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25 ottobre 2018 - I incontro
Cos’è CoopUp Bologna
CoopUp Bologna offre un percorso di formazione, crescita, prototipazione e consolidamento
d’impresa, di natura collettiva, collaborativa e non competitiva.
Il percorso di CoopUp Bologna serve per:
> definire da un’idea di partenza un modello di business
> rendere più solido il proprio progetto
> definire le ipotesi da verificare per lanciare la propria impresa
> conoscere e riconoscere le motivazioni, gli intenti, la spinta che vi guiderà ad avere successo sul
mercato
> creare una comunità di pratiche e di imprenditori sociali e attivare dinamiche di collaborazione tra
pari
Programma
LA FORMAZIONE
25/10 #1 La proposta di valore e mappa dei
partecipanti
8/11 #2 L’IDEA D’IMPRESA: strumenti per modellare la
proposta di valore
29/11 #3 BENCHMARKING E PIANO DEI CONTI: come
imparare dagli altri e fare un piano economico
13/12 #4 PROTOTIPAZIONE E TESTING: come verificare
la proposta di valore
10/1 #5 GOVERNANCE COOPERATIVA, IMPRESA
SOCIALE E ACCESSO AL MERCATO: cosa scegliere e
quando
18/1 #6 IL BUSINESS PLAN e GLI INDICATORI DI
IMPATTO
MR. WOLF
8/11 #1 18,30-20,00 Mr. Wolf
15/11 #2 18,30-20,00 Mr. Wolf
6/12 #3 18,30-20,00 Mr. Wolf
20/12 #4 18,30-20,00 Mr. Wolf
10/01 #5 18,30-20,00 Mr. Wolf
31/01 DEADLINE CONSEGNA BUSINESS PLAN
Evento finale
Comunicazione e consegne
a ogni incontro verranno spiegati uno e più strumenti
la settimana successiva sarà possibile chiedere i colloqui individuali dove
confrontarsi sul lavoro fatto
entro l’incontro successivo le consegne dovranno essere postate sul gruppo
Facebook
Esiste la possibilità di un supporto finanziario e giuridico da parte di
Confcooperative, che può essere attivato al bisogno
Chi siamo?
O dell’importanza del metodo
mettiamo insieme:
- community organizing
- design dei servizi e arte relazionale
- approccio imprenditoriale a impatto
- approccio bossless
- incubazione di ecosistema
I incontro:
La proposta di valore:
tra identità e community
Introduzione al design dei servizi
Quando nasce il design (come
professione)?
In un periodo difficile: la prima guerra mondiale >>> inaugurazione della Bauhaus nel
1919.
Ispirata alle Bauhütten - le organizzazioni di artigiani medievali che costruivano le
cattedrali - la Bauhaus nasce come organizzazione collaborativa e
interdisciplinare.
Presto perde il suo carattere partecipato per recuperare solo l’attenzione all’utente
>>> carattere funzionale alla filiera di riferimento.
Ma oggi si parla di co-design. participatory design. circular design...
I primi passi...
I provo e le bici bianche
Norwegian Metal Workers Union
(il DELTA language di Kristen Nygaard)
I primi passi...
Malmö, 1975 Malmö, 2015 (STPLN)
Ezio Manzini
Design when everybody designs
“Manzini distinguishes between diffuse design
(performed by everybody) and expert design
(performed by those who have been trained as
designers) and describes how they interact. He
maps what design experts can do to trigger and
support meaningful social changes, focusing on
emerging forms of collaboration...”
Product-as-a-service
“Product-as-a-Service fuses physical products, accompanying services and monitoring software to
enable new offerings where the buyer may no longer own a physical thing—the product is delivered
as an service or virtualized experience. Instead of a one-time-transaction the customer subscribes to
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Cos’è un servizio
[da wiki] In generale, il servizio può essere definito come un'attività o una serie di
attività di natura più o meno intangibile, che ha luogo nell'interazione tra cliente e
impiegato e/o sistemi del fornitore del servizio, e che viene fornito come soluzione ai
problemi del cliente.
il servizio è un’azione condivisa, relazionale, un passaggio di
valore
DOMANDA: quali servizi sono più presenti nella vostra
quotidianità?
Qualche esempio
16 modi di fare design
(Da Walter Aprile, Stefano Mirti,
Wobbling Solutions. An Introduction to
Contemporary Design)
fare differenza per non fare ripetizioni
(value proposition by philosophy)
"tutte le identità non sono che simulate, prodotte come un effetto ottico,
attraverso un gioco più profondo che è quello della differenza e della ripetizione"
(Gilles Deleuze)
“sono forme di vita” (Ludwig Wittgenstein)
“l’identità si dà per differenza” (Ferdinand De Saussure)
“un valore che non riguarda l’essenza, ma un valore d’uso” (Aristotele)
“non esiste solo la relazione di contrarietà per definire un valore” (Edmund
Husserl)
primo esercizio: cosa NON siete?
“noi vogliamo ribaltare la relazione tra lavoro e tempo libero” (Guy-Ernest
Debord)
mappatura valoriale dei team
NOME
PROGETTO
VALORE CHE
VI IDENTIFICA VALORE CHE
VI IDENTIFICA
L’ecosistema coopup in
una fotografia dell’oggi:
Chi siamo?
Dove ci posizioniamo? E
vicino a quali altri valori?
RIPETEREMO QUESTO
LAVORO ALLA FINE DEL
PERCORSO PER CAPIRE
COME, E SE, CI SAREMO
MOSSI SULLA MAPPA
LA MAPPATURA VALORIALE DI COOPUP 2018
LA MAPPATURA VALORIALE DI COOPUP 2018
1 - prendete tre post it di colore diverso
2- sul primo scrivete il nome del progetto con cui partecipate a CoopUp
3- sul secondo e sul terzo scrivete i valori che più rappresentano il
vostro progetto e il cambiamento che vuole generare
4- posizionateli sul cartellone tenendo come punto di riferimento i post
it degli altri progetti [I primi volontari saranno i nostri sherpa :)]
come costruire una proposta di
valore
come si crea valore?
- ciò per cui qualcuno è disposto a pagare
- ciò che crea fiducia e quindi fedeltà
c’è un cambiamento in atto:
:: le persone non cercano prodotti/servizi ma
esperienze
:: evoluzione da canali di distribuzione verso
“hub di esperienze”
Uber, the world’s largest taxi
company, owns no vehicles.
Facebook, the world’s most popular
media owner, creates no content.
Alibaba, the most valuable retailer,
has no inventory.
And Airbnb, the world’s largest
accommodation provider, owns no
real estate.
:: Rendendo accessibile un
prodotto/servizio
permettendo cioè a segmenti di clientela che prima non
potevano usufruire di un prodotto/servizio, di accedervi,
abbassando il prezzo o reingegnerizzando la catena del
valore
come si crea valore?
:: Utilizzando la marca come status/ esperienza di acquisto
come si crea valore?
:: Risolvendo un problema specifico
come si crea valore?
:: Riducendo i rischi
come si crea valore?
:: e infine, sapendo ascoltare e seguire sempre le evoluzioni del proprio
target
come si crea valore?
Matrice organizzativa per il Lean
Approach
Centri di COMPETENZE: > formazione
> saturazione
> qualità
LINEE DI BUSINESS
(orientate al cliente):
> volumi
> marginalità
> bisogno
Perché parlare di Value Proposition?
“A major reason why companies fail, is that [..] there is not a compelling
enough value proposition, or compelling event, to cause the buyer to actually
commit to purchasing.
David Skok, Matrix Partners
1. perché il valore è soggettivo, corrisponde alle percezioni del
cliente/utente
Prodotti e servizi non hanno un valore
intrinseco, ma sono dei veicoli per il
tramite dei quali una realtà trasmette
valore ai propri pubblici.
Un prodotto/servizio può generare valore
per un cliente, ma non per un altro.
2. il valore è legato all’unicità con cui si risponde ad un bisogno
“se avessi chiesto alla gente cosa
voleva, mi avrebbero risposto: un
cavallo più veloce, mentre io
volevo vendergli un’auto“
Henry Ford
L’economista Peter Drucker interpreta l’imprenditore sociale come
colui il quale “cambia la capacità di performance della società”
(Gendron, 1996).
L’impatto dell’imprenditorialità sociale supera quindi le aree di
interesse specifiche degli imprenditori (ad esempio, disabilità,
educazione, questioni di genere, ambiente, ecc.) abilitando le società
a migliorare nel complesso le proprie capacitazioni.
Per Ashoka, gli imprenditori sociali sono in grado di produrre piccoli
cambiamenti nel breve periodo che si ripercuotono attraverso sistemi
esistenti e che in definitiva comportano un cambiamento significativo
di lungo periodo (impatto).
3. il valore sociale supera la vostra azione diretta
da dove partiamo
dagli strumenti del design dei servizi
e quindi individuando i miei interlocutori
specifici:
- a chi si rivolge la mia attività?
- diamogli un nome!
la clientela target
A
B
C
i tre blocchi descrittivi
A- Descrivere quali sono gli interessi (anche sociali) dell’utente e in che modo la sua
attività/vita incrocia la tua proposta
B- descrivere le preoccupazioni, le emozioni negative, i costi, le situazioni di insoddisfazione
e i rischi che il tuo utente target percepisce, anche in termini di sostenibilità
C- Descrivere quali sono i benefici che i tuoi utenti si aspettano, desiderano o che sarebbero
entusiasti di poter ottenere, per sé ma anche per la propria comunità
la proposta di valore
1
2
3
i tre blocchi descrittivi
1- Descrivere con quali soluzioni creare benefici (valore) per l’utente. In particolare,
descrivere come essa soddisfi le aspettative, abbia benefici sociali, crei inclusione
2- Descrivere con quali strumenti alleviare le "pene" degli utenti. Come fa a eliminare o
ridurre le emozioni negative, i costi e le situazioni indesiderati, e i rischi che l’utente o la
sua comunità di riferimento subisce o potrebbe subire prima, durante, e dopo
l’interazione?
3- Descrivere l’ipotesi di soluzione attraverso cui soddisfare i bisogni funzionali, sociali o
emozionali o sono funzionali a rispondere ai bisogni di base dell’utente?
KwBaby
servizio educativo sperimentale 0-6 anni
incentrato su:
:: socialità e partecipazione
:: educazione all’aria aperta
:: supporto alla genitorialità
:: flessibilità
“Quello che i bambini conoscono, lo possono
amare. Quello che amano, rispettano,
proteggono e difendono”
Value Proposition Customer Segment: mamme libere
professioniste
rientrare nel
mondo del
lavoro
coworking a
fianco dello
spazio bimbi
socializzare,
rientrare in una
comunità,
rientrare nel
mondo del lavoro
orari rigidi,
non poter
condividere del
tempo con i propri
figli
conciliare lavoro
e attenzione ai
bisogni dei figli,
soprattutto nei
primi anni di vita
programmi
educativi non
convincenti,
non innovativi
conciliazione
dei tempi
logo
collaborativo e
opportunità
lavorative
cucina
condivisa o
bistrot dove
mangiare
programmazione
culturale per 6
mesi all’anno
coprogettazione
del servizio
selezione delle
educatrici
condivisa
partecipazione
(volontaria) alle
attività educative
orari
flessibili
educazione
all’aria aperta,
grande
attenzione alla
sostenibilità e
all’immaginario
innovazione
pedagogica
servizio
educativo
sperimentale
con spazio di
coworking
ora tocca a voi!
i compiti
entro questa settimana:
Postate sul gruppo fb una foto del team che vi rappresenti, con la definizione di quello
che non siete
Entro la data dei colloqui individuali:
VPC di tutti i vostri target
entro l’8/11:
postate un’immagine rappresentativa del vostro progetto/realtà e la proposta di valore
Contatti
gaspare@kilowatt.bo.it
samanta@kilowatt.bo.it
nicoletta@kilowatt.bo.it
anna@kilowatt.bo.it
giulia.candeloro@kilowatt.bo.it
coopupbo@confcooperative.it
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  • 1. 25 ottobre 2018 - I incontro
  • 2. Cos’è CoopUp Bologna CoopUp Bologna offre un percorso di formazione, crescita, prototipazione e consolidamento d’impresa, di natura collettiva, collaborativa e non competitiva. Il percorso di CoopUp Bologna serve per: > definire da un’idea di partenza un modello di business > rendere più solido il proprio progetto > definire le ipotesi da verificare per lanciare la propria impresa > conoscere e riconoscere le motivazioni, gli intenti, la spinta che vi guiderà ad avere successo sul mercato > creare una comunità di pratiche e di imprenditori sociali e attivare dinamiche di collaborazione tra pari
  • 3. Programma LA FORMAZIONE 25/10 #1 La proposta di valore e mappa dei partecipanti 8/11 #2 L’IDEA D’IMPRESA: strumenti per modellare la proposta di valore 29/11 #3 BENCHMARKING E PIANO DEI CONTI: come imparare dagli altri e fare un piano economico 13/12 #4 PROTOTIPAZIONE E TESTING: come verificare la proposta di valore 10/1 #5 GOVERNANCE COOPERATIVA, IMPRESA SOCIALE E ACCESSO AL MERCATO: cosa scegliere e quando 18/1 #6 IL BUSINESS PLAN e GLI INDICATORI DI IMPATTO MR. WOLF 8/11 #1 18,30-20,00 Mr. Wolf 15/11 #2 18,30-20,00 Mr. Wolf 6/12 #3 18,30-20,00 Mr. Wolf 20/12 #4 18,30-20,00 Mr. Wolf 10/01 #5 18,30-20,00 Mr. Wolf 31/01 DEADLINE CONSEGNA BUSINESS PLAN Evento finale
  • 4. Comunicazione e consegne a ogni incontro verranno spiegati uno e più strumenti la settimana successiva sarà possibile chiedere i colloqui individuali dove confrontarsi sul lavoro fatto entro l’incontro successivo le consegne dovranno essere postate sul gruppo Facebook Esiste la possibilità di un supporto finanziario e giuridico da parte di Confcooperative, che può essere attivato al bisogno
  • 5. Chi siamo? O dell’importanza del metodo mettiamo insieme: - community organizing - design dei servizi e arte relazionale - approccio imprenditoriale a impatto - approccio bossless - incubazione di ecosistema
  • 6. I incontro: La proposta di valore: tra identità e community
  • 8. Quando nasce il design (come professione)? In un periodo difficile: la prima guerra mondiale >>> inaugurazione della Bauhaus nel 1919. Ispirata alle Bauhütten - le organizzazioni di artigiani medievali che costruivano le cattedrali - la Bauhaus nasce come organizzazione collaborativa e interdisciplinare. Presto perde il suo carattere partecipato per recuperare solo l’attenzione all’utente >>> carattere funzionale alla filiera di riferimento. Ma oggi si parla di co-design. participatory design. circular design...
  • 9.
  • 10. I primi passi... I provo e le bici bianche Norwegian Metal Workers Union (il DELTA language di Kristen Nygaard)
  • 11. I primi passi... Malmö, 1975 Malmö, 2015 (STPLN)
  • 12. Ezio Manzini Design when everybody designs “Manzini distinguishes between diffuse design (performed by everybody) and expert design (performed by those who have been trained as designers) and describes how they interact. He maps what design experts can do to trigger and support meaningful social changes, focusing on emerging forms of collaboration...”
  • 13. Product-as-a-service “Product-as-a-Service fuses physical products, accompanying services and monitoring software to enable new offerings where the buyer may no longer own a physical thing—the product is delivered as an service or virtualized experience. Instead of a one-time-transaction the customer subscribes to the product and pays a recurring fee”
  • 14. Cos’è un servizio [da wiki] In generale, il servizio può essere definito come un'attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile, che ha luogo nell'interazione tra cliente e impiegato e/o sistemi del fornitore del servizio, e che viene fornito come soluzione ai problemi del cliente. il servizio è un’azione condivisa, relazionale, un passaggio di valore DOMANDA: quali servizi sono più presenti nella vostra quotidianità?
  • 16. 16 modi di fare design (Da Walter Aprile, Stefano Mirti, Wobbling Solutions. An Introduction to Contemporary Design)
  • 17. fare differenza per non fare ripetizioni (value proposition by philosophy) "tutte le identità non sono che simulate, prodotte come un effetto ottico, attraverso un gioco più profondo che è quello della differenza e della ripetizione" (Gilles Deleuze) “sono forme di vita” (Ludwig Wittgenstein) “l’identità si dà per differenza” (Ferdinand De Saussure)
  • 18. “un valore che non riguarda l’essenza, ma un valore d’uso” (Aristotele) “non esiste solo la relazione di contrarietà per definire un valore” (Edmund Husserl)
  • 19. primo esercizio: cosa NON siete? “noi vogliamo ribaltare la relazione tra lavoro e tempo libero” (Guy-Ernest Debord)
  • 21. NOME PROGETTO VALORE CHE VI IDENTIFICA VALORE CHE VI IDENTIFICA L’ecosistema coopup in una fotografia dell’oggi: Chi siamo? Dove ci posizioniamo? E vicino a quali altri valori? RIPETEREMO QUESTO LAVORO ALLA FINE DEL PERCORSO PER CAPIRE COME, E SE, CI SAREMO MOSSI SULLA MAPPA LA MAPPATURA VALORIALE DI COOPUP 2018
  • 22. LA MAPPATURA VALORIALE DI COOPUP 2018 1 - prendete tre post it di colore diverso 2- sul primo scrivete il nome del progetto con cui partecipate a CoopUp 3- sul secondo e sul terzo scrivete i valori che più rappresentano il vostro progetto e il cambiamento che vuole generare 4- posizionateli sul cartellone tenendo come punto di riferimento i post it degli altri progetti [I primi volontari saranno i nostri sherpa :)]
  • 23. come costruire una proposta di valore
  • 24. come si crea valore? - ciò per cui qualcuno è disposto a pagare - ciò che crea fiducia e quindi fedeltà c’è un cambiamento in atto: :: le persone non cercano prodotti/servizi ma esperienze :: evoluzione da canali di distribuzione verso “hub di esperienze” Uber, the world’s largest taxi company, owns no vehicles. Facebook, the world’s most popular media owner, creates no content. Alibaba, the most valuable retailer, has no inventory. And Airbnb, the world’s largest accommodation provider, owns no real estate.
  • 25. :: Rendendo accessibile un prodotto/servizio permettendo cioè a segmenti di clientela che prima non potevano usufruire di un prodotto/servizio, di accedervi, abbassando il prezzo o reingegnerizzando la catena del valore come si crea valore?
  • 26. :: Utilizzando la marca come status/ esperienza di acquisto come si crea valore?
  • 27. :: Risolvendo un problema specifico come si crea valore?
  • 28. :: Riducendo i rischi come si crea valore?
  • 29. :: e infine, sapendo ascoltare e seguire sempre le evoluzioni del proprio target come si crea valore?
  • 30. Matrice organizzativa per il Lean Approach Centri di COMPETENZE: > formazione > saturazione > qualità LINEE DI BUSINESS (orientate al cliente): > volumi > marginalità > bisogno
  • 31. Perché parlare di Value Proposition? “A major reason why companies fail, is that [..] there is not a compelling enough value proposition, or compelling event, to cause the buyer to actually commit to purchasing. David Skok, Matrix Partners
  • 32. 1. perché il valore è soggettivo, corrisponde alle percezioni del cliente/utente Prodotti e servizi non hanno un valore intrinseco, ma sono dei veicoli per il tramite dei quali una realtà trasmette valore ai propri pubblici. Un prodotto/servizio può generare valore per un cliente, ma non per un altro.
  • 33. 2. il valore è legato all’unicità con cui si risponde ad un bisogno “se avessi chiesto alla gente cosa voleva, mi avrebbero risposto: un cavallo più veloce, mentre io volevo vendergli un’auto“ Henry Ford
  • 34. L’economista Peter Drucker interpreta l’imprenditore sociale come colui il quale “cambia la capacità di performance della società” (Gendron, 1996). L’impatto dell’imprenditorialità sociale supera quindi le aree di interesse specifiche degli imprenditori (ad esempio, disabilità, educazione, questioni di genere, ambiente, ecc.) abilitando le società a migliorare nel complesso le proprie capacitazioni. Per Ashoka, gli imprenditori sociali sono in grado di produrre piccoli cambiamenti nel breve periodo che si ripercuotono attraverso sistemi esistenti e che in definitiva comportano un cambiamento significativo di lungo periodo (impatto). 3. il valore sociale supera la vostra azione diretta
  • 35. da dove partiamo dagli strumenti del design dei servizi e quindi individuando i miei interlocutori specifici: - a chi si rivolge la mia attività? - diamogli un nome!
  • 37. i tre blocchi descrittivi A- Descrivere quali sono gli interessi (anche sociali) dell’utente e in che modo la sua attività/vita incrocia la tua proposta B- descrivere le preoccupazioni, le emozioni negative, i costi, le situazioni di insoddisfazione e i rischi che il tuo utente target percepisce, anche in termini di sostenibilità C- Descrivere quali sono i benefici che i tuoi utenti si aspettano, desiderano o che sarebbero entusiasti di poter ottenere, per sé ma anche per la propria comunità
  • 38. la proposta di valore 1 2 3
  • 39. i tre blocchi descrittivi 1- Descrivere con quali soluzioni creare benefici (valore) per l’utente. In particolare, descrivere come essa soddisfi le aspettative, abbia benefici sociali, crei inclusione 2- Descrivere con quali strumenti alleviare le "pene" degli utenti. Come fa a eliminare o ridurre le emozioni negative, i costi e le situazioni indesiderati, e i rischi che l’utente o la sua comunità di riferimento subisce o potrebbe subire prima, durante, e dopo l’interazione? 3- Descrivere l’ipotesi di soluzione attraverso cui soddisfare i bisogni funzionali, sociali o emozionali o sono funzionali a rispondere ai bisogni di base dell’utente?
  • 40.
  • 41. KwBaby servizio educativo sperimentale 0-6 anni incentrato su: :: socialità e partecipazione :: educazione all’aria aperta :: supporto alla genitorialità :: flessibilità “Quello che i bambini conoscono, lo possono amare. Quello che amano, rispettano, proteggono e difendono”
  • 42. Value Proposition Customer Segment: mamme libere professioniste rientrare nel mondo del lavoro coworking a fianco dello spazio bimbi socializzare, rientrare in una comunità, rientrare nel mondo del lavoro orari rigidi, non poter condividere del tempo con i propri figli conciliare lavoro e attenzione ai bisogni dei figli, soprattutto nei primi anni di vita programmi educativi non convincenti, non innovativi conciliazione dei tempi logo collaborativo e opportunità lavorative cucina condivisa o bistrot dove mangiare programmazione culturale per 6 mesi all’anno coprogettazione del servizio selezione delle educatrici condivisa partecipazione (volontaria) alle attività educative orari flessibili educazione all’aria aperta, grande attenzione alla sostenibilità e all’immaginario innovazione pedagogica servizio educativo sperimentale con spazio di coworking
  • 43. ora tocca a voi!
  • 44. i compiti entro questa settimana: Postate sul gruppo fb una foto del team che vi rappresenti, con la definizione di quello che non siete Entro la data dei colloqui individuali: VPC di tutti i vostri target entro l’8/11: postate un’immagine rappresentativa del vostro progetto/realtà e la proposta di valore