Retro Plate è un silicato di sodio macromolecolare che si applica a pavimentazioni previo trattamento di levigatura per il ripristino di pavimentazioni ammalorate o semplicemente per trasformare vecchie superfici in calcestruzzo in prestazionali superfici simili al marmo per effetto della reazione del sislicato con la calce libera del calcestruzzo.
5. 4. Procedure per l’applicazione Ripristino di vecchio pavimento in calcestruzzo La corretta preparazione preliminare dell’applicazione del Retro Plate è imprescindibile ad una realizzazione ottimale e che risponda in pieno alle esigenze della committenza. Il primo step deve essere quello di definire correttamente la tipologia di supporto su cui verrà effettuata l’applicazione. Pavimento nuovo in calcestruzzo
7. 1. CALCESTRUZZO Ripristino di pavimento esistente È importante dunque effettuare una preventiva ispezione visiva per verificare se si è in presenza di: - rivestimenti - calcestruzzo eroso - calcestruzzo contaminato - riporti - crepe da riparare - giunti da riempire
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9. CALCESTRUZZO EROSO In relazione ai risultati del test si definirà il livello di sgrossatura per ottenere la superficie planare adeguata all’applicazione del Retro Plate o se invece bisognerà intervenire anche con riparazioni e/o riempimenti. L’erosione può essere dovuta all’usura meccanica, alle condizioni atmosferiche e/o al fenomeno della carbonatazione. La carbonatazione può verificarsi su pavimenti già esistenti in ambienti con scarsa ventilazione, dove l’ossido di carbonio si miscela con l’umidità creando acido carbonico che indebolisce e corrode la superficie del pavimento. Si può eseguire un test a conferma della totale rimozione dello strato carbonato utilizzando cartine al tornasole per determinare l’acidità del pavimento il cui pH deve essere compreso tra 9 e 13.
10. CALCESTRUZZO CONTAMINATO Sono presenti sul pavimento sostanze contaminanti come oli, gasolio, fluidi idraulici o oli vegetali? Sono presenti solo su piccole zone o l’area è completamente usurata? Dopo essere intervenuti con opportuno trattamento termo-meccanico, l’applicazione del Retro Plate può garantire la soluzione del problema.
11. RIPORTI Determinare se la superficie è di calcestruzzo o di una malta cementizia autolivellante. Gli stessi additivi polimerici, che conferiscono flessibilità e fluidità, inibiscono la corretta reazione chimica del Retro Plate. CREPE DA RIPARARE GIUNTI DA RIEMPIRE Se si procede ad operazioni di riparazioni o di riempimento, si deve essere consapevoli della mancanza di omogeneità di tonalità tra le aree riparate e non.
12. CONCLUSIONI DELL’ISPEZIONE VISIVA Verificata la concreta possibilità di procedere all’ applicazione del Retro Plate System, il passo successivo è quello di stabilire se il calcestruzzo è duro o morbido per determinare la tipologia di diamanti necessari alla fase di levigatura. Pavimento duro ed eroso Sgrossatura con una abbondante rimozione di materiale: si comincerà con utensili diamantati a matrice metallica in grado di asportare molto materiale, ma morbida abbastanza da preparare il pavimento per quelli a matrice resinoide. Pavimento duro in buono stato Si può cominciare con un resinoide di grana 30 o 50.
15. FASI LAVORATIVE 1. Valutare il pavimento Retro Plate non può essere applicato su superfici che abbiano meno di 28 giorni di maturazione e che non abbiano raggiunto la resistenza caratteristica. Dopo che il calcestruzzo viene posto in opera e staggiato, può essere finito utilizzando diverse tecniche. È importante sapere quale tecnica di finitura è stata usata per determinare correttamente come iniziare il processo del Retro Plate (dalla tecnica di finitura dipendono densità e chiusura dello strato d’usura e quindi le grane da utilizzare per la prima fase di scarificatura). È importante conoscere il tipo di stagionatura utilizzata. Solitamente le tecniche sono ad umido e a film (le membrane a film non autodissolventi devono essere asportate prima dell’applicazione del Retro Plate).
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17. FASI LAVORATIVE 3. Preparazione della superficie La prima fase di levigatura è la più importante. Un pavimento che, prima dell’applicazione del Retro Plate, non abbia un motivo di levigatura consistente, avrà tonalità differenti al termine del processo. La scelta della grana di partenza è delicata: nella maggior parte delle pavimentazioni industriali, frattazzati con pale d’acciaio, si prepara il supporto utilizzando un diamante con matrice resinoide e grana 120 ad una velocità di 10m/min circa. Una levigatrice a movimento planetario controrotante produrrà una migliore finitura grazie alla velocità e al fatto che i diamanti effettueranno più passaggi sopra la stessa area. Dopo essersi assicurati di aver ottenuto un consistente motivo di rigatura pulire a fondo il pavimento.
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19. FASI LAVORATIVE 5. Spiff Coat Lo Spiff Coat è fondamentale che sia eseguito correttamente con due metodi alternativi: piccole superfici possono essere trattate con un mocio mentre per superfici più estese è consigliabile utilizzare lo spingiacqua. Con ognuno di questi metodi, il pavimento deve essere asciutto al tatto in 15-20 min. Non appena asciutta, la superficie è adatta a qualsiasi tipo di traffico. Lasciare maturare lo Spiff Coat per un minimo di 24 ore dopo l’essiccamento. Il RetroPlate è classificato come densificatore; esso penetra nella superficie mediamente 5 mm e lega chimicamente il calcio formando una massa solida. La seconda applicazione del prodotto colma qualsiasi irregolarità superficiale e, continuando il processo di lucidatura, viene esposta una superficie più densa e solida.
20. FASI LAVORATIVE 6. Continuazione del processo di levigatura (lucidatura) Dopo che il RetroPlate è maturato per un minimo di 24 ore si può procedere con un processo di levigatura. Iniziare con un resinoide di grana 220 seguito da grana 400, 600, 800 ecc. dipendentemente dall’esigenza e dalla volontà del cliente. Si manterrà la velocità di 10 m/min con una rotazione di 200-250 rpm. Per ottenere la lucentezza patinata si lucida il pavimento con un pad bianco che rimuoverà i residui di polvere lasciati sulla superficie. È possibile lucidare il pavimento con un pad nero aggressivo ma non prima che lo stesso sia asciutto da almeno 24 ore.
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22. BENEFICI Resistenza all’Abrasione: Il RetroPlate System aumenta la resistenza all’abrasione fino al 400% (ASTM C779). Idrorepellenza: Il RetroPlate System sigilla chimicamente e meccanicamente i pori della superficie del pavimento. Questo processo di densificazione inibisce la penetrazione dell’acqua, di oli e di altri contaminanti. Antipolvere: bloccando la risalita dei sali presenti nel calcestruzzo, il sistema rende la superficie antipolvere, riducendo drasticamente i costi di pulizia e manutenzione.
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24. BENEFICI Facile Manutenzione: Le superfici trattate con il RetroPlate System saranno ben levigate, lisce ed antipolvere, facilitando le operazioni di pulizia e manutenzione. Verranno ridotti drasticamente i costi di manodopera ed il consumo di detergenti. I segni lasciati dagli pneumatici saranno rimossi con facilità. Aumenta la Durezza Superficiale: Alcuni test effettuati dimostrano che il RetroPlate System aumenta la resistenza superficiale all’impatto del 21% (ASTM C805). Durabilità: Migliore resistenza al traffico, all’abrasione ed all’uso giornaliero, migliora altresì la resistenza ai raggi ultravioletti (ASTM G23-81). Sicurezza: Il RetroPlate System rimuove le pericolose imperfezioni e i dislivelli superficiali, rende la superficie liscia, lucida ed antisdrucciolo (test TUV). Inoltre il RetroPlate System è eco-compatibile.
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27. Supporto preparato per l’applicazione Applicazione su pavimentazione a spolvero Livello 1 Livello 2