1. Casa Templaria, 27 ottobre 2016.
“Il Maestro agli alunni”
Miei cari semi,
Un giorno andai a Teheran, oggi lo chiamano Iran ed osservai un
grande saggio, questo professore era con i suoi alunni e li aveva portati a
fare un’escursione, percorrevano il cammino e nel mentre gli facevano
delle domande.
Un alunno si rivolse al maestro e gli chiese: “Maestro mi
piacerebbe che mi aiutasse, per favore. Come posso fare per eliminare il
mio difetto o i miei difetti?”.
Il professore lo guardò e disse:
“Fermatevi!” Tutti gli alunni gli si
misero intorno ad ascoltare; e disse:
“Cosa desideri?” “Voglio liberarmi dei
miei difetti, ma soprattutto voglio
eliminare il mio difetto principale”
“Molto bene!” – gli rispose il Maestro,
vieni qui.
Deviò il cammino ed entrarono in un bosco, una foresta. Nel bosco
disse all’alunno: “Guarda, qui tra gli alberi hai una piantina,
SRADICALA!”, l’alunno lo guardò e disse: “Maestro la mia domanda è:
Come posso eliminare il mio difetto?”, “Per favore sradica la pianta”,
andò ed estirpò la pianta e l’alunno chiese “Cosa ne faccio?”
“BUTTALA” e la buttò.
“Adesso andiamo un po’ più dentro al bosco”,
entrarono “Guarda quell’arbusto, SRADICALO!”
L’alunno era perplesso, non comprendeva, non sapeva,
era perplesso “SRADICALO!”, così lo afferrò e lo
strappò “Cosa ne faccio?” “BUTTALO” e lo gettò.
Adesso andiamo più lontano, là verso destra e trovò un arbusto più
grande, “SRADICALO”, iniziò a sradicarlo e disse: “Non posso!”,
“CHIEDI AIUTO” guardò i suoi compagni e i suoi compagni vennero ad
aiutarlo. Up! E l’arbusto grande venne estirpato e lo buttarono.
2. “Maestro, Maestro non capisco, non
capiamo”, “Venite, seguitemi”. Così trovò un
albero forte, pieno di rami, e disse: “Adesso
ESTIRPA quell’albero”, iniziò: “Non
posso!”, “SPINGI”, “Non posso!”,
“CHIEDI AIUTO!” tuuuutti gli studenti si
misero all’opera, abbracciarono l’albero,
tirarono forte e non riuscirono ad estirparlo, guardarono il Maestro,
“Continuiamo a non capire”. Venite qui, sedetevi”.
Si sedettero e il Maestro disse loro: “Il primo difetto era la tua
piantina. Sei riuscito a toglierlo?”. “Chiaaaro, facile!”, “Molto bene”. “Il
secondo difetto sei riuscito a toglierlo?”. “Sìììì”, “Il terzo difetto?”, “Mi è
costato”, “Però lo hai tolto?” “Ummm sì, però con difficoltà”, “E il
seguente?”, “Con l’AIUTO dei miei compagni”, “E l’ultimo?”, “No, non
sono riuscito”. “Così sono i difetti”, gli disse: “i difetti all’inizio sono
piccoli, e si inizia a dire Ah, devo finire di apparecchiare la tavola! Lo
farò domani. Ah devo andare a cercare l’acqua! Bah, lo farò domani. Devo
andare a fare la spesa. Domani lo farò» ed ogni difetto si va
accumulando, si va accumulando, accumulando fino a quando diamo
tanta forza a quel difetto e a tutti i difetti, e succede come per l’albero,
non potete più sradicarlo e quindi: Cosa succede? Frustrazione!
Delusione! L’autostima sotto ai piedi. Questo è togliersi i difetti”.
L’alunno lo ringraziò e gli disse: “Maestro solo se seguo una
DISCIPLINA eliminerò i miei difetti a venire ed ogni giorno penserò che
SE COMMETTO UN ERRORE, se mento
od ho un difetto DEVO RISOLVERLO IL
GIORNO STESSO, SENZA LASCIARLO
AL DOMANI”.
E quell’alunno ha già piantato il suo giardino, ha messo la salvia,
il rosmarino, la citronella, alcuni amici gli hanno montato uno chalet e si è
messo a pensare che non esistono i difetti ma VOLERLI CORREGGERE.
Miei semi, mie stelle voi non avete difetti, solo QUALITA’, però i
nanetti dicono che quando si hanno molte qualità c’è l’altro lato della
medaglia, per il momento Servidora non so ciò che mi vogliono dire, ma io
vedo solo un lato della medaglia «le mie qualità», l’altro lato della
medaglia non lo vedo, è chiuso.
3. Mie stelle se spingiamo e se li buttiamo....”viiiittoria” potremo
correggere i nostri difetti. Se il mio corpo mi chiede il confort, se mi chiede
di fare il riposino o alle 9,30 di andarmene a dormire, non ubbidisco al
mio corpo, ma prima mi chiedo: “Rimane qualcosa da fare?” per dare
una mano a chi lo necessita. Se sono pigra, faccio uno sforzo e scrivo per
ricordarmi domani ciò che mi è rimasto in sospeso.
Avere dei difetti può essere una qualità se si sa vedere con
chiarezza e con la verità.
Molte persone hanno il difetto dell’ordine, ma l’ordine è una
qualità preziosissima, non è che tutto debba essere “perfetto” però
ORDINE E’ SAPERE DOVE TI TROVI E VERSO DOVE VAI.
Un difetto può essere non so ciò che voglio o meglio VOGLIO
TUTTO! E’ che voglio stare a Casa Templaria e anche stare là, dipende da
come si vede, si possono avere entrambe le cose, ma non tutto. Se desideri
il denaro, desideri la tua familia e desideri Casa Templaria per la tua
anima, E TU COSA DAI? Quindi non è più un difetto, ma è un problema
di coscienza o uno stato di coscienza, di egoismo.
Ricordatevi mie semi, un difetto può essere una ragazza, un ragazzo
carino. Bellissimo! Che è nato con un neo sulla
guancia, forse non gli piace molto però è molto
carino. Cindy Crawford ha un neo sul labbro
superiore, in un lato e lo mette in evidenza, anche
Marilyn Monroe si disegnava un neo, di questo
difetto fatene una qualità però stiate sempre bene con voi stessi.
Cosa bisogna fare per prima cosa: Liberarsi delle colpe e parlare
sempre con la Verità, è liberarci l’anima, ve lo assicuro. Ricordate l’erba,
il piccolo arbusto, l’arbusto grande e fino all’albero, se lasciate andare
fino all’albero, se lasciate andare, lascerete che le radici di questa stessa
erbetta domani siano un albero. Non permettetelo! SIETE PIU’ GRANDI
DI UN ALBERO e avete più potere di tutta la Terra, perchè SIETE LUCE
ed esseri molto grandi.
Utilizzate sempre il chakra 6, siamo nella Nuova Enseñanza e
sentitevi orgogliosi di essere chi SIETE, ESSERI SPECIALI CON
MOLTA PACE, CON MOLTISSIMA FELICITA’ E SOGNI DA
REALIZZARE.
4. Chissà che domani non viviate in un castello, PENSIERO,
PAROLA E OPERA, CHI VUOLE PUO’.
Con tutto il mio amore,
La Jardinera