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Il trauma cranio-encefalico

Linee guida per la gestione




La gestione del traumatizzato cranio-encefalico vede coinvolte più
figure specialistiche. La corretta coordinazione del soccorso e l’otti-
male trattamento possono prevenire o limitare i disturbi neurologici
residui.(19,21)

Quando è necessario l’intervento del neurochirurgo?

Per comprendere questo è utile valersi delle linee guida(6,18) che, se
scrupolosamente applicate, permettono di evitare rischi per il trauma-
tizzato ed incongrui trasferimenti presso l’Unità di Neurochirurgia.
Queste linee guida sono ormai codificate sia per il trauma cranico
grave (GCS ≤ 8) sia per il trauma cranico minore (GCS 14-15).
Sono in via di realizzazione, da un apposito gruppo della Società Ita-
liana di Neurochirurgia, per il trauma cranico moderato (GCS 9-13).
In attesa di queste ultime, si consiglia di applicare anche per il trau-
ma moderato le linee guida per il trauma grave.

Il trauma cranico minore (GCS 14-15) è compreso in tre grandi cate-
gorie: Gruppo 0, 1 e 2.




Il trauma cranio-encefalico                                           •7
Trauma cranico minore

                    GCS 15




Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore


                                   GRUPPO 0

                    Paziente orientato nel tempo, spazio, persona

                                        GCS 15

      - contusione dello scalpo                  - perdita di coscienza
      - dolore nella zona di impatto             - amnesia
      - vertigini                                - cefalea diffusa
                                                 - vomito

          SÌ / NO                                                         NO




                                       Gruppo 0

     ü almeno 6 ore di osservazione
     ü no TC encefalica
     ü a casa con foglio di avvertenze


8•                                                           Il trauma cranio-encefalico
Trauma cranico minore

GCS 15




Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore


                                   GRUPPO 1

                    Paziente orientato nel tempo, spazio, persona

                                       GCS 15

      - contusione dello scalpo                 - perdita di coscienza
      - dolore nella zona di impatto            - amnesia
      - vertigini                               - cefalea diffusa
                                                - vomito

          SÌ / NO                                                        SÌ




La differenza con il Gruppo 0 è la presenza di almeno uno dei segni
o sintomi riportati nella colonna a destra.

In questi casi si consiglia di seguire l’albero decisionale riportato di
seguito.




Il trauma cranio-encefalico                                                   •9
Trauma cranico minore

                   GCS 15




Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore

                                         GRUPPO 1

                              Osservazione clinica ( ≥ 6 ore)
                             e valutazione neuroradiologica



                 RX cranio **                              TC encefalica
                                                            entro 6 ore




   Nessuna frattura           Frattura            Nessuna lesione       Lesione
                                                    intracranica      intracranica



                 Osservazione                             Consultazi one
               clinica (≥ 24 ore)                        neurochirurgica *




                                         Dimissione



* in presenza di ematomi extra- e sottodurali acuti o affondamenti
** negli Ospedali sprovvisti di TC



10 •                                                       Il trauma cranio-encefalico
Trauma cranico minore

GCS 15



Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore
               GRUPPO 0 e 1 con fattori di rischio

                Pazienti orientati nel tempo, nello spazio e nella persona
                                          GCS 15


                Presenza di fattori di rischio rilevanti per il decorso
                     clinico dei pazienti. Questi fattori sono:
                - coagulopatie (o trattamento con anticoagulanti)
                - alcolismo, abuso di droghe
                - epilessia
                - precedenti trattamenti neurochirurgici
                - anziani disabili



                                        ≥
                  Osservazione clinica (≥ 24 ore) e TC encefalica



              Nessuna lesione                                   Lesioni
                intracranica                                intracraniche



               Ripetizione dell'esame           Valutazione da parte del
                   TC encefalico                    neurochirurgo *
              Se negativo, dimissione

* in presenza di ematomi extra- e sottodurali acuti o affondamenti



Il trauma cranio-encefalico                                                  • 11
Trauma cranico minore

                  GCS 14


Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore

          GRUPPO 2 con e senza fattori di rischio

                                  Paziente confuso

                                        GCS 14

                                                 - perdita di coscienza
                                                 - amnesia
                                                 - cefalea diffusa
                                                 - vomito

                                                                     SÌ / NO


                                                  ≥
                            Osservazione clinica (≥ 24 ore)
                             e valutazione TC encefalica




                  Nessuna lesione                     Lesione intracranica
                    intracranica




                Osservazione clinica
                                                   Valutazione da parte del
               Dimissione quando                       neurochirurgo *
             neurologicamente integro


* in presenza di ematomi extra- e sottodurali acuti o affondamenti



12 •                                                         Il trauma cranio-encefalico
Trauma cranico moderato e grave

GCS ≤ 13




              Linee guida per la gestione dei pazienti adulti
                  con trauma cranico moderato e grave

  ü    TC encefalica all’ingresso
       Se la TC all’ingresso è negativa
       ripetere l’esame entro 24 ore dal trauma
       ripetere l’esame entro 12 ore dal trauma
       - se il paziente ha presentato ipertensione arteriosa
       - in presenza di fattori di rischio
        Se la TC all’ingresso è positiva (non chirurgica)
        ripetere l’esame entro 24 ore dal trauma
        - se è stata eseguita dopo 6 ore dal trauma
        - in assenza di fattori di rischio
        ripetere l’esame entro 12 ore dal trauma
        - se è stata eseguita entro 3-6 ore dal trauma
  ü     Controlli TC successivi programmati
        ripetere l’esame a 72 ore dal trauma
        ripetere l’esame a 5-7 giorni dal trauma
  ü     Controlli TC successivi mirati
        in tutti i casi di deterioramento clinico



Il trauma cranio-encefalico                                     • 13
Lesioni di interesse neurochirurgico




Ematoma extra-   Ematoma sotto-                    Affondamento
 durale acuto     durale acuto




       Quando si interviene chirurgicamente?
                  ü    Ematoma extradurale acuto
                       shift della linea mediana oltre 5 mm
                       spessore ematoma oltre 10-15 mm *

                  ü    Ematoma sottodurale acuto
                       shift della linea mediana oltre 5 mm
                       spessore ematoma oltre 10 mm *
                 * Lo spessore della teca cranica solitamente corrisponde a
                   meno di 10 mm e può essere un punto di riferimento utile,
                   seppure empirico.



14 •                                        Il trauma cranio-encefalico
Alterazioni cerebrali posttraumatiche




Focolai lacero-contusivi                Rigonfiamento cerebrale
                                          diffuso o localizzato




               Non si interviene chirurgicamente

  ü    Focolai lacero-contusivi

        NON si ritiene vi siano evidenze sul miglioramento
        dell’outcome nel trattare chirurgicamente i focolai lacero-
        contusivi parenchimali

  ü    Rigonfiamento cerebrale diffuso o localizzato
        NON si ritiene vi siano evidenze sul miglioramento
        dell’outcome nel trattare chirurgicamente con decompressio-
        ni craniche il rigonfiamento cerebrale diffuso o localizzato


Il trauma cranio-encefalico                                           • 15
Trasferimento in neurochirurgia?




  ü       TC positiva, ma non chirurgica


        Quando trasferire il paziente in neurochirurgia (GCS 9-13)
         o in terapia intensiva sede di neurochirurgia (CGS ≤ 8)?


                  Ematoma extra- o sottodurale acuto
          se riscontrato alla TC eseguita prima delle 3-6 ore



Qualsiasi traumatizzato cranico con
TC positiva o anche negativa, ma con
fattori di rischio, deve essere sottopo-
sto a controllo TC encefalico dopo un
mese dal trauma

           Rischio di sviluppare
       un ematoma sottodurale cronico




16 •                                           Il trauma cranio-encefalico
Dal luogo comune allo standard




                       Raccomandazioni nella gestione
                      del traumatizzato cranio-encefalico

ü Standard: principi di trattamento accettati che riflettono un grado elevato di certezza clinica.
ü Linee guida: strategia o serie di strategie di trattamento che riflettono una moderata certez-
   za clinica.


     • Uso del mannitolo
                    Standard

         Non esistono dati sufficienti
                    Linee guida

          - Boli intermittenti
          - Dosi efficaci da 0,5 a 1 g/Kg peso corporeo
   Importante:
      § osmolarità sierica < 320 mOsm
      § adeguata reintegrazione idrica
      § l’effetto osmotico del mannitolo è evidente dopo 15-30 minuti
        e persiste per un periodo variabile da 90 minuti a 6 ore
                         Guidelines for the Management of Severe Head Injury
                                © 1995 The Brain Trauma Foundation




Il trauma cranio-encefalico                                                                  • 17
Raccomandazioni nella gestione




   • Uso dei glucocorticoidi
                 Standard

         L’impiego dei glucocorticoidi non è raccomandato
         per il miglioramento dei risultati clinici o per la
         riduzione della pressione intracranica
  Importante:
       § alcune documentazioni indicano che la somministrazione di
         glucocorticoidi possa influenzare negativamente lo stato
         nutrizionale dei pazienti con trauma cranico grave ed esercitare
         effetti deleteri sul profilo metabolico
                     Guidelines for the Management of Severe Head Injury
                            © 1995 The Brain Trauma Foundation




   • Indicazioni al monitoraggio
         della pressione intracranica
                 Standard

         Non esistono dati sufficienti a sostegno
         di uno standard di trattamento
                     Guidelines for the Management of Severe Head Injury
                            © 1995 The Brain Trauma Foundation




18 •                                                         Il trauma cranio-encefalico
Raccomandazioni nella gestione




   • Nutrizione
               Linee guida

      Garantire l’inizio di un adeguato apporto
      nutritivo entro 72 ore dal trauma
                   Guidelines for the Management of Severe Head Injury
                          © 1995 The Brain Trauma Foundation




   • Profilassi antiepilettica
               Standard

      Non è raccomandato l’impiego profilattico
      degli antiepilettici per la prevenzione
      delle convulsioni posttraumatiche tardive
                   Guidelines for the Management of Severe Head Injury
                          © 1995 The Brain Trauma Foundation




Il trauma cranio-encefalico                                              • 19
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                  Realizzato con la collaborazione della Dott.ssa A. Verlicchi

             Si ringraziano per il supporto tecnico Quinto Sbrizzai e Paolo Bannò
          e per l’iconografia il Servizio di Neuroradiologia dell’Azienda Ospedaliera
                            “S. Maria della Misericordia” di Udine




                      Libro stampato su carta ecologica non riciclata,
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                                           www.newmagazine.it
                                          PRINTED IN ITALY



32 •                                                                                Bibliografia

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Linee guida per la gestione del trauma cranio-encefalico

  • 1. Il trauma cranio-encefalico Linee guida per la gestione La gestione del traumatizzato cranio-encefalico vede coinvolte più figure specialistiche. La corretta coordinazione del soccorso e l’otti- male trattamento possono prevenire o limitare i disturbi neurologici residui.(19,21) Quando è necessario l’intervento del neurochirurgo? Per comprendere questo è utile valersi delle linee guida(6,18) che, se scrupolosamente applicate, permettono di evitare rischi per il trauma- tizzato ed incongrui trasferimenti presso l’Unità di Neurochirurgia. Queste linee guida sono ormai codificate sia per il trauma cranico grave (GCS ≤ 8) sia per il trauma cranico minore (GCS 14-15). Sono in via di realizzazione, da un apposito gruppo della Società Ita- liana di Neurochirurgia, per il trauma cranico moderato (GCS 9-13). In attesa di queste ultime, si consiglia di applicare anche per il trau- ma moderato le linee guida per il trauma grave. Il trauma cranico minore (GCS 14-15) è compreso in tre grandi cate- gorie: Gruppo 0, 1 e 2. Il trauma cranio-encefalico •7
  • 2. Trauma cranico minore GCS 15 Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore GRUPPO 0 Paziente orientato nel tempo, spazio, persona GCS 15 - contusione dello scalpo - perdita di coscienza - dolore nella zona di impatto - amnesia - vertigini - cefalea diffusa - vomito SÌ / NO NO Gruppo 0 ü almeno 6 ore di osservazione ü no TC encefalica ü a casa con foglio di avvertenze 8• Il trauma cranio-encefalico
  • 3. Trauma cranico minore GCS 15 Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore GRUPPO 1 Paziente orientato nel tempo, spazio, persona GCS 15 - contusione dello scalpo - perdita di coscienza - dolore nella zona di impatto - amnesia - vertigini - cefalea diffusa - vomito SÌ / NO SÌ La differenza con il Gruppo 0 è la presenza di almeno uno dei segni o sintomi riportati nella colonna a destra. In questi casi si consiglia di seguire l’albero decisionale riportato di seguito. Il trauma cranio-encefalico •9
  • 4. Trauma cranico minore GCS 15 Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore GRUPPO 1 Osservazione clinica ( ≥ 6 ore) e valutazione neuroradiologica RX cranio ** TC encefalica entro 6 ore Nessuna frattura Frattura Nessuna lesione Lesione intracranica intracranica Osservazione Consultazi one clinica (≥ 24 ore) neurochirurgica * Dimissione * in presenza di ematomi extra- e sottodurali acuti o affondamenti ** negli Ospedali sprovvisti di TC 10 • Il trauma cranio-encefalico
  • 5. Trauma cranico minore GCS 15 Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore GRUPPO 0 e 1 con fattori di rischio Pazienti orientati nel tempo, nello spazio e nella persona GCS 15 Presenza di fattori di rischio rilevanti per il decorso clinico dei pazienti. Questi fattori sono: - coagulopatie (o trattamento con anticoagulanti) - alcolismo, abuso di droghe - epilessia - precedenti trattamenti neurochirurgici - anziani disabili ≥ Osservazione clinica (≥ 24 ore) e TC encefalica Nessuna lesione Lesioni intracranica intracraniche Ripetizione dell'esame Valutazione da parte del TC encefalico neurochirurgo * Se negativo, dimissione * in presenza di ematomi extra- e sottodurali acuti o affondamenti Il trauma cranio-encefalico • 11
  • 6. Trauma cranico minore GCS 14 Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico minore GRUPPO 2 con e senza fattori di rischio Paziente confuso GCS 14 - perdita di coscienza - amnesia - cefalea diffusa - vomito SÌ / NO ≥ Osservazione clinica (≥ 24 ore) e valutazione TC encefalica Nessuna lesione Lesione intracranica intracranica Osservazione clinica Valutazione da parte del Dimissione quando neurochirurgo * neurologicamente integro * in presenza di ematomi extra- e sottodurali acuti o affondamenti 12 • Il trauma cranio-encefalico
  • 7. Trauma cranico moderato e grave GCS ≤ 13 Linee guida per la gestione dei pazienti adulti con trauma cranico moderato e grave ü TC encefalica all’ingresso Se la TC all’ingresso è negativa ripetere l’esame entro 24 ore dal trauma ripetere l’esame entro 12 ore dal trauma - se il paziente ha presentato ipertensione arteriosa - in presenza di fattori di rischio Se la TC all’ingresso è positiva (non chirurgica) ripetere l’esame entro 24 ore dal trauma - se è stata eseguita dopo 6 ore dal trauma - in assenza di fattori di rischio ripetere l’esame entro 12 ore dal trauma - se è stata eseguita entro 3-6 ore dal trauma ü Controlli TC successivi programmati ripetere l’esame a 72 ore dal trauma ripetere l’esame a 5-7 giorni dal trauma ü Controlli TC successivi mirati in tutti i casi di deterioramento clinico Il trauma cranio-encefalico • 13
  • 8. Lesioni di interesse neurochirurgico Ematoma extra- Ematoma sotto- Affondamento durale acuto durale acuto Quando si interviene chirurgicamente? ü Ematoma extradurale acuto shift della linea mediana oltre 5 mm spessore ematoma oltre 10-15 mm * ü Ematoma sottodurale acuto shift della linea mediana oltre 5 mm spessore ematoma oltre 10 mm * * Lo spessore della teca cranica solitamente corrisponde a meno di 10 mm e può essere un punto di riferimento utile, seppure empirico. 14 • Il trauma cranio-encefalico
  • 9. Alterazioni cerebrali posttraumatiche Focolai lacero-contusivi Rigonfiamento cerebrale diffuso o localizzato Non si interviene chirurgicamente ü Focolai lacero-contusivi NON si ritiene vi siano evidenze sul miglioramento dell’outcome nel trattare chirurgicamente i focolai lacero- contusivi parenchimali ü Rigonfiamento cerebrale diffuso o localizzato NON si ritiene vi siano evidenze sul miglioramento dell’outcome nel trattare chirurgicamente con decompressio- ni craniche il rigonfiamento cerebrale diffuso o localizzato Il trauma cranio-encefalico • 15
  • 10. Trasferimento in neurochirurgia? ü TC positiva, ma non chirurgica Quando trasferire il paziente in neurochirurgia (GCS 9-13) o in terapia intensiva sede di neurochirurgia (CGS ≤ 8)? Ematoma extra- o sottodurale acuto se riscontrato alla TC eseguita prima delle 3-6 ore Qualsiasi traumatizzato cranico con TC positiva o anche negativa, ma con fattori di rischio, deve essere sottopo- sto a controllo TC encefalico dopo un mese dal trauma Rischio di sviluppare un ematoma sottodurale cronico 16 • Il trauma cranio-encefalico
  • 11. Dal luogo comune allo standard Raccomandazioni nella gestione del traumatizzato cranio-encefalico ü Standard: principi di trattamento accettati che riflettono un grado elevato di certezza clinica. ü Linee guida: strategia o serie di strategie di trattamento che riflettono una moderata certez- za clinica. • Uso del mannitolo Standard Non esistono dati sufficienti Linee guida - Boli intermittenti - Dosi efficaci da 0,5 a 1 g/Kg peso corporeo Importante: § osmolarità sierica < 320 mOsm § adeguata reintegrazione idrica § l’effetto osmotico del mannitolo è evidente dopo 15-30 minuti e persiste per un periodo variabile da 90 minuti a 6 ore Guidelines for the Management of Severe Head Injury © 1995 The Brain Trauma Foundation Il trauma cranio-encefalico • 17
  • 12. Raccomandazioni nella gestione • Uso dei glucocorticoidi Standard L’impiego dei glucocorticoidi non è raccomandato per il miglioramento dei risultati clinici o per la riduzione della pressione intracranica Importante: § alcune documentazioni indicano che la somministrazione di glucocorticoidi possa influenzare negativamente lo stato nutrizionale dei pazienti con trauma cranico grave ed esercitare effetti deleteri sul profilo metabolico Guidelines for the Management of Severe Head Injury © 1995 The Brain Trauma Foundation • Indicazioni al monitoraggio della pressione intracranica Standard Non esistono dati sufficienti a sostegno di uno standard di trattamento Guidelines for the Management of Severe Head Injury © 1995 The Brain Trauma Foundation 18 • Il trauma cranio-encefalico
  • 13. Raccomandazioni nella gestione • Nutrizione Linee guida Garantire l’inizio di un adeguato apporto nutritivo entro 72 ore dal trauma Guidelines for the Management of Severe Head Injury © 1995 The Brain Trauma Foundation • Profilassi antiepilettica Standard Non è raccomandato l’impiego profilattico degli antiepilettici per la prevenzione delle convulsioni posttraumatiche tardive Guidelines for the Management of Severe Head Injury © 1995 The Brain Trauma Foundation Il trauma cranio-encefalico • 19
  • 14. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1. A Statement for Healthcare Professionals from a Special Writing Group of the Stroke Council, American Heart Association: Guidelines for the Management of Spontaneous In- tracerebral Hemorrhage. Stroke 1999; 30: 905-915. 2. Brilstra EH et al.: Rebleeding, secondary ischemia, and timing of operation in patients with subarachnoid hemorrhage. Neurology 2000; 55 (11): 1656-1560. 3. Cesarini KG et al.: Improved survival after aneurysmal subarachnoid hemorrhage: review of case management during a 12-year period. J Neurosurg 1999; 90: 664-672. 4. Fernandes HM, Gregson B, Siddique S, Mendelow AD: Surgery in intracerebral hemor- rhage: the uncertainty continues. Stroke 2000; 31 (10): 2511-2516. 5. Fisher CM et al.: Relation of cerebral vasospasm to subarachnoid hemorrhage visualized by computerized tomographic scanning. Neurosurgery 1980; 6: 1-9. 6. Gruppo di Studio sul trauma cranico della SINCh. Guideline for minor head injury pa- tients’ management in adult age. J Neurosurg Sci 1996; 40: 11-15. 7. Hodelin-Tablada R: Spontaneous intracranial hematomas. A surgical solution? Rev Neurol 1997; 25 (148): 1998-2002. 8. Hunt WE, Hess RM. Surgical risk as related to time of intervention in the aneurysm. J Neurosurg 1968; 28: 14-20. 9. Karnik R, Valentin A, Ammerer HP, Hochfelner A, Donath P, Slany J: Outcome in patients with intracerebral hemorrhage: predictors of survival. Wien Klin Wochenschr 2000; 112 (4): 169-173. 10. Kassell N et al.: The International Cooperative study on timing of aneurysm surgery. J Neurosurg 1992; 77: 515-524. 11. Linn FH et al.: Incidence of subarachnoid hemorrhage: role of region, year, and rate of computed tomography: a meta-analysis. Stroke 1996; 27 (4): 625-629. 12. Morgenstern LB, Frankowski RF, Shedden P, Pasteur W, Grotta JC: Surgical treatment for intracerebral hemorrhage (STICH): a single-center, randomized clinical trial. Neurology 1998; 51 (5): 1359-1363. 13. Prasad K, Shrivastava A: Surgery for primary supratentorial intracerebral haemorrhage. Cochrane Database Syst Rev 2000; 2: CD000200. 14. Raaymakers TW et al.: Mortality and morbidity of surgery for unruptured intracranial aneurysms: a meta-analysis. Stroke 1998 Aug; 29 (8): 1531-1538. 15. Rinkel GJ et al.: Prevalence and risk of rupture of intracranial aneuryms: a systematic review. Stroke 1998 Jan; 29 (1): 251-256. 16. Rinkel GJ et al.: Outcome in patients with subarachnoid haemorrhage and negative angio- graphy according to pattern of haemorrhage on computed tomography. Lancet 1991; 338 (8773): 964-968. Bibliografia • 31
  • 15. 17. Seestedt RC, Frankel MR: Intracerebral hemorrhage. Curr Treat Options Neurol 1999; 1 (2): 127-137. 18. The Brain Trauma Foundation, The American Association of Neurological Surgeons, The Joint Section on Neurotrauma and Critical Care: Guidelines for the Management of Severe Head Injury, © 1995. 19. Tomei G, Chiara O: I traumi del sistema nervoso. Valutazione generale e primo trattamen- to. Edizioni Minerva Medica, Torino, 1999: 3-54. 20. Van Gijn JJ et al.: Subarachnoid haemorrhage: diagnosis, causes and management. Brain 2001;124 (Pt 2): 249-278. 21. Verlicchi A, Zanotti B (a cura di): Gestione del traumatizzato cranico per prevenire e limi- tare i disturbi cognitivi acquisiti. Atti del Convegno. Rivista Medica 1999; 5 (1-2): 1-90. 22. Yasargil MG: Hydrocephalus following spontaneous subarachnoid hemorrhage. J Neurosurg 1973; 39: 474-479. 23. Yasargil MG: Clinical consideration. In: Yasargil MG (editor): Microneurosurgery (vol. II). Springer-Verlag, Stuttgart-New York, 1984: 1-32. 24. Zuccarello M, Brott T, Derex L, Kothari R, Sauerbeck L, Tew J, Van Loveren H, Yeh HS, Tomsick T, Pancioli A, Khoury J, Broderick J: Early surgical treatment for supratentorial intracerebral hemorrhage: a randomized feasibility study. Stroke 1999; 30 (9): 1833-1839. Realizzato con la collaborazione della Dott.ssa A. Verlicchi Si ringraziano per il supporto tecnico Quinto Sbrizzai e Paolo Bannò e per l’iconografia il Servizio di Neuroradiologia dell’Azienda Ospedaliera “S. Maria della Misericordia” di Udine Libro stampato su carta ecologica non riciclata, che non contiene acidi, cloro ed imbiancante ottico Finito di stampare nel mese di maggio 2001 con i tipi della Nuove Arti Grafiche Scarl “Artigianelli” Piazza Fiera 4 - 38100 TRENTO per conto della new MAGAZINE edizioni via dei Mille, 69 - 38100 Trento www.newmagazine.it PRINTED IN ITALY 32 • Bibliografia