Intervento dedicato al corpo e i social media per la XXV Summer School di Media Education, promossa dal Med sul tema “Dal corpo-medium al corpo mediato.Tra educazione, rappresentazione e relazione" a Lucca (3-8 luglio)
3. La cultura della simulazione può aiutarci a realizzare la visione di un’identità
multipla ma integrata, la cui flessibilità, duttilità, e capacità di felicità provenga dalla
possibilità di accedere ai nostri molti sé (Sherry Turkle – La vita sullo schermo 1996).
4. CORPO VIRTUALE E DISSEMINATO
Viene messa in discussione l’idea dell’esistenza di un “io” per ogni singolo
corpo: la collocazione dell’identità nel corpo è un costrutto sociale
8. Svolta visuale dei
social media
o Accesso continuo ad Internet
o Diffusione degli smartphone
o Apps, piattaforme focalizzate
sull’imagine, videostreming
Diffusione delle rappresenzioni
visuali e nuove dinamiche di
mediazione sociale della vita
quotidiana
9. Da strumento per supportare i momenti più memorabili della propria vita domestica …
10. …a mezzo per comunicare e condividere gli aspetti più ordinari della propria vita
11. Questo cambiamento coinvolge soprattutto gli adolescenti ed è influenzato dal loro
uso degli strumenti di comunicazione personale, come smartphone o tablet
13. Facebook è un ambiente non anonimo che offre all’utente l’opportunità
concreta di enfatizzare quelle parti della propria identità che non sono
facilmente esprimibili negli ambienti faccia a faccia, di potenziare
un’immagine auspicabile di se stessi, in grado cioè di esaltare quelle
caratteristiche più socialmente desiderabili.
14. Quando guardiamo negli schermi dell’epoca Web 2.0, in realtà osserviamo noi
stessi. È tutto un unico circuito infinito. Noi e lo specchio ci apprezziamo a
vicenda (Jonathan Frazen)
15. Insieme ma soli (Sherry Turkle 2012)
Mi piacerebbe
assomigliare di più
alla me online
Su Facebook
scrivo pensando
all’effetto
Mi viene l’ansia se l’ultimo
post in bacheca risale a
una settimana fa, perché
ti fa sembrare un nerd
34. I selfie sono autoritratti
fotografici, realizzati con una
camera digitale o la camera di
uno smartphone e fatti per
essere condivisi su piattaforme
di digital sharing come
Facebook, Twitter o Instagram.
Una recente ricerca della Pew
Research Center del Marzo
2014 ha trovato come il 55%
dei Millennials (18-33 anni) ha
postato un selfie nei social
network
46. •“
Quando decidi di mostrare ogni cosa,
tu diventi libero: nessuno può “catturarti” più,
dal momento che non vi è più nulla da catturare.
47. Alle volte è più radicale mostrare che nascondersi
Lena Dunham mostra su Instagram le pasticche che prende per curare il suo
disturbo ossessivo-compulsivo
48. o Celebrare il valore di ogni corpo, indipendentemente da taglie, forme, colore
o Rendere visibile quello che spesso resta invisibile allo sguardo
o Onorare la diversità e l’interconnessione
o Combattere contro l’idea che la nudità è intrinsecamente sessuale