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Dott.ssa G. Garro 
Dipartimento di Agraria 
Sezione di Scienze e tecnologie degli alimenti 
Università degli Studi di Napoli “Federico II” 
garro@unina.it
MORTADELLA 
Insaccato cotto (non affumicato) di carne 
suina o suino-bovina (tacchino, pollo) con 
aggiunta di grasso sotto forma di cubetti.
LINEA GRASSO 
Preparazione dei lardelli 
• Grasso golare 
(alta qualità, con venatura magra 
centrale) 
• Lardo 
(parte dorsale, priva di venature carnee) 
Cubettatura 
(Pezzi 1cmc~, col taglialardelli,T=-2-0°C ) 
Lavaggio e scolatura 
(H20 45-50°C per fondere i grassi b.f. 
ed eliminare le impurità) 
Grasso cubettato 
LINEA MAGRO 
• Spalla di suino 
(anche bovino) 
• Triti di suino 
(alta qualità, carnetta e prosciutto, 
qualità inferiore, trito di busto e 
diaframma) 
• Trippini 
(stomaci demucosati e senza 
ghiandole) 
LINEA UNIFICATA 
Sale, Spezie o Aromi, Pistacchio, 
Caseinati, Nitrito, Nitrati, Ascorbati, 
Polifosfati Insacco 
Impasto 
(macchine impastatrici, 5-15’) 
(naturali, vescica bovina, 
o artificiali, cellulosa) 
Cottura 
(ad aria secca, T a cuore >70°C) 
Raffreddamento 
(ad acqua, ad aria, T a cuore 4-5°C) 
Pesatura 
Incartamento 
Etichettatura 
• Emulsione grasso 
(acqua calda 60°C e grasso in 
cutter seguita da raffinazione) 
• Emulsione cotenna 
(cotenna in polvere, ghiaccio 
tritato) 
Triturazione 
(ø8-0.9mm, coltelli 4-5 bracci)
Composizione delle mortadelle in funzione della qualità 
1a qualità 2a qualità 
3a qualità 
Spalla suina (%) 35.00 25.00 10.00 
Triti suino (%) 15.00 20.00 15.00 
Trippini suino (%) 22.50 25.00 30.00 
Emulsione grasso (%) - - 10.00 
Emulsione cotenna (%) - - 5.00 
Gola cubettata (%) 27.50 30.00 30.00 
Da Zambonelli et al: Microbiologia dei salumi, Edagricole 
SOLO IN FRANCIA!!!
Composizione delle mortadelle in funzione della qualità 
1a qualità 2a qualità 
3a qualità 
Acqua (%) 53.5 52.0 48.0 
Proteine totali (%) 15.6 15.0 14.0 
Grasso (%) 26.9 29.0 31.0 
Ceneri (%) 3.8 3.8 3.7 
Collagene (%) 2.8 2.8 2.0 
Da Zambonelli et al: Microbiologia dei salumi, Edagricole
Riconoscimento IGP: 
Reg. CE n.1549/98. 
Mortadella Bologna IGP 
La Mortadella Bologna ha una storia 
secolare ed è il salume più famoso 
della tradizione gastronomica del 
Bolognese.
Riconoscimento IGP: 
Reg. CE n.1549/98. 
Mortadella Bologna IGP 
Zona di produzione 
La zona di produzione della 
"Mortadella Bologna" comprende 
il territorio delle seguenti regioni 
o province: 
Emil ia Romagna, Piemonte, 
Lombardia, Veneto, Provincia di 
Trento, Toscana, Marche e Lazio.
Riconoscimento IGP: 
Reg. CE n.1549/98. 
Mortadella Bologna IGP 
Materie prime 
La "Mortadella Bologna" è costituita da una miscela di 
• carni di suino ridotta a grana fine con il tritacarne, 
• lardelli di grasso suino di gola cubettato, sale, pepe 
intero e/o in pezzi, insaccata in involucri naturali o 
sintetici e sottoposta a un prolungato trattamento di 
cottura in forni ad aria secca.
Mortadella Bologna IGP 
Possono inoltre essere impiegati: 
• stomaci suini demucosati, grasso suino duro, 
• aromi ad esclusione di quelli di affumicatura, 
spezie e piante aromatiche, pistacchio, zucchero 
(max 0,5%), nitrito di sodio e/o potassio (max 140 
ppm), acido ascorbico e suo sale sodico, 
glutammato sodico. 
• Non possono essere usate carni separate 
meccanicamente (CSM). 
Riconoscimento IGP: 
Materie prime Reg. CE n.1549/98.
Tecnologia di produzione 
Selezione della materia prima 
(carne magra di suino, trippini, grasso di gola) 
Triturazione e cubettatura 
(piastra d’uscita fori ∅ <0,9mm, T<1°C) 
Impastatura 
(sale, pepe, spezie, conservanti) 
Insaccamento 
(involucri naturali o sintetici) 
Legatura e cottura 
(ad aria secca, T>70°C al cuore) 
Raffreddamento
Mortadella Bologna IGP 
Caratteristiche organolettiche 
• Aspetto esterno: forma ovale o cilindrica; 
• Consistenza: il prodotto deve essere compatto di consistenza non 
elastica; 
• Aspetto al taglio: la superficie di taglio deve essere vellutata di colore 
rosa vivo uniforme. Nella fetta devono essere presenti in quantità non 
inferiori al 15% della massa totale, quadrettature bianco perlacee di 
tessuto adiposo, eventualmente unite a frazioni muscolari. Le 
quadrettature devono essere ben distribuite ed aderenti all’impasto. 
Devono essere assenti sacche di grasso e gelatina ed il velo di grasso 
deve essere contenuto; 
• Colore: rosa vivo uniforme; 
• Odore: profumo tipico aromatico; 
• Sapore: gusto tipico e delicato senza tracce di affumicatura.
Mortadella Bologna IGP 
Caratteristiche chimiche e chimico-fisiche 
Proteine totali: min. 13,5%; 
Rapporto collageno/proteine: max. 0,20; 
Rapporto acqua/proteine: max 4,10; 
Rapporto grasso/proteine: max 2,0; 
pH: min. 6. 
Acidi grassi Energia 
polinsaturi 
Acidi grassi 
mono 
insaturi 
Acidi grassi 
Valori nutrizionali 
Proteine Lipidi saturi 
Parte 
Edibile 
% % % % % % Kcal 
100 14.7 28.1 9.25 12.80 3.94 317 
Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Mortadella Bologna IGP 
• La "Mortadella Bologna" può essere 
i mme s s a a l c ons umo s fus a o 
confezionata sottovuoto o in atmosfera 
modificata, intera, in tranci o affettata. 
• Le operazioni di confezionamento, 
affettamento e porzionamento devono 
avvenire esclusivamente nella zona di 
produzione.
Attenzione alle imitazioni!!!
WÜRSTEL 
Insaccato cotto affumicato a grana fine, preparato 
con carni di suino, bovino, pollo, tacchino 
La parola wurstel è il il diminutivo di 
wurst, in tedesco “salsiccia”; è un 
prodotto di origine nordica che l’industria 
italiana ha adottato di recente
MATERIE PRIME 
• Tagli di carne di vari animali (suini, bovini, avicoli, 
equini); i prodotti più pregiati utilizzano % elevate 
di carni suine 
• USO DI “CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE” o 
“CSM” 
• Grasso o purea di cotenna 
• Additivi 
• Sale, spezie, aromi (pepe, macis-scorza esterna della noce moscata-, 
origano, salvia, ecc.)
La “CARNE SEPARATA 
MECCANICAMENTE” o “CSM” 
è definita (Reg. CE 853/2004) come: 
“il prodotto ottenuto mediante rimozione 
della carne da ossa carnose dopo il disosso 
o da carcasse di pollame, utilizzando mezzi meccanici che 
conducono alla perdita o modificazione 
della struttura muscolo-fibrosa”
“le seguenti materie prime non devono essere 
u t i l i z z a t e per produrre carni separate 
meccanicamente: 
i) nel caso dei volatili da cortile: le zampe, la pelle del 
collo e la testa; 
ii) nel caso di altri animali: le ossa della testa, le 
zampe, le code, il femore, la tibia, il perone, l’omero, 
il radio e l’ulna”.
….gli imballaggi destinati al consumatore finale 
contenenti carni macinate di pollame o di solipedi 
o preparazioni di carni contenenti carni separate 
meccanicamente devono recare un avvertimento 
indicante che siffatti prodotti devono essere cotti 
prima del consumo (Reg. CE 853/2004)
“in tutti gli Stati membri è proibito usare 
ossa o pezzi non disossati di bovini, ovini e 
caprini per produrre CSM” (Reg.CE 999/201)
Processo Produttivo 
• Macinazione: le materie prime, in pani congelati, 
vengono triturate in apposite macchine (sfettatrici o 
spezzettatrici) che le spezzettano molto finemente. 
• Miscelazione: i vari ingredienti vengono messi in un 
cutter, macchina che sminuzza ulteriormente l'impasto e lo 
miscela. In questa fase vengono aggiunte anche delle 
scaglie di ghiaccio per impedire che l'impasto si surriscaldi.
• Insaccatura: l'impasto passa all'insaccatrice e viene 
introdotto in un budello, naturale o sintetico; se 
l'involucro utilizzato è artificiale, viene eliminato dopo 
la cottura. 
• Asciugatura, affumicatura e cottura: i würstel 
vengono appesi su apposite aste e introdotti nei forni, 
nei quali temperatura, umidità e densità del fumo 
sono controllati e calibrati. L'affumicatura viene 
generalmente effettuata utilizzando legno di faggio o 
fumo liquido. (Il fumo liquido è definito “aromatizzante di affumicatura”: 
estratto di fumi impiegato nei procedimenti tradizionali di affumicatura degli 
alimenti (D.Lg. N.107 del 25/1/1992)
• Docciatura: i würstel vengono raffreddati con un getto di acqua 
nebulizzata e introdotti nelle celle frigorifere per 12 ore circa. 
• Pelatura: un getto di vapore inumidisce e dilata il budello che 
avvolge la pasta di carne cotta, e un getto di aria compressa 
separa gli involucri dalle salsicce. 
• Confezionamento: i würstel vengono confezionati sottovuoto in 
buste di materiale plastico. 
• Pastorizzazione: per eliminare i germi eventualmente apportati 
dalle operazioni di pelatura e confezionamento. 
• Refrigerazione a 2-4°C.
SCHEMA LAVORAZIONE 
WÜRSTEL 
Selezione della Materia Prima 
• da ~ 20% di sola carne bovina in quelli scadenti, ad 
un 80% di sola carne suina per quelli più pregiati; 
• il grasso varia tra il 20-30%; 
• ghiaccio dal 20-30% 
+ 
Purea di Cotenna 
o Grasso 
Carne Magra 
Sale, Nitriti, Nitrati, Caseinati, 
Zuccheri, Ascorbati, Polifosfati 
Macinazione e Miscelazione 
(in cutter ad alta velocità, sotto vuoto, T=0-6°C)
SCHEMA LAVORAZIONE 
WÜRSTEL (FASI 
SUCCESSIVE AL CUTTER) 
INSACCATURA E LEGATURA 
ASCIUGATURA O STUFATURA 
(60°C, 38-40% UR, 60’) 
AFFUMICATURA 
(60°C, 45-40% U.R., 90’) 
COTTURA 
(74-76°C, 75-100% U.R., 25’) 
RAFFREDDAMENTO 
PELATURA 
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  • 1. Dott.ssa G. Garro Dipartimento di Agraria Sezione di Scienze e tecnologie degli alimenti Università degli Studi di Napoli “Federico II” garro@unina.it
  • 2.
  • 3.
  • 4. MORTADELLA Insaccato cotto (non affumicato) di carne suina o suino-bovina (tacchino, pollo) con aggiunta di grasso sotto forma di cubetti.
  • 5.
  • 6. LINEA GRASSO Preparazione dei lardelli • Grasso golare (alta qualità, con venatura magra centrale) • Lardo (parte dorsale, priva di venature carnee) Cubettatura (Pezzi 1cmc~, col taglialardelli,T=-2-0°C ) Lavaggio e scolatura (H20 45-50°C per fondere i grassi b.f. ed eliminare le impurità) Grasso cubettato LINEA MAGRO • Spalla di suino (anche bovino) • Triti di suino (alta qualità, carnetta e prosciutto, qualità inferiore, trito di busto e diaframma) • Trippini (stomaci demucosati e senza ghiandole) LINEA UNIFICATA Sale, Spezie o Aromi, Pistacchio, Caseinati, Nitrito, Nitrati, Ascorbati, Polifosfati Insacco Impasto (macchine impastatrici, 5-15’) (naturali, vescica bovina, o artificiali, cellulosa) Cottura (ad aria secca, T a cuore >70°C) Raffreddamento (ad acqua, ad aria, T a cuore 4-5°C) Pesatura Incartamento Etichettatura • Emulsione grasso (acqua calda 60°C e grasso in cutter seguita da raffinazione) • Emulsione cotenna (cotenna in polvere, ghiaccio tritato) Triturazione (ø8-0.9mm, coltelli 4-5 bracci)
  • 7. Composizione delle mortadelle in funzione della qualità 1a qualità 2a qualità 3a qualità Spalla suina (%) 35.00 25.00 10.00 Triti suino (%) 15.00 20.00 15.00 Trippini suino (%) 22.50 25.00 30.00 Emulsione grasso (%) - - 10.00 Emulsione cotenna (%) - - 5.00 Gola cubettata (%) 27.50 30.00 30.00 Da Zambonelli et al: Microbiologia dei salumi, Edagricole SOLO IN FRANCIA!!!
  • 8. Composizione delle mortadelle in funzione della qualità 1a qualità 2a qualità 3a qualità Acqua (%) 53.5 52.0 48.0 Proteine totali (%) 15.6 15.0 14.0 Grasso (%) 26.9 29.0 31.0 Ceneri (%) 3.8 3.8 3.7 Collagene (%) 2.8 2.8 2.0 Da Zambonelli et al: Microbiologia dei salumi, Edagricole
  • 9. Riconoscimento IGP: Reg. CE n.1549/98. Mortadella Bologna IGP La Mortadella Bologna ha una storia secolare ed è il salume più famoso della tradizione gastronomica del Bolognese.
  • 10. Riconoscimento IGP: Reg. CE n.1549/98. Mortadella Bologna IGP Zona di produzione La zona di produzione della "Mortadella Bologna" comprende il territorio delle seguenti regioni o province: Emil ia Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Provincia di Trento, Toscana, Marche e Lazio.
  • 11. Riconoscimento IGP: Reg. CE n.1549/98. Mortadella Bologna IGP Materie prime La "Mortadella Bologna" è costituita da una miscela di • carni di suino ridotta a grana fine con il tritacarne, • lardelli di grasso suino di gola cubettato, sale, pepe intero e/o in pezzi, insaccata in involucri naturali o sintetici e sottoposta a un prolungato trattamento di cottura in forni ad aria secca.
  • 12. Mortadella Bologna IGP Possono inoltre essere impiegati: • stomaci suini demucosati, grasso suino duro, • aromi ad esclusione di quelli di affumicatura, spezie e piante aromatiche, pistacchio, zucchero (max 0,5%), nitrito di sodio e/o potassio (max 140 ppm), acido ascorbico e suo sale sodico, glutammato sodico. • Non possono essere usate carni separate meccanicamente (CSM). Riconoscimento IGP: Materie prime Reg. CE n.1549/98.
  • 13. Tecnologia di produzione Selezione della materia prima (carne magra di suino, trippini, grasso di gola) Triturazione e cubettatura (piastra d’uscita fori ∅ <0,9mm, T<1°C) Impastatura (sale, pepe, spezie, conservanti) Insaccamento (involucri naturali o sintetici) Legatura e cottura (ad aria secca, T>70°C al cuore) Raffreddamento
  • 14. Mortadella Bologna IGP Caratteristiche organolettiche • Aspetto esterno: forma ovale o cilindrica; • Consistenza: il prodotto deve essere compatto di consistenza non elastica; • Aspetto al taglio: la superficie di taglio deve essere vellutata di colore rosa vivo uniforme. Nella fetta devono essere presenti in quantità non inferiori al 15% della massa totale, quadrettature bianco perlacee di tessuto adiposo, eventualmente unite a frazioni muscolari. Le quadrettature devono essere ben distribuite ed aderenti all’impasto. Devono essere assenti sacche di grasso e gelatina ed il velo di grasso deve essere contenuto; • Colore: rosa vivo uniforme; • Odore: profumo tipico aromatico; • Sapore: gusto tipico e delicato senza tracce di affumicatura.
  • 15. Mortadella Bologna IGP Caratteristiche chimiche e chimico-fisiche Proteine totali: min. 13,5%; Rapporto collageno/proteine: max. 0,20; Rapporto acqua/proteine: max 4,10; Rapporto grasso/proteine: max 2,0; pH: min. 6. Acidi grassi Energia polinsaturi Acidi grassi mono insaturi Acidi grassi Valori nutrizionali Proteine Lipidi saturi Parte Edibile % % % % % % Kcal 100 14.7 28.1 9.25 12.80 3.94 317 Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
  • 16. Mortadella Bologna IGP • La "Mortadella Bologna" può essere i mme s s a a l c ons umo s fus a o confezionata sottovuoto o in atmosfera modificata, intera, in tranci o affettata. • Le operazioni di confezionamento, affettamento e porzionamento devono avvenire esclusivamente nella zona di produzione.
  • 18.
  • 19. WÜRSTEL Insaccato cotto affumicato a grana fine, preparato con carni di suino, bovino, pollo, tacchino La parola wurstel è il il diminutivo di wurst, in tedesco “salsiccia”; è un prodotto di origine nordica che l’industria italiana ha adottato di recente
  • 20. MATERIE PRIME • Tagli di carne di vari animali (suini, bovini, avicoli, equini); i prodotti più pregiati utilizzano % elevate di carni suine • USO DI “CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE” o “CSM” • Grasso o purea di cotenna • Additivi • Sale, spezie, aromi (pepe, macis-scorza esterna della noce moscata-, origano, salvia, ecc.)
  • 21. La “CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE” o “CSM” è definita (Reg. CE 853/2004) come: “il prodotto ottenuto mediante rimozione della carne da ossa carnose dopo il disosso o da carcasse di pollame, utilizzando mezzi meccanici che conducono alla perdita o modificazione della struttura muscolo-fibrosa”
  • 22. “le seguenti materie prime non devono essere u t i l i z z a t e per produrre carni separate meccanicamente: i) nel caso dei volatili da cortile: le zampe, la pelle del collo e la testa; ii) nel caso di altri animali: le ossa della testa, le zampe, le code, il femore, la tibia, il perone, l’omero, il radio e l’ulna”.
  • 23. ….gli imballaggi destinati al consumatore finale contenenti carni macinate di pollame o di solipedi o preparazioni di carni contenenti carni separate meccanicamente devono recare un avvertimento indicante che siffatti prodotti devono essere cotti prima del consumo (Reg. CE 853/2004)
  • 24. “in tutti gli Stati membri è proibito usare ossa o pezzi non disossati di bovini, ovini e caprini per produrre CSM” (Reg.CE 999/201)
  • 25. Processo Produttivo • Macinazione: le materie prime, in pani congelati, vengono triturate in apposite macchine (sfettatrici o spezzettatrici) che le spezzettano molto finemente. • Miscelazione: i vari ingredienti vengono messi in un cutter, macchina che sminuzza ulteriormente l'impasto e lo miscela. In questa fase vengono aggiunte anche delle scaglie di ghiaccio per impedire che l'impasto si surriscaldi.
  • 26. • Insaccatura: l'impasto passa all'insaccatrice e viene introdotto in un budello, naturale o sintetico; se l'involucro utilizzato è artificiale, viene eliminato dopo la cottura. • Asciugatura, affumicatura e cottura: i würstel vengono appesi su apposite aste e introdotti nei forni, nei quali temperatura, umidità e densità del fumo sono controllati e calibrati. L'affumicatura viene generalmente effettuata utilizzando legno di faggio o fumo liquido. (Il fumo liquido è definito “aromatizzante di affumicatura”: estratto di fumi impiegato nei procedimenti tradizionali di affumicatura degli alimenti (D.Lg. N.107 del 25/1/1992)
  • 27. • Docciatura: i würstel vengono raffreddati con un getto di acqua nebulizzata e introdotti nelle celle frigorifere per 12 ore circa. • Pelatura: un getto di vapore inumidisce e dilata il budello che avvolge la pasta di carne cotta, e un getto di aria compressa separa gli involucri dalle salsicce. • Confezionamento: i würstel vengono confezionati sottovuoto in buste di materiale plastico. • Pastorizzazione: per eliminare i germi eventualmente apportati dalle operazioni di pelatura e confezionamento. • Refrigerazione a 2-4°C.
  • 28. SCHEMA LAVORAZIONE WÜRSTEL Selezione della Materia Prima • da ~ 20% di sola carne bovina in quelli scadenti, ad un 80% di sola carne suina per quelli più pregiati; • il grasso varia tra il 20-30%; • ghiaccio dal 20-30% + Purea di Cotenna o Grasso Carne Magra Sale, Nitriti, Nitrati, Caseinati, Zuccheri, Ascorbati, Polifosfati Macinazione e Miscelazione (in cutter ad alta velocità, sotto vuoto, T=0-6°C)
  • 29. SCHEMA LAVORAZIONE WÜRSTEL (FASI SUCCESSIVE AL CUTTER) INSACCATURA E LEGATURA ASCIUGATURA O STUFATURA (60°C, 38-40% UR, 60’) AFFUMICATURA (60°C, 45-40% U.R., 90’) COTTURA (74-76°C, 75-100% U.R., 25’) RAFFREDDAMENTO PELATURA CONFEZIONAMENTO