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FILIPPO BRUNELLESCHI
F IL IP P O
B RUNELLES C HI

 VITA
 OPERE
 CREDITI
Vita di
     Brunelleschi
Filippo Brunelleschi nacque a
Firenze nel 1377. Svolse il suo
apprendistato di artista in una
bottega di orafo, eseguì per
l'altare d'argento del Duomo di
Pistoia due figure di Padri della
chiesa e due busti di Profeti.
Tra le altre opere di
scultura eseguite da
Brunelleschi abbiamo il
Crocifisso ligneo di
Santa Maria Novella che
egli realizzò tra il 1418 e
il 1420, con proporzioni
perfettamente armoniche
in polemica con il
Crocifisso che Donatello
realizzò per la chiesa di
Santa Croce giudicata
dal Brunelleschi stesso
come troppo rozzo e
contadinesco.
La formella di
Brunelleschi,
rappresentante il
Sacrificio di Isacco,
ha un'effetto
drammatico dato
dalla composizione
mossa che si
contrappone al
sereno classicismo
della formella con lo
stesso soggetto di
Ghiberti.
• Nel 1418 l'Arte della Lana bandì un
  concorso per la realizzazione della
  cupola di Santa Maria del Fiore,
  realizzazione della quale presentava
  numerosi problemi, cioè l'ampiezza e la
  notevole altezza, che non permettevano
  l'uso di impalcature da terra.
Brunelleschi utilizzò una particolare struttura
muraria a corsi di mattoni disposti a spina di pesce
che permettevano l'innalzamento senza bisogno di
sostegni. Inoltre dette alla cupola una forma a sesto
acuto costolonata in modo da dividere la superficie
in otto spicchi che consentissero un facile
inserimanto sul tamburo precedentemente costruito
in forma ottagonale.
• Alla sommità della cupola si erige la lanterna a
  forma di tempietto circolare che rappresenta il
  perno dell'intera costruzione.
Alla sommità della cupola si
erige la lanterna a forma di
tempietto circolare che
rappresenta il perno dell'intera
costruzione.
 La sua architettura è
rigorosamente razionale, basata
sul linearismo prospettico e
sulla chiara modulazione dello
spazio, per esempio nella
Loggia per l'Ospedale degli
Innocenti
• Loggia per
  l'Ospedale
  degli
  Innocenti
  costruita
  dall'artista tra
  il 1421 e il
  1424, nella
  quale la
  chiarezza, la
  semplicità e
  linearità delle
  forme
  rappresentan
  o una novità.
Intorno al 1423 Brunelleschi
inizia la realizzazione della
chiesa di San Lorenzo che si
completerà nel 1428 con la
costruzione della Sacrestia. La
chiesa all'interno è composta
di tre navate divise da archi a
tutto sesto che riprendono i
motivi della Loggia e che
danno una illusoria sensazione
di profondità dello spazio. La
Sacrestia invece è un vano
cubico con cupola emisferica
divisa in dodici spicchi.
• Tra il 1430 e il 1444 Brunelleschi realizzò per
  la famiglia Pazzi la cappella che si trova nel
  chiostro di Santa Croce. Essa ha una pianta
  rettangolare con un vano centrale quadrato e
  due ali laterali. Il portico che si trova sul
  davanti fu realizzato da un allievo del maestro
  dopo la sua morte ma è rimasto incompiuto.
Cappela dei pazzi a Santa Croce
Nel 1444 Brunelleschi iniziò anche i lavori
per ricostruire la chiesa di Santo Spirito,
imponente e monumentale.


                  ┼
Filippo Brunelleschi morì a Firenze nel
       1446 .
• - Cupola del Duomo
     °Duomo di Santa Maria del Fiore
  - Spedale degli Innocenti
  - Basilica di San Lorenzo
  - Cappella dei pazzi
  - Palazzo Pitti
  - Sacrestia Vecchia di San Lorenzo
  - Chiesa di Santo Spirito
Cupola del duomo di
  Firenze
Tra il 1420 e il 1446
Brunelleschi realizzò da
solo la nuova architettura
di cui la cupola è
l'esempio più
significativo.
La cupola del Duomo di
Firenze assume la
dimensione di un'entità
figurativa risolutiva di
tutta l'organizzazione
urbana nel suo territorio.
Nella realizzazione della cupola intervengono le
idee architettoniche nel modo di concepire
un'opera rinascimentale ma anche soltanto
tecniche che potevano risolvere i problemi
strutturali.
Il problema della cupola
affannava da anni gli
operai del Duomo, da
quando cioè era stato
costruito il tamburo
ottagonale e non restava,
per completare la fabbrica,
che coprirlo con la grande
volta.
Ma come costruire e dove appoggiare le
enormi centine di legno, le armature che
avrebbero dovuto sostenere la cupola fino
alla sua chiusura definitiva con la chiave di
volta? Brunelleschi trovò una soluzione
rivoluzionaria: piuttosto che ricopiare il
metodo romano di costruzione a calotta
(Pantheon) o quello medioevale delle
centine, propose di alzare la cupola senza
armature, inventando una nuova tecnica
basata sul calcolo, che sarà poi ripresa
anche da Michelangelo.
L'architetto
equilibrò la
cupola mediante
una doppia
calotta, una
collegata all'altra
ricorrendo per
esempio ad un
migliore scarico
dei pesi e a vari
accorgimenti, fra
cui quello a
"spina di pesce".
La cupola ha una forma gotica perchè è ad arco
acuto; ciò era necessario forse per ragioni
tecniche ma anche per un preciso rapporto con il
resto del Duomo che è pur sempre gotico;
tuttavia essa è anche rinascimentale per la sua
monumentalità e il suo volume che è definito
nello spazio.



DEFINIZIONE DI GOTICO
Il gotico è una fase
della storia dell'arte
occidentale che, da un
punto di vista
cronologico, inizia
all'incirca alla metà del
XII secolo per diffondersi
in tutta l'Europa
occidentale e termina, in
alcune aree, anche oltre
il XVI secolo, quando
venne soppiantata dal
linguaggio architettonico di ispirazione classica,
recuperato nel Rinascimento italiano e da qui
irradiatosi nel resto del continente a partire dal XV
secolo.
L'origine e le maggiori realizzazioni di questa arte
sono soprattutto nell'architettura, caratterizzata
dall'uso della volta a crociera ad arco acuto, ma le
caratteristiche di questo sistema formale si sono
estese anche in scultura e pittura.
A causa della sua provenienza francese, in età
medievale l'architettura gotica era chiamata opus
francigenum. Il termine "gotico", in senso
dispregiativo, fu invece coniato da Giorgio Vasari nel
XVI secolo come sinonimo di barbarico, contrapposto
alla ripresa del linguaggio classico greco-romano del
rinascimento.
Volta a crociera
    La volta a crociera è un tipo di
    volta formata dall'intersezione di
    due volte a botte.
    Se gli archi che compongono la
    volta sono a tutto sesto, la
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    forma quadrata.
    La volta a crociera a tutto sesto
    ebbe un largo utilizzo
    nell'architettura romana e
    romanica
Arco a sesto Acuto

Con arco a sesto
acuto si intende - in
architettura - un arco
bicentrico che
contempli arcate
appartenenti a
circonferenze con
raggio maggiore o
uguale alla base
dell'arco stesso.
Nel 1436 finalmente la grande volta era chiusa eppure l'opera
non era completa: mancavano le quattro tribune alla base del
tamburo che vennero costruite tra il 1439 e il 1445. La
lanterna è l'ultimo elemento per il completamento della
cupola. La lanterna ha lo scopo di illuminare l'interno della
cupola; i lavori iniziarono nel 1446, pochi mesi prima della
morte del Brunelleschi e l'esecuzione venne affidata a
Michelozzo. La cupola domina il panorama dell'intera città,
non solo per l'altezza (oltre 105 metri da terra e 51 metri di
diametro), ma anche per il volume.
Duomo di Firenze
L'edificio venne cominciato a
costruire nel 1296 da Arnolfo
di Cambio su richiesta della
Repubblica Fiorentina, nel
luogo dove esisteva già la
chiesa di Santa Reparata
(cattedrale di Firenze). Alla
morte dell'architetto nel 1302
i lavori vennero interrotti e
ripresi nel 1334 da Giotto.
Dopo la sua morte i lavori
rallentarono e dal 1357 la
direzione fu affidata a Lapo
Ghini e a Francesco Talenti.
Finalmente nel 1366 si
ebbe il progetto
definitivo presentato da
quattro architetti e la
costruzione divenne più
spedita. Nel 1418 venne
bandito un concorso per
la costruzione della
cupola, vinto da Filippo
Brunelleschi che tra il
1420 e il 1434 realizzò
l'opera.
SPEDALE DEGLI
INNOCENTI


     SPEDALE DEGLI INNOCENTI
TITOLO DELL'OPERA: Spedale degli Innocenti
AUTORE: Filippo Brunelleschi
DATAZIONE: nel 1419 il Brunelleschi venne
incaricato del progetto dello Spedale dalla
Repubblica fiorentina, che lo adibì ad orfanotrofio.
La costruzione dell'edificio venne seguita dal
Brunelleschi dal 1421 al 1424, e terminata da
Francesco della Luna nel 1445.
Il cortile degli
uomini,
dovuto a
Francesco
della Luna e
completato
da Jacopo
Rosselli, è
della
seconda
metà del
'400.
COLLOCAZIONE: l'opera è affacciata sulla piazza
della Santissima Annunziata, naturalmente a
Firenze.
CORRENTE O STILE DI APPARTENENZA: lo
Spedale è in stile rinascimentale (primo
rinascimento).
DESCRIZIONE DEL SOGGETTO:
l'edificio è costruito in mattoni ed intonaco; è
decorato da capitelli corinzi su colonne, finestre
timpanate e da tondi con putti in fasce (che
rappresentano gli orfani) di Andrea della Robbia. I
tondi risalgono al 1463 e sono in terracotta invetriata
con sfondo azzurro e putti bianchi.
ANALISI DEL LINGUAGGIO VISIVO:
la struttura è simmetrica e racchiude un
cortile a portico; all'interno vi è inoltre la
Galleria, che raccoglie varie opere
d'arte ed è composta da cinque sale.
La facciata, di colore bianco, è divisa in
due parti, corrispondenti a primo e
secondo piano; nella parte inferiore c'è
una loggia di nove arcate; la parte
superiore è costituita da una parete
liscia, dove sono situate le finestre
timpanate. Le due parti sono divise da
una specie di cornicione .
Chiostro dello Spedale degli
         Innocenti.
INDIVIDUAZIONE DEI VALORI ESPRESSIVI:
l'edificio dà un senso di calma e una sensazione
di equilibrio, data dal fatto che le colonne sulla
facciata hanno un'altezza uguale alla distanza
tra l'una e l'altra e alla profondità della loggia.
Le funzioni dello Spedale non sono più quelle di
orfanotrofio, ma , come già detto, sono cambiate
in museo (la Galleria).
BASILICA DI  SAN 
   LORENZO


   BASILICA DI SAN LORENZO
Di origine antichissima, fu eretta
sul luogo di una preesistente
chiesa consacrata nel 393 da S.
Ambrogio, vescovo di Milano.
Edificata in stile romanico verso
il 1000 fu progettata
nell'architettura che vediamo
oggi nel 1418 da Filippo
Brunelleschi e ricostruita tra il
1421 e il 1446, su commissione
di Giovanni Bicci De' Medici, poi
continuata dall'allievo Antonio
Manetti, che la portò a termine
nel 1460.
La facciata esterna è rimasta incompiuta.
L'interno è classicamente diviso in tre
navate divise da colonne corinzie con
arcate a tutto sesto con la tipica
decorazione brunelleschiana di pietra
serena su intonaco bianco. La navata
centrale, a copertura piana, è illuminata
dalle ampie finestre che si aprono in alto.
Le due navate laterali hanno invece volte a vela e
sono illuminate da finestre tonde più piccole; sulle
navate si aprono buie cappelle limitate da archi. Le
fonti luminose mettono così in risalto la navata
centrale. Tutto l'insieme è di serenità e armonia
impeccabile.
I due pulpiti nelle due ultime
campate della navata centrale, a
destra e a sinistra, sono le
ultime opere di Donatello che
morì nel 1466 , lasciandoli così
incompiuti. Vennero poi
terminati da due suoi allievi. Ai
piedi dei gradini dell'altare
maggiore, tre grate in bronzo
segnano il punto dov'è sepolto
Cosimo "il Vecchio" De' Medici.
Dall'angolo a sinistra del
transetto si accede alla sacrestia
vecchia .
Cappella Dei Pazzi
• Fu iniziata nel 1429 dal Brunelleschi e
  terminata nel 1443, su ordine della
  famiglia dei Pazzi, ed è situata a destra
  della chiesa di Santa Croce. La pianta è
  rettangolare, e il vano centrale di essa è
  dominato dalla cupola. L'interno,
  tipicamente brunelleschiano, è in pietra
  serena su intonaco bianco. L'ingresso
  interno è delimitato da un arco, a cui si
  affiancano quattro luminose finestre.
  L'ingresso esterno è coperto da un
  portichetto con volta a botte e colonne
  trabeate.
Palazzo Pitti
Palazzo Pitti è stato costruito da Filippo Brunelleschi
alla metà del XV secolo su ordine di Luca Pitti,
ricchissimo mercante antagonista dei Medici. Pitti
voleva un palazzo che per grandiosità superasse tutti
gli altri esistenti, compreso quello dei Medici.
Veduta di Firenze e di
Plazzo Pitti
Il Brunelleschi disegnò la parte centrale
 con equilibrata misura, in forme semplici
 ma grandiose. L'edificio è a tre piani con
 rivestimento a bugnato e finestre aperte
 da arcate. Nel 1465, quando i Pitti
 caddero in rovina, la costruzione venne
 interrotta. Nel 1549 il palazzo fu acquistato
 da Eleonora di Toledo, consorte di Cosimo
 I, la quale affidò l'incarico a Bartolomeo
 Ammannati a metà del '500 di eseguire i
 lavori di completamento.
Le due ali laterali, dette " rondò ", vennero
aggiunte tra il 1764 e il 1783. Attualmente vi
hanno sede la galleria di Palatina e la galleria
d'arte moderna.
SACRESTIA VECCHIA DI
    S.LORENZO
E' situata all'interno della chiesa di San Lorenzo.
E' stata architettata dal Brunelleschi (tra il 1420 e
il 1429), che vi lasciò l'impronta del suo stile, qui
portata al massimo dell'equilibrio e del ritmo
armonioso.
La pianta è quadrata con cupola
emisferica. I medaglioni nei pinnacoli
della cupola, rappresentanti alcune
storie di San Giovanni, sono opere di
Donatello, come anche i quattro
evangelisti nelle lunette, il fregio di
Cherubini, i due portali in bronzo ai lati
dell'altare con figure degli apostoli e dei
"dottori" della chiesa e il busto di S.
Lorenzo in terracotta sul banco.
• Nel sarcofago al
  centro sono sepolti
  Giovanni Bicci De'
  Medici e sua moglie
  Piccarda (genitori di
  Cosimo De'Medici). Il
  sarcofago a sinistra
  sotto l'arco raccoglie
  invece le salme di
  Giovanni e Piero De'
  Medici.
Chiesa Di Santo Spirito
Sorta sul posto dove si trovava
una duecentesca chiesetta, la
solenne Basilica di Santo
Spirito, iniziata nel 1444 e
terminate nel 1487, purtroppo, è
stata quasi interamente
costruita dopo la morte del
Brunelleschi e molte modifiche,
anche sostanziali, sono state
apportate da Antonio Manetti
che diresse i lavori assieme a
Salvi d'Andrea.
All'interno di Santo Spirito le linee, come in
San Lorenzo, definiscono longitudinalmente le
superfici, ritagliando trasversalmente le linee di fuga
per permettere una più esatta misurazione.
L'interno, ha una pianta a
croce latina divisa in tre
navate; esse, invece di
essere limitate al solo corpo
principale, proseguono
anche nel transetto e nella
tribuna, creando una
complessa trama
prospettica, i cui rapporti
variano, variando il punto di
vista dello spettatore
• Inoltre le cappelle (in tutto 38),
  lungo tutto il perimetro della
  chiesa, sono a forma di
  nicchia, ossia semi circolari
  con catino sovrastante e fra
  l'una e l'altra, invece delle
  paraste, sono poste
  semicolonne.
  All'esterno, poi, invece
  dell'attuale muro rettilineo, si
  sarebbero dovute vedere le
  curve connesse delle cappelle;
  ciò avrebbe generato un
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Filippo Brunelleschi

  • 2. F IL IP P O B RUNELLES C HI VITA OPERE CREDITI
  • 3. Vita di Brunelleschi Filippo Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377. Svolse il suo apprendistato di artista in una bottega di orafo, eseguì per l'altare d'argento del Duomo di Pistoia due figure di Padri della chiesa e due busti di Profeti.
  • 4. Tra le altre opere di scultura eseguite da Brunelleschi abbiamo il Crocifisso ligneo di Santa Maria Novella che egli realizzò tra il 1418 e il 1420, con proporzioni perfettamente armoniche in polemica con il Crocifisso che Donatello realizzò per la chiesa di Santa Croce giudicata dal Brunelleschi stesso come troppo rozzo e contadinesco.
  • 5. La formella di Brunelleschi, rappresentante il Sacrificio di Isacco, ha un'effetto drammatico dato dalla composizione mossa che si contrappone al sereno classicismo della formella con lo stesso soggetto di Ghiberti.
  • 6. • Nel 1418 l'Arte della Lana bandì un concorso per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore, realizzazione della quale presentava numerosi problemi, cioè l'ampiezza e la notevole altezza, che non permettevano l'uso di impalcature da terra.
  • 7. Brunelleschi utilizzò una particolare struttura muraria a corsi di mattoni disposti a spina di pesce che permettevano l'innalzamento senza bisogno di sostegni. Inoltre dette alla cupola una forma a sesto acuto costolonata in modo da dividere la superficie in otto spicchi che consentissero un facile inserimanto sul tamburo precedentemente costruito in forma ottagonale.
  • 8. • Alla sommità della cupola si erige la lanterna a forma di tempietto circolare che rappresenta il perno dell'intera costruzione.
  • 9. Alla sommità della cupola si erige la lanterna a forma di tempietto circolare che rappresenta il perno dell'intera costruzione. La sua architettura è rigorosamente razionale, basata sul linearismo prospettico e sulla chiara modulazione dello spazio, per esempio nella Loggia per l'Ospedale degli Innocenti
  • 10. • Loggia per l'Ospedale degli Innocenti costruita dall'artista tra il 1421 e il 1424, nella quale la chiarezza, la semplicità e linearità delle forme rappresentan o una novità.
  • 11. Intorno al 1423 Brunelleschi inizia la realizzazione della chiesa di San Lorenzo che si completerà nel 1428 con la costruzione della Sacrestia. La chiesa all'interno è composta di tre navate divise da archi a tutto sesto che riprendono i motivi della Loggia e che danno una illusoria sensazione di profondità dello spazio. La Sacrestia invece è un vano cubico con cupola emisferica divisa in dodici spicchi.
  • 12. • Tra il 1430 e il 1444 Brunelleschi realizzò per la famiglia Pazzi la cappella che si trova nel chiostro di Santa Croce. Essa ha una pianta rettangolare con un vano centrale quadrato e due ali laterali. Il portico che si trova sul davanti fu realizzato da un allievo del maestro dopo la sua morte ma è rimasto incompiuto.
  • 13. Cappela dei pazzi a Santa Croce
  • 14. Nel 1444 Brunelleschi iniziò anche i lavori per ricostruire la chiesa di Santo Spirito, imponente e monumentale. ┼ Filippo Brunelleschi morì a Firenze nel 1446 .
  • 15. • - Cupola del Duomo °Duomo di Santa Maria del Fiore - Spedale degli Innocenti - Basilica di San Lorenzo - Cappella dei pazzi - Palazzo Pitti - Sacrestia Vecchia di San Lorenzo - Chiesa di Santo Spirito
  • 16. Cupola del duomo di Firenze Tra il 1420 e il 1446 Brunelleschi realizzò da solo la nuova architettura di cui la cupola è l'esempio più significativo. La cupola del Duomo di Firenze assume la dimensione di un'entità figurativa risolutiva di tutta l'organizzazione urbana nel suo territorio.
  • 17. Nella realizzazione della cupola intervengono le idee architettoniche nel modo di concepire un'opera rinascimentale ma anche soltanto tecniche che potevano risolvere i problemi strutturali. Il problema della cupola affannava da anni gli operai del Duomo, da quando cioè era stato costruito il tamburo ottagonale e non restava, per completare la fabbrica, che coprirlo con la grande volta.
  • 18. Ma come costruire e dove appoggiare le enormi centine di legno, le armature che avrebbero dovuto sostenere la cupola fino alla sua chiusura definitiva con la chiave di volta? Brunelleschi trovò una soluzione rivoluzionaria: piuttosto che ricopiare il metodo romano di costruzione a calotta (Pantheon) o quello medioevale delle centine, propose di alzare la cupola senza armature, inventando una nuova tecnica basata sul calcolo, che sarà poi ripresa anche da Michelangelo.
  • 19. L'architetto equilibrò la cupola mediante una doppia calotta, una collegata all'altra ricorrendo per esempio ad un migliore scarico dei pesi e a vari accorgimenti, fra cui quello a "spina di pesce".
  • 20. La cupola ha una forma gotica perchè è ad arco acuto; ciò era necessario forse per ragioni tecniche ma anche per un preciso rapporto con il resto del Duomo che è pur sempre gotico; tuttavia essa è anche rinascimentale per la sua monumentalità e il suo volume che è definito nello spazio. DEFINIZIONE DI GOTICO
  • 21. Il gotico è una fase della storia dell'arte occidentale che, da un punto di vista cronologico, inizia all'incirca alla metà del XII secolo per diffondersi in tutta l'Europa occidentale e termina, in alcune aree, anche oltre il XVI secolo, quando venne soppiantata dal linguaggio architettonico di ispirazione classica, recuperato nel Rinascimento italiano e da qui irradiatosi nel resto del continente a partire dal XV secolo.
  • 22. L'origine e le maggiori realizzazioni di questa arte sono soprattutto nell'architettura, caratterizzata dall'uso della volta a crociera ad arco acuto, ma le caratteristiche di questo sistema formale si sono estese anche in scultura e pittura. A causa della sua provenienza francese, in età medievale l'architettura gotica era chiamata opus francigenum. Il termine "gotico", in senso dispregiativo, fu invece coniato da Giorgio Vasari nel XVI secolo come sinonimo di barbarico, contrapposto alla ripresa del linguaggio classico greco-romano del rinascimento.
  • 23. Volta a crociera La volta a crociera è un tipo di volta formata dall'intersezione di due volte a botte. Se gli archi che compongono la volta sono a tutto sesto, la proiezione della volta avrà forma quadrata. La volta a crociera a tutto sesto ebbe un largo utilizzo nell'architettura romana e romanica
  • 24. Arco a sesto Acuto Con arco a sesto acuto si intende - in architettura - un arco bicentrico che contempli arcate appartenenti a circonferenze con raggio maggiore o uguale alla base dell'arco stesso.
  • 25. Nel 1436 finalmente la grande volta era chiusa eppure l'opera non era completa: mancavano le quattro tribune alla base del tamburo che vennero costruite tra il 1439 e il 1445. La lanterna è l'ultimo elemento per il completamento della cupola. La lanterna ha lo scopo di illuminare l'interno della cupola; i lavori iniziarono nel 1446, pochi mesi prima della morte del Brunelleschi e l'esecuzione venne affidata a Michelozzo. La cupola domina il panorama dell'intera città, non solo per l'altezza (oltre 105 metri da terra e 51 metri di diametro), ma anche per il volume.
  • 26. Duomo di Firenze L'edificio venne cominciato a costruire nel 1296 da Arnolfo di Cambio su richiesta della Repubblica Fiorentina, nel luogo dove esisteva già la chiesa di Santa Reparata (cattedrale di Firenze). Alla morte dell'architetto nel 1302 i lavori vennero interrotti e ripresi nel 1334 da Giotto. Dopo la sua morte i lavori rallentarono e dal 1357 la direzione fu affidata a Lapo Ghini e a Francesco Talenti.
  • 27. Finalmente nel 1366 si ebbe il progetto definitivo presentato da quattro architetti e la costruzione divenne più spedita. Nel 1418 venne bandito un concorso per la costruzione della cupola, vinto da Filippo Brunelleschi che tra il 1420 e il 1434 realizzò l'opera.
  • 28. SPEDALE DEGLI INNOCENTI SPEDALE DEGLI INNOCENTI
  • 29. TITOLO DELL'OPERA: Spedale degli Innocenti AUTORE: Filippo Brunelleschi DATAZIONE: nel 1419 il Brunelleschi venne incaricato del progetto dello Spedale dalla Repubblica fiorentina, che lo adibì ad orfanotrofio. La costruzione dell'edificio venne seguita dal Brunelleschi dal 1421 al 1424, e terminata da Francesco della Luna nel 1445.
  • 30. Il cortile degli uomini, dovuto a Francesco della Luna e completato da Jacopo Rosselli, è della seconda metà del '400.
  • 31. COLLOCAZIONE: l'opera è affacciata sulla piazza della Santissima Annunziata, naturalmente a Firenze. CORRENTE O STILE DI APPARTENENZA: lo Spedale è in stile rinascimentale (primo rinascimento). DESCRIZIONE DEL SOGGETTO: l'edificio è costruito in mattoni ed intonaco; è decorato da capitelli corinzi su colonne, finestre timpanate e da tondi con putti in fasce (che rappresentano gli orfani) di Andrea della Robbia. I tondi risalgono al 1463 e sono in terracotta invetriata con sfondo azzurro e putti bianchi.
  • 32. ANALISI DEL LINGUAGGIO VISIVO: la struttura è simmetrica e racchiude un cortile a portico; all'interno vi è inoltre la Galleria, che raccoglie varie opere d'arte ed è composta da cinque sale. La facciata, di colore bianco, è divisa in due parti, corrispondenti a primo e secondo piano; nella parte inferiore c'è una loggia di nove arcate; la parte superiore è costituita da una parete liscia, dove sono situate le finestre timpanate. Le due parti sono divise da una specie di cornicione .
  • 33. Chiostro dello Spedale degli Innocenti.
  • 34. INDIVIDUAZIONE DEI VALORI ESPRESSIVI: l'edificio dà un senso di calma e una sensazione di equilibrio, data dal fatto che le colonne sulla facciata hanno un'altezza uguale alla distanza tra l'una e l'altra e alla profondità della loggia. Le funzioni dello Spedale non sono più quelle di orfanotrofio, ma , come già detto, sono cambiate in museo (la Galleria).
  • 35. BASILICA DI  SAN  LORENZO BASILICA DI SAN LORENZO
  • 36. Di origine antichissima, fu eretta sul luogo di una preesistente chiesa consacrata nel 393 da S. Ambrogio, vescovo di Milano. Edificata in stile romanico verso il 1000 fu progettata nell'architettura che vediamo oggi nel 1418 da Filippo Brunelleschi e ricostruita tra il 1421 e il 1446, su commissione di Giovanni Bicci De' Medici, poi continuata dall'allievo Antonio Manetti, che la portò a termine nel 1460.
  • 37. La facciata esterna è rimasta incompiuta. L'interno è classicamente diviso in tre navate divise da colonne corinzie con arcate a tutto sesto con la tipica decorazione brunelleschiana di pietra serena su intonaco bianco. La navata centrale, a copertura piana, è illuminata dalle ampie finestre che si aprono in alto.
  • 38. Le due navate laterali hanno invece volte a vela e sono illuminate da finestre tonde più piccole; sulle navate si aprono buie cappelle limitate da archi. Le fonti luminose mettono così in risalto la navata centrale. Tutto l'insieme è di serenità e armonia impeccabile.
  • 39. I due pulpiti nelle due ultime campate della navata centrale, a destra e a sinistra, sono le ultime opere di Donatello che morì nel 1466 , lasciandoli così incompiuti. Vennero poi terminati da due suoi allievi. Ai piedi dei gradini dell'altare maggiore, tre grate in bronzo segnano il punto dov'è sepolto Cosimo "il Vecchio" De' Medici. Dall'angolo a sinistra del transetto si accede alla sacrestia vecchia .
  • 41. • Fu iniziata nel 1429 dal Brunelleschi e terminata nel 1443, su ordine della famiglia dei Pazzi, ed è situata a destra della chiesa di Santa Croce. La pianta è rettangolare, e il vano centrale di essa è dominato dalla cupola. L'interno, tipicamente brunelleschiano, è in pietra serena su intonaco bianco. L'ingresso interno è delimitato da un arco, a cui si affiancano quattro luminose finestre. L'ingresso esterno è coperto da un portichetto con volta a botte e colonne trabeate.
  • 42.
  • 43.
  • 45. Palazzo Pitti è stato costruito da Filippo Brunelleschi alla metà del XV secolo su ordine di Luca Pitti, ricchissimo mercante antagonista dei Medici. Pitti voleva un palazzo che per grandiosità superasse tutti gli altri esistenti, compreso quello dei Medici.
  • 46. Veduta di Firenze e di Plazzo Pitti
  • 47. Il Brunelleschi disegnò la parte centrale con equilibrata misura, in forme semplici ma grandiose. L'edificio è a tre piani con rivestimento a bugnato e finestre aperte da arcate. Nel 1465, quando i Pitti caddero in rovina, la costruzione venne interrotta. Nel 1549 il palazzo fu acquistato da Eleonora di Toledo, consorte di Cosimo I, la quale affidò l'incarico a Bartolomeo Ammannati a metà del '500 di eseguire i lavori di completamento.
  • 48. Le due ali laterali, dette " rondò ", vennero aggiunte tra il 1764 e il 1783. Attualmente vi hanno sede la galleria di Palatina e la galleria d'arte moderna.
  • 49.
  • 50. SACRESTIA VECCHIA DI S.LORENZO
  • 51. E' situata all'interno della chiesa di San Lorenzo. E' stata architettata dal Brunelleschi (tra il 1420 e il 1429), che vi lasciò l'impronta del suo stile, qui portata al massimo dell'equilibrio e del ritmo armonioso.
  • 52. La pianta è quadrata con cupola emisferica. I medaglioni nei pinnacoli della cupola, rappresentanti alcune storie di San Giovanni, sono opere di Donatello, come anche i quattro evangelisti nelle lunette, il fregio di Cherubini, i due portali in bronzo ai lati dell'altare con figure degli apostoli e dei "dottori" della chiesa e il busto di S. Lorenzo in terracotta sul banco.
  • 53. • Nel sarcofago al centro sono sepolti Giovanni Bicci De' Medici e sua moglie Piccarda (genitori di Cosimo De'Medici). Il sarcofago a sinistra sotto l'arco raccoglie invece le salme di Giovanni e Piero De' Medici.
  • 54. Chiesa Di Santo Spirito
  • 55. Sorta sul posto dove si trovava una duecentesca chiesetta, la solenne Basilica di Santo Spirito, iniziata nel 1444 e terminate nel 1487, purtroppo, è stata quasi interamente costruita dopo la morte del Brunelleschi e molte modifiche, anche sostanziali, sono state apportate da Antonio Manetti che diresse i lavori assieme a Salvi d'Andrea.
  • 56. All'interno di Santo Spirito le linee, come in San Lorenzo, definiscono longitudinalmente le superfici, ritagliando trasversalmente le linee di fuga per permettere una più esatta misurazione. L'interno, ha una pianta a croce latina divisa in tre navate; esse, invece di essere limitate al solo corpo principale, proseguono anche nel transetto e nella tribuna, creando una complessa trama prospettica, i cui rapporti variano, variando il punto di vista dello spettatore
  • 57. • Inoltre le cappelle (in tutto 38), lungo tutto il perimetro della chiesa, sono a forma di nicchia, ossia semi circolari con catino sovrastante e fra l'una e l'altra, invece delle paraste, sono poste semicolonne. All'esterno, poi, invece dell'attuale muro rettilineo, si sarebbero dovute vedere le curve connesse delle cappelle; ciò avrebbe generato un movimento continuo delle superfici.
  • 58.