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Da Koha 3.4 a Koha 3.10
                                                                Stefano Bargioni, Stelline 2013-03-15


Slide Evoluzione rapida
È un titolo un po' diverso da quello previsto: abbiamo giudicato più conveniente fare
una sorta di presentazione di Koha ai numerosi presenti che non lo conoscono ancora.
In effetti in questa occasione abbiamo sempre avuto una presenza di interessati a
questo gestionale open source.
La biblioteca della Pontificia Università della Santa Croce è passata da un ILS
commerciale a Koha quasi due anni fa. Tutto con le nostre forze. Più una consulenza
iniziale e un concreto continuo incoraggiamento di Zeno Tajoli, del Cineca. Tra
l'altro, alla Biblioteca Serantini di Pisa, che ringrazio per l'invito, il 19 aprile esporrò
proprio il procedimento da noi seguito, sotto l'aspetto strategico, non tecnico.
Nel frattempo Koha è stato migliorato sensibilmente, e a breve dovremo aggiornarlo.
Ecco come è avvenuta la sua evoluzione in questi due anni, segno a mio parere di
notevole stato di salute. Concluderemo con alcune immagini delle sue interfacce
principali.

Slide Nessun ILS è perfetto
Ma Koha è uno dei più perfettibili. E' difficile conoscere un ILS che soddisfi ogni
aspetto della gestione di una biblioteca di un certo livello. Tra problemi di
funzionamento e cose che sarebbe interessante che facesse, ogni ILS presenta i suoi
difetti. Anche Koha, quando lo abbiamo installato, non aveva tutto quanto ci sarebbe
servito. Per esempio mancava lo scorrimento per indici. Ma constatata la flessibilità
di Koha, contavamo sulla possibilità di aggiungerlo. E così è stato. Questa nostra
aggiunta potrebbe divenire parte stabile di Koha.
Chiunque può segnalare una patch o richiedere una miglioria. Chiunque può
apportare contributi. Tutti possono vedere lo stato delle patch. Tutti possono ricevere
prontamente assistenza sulle mailing list (in inglese). Siamo pienamente in ambito
open source.

Slide La successione delle release
La logica con cui Koha introduce soluzioni e migliorie è -direi- ferrea: ogni sei mesi
una release, ogni mese una patch.
Nell'ambito della versione, le release pari sono destinate alla pubblicazione, le dispari
servono per la preparazione della successiva.
Inoltre attualmente le release 3.6, 3.8 e 3.10 non sono chiuse dalla release successiva.
Cioè le rispettive patch vengono ancora prodotte, per non obbligare a salti di release
troppo ravvicinati. Per cui attualmente sono "vive" ben tre linee di Koha: 3.6, 3.8 e
3.10. Un nuovo utente è bene che prenda l'ultima release stabile.

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Slide Koha 3 è un vero ILS
Grazie all'AUR ho potuto conoscere Koha. Presentarono la versione 2 anni fa. Nel
frattempo, con la versione 3, Koha ha fatto quel salto di maturità che lo fa
appartenere a pieno diritto alla categoria dei gestionali completi per biblioteca. Non
manca nessun modulo, tutti hanno interfaccia web, ha un vero motore di ricerca full-
text, utilizza solo standard aperti, aprendo così la porta a integrazione con servizi o
prodotti di terzi, eventualmente proprietari. È interessante notare che il "fornitore
terzo" non vede dipendere i costi del proprio prodotto da fattori dovuti al fornitore
dell'ILS. Si potrebbe quindi dire che con Koha il "fornitore terzo" non è più "terzo",
ma scala a "secondo". Ebsco e De Gruyter, e alcuni altri, stanno accorgendosene.

Slide Koha 3.4
Le prossime slide elencano i principali miglioramenti e novità apportati dalle relative
release. Sottolineerò solo alcuni di questi, e termineremo con una semplice
panoramica di Koha 3.10, con qualche screenshot che può aiutare a capire meglio
Koha.
Koha permette di definire, e scambiare, griglie di catalogazione: tipicamente una
biblioteca usa una griglia per ogni tipologia di materiale che cataloga.
Koha è in grado di lavorare in diversi tipi di MARC. A noi italiani interessa sapere
che MARC21 e Unimarc sono pienamente supportati.
La completa interfaccia web permette a mio parere una elevata produttività. Si pensi
soltanto a quanto è comodo usare più finestre o tab del browser, o passare con un solo
click alla modifica di un record trovato nell'OPAC.
Questa attenzione all'alta produttività e alla comodità di utilizzo è una costante in
Koha, di certo facilitata dalla tecnologia del web. Vorrei fare una confidenza: Paolo
Bizzarri, l'anno scorso, dopo aver visto qui la presentazione di un nuovo ILS, mi
disse con soddisfazione che l'interfaccia di catalogazione era molto simile a quella di
Koha.

Slide Koha 3.6
Da Koha 3.6, grazie a Zeno, è possibile la catalogazione analitica, cioè descrivere le
parti complementari di una pubblicazione, creando una o più schede apposite per
questo tipo di informazioni e legandole tra loro. Ad esempio, per lo spoglio dei
periodici.
Si noti come la funzionalità di aggiornamento di gruppi di record sia passata da riga
di comando a interfaccia web da Koha 3.4 a Koha 3.6.
Slide Koha 3.8
In Koha 3.8 è stato fatto un passo avanti per offrire anche copertine conservate in
locale. Tipicamente vengono prelevate da Google Books, Amazon o altri fornitori di
tali servizi, alcuni a pagamento, tramite il match dell'ISBN. Con questa miglioria, si
soddisfano casi particolari, come quelli senza ISBN, specialmente se di materiale

                                           2
antico che la biblioteca vuole valorizzare tramite il proprio lavoro di scansione.
E' stato aggiunto un altro elemento tipico del social web, il rating, che si associa ai
tag, ai commenti, e alle liste. Tutte componenti dell'OPAC che possono essere attivate
o disattivate in qualsiasi momento dall'amministratore.
E' iniziata una seria battaglia alle performance. Non che Koha sia lento, ma come si
diceva, nell'ottica della produttività va anche incluso il tempo di reazione di ogni
pagina. Con Koha 3.8 si inizia a fare via via a meno del modello CGI, cioè della
logica in cui, ad ogni richiesta di un browser, il web server Apache attiva un processo
completamente nuovo e indipendente dal processo attivato per qualsiasi altra
richiesta.

Slide Koha 3.10
L'ottimizzazione delle performance prosegue nella release 3.10, facendo uso di Plack,
che però non è attivo per default. Siccome richiede più memoria, questo va un po'
contro una delle logiche connaturali a Koha di essere a tal punto internazionale da
voler evitare di mettere in difficoltà chi non avesse strumenti particolarmente potenti,
come succede nel caso di utenti del Terzo Mondo. Questa attenzione permette a
chiunque di noi, come vedremo anche fra poco, di mettere su con minimo sforzo una
installazione di Koha, anche su un PC portatile.
Mi pare particolarmente innovativa la possibilità in Koha 3.10 della catalogazione
derivata di record di autorità. Fonti possibili sono il Virtual International Authority
File, Library of Congress Name Authority File e altri. La logica è analoga a quella
della catalogazione derivata per record bibliografici, ed è un ulteriore passo avanti
verso il web semantico, dato che abilita basi Koha a collegare informazioni rilevanti
con quelle di basi di dati di importanza mondiale.
La possibilità di nascondere record di autorità non usati è fondamentale per soggetti e
thesauri, che a volte vanno importati o comunque costruiti all'interno del catalogo
prima del loro aggancio ai record bibliografici.
Come si diceva poco fa, Koha può essere installato con poca fatica. Anche se da
tempo vi erano saltuari ma interessanti tentativi di produrre CD o DVD
autoinstallanti, ora si sta stabilizzando la versione DVD live di Koha. Grazie anche
alle macchine virtuali, diventa veramente semplice disporre di una installazione di
Koha, con cui fare prove, manipolazione dati bibliografici, fare ricerca, ecc. Si pensi
quale vantaggio ne può trarre una cooperativa di catalogazione, per la quale si
annullano i costi del gestionale, che diventa addirittura portatile. Oppure per una
scuola di catalogazione, o per il lavoro di borsisti, o in stage. O un ambiente di ricerca
scientifica universitaria. Tutte esperienze che sto facendo in prima persona o che vedo
verificarsi. E che non sono pensabili con ILS commerciali, non solo per i costi in
gioco.

Slide Koha Interfaccia Staff
Restano da vedere tre screenshot, cioè come è fatto Koha, a grandissime linee.

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I moduli di cui è composto sono raggruppati in questa schermata. Manca ovviamente
l'OPAC. I moduli a disposizione di un utente dello staff dipendono dal profilo
associato al login, la cui definizione è a carico del super utente o delegati. Come si
vede, non manca nulla di essenziale.
Accenno qui al modulo di reportistica, semplice e potente, spesso croce e delizia dei
gestionali per biblioteche.

Slide Koha Interfaccia Staff - Catalogazione
Ho potuto rendermi conto da due fattori diversi ma correlati, che l'interfaccia per la
registrazione di schede bibliografiche, e quell'analoga per i record di authority, sono
un punto di forza di Koha: la sorpresa di chi lo vede per la prima volta, e la
bassissima curva di apprendimento. Penso che abbia un'immediatezza impagabile.
Il bottone 1 permette la catalogazione derivata, con la ricerca su cataloghi via Z39.50.
Il record catturato entra immediatamente nella griglia, per il completamento e il
salvataggio.
La serie di tab 2 permette di passare da un gruppo di campi ad un altro, e di avere
quindi tutto il record in modo molto ben organizzato. Siccome le griglie possono
essere modificate a piacere, non pochi scelgono di disporre di una griglia in cui i
campi sono raccolti in meno di 10 sezioni. Nei casi in cui la catalogazione è molto
semplice o deve essere molto veloce, si raccolgono tutti i campi di interesse sotto una
sola sezione, per averli tutti di fronte.
3. I segnetti + e - accanto al nome del campo permettono di duplicarlo (se ripetibile) o
di cancellare l'occorrenza.
4. Un click sul nome del campo mostra o nasconde i sottocampi.
I sottocampi possono essere duplicati o cancellati con le icone 5.
E l'ordine dei sottocampi può essere modificato con le freccette grigie 6.

Slide Koha Interfaccia OPAC
Non intendo analizzare l'interfaccia OPAC, e nell'esempio mancano diversi elementi,
dato che la personalizzazione può essere forte. Qui si vede la risposta ad una ricerca
su un database di test. A sinistra le faccette, al centro i record trovati, con le loro
copertine.
In alto, qui non visibili, ci sono le lingue disponibili. Il cambio di lingua può avvenire
in qualsiasi schermata ed è memorizzato in un cookie.
Altre funzionalità si trovano passando alla visualizzazione del record completo.

Slide Grazie
... domande? ...



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Da Koha 3.4 a Koha 3.10 - Stefano Bargioni

  • 1. Da Koha 3.4 a Koha 3.10 Stefano Bargioni, Stelline 2013-03-15 Slide Evoluzione rapida È un titolo un po' diverso da quello previsto: abbiamo giudicato più conveniente fare una sorta di presentazione di Koha ai numerosi presenti che non lo conoscono ancora. In effetti in questa occasione abbiamo sempre avuto una presenza di interessati a questo gestionale open source. La biblioteca della Pontificia Università della Santa Croce è passata da un ILS commerciale a Koha quasi due anni fa. Tutto con le nostre forze. Più una consulenza iniziale e un concreto continuo incoraggiamento di Zeno Tajoli, del Cineca. Tra l'altro, alla Biblioteca Serantini di Pisa, che ringrazio per l'invito, il 19 aprile esporrò proprio il procedimento da noi seguito, sotto l'aspetto strategico, non tecnico. Nel frattempo Koha è stato migliorato sensibilmente, e a breve dovremo aggiornarlo. Ecco come è avvenuta la sua evoluzione in questi due anni, segno a mio parere di notevole stato di salute. Concluderemo con alcune immagini delle sue interfacce principali. Slide Nessun ILS è perfetto Ma Koha è uno dei più perfettibili. E' difficile conoscere un ILS che soddisfi ogni aspetto della gestione di una biblioteca di un certo livello. Tra problemi di funzionamento e cose che sarebbe interessante che facesse, ogni ILS presenta i suoi difetti. Anche Koha, quando lo abbiamo installato, non aveva tutto quanto ci sarebbe servito. Per esempio mancava lo scorrimento per indici. Ma constatata la flessibilità di Koha, contavamo sulla possibilità di aggiungerlo. E così è stato. Questa nostra aggiunta potrebbe divenire parte stabile di Koha. Chiunque può segnalare una patch o richiedere una miglioria. Chiunque può apportare contributi. Tutti possono vedere lo stato delle patch. Tutti possono ricevere prontamente assistenza sulle mailing list (in inglese). Siamo pienamente in ambito open source. Slide La successione delle release La logica con cui Koha introduce soluzioni e migliorie è -direi- ferrea: ogni sei mesi una release, ogni mese una patch. Nell'ambito della versione, le release pari sono destinate alla pubblicazione, le dispari servono per la preparazione della successiva. Inoltre attualmente le release 3.6, 3.8 e 3.10 non sono chiuse dalla release successiva. Cioè le rispettive patch vengono ancora prodotte, per non obbligare a salti di release troppo ravvicinati. Per cui attualmente sono "vive" ben tre linee di Koha: 3.6, 3.8 e 3.10. Un nuovo utente è bene che prenda l'ultima release stabile. 1
  • 2. Slide Koha 3 è un vero ILS Grazie all'AUR ho potuto conoscere Koha. Presentarono la versione 2 anni fa. Nel frattempo, con la versione 3, Koha ha fatto quel salto di maturità che lo fa appartenere a pieno diritto alla categoria dei gestionali completi per biblioteca. Non manca nessun modulo, tutti hanno interfaccia web, ha un vero motore di ricerca full- text, utilizza solo standard aperti, aprendo così la porta a integrazione con servizi o prodotti di terzi, eventualmente proprietari. È interessante notare che il "fornitore terzo" non vede dipendere i costi del proprio prodotto da fattori dovuti al fornitore dell'ILS. Si potrebbe quindi dire che con Koha il "fornitore terzo" non è più "terzo", ma scala a "secondo". Ebsco e De Gruyter, e alcuni altri, stanno accorgendosene. Slide Koha 3.4 Le prossime slide elencano i principali miglioramenti e novità apportati dalle relative release. Sottolineerò solo alcuni di questi, e termineremo con una semplice panoramica di Koha 3.10, con qualche screenshot che può aiutare a capire meglio Koha. Koha permette di definire, e scambiare, griglie di catalogazione: tipicamente una biblioteca usa una griglia per ogni tipologia di materiale che cataloga. Koha è in grado di lavorare in diversi tipi di MARC. A noi italiani interessa sapere che MARC21 e Unimarc sono pienamente supportati. La completa interfaccia web permette a mio parere una elevata produttività. Si pensi soltanto a quanto è comodo usare più finestre o tab del browser, o passare con un solo click alla modifica di un record trovato nell'OPAC. Questa attenzione all'alta produttività e alla comodità di utilizzo è una costante in Koha, di certo facilitata dalla tecnologia del web. Vorrei fare una confidenza: Paolo Bizzarri, l'anno scorso, dopo aver visto qui la presentazione di un nuovo ILS, mi disse con soddisfazione che l'interfaccia di catalogazione era molto simile a quella di Koha. Slide Koha 3.6 Da Koha 3.6, grazie a Zeno, è possibile la catalogazione analitica, cioè descrivere le parti complementari di una pubblicazione, creando una o più schede apposite per questo tipo di informazioni e legandole tra loro. Ad esempio, per lo spoglio dei periodici. Si noti come la funzionalità di aggiornamento di gruppi di record sia passata da riga di comando a interfaccia web da Koha 3.4 a Koha 3.6. Slide Koha 3.8 In Koha 3.8 è stato fatto un passo avanti per offrire anche copertine conservate in locale. Tipicamente vengono prelevate da Google Books, Amazon o altri fornitori di tali servizi, alcuni a pagamento, tramite il match dell'ISBN. Con questa miglioria, si soddisfano casi particolari, come quelli senza ISBN, specialmente se di materiale 2
  • 3. antico che la biblioteca vuole valorizzare tramite il proprio lavoro di scansione. E' stato aggiunto un altro elemento tipico del social web, il rating, che si associa ai tag, ai commenti, e alle liste. Tutte componenti dell'OPAC che possono essere attivate o disattivate in qualsiasi momento dall'amministratore. E' iniziata una seria battaglia alle performance. Non che Koha sia lento, ma come si diceva, nell'ottica della produttività va anche incluso il tempo di reazione di ogni pagina. Con Koha 3.8 si inizia a fare via via a meno del modello CGI, cioè della logica in cui, ad ogni richiesta di un browser, il web server Apache attiva un processo completamente nuovo e indipendente dal processo attivato per qualsiasi altra richiesta. Slide Koha 3.10 L'ottimizzazione delle performance prosegue nella release 3.10, facendo uso di Plack, che però non è attivo per default. Siccome richiede più memoria, questo va un po' contro una delle logiche connaturali a Koha di essere a tal punto internazionale da voler evitare di mettere in difficoltà chi non avesse strumenti particolarmente potenti, come succede nel caso di utenti del Terzo Mondo. Questa attenzione permette a chiunque di noi, come vedremo anche fra poco, di mettere su con minimo sforzo una installazione di Koha, anche su un PC portatile. Mi pare particolarmente innovativa la possibilità in Koha 3.10 della catalogazione derivata di record di autorità. Fonti possibili sono il Virtual International Authority File, Library of Congress Name Authority File e altri. La logica è analoga a quella della catalogazione derivata per record bibliografici, ed è un ulteriore passo avanti verso il web semantico, dato che abilita basi Koha a collegare informazioni rilevanti con quelle di basi di dati di importanza mondiale. La possibilità di nascondere record di autorità non usati è fondamentale per soggetti e thesauri, che a volte vanno importati o comunque costruiti all'interno del catalogo prima del loro aggancio ai record bibliografici. Come si diceva poco fa, Koha può essere installato con poca fatica. Anche se da tempo vi erano saltuari ma interessanti tentativi di produrre CD o DVD autoinstallanti, ora si sta stabilizzando la versione DVD live di Koha. Grazie anche alle macchine virtuali, diventa veramente semplice disporre di una installazione di Koha, con cui fare prove, manipolazione dati bibliografici, fare ricerca, ecc. Si pensi quale vantaggio ne può trarre una cooperativa di catalogazione, per la quale si annullano i costi del gestionale, che diventa addirittura portatile. Oppure per una scuola di catalogazione, o per il lavoro di borsisti, o in stage. O un ambiente di ricerca scientifica universitaria. Tutte esperienze che sto facendo in prima persona o che vedo verificarsi. E che non sono pensabili con ILS commerciali, non solo per i costi in gioco. Slide Koha Interfaccia Staff Restano da vedere tre screenshot, cioè come è fatto Koha, a grandissime linee. 3
  • 4. I moduli di cui è composto sono raggruppati in questa schermata. Manca ovviamente l'OPAC. I moduli a disposizione di un utente dello staff dipendono dal profilo associato al login, la cui definizione è a carico del super utente o delegati. Come si vede, non manca nulla di essenziale. Accenno qui al modulo di reportistica, semplice e potente, spesso croce e delizia dei gestionali per biblioteche. Slide Koha Interfaccia Staff - Catalogazione Ho potuto rendermi conto da due fattori diversi ma correlati, che l'interfaccia per la registrazione di schede bibliografiche, e quell'analoga per i record di authority, sono un punto di forza di Koha: la sorpresa di chi lo vede per la prima volta, e la bassissima curva di apprendimento. Penso che abbia un'immediatezza impagabile. Il bottone 1 permette la catalogazione derivata, con la ricerca su cataloghi via Z39.50. Il record catturato entra immediatamente nella griglia, per il completamento e il salvataggio. La serie di tab 2 permette di passare da un gruppo di campi ad un altro, e di avere quindi tutto il record in modo molto ben organizzato. Siccome le griglie possono essere modificate a piacere, non pochi scelgono di disporre di una griglia in cui i campi sono raccolti in meno di 10 sezioni. Nei casi in cui la catalogazione è molto semplice o deve essere molto veloce, si raccolgono tutti i campi di interesse sotto una sola sezione, per averli tutti di fronte. 3. I segnetti + e - accanto al nome del campo permettono di duplicarlo (se ripetibile) o di cancellare l'occorrenza. 4. Un click sul nome del campo mostra o nasconde i sottocampi. I sottocampi possono essere duplicati o cancellati con le icone 5. E l'ordine dei sottocampi può essere modificato con le freccette grigie 6. Slide Koha Interfaccia OPAC Non intendo analizzare l'interfaccia OPAC, e nell'esempio mancano diversi elementi, dato che la personalizzazione può essere forte. Qui si vede la risposta ad una ricerca su un database di test. A sinistra le faccette, al centro i record trovati, con le loro copertine. In alto, qui non visibili, ci sono le lingue disponibili. Il cambio di lingua può avvenire in qualsiasi schermata ed è memorizzato in un cookie. Altre funzionalità si trovano passando alla visualizzazione del record completo. Slide Grazie ... domande? ... 4