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1) LE RADICI DELLA PSICOLOGIA RELAZIONALE



1) LE ORIGINI DELLE TEORIE SISTEMICHE

        Antropologia e sociologia sono la base conoscitiva dei contesti socio-culturali nei quali
        l’individuo vive e delle influenze che le relazioni e le organizzazioni familiari sembrano
        avere nello sviluppo della personalità.

        Con la teoria dei sistemi emerge la tendenza del ricercatore a spostare la sua
        attenzione sulle problematiche interpersonali e sui contesti in cui esse hanno luogo.
        La teoria generale dei sistemi viene elaborata negli anni 30 dal biologo Von
        Bertalanffy, il quale si basa sui concetti di sistema, organizzazione, autoregolazione,
        causalità circolare ed equifinalità, nel tentativo di valutare ogni fenomeno nella
        prospettiva dell’intero analizzabile in termini di causa-effetto.
        La concezione di Von Bertalanffy viene definita, proprio per questo, concezione
        “organistica”.
        Il concetto di sistema evidenzia l’importanza del tutto integrato le cui proprietà non
        possono essere ridotte a quelle delle sue parti.

        SCHEMA:


                                                                                   SISTEMA




                                            Tutto integrato le cui proprietà
                                              non possono essere ridotte
                                                a quelle delle sue parti




                          VON BERTALANFFY
                                                                        Anni ’30




                          Teoria generale dei sistemi
                                            Valutare ogni fenomeno in base
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alla concezione ORGANISMICA,
                                          basandosi quindi su concetti come:
                                      sistema, organizzazione, autoregolazione,
                                           causalità circolare ed equifinalità.




2) RELAZIONI INTERPERSONALI E TEORIE SISTEMICHE

         Gli studiosi delle relazioni interpersonali evidenziano che anche l’interazione umana si
         “organizza” secondo i criteri e le modalità di un “sistema”.

         Questa nuova prospettiva si deve al gruppo di Palo Alto, i cui componenti vedono come
         causa diretta dell’”omeostasi” familiare, il disagio psichico individuale in termini di
         distorsione del comportamento comunicativo. Il modello proposto incentra il focus sulle
         interazioni e quindi sui comportamenti comunicativi osservabili. Il gruppo di Palo Alto
         infatti, si basa sul concetto batesoniano di “doppio legame”, ovvero la comunicazione
         disfunzionale tipica delle relazioni diadiche.
         Tuttavia il gruppo non coglie la complessità del pensiero di Bateson, rimanendo
         intrappolato in una prospettiva meccanicistica di causalità lineare. Quindi nello studio
         del sistema familiare, l’idea guida rimane l’ottica eziopatogenetica; se nel sistema
         familiare esiste una comunicazione disturbata subentra inevitabilmente una patologia.

          Grazie ad Haley, si inizia a considerare l’interazione come comunicazione, non più solo
          diadica, ma triadica. Inoltre, la famiglia non viene più osservata nel qui ed ora, ma
          viene studiata come un gruppo con una storia, concretizzato dal dipanarsi, nel tempo,
          di legami affettivi.
          I sintomi appaiono adesso, come un segnale del disagio relazionale dell’intera famiglia
          che tenta di comunicare un conflitto tra continuità e cambiamento.
          La “psicologia relazionale” si basa su alcune idee condivise:
  •   La famiglia viene considerata come se fosse un sistema;
  •   Ogni comportamento viene letto come funzione della relazione (fenomeno calato nel suo
      contesto).
          Il contesto diventa importante proprio perché viene considerato come l’aspetto della
          relazione che qualifica la comunicazione verbale e che definisce il livello di contenuto.
          I contenuti stessi acquisiscono dignità relazionale perché modificano il contesto e
          diventano “marche” di contesto.

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RELAZIONI INTERPERSONALI

                                       Interazioni umane organizzate secondo
                                         i criteri e le modalità di un sistema


                          PALO ALTO

                                       I sintomi all’interno di una famiglia
                                          dipendono dal disagio psichico
                                            individuale determinato da
                                una distorsione del comportamento comunicativo
                                            nella diade madre-bambino




                                      si basa su una prospettiva meccanicistica
                                                  di causalità lineare



                          HALEY


                                        L’interazione viene considerata come
                                                comunicazione triadica

                                      La famiglia come gruppo con una storia,
                                          plasmato dai legami affettivi che
                                             si sono dipanati nel tempo

                                 i sintomi come segnale di un disagio relazionale
                                      dell’intera famiglia che vive un conflitto



                          PSICOLOGIA RELAZIONALE




3) LE DUE ANIME DEL MOVIMENTO FAMILIARE


        Lo studio delle relazioni familiari viene intrapreso da due correnti di pensiero.



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La prima è rappresentata dal gruppo di Palo Alto il quale nega attraverso lo studio
dell’individuo nel presente, l’esistenza di un mondo interiore e quindi la veridicità di una
prospettiva psicoanalitica.
La seconda è rappresentata da tutti coloro che cercano di integrare la tradizione
psicoanalitica e la prospettiva sistemico-relazionale allargando lo studio alla famiglia
come contesto nel quale l’individuo si relaziona e si costituisce nel tempo.
Quest’ultimi cercano di volgere l’attenzione agli aspetti soggettivi e storici della
famiglia: “il tempo viene reintrodotto nella famiglia”.




SCHEMA:


                  PROSPETTIVA SISTEMICO-RELAZIONALE


                                        Due correnti di pensiero:




           PALO ALTO                                                             TEORICI RELAZIONALI
                       Negazione della tradizione
Integrazione della prospettiva
                     psicoanalitica e affermazione
psicoanalitica e della prospettiva
                      dello studio dell’individuo
sistemico relazionale
                           nel presente privo                                                            il
tempo viene reintrodotto nella
                         di un mondo interiore
sistema familiare




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4) I CONCETTI DI INTERAZIONE E DI RELAZIONE

        Ora l’attenzione tende a focalizzarsi sui concetti di interazione e relazione:
        • Per interazione si intende la parte del comportamento che è osservabile nel qui ed
            ora;
        • Per relazione, invece, si intende l’aspetto profondo che sottostà all’interazione che
            non è sempre osservabile, a cui l’individuo partecipa con le sue emozioni,
            aspettative, motivazioni, con tutto ciò che attiene alla sua soggettività.
        Sulla base di questi due concetti troviamo due filoni teorici.

        Il primo, Palo Alto, si basa sull’interazione e ne fa l’oggetto di studio, ponendosi in una
        posizione di distanza da tutto ciò che ci può essere di introspettivo ed emotivo.
        Il secondo è rappresentato da quegli studiosi che usano la propria personalità come
        strumento per la valutazione e l’intervento nelle relazioni familiari; essi partecipano alla
        costruzione di uno spazio condiviso con la famiglia nel quale quest’ultima possa
        crescere considerando la conoscenza che ogni componente ha di sé.


        SCHEMA:


                          INTERAZIONE E RELAZIONE


                                        Due concetti basilari nella prospettiva
                                               sistemico-relazionale


                                           INTERAZIONE
        RELAZIONE
                                      Parte del comportamento                                                  Aspetto
        profondo del
                            osservabile                          nel              qui              ed               ora
        comportamento, non sempre

        osservabile a cui l’individuo


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partecipa con emozioni,

        aspettative e motivazioni



                                              PALO ALTO                                                  TEORICI
        RELAZIONALI
                                    Si basa sull’INTERAZIONE e                                      Si basano sulla
        RELAZIONE
                                        ne fa l’oggetto di studio                                        usando la
        propria personalità
                          distaccandosi dalla sfera introspettiva                                      come
        strumento attraverso il
                                                                                                          quale
        creare uno spazio condiviso
                                                                                                           con la
        famiglia nel quale questa
                                                                                                          ultima
        possa crescere e progredire



                                                                      MODELLO SISTEMICO




5) SULL’INTERSOGGETTIVITA’ DELL’OSSERVAZIONE

        Con la prima cibernetica e Palo Alto l’osservazione viene vista come un’azione a senso
        unico, esterna e naturale, unico mezzo per raggiungere una conoscenza obbiettiva della
        realtà fondata sulla separazione tra osservatore ed osservato.

        Solo con la seconda cibernetica e l’introduzione di fenomeni quali la soggettività
        individuale si giunge alla concezione di un’osservazione come attività di scambio e
        produzione di informazioni tra soggetti “attivi”. L’osservatore entra a far parte del
        sistema osservato portando con se anche l’immaginazione creativa, prima
        rappresentante della soggettività.
        Si mette in rilievo quindi, l’importanza della relazione osservatore-osservato.

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L’osservazione in questo modo diventa autoreferente, ovvero, l’osservatore si confronta
        con le esperienze passate che hanno contribuito alla formazione del proprio sé, utilizza
        se stesso come mezzo di conoscenza.
        L’oggettività è illusoria perché è l’osservatore che decide cosa osservare e a quale
        metodo e teoria far riferimento.
        La qualità delle informazioni che vengono raccolte, dipende soprattutto dalla natura del
        rapporto che si va stabilendo tra lui e chi viene osservato.
        Scegliere la relazione come oggetto e luogo dell’osservazione comporta delle
        implicazioni:
•   Compito dello psicologo relazionale è quello di osservare in che modo i singoli componenti
    della famiglia percepiscono, spiegano, interpretano e attribuiscono significato ed
    intenzionalità ai rapporti interpersonali in cui sono coinvolti;
•   È importante osservare l’interdipendenza degli stati mentali di ciascun membro e le
    premesse comuni a tutto il nucleo familiare;
•   Psicologo relazionale e cliente partecipano entrambi alla co-creazione di una nuova realtà
    di significati e pattern comportamentali che permette alla famiglia di riorganizzarsi secondo
    modalità più funzionali.
        La Psicologia relazionale si configura come la disciplina più adeguata a cogliere i

       processi di crescita di una persona all’interno dei suoi contesti relazionali.



       SCHEMA:


                         OSSERVAZIONE


                                          Attività di scambio e produzione
                                          Di informazioni tra soggetti attivi



                         RELAZIONE OSSERVATORE-OSSERVATO


                                La relazione si pone come oggetto e luogo della
                                  Osservazione e la qualità delle informazioni
                                  Raccolte dipende dalla natura del rapporto
                                    Psicologo-paziente che si viene a creare


                                      Per garantire tale tipo di osservazione
                                                      Bisogna:
                                      osservare come i membri attribuiscono
                                            significato ed intenzionalità
                                       ai rapporti interpersonali in cui sono
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coinvolti;
                                        osservare l’interdipendenza degli stati
                                           mentali di ciascun membro e le
                                                  premesse comuni;
                                        determinare una co-creazione di una
                                                nuova realtà nella quale
                                           la famiglia possa riorganizzarsi.




                    2) CICLO VITALE E PROCESSI EVOLUTIVI DELLA FAMIGLIA

1) IL TEMPO FAMILIARE

        Ogni sistema familiare possiede una propria architettura temporale, ovvero, un tempo
        che si organizza su due diverse linee, quella di un passato antico e quella di un futuro
        basato sulle speranze e le aspettative delle generazioni più anziane.
        Il passato della nuova coppia è formato dall’intreccio delle storie delle due famiglie
        d’origine; il nuovo nucleo ne rappresenta il punto d’incontro.
        Da qui, si arriva al “concetto di vita familiare” che implica l’adozione di una visione
        processuale della famiglia.
        Bisogna considerare la correlazione tra fattori di cambiamento come evoluzione dei
        singoli individui e fattori legati ai compiti del gruppo familiare come sistema.
        Il “processo evolutivo” della famiglia consiste in spostamenti in avanti, verso nuovi
        stadi di sviluppo e in spostamenti all’indietro, per integrare il “vecchio” con il “nuovo”.


        SCHEMA:




                          TEMPO FAMILIARE


                                            Tempo che si basa su due linee
                                                 Un passato antico ed
                                             Un futuro fatto di speranze e
                                                     Aspettative




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VISIONE PROCESSUALE


                                           Bisogna considerare le correlazioni
                                          Fra evoluzione individuale all’interno
                                          Del sistema ed evoluzione dei fattori
                                          Legati ai compiti del gruppo familiare



                            PROCESSO EVOLUTIVO


                                      La famiglia effettua spostamenti in avanti
                                        Per raggiungere nuovi stadi di sviluppo
                                                Spostamenti all’indietro
                                   Per riorganizzarsi e integrare vecchio con nuovo




2) IL CICLO DI VITA: LA FAMIGLIA COME SISTEMA CHE SI MODIFICA NEL TEMPO.

           La famiglia è un sistema vivente che si sviluppa seguendo un processo per stadi inseriti
           in una dimensione temporale.
           Passa attraverso una serie di epoche definite:
   •   Plateau, ovvero periodi di stabilità strutturale;
   •   Transizione, ovvero periodi caratterizzati da profonde trasformazioni psicologiche e
       strutturali.
           Nello sviluppo del sistema familiare ci sono, quindi, periodi di equilibrio nei quali vige
           una profonda padronanza di funzioni e capacità e periodi di squilibrio grazie ai quali il
           sistema, si dirige verso un nuovo stadio più complesso.

           Quindi la famiglia è un sistema complesso predisposto ad una stabilità dinamica in
           grado di perseguire una evoluzione attraverso un processo di perdita dell’equilibrio e di
           riorganizzazione verso un nuovo ordine di equilibrio instabile.
           Sono di due tipi gli eventi che spingono al passaggio in una nuova fase:
   •   Eventi normativi, ovvero quegli eventi che sono noti e prevedibili e che innescano
       periodiche trasformazioni della struttura;
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•   Eventi paranormativi, ovvero quegli eventi che non sono prevedibili e che moltiplicano le
    modificazioni della struttura relazionale del sistema familiare.
        Queste situazioni critiche mettono a dura prova il sistema relazionale e richiedono un
        cospicuo utilizzo di energie per poterle superare e per poter riorganizzare tutta la
        struttura familiare.
        L’entità dell’evento critico comunque è determinata dal significato che viene attribuito
        loro dalla famiglia e dal momento in cui si verifica. Il superamento dei momenti critici
        dipende dal grado di minaccia attribuitogli e dalle risorse a disposizione della famiglia
        stessa.
        Quando la famiglia si blocca e non attua un cambiamento, possono sorgere problemi e
        disturbi.
        Il modello del ciclo vitale consiste proprio nel poter osservare il cambiamento e la
        riorganizzazione nel passaggio da una fase all’altra. Inoltre lo stress legato alle
        trasformazione costituisce un potenziale di sviluppo. Tale stress è generato
        dall’opposizione di due diverse tendenze nel periodo di transizione tra il cambiamento e
        la riorganizzazione:
•   Il desiderio di tornare indietro a situazioni note e familiari;
•   L’aspettativa della conquista di nuove possibilità che si prospettano cariche di potenziali
    positivi.
        La visione temporale della famiglia ha conferito al termine “crisi” un significato positivo.
        La crisi è solo il momento iniziale, ovvero la scintilla che apre le porte di un nuovo
        stadio tutto da conoscere. Questa comporta la ripresa della crescita verso livelli di
        differenziazione più elevati.
        Il superamento di tali momenti dipende dalle risorse interne della famiglia.
        Infine, ogni fase del ciclo vitale riguarda almeno tre diverse generazioni, questo perché
        ogni evento critico ha un impatto diverso sulle persone che vivono ruoli diversi.

       SCHEMA:




                         PROCESSO PER STADI




                                       Tra uno stadio e l’altro troviamo:


                                       MOMENTI DI PLATEAU                                              MOMENTI DI
       TRANSIZIONE



                                            DUE EVENTI CHE SPINGONO
                                               AD UNA NUOVA FASE


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Normativi
Paranormativi


                       Eventi attesi e prevedibili
eventi non prevedibili che
                       Che innescano periodiche
moltiplicano le modificazioni
                     Trasformazioni della struttura
della struttura familiare



                  SITUAZIONI CRITICHE


                                    Il loro superamento dipende
                               Dal grado di minaccia attribuitogli dalla
                                 Famiglia e dalle risorse possedute
                                            Da quest’ultima



                                                  RISORSE


                                       Determinate della stress
                                     Legato alla situazione di crisi



                  STRESS


                                    Determinato dall’opposizione di
                                       Due diverse tendenze nel
                                      Momento di transizione tra
                                      Il vecchio e il nuovo stadio



                   Il desiderio di tornare indietro
l’aspettativa di conquista di nuove
                  A fasi di sviluppo conosciute e
possibilità cariche di potenziale
                          Meno spaventose
positivo
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3) DIMENSIONE PLURIGENERAZIONALE DEL CICLO DI VITA FAMILIARE

        La storia di ogni sistema familiare è caratterizzata “dall’intreccio di storie individuali,
        legami intergenerazionali ed esperienze condivise”, che si susseguono in un tempo che
        trova forma nel “perpetuarsi delle generazioni”.

        Anche se la famiglia è suddivisa in diversi nuclei, essa rimane legata attraverso “fili
        invisibili” che ricollegano tutte le generazioni ad un unico tempo familiare.
        Ogni individuo, che nasce in una famiglia, è chiamato a rispettare aspettative e ruoli e
        a sottostare a norme, valori e comportamenti prestabiliti.
        L’osservazione trigenerazionale di una famiglia, ci permette di studiare il riproporsi
        ciclicamente dei cosiddetti nodi da sciogliere ovvero, le modalità con cui vengono
        affrontati i momenti di crisi di una famiglia.
        L’individuo deve interiorizzare le regole del sistema relazionale in cui è inserito e
        sviluppare una serie di lealtà nei suoi confronti.
        Viene a crearsi così, un sistema di crediti e debiti da saldare tra genitori e figli.
        Questi ultimi una volta cresciuti dovranno trovare il modo per saldare il debito
        accumulato durante la permanenza a casa dei genitore anche dopo lo svincolo dalla
        famiglia.
        Difficile inoltre è trovare un equilibrio tra lealtà orizzontali quali quelle con il coniuge e
        lealtà verticali quali quelle con le generazioni precedenti.
        Di solito, il mettere al mondo una nuova generazione è visto come la “restituzione” alla
        generazione precedente di ciò che si è ricevuto.


        SCHEMA:


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DIMENSIONE PLURIGENERAZIONALE


                                         Intreccio di storie individuali, legami
                                      Intergenerazionali e esperienze condivise
                                             In un unico tempo familiare


                                              INDIVIDUO COME MEMBRO
                                                  DELLA FAMIGLIA


                                       Interiorizzare regole e sviluppare lealtà


                                     Deve rispettare aspettative e ruoli stabiliti


                             FIGLI DEBITORI
        NUOVA COPPIA


                 Restituiscono ciò che hanno ricevuto
        l’individuo sviluppa delle lealtà
                    Attraverso la creazione di una
        con il rispettivo partner
                          Nuova generazione


                  LEALTA’ VERTICALI                                                                          LEALTA’
        ORIZZONTALI




4) I MITI FAMILIARI COME ESPRESSIONE E VEICOLO DELLA CULTURA FAMILIARE

        L’identità culturale di una famiglia è caratterizzata da un sistema di valori ideo-affettivi
        modellato nel tempo da più generazioni che riguarda comportamenti e aspettative
        caratterizzanti l’esercizio dei ruoli e il modo di affrontare gli eventi significativi.
        Il modello normale della famiglia può essere costruito sulla base di una condivisione di
        un’immagine idealizzata ovvero il mito. Attraverso il mito, vengono trasmesse alle
        nuove generazioni, modalità di comportamento relazionale, valori, ruoli e funzioni.
        Il mito può essere considerato un modello interpretativo necessario per interpretare la
        realtà familiare.

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Importante per lo psicologo relazionale è lo studio della funzione del mito, che è quella
        di trasmettere significati attraverso un materiale “significante” condiviso.
        Il mito nasce grazie all’esaltazione nel tempo, di aspetti significativi di un oggetto in cui
        spiccano elementi “organizzatori” capaci di tracciare un tema o una trama.
        Essendo un prodotto di un pensiero collettivo, conduce alla cristallizzazione di alcune
        idee che non riguardano l’oggetto mitico in sé, ma l’insieme dei soggetti che
        contribuiscono a mantenere il mito in vita.
        Il mito possiede un significato interpersonale molto importante dato dalla cooperazione
        di più soggetti e dall’unione di una rete di rapporti dispiegata nel tempo.
        Il tempo è un elemento fondamentale: più passa il tempo più il mito si rafforza.
        Caratteristiche principali del mito sono:
•   Ridondanza, ovvero riproposizione nel tempo del mito;
•   Astoricità, ovvero il mito fa parte del patrimonio storico di più di una generazione;
•   Uso del concreto, ovvero il mito utilizza personaggi, eventi, cose reali;
•   Rappresentatività, ovvero il mito è capace di rappresentare la visione condivisa della realtà
    sulla quale è costituita l’identità dei singoli.

       SCHEMA:




                          MITO


                                                 Condivisione di una
                                                Immagine idealizzata;
                                              rappresentate di modalità
                                            di comportamento relazionale
                                                valori, ruoli e funzioni


                                                   PRODOTTO DEL
                                                PENSIERO COLLETTIVO


                                              Porta alla cristallizzazione
                                               Di idee che riguardano i
                                              Soggetti che mantengono
                                                In vita il mito stesso



                         CARATTERISTICHE


       RIDONDANZA                                ASTORICITA’                                USO DEL
       RAPPRESENTATIVITA’
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CONCRETO

I VALORI MITICI: OSTACOLO O RISORSA NEL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE

Il mito viene vissuto dall’individuo come una “nicchia protettiva” e dalla famiglia come
la propria “identità culturale” alla quale tutti possano attingere.

I miti familiari proprio per la loro onnipresenza possono essere una risorsa o un
ostacolo nel processo di individualizzazione dei singoli membri del nucleo familiare.
Tale processo vede lo sviluppo della personalità dell’individuo inserito in un duplice
processo di continuità e crescita, che porta al congiungersi di sentimenti di
appartenenza e desiderio di separazione. Se il mito viene assimilato, diventerà una
grande risorsa per la persona che ha scelto di seguirlo. Se, invece, prevalgono gli
aspetti di vincolo, lo squilibrio tra vicinanza e separazione si evidenzia portando
l’individuo ad inglobare il mito come un insieme di conoscenze a lui estranee e
distaccate. Elaborare il mito familiare significa accettarlo e farlo proprio come base del
processo di separazione. Credere nel mito significa sentirsi meno soli, non abbandonati
a se stessi, ma rassicurati dalla presenza costante della famiglia.
È all’interno di questa fitta rete di relazioni “trigenerazionali” che nasce e si sviluppa
l’identità del singolo individuo; è da qui che si avvia il processo di differenziazione del
sé.


SCHEMA:



                                                     MITO



                              Identità Culturale
Nicchia Protettiva

                                    Famiglia
Individuo



                  PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE


                                   Il mito può essere una RISORSA
                                            o un OSTACOLO


                               RISORSA
OSTACOLO
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Prevale un senso di
        il mito viene vissuto
                           Appartenenza al sistema
        come insieme di elementi
                            familiare e quindi una
        estranei alla propria individualità
                            Accettazione del mito
        quindi di intralcio al processo
                                 Come proprio
        di differenziazione del sé




5) DIFFERENZIAZIONE DEL SE’

        Differenziazione sta ad indicare il processo di svincolo dell’individuo attraverso il lavoro
        continuo di autodefinizione e di individualizzazione.

        Tale processo è influenzato da diversi fattori tra i quali il principale è rappresentato
        dalla reazione del sistema emotivo della famiglia nucleare a sua volta influenzato dal
        clima della famiglia d’origine.

        Colui che si interessò principalmente al concetto di differenziazione è Bowen il quale
        coniò il concetto di “massa indifferenziata dell’Io familiare” e il concetto di “ritorno a
        casa sistematico”.

        Secondo Bowen, le forze transgenerazionali sono alla base delle relazioni attuali, ovvero
        le difficoltà presenti nel rapporto di coppia attuale, rappresentano una sorta di
        riparazione o cancellazione degli antichi paradigmi relazionali, sentiti come disturbanti.

        Bowen rappresenta questo processo come parte di un continuum che va dalla fusione
        estrema alla totale differenziazione del sé. L’ultimo stadio di questa scala rappresenta
        la perfezione ovvero una maturità emotiva completa che è quasi impossibile riscontrare

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nella realtà. La cosa più importante è raggiungere un giusto equilibrio tra appartenenza
e separazione.



SCHEMA:



                                      DIFFERENZIAZIONE DEL SE’




                                  Processo di svincolo dell’individuo

                          Attraverso individualizzazione e autodefinizione




                               È influenzato della reazione del sistema

                                    Emotivo della famiglia nucleare




                                                   BOWEN




                     1° CONCETTO
2° CONCETTO

      “Massa indifferenziata dell’Io familiare”                                                   “ritorno a
casa sistematico”




                                        Forze transgenerazionali


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Influenzano le relazioni attuali

                                                 Della nuova coppia che

                                            Le percepisce come disturbanti




                                                        CONTINUUM




            Fusione completa
        Totale differenziazione del sé




6) TAGLIO EMOTIVO

        Il taglio emotivo subentra dopo una separazione prematura dell’individuo dal nucleo
        familiare, attraverso la quale si cerca di evitare il confronto e la risoluzione dei problemi
        insorti durante il processo di separazione-individuazione.

        Ne conseguirà la nascita di un sistema relazionale difettoso nel rapporto di coppia
        formatosi dopo la improvvisa separazione dell’individuo.
        Quest’ultimo cercherà di trovare nella nuova relazione la chiave per risolvere i
        problemi.
        Questa sorta di sradicamento parziale o totale, porta il soggetto a vivere in una
        condizione di inquietudine esistenziale che si ripercuote su tutti i rapporti da
        quest’ultimo condivisi.
        Secondo Bowen l’unico modo per poter superare il taglio emotivo è quello di far
        riconnettere l’individuo al momento in cui il taglio è avvenuto cercando di intraprendere
        una ricostruzione attiva dei legami emotivi intergenerazionali ed una elaborazione
        attiva delle perdite che non devono essere negate, ma comprese e fatte proprie.

        SCHEMA:

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TAGLIO EMOTIVO


                                        Separazione prematura dell’individuo
                                                Dal nucleo familiare
                                         Conseguenze sul rapporto di coppia
                                             E creazione di uno stato di
                                              Inquietudine esistenziale


                                                           BOWEN


                                            Ricostruzione attiva dei legami
                                                  Intergenerazionali
                                                Elaborazione del lutto




7) FIGLIO CRONICO



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Condizione che si manifesta nell’adulto incapace di superare la fase precedente quella
della maturità. Comporta meccanismi di negazione che giustificano la dipendenza dai
propri genitori come dovuta; una sorta di lealtà che sarà la causa di disfunzioni sociali,
coniugali e familiari.

Il rapporto coniugale soprattutto, tende al deterioramento per via della permanente
intrusione della famiglia d’origine dell’uno o dell’altro coniuge. Tale intrusione non potrà
essere evitata fino a quando non avverrà una vera e propria separazione dell’individuo
dal nucleo familiare d’origine.




SCHEMA:




                  FIGLIO CRONICO


                                        Mancata separazione dal
                                       Nucleo genitoriale d’origine
                                        E conseguente intrusione
                                       Della famiglia d’origine nel
                                           Rapporto coniugale



                  DETERIORAMENTO DELLA COPPIA




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3) EVOLUZIONE DEL SISTEMA FAMIGLIA: CONSOLIDAMENTO DI NUOVE FORME FAMILIARI


1) PREMESSA

       Famiglia e società sono in stretta correlazione: al mutare della società cambiano anche
       tutte le strutture e le funzioni familiari.

       Ma questa correlazione non è a senso unico, infatti la famiglia rappresenta un elemento
       attivo responsabile del mutamento sociale, è uno degli attori principali che
       contribuiscono a definirne i modi e i sensi.
       Negli ultimi cinquant’anni è iniziato un processo di trasformazione della famiglia
       lasciandola comunque, il primo sistema di reti di solidarietà sul quale “le persone
       continuano ad investire e costruire il proprio senso di identità ed appartenenza”.



       SCHEMA:




                         FAMIGLIA E SOCIETA’


                                                  Stretta correlazione
                                                   Al variare dell’una
                                                   Varia anche l’altra




                         FAMIGLIA


                                                   Si sta modificando
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Pur rimanendo
                                                     Il primo sistema
                                                    Di solidarietà dove
                                                 L’individuo può formare
                                                   La propria identità e
                                                 Senso di appartenenza




2) CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI E NUOVE FORME DI FAMIGLIA

        Le trasformazioni della struttura familiare dipendono anche, dal cambiamento di alcuni
        fenomeni demografici.

        Il primo è il rinvio della nascita del primogenito con il continuo calo della fecondità nei
        primi anni di matrimonio; questo porta all’innalzamento dell’età media delle madri alla
        nascita del primogenito e caduta delle nascite di ordine superiore a due.
        Un altro fattore demografico è la crisi della nuzialità rappresentata dal calo del numero
        di matrimoni e dalla fragilità dell’unione coniugale.
        Queste trasformazioni demografiche hanno portato ad una pluralità di forme familiari.



        SCHEMA:




                          FENOMENI DEMOGRAFICI




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Rinvio della nascita del          Calo della fecondità nei                               Innalzamento
        dell’età         Crisi della nunzialità
              Primogenito                   primi anni di matrimonio                                  delle madri al
        1°f




                                                                PLURALITA’ DI FORME FAMILIARI




3) FAMIGLIE MONOGENITORIALI

        La prima forma di famiglia è quella monogenitoriale, ovvero la famiglia avente un solo
        genitore ed almeno un figlio.

        Tale famiglia è tra le più rinomate per via delle difficoltà che incontra a livello sia
        relazionale che sociopolitico.

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Derivano, comunque, da scelte individuali volontarie e si rispecchiano nella fragilità
coniugale che sta diventando sempre più comune.
Un elemento ricorrente in questo tipo di famiglia è la femminilizzazione del nucleo
familiare perché nell’80% dei casi l’unico genitore è di sesso femminile.
Importante inoltre, è considerare le problematiche derivanti dal divorzio che vede
principalmente l’affidamento dei figli alla madre anche e soprattutto a livello
consensuale; così il divorzio oltre ad essere un evento critico a livello sociale ed
economico, lo diventa anche sul piano psicologico.
I figli devono superare difficoltà sotto molti punti di vista soprattutto se fra i genitori
vige una forte conflittualità.
Anche la qualità delle relazioni genitore-figlio viene toccata, infatti si rischia di produrre
relazioni o di eccessiva dipendenza o di troppa disinvolta emancipazione che porta il
figlio ad assumersi un ruolo che non gli compete, quello di compagno sostitutivo
accanto al genitore rimasto solo.
Inoltre, molte madri con figlio ritornano a casa dai genitori dopo il divorzio creando una
sorta di dispersione dei confini: madre e figlio si trovano sullo stesso piano
generazionale, si perdono i ruoli originari dando inizio al rinvio delle responsabilità
materne che vengono sostituite dalla famiglia estesa.

SCHEMA:




                  FAMIGLIE MONOGENITORIALI


                                     Famiglie formate da un unico
                                      Genitore, principalmente di
                                      Sesso femminile ed almeno
                                                Un figlio


                                           Deriva da una scelta
                                          Individuale volontaria


                                       Porta problematiche di tipo
                                         Sociale ed economico
                                          Oltre che psicologico


                                            Si perdono i ruoli
                                       Originari e vi è confusione
                                        Dei confini generazionali


                                              Madre e figlio si
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Ritrovano sullo stesso
                                                   Piano generazionale



                          RITORNO ALLA FAMIGLIA DI ORIGINE


4) FAMIGLIE RICOSTITUITE

        La famiglia ricostituita è formata da due persone provenienti entrambe o solo una di
        esse da un precedente matrimonio che vivono insieme ai figli nati da questo precedente
        matrimonio e molte volte ai figli nati dalla più recente unione.

        Le problematiche scaturite da questo tipo di famiglia sono principalmente tre ovvero,
        incertezza nei confini, nei termini da utilizzare e nei ruoli assunti.
        La famiglia ricostituita può essere vista come una risorsa sia a livello affettivo che
        relazionale, perché i figli possono rapportarsi con una famiglia più estesa rispetto ad
        una famiglia tradizionale e può crearsi una fitta rete di solidarietà familiare.
        Tuttavia la nascita di queste nuove relazioni può causare svariati problemi.
        Primo fra tutti è la difficoltà di stabilire il ruolo del genitore acquisito; gli adulti
        dovranno sforzarsi di trovare un sistema equilibrato che non vada ad infierire in
        maniera traumatica sui figli che si troveranno confusi in presenza di una persona che
        all’apparenza cerca di prendere il posto del proprio genitore biologico.
        Un altro problema molto sentito è la funzione educativa del genitore non biologico;
        quest’ultimo non ha un ruolo stabile, ma flessibile e non sovrapponibile a quello del
        genitore biologico.
        Mancano norme sociali e giuridiche alle quali tali famiglie possano far riferimento e che
        regolino in modo organico la loro vita.

        SCHEMA:


        FAMIGLIE RICOSTITUITE


                                          Due persone provenienti entrambe
                                            O solo una da un precedente
                                             Matrimonio con figli nati da
                                          Quest’ultimo e dalla nuova unione



                          RISORSA RELAZIONALE


                                                   I figli godono di una
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Fitta rete di relazioni familiare
                                                  Per via dell’estensione
                                                Dei membri della famiglia
                                                 Dopo la seconda unione



                          PROBLEMATICHE


                                              RUOLO: il nuovo genitore
                                             Non potrà mai sovrapporsi al
                                                 Genitore biologico;
                                             verrà visto come un intruso
                                                     inizialmente

                                          EDUCAZIONE: il genitore acquisito
                                              Avendo un ruolo flessibile
                                             Non potrà essere visto come
                                           Una figura educativa inizialmente



                          MANCANZA DI NORME SOCIALI E GIURIDICHE

5) FAMIGLIE UNIPERSONALI

        Tali famiglie sono composte da un solo membro che vive solo.
        Si distinguono in base all’età: i giovani tendono a rimanere celibi o nubili per via del
        rinvio provvisorio nell’assunzione di responsabilità adulte; gli adulti dopo una
        separazione o un divorzio non si sentono pronti ad affrontare una nuova relazione; gli
        anziani vivono soli per via della perdita del loro coniuge.
        I giovani vivono così una sorta di condizione che funge da intermezzo tra più
        esperienze di vita di coppia con caratteristiche di instabilità e breve durata.
        Per Louis Roussel è una “modalità di realizzazione personale provvisoria” in attesa di
        un nuovo rapporto.


        SCHEMA:




        FAMIGLIE UNIPERSONALI


                                             Sono quelle famiglie formate
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Da una sola persona


                                         GIOVANI: rinvio delle responsabilità
                                                 Di una persona adulta
                                          Utilizzano questa forma familiare
                                         Come una modalità di realizzazione
                                                 Personale provvisoria


                                              ADULTI: rimasti soli dopo
                                            Un divorzio o una separazione
                                           Non hanno il coraggio o la voglia
                                           Di ricostruirsi una vita di coppia


                                            ANZIANI: per lo più vedove/i
                                          Che hanno perso il proprio coniuge




6) FAMIGLIE DI FATTO

        Le famiglie di fatto scaturiscono dalla crisi della nuzialità e sono rappresentate da quelle
        coppie che scelgono di non istituzionalizzare la loro unione nel timore di un fallimento.
        La minore presenza di figli è un’altra caratteristica di queste famiglie rispetto alle
        coppie coniugate. Questo perché le famiglie di fatto basano il loro rapporto sulla vita di
        coppia e sull’autorealizzazione personale non sulla procreazione.

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Nel nostro paese questa nuova forma familiare sta prendendo piede anche se in
maniera impercettibile. Rappresentano un tasso molto basso e questo per svariati
motivi.
La non completa accettazione sociale di questo tipo di vita di coppia; la tendenza dei
giovani di permanere a casa anche dopo il raggiungimento dell’età adulta e la tendenza
di vivere quindi rapporti di coppia sotto tetti diversi.
Anche dopo la fine un precedente matrimonio vi è la propensione a formare un nucleo
familiare senza vincoli matrimoniali e senza una stabile convivenza per timore di
incappare in un ulteriore fallimento. A risentirne, di questa nuova situazione sono i figli
i quali saranno circondati principalmente da figure femminili stabili e figure maschili
mobili.




SCHEMA:




FAMIGLIE DI FATTO
                                                (convivenza)


                                        coppie che non scelgono
                                          di istituzionalizzare
                                              la loro unione
                                         e che convivono sotto
                                             lo stesso tetto




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CARATTERISTICHE


                                                 Minore presenza di figli

                                               Maggiore propensione alla
                                              Autorealizzazione personale
                                                  E alla vita di coppia




7) FAMIGLIE ADOTTIVE

        Ogni singola esperienza adottiva rappresenta una storia unica ed irripetibile.

        Ogni coppia che accoglie un bambino rappresenta un microcosmo che dovrà abituarsi
        alla presenza di un nuovo membro nel nucleo familiare.
        Per effetto dell’adozione il sistema famiglia si modifica e non si ferma a questa prima
        tappa. L’adozione è solo l’inizio di una serie di cambiamenti nella ricerca di una
        dimensione nella quale venga salvaguardato il senso di appartenenza.
        La qualità della relazione nell’esperienza adottiva dipende dai vissuti precedenti la
        scelta dell’adozione.
        La coppia deve scegliere se affrontare il problema della sterilità ed elaborarlo, oppure
        negarlo arrivando così alla creazione di un ambiente sfavorevole e poco accogliente per
        il bambino adottato.
        Quest’ultimo porta con sé un bagaglio, un’esperienza delle volte traumatica che va dal
        ricordo della perdita della precedente famiglia a l’aver vissuto situazioni particolari
        prima di essere adottato.
        I genitori adottivi dovranno avere la forza di gettare un ponte tra la storia passata del
        bambino e l’esperienza adottiva per far sì che il bambino possa esprimersi liberamente,
        possa esprimere liberamente le proprie emozioni.
        Importante per la famiglia adottiva è il supporto della propria famiglia allargata e per
        quanto riguarda il nuovo arrivato è importante anche il supporto fraterno qualora
        fossero presenti figli naturali.

        SCHEMA:



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FAMIGLIE ADOTTIVE


                                               Rappresentate da quelle
                                               Coppie che per problemi
                                                  Di qualsiasi natura
                                               Non possono avere figli
                                            Naturali e per questo decidono
                                               Di adottare un bambino
                                              Nato da un altro rapporto


                                              La coppia per forza di cose
                                              Dovrà modificare il proprio
                                                 Stile di vita per far sì
                                            Che il bambino possa integrarsi
                                                     Più facilmente


                                               I cambiamenti continuano
                                              Fino a quando non si arriva
                                                Ad una dimensione in cui
                                              Possa essere salvaguardato
                                         Il senso di identità ed appartenenza



                          IL BAMBINO

                                                 Porta con se una storia
                                                Delle volte anche difficile

                                         Si deve costruire un ponte tra
                              Passato e presente così che il bambino possa sentirsi
                                         Libero di esprimere se stesso.
8) MATRIMONI MISTI

        Per matrimonio misto si intende l’unione di un individuo autoctono e di un individuo
        straniero in un “contesto migratorio”.

        Determina l’incontro di due culture diverse e quindi rappresenta la spia di un
        mutamento evidente dell’istituzione famiglia.
        È possibile identificare alcune tematiche di rilievo che la coppia mista dovrà
        continuamente affrontare diversamente dalle altre tipologie di coppia.
        Prima di tutto la diversità che può contribuire a far nascere l’attrazione tra de persone.
        Successivamente però, tale scelta di condividere la propria vita insieme ad una persona

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diversa dal proprio gruppo può rappresentare un problema in quanto può essere vista
dalla famiglia d’origine come una sorta di tradimento o rifiuto delle proprie radici.
La nascita dei figli può essere l’elemento necessario per un riavvicinamento alle proprie
famiglie d’origine, ma può essere anche la fonte di ulteriori tensioni all’interno della
coppia mista.
Tali tensioni scaturiscono principalmente in rapporto al tipo di educazione che si dovrà
attuare con i figli, se quella della madre o del padre.
Principalmente il problema nasce se vi è, nella coppia, differenza di religione. Si
potrebbe arrivare addirittura all’estromissione di una delle due culture.
In caso di divorzio i problemi aumentano ed i figli che dovrebbero trarre maggiori
risorse da questo tipo di unione, si trovano contesi fra due fuochi ed in attesa di
continui trasferimenti.
Se la coppia comprende che ciò che c’è di diverso sono solo i punti di vista può solo che
trarre beneficio dalle diversità usandole come punti di forza e non di scontro.

SCHEMA:




MATRIMONI MISTI


                                   Coppia formata da un individuo
                                 Autoctono ed un individuo straniero


                           Diversità, educazione, nascita di figli, divorzio
                              Sono le principali tematiche affrontate
                                Da questo tipo di sistema familiare


                                Tali tematiche potrebbero tramutarsi
                                  In problematiche allorquando la
                                 Coppia non riesca a comprendere
                                   Che ciò che c’è di diverso sono
                                         Solo i punti di vista


                               I figli dovrebbero uscirne avvantaggiati
                                   In quanto vivere conoscendo due
                                       Diverse culture può portare
                                      All’ampliamento delle risorse
                                           Relazionali e affettive




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9) FAMIGLIE IMMIGRATE

          La famiglia migrante si situa tra la società d’origine e la società che l’accoglie e questo
          tende ad incidere sulle normali fasi del ciclo di vita familiare. Il passato vissuto nella
          terra natia determinerà il futuro e il tipo di aspettative di questa forma familiare.
          Per questo il migrante ha il dovere di non dimenticare le tradizione della propria
          famiglia e del proprio paese d’origine pur cercando di vivere in modo completo e
          soddisfacente la nuova realtà che lo circonda.
          Vi sono diversi modelli adattivi per la famiglia immigrata:
  •   Inclusivo, ovvero caratterizzato dal tentativo di instaurare rapporti molto stretti ed esclusivi
      con persone provenienti dallo stesso Paese d’origine;
  •   Espansivo, ovvero caratterizzato da un’apertura nei confronti dell’ambiente circostante.
          Chi subisce maggiori conseguenze determinate dalla migrazione è la prima
          generazione, la quale deve affrontare la mediazione tra l’impatto con l’esterno, la
          gestione della relazione con i figli e la ridefinizione dei rapporti con la famiglia d’origine.
          Un altro problema importante è quello dell’educazione dei figli, spia del modello
          adattivo scelto dalla famiglia immigrata.

         La seconda generazione è a rischio, perché dipende completamente dalle scelte dei
         genitori e contraddire queste scelte comporterebbe la difficoltà a riconoscersi
         pienamente appartenenti alla cultura d’origine o a quella ospitante.
         Contraddire la prima generazione sembrerebbe quasi tradire la lealtà dovuta alla
         famiglia. Sarà compito della terza generazione trovare i giusti collegamenti tra passato
         e futuro e tra esigenze della cultura familiare di appartenenza e esigenze del nuovo
         ambiente sociale.

         SCHEMA:



                                                   FAMIGLIE IMMIGRATE


                                           Famiglie che si trovano in sospeso
                                              Tra la società d’origine e la
                                                  Società che accoglie


                                                    MODELLI ADATTIVI


                                    Inclusivo: esclusione dell’ambiente ospitante
                                     preferenza persone stesso paese d’origine

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Espansivo: apertura al nuovo ambiente sociale


                                                     PROBLEMATICHE:

  •   Impatto con l’esterno
  •   Gestione della relazione con i figli
  •   Ridefinizione dei rapporti con la famiglia d’origine
  •   Educazione dei figli come spia del modello adattivo




10)   COPPIE OMOSESSUALI

         L’omosessualità oggi è vista come una condizione esistenziale caratterizzata da
         affettività, progettualità e relazione.

         Le coppie omosessuali si pongono come una sfida al tradizionale modo di concepire la
         relazione intima duale.
         Comunque la maggioranza degli eterosessuali riserva ancora oggi un trattamento
         discriminatorio alle coppie gay; esiste ancora una sorta di rifiuto che costringe queste
         persone a vivere la propria vita sentimentale ed affettiva in un contesto di marginalità
         sociale.
         Questo deriva da un’errata lettura patologica dell’omosessualità che ha portato a
         considerare come cause della “malattia omosessuale” le relazioni disfunzionali della
         famiglia d’origine.
         Per la coppia omosessuale la confessione ai genitori della propria omosessualità è la
         fase più dura da affrontare. Tale confessione è in grado di provocare forti mutamenti
         nel sistema familiare a livello sia individuale che interpersonale.
         Diciamo che la dichiarazione d’essere omosessuali è strettamente correlata con il
         desiderio dell’individuo omosessuale di differenziarsi e di stabilire nuovi rapporti
         emotivamente significativi. Il non riuscire a confessare la propria omosessualità è indice
         di stallo evolutivo nel processi di separazione-individuazione.

         SCHEMA:




         COPPIE OMOSESSUALI



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Si pongono come sfida al tradizionale
                                           Modo di concepire la relazione
                                                  Affettiva duale


                                            Ancora oggi viene vista come
                                              Coppia malata a causa di
                                              Disfunzioni nelle relazioni
                                           Vissute con la famiglia d’origine



                         CONFESSIONE


                                    Mezzo per raggiungere la differenziazione
                                       E la costruzione di nuovi rapporti
                                           Emotivamente significativi



                         NON CONFESSIONE


                                          Evidenzia una situazione di stallo
                                               Evolutivo nel processo
                                           Di separazione-individuazione




                        4) MODALITA’ DI OSSERVAZIONE DELLA FAMIGLIA


1) PREMESSA

       Per conoscere un individuo, anche in un contesto individualista come il nostro, bisogna
       conoscere la sua storia familiare.

       Punto di osservazione privilegiato di uno psicologo relazionale è il mondo interpersonale
       e il contesto in cui tali relazioni vengono a svilupparsi.

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Secondo gli studiosi e gli psicologi relazionali basare la propria osservazione sul modello
diadico equivarrebbe a dividere in piccole parti un intero sistema perdendo il senso
totale delle relazioni.

SCHEMA:




                  INDIVIDUO


                                         Per conoscerlo bisogna
                                        Osservare e conoscere la
                                          Sua storia familiare


                                 Costruisce la propria individualità
                                      Sulla base di un contesto
                               Relazionale emotivamente significativo



                  PSICOLOGO RELAZIONALE


                                   Studia il mondo interpersonale
                                       E il contesto relazionale
                                 Per arrivare a conoscere l’individuo




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2) IL TRIANGOLO COME UNITA’ MINIMA DI OSSERVAZIONE

        Utilizzare il triangolo come unità minima di osservazione permette di studiare il sistema
        familiare nei suoi processi normali prima e patologici poi.
        Questo permette di guardare all’individuo nella sua dimensione trigenerazionale
        portando ad una rilettura delle relazioni attuali in modo più efficace e complesso.
        L’individuo appare come un’entità più ricca e completa, libero di spaziare nel tempo.
        Quindi l’unità di osservazione da considerare non è più il singolo, ma l’insieme dei
        rapporti in cui la persona è coinvolta costantemente.

        SCHEMA:



                                                        TRIANGOLO


                                            Unità minima di osservazione
                                         In grado far guardare all’individuo
                                       Nella sua dimensione trigenerazionale
                                       Capace di dare il giusto significato alle
                                     Relazioni attualmente vissute dal soggetto


                                               UNITA’ DI OSSERVAZIONE


                                               L’insieme dei rapporti che
                                                 Coinvolgono l’individuo




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3) IL GENOGRAMMA E LA SCULTURA FAMILIARE

         Compito dello psicologo relazionale è quello di partecipare attivamente all’osservazione
         del sistema familiare arrivando insieme ad esso, alla creazione di una nuova trama
         narrativa e di una nuova realtà di significati.

          Questa rivisitazione della storia evolutiva famigliare e consecutiva creazione di una
          nuova trama arricchita da nuovi significati, viene rappresentata attraverso la
          costruzione del genogramma, ovvero, un supporto grafico che stimoli la narrazione e la
          comunicazione verbale dei membri del sistema familiare.
          Diverse modalità di rappresentazione sono:
  •   scultura familiare
  •   role-playing
  •   gioco psicodrammatico
          sono modalità che consentono la “ricostruzione familiare”, ovvero il ripercorre tappe
          importanti della storia familiare partendo da ricordi specifici di avvenimenti accaduti in
          epoche precise.
          Queste diverse forme di rappresentazione sono considerate analogiche, in grado di
          suscitare emozioni e di far riscoprire nuovi significati.

         SCHEMA:



                                                       GENOGRAMMA



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Mezzo di rappresentazione grafica
                                            Che funge da supporto nella
                                           Narrazione della propria storia
                                                      Familiare


                                                MODALITA’ ANALOGICHE


                                                   →Scultura familiare

                                                       →Role-playing

                                                →Gioco psicodrammatico


                                        Sono modalità che permettono non
                                          Solo di rappresentare la storia
                                          Familiare, ma anche di provare
                                       Sensazioni, emozioni e di far riscoprire
                                           Nuovi significati da attribuire




4) DALL’ALBERO GENEALOGICO AL GENOGRAMMA

        Il genogramma può essere definito anche “albero psicologico” che si differenzia
        dall’albero genealogico per la presenza di eventi significativi e altri particolari
        importanti. Attraverso il genogramma l’individuo può descrivere lo sviluppo storico della
        propria famiglia, essendo una rappresentazione grafica dei rapporti trigenerazionali.
        Questo strumento permette una rilettura della propria storia famigliare che possa
        svelare blocchi emotivi, segreti, miti ed alleanze in modo tale da poterli rielaborare per
        strutturare, insieme con lo psicologo relazionale, un nuovo e più adatto progetto di
        vita.
        Diciamo che il genogramma è un mezzo per scoprire quanto si vive la propria storia e
        quanto quella che altri hanno deciso per noi.

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Riesce a rendere l’individuo cosciente del fatto che è un membro di un complesso
sistema, il quale lo influenza nelle scelte e nel modo di vivere la propria vita.
È uno strumento che permette allo psicologo relazionale di individuare nuove
configurazioni tra i triangoli, ovvero può osservare ogni membro come elemento di
diversi triangoli contemporaneamente.
Varianti del genogramma classico sono: il genogramma sessuale, il genogramma
vivente, il genogramma fotografico. Tale strumento può essere utilizzato anche nelle
terapie di gruppo, ma in realtà è di ottimo utilizzo principalmente nelle terapie di
coppia.

SCHEMA:




GENOGRAMMA


                                   Strumento di rappresentazione
                                 Grafico dei rapporti trigenerazionali
                                Esistenti nella famiglia di un soggetto


                                Permette di visualizzare il processo
                                   Evolutivo di una famiglia e di
                                   Evidenziare eventi significativi
                            Che se riletti danno la possibilità al soggetto
                               Di costruire un nuovo progetto di vita



                  STRUMENTO TRIGENERAZIONALE


                                Tiene in considerazione almeno tre
                                Generazioni di una stessa famiglia
                               Così che l’individuo possa visualizzarsi
                                All’interno di un contesto molto più
                                         Ampio e dettagliato



                  VARIANTI


                                         Genogramma sessuale


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Genogramma vivente

                                                Genogramma fotografico



5) LA SCULTURA FAMILIARE

        La scultura famigliare fu introdotta da Virginia Satir negli anni ’70 ed è uno strumento
        in grado di rappresentare in modo visivo e spaziale l’immagine della coppia attraverso
        la disposizione dei corpi nello spazio, il tipo di postura e il gioco delle vicinanze e
        distanze. È quindi una rappresentazione analogica dei normali comportamenti
        all’interno del contesto familiare, accompagnata spesso dal commento dei singoli
        membri che costituiscono il sistema familiare stesso.

        Attraverso questo strumento di osservazione si da la possibilità di unire al resoconto
        verbale l’emergere di emozioni vere suscitate da questa nuova modalità di rapportarsi.
        Riesce ad introdurre nuove informazioni che saranno la base sulla quale poter lavorare
        e creare un nuovo progetto di vita. Mette in luce le immagini internalizzate della
        famiglia, i vuoti che si sono creati. Grazie alla scultura familiare i membri della famiglia
        si trovano coinvolti in un’area transizionale, nella quale l’esperienza vissuta è vissuta
        “come se” fosse reale.
        Alla Satir si deve l’introduzione della scultura famigliare trigenerazionale nella quale si
        può osservare anche la partecipazione della famiglia d’origine. A Onnis si deve il
        tentativo di reintrodurre il tempo in un sistema familiare che sembra averlo perso,
        attraverso un metodo definito “le sculture del tempo”. Il soggetto deve rappresentare la
        sua visione del sistema familiare nel passato, presente e futuro.
        Questo muovere dal concreto all’astratto e viceversa è la chiave necessari per poter
        attuare dei cambiamenti. Attraverso questo spostamento si introduce nella famiglia un
        senso di incertezza e probabilità che sta alla base del cambiamento.

        SCHEMA:




        SCULTURA FAMILIARE


                                          Altro modo di rappresentazione
                                         Che precede il resoconto verbale;
                                          rappresentazione analogica dei
                                       comportamenti all’interno del contesto
                                          familiare attraverso un gioco di
                                          posture, posizioni nello spazio,
                                                vicinanze e distanze


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CARATTERISTICHE

                                                 Fa emergere EMOZIONI

                                           Introduce nuove INFORMAZIONI

                             Mette in luce i VUOTI e le IMMAGINI INTERNALIZZATE



                          AREA TRANSIZIONALE

                                                La famiglia vive questa
                                              Nuova esperienza “come se”
                                                      Fosse reale

                                        Si introduce incertezza e probabilità
                                       Che stanno alla base del cambiamento


                          ONNIS
                                                  Reintroduce il tempo
                                                  Nel sistema familiare
6) IL ROLE-PLAYING

        Il role-playing è una tecnica relazionale attiva che si distingue dalla scultura familiare
        per il suo aspetto pragmatico.

        È una sorta di rappresentazione recitata, una simulazione di azioni attraverso
        l’interazione verbale e comportamentale tra due o più ruoli ricoperti da persone diverse.
        Il suo scopo è quello di far comprendere al soggetto il suo modo di porsi nelle situazioni
        relazionali. Il role-playing viene considerato una tecnica di rappresentazione “ludica”
        che ha insita in se la presenza di un elemento di finzione che permette, però, ai
        partecipanti di vivere emozioni vere e a volte anche dolorose da poter associare ad
        eventi vissuti nella vita reale per poterli superare. Attraverso la messa in scena di una
        determinata azione collettiva si può osservare l’esplosione di sensazioni, emozioni e
        comportamenti reali.

        SCHEMA:




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ROLE-PLAYING


                                       Rappresentazione recitata
                                           Di azioni collettive
                                      Che permette l’osservazione
                                       Di comportamenti e modi
                                  Si porsi dei membri di una famiglia



                  ELEMENTO DI FINZIONE


                                  È presente un elemento di finzione
                                   Che fa sentire liberi di esprimersi
                                     Senza doversi preoccupare e
                                  Senza temere di non assecondare
                                    Le aspettative dello psicologo o
                                             Della famiglia




                                5) LA DIAGNOSI RELAZIONALE

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1) VERSO UNA DIAGNOSI DINAMICO-EVOLUTIVA

        L’osservazione relazionale cerca di evidenziare l’impalcatura che ogni famiglia presenta,
        scandita da un tempo familiare che le appartiene e che dà origine ad una più complessa
        architettura.
        La coppia, secondo Whitaker, è la risultante dello sforzo di unire insieme due diverse
        culture; questo perché ogni famiglia d’origine ha le proprie storie, i propri miti, le
        proprie tradizioni che nell’unione della coppia tendono a scontrarsi.
        Lo psicologo relazionale dovrà muoversi lungo tre generazioni se vorrà capire le origini
        dei problemi riguardanti una famiglia. Dovrà eseguire dei veri e propri “salti temporali”
        per arrivare alla formulazione di una giusta diagnosi. Dovrà essere in grado di cogliere
        assetti affettivi presenti, ricondurli nel passato e riportarli nel presente carichi di nuovi
        significati.


        SCHEMA:




        DIAGNOSI RELAZIONALE


                                            È determinata dall’osservazione
                                               Dell’impalcatura familiare
                                            E del modo in cui viene gestita
                                                  La variabile tempo



                          LA COPPIA


                                            Osservare una coppia significa
                                              Osservare l’unione di due
                                                   Culture diverse


                                             Vi è lo scontro tra tradizioni
                                                  Miti e storie di due
                                           Famiglie completamente diverse




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TRE GENERAZIONI


                                                Lo psicologo per cogliere
                                                  I veri problemi deve
                                               Eseguire dei salti temporali
                                          Che gli permettano di comprendere
                                        L’origine di determinati comportamenti




2) LA COSTRUZIONE DELLA RELAZIONE DI COPPIA

         La coppia coniugale è formata da due partner che non possono essere considerati solo
         come tali, vanno considerati anche come figli e genitori.

         La struttura è osservabile lungo due assi, quello orizzontale in cui si collocano i legami
         di pari livello gerarchico e quello verticale in cui vengono collocati legami di natura
         trigenerazionale quindi tra diversi livelli gerarchici.
         In base ad un “criterio dinamico di posizioni bilanciate o sbilanciate” vengono a
         costituirsi tre tipi di coppie coniugali:
  •   ARMONICA;
  •   CONFLITTUALE;
  •   INSTABILE.
         La coppia armonica è composta da quegli individui che pur rimanendo radicati nei
         propri sistemi di appartenenza, sono in grado di guardare a quest’ultimi con occhio
         critico e di attuare proprie scelte indipendentemente. In pratica sono quelle coppie che
         hanno raggiunto un sufficiente “equilibrio” tra appartenenza e separazione.
         La coppia conflittuale è composta da quegli individui che non sono stati in grado di
         risolvere i problemi nati durante la loro permanenza nella rispettiva famiglia d’origine.
         Da un lato si osserva un individuo che ha subito un taglio emotivo precoce e dall’altro
         un individuo che vive in uno stato di dipendenza affettiva completa. La coppia quindi
         rischia di essere “adottata” dalla famiglia d’origine di quest’ultimo in quanto incapace di
         proteggere la loro individualità dell’intrusione delle rispettive famiglie.
         La coppia instabile è caratterizzata dalla presenza di due “orfani psicosociali”, i quali
         non sono realmente autonomi a livello affettivo e scaricano questa carenza sul rapporto
         di coppia. Viene a crearsi una sorta di “matrimonio di interesse” dove l’intimità ne paga
         le conseguenze.
         L’equilibrio di una coppia parte dalle fondamenta; senza una solida base non si può
         pensare in termini di differenziazione ed individualità.


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SCHEMA:




        COSTRUZIONE DELLA COPPIA


                                                     Due assi:
                                orizzontale, ovvero i legami tra uguali generazioni
                                verticale, ovvero i legami tra generazioni diverse



                          COPPIE CONIUGALI


                         Coppia armonica, coppia radicata nei sistemi di appartenenza
                                    Che guarda a questi con occhi critico

                 Coppia conflittuale, coppia con un partner che ha subito un taglio emotivo
                    Ed un partner che non è indipendente a livello affettivo: “adozione”
                                      Da parte di quest’ultima famiglia.

                       Coppia instabile, coppia formata da due “orfani psicosociali” con
                             Carenze a livello affettivo che vanno ad intaccare il
                                Rapporto di coppia: “matrimonio d’interesse”


                             EQUILIBRIO = DIFFERENZIAZIONE E INDIVIDUALITA’


3) IL PASSAGGIO DAL RAPPORTO DI COPPIA ALLE RELAZIONI FAMILIARI

        Esiste un equilibrio tra coniugalità e genitorialità che deve essere portato avanti di pari
        passo. All’irrigidirsi dell’una anche l’altra tende a subire conseguenze negative.

        Questo perché il divenire genitori comporta, oltre che l’entrata in scena di nuove
        regole, anche il richiamare in causa le famiglie d’origine e se la coppia non ha stabilito
        dei confini solidi rischia di paragonare il nascituro ad un nuovo fratellino piuttosto che
        ad un figlio. Una famiglia armonica sarà in grado di creare una famiglia dove gli affetti
        possono circolare liberamente da un piano generazionale all’altro. In una famiglia sia
        conflittuale che instabile invece si assisterà alla creazione di un nucleo familiare nel
        quale i confini sono indeterminati e il primo figlio rischia di ricoprire due ruoli quello di
        figlio bisognoso di cure e quello di “figlio-genitore” dispensatore delle stesse. Si può
        arrivare anche alla cristallizzazione di questa modalità relazionale dove il figlio è
        continuamente messo al centro dei contrasti esistenti nella coppia.
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SCHEMA:




COPPIA COME GENITORI


                                      Diventare genitori vuol dire
                                     Ridefinire il rapporto di coppia
                                        E richiamare in causa le
                                            Famiglie d’origine


                                     CONFINI CONIUGALI STABILI


                                        Famiglie armoniche dove
                                    Gli affetti circolano liberamente
                                       Da un piano generazionale
                                                  All’altro


                                   CONFINI CONIUGALI INDEFINITI


                                      Famiglia d’origine invischiata
                                         Nel rapporto di coppia e
                                Il figlio ricopre due ruoli generazionali
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Quello di figlio-genitore dispensatore delle stesse




4) LA RELAZIONE TRA FRATELLI

        Il tipo di relazione esistente tra fratelli è indice del tipo di famiglia in cui questi sono
        cresciuti.
        Il rapporto tra fratelli è molto importante ed è caratterizzato da una certo grado di
        autonomia rispetto ai rapporti inerenti il sistema parentale.

        Le funzioni svolte da ogni fratello o sorella dipendono in modo decisivo dal ruolo che
        quest’ultimi hanno consolidato. Tale ruolo deriva da due fattori condizionanti: le
        aspettative di genitori e famiglia estesa prima della nascita del figlio e l’anticipazione da
        parte sempre del genitore di come sarà l’identità e il ruolo svolto dal figlio nelle
        dinamiche familiari.
        Nelle famiglie “normali” questi ruoli sono assegnati e modificati in modo flessibile tanto
        da garantire una crescita equilibrata per tutti i membri della famiglia; nel caso in cui
        non esista tale flessibilità si va incontro alla nascita di un sintomo, dettato dalla
        tendenza della famiglia all’“omeostasi”. La lealtà tra fratelli può essere reciproca o a
        senso unico e in questo caso ci troveremo di fronte ad un fratello genitoriale che
        dispensa cure e attenzioni senza chiedere nulla in cambio e in modo freddo e rigido.
        Se infine, alcune o tutte le responsabilità genitoriali vengono assunte dal figlio-fratello,
        allora si assisterà ad un “ipercoinvolgimento” fra fratelli.

        SCHEMA:




        RELAZIONI FRATERNE


                                              Indici del tipo di famiglia,
                                            autonome dai rapporti inerenti
                                                 il sistema parentale

                                            Dipendono dal ruolo e l’identità
                                              Consolidata, derivanti dalle

        Aspettative e anticipazioni
                                       genitoriali prima della nascita del figlio
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  • 1. 1) LE RADICI DELLA PSICOLOGIA RELAZIONALE 1) LE ORIGINI DELLE TEORIE SISTEMICHE Antropologia e sociologia sono la base conoscitiva dei contesti socio-culturali nei quali l’individuo vive e delle influenze che le relazioni e le organizzazioni familiari sembrano avere nello sviluppo della personalità. Con la teoria dei sistemi emerge la tendenza del ricercatore a spostare la sua attenzione sulle problematiche interpersonali e sui contesti in cui esse hanno luogo. La teoria generale dei sistemi viene elaborata negli anni 30 dal biologo Von Bertalanffy, il quale si basa sui concetti di sistema, organizzazione, autoregolazione, causalità circolare ed equifinalità, nel tentativo di valutare ogni fenomeno nella prospettiva dell’intero analizzabile in termini di causa-effetto. La concezione di Von Bertalanffy viene definita, proprio per questo, concezione “organistica”. Il concetto di sistema evidenzia l’importanza del tutto integrato le cui proprietà non possono essere ridotte a quelle delle sue parti. SCHEMA: SISTEMA Tutto integrato le cui proprietà non possono essere ridotte a quelle delle sue parti VON BERTALANFFY Anni ’30 Teoria generale dei sistemi Valutare ogni fenomeno in base OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 2. alla concezione ORGANISMICA, basandosi quindi su concetti come: sistema, organizzazione, autoregolazione, causalità circolare ed equifinalità. 2) RELAZIONI INTERPERSONALI E TEORIE SISTEMICHE Gli studiosi delle relazioni interpersonali evidenziano che anche l’interazione umana si “organizza” secondo i criteri e le modalità di un “sistema”. Questa nuova prospettiva si deve al gruppo di Palo Alto, i cui componenti vedono come causa diretta dell’”omeostasi” familiare, il disagio psichico individuale in termini di distorsione del comportamento comunicativo. Il modello proposto incentra il focus sulle interazioni e quindi sui comportamenti comunicativi osservabili. Il gruppo di Palo Alto infatti, si basa sul concetto batesoniano di “doppio legame”, ovvero la comunicazione disfunzionale tipica delle relazioni diadiche. Tuttavia il gruppo non coglie la complessità del pensiero di Bateson, rimanendo intrappolato in una prospettiva meccanicistica di causalità lineare. Quindi nello studio del sistema familiare, l’idea guida rimane l’ottica eziopatogenetica; se nel sistema familiare esiste una comunicazione disturbata subentra inevitabilmente una patologia. Grazie ad Haley, si inizia a considerare l’interazione come comunicazione, non più solo diadica, ma triadica. Inoltre, la famiglia non viene più osservata nel qui ed ora, ma viene studiata come un gruppo con una storia, concretizzato dal dipanarsi, nel tempo, di legami affettivi. I sintomi appaiono adesso, come un segnale del disagio relazionale dell’intera famiglia che tenta di comunicare un conflitto tra continuità e cambiamento. La “psicologia relazionale” si basa su alcune idee condivise: • La famiglia viene considerata come se fosse un sistema; • Ogni comportamento viene letto come funzione della relazione (fenomeno calato nel suo contesto). Il contesto diventa importante proprio perché viene considerato come l’aspetto della relazione che qualifica la comunicazione verbale e che definisce il livello di contenuto. I contenuti stessi acquisiscono dignità relazionale perché modificano il contesto e diventano “marche” di contesto. SCHEMA: OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 3. RELAZIONI INTERPERSONALI Interazioni umane organizzate secondo i criteri e le modalità di un sistema PALO ALTO I sintomi all’interno di una famiglia dipendono dal disagio psichico individuale determinato da una distorsione del comportamento comunicativo nella diade madre-bambino si basa su una prospettiva meccanicistica di causalità lineare HALEY L’interazione viene considerata come comunicazione triadica La famiglia come gruppo con una storia, plasmato dai legami affettivi che si sono dipanati nel tempo i sintomi come segnale di un disagio relazionale dell’intera famiglia che vive un conflitto PSICOLOGIA RELAZIONALE 3) LE DUE ANIME DEL MOVIMENTO FAMILIARE Lo studio delle relazioni familiari viene intrapreso da due correnti di pensiero. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 4. La prima è rappresentata dal gruppo di Palo Alto il quale nega attraverso lo studio dell’individuo nel presente, l’esistenza di un mondo interiore e quindi la veridicità di una prospettiva psicoanalitica. La seconda è rappresentata da tutti coloro che cercano di integrare la tradizione psicoanalitica e la prospettiva sistemico-relazionale allargando lo studio alla famiglia come contesto nel quale l’individuo si relaziona e si costituisce nel tempo. Quest’ultimi cercano di volgere l’attenzione agli aspetti soggettivi e storici della famiglia: “il tempo viene reintrodotto nella famiglia”. SCHEMA: PROSPETTIVA SISTEMICO-RELAZIONALE Due correnti di pensiero: PALO ALTO TEORICI RELAZIONALI Negazione della tradizione Integrazione della prospettiva psicoanalitica e affermazione psicoanalitica e della prospettiva dello studio dell’individuo sistemico relazionale nel presente privo il tempo viene reintrodotto nella di un mondo interiore sistema familiare OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 5. 4) I CONCETTI DI INTERAZIONE E DI RELAZIONE Ora l’attenzione tende a focalizzarsi sui concetti di interazione e relazione: • Per interazione si intende la parte del comportamento che è osservabile nel qui ed ora; • Per relazione, invece, si intende l’aspetto profondo che sottostà all’interazione che non è sempre osservabile, a cui l’individuo partecipa con le sue emozioni, aspettative, motivazioni, con tutto ciò che attiene alla sua soggettività. Sulla base di questi due concetti troviamo due filoni teorici. Il primo, Palo Alto, si basa sull’interazione e ne fa l’oggetto di studio, ponendosi in una posizione di distanza da tutto ciò che ci può essere di introspettivo ed emotivo. Il secondo è rappresentato da quegli studiosi che usano la propria personalità come strumento per la valutazione e l’intervento nelle relazioni familiari; essi partecipano alla costruzione di uno spazio condiviso con la famiglia nel quale quest’ultima possa crescere considerando la conoscenza che ogni componente ha di sé. SCHEMA: INTERAZIONE E RELAZIONE Due concetti basilari nella prospettiva sistemico-relazionale INTERAZIONE RELAZIONE Parte del comportamento Aspetto profondo del osservabile nel qui ed ora comportamento, non sempre osservabile a cui l’individuo OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 6. partecipa con emozioni, aspettative e motivazioni PALO ALTO TEORICI RELAZIONALI Si basa sull’INTERAZIONE e Si basano sulla RELAZIONE ne fa l’oggetto di studio usando la propria personalità distaccandosi dalla sfera introspettiva come strumento attraverso il quale creare uno spazio condiviso con la famiglia nel quale questa ultima possa crescere e progredire MODELLO SISTEMICO 5) SULL’INTERSOGGETTIVITA’ DELL’OSSERVAZIONE Con la prima cibernetica e Palo Alto l’osservazione viene vista come un’azione a senso unico, esterna e naturale, unico mezzo per raggiungere una conoscenza obbiettiva della realtà fondata sulla separazione tra osservatore ed osservato. Solo con la seconda cibernetica e l’introduzione di fenomeni quali la soggettività individuale si giunge alla concezione di un’osservazione come attività di scambio e produzione di informazioni tra soggetti “attivi”. L’osservatore entra a far parte del sistema osservato portando con se anche l’immaginazione creativa, prima rappresentante della soggettività. Si mette in rilievo quindi, l’importanza della relazione osservatore-osservato. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 7. L’osservazione in questo modo diventa autoreferente, ovvero, l’osservatore si confronta con le esperienze passate che hanno contribuito alla formazione del proprio sé, utilizza se stesso come mezzo di conoscenza. L’oggettività è illusoria perché è l’osservatore che decide cosa osservare e a quale metodo e teoria far riferimento. La qualità delle informazioni che vengono raccolte, dipende soprattutto dalla natura del rapporto che si va stabilendo tra lui e chi viene osservato. Scegliere la relazione come oggetto e luogo dell’osservazione comporta delle implicazioni: • Compito dello psicologo relazionale è quello di osservare in che modo i singoli componenti della famiglia percepiscono, spiegano, interpretano e attribuiscono significato ed intenzionalità ai rapporti interpersonali in cui sono coinvolti; • È importante osservare l’interdipendenza degli stati mentali di ciascun membro e le premesse comuni a tutto il nucleo familiare; • Psicologo relazionale e cliente partecipano entrambi alla co-creazione di una nuova realtà di significati e pattern comportamentali che permette alla famiglia di riorganizzarsi secondo modalità più funzionali. La Psicologia relazionale si configura come la disciplina più adeguata a cogliere i processi di crescita di una persona all’interno dei suoi contesti relazionali. SCHEMA: OSSERVAZIONE Attività di scambio e produzione Di informazioni tra soggetti attivi RELAZIONE OSSERVATORE-OSSERVATO La relazione si pone come oggetto e luogo della Osservazione e la qualità delle informazioni Raccolte dipende dalla natura del rapporto Psicologo-paziente che si viene a creare Per garantire tale tipo di osservazione Bisogna: osservare come i membri attribuiscono significato ed intenzionalità ai rapporti interpersonali in cui sono OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 8. coinvolti; osservare l’interdipendenza degli stati mentali di ciascun membro e le premesse comuni; determinare una co-creazione di una nuova realtà nella quale la famiglia possa riorganizzarsi. 2) CICLO VITALE E PROCESSI EVOLUTIVI DELLA FAMIGLIA 1) IL TEMPO FAMILIARE Ogni sistema familiare possiede una propria architettura temporale, ovvero, un tempo che si organizza su due diverse linee, quella di un passato antico e quella di un futuro basato sulle speranze e le aspettative delle generazioni più anziane. Il passato della nuova coppia è formato dall’intreccio delle storie delle due famiglie d’origine; il nuovo nucleo ne rappresenta il punto d’incontro. Da qui, si arriva al “concetto di vita familiare” che implica l’adozione di una visione processuale della famiglia. Bisogna considerare la correlazione tra fattori di cambiamento come evoluzione dei singoli individui e fattori legati ai compiti del gruppo familiare come sistema. Il “processo evolutivo” della famiglia consiste in spostamenti in avanti, verso nuovi stadi di sviluppo e in spostamenti all’indietro, per integrare il “vecchio” con il “nuovo”. SCHEMA: TEMPO FAMILIARE Tempo che si basa su due linee Un passato antico ed Un futuro fatto di speranze e Aspettative OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 9. VISIONE PROCESSUALE Bisogna considerare le correlazioni Fra evoluzione individuale all’interno Del sistema ed evoluzione dei fattori Legati ai compiti del gruppo familiare PROCESSO EVOLUTIVO La famiglia effettua spostamenti in avanti Per raggiungere nuovi stadi di sviluppo Spostamenti all’indietro Per riorganizzarsi e integrare vecchio con nuovo 2) IL CICLO DI VITA: LA FAMIGLIA COME SISTEMA CHE SI MODIFICA NEL TEMPO. La famiglia è un sistema vivente che si sviluppa seguendo un processo per stadi inseriti in una dimensione temporale. Passa attraverso una serie di epoche definite: • Plateau, ovvero periodi di stabilità strutturale; • Transizione, ovvero periodi caratterizzati da profonde trasformazioni psicologiche e strutturali. Nello sviluppo del sistema familiare ci sono, quindi, periodi di equilibrio nei quali vige una profonda padronanza di funzioni e capacità e periodi di squilibrio grazie ai quali il sistema, si dirige verso un nuovo stadio più complesso. Quindi la famiglia è un sistema complesso predisposto ad una stabilità dinamica in grado di perseguire una evoluzione attraverso un processo di perdita dell’equilibrio e di riorganizzazione verso un nuovo ordine di equilibrio instabile. Sono di due tipi gli eventi che spingono al passaggio in una nuova fase: • Eventi normativi, ovvero quegli eventi che sono noti e prevedibili e che innescano periodiche trasformazioni della struttura; OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 10. Eventi paranormativi, ovvero quegli eventi che non sono prevedibili e che moltiplicano le modificazioni della struttura relazionale del sistema familiare. Queste situazioni critiche mettono a dura prova il sistema relazionale e richiedono un cospicuo utilizzo di energie per poterle superare e per poter riorganizzare tutta la struttura familiare. L’entità dell’evento critico comunque è determinata dal significato che viene attribuito loro dalla famiglia e dal momento in cui si verifica. Il superamento dei momenti critici dipende dal grado di minaccia attribuitogli e dalle risorse a disposizione della famiglia stessa. Quando la famiglia si blocca e non attua un cambiamento, possono sorgere problemi e disturbi. Il modello del ciclo vitale consiste proprio nel poter osservare il cambiamento e la riorganizzazione nel passaggio da una fase all’altra. Inoltre lo stress legato alle trasformazione costituisce un potenziale di sviluppo. Tale stress è generato dall’opposizione di due diverse tendenze nel periodo di transizione tra il cambiamento e la riorganizzazione: • Il desiderio di tornare indietro a situazioni note e familiari; • L’aspettativa della conquista di nuove possibilità che si prospettano cariche di potenziali positivi. La visione temporale della famiglia ha conferito al termine “crisi” un significato positivo. La crisi è solo il momento iniziale, ovvero la scintilla che apre le porte di un nuovo stadio tutto da conoscere. Questa comporta la ripresa della crescita verso livelli di differenziazione più elevati. Il superamento di tali momenti dipende dalle risorse interne della famiglia. Infine, ogni fase del ciclo vitale riguarda almeno tre diverse generazioni, questo perché ogni evento critico ha un impatto diverso sulle persone che vivono ruoli diversi. SCHEMA: PROCESSO PER STADI Tra uno stadio e l’altro troviamo: MOMENTI DI PLATEAU MOMENTI DI TRANSIZIONE DUE EVENTI CHE SPINGONO AD UNA NUOVA FASE OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 11. Normativi Paranormativi Eventi attesi e prevedibili eventi non prevedibili che Che innescano periodiche moltiplicano le modificazioni Trasformazioni della struttura della struttura familiare SITUAZIONI CRITICHE Il loro superamento dipende Dal grado di minaccia attribuitogli dalla Famiglia e dalle risorse possedute Da quest’ultima RISORSE Determinate della stress Legato alla situazione di crisi STRESS Determinato dall’opposizione di Due diverse tendenze nel Momento di transizione tra Il vecchio e il nuovo stadio Il desiderio di tornare indietro l’aspettativa di conquista di nuove A fasi di sviluppo conosciute e possibilità cariche di potenziale Meno spaventose positivo OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 12. 3) DIMENSIONE PLURIGENERAZIONALE DEL CICLO DI VITA FAMILIARE La storia di ogni sistema familiare è caratterizzata “dall’intreccio di storie individuali, legami intergenerazionali ed esperienze condivise”, che si susseguono in un tempo che trova forma nel “perpetuarsi delle generazioni”. Anche se la famiglia è suddivisa in diversi nuclei, essa rimane legata attraverso “fili invisibili” che ricollegano tutte le generazioni ad un unico tempo familiare. Ogni individuo, che nasce in una famiglia, è chiamato a rispettare aspettative e ruoli e a sottostare a norme, valori e comportamenti prestabiliti. L’osservazione trigenerazionale di una famiglia, ci permette di studiare il riproporsi ciclicamente dei cosiddetti nodi da sciogliere ovvero, le modalità con cui vengono affrontati i momenti di crisi di una famiglia. L’individuo deve interiorizzare le regole del sistema relazionale in cui è inserito e sviluppare una serie di lealtà nei suoi confronti. Viene a crearsi così, un sistema di crediti e debiti da saldare tra genitori e figli. Questi ultimi una volta cresciuti dovranno trovare il modo per saldare il debito accumulato durante la permanenza a casa dei genitore anche dopo lo svincolo dalla famiglia. Difficile inoltre è trovare un equilibrio tra lealtà orizzontali quali quelle con il coniuge e lealtà verticali quali quelle con le generazioni precedenti. Di solito, il mettere al mondo una nuova generazione è visto come la “restituzione” alla generazione precedente di ciò che si è ricevuto. SCHEMA: OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 13. DIMENSIONE PLURIGENERAZIONALE Intreccio di storie individuali, legami Intergenerazionali e esperienze condivise In un unico tempo familiare INDIVIDUO COME MEMBRO DELLA FAMIGLIA Interiorizzare regole e sviluppare lealtà Deve rispettare aspettative e ruoli stabiliti FIGLI DEBITORI NUOVA COPPIA Restituiscono ciò che hanno ricevuto l’individuo sviluppa delle lealtà Attraverso la creazione di una con il rispettivo partner Nuova generazione LEALTA’ VERTICALI LEALTA’ ORIZZONTALI 4) I MITI FAMILIARI COME ESPRESSIONE E VEICOLO DELLA CULTURA FAMILIARE L’identità culturale di una famiglia è caratterizzata da un sistema di valori ideo-affettivi modellato nel tempo da più generazioni che riguarda comportamenti e aspettative caratterizzanti l’esercizio dei ruoli e il modo di affrontare gli eventi significativi. Il modello normale della famiglia può essere costruito sulla base di una condivisione di un’immagine idealizzata ovvero il mito. Attraverso il mito, vengono trasmesse alle nuove generazioni, modalità di comportamento relazionale, valori, ruoli e funzioni. Il mito può essere considerato un modello interpretativo necessario per interpretare la realtà familiare. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 14. Importante per lo psicologo relazionale è lo studio della funzione del mito, che è quella di trasmettere significati attraverso un materiale “significante” condiviso. Il mito nasce grazie all’esaltazione nel tempo, di aspetti significativi di un oggetto in cui spiccano elementi “organizzatori” capaci di tracciare un tema o una trama. Essendo un prodotto di un pensiero collettivo, conduce alla cristallizzazione di alcune idee che non riguardano l’oggetto mitico in sé, ma l’insieme dei soggetti che contribuiscono a mantenere il mito in vita. Il mito possiede un significato interpersonale molto importante dato dalla cooperazione di più soggetti e dall’unione di una rete di rapporti dispiegata nel tempo. Il tempo è un elemento fondamentale: più passa il tempo più il mito si rafforza. Caratteristiche principali del mito sono: • Ridondanza, ovvero riproposizione nel tempo del mito; • Astoricità, ovvero il mito fa parte del patrimonio storico di più di una generazione; • Uso del concreto, ovvero il mito utilizza personaggi, eventi, cose reali; • Rappresentatività, ovvero il mito è capace di rappresentare la visione condivisa della realtà sulla quale è costituita l’identità dei singoli. SCHEMA: MITO Condivisione di una Immagine idealizzata; rappresentate di modalità di comportamento relazionale valori, ruoli e funzioni PRODOTTO DEL PENSIERO COLLETTIVO Porta alla cristallizzazione Di idee che riguardano i Soggetti che mantengono In vita il mito stesso CARATTERISTICHE RIDONDANZA ASTORICITA’ USO DEL RAPPRESENTATIVITA’ OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 15. CONCRETO I VALORI MITICI: OSTACOLO O RISORSA NEL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE Il mito viene vissuto dall’individuo come una “nicchia protettiva” e dalla famiglia come la propria “identità culturale” alla quale tutti possano attingere. I miti familiari proprio per la loro onnipresenza possono essere una risorsa o un ostacolo nel processo di individualizzazione dei singoli membri del nucleo familiare. Tale processo vede lo sviluppo della personalità dell’individuo inserito in un duplice processo di continuità e crescita, che porta al congiungersi di sentimenti di appartenenza e desiderio di separazione. Se il mito viene assimilato, diventerà una grande risorsa per la persona che ha scelto di seguirlo. Se, invece, prevalgono gli aspetti di vincolo, lo squilibrio tra vicinanza e separazione si evidenzia portando l’individuo ad inglobare il mito come un insieme di conoscenze a lui estranee e distaccate. Elaborare il mito familiare significa accettarlo e farlo proprio come base del processo di separazione. Credere nel mito significa sentirsi meno soli, non abbandonati a se stessi, ma rassicurati dalla presenza costante della famiglia. È all’interno di questa fitta rete di relazioni “trigenerazionali” che nasce e si sviluppa l’identità del singolo individuo; è da qui che si avvia il processo di differenziazione del sé. SCHEMA: MITO Identità Culturale Nicchia Protettiva Famiglia Individuo PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE Il mito può essere una RISORSA o un OSTACOLO RISORSA OSTACOLO OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 16. Prevale un senso di il mito viene vissuto Appartenenza al sistema come insieme di elementi familiare e quindi una estranei alla propria individualità Accettazione del mito quindi di intralcio al processo Come proprio di differenziazione del sé 5) DIFFERENZIAZIONE DEL SE’ Differenziazione sta ad indicare il processo di svincolo dell’individuo attraverso il lavoro continuo di autodefinizione e di individualizzazione. Tale processo è influenzato da diversi fattori tra i quali il principale è rappresentato dalla reazione del sistema emotivo della famiglia nucleare a sua volta influenzato dal clima della famiglia d’origine. Colui che si interessò principalmente al concetto di differenziazione è Bowen il quale coniò il concetto di “massa indifferenziata dell’Io familiare” e il concetto di “ritorno a casa sistematico”. Secondo Bowen, le forze transgenerazionali sono alla base delle relazioni attuali, ovvero le difficoltà presenti nel rapporto di coppia attuale, rappresentano una sorta di riparazione o cancellazione degli antichi paradigmi relazionali, sentiti come disturbanti. Bowen rappresenta questo processo come parte di un continuum che va dalla fusione estrema alla totale differenziazione del sé. L’ultimo stadio di questa scala rappresenta la perfezione ovvero una maturità emotiva completa che è quasi impossibile riscontrare OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 17. nella realtà. La cosa più importante è raggiungere un giusto equilibrio tra appartenenza e separazione. SCHEMA: DIFFERENZIAZIONE DEL SE’ Processo di svincolo dell’individuo Attraverso individualizzazione e autodefinizione È influenzato della reazione del sistema Emotivo della famiglia nucleare BOWEN 1° CONCETTO 2° CONCETTO “Massa indifferenziata dell’Io familiare” “ritorno a casa sistematico” Forze transgenerazionali OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 18. Influenzano le relazioni attuali Della nuova coppia che Le percepisce come disturbanti CONTINUUM Fusione completa Totale differenziazione del sé 6) TAGLIO EMOTIVO Il taglio emotivo subentra dopo una separazione prematura dell’individuo dal nucleo familiare, attraverso la quale si cerca di evitare il confronto e la risoluzione dei problemi insorti durante il processo di separazione-individuazione. Ne conseguirà la nascita di un sistema relazionale difettoso nel rapporto di coppia formatosi dopo la improvvisa separazione dell’individuo. Quest’ultimo cercherà di trovare nella nuova relazione la chiave per risolvere i problemi. Questa sorta di sradicamento parziale o totale, porta il soggetto a vivere in una condizione di inquietudine esistenziale che si ripercuote su tutti i rapporti da quest’ultimo condivisi. Secondo Bowen l’unico modo per poter superare il taglio emotivo è quello di far riconnettere l’individuo al momento in cui il taglio è avvenuto cercando di intraprendere una ricostruzione attiva dei legami emotivi intergenerazionali ed una elaborazione attiva delle perdite che non devono essere negate, ma comprese e fatte proprie. SCHEMA: OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 19. TAGLIO EMOTIVO Separazione prematura dell’individuo Dal nucleo familiare Conseguenze sul rapporto di coppia E creazione di uno stato di Inquietudine esistenziale BOWEN Ricostruzione attiva dei legami Intergenerazionali Elaborazione del lutto 7) FIGLIO CRONICO OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 20. Condizione che si manifesta nell’adulto incapace di superare la fase precedente quella della maturità. Comporta meccanismi di negazione che giustificano la dipendenza dai propri genitori come dovuta; una sorta di lealtà che sarà la causa di disfunzioni sociali, coniugali e familiari. Il rapporto coniugale soprattutto, tende al deterioramento per via della permanente intrusione della famiglia d’origine dell’uno o dell’altro coniuge. Tale intrusione non potrà essere evitata fino a quando non avverrà una vera e propria separazione dell’individuo dal nucleo familiare d’origine. SCHEMA: FIGLIO CRONICO Mancata separazione dal Nucleo genitoriale d’origine E conseguente intrusione Della famiglia d’origine nel Rapporto coniugale DETERIORAMENTO DELLA COPPIA OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 21. 3) EVOLUZIONE DEL SISTEMA FAMIGLIA: CONSOLIDAMENTO DI NUOVE FORME FAMILIARI 1) PREMESSA Famiglia e società sono in stretta correlazione: al mutare della società cambiano anche tutte le strutture e le funzioni familiari. Ma questa correlazione non è a senso unico, infatti la famiglia rappresenta un elemento attivo responsabile del mutamento sociale, è uno degli attori principali che contribuiscono a definirne i modi e i sensi. Negli ultimi cinquant’anni è iniziato un processo di trasformazione della famiglia lasciandola comunque, il primo sistema di reti di solidarietà sul quale “le persone continuano ad investire e costruire il proprio senso di identità ed appartenenza”. SCHEMA: FAMIGLIA E SOCIETA’ Stretta correlazione Al variare dell’una Varia anche l’altra FAMIGLIA Si sta modificando OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 22. Pur rimanendo Il primo sistema Di solidarietà dove L’individuo può formare La propria identità e Senso di appartenenza 2) CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI E NUOVE FORME DI FAMIGLIA Le trasformazioni della struttura familiare dipendono anche, dal cambiamento di alcuni fenomeni demografici. Il primo è il rinvio della nascita del primogenito con il continuo calo della fecondità nei primi anni di matrimonio; questo porta all’innalzamento dell’età media delle madri alla nascita del primogenito e caduta delle nascite di ordine superiore a due. Un altro fattore demografico è la crisi della nuzialità rappresentata dal calo del numero di matrimoni e dalla fragilità dell’unione coniugale. Queste trasformazioni demografiche hanno portato ad una pluralità di forme familiari. SCHEMA: FENOMENI DEMOGRAFICI OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 23. Rinvio della nascita del Calo della fecondità nei Innalzamento dell’età Crisi della nunzialità Primogenito primi anni di matrimonio delle madri al 1°f PLURALITA’ DI FORME FAMILIARI 3) FAMIGLIE MONOGENITORIALI La prima forma di famiglia è quella monogenitoriale, ovvero la famiglia avente un solo genitore ed almeno un figlio. Tale famiglia è tra le più rinomate per via delle difficoltà che incontra a livello sia relazionale che sociopolitico. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 24. Derivano, comunque, da scelte individuali volontarie e si rispecchiano nella fragilità coniugale che sta diventando sempre più comune. Un elemento ricorrente in questo tipo di famiglia è la femminilizzazione del nucleo familiare perché nell’80% dei casi l’unico genitore è di sesso femminile. Importante inoltre, è considerare le problematiche derivanti dal divorzio che vede principalmente l’affidamento dei figli alla madre anche e soprattutto a livello consensuale; così il divorzio oltre ad essere un evento critico a livello sociale ed economico, lo diventa anche sul piano psicologico. I figli devono superare difficoltà sotto molti punti di vista soprattutto se fra i genitori vige una forte conflittualità. Anche la qualità delle relazioni genitore-figlio viene toccata, infatti si rischia di produrre relazioni o di eccessiva dipendenza o di troppa disinvolta emancipazione che porta il figlio ad assumersi un ruolo che non gli compete, quello di compagno sostitutivo accanto al genitore rimasto solo. Inoltre, molte madri con figlio ritornano a casa dai genitori dopo il divorzio creando una sorta di dispersione dei confini: madre e figlio si trovano sullo stesso piano generazionale, si perdono i ruoli originari dando inizio al rinvio delle responsabilità materne che vengono sostituite dalla famiglia estesa. SCHEMA: FAMIGLIE MONOGENITORIALI Famiglie formate da un unico Genitore, principalmente di Sesso femminile ed almeno Un figlio Deriva da una scelta Individuale volontaria Porta problematiche di tipo Sociale ed economico Oltre che psicologico Si perdono i ruoli Originari e vi è confusione Dei confini generazionali Madre e figlio si OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 25. Ritrovano sullo stesso Piano generazionale RITORNO ALLA FAMIGLIA DI ORIGINE 4) FAMIGLIE RICOSTITUITE La famiglia ricostituita è formata da due persone provenienti entrambe o solo una di esse da un precedente matrimonio che vivono insieme ai figli nati da questo precedente matrimonio e molte volte ai figli nati dalla più recente unione. Le problematiche scaturite da questo tipo di famiglia sono principalmente tre ovvero, incertezza nei confini, nei termini da utilizzare e nei ruoli assunti. La famiglia ricostituita può essere vista come una risorsa sia a livello affettivo che relazionale, perché i figli possono rapportarsi con una famiglia più estesa rispetto ad una famiglia tradizionale e può crearsi una fitta rete di solidarietà familiare. Tuttavia la nascita di queste nuove relazioni può causare svariati problemi. Primo fra tutti è la difficoltà di stabilire il ruolo del genitore acquisito; gli adulti dovranno sforzarsi di trovare un sistema equilibrato che non vada ad infierire in maniera traumatica sui figli che si troveranno confusi in presenza di una persona che all’apparenza cerca di prendere il posto del proprio genitore biologico. Un altro problema molto sentito è la funzione educativa del genitore non biologico; quest’ultimo non ha un ruolo stabile, ma flessibile e non sovrapponibile a quello del genitore biologico. Mancano norme sociali e giuridiche alle quali tali famiglie possano far riferimento e che regolino in modo organico la loro vita. SCHEMA: FAMIGLIE RICOSTITUITE Due persone provenienti entrambe O solo una da un precedente Matrimonio con figli nati da Quest’ultimo e dalla nuova unione RISORSA RELAZIONALE I figli godono di una OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 26. Fitta rete di relazioni familiare Per via dell’estensione Dei membri della famiglia Dopo la seconda unione PROBLEMATICHE RUOLO: il nuovo genitore Non potrà mai sovrapporsi al Genitore biologico; verrà visto come un intruso inizialmente EDUCAZIONE: il genitore acquisito Avendo un ruolo flessibile Non potrà essere visto come Una figura educativa inizialmente MANCANZA DI NORME SOCIALI E GIURIDICHE 5) FAMIGLIE UNIPERSONALI Tali famiglie sono composte da un solo membro che vive solo. Si distinguono in base all’età: i giovani tendono a rimanere celibi o nubili per via del rinvio provvisorio nell’assunzione di responsabilità adulte; gli adulti dopo una separazione o un divorzio non si sentono pronti ad affrontare una nuova relazione; gli anziani vivono soli per via della perdita del loro coniuge. I giovani vivono così una sorta di condizione che funge da intermezzo tra più esperienze di vita di coppia con caratteristiche di instabilità e breve durata. Per Louis Roussel è una “modalità di realizzazione personale provvisoria” in attesa di un nuovo rapporto. SCHEMA: FAMIGLIE UNIPERSONALI Sono quelle famiglie formate OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 27. Da una sola persona GIOVANI: rinvio delle responsabilità Di una persona adulta Utilizzano questa forma familiare Come una modalità di realizzazione Personale provvisoria ADULTI: rimasti soli dopo Un divorzio o una separazione Non hanno il coraggio o la voglia Di ricostruirsi una vita di coppia ANZIANI: per lo più vedove/i Che hanno perso il proprio coniuge 6) FAMIGLIE DI FATTO Le famiglie di fatto scaturiscono dalla crisi della nuzialità e sono rappresentate da quelle coppie che scelgono di non istituzionalizzare la loro unione nel timore di un fallimento. La minore presenza di figli è un’altra caratteristica di queste famiglie rispetto alle coppie coniugate. Questo perché le famiglie di fatto basano il loro rapporto sulla vita di coppia e sull’autorealizzazione personale non sulla procreazione. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 28. Nel nostro paese questa nuova forma familiare sta prendendo piede anche se in maniera impercettibile. Rappresentano un tasso molto basso e questo per svariati motivi. La non completa accettazione sociale di questo tipo di vita di coppia; la tendenza dei giovani di permanere a casa anche dopo il raggiungimento dell’età adulta e la tendenza di vivere quindi rapporti di coppia sotto tetti diversi. Anche dopo la fine un precedente matrimonio vi è la propensione a formare un nucleo familiare senza vincoli matrimoniali e senza una stabile convivenza per timore di incappare in un ulteriore fallimento. A risentirne, di questa nuova situazione sono i figli i quali saranno circondati principalmente da figure femminili stabili e figure maschili mobili. SCHEMA: FAMIGLIE DI FATTO (convivenza) coppie che non scelgono di istituzionalizzare la loro unione e che convivono sotto lo stesso tetto OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 29. CARATTERISTICHE Minore presenza di figli Maggiore propensione alla Autorealizzazione personale E alla vita di coppia 7) FAMIGLIE ADOTTIVE Ogni singola esperienza adottiva rappresenta una storia unica ed irripetibile. Ogni coppia che accoglie un bambino rappresenta un microcosmo che dovrà abituarsi alla presenza di un nuovo membro nel nucleo familiare. Per effetto dell’adozione il sistema famiglia si modifica e non si ferma a questa prima tappa. L’adozione è solo l’inizio di una serie di cambiamenti nella ricerca di una dimensione nella quale venga salvaguardato il senso di appartenenza. La qualità della relazione nell’esperienza adottiva dipende dai vissuti precedenti la scelta dell’adozione. La coppia deve scegliere se affrontare il problema della sterilità ed elaborarlo, oppure negarlo arrivando così alla creazione di un ambiente sfavorevole e poco accogliente per il bambino adottato. Quest’ultimo porta con sé un bagaglio, un’esperienza delle volte traumatica che va dal ricordo della perdita della precedente famiglia a l’aver vissuto situazioni particolari prima di essere adottato. I genitori adottivi dovranno avere la forza di gettare un ponte tra la storia passata del bambino e l’esperienza adottiva per far sì che il bambino possa esprimersi liberamente, possa esprimere liberamente le proprie emozioni. Importante per la famiglia adottiva è il supporto della propria famiglia allargata e per quanto riguarda il nuovo arrivato è importante anche il supporto fraterno qualora fossero presenti figli naturali. SCHEMA: OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 30. FAMIGLIE ADOTTIVE Rappresentate da quelle Coppie che per problemi Di qualsiasi natura Non possono avere figli Naturali e per questo decidono Di adottare un bambino Nato da un altro rapporto La coppia per forza di cose Dovrà modificare il proprio Stile di vita per far sì Che il bambino possa integrarsi Più facilmente I cambiamenti continuano Fino a quando non si arriva Ad una dimensione in cui Possa essere salvaguardato Il senso di identità ed appartenenza IL BAMBINO Porta con se una storia Delle volte anche difficile Si deve costruire un ponte tra Passato e presente così che il bambino possa sentirsi Libero di esprimere se stesso. 8) MATRIMONI MISTI Per matrimonio misto si intende l’unione di un individuo autoctono e di un individuo straniero in un “contesto migratorio”. Determina l’incontro di due culture diverse e quindi rappresenta la spia di un mutamento evidente dell’istituzione famiglia. È possibile identificare alcune tematiche di rilievo che la coppia mista dovrà continuamente affrontare diversamente dalle altre tipologie di coppia. Prima di tutto la diversità che può contribuire a far nascere l’attrazione tra de persone. Successivamente però, tale scelta di condividere la propria vita insieme ad una persona OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 31. diversa dal proprio gruppo può rappresentare un problema in quanto può essere vista dalla famiglia d’origine come una sorta di tradimento o rifiuto delle proprie radici. La nascita dei figli può essere l’elemento necessario per un riavvicinamento alle proprie famiglie d’origine, ma può essere anche la fonte di ulteriori tensioni all’interno della coppia mista. Tali tensioni scaturiscono principalmente in rapporto al tipo di educazione che si dovrà attuare con i figli, se quella della madre o del padre. Principalmente il problema nasce se vi è, nella coppia, differenza di religione. Si potrebbe arrivare addirittura all’estromissione di una delle due culture. In caso di divorzio i problemi aumentano ed i figli che dovrebbero trarre maggiori risorse da questo tipo di unione, si trovano contesi fra due fuochi ed in attesa di continui trasferimenti. Se la coppia comprende che ciò che c’è di diverso sono solo i punti di vista può solo che trarre beneficio dalle diversità usandole come punti di forza e non di scontro. SCHEMA: MATRIMONI MISTI Coppia formata da un individuo Autoctono ed un individuo straniero Diversità, educazione, nascita di figli, divorzio Sono le principali tematiche affrontate Da questo tipo di sistema familiare Tali tematiche potrebbero tramutarsi In problematiche allorquando la Coppia non riesca a comprendere Che ciò che c’è di diverso sono Solo i punti di vista I figli dovrebbero uscirne avvantaggiati In quanto vivere conoscendo due Diverse culture può portare All’ampliamento delle risorse Relazionali e affettive OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 32. 9) FAMIGLIE IMMIGRATE La famiglia migrante si situa tra la società d’origine e la società che l’accoglie e questo tende ad incidere sulle normali fasi del ciclo di vita familiare. Il passato vissuto nella terra natia determinerà il futuro e il tipo di aspettative di questa forma familiare. Per questo il migrante ha il dovere di non dimenticare le tradizione della propria famiglia e del proprio paese d’origine pur cercando di vivere in modo completo e soddisfacente la nuova realtà che lo circonda. Vi sono diversi modelli adattivi per la famiglia immigrata: • Inclusivo, ovvero caratterizzato dal tentativo di instaurare rapporti molto stretti ed esclusivi con persone provenienti dallo stesso Paese d’origine; • Espansivo, ovvero caratterizzato da un’apertura nei confronti dell’ambiente circostante. Chi subisce maggiori conseguenze determinate dalla migrazione è la prima generazione, la quale deve affrontare la mediazione tra l’impatto con l’esterno, la gestione della relazione con i figli e la ridefinizione dei rapporti con la famiglia d’origine. Un altro problema importante è quello dell’educazione dei figli, spia del modello adattivo scelto dalla famiglia immigrata. La seconda generazione è a rischio, perché dipende completamente dalle scelte dei genitori e contraddire queste scelte comporterebbe la difficoltà a riconoscersi pienamente appartenenti alla cultura d’origine o a quella ospitante. Contraddire la prima generazione sembrerebbe quasi tradire la lealtà dovuta alla famiglia. Sarà compito della terza generazione trovare i giusti collegamenti tra passato e futuro e tra esigenze della cultura familiare di appartenenza e esigenze del nuovo ambiente sociale. SCHEMA: FAMIGLIE IMMIGRATE Famiglie che si trovano in sospeso Tra la società d’origine e la Società che accoglie MODELLI ADATTIVI Inclusivo: esclusione dell’ambiente ospitante preferenza persone stesso paese d’origine OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 33. Espansivo: apertura al nuovo ambiente sociale PROBLEMATICHE: • Impatto con l’esterno • Gestione della relazione con i figli • Ridefinizione dei rapporti con la famiglia d’origine • Educazione dei figli come spia del modello adattivo 10) COPPIE OMOSESSUALI L’omosessualità oggi è vista come una condizione esistenziale caratterizzata da affettività, progettualità e relazione. Le coppie omosessuali si pongono come una sfida al tradizionale modo di concepire la relazione intima duale. Comunque la maggioranza degli eterosessuali riserva ancora oggi un trattamento discriminatorio alle coppie gay; esiste ancora una sorta di rifiuto che costringe queste persone a vivere la propria vita sentimentale ed affettiva in un contesto di marginalità sociale. Questo deriva da un’errata lettura patologica dell’omosessualità che ha portato a considerare come cause della “malattia omosessuale” le relazioni disfunzionali della famiglia d’origine. Per la coppia omosessuale la confessione ai genitori della propria omosessualità è la fase più dura da affrontare. Tale confessione è in grado di provocare forti mutamenti nel sistema familiare a livello sia individuale che interpersonale. Diciamo che la dichiarazione d’essere omosessuali è strettamente correlata con il desiderio dell’individuo omosessuale di differenziarsi e di stabilire nuovi rapporti emotivamente significativi. Il non riuscire a confessare la propria omosessualità è indice di stallo evolutivo nel processi di separazione-individuazione. SCHEMA: COPPIE OMOSESSUALI OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 34. Si pongono come sfida al tradizionale Modo di concepire la relazione Affettiva duale Ancora oggi viene vista come Coppia malata a causa di Disfunzioni nelle relazioni Vissute con la famiglia d’origine CONFESSIONE Mezzo per raggiungere la differenziazione E la costruzione di nuovi rapporti Emotivamente significativi NON CONFESSIONE Evidenzia una situazione di stallo Evolutivo nel processo Di separazione-individuazione 4) MODALITA’ DI OSSERVAZIONE DELLA FAMIGLIA 1) PREMESSA Per conoscere un individuo, anche in un contesto individualista come il nostro, bisogna conoscere la sua storia familiare. Punto di osservazione privilegiato di uno psicologo relazionale è il mondo interpersonale e il contesto in cui tali relazioni vengono a svilupparsi. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 35. Secondo gli studiosi e gli psicologi relazionali basare la propria osservazione sul modello diadico equivarrebbe a dividere in piccole parti un intero sistema perdendo il senso totale delle relazioni. SCHEMA: INDIVIDUO Per conoscerlo bisogna Osservare e conoscere la Sua storia familiare Costruisce la propria individualità Sulla base di un contesto Relazionale emotivamente significativo PSICOLOGO RELAZIONALE Studia il mondo interpersonale E il contesto relazionale Per arrivare a conoscere l’individuo OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 36. 2) IL TRIANGOLO COME UNITA’ MINIMA DI OSSERVAZIONE Utilizzare il triangolo come unità minima di osservazione permette di studiare il sistema familiare nei suoi processi normali prima e patologici poi. Questo permette di guardare all’individuo nella sua dimensione trigenerazionale portando ad una rilettura delle relazioni attuali in modo più efficace e complesso. L’individuo appare come un’entità più ricca e completa, libero di spaziare nel tempo. Quindi l’unità di osservazione da considerare non è più il singolo, ma l’insieme dei rapporti in cui la persona è coinvolta costantemente. SCHEMA: TRIANGOLO Unità minima di osservazione In grado far guardare all’individuo Nella sua dimensione trigenerazionale Capace di dare il giusto significato alle Relazioni attualmente vissute dal soggetto UNITA’ DI OSSERVAZIONE L’insieme dei rapporti che Coinvolgono l’individuo OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 37. 3) IL GENOGRAMMA E LA SCULTURA FAMILIARE Compito dello psicologo relazionale è quello di partecipare attivamente all’osservazione del sistema familiare arrivando insieme ad esso, alla creazione di una nuova trama narrativa e di una nuova realtà di significati. Questa rivisitazione della storia evolutiva famigliare e consecutiva creazione di una nuova trama arricchita da nuovi significati, viene rappresentata attraverso la costruzione del genogramma, ovvero, un supporto grafico che stimoli la narrazione e la comunicazione verbale dei membri del sistema familiare. Diverse modalità di rappresentazione sono: • scultura familiare • role-playing • gioco psicodrammatico sono modalità che consentono la “ricostruzione familiare”, ovvero il ripercorre tappe importanti della storia familiare partendo da ricordi specifici di avvenimenti accaduti in epoche precise. Queste diverse forme di rappresentazione sono considerate analogiche, in grado di suscitare emozioni e di far riscoprire nuovi significati. SCHEMA: GENOGRAMMA OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 38. Mezzo di rappresentazione grafica Che funge da supporto nella Narrazione della propria storia Familiare MODALITA’ ANALOGICHE →Scultura familiare →Role-playing →Gioco psicodrammatico Sono modalità che permettono non Solo di rappresentare la storia Familiare, ma anche di provare Sensazioni, emozioni e di far riscoprire Nuovi significati da attribuire 4) DALL’ALBERO GENEALOGICO AL GENOGRAMMA Il genogramma può essere definito anche “albero psicologico” che si differenzia dall’albero genealogico per la presenza di eventi significativi e altri particolari importanti. Attraverso il genogramma l’individuo può descrivere lo sviluppo storico della propria famiglia, essendo una rappresentazione grafica dei rapporti trigenerazionali. Questo strumento permette una rilettura della propria storia famigliare che possa svelare blocchi emotivi, segreti, miti ed alleanze in modo tale da poterli rielaborare per strutturare, insieme con lo psicologo relazionale, un nuovo e più adatto progetto di vita. Diciamo che il genogramma è un mezzo per scoprire quanto si vive la propria storia e quanto quella che altri hanno deciso per noi. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 39. Riesce a rendere l’individuo cosciente del fatto che è un membro di un complesso sistema, il quale lo influenza nelle scelte e nel modo di vivere la propria vita. È uno strumento che permette allo psicologo relazionale di individuare nuove configurazioni tra i triangoli, ovvero può osservare ogni membro come elemento di diversi triangoli contemporaneamente. Varianti del genogramma classico sono: il genogramma sessuale, il genogramma vivente, il genogramma fotografico. Tale strumento può essere utilizzato anche nelle terapie di gruppo, ma in realtà è di ottimo utilizzo principalmente nelle terapie di coppia. SCHEMA: GENOGRAMMA Strumento di rappresentazione Grafico dei rapporti trigenerazionali Esistenti nella famiglia di un soggetto Permette di visualizzare il processo Evolutivo di una famiglia e di Evidenziare eventi significativi Che se riletti danno la possibilità al soggetto Di costruire un nuovo progetto di vita STRUMENTO TRIGENERAZIONALE Tiene in considerazione almeno tre Generazioni di una stessa famiglia Così che l’individuo possa visualizzarsi All’interno di un contesto molto più Ampio e dettagliato VARIANTI Genogramma sessuale OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 40. Genogramma vivente Genogramma fotografico 5) LA SCULTURA FAMILIARE La scultura famigliare fu introdotta da Virginia Satir negli anni ’70 ed è uno strumento in grado di rappresentare in modo visivo e spaziale l’immagine della coppia attraverso la disposizione dei corpi nello spazio, il tipo di postura e il gioco delle vicinanze e distanze. È quindi una rappresentazione analogica dei normali comportamenti all’interno del contesto familiare, accompagnata spesso dal commento dei singoli membri che costituiscono il sistema familiare stesso. Attraverso questo strumento di osservazione si da la possibilità di unire al resoconto verbale l’emergere di emozioni vere suscitate da questa nuova modalità di rapportarsi. Riesce ad introdurre nuove informazioni che saranno la base sulla quale poter lavorare e creare un nuovo progetto di vita. Mette in luce le immagini internalizzate della famiglia, i vuoti che si sono creati. Grazie alla scultura familiare i membri della famiglia si trovano coinvolti in un’area transizionale, nella quale l’esperienza vissuta è vissuta “come se” fosse reale. Alla Satir si deve l’introduzione della scultura famigliare trigenerazionale nella quale si può osservare anche la partecipazione della famiglia d’origine. A Onnis si deve il tentativo di reintrodurre il tempo in un sistema familiare che sembra averlo perso, attraverso un metodo definito “le sculture del tempo”. Il soggetto deve rappresentare la sua visione del sistema familiare nel passato, presente e futuro. Questo muovere dal concreto all’astratto e viceversa è la chiave necessari per poter attuare dei cambiamenti. Attraverso questo spostamento si introduce nella famiglia un senso di incertezza e probabilità che sta alla base del cambiamento. SCHEMA: SCULTURA FAMILIARE Altro modo di rappresentazione Che precede il resoconto verbale; rappresentazione analogica dei comportamenti all’interno del contesto familiare attraverso un gioco di posture, posizioni nello spazio, vicinanze e distanze OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 41. CARATTERISTICHE Fa emergere EMOZIONI Introduce nuove INFORMAZIONI Mette in luce i VUOTI e le IMMAGINI INTERNALIZZATE AREA TRANSIZIONALE La famiglia vive questa Nuova esperienza “come se” Fosse reale Si introduce incertezza e probabilità Che stanno alla base del cambiamento ONNIS Reintroduce il tempo Nel sistema familiare 6) IL ROLE-PLAYING Il role-playing è una tecnica relazionale attiva che si distingue dalla scultura familiare per il suo aspetto pragmatico. È una sorta di rappresentazione recitata, una simulazione di azioni attraverso l’interazione verbale e comportamentale tra due o più ruoli ricoperti da persone diverse. Il suo scopo è quello di far comprendere al soggetto il suo modo di porsi nelle situazioni relazionali. Il role-playing viene considerato una tecnica di rappresentazione “ludica” che ha insita in se la presenza di un elemento di finzione che permette, però, ai partecipanti di vivere emozioni vere e a volte anche dolorose da poter associare ad eventi vissuti nella vita reale per poterli superare. Attraverso la messa in scena di una determinata azione collettiva si può osservare l’esplosione di sensazioni, emozioni e comportamenti reali. SCHEMA: OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 42. ROLE-PLAYING Rappresentazione recitata Di azioni collettive Che permette l’osservazione Di comportamenti e modi Si porsi dei membri di una famiglia ELEMENTO DI FINZIONE È presente un elemento di finzione Che fa sentire liberi di esprimersi Senza doversi preoccupare e Senza temere di non assecondare Le aspettative dello psicologo o Della famiglia 5) LA DIAGNOSI RELAZIONALE OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 43. 1) VERSO UNA DIAGNOSI DINAMICO-EVOLUTIVA L’osservazione relazionale cerca di evidenziare l’impalcatura che ogni famiglia presenta, scandita da un tempo familiare che le appartiene e che dà origine ad una più complessa architettura. La coppia, secondo Whitaker, è la risultante dello sforzo di unire insieme due diverse culture; questo perché ogni famiglia d’origine ha le proprie storie, i propri miti, le proprie tradizioni che nell’unione della coppia tendono a scontrarsi. Lo psicologo relazionale dovrà muoversi lungo tre generazioni se vorrà capire le origini dei problemi riguardanti una famiglia. Dovrà eseguire dei veri e propri “salti temporali” per arrivare alla formulazione di una giusta diagnosi. Dovrà essere in grado di cogliere assetti affettivi presenti, ricondurli nel passato e riportarli nel presente carichi di nuovi significati. SCHEMA: DIAGNOSI RELAZIONALE È determinata dall’osservazione Dell’impalcatura familiare E del modo in cui viene gestita La variabile tempo LA COPPIA Osservare una coppia significa Osservare l’unione di due Culture diverse Vi è lo scontro tra tradizioni Miti e storie di due Famiglie completamente diverse OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 44. TRE GENERAZIONI Lo psicologo per cogliere I veri problemi deve Eseguire dei salti temporali Che gli permettano di comprendere L’origine di determinati comportamenti 2) LA COSTRUZIONE DELLA RELAZIONE DI COPPIA La coppia coniugale è formata da due partner che non possono essere considerati solo come tali, vanno considerati anche come figli e genitori. La struttura è osservabile lungo due assi, quello orizzontale in cui si collocano i legami di pari livello gerarchico e quello verticale in cui vengono collocati legami di natura trigenerazionale quindi tra diversi livelli gerarchici. In base ad un “criterio dinamico di posizioni bilanciate o sbilanciate” vengono a costituirsi tre tipi di coppie coniugali: • ARMONICA; • CONFLITTUALE; • INSTABILE. La coppia armonica è composta da quegli individui che pur rimanendo radicati nei propri sistemi di appartenenza, sono in grado di guardare a quest’ultimi con occhio critico e di attuare proprie scelte indipendentemente. In pratica sono quelle coppie che hanno raggiunto un sufficiente “equilibrio” tra appartenenza e separazione. La coppia conflittuale è composta da quegli individui che non sono stati in grado di risolvere i problemi nati durante la loro permanenza nella rispettiva famiglia d’origine. Da un lato si osserva un individuo che ha subito un taglio emotivo precoce e dall’altro un individuo che vive in uno stato di dipendenza affettiva completa. La coppia quindi rischia di essere “adottata” dalla famiglia d’origine di quest’ultimo in quanto incapace di proteggere la loro individualità dell’intrusione delle rispettive famiglie. La coppia instabile è caratterizzata dalla presenza di due “orfani psicosociali”, i quali non sono realmente autonomi a livello affettivo e scaricano questa carenza sul rapporto di coppia. Viene a crearsi una sorta di “matrimonio di interesse” dove l’intimità ne paga le conseguenze. L’equilibrio di una coppia parte dalle fondamenta; senza una solida base non si può pensare in termini di differenziazione ed individualità. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 45. SCHEMA: COSTRUZIONE DELLA COPPIA Due assi: orizzontale, ovvero i legami tra uguali generazioni verticale, ovvero i legami tra generazioni diverse COPPIE CONIUGALI Coppia armonica, coppia radicata nei sistemi di appartenenza Che guarda a questi con occhi critico Coppia conflittuale, coppia con un partner che ha subito un taglio emotivo Ed un partner che non è indipendente a livello affettivo: “adozione” Da parte di quest’ultima famiglia. Coppia instabile, coppia formata da due “orfani psicosociali” con Carenze a livello affettivo che vanno ad intaccare il Rapporto di coppia: “matrimonio d’interesse” EQUILIBRIO = DIFFERENZIAZIONE E INDIVIDUALITA’ 3) IL PASSAGGIO DAL RAPPORTO DI COPPIA ALLE RELAZIONI FAMILIARI Esiste un equilibrio tra coniugalità e genitorialità che deve essere portato avanti di pari passo. All’irrigidirsi dell’una anche l’altra tende a subire conseguenze negative. Questo perché il divenire genitori comporta, oltre che l’entrata in scena di nuove regole, anche il richiamare in causa le famiglie d’origine e se la coppia non ha stabilito dei confini solidi rischia di paragonare il nascituro ad un nuovo fratellino piuttosto che ad un figlio. Una famiglia armonica sarà in grado di creare una famiglia dove gli affetti possono circolare liberamente da un piano generazionale all’altro. In una famiglia sia conflittuale che instabile invece si assisterà alla creazione di un nucleo familiare nel quale i confini sono indeterminati e il primo figlio rischia di ricoprire due ruoli quello di figlio bisognoso di cure e quello di “figlio-genitore” dispensatore delle stesse. Si può arrivare anche alla cristallizzazione di questa modalità relazionale dove il figlio è continuamente messo al centro dei contrasti esistenti nella coppia. OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 46. SCHEMA: COPPIA COME GENITORI Diventare genitori vuol dire Ridefinire il rapporto di coppia E richiamare in causa le Famiglie d’origine CONFINI CONIUGALI STABILI Famiglie armoniche dove Gli affetti circolano liberamente Da un piano generazionale All’altro CONFINI CONIUGALI INDEFINITI Famiglia d’origine invischiata Nel rapporto di coppia e Il figlio ricopre due ruoli generazionali Quello di figlio bisognoso di cure OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006
  • 47. Quello di figlio-genitore dispensatore delle stesse 4) LA RELAZIONE TRA FRATELLI Il tipo di relazione esistente tra fratelli è indice del tipo di famiglia in cui questi sono cresciuti. Il rapporto tra fratelli è molto importante ed è caratterizzato da una certo grado di autonomia rispetto ai rapporti inerenti il sistema parentale. Le funzioni svolte da ogni fratello o sorella dipendono in modo decisivo dal ruolo che quest’ultimi hanno consolidato. Tale ruolo deriva da due fattori condizionanti: le aspettative di genitori e famiglia estesa prima della nascita del figlio e l’anticipazione da parte sempre del genitore di come sarà l’identità e il ruolo svolto dal figlio nelle dinamiche familiari. Nelle famiglie “normali” questi ruoli sono assegnati e modificati in modo flessibile tanto da garantire una crescita equilibrata per tutti i membri della famiglia; nel caso in cui non esista tale flessibilità si va incontro alla nascita di un sintomo, dettato dalla tendenza della famiglia all’“omeostasi”. La lealtà tra fratelli può essere reciproca o a senso unico e in questo caso ci troveremo di fronte ad un fratello genitoriale che dispensa cure e attenzioni senza chiedere nulla in cambio e in modo freddo e rigido. Se infine, alcune o tutte le responsabilità genitoriali vengono assunte dal figlio-fratello, allora si assisterà ad un “ipercoinvolgimento” fra fratelli. SCHEMA: RELAZIONI FRATERNE Indici del tipo di famiglia, autonome dai rapporti inerenti il sistema parentale Dipendono dal ruolo e l’identità Consolidata, derivanti dalle Aspettative e anticipazioni genitoriali prima della nascita del figlio OPsonline.it – la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d’esame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc… E-mail: info@opsonline.it – Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006