Panoramica sui social network utilizzati dalle aziende italiane (presentazione tenuta durante il corso per Pmi sull'utilizzo di LinkedIn organizzato da Nadia Zabbeo e Mirko Saini - Assolombarda, 12 maggio 2016)
2. AGENDA
1. IL DIGITAL CHE AVANZA
NEL MONDO
IN ITALIA
2. DIAMO I NUMERI
FACEBOOK
TWITTER
LINKEDIN
3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
4. ERRARE È UMANO MA…
2
3. AGENDA
1. IL DIGITAL CHE AVANZA
NEL MONDO
IN ITALIA
2. DIAMO I NUMERI
FACEBOOK
TWITTER
LINKEDIN
3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
4. ERRARE È UMANO MA…
3
4. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… NEL MONDO
LA FOTOGRAFIA
GLOBALE
4
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
5. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… NEL MONDO
LA CRESCITA
GLOBALE
5
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
6. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… NEL MONDO
L’UTILIZZO
DEI DISPOSITVI
6
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
7. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… NEL MONDO
L’UTILIZZO
DEI CANALI SOCIAL
7
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
8. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… IN ITALIA
LA FOTOGRAFIA
ITALIANA
8
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
9. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… IN ITALIA
L’ITALIA PRIMEGGIA
PER POSSESSO DI
DEVICE MOBILI
9
Fonte:
report “Digital in 2016”
by We Are Social
wearesocial.com
10. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… IN ITALIA
L’ACCESSO
AD
INTERNET
10
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
11. 1. IL DIGITAL CHE AVANZA… IN ITALIA
L’UTILIZZO DEI
CANALI SOCIAL
11
Fonte: report “Digital in 2016” by We Are Social – wearesocial.com
12. AGENDA
1. IL DIGITAL CHE AVANZA
NEL MONDO
IN ITALIA
2. DIAMO I NUMERI
FACEBOOK
TWITTER
LINKEDIN
3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
4. ERRARE È UMANO MA…
12
13. 2. DIAMO I NUMERI… FACEBOOK
FACEBOOK
NEL MONDO
IN ITALIA:
• 26 M LA MEDIA
UTENTI ATTIVI
• 21 M UTENTI
ATTIVI AL GIORNO
• 23 M UTENTI ATTIVI
AL MESE
13
Fonte: Facebook.com
14. 2. DIAMO I NUMERI… TWITTER
TWITTER
NEL MONDO
IN ITALIA:
6,4 M UTENTI ATTIVI
8,4 M GLI ISCRITTI
IN CALO DEL 28%
(ERANO 10 M
NEL 2014)
Dati Audiweb:
dati incompleti per il non
tracciamento dei minori
negli accessi via mobile
14
Fonte: Twitter.com
15. 2. DIAMO I NUMERI… LINKEDIN
LINKEDIN
NEL MONDO
+400 M DI
UTENTI MA SOLO
¼ LO USA
IN ITALIA
9 M DI UTENTI
+ 1 M NEL 2015
140mila LE AZIENDE
ISCRITTE
15
Fonte: Linkedin.com
16. AGENDA
1. IL DIGITAL CHE AVANZA
NEL MONDO
IN ITALIA
2. DIAMO I NUMERI
FACEBOOK
TWITTER
LINKEDIN
3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
4. ERRARE È UMANO MA…
16
17. 3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
17
Fonte: SocialMediAbility 2016 – Osservatorio IULM sui Social Media
IL 70% DELLE
AZIENDE ITALIANE
UTILIZZA I SOCIAL
MEDIA
#1 SITI WEB
ISTITUZIONALI
#2 FACEBOOK
#3 YOUTUBE
#4 TWITTER
#5 LINKEDIN
18. 3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
18
Fonte: SocialMediAbility 2016 – Osservatorio IULM sui Social Media
NEL SEGMENTO
B2B, LE AZIENDE
CHE HANNO UN SITO
ISTITUZIONALE (IL 75%
DEL TOTALE CAMPIONE)
DICHIARANO
DI AVER INTEGRATO
AL 100% I CANALI
SOCIAL
(FACEBOOK, YOUTUBE,
TWITTER, LINKEDIN)
19. 3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
19
Fonte: SocialMediAbility 2016 – Osservatorio IULM sui Social Media
#1 FACEBOOK
79% DELLE AZIENDE
#2 YOUTUBE
55% DELLE AZIENDE
#3 TWITTER
48% DELLE AZIENDE
#4 LINKEDIN
45% DELLE AZIENDE
20. AGENDA
1. IL DIGITAL CHE AVANZA
NEL MONDO
IN ITALIA
2. DIAMO I NUMERI
FACEBOOK
TWITTER
LINKEDIN
3. I SOCIAL MEDIA E LE AZIENDE
4. ERRARE È UMANO MA…
20
21. 4. ERRARE È UMANO MA…
21
MELEGATTI
il 20 novembre 2015
pubblica su Facebook
e Twitter un’immagine
della nuova campagna
di comunicazione
Viene accusata da centinaia
di utenti di omofobia.
A nulla è valso
il tentativo di scuse
dell’azienda
22. 4. ERRARE È UMANO MA…
22
GRISBì
Ad inizio marzo 2015
la società lancia su Facebook
una campagna promozionale
basata su foto ritraenti
i biscotti intenti a provare
posizioni del kamasutra.
Le critiche sono state ferocissime
L’azienda non è mai intervenuta
Ha vinto il premio per l’epic fail
nei social media più erotico dell’anno
23. 4. ERRARE È UMANO MA…
23
PATRIZIA PEPE
Nella campagna di
comunicazione via social
la casa di moda viene
accusata di sfruttare
le modelle anoressiche
Di fronte all’attacco
la media manager risponde
alle utenti di Facebook
e Twitter ‘attaccandole’
La critica si sposta sulla sua
incapacità di gestire i social
24. …C’È ANCHE CHI HA SUCCESSO
24
BIKINI LUXE
“QUESTO
È APPROPRIATO
PER LINKEDIN?”
I dati si riferiscono a quanto emerso dall’ultimo report intitolato ”Digital in 2016” rilasciato da ‘we are social’ (società di consulenza che opera su scala internazionale)
L’analisi coinvolge annualmente 30 paesi nel mondo, tra cui anche l’Italia, e rappresenta una sorta ‘collezione’ (ottenuta rielaborando i dati provenienti da svariate fonti principali tra cui i report delle agenzie governative nonché i dati rilasciati ufficialmente dai social networks) delle principali evidenze in termini di utilizzo di Internet e dei canali social da parte della popolazione mondiale, con un interessante analisi e approfondimento per ogni singolo paese.
Tutti i dati di utilizzo sono, come prevedibile, in crescita rispetto al 2015, quando - ad esempio - erano 3 miliardi le persone ad accedere a internet (contro i 3.4 miliardi di oggi, con una penetrazione - sul totale della popolazione mondiale - del 46%, nel 2015 era del 42%), e poco più di 2 miliardi gli account attivati sui canali social (oggi il dato supera i 2.3 miliardi).
il numero di utenti internet totali è cresciuto del +10%;
il numero di utenti attivi sui canali social è aumentato di 219 milioni di unità (+10%);
il numero di persone che usano dispositivi mobile è cresciuto del +4% (+141 milioni);
il dato maggiormente in crescita riguarda il numero di persone che accedono a social media da dispositivi mobile: +17% (l’incremento è di 283 milioni di persone).
I dati relativi al dispositivo che le persone usano per visitare pagine web mostra, molto chiaramente, come si tenda a usare sempre meno il computer, e sempre più lo smartphone per questo tipo di attività (è interessante anche notare come sia diminuita la fruizione da tablet, a testimonianza del fatto che ad esso venga associato un utilizzo completamente diverso da quello cui si era abituati da computer - l’utilizzo di app sostituisce la navigazione da browser)
Alcuni trend molto interessanti vengono evidenziati nella sezione dedicata all’utilizzo delle piattaforme social: Facebook è - di gran lunga - il canale social maggiormente utilizzato (più di 1.5 miliardo di utenti attivi), ma è in enorme crescita l’uso di servizi di instant messaging.
Whatsapp si sta avvicinando al miliardo di utenti attivi (oggi ne conta 900 milioni, contro i 600 di 12 mesi fa), mentre Facebook Messanger ha superato gli 800 milioni (erano 500 milioni nel 2015); Snapchat ha raddoppiato la sua base utenti, passando da 100 a 200 milioni.
Ecco una breve panoramica relativa allo scenario italiano, che evidenzia - anche in questo caso - come il dato maggiormente in crescita sia quello che riguarda l’utilizzo di canali social da dispositivi mobile: l’anno scorso erano 22 milioni gli account ad accedere da smartphone, oggi 24 milioni.
Qui invece il dato che riguarda - sul totale della popolazione italiana - il possesso di dispositivi digitali
È cresciuta del 5% la percentuale di persone che accedono a internet da mobile, rispetto alla popolazione totale, e del 3% quella di accessi complessivi (quindi desktop + mobile): è interessante notare come il 79% di chi accede a internet lo faccia ogni giorno, mentre soltanto il 5% dichiara di farlo almeno una volta al mese.
Tutti i dati
Su Facebook ci sono 1,65 miliardi di utenti attivi al mese, raggiunto il traguardo di 1 miliardo su WhatsApp, a seguire Messenger che sale a 900 milioni, più indietro Instagram con 400 milioni di utenti (DATI AGGIORNATI AL PRIMO TRIMESTRE 2016)
La crescita degli utenti che quotidianamente utilizzano Facebook è continua e marcata rispetto a tutti gli altri social network, oltre ad essere confermata in tutte le aree geografiche del mondo. Ogni giorno gli utenti che accedono a Facebook sono 1,090 miliardi in tutto il mondo, il 66% degli utenti che accede mensilmente almeno una volta! Di questi utenti, il 90% accede da mobile.
Cresce anche il numero di utenti attivi mensilmente raggiungendo 1,654 miliardi di utenti al mese. In questo caso la percentuale di utenti che accede almeno una volta da mobile sale al 91%, mentre gli utenti che accedono solo da mobile sono 894 milioni.
IN ITALIA
Sono 26 milioni gli utenti attivi di Facebook in Italia, 21 milioni quelli che lo usano ogni giorno.23 milioni gli utenti attivi mensilmente che si collegano da mobile e ben 18 milioni quelli che tutti i giorni accedono da piattaforme mobili: smartphone o tablet.6,8 milioni di persone in Italia (pari al 26% degli utenti) accede a Facebook solo da mobile.
Per la prima volta gli utenti di Twitter non sono cresciuti. Gli utenti attivi ogni mese sono 320 milioni (MAUs) aumentati rispetto al 2014 (anno su anno) ma esattamente lo stesso numero del quadrimestre precedente. A guardar bene, escludendo gli utilizzatori via SMS che sono comunque una piccolissima parte, gli utenti mensili sono 305 milioni e quindi in calo rispetto al Q3 2015.Gli stessi investitori si aspettavano una crescita di almeno un migliaio di utenti, ma non sono bastati gli intenti della società di mostrare in timeline prima i tweet più rilevanti, e quindi non più in ordine cronologico, di aumentare il limite dei caratteri per i DM e forse anche per i tweet, e ultimo ma non ultimo i cambi al vertice.
Gli utenti da mobile rappresentano l’80% del totale (Mobile MAUs). L’audience totale, che comprende gli utenti attivi mensilmente e i visitatori non loggati, è stata di 800 milioni di utenti.
Il 2015 è stato un anno in ogni caso importante per Twitter, sono stati introdotti i video nativi, è stato lanciato Periscope e ad inizio anno (2016) i live sono stati incorporati nei tweet, è stato lanciato Moments, una selezione delle migliori notizie e delle più importanti discussioni in tempo reale che avvengono su social, per i Direct Messages è stato aumentato a 10.000 il limite dei caratteri, infine una partnership con Google per mostrare i tweet più rilevanti in SERP e con DoubleClick per la parte pubblicitaria.
Le cinque priorità di Twitter nel 2016: ridefinire il core della piattaforma, i video in live streaming, creatori & influencer, la sicurezza, e la cura dei tool dedicati ai developers.
Prosegue il graduale aumento di utenti saliti a 433 milioni nel primo trimestre 2016 (la media di crescita anno su anno è del 19%)
Le visite uniche sono state 106 milioni al mese con 45 miliardi di pagine viste complessivamente nei primi quattro mesi dell’anno. Sono 61 milioni gli utenti che accedono esclusivamente da mobile.
In Italia sono 9 milioni cresciuti di un milione solo nell’ultimo anno.
Conti alla mano, solo il 25% degli utenti è attivo almeno una volta al mese, il dato è in aumento ma evidenzia quanto poco venga ancora utilizzato LinkedIn.
Ma LinkedIn ha un grosso vantaggio che altri, quindi Facebook e Twitter, non hanno, e cioè che la piattaforma gestisce le sottoscrizioni Premium, quelle che nel primo trimestre 2016 sono cresciute del 22%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un ricavo di 149 milioni di dollari.
La società fa anche sapere che 1 milione di utenti ha pubblicato “contenuti lunghi” e sono quasi 20 milioni gli slideshare caricati.
Il monitoraggio da parte dell’Osservatorio dello IULM è stato avviato nel 2010 con un panel di 720 aziende italiane, appartenenti a 6 diversi settori: Alimentare, Arredamento, Banche, Hospitality, Moda. Novità di questa edizione 2016 sono le aziende che, pur operando in settori diversi (manifattura, legno, gomma e plastica, metallurgia), sono accomunate da un modello di business di tipo B2B.
L’evoluzione dell’utilizzo dei Social Media da parte delle aziende italiane: l’indagine di quest’anno evidenzia il fatto che le aziende ormai utilizzano questi strumenti in larga parte, parliamo di una percentuale che supera il 70%. Un risultato che se paragonato a quello del 2011, quando era del 10%, dimostra il grande percorso fatto in questi ultimi 5 anni.
Aumenta la percentuale di aziende che utilizza un social media per attività di comunicazione e marketing: si passa dal 64% del 2013 al 73% del 2015 (nel 2011 la percentuale era del 10%).
Cresce in maniera sensibile la presenza sui social media delle PMI e diminuisce il divario registrato negli anni precedenti con le grandi aziende (l’87% di quelle esaminate ne ha attivato almeno uno, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente). Dal 2013 l’uso di tali canali è passato dal 50% al 62% per le piccole, e dal 53% al 67% per le medie.
Facebook si conferma il canale più utilizzato, attivato dal 79% delle aziende comprese nel campione che hanno aperto almeno un social media, rispetto al 75% del 2013 (nel 2011 era del 71%).
Si rileva comunque una crescita di YouTube, Twitter e LinkedIn, utilizzati rispettivamente dal 55%, dal 48% e dal 45% delle aziende presenti sui social media, rispetto al 51%, al 45% e al 44% del 2013 (nel 2011 erano 32%, 39,8% e 35,7%).
Dato interessante da segnalare è che la ricerca rileva deciso aumento nell’uso di Instagram, presidiato dal 34% delle aziende con almeno un canale social,rispetto al solo 4% rilevato nell’edizione precedente. Nell’edizione 2011 ancora non esisteva.
Uno dei casi più eclatanti di epic fail nei social media è stato offerto da Melegatti. La famosa azienda italiana produttrice di dolciumi, il 20 novembre 2015, ha avuto la poco brillante idea di pubblicare su Facebook e su Twitter un’immagine abbastanza discutibile: tale foto raffigurava un uomo ed una donna sotto le coperte del proprio letto, con in mano un cornetto ed un cappuccino. L’immagine recava uno slogan destinato a fare storia e diventare virale: ‘Ama il tuo prossimo come te stesso, basta che sia figo e dell’altro sesso’. Inutile sottolineare che la Melegatti è stata accusata da centinaia di utenti di omofobia. A nulla è valso il tentativo di scuse dell’azienda, che sarà costretta a scontare le conseguenze di questo epic fail nei social media chissà per quanti anni.
UN KAMASUTRA PER I BISCOTTI
Un altro epic fail nei social media che ha avuto una risonanza globale è stato quello della Grisbi, la nota azienda italiana produttrice di biscotti. La prima settimana di marzo 2015, infatti, la società ha deciso di intraprendere su Facebook una campagna promozionale a dir poco avventata: per giorni, sono state pubblicate foto ritraenti i biscotti intenti a provare posizioni del kamasutra, con tanto di etichette come ‘missionario’, ‘a 90°’ e così via. Le critiche sono state ferocissime e, cosa ben peggiore, gli utenti hanno avuto la possibilità di condividere quelle foto per giorni interi, senza che la Grisbi facesse nulla per rimediare all’errore. Ma ha avuto almeno il merito di vincere il premio per l’epic fail nei social media più erotico dell’anno
Patrizia Pepe
Un social media fail che ha fatto storia. La campagna pubblicitaria di Patrizia Pepe aveva come protagonista una ragazza al limite dell’anoressia: una volta pubblicata la foto su Facebook si è scatenato il disappunto dei fan che hanno criticato (a volte anche con toni aspri) l’immagine di questa ragazza.
La risposta di patrizia Pepe? Furiosa. Non c’è stato ascolto, non c’è stato alcun tentativo di mediare e di spiegare le intenzioni: sui social i toni sono stati violenti fin dalle prime battute.
Bikini Luxe è una startup che vende bikini. Non è certo innovativa nel prodotto, ma lo è di certo nella sua strategia di promozione (volontaria o involontaria che sia). PerchéCandice Galek, che dalla sua ha l'avvenenza che non appartiene a tutti i ceo, ha sbancato LinkedIn con un solo post: quasi 50 mila visualizzazioni e 500 commenti, divisi tra pro e contro.
Cosa ha fatto per meritarseli? Il primo post di Bikini Luxe è accompagnato da foto provocanti (si tratta pur sempre di bikini) della ceo e della modella Natalie Roser. Ma soprattutto c'è una domanda: “Questo è appropriato per LinkedIn?”. Perché questo è il punto. Candice Galek ci aveva già provato su social più abituati a donne scoperte, come Facebook e Pinterest. Con un successo modesto. Il successo è arrivato proprio perché ha usato una comunicazione non ingessata su una piattaforma rivolta ai professionisti e al lavoro (che poi è quello che Candice Galek fa promuovendo la sua linea di bikini 2016).