e si trasferisce
vicino a Londra a Sotwell, sul Tamigi chiamata Mount Vernon.
Istruisce tre assistenti che potessero aiutarlo ad evadere la sua corrispondenza
quotidiana, e visto che il rumore di Londra lo sfiniva decise che questo posto
sarebbe diventato il suo quartier generale.
1935 (49 anni)
Scopre i restanti 19 rimedi ed usa il metodo dell’ebollizione
Essendo la psiche la parte più delicata e più sensibile del corpo, essa
manifesta l’insorgere ed il decorso della malattia in modo molto più preciso di
quanto non lo faccia il corpo. Quindi sarà proprio lo stato psichico del
malato a guidarci nel trovare il rimedio o i rimedi necessari. (E.Bach I dodici
guaritori ed altri rimedi)

IL METODO DELLA BOLLITURA
(secondi 19 rimedi tranne 1)
I campioni sono stati bolliti per mezz’ora in pura acqua
pulita.
Il liquido è stato filtrato e versato in bottigliette fino a
riempirle per metà; una volta raffreddato è stato
aggiunto brandy per riempirle e conservarle.
Foto: http://amarelaterra.blogspot.com

12 stati d'animo (Dodici Guaritori) che corrispondono a
dodici modi di essere;
7 stati affettivi cronici (Sette Aiuti) che corrispondono a
modi di vivere, affrontare la vita
-----
19 reazioni emozionali (Diciannove Assistenti) che sono
collegate a situazioni contingenti, transitorie.
I fiori di Bach: (12 + 7) + 19

Le Erbe menzionate possono essere usate congiuntamente con qualsiasi
cura ortodossa, o in aggiunta a ogni prescrizione, e accelereranno e
aiuteranno la cura ad essere di maggior successo in tutti i tipi di casi acuti
o cronici. (E. Bach - Un appello ai miei colleghi della professione medica 1936)
Poiché tutti questi rimedi sono puri ed innocui, non c’è da avere paura a
somministrarli troppo frequentemente o in quantità eccessiva; invece ne basta
una piccola quantità perché la dose sia efficace. Né un rimedio può
dimostrarsi nocivo se non dovesse essere quello indicato. (E. Bach - I
dodici guaritori e altri rimedi 1936)
Se viene somministrato il rimedio corretto si otterranno benefici.
Nessuna delle piante da cui vengono estratti questi rimedi è velenosa, ma
sono tutte benefiche. Per questo nessuno deve avere paura ad usarle. (…)
non importa se la malattia sia gravissima o se si tratti di un leggero
raffreddore, se dura da un’ora o da molti anni, non importa; è lo stato
mentale, e solo quello, che decide la scelta del rimedio (E. Bach - Dodici
grandi rimedi 1933)

La sera del 27 novembre 1936 BACH muore nel sonno. Aveva 50 anni

Se ci dovesse essere qualche difficoltà nel trovare il tuo rimedio
personale, sarà d’aiuto chiederti quali sono le virtù che ammiri di più
in altre persone, o verso quali difetti negli altri trovi più avversione,
perché alcuni dei difetti sono ancora dentro di noi e soprattutto
quelli che stiamo provando a sradicare, sono quelli che detestiamo
di più vedere in altre persone (E. Bach - Libera te stesso)
[I rimedi] sono in grado, come la bella musica, o qualsiasi altra cosa che
gloriosamente elevandoci ci dà l’ispirazione, di innalzare la nostra vera
natura, e portarci più vicini alla nostra anima; e tramite quell’azione
autentica, recarci pace e alleviare le nostre sofferenze. Essi non curano
attaccando la malattia, ma pervadendo il nostro corpo con stupende
vibrazioni della nostra natura più alta, alla cui presenza la malattia si
scioglie come la neve alla luce del sole. E, alla fine, essi cambieranno
l’atteggiamento del paziente verso la malattia e la salute. (E. Bach -
Voi soffrite a causa vostra 1931)

Esercitazione: Proviamo una essenza
Comprare una Stock Bottle di WHITE CHESTNUT e assumere
direttamente da quella boccetta 3 / 4 volte al giorno 4 gocce
Per chi ha già utilizzato questa essenza e già la conosce provare
HOLLY
Mandatemi casi che avete avuto o con cui state lavorando di persone
che hanno problemi di INSONNIA E PROBLEMATICHE RELATIVE
AL SONNO. Così settimana prossima ne parliamo e cerchiamo di
capire a livello pratico quello che ci siamo detti oggi.
antonella.napoli@fioriperlanima.com

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