SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 6
Downloaden Sie, um offline zu lesen
Aracne Editrice S.r.l., via R. Garofalo, 133/A-B, 00173 Roma

        “L’Esperimento di Afshar. Verso un nuovo
        approccio al principio di complementarità”
                             (di Fausto Intilla)

     Prefazione a cura del Prof. Luigi Maxmilian Caligiuri
  (Docente di fisica e ricercatore presso il Wessex Institute of Technology, UK)
           _____________________________________

Il grande Richard P. Feynman, scherzando, era solito dire: “Se credete di
aver capito la teoria dei quanti, vuol dire che non l'avete capita “, mentre
Erwin Schrödinger, uno dei suoi padri fondatori, affermava: “Non mi piace,
e mi spiace di averci avuto a che fare”.
Tali affermazioni, al di la dell’evidente umorismo, celano un reale e
profondo senso di disagio e di difficoltà agli stessi fisici che l’hanno
elaborata partendo dai modelli della fisica quantistica, la quale, oltre a
fornire previsioni spesso sconcertanti e lontanissime dal senso comune e
dall’intuizione, rimane ad oggi, sostanzialmente, oscura nei suoi aspetti più
fondamentali e nei suoi postulati.
Tuttavia, in maniera direttamente proporzionale alla difficoltà di una sua
univoca interpretazione, essa è stata ed è in grado di fornire una descrizione
della realtà atomica e subatomica incredibilmente attendibile, rendendo
conto di una miriade di fenomeni, altrimenti inspiegabili nell’ambito della
fisica pre-quantistica (a tal punto che, quasi sicuramente, non sarebbe stata
presa assolutamente in seria considerazione, se i risultati sperimentali non
avessero lasciato altra scelta). La fisica quantistica, fornisce infatti una
visione della realtà completamente diversa da quella offerta dalla fisica
classica e, nonostante essa venga usata costantemente per costruire teorie,
interpretare risultati e fornire previsioni, non siamo assolutamente sicuri di
cosa essa sia veramente.
La meccanica quantistica ha rappresentato e rappresenta un poderoso
“strumento di calcolo”          (emblematica è, a tal proposito, la frase
erroneamente attribuita a Feynman, coniata da David Mermin: “zitto e
calcola!”), utilizzato in maniera sostanzialmente pragmatica, relegando
spesso in secondo piano o ignorando (adottando dunque quella che secondo
Sean Carroll, è semplicemente “la vecchia strategia della rimozione”), il
problema di fondo del suo reale significato.
Diversamente dalla fisica classica, la cui “interpretazione” risulta del tutto
univoca, la meccanica quantistica è caratterizzata, oggi, da diverse possibili
interpretazioni inerenti ai suoi presupposti, metodi e risultati. Il problema
centrale alla base di tale molteplicità di chiavi interpretative, risiede
fondamentalmente nel cosiddetto “problema della misura”. Questo attiene
alla constatazione che (diversamente dalla fisica classica, nella quale è
possibile misurare con una precisione virtualmente grande a piacere, il
valore di qualsiasi grandezza fisica), la fisica quantistica pone un limite
intrinseco (indipendente dalla tecnica di misura e dal tipo di apparato
sperimentale utilizzato), alla possibilità di misurare con precisione una data
grandezza fisica senza interferire, in maniera distruttiva, con il sistema
fisico stesso.
Una delle conseguenze più importanti del problema della misura, riguarda le
caratteristiche di irreversibilità che la meccanica quantistica sembra
associare al processo di misura stesso; apparendo quindi in contrasto con il
carattere reversibile di tutte le leggi fondamentali della fisica oggi note. In
questo senso, esso risulta indissolubilmente legato ad un altro problema
fondamentale della fisica: quello della “freccia del tempo”1.
Il problema della misura, è stato magistralmente descritto da Erwin
Schrödinger per mezzo del famoso paradosso del “gatto di Schrödinger”. In
estrema sintesi, la questione riguarda la differenza fondamentale che la
meccanica quantistica pone, tra ciò che potremmo definire come
“conoscenza incompleta” di un sistema fisico (legata alla nostra ignoranza o
limite di misurazione sul sistema considerato) e la “indeterminazione
quantistica intrinseca” (legata alle limitazioni quantistiche connesse alla
conoscenza del sistema).
Ciò è dovuto al modo in cui, in fisica quantistica, viene definito lo stato di
un sistema fisico, o più correttamente, il suo spazio degli stati, attraverso un
oggetto matematico chiamato funzione d’onda; che non fornisce,
diversamente dalla fisica classica, la posizione dei componenti del sistema,
ma la probabilità che questi occupino, in un dato istante, una certa posizione
nello spazio. Se un sistema quantistico può trovarsi in più stati differenti,
esso si trova, in generale, in un istante generico, in nessuno dei suoi stati.
In questo senso non è definibile un “luogo” ben preciso in cui un sistema si
trovi ad esistere, poiché esso infatti può ritrovarsi, con probabilità non nulla,
in qualsiasi punto dello spazio in un istante definito: esso cioè si trova, in
uno stato che è caratterizzato da una sovrapposizione di tutti i suoi stati
quantistici possibili. Ciò che sappiamo con certezza, è solo che il sistema è
descritto da una sua precisa funzione d’onda che, d’altra parte, non
possiamo né vedere e neppure misurare, in quanto essa non ci fornisce il


1
  L.M. Caligiuri. Il tempo: realtà o illusione ?. Scienza e Conoscenza. n. 43,
febbraio 2013,pagg. 56-63.
valore di una grandezza fisica associata al sistema, ma soltanto
un’informazione probabilistica relativa a tale grandezza.
È come dire, riferendoci alle posizioni occupate da un sistema quantistico
all’interno di una stanza, che ciò che possiamo conoscere, al variare del
tempo, non è la posizione del sistema in ogni punto della stanza, ma la
probabilità che esso si trovi nei diversi punti della stanza, data dal modulo al
quadrato dell’ampiezza della funzione d’onda complessa. In questo senso la
funzione d’onda si comporta effettivamente come un’onda (che assume
valori e si “propaga” in ogni punto dello spazio e del tempo e che è soggetta
ai fenomeni tipici delle onde), che tuttavia non trasporta energia o materia,
ma pura informazione.
Ma quale ruolo ha, allora, il processo di misurazione sul comportamento
della funzione d’onda? Ebbene è proprio qui che la meccanica quantistica
manifesta, in tutta la sua forza, la sua sostanziale differenza rispetto alla
fisica classica. Il ruolo essenziale è svolto infatti dall’osservatore (o meglio,
dell’osservazione) sull’evoluzione del sistema. Semplicisticamente
parlando, se un sistema fisico quantistico può evolversi secondo due
alternative esclusive, esse sono in generale equiprobabili finché non
interviene l’osservazione di quali delle due possibilità il sistema ha
effettivamente sperimentato. Un sistema quantistico, che si evolve dunque
senza essere “osservato”, manifesta una distribuzione casuale rispetto
all’occorrenza dell’una o dell’altra delle alternative possibili; mentre in un
sistema “osservato”, il risultato finale cambia drasticamente. Ciò che accade
è dovuto al fenomeno dell’interferenza tra le funzioni d’onda quantistiche
dei due stati possibili che, come onde, si sovrappongono dando origine alle
tipiche figure di interferenza proprie delle onde classiche. Ciò determina, in
funzione del tipo di osservazione, la possibilità di differenti risultati
completamente differenti dal caso “imperturbato”; da ciò è possibile dedurre
che, se un sistema non viene osservato, esso si comporta in modo
completamente diverso rispetto al caso in cui esso venga osservato. Ma cosa
significa “osservare”? Questo è il punto centrale del problema della
misurazione e dalla sua risoluzione, dipende la comprensione di cosa sia
realmente la fisica quantistica; ma è proprio a questo punto che le sue
diverse possibili interpretazioni si differenziano (talune divergendo
sostanzialmente tra loro).
L’interpretazione di Copenaghen, che ha dominato fino al passato recente il
panorama della scienza “ufficiale” ed “ortodossa”, spiega il risultato della
misurazione in termini di collasso della funzione d’onda (che rappresenta
uno degli aspetti maggiormente problematici di tutta la fisica quantistica).
Nel processo di collasso, la funzione d’onda si trasforma ex abrupto e
discontinuamente, in seguito alla misurazione, in una funzione d’onda
completamente differente, corrispondente al 100 % di probabilità dell’esito
effettivamente riscontrato (annullando la probabilità di qualsiasi altro
risultato). Ecco così “spiegato”, in modo piuttosto semplice, un punto assai
misterioso; ovvero l’assenza d’interferenza, in seguito all’osservazione.
Purtroppo, al di la dell’apparente semplicità, tale “interpretazione”, implica
diverse e profonde problematiche ancora irrisolte. Infatti, se per un verso
questa interpretazione della realtà, spiega bene i dati sperimentali
(assegnando la giusta probabilità ai risultati della misurazione della
grandezza in esame), dall’altro non fornisce alcuna spiegazione sull’origine
del collasso stesso e di cosa sia in realtà una “osservazione”. L’osservazione
presuppone necessariamente la presenza di un soggetto cosciente? E cosa è
la coscienza? È forse essa stessa assimilabile al collasso di una funzione
d’onda ed ha un ruolo cruciale nelle leggi fondamentali della fisica? Il
collasso avviene “istantaneamente” o in maniera graduale? Sono tutte
domande fondamentali alle quali l’interpretazione di Copenaghen non è in
grado di rispondere.
Ma uno degli aspetti più critici di tale interpretazione è senza dubbio
l’irreversibilità a cui esso sottintende. Le regole che “gestiscono” il collasso
sono infatti fondamentalmente due:
    a) Se non si eseguono osservazioni, la funzione d’onda di un sistema
    evolve in maniera continua e deterministica, secondo l’equazione di
    Schrödinger (analoga all’equazione di Newton per i sistemi classici).
    L’informazione sul sistema si conserva nel tempo e l’evoluzione del
    sistema stesso, risulta essere reversibile.
    b) L’osservazione determina il collasso della funzione d’onda in una
    nuova e diversa funzione, in maniera imprevedibile. In tale processo
    l’informazione non viene conservata e l’evoluzione del sistema risulta
    essere irreversibile (non c’è corrispondenza biunivoca tra la funzione
    d’onda post-collasso e quella ante-collasso).

Il processo di misurazione introduce quindi un elemento di natura casuale,
oseremo dire “soggettivo”, nell’evoluzione di un sistema fisico (che si
traduce in una “impredicibilità deterministica” dell’esito della misurazione),
che a sua volta ne determina il carattere irreversibile. Lungo una simile
evoluzione, si fissa una ben precisa freccia del tempo, che tuttavia pone
anch’essa un ulteriore problema interpretativo (dal momento che questa non
sembra associata alle leggi fisiche fondamentali, quanto piuttosto alle
caratteristiche evolutive statistiche dei sistemi complessi)2.
La maggior parte dei fisici accetta passivamente tale situazione, senza
preoccuparsi dei profondi risvolti che tale concezione determina
sull’interpretazione della realtà; mentre una minoranza “illuminata”,
fortunatamente, interrogandosi sui fondamenti della meccanica quantistica,


2
  Per una rassegna. L.M. Caligiuri, http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/la-
freccia-del-tempo-prima-parte.php
considera tale approccio insufficiente (seppur assolutamente “utile” a fini
sperimentali).
Uno dei punti più controversi dell’interpretazione di Copenaghen, è
rappresentato dalla netta distinzione tra un sistema quantistico e un
osservatore fondamentalmente classico che interagisce con il sistema,
determinando il collasso della funzione d’onda.
Tale dualismo tra sistema quantistico osservato ed osservatore classico, ha il
suo contraltare sperimentale nel fondamentale ontologico dualismo
introdotto dalla meccanica quantistica, tra comportamento ondulatorio e
comportamento corpuscolare della materia, evidenziato negli esperimenti di
diffrazione (il cui prototipo è rappresentato dall’esperimento della doppia
fenditura, nelle sue diverse varianti realizzative). Ma è proprio così? Esiste
qualche evidenza sperimentale del contrario? L’esperimento di Afshar,
oggetto dell’omonimo saggio di Fausto Intilla, rappresenta un elemento di
rottura nello scenario di interpretazione ortodosso di Copenaghen,
proponendo la possibilità che gli aspetti di natura ondulatoria e corpuscolare
dei sistemi quantistici, lungi dall’escludersi a vicenda (principio di
complementarità), manifestandosi in maniera esclusiva nei risultati degli
esperimenti a seconda di come questi vengono condotti, potrebbero essere
rivelati contemporaneamente nel medesimo esperimento. La possibilità di
intervenire nella misurazione, senza alterare lo stato di “super-posizione
coerente” (anche in presenza di informazione precisa sullo stato quantistico
del sistema, ovvero di informazione di tipo “which-way”), rappresenterebbe
la dimostrazione sperimentale della negazione del collasso della funzione
d’onda; mettendo così in profonda crisi l’impostazione della meccanica
quantistica della scuola di Bohr.
È forse superfluo sottolineare che l’esperimento in questione, condotto per
la prima volta nel 2001 dal fisico iraniano-americano Shahriar Afshar presso
l’IRIMS di Boston, suscitò fin da subito reazioni contrastanti, dividendo la
comunità scientifica in detrattori e sostenitori dell’interpretazione dei
risultati sperimentali dell’esperimento; i quali, con motivazioni più o meno
valide (egregiamente sintetizzate nel saggio di Intilla), intendevano fornire
rispettivamente elementi critici o a supporto dei risultati di Afshar. Per la
verità i detrattori, in molti casi spinti più dal timore della messa in
discussione dello proprio status quo accademico che da un autentico spirito
di ricerca di comprensione e verità, bollarono sostanzialmente l’esperimento
come un “flop”, dichiarandone false le conclusioni, mentre numerosi emeriti
scienziati, aperti al confronto e alla messa in discussione di un’ortodossia
palesemente problematica e necessitante di ulteriore comprensione ed
approfondimento, trovarono molto interessante quanto sostenuto dal fisico
iraniano, utilizzando i suoi risultati come spunto per lo svolgimento di
ulteriori ricerche.
Del resto, segni importanti dell’insufficienza dell’interpretazione di
Copenaghen si erano già manifestati con largo anticipo molti anni prima
dell’esperimento di Afshar, costituendo i presupposti delle interpretazioni
alternative a quella di Bohr. Interpretazioni principalmente riassunte nella
cosiddetta (…tra l’altro interessantissima) “Teoria a Molti Mondi” (MWI)
della meccanica quantistica (che nega il collasso della funzione d’onda,
inglobando la funzione d’onda dell’osservatore in un’unica funzione d’onda
che comprende osservato ed osservatore). Oppure, per citarne solo un’altra
tra le più famose, nell’altrettanto affascinante “Interpretazione
Transazionale della Meccanica Quantistica” (TIQM), espressa in termini di
sovrapposizione di onde di probabilità ritardate (provenienti dal passato) ed
anticipate (provenienti dal futuro!). Interpretazioni entrambe foriere di
profonde implicazioni, non solo in riferimento alla ricerca della tanto
agognata “Teoria del Tutto”, ma anche, ad esempio, ad uno dei misteri più
intriganti ed affascinanti di tutti i tempi: quello rappresentato dall’eventuale
(…nonché reale) possibilità di “viaggiare” nel tempo!

Senza rivelare qui ulteriori dettagli sul tema del saggio che segue, evitando
così di privare il lettore del piacere di acquisirli dalla lettura dell’ottimo
saggio di Intilla (che, con costante rigore scientifico ma con linguaggio al
contempo accessibile, ne spiega i presupposti, i metodi ed i risultati), mi
limiterò ad osservare che (a prescindere dal verdetto finale sul risultato
dell’esperimento, a tutt’oggi ancora dubbio), grande merito del volume è
indubbiamente da rintracciarsi nella riproposizione urgente e forte
(attraverso un argomento originale, interessante e forse a molti poco noto),
del tema dell’insufficienza dell’interpretazione ortodossa della meccanica
quantistica e della necessità dunque di rivederne profondamente i
presupposti (possibilmente alla luce di teorie più ampie, all’interno delle
quali potranno essere chiariti definitivamente i punti oscuri che oggi la
caratterizzano). Un saggio dunque altamente stimolante ed interessante che
ripropone all’attenzione della comunità scientifica, ma anche del comune
lettore curioso e smaliziato, una riflessione profonda e necessaria sui
fondamenti della fisica contemporanea.


Cosenza, addì 14 marzo 2013

                                                    Luigi Maxmilian Caligiuri

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?
Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?
Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?Fausto Intilla
 
Organizzazione e Complessità
Organizzazione e Complessità Organizzazione e Complessità
Organizzazione e Complessità Domenico Fama
 
Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.
Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.
Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.Fausto Intilla
 
Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.
Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.
Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.Fausto Intilla
 
Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.
Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.
Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.Fausto Intilla
 
Lezione sul caos
Lezione sul caosLezione sul caos
Lezione sul caoslucilafa
 
Gravità quantistica: A che punto siamo?
Gravità quantistica: A che punto siamo?Gravità quantistica: A che punto siamo?
Gravità quantistica: A che punto siamo?Fausto Intilla
 
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...Fausto Intilla
 
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.Fausto Intilla
 
Metamorfosi della-scienza-rampino
Metamorfosi della-scienza-rampinoMetamorfosi della-scienza-rampino
Metamorfosi della-scienza-rampinoimartini
 
Il grande inganno della matematica
Il grande inganno della matematicaIl grande inganno della matematica
Il grande inganno della matematicaFausto Intilla
 
Altre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umana
Altre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umanaAltre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umana
Altre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umanaFausto Intilla
 
Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...
Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...
Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...Fausto Intilla
 
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.Fausto Intilla
 
La polarità semantica e l’analogia imperfetta
La polarità semantica e l’analogia imperfettaLa polarità semantica e l’analogia imperfetta
La polarità semantica e l’analogia imperfettaAlkiof
 
Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.
Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.
Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.Fausto Intilla
 
Teoria complessità
Teoria complessitàTeoria complessità
Teoria complessitàimartini
 

Was ist angesagt? (20)

Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?
Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?
Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?
 
Organizzazione e Complessità
Organizzazione e Complessità Organizzazione e Complessità
Organizzazione e Complessità
 
Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.
Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.
Quando l'Universo ...calcola sé stesso! L'altra faccia dei buchi neri.
 
Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.
Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.
Alla ricerca del reale ...dove nulla, è come appare.
 
Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.
Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.
Attrattori, campi morfogenetici e meccanica quantistica: il nesso.
 
Lezione sul caos
Lezione sul caosLezione sul caos
Lezione sul caos
 
Gravità quantistica: A che punto siamo?
Gravità quantistica: A che punto siamo?Gravità quantistica: A che punto siamo?
Gravità quantistica: A che punto siamo?
 
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...
 
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
 
Metamorfosi della-scienza-rampino
Metamorfosi della-scienza-rampinoMetamorfosi della-scienza-rampino
Metamorfosi della-scienza-rampino
 
Il grande inganno della matematica
Il grande inganno della matematicaIl grande inganno della matematica
Il grande inganno della matematica
 
Altre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umana
Altre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umanaAltre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umana
Altre realtà. Quando la visione del mondo, non è in funzione della mente umana
 
Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...
Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...
Il Caos ...patologico: Dinamica e Natura dei sistemi complessi - WWW.OLOSCIEN...
 
TEORIA RDE
TEORIA RDETEORIA RDE
TEORIA RDE
 
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.
 
Gestalt pighi
Gestalt pighiGestalt pighi
Gestalt pighi
 
La polarità semantica e l’analogia imperfetta
La polarità semantica e l’analogia imperfettaLa polarità semantica e l’analogia imperfetta
La polarità semantica e l’analogia imperfetta
 
Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.
Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.
Una quinta forza fondamentale della natura ...per ora solo ipotetica.
 
Teoria complessità
Teoria complessitàTeoria complessità
Teoria complessità
 
Il Caos Deterministico
Il Caos DeterministicoIl Caos Deterministico
Il Caos Deterministico
 

Ähnlich wie L'esperimento di Afshar (Prefazione a cura del Prof. Luigi M.Caligiuri) - WWW.OLOSCIENCE.COM

IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...
IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...
IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...Fausto Intilla
 
Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla)
Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla) Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla)
Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla) Fausto Intilla
 
Logica dell' inconscio e schizofrenia
Logica dell' inconscio e schizofreniaLogica dell' inconscio e schizofrenia
Logica dell' inconscio e schizofreniaFausto Intilla
 
Interpretazione nella fisica standard
Interpretazione nella fisica standardInterpretazione nella fisica standard
Interpretazione nella fisica standardchebichev
 
07 complessità e caos
07 complessità e caos07 complessità e caos
07 complessità e caosimartini
 
07 complessità e caos
07 complessità e caos07 complessità e caos
07 complessità e caosimartini
 
Quantum Information Theory
Quantum Information TheoryQuantum Information Theory
Quantum Information TheoryNoDelay Software
 
"Fisica dell'informazione": Intervista all'autore (di: Aracne editrice)
"Fisica dell'informazione":  Intervista all'autore (di: Aracne editrice)"Fisica dell'informazione":  Intervista all'autore (di: Aracne editrice)
"Fisica dell'informazione": Intervista all'autore (di: Aracne editrice)Fausto Intilla
 
Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...
Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...
Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...Paolo Pascucci
 
Semplice Complicato Complesso
Semplice Complicato ComplessoSemplice Complicato Complesso
Semplice Complicato ComplessoValerio Eletti
 
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Fausto Intilla
 
La crisi del positivismo
La crisi del positivismoLa crisi del positivismo
La crisi del positivismoAndrea Samuelli
 
Formazione esperienziale: Il cognitivismo
Formazione esperienziale: Il cognitivismoFormazione esperienziale: Il cognitivismo
Formazione esperienziale: Il cognitivismoSmartBiz Consulting
 
QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...
QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...
QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...Fausto Intilla
 
Sostenibilità e rischio sistemico.
Sostenibilità e rischio sistemico. Sostenibilità e rischio sistemico.
Sostenibilità e rischio sistemico. pier paolo dal monte
 

Ähnlich wie L'esperimento di Afshar (Prefazione a cura del Prof. Luigi M.Caligiuri) - WWW.OLOSCIENCE.COM (20)

IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...
IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...
IA: Princìpi e parametri alternativi, per una fisica alternativa – Intervista...
 
Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla)
Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla) Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla)
Fantasticando sui fenomeni Psi (di Fausto Intilla)
 
Logica dell' inconscio e schizofrenia
Logica dell' inconscio e schizofreniaLogica dell' inconscio e schizofrenia
Logica dell' inconscio e schizofrenia
 
Interpretazione nella fisica standard
Interpretazione nella fisica standardInterpretazione nella fisica standard
Interpretazione nella fisica standard
 
07 complessità e caos
07 complessità e caos07 complessità e caos
07 complessità e caos
 
07 complessità e caos
07 complessità e caos07 complessità e caos
07 complessità e caos
 
Quantum Information Theory
Quantum Information TheoryQuantum Information Theory
Quantum Information Theory
 
"Fisica dell'informazione": Intervista all'autore (di: Aracne editrice)
"Fisica dell'informazione":  Intervista all'autore (di: Aracne editrice)"Fisica dell'informazione":  Intervista all'autore (di: Aracne editrice)
"Fisica dell'informazione": Intervista all'autore (di: Aracne editrice)
 
Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...
Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...
Questionedelladecisione.blogspot.it carnevale della-fisica_39_i_paradossi_del...
 
Semplice Complicato Complesso
Semplice Complicato ComplessoSemplice Complicato Complesso
Semplice Complicato Complesso
 
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
 
Breve intro caos
Breve intro caosBreve intro caos
Breve intro caos
 
La crisi del positivismo
La crisi del positivismoLa crisi del positivismo
La crisi del positivismo
 
Formazione esperienziale: Il cognitivismo
Formazione esperienziale: Il cognitivismoFormazione esperienziale: Il cognitivismo
Formazione esperienziale: Il cognitivismo
 
La fisica
La fisicaLa fisica
La fisica
 
Relativo o assoluto?
Relativo o assoluto?Relativo o assoluto?
Relativo o assoluto?
 
QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...
QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...
QFT, gravità, entropia di entanglement e spaziotempo emergente: il nesso - In...
 
Intervista
IntervistaIntervista
Intervista
 
2. kant 2
2. kant 22. kant 2
2. kant 2
 
Sostenibilità e rischio sistemico.
Sostenibilità e rischio sistemico. Sostenibilità e rischio sistemico.
Sostenibilità e rischio sistemico.
 

Mehr von Fausto Intilla

Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.
Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.
Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.Fausto Intilla
 
Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...
Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...
Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...Fausto Intilla
 
La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...
La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...
La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...Fausto Intilla
 
Teorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto Intilla
Teorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto IntillaTeorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto Intilla
Teorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto IntillaFausto Intilla
 
Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!
Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!
Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!Fausto Intilla
 
Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?
Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?
Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?Fausto Intilla
 
Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.
Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.
Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.Fausto Intilla
 
Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...
Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...
Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...Fausto Intilla
 
Aforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivere
Aforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivereAforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivere
Aforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivereFausto Intilla
 
Dal fermione di majorana al computer quantistico.
Dal fermione di majorana al computer quantistico.Dal fermione di majorana al computer quantistico.
Dal fermione di majorana al computer quantistico.Fausto Intilla
 
Fundamental principle of information to-energy conversion.
Fundamental principle of information to-energy conversion.Fundamental principle of information to-energy conversion.
Fundamental principle of information to-energy conversion.Fausto Intilla
 
What happens if measure the electron spin twice?
What happens if measure the electron spin twice?What happens if measure the electron spin twice?
What happens if measure the electron spin twice?Fausto Intilla
 
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.Fausto Intilla
 
Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo.
Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo. Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo.
Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo. Fausto Intilla
 
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.Fausto Intilla
 
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.Fausto Intilla
 
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...Fausto Intilla
 
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.Fausto Intilla
 

Mehr von Fausto Intilla (18)

Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.
Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.
Fausto Intilla - Pensieri sparsi. Raccolta di riflessioni e aforismi scelti.
 
Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...
Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...
Dal metalinguaggio quantistico alle teorie quantistiche di confine - Fausto I...
 
La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...
La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...
La mente a più dimensioni: Dagli spazi topologici alla Dissipative Quantum Br...
 
Teorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto Intilla
Teorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto IntillaTeorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto Intilla
Teorema di Noether: limiti e applicabilità – Intervista a Fausto Intilla
 
Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!
Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!
Umano, poco umano ...fatto di virus e batteri!
 
Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?
Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?
Supremazia quantistica di Google: Mito o realtà?
 
Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.
Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.
Riscaldamento globale: un'analisi obiettiva.
 
Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...
Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...
Quantum computing: stato dell'arte e potenziali sviluppi - Intervista a Faust...
 
Aforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivere
Aforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivereAforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivere
Aforismario 3 - Aforismi sulla saggezza del vivere
 
Dal fermione di majorana al computer quantistico.
Dal fermione di majorana al computer quantistico.Dal fermione di majorana al computer quantistico.
Dal fermione di majorana al computer quantistico.
 
Fundamental principle of information to-energy conversion.
Fundamental principle of information to-energy conversion.Fundamental principle of information to-energy conversion.
Fundamental principle of information to-energy conversion.
 
What happens if measure the electron spin twice?
What happens if measure the electron spin twice?What happens if measure the electron spin twice?
What happens if measure the electron spin twice?
 
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.
 
Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo.
Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo. Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo.
Sonde spaziali: In viaggio tra i segreti del cosmo.
 
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.
 
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.
 
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...
 
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.
 

L'esperimento di Afshar (Prefazione a cura del Prof. Luigi M.Caligiuri) - WWW.OLOSCIENCE.COM

  • 1. Aracne Editrice S.r.l., via R. Garofalo, 133/A-B, 00173 Roma “L’Esperimento di Afshar. Verso un nuovo approccio al principio di complementarità” (di Fausto Intilla) Prefazione a cura del Prof. Luigi Maxmilian Caligiuri (Docente di fisica e ricercatore presso il Wessex Institute of Technology, UK) _____________________________________ Il grande Richard P. Feynman, scherzando, era solito dire: “Se credete di aver capito la teoria dei quanti, vuol dire che non l'avete capita “, mentre Erwin Schrödinger, uno dei suoi padri fondatori, affermava: “Non mi piace, e mi spiace di averci avuto a che fare”. Tali affermazioni, al di la dell’evidente umorismo, celano un reale e profondo senso di disagio e di difficoltà agli stessi fisici che l’hanno elaborata partendo dai modelli della fisica quantistica, la quale, oltre a fornire previsioni spesso sconcertanti e lontanissime dal senso comune e dall’intuizione, rimane ad oggi, sostanzialmente, oscura nei suoi aspetti più fondamentali e nei suoi postulati. Tuttavia, in maniera direttamente proporzionale alla difficoltà di una sua univoca interpretazione, essa è stata ed è in grado di fornire una descrizione della realtà atomica e subatomica incredibilmente attendibile, rendendo conto di una miriade di fenomeni, altrimenti inspiegabili nell’ambito della fisica pre-quantistica (a tal punto che, quasi sicuramente, non sarebbe stata presa assolutamente in seria considerazione, se i risultati sperimentali non avessero lasciato altra scelta). La fisica quantistica, fornisce infatti una visione della realtà completamente diversa da quella offerta dalla fisica classica e, nonostante essa venga usata costantemente per costruire teorie, interpretare risultati e fornire previsioni, non siamo assolutamente sicuri di cosa essa sia veramente. La meccanica quantistica ha rappresentato e rappresenta un poderoso “strumento di calcolo” (emblematica è, a tal proposito, la frase erroneamente attribuita a Feynman, coniata da David Mermin: “zitto e calcola!”), utilizzato in maniera sostanzialmente pragmatica, relegando spesso in secondo piano o ignorando (adottando dunque quella che secondo Sean Carroll, è semplicemente “la vecchia strategia della rimozione”), il problema di fondo del suo reale significato.
  • 2. Diversamente dalla fisica classica, la cui “interpretazione” risulta del tutto univoca, la meccanica quantistica è caratterizzata, oggi, da diverse possibili interpretazioni inerenti ai suoi presupposti, metodi e risultati. Il problema centrale alla base di tale molteplicità di chiavi interpretative, risiede fondamentalmente nel cosiddetto “problema della misura”. Questo attiene alla constatazione che (diversamente dalla fisica classica, nella quale è possibile misurare con una precisione virtualmente grande a piacere, il valore di qualsiasi grandezza fisica), la fisica quantistica pone un limite intrinseco (indipendente dalla tecnica di misura e dal tipo di apparato sperimentale utilizzato), alla possibilità di misurare con precisione una data grandezza fisica senza interferire, in maniera distruttiva, con il sistema fisico stesso. Una delle conseguenze più importanti del problema della misura, riguarda le caratteristiche di irreversibilità che la meccanica quantistica sembra associare al processo di misura stesso; apparendo quindi in contrasto con il carattere reversibile di tutte le leggi fondamentali della fisica oggi note. In questo senso, esso risulta indissolubilmente legato ad un altro problema fondamentale della fisica: quello della “freccia del tempo”1. Il problema della misura, è stato magistralmente descritto da Erwin Schrödinger per mezzo del famoso paradosso del “gatto di Schrödinger”. In estrema sintesi, la questione riguarda la differenza fondamentale che la meccanica quantistica pone, tra ciò che potremmo definire come “conoscenza incompleta” di un sistema fisico (legata alla nostra ignoranza o limite di misurazione sul sistema considerato) e la “indeterminazione quantistica intrinseca” (legata alle limitazioni quantistiche connesse alla conoscenza del sistema). Ciò è dovuto al modo in cui, in fisica quantistica, viene definito lo stato di un sistema fisico, o più correttamente, il suo spazio degli stati, attraverso un oggetto matematico chiamato funzione d’onda; che non fornisce, diversamente dalla fisica classica, la posizione dei componenti del sistema, ma la probabilità che questi occupino, in un dato istante, una certa posizione nello spazio. Se un sistema quantistico può trovarsi in più stati differenti, esso si trova, in generale, in un istante generico, in nessuno dei suoi stati. In questo senso non è definibile un “luogo” ben preciso in cui un sistema si trovi ad esistere, poiché esso infatti può ritrovarsi, con probabilità non nulla, in qualsiasi punto dello spazio in un istante definito: esso cioè si trova, in uno stato che è caratterizzato da una sovrapposizione di tutti i suoi stati quantistici possibili. Ciò che sappiamo con certezza, è solo che il sistema è descritto da una sua precisa funzione d’onda che, d’altra parte, non possiamo né vedere e neppure misurare, in quanto essa non ci fornisce il 1 L.M. Caligiuri. Il tempo: realtà o illusione ?. Scienza e Conoscenza. n. 43, febbraio 2013,pagg. 56-63.
  • 3. valore di una grandezza fisica associata al sistema, ma soltanto un’informazione probabilistica relativa a tale grandezza. È come dire, riferendoci alle posizioni occupate da un sistema quantistico all’interno di una stanza, che ciò che possiamo conoscere, al variare del tempo, non è la posizione del sistema in ogni punto della stanza, ma la probabilità che esso si trovi nei diversi punti della stanza, data dal modulo al quadrato dell’ampiezza della funzione d’onda complessa. In questo senso la funzione d’onda si comporta effettivamente come un’onda (che assume valori e si “propaga” in ogni punto dello spazio e del tempo e che è soggetta ai fenomeni tipici delle onde), che tuttavia non trasporta energia o materia, ma pura informazione. Ma quale ruolo ha, allora, il processo di misurazione sul comportamento della funzione d’onda? Ebbene è proprio qui che la meccanica quantistica manifesta, in tutta la sua forza, la sua sostanziale differenza rispetto alla fisica classica. Il ruolo essenziale è svolto infatti dall’osservatore (o meglio, dell’osservazione) sull’evoluzione del sistema. Semplicisticamente parlando, se un sistema fisico quantistico può evolversi secondo due alternative esclusive, esse sono in generale equiprobabili finché non interviene l’osservazione di quali delle due possibilità il sistema ha effettivamente sperimentato. Un sistema quantistico, che si evolve dunque senza essere “osservato”, manifesta una distribuzione casuale rispetto all’occorrenza dell’una o dell’altra delle alternative possibili; mentre in un sistema “osservato”, il risultato finale cambia drasticamente. Ciò che accade è dovuto al fenomeno dell’interferenza tra le funzioni d’onda quantistiche dei due stati possibili che, come onde, si sovrappongono dando origine alle tipiche figure di interferenza proprie delle onde classiche. Ciò determina, in funzione del tipo di osservazione, la possibilità di differenti risultati completamente differenti dal caso “imperturbato”; da ciò è possibile dedurre che, se un sistema non viene osservato, esso si comporta in modo completamente diverso rispetto al caso in cui esso venga osservato. Ma cosa significa “osservare”? Questo è il punto centrale del problema della misurazione e dalla sua risoluzione, dipende la comprensione di cosa sia realmente la fisica quantistica; ma è proprio a questo punto che le sue diverse possibili interpretazioni si differenziano (talune divergendo sostanzialmente tra loro). L’interpretazione di Copenaghen, che ha dominato fino al passato recente il panorama della scienza “ufficiale” ed “ortodossa”, spiega il risultato della misurazione in termini di collasso della funzione d’onda (che rappresenta uno degli aspetti maggiormente problematici di tutta la fisica quantistica). Nel processo di collasso, la funzione d’onda si trasforma ex abrupto e discontinuamente, in seguito alla misurazione, in una funzione d’onda completamente differente, corrispondente al 100 % di probabilità dell’esito effettivamente riscontrato (annullando la probabilità di qualsiasi altro risultato). Ecco così “spiegato”, in modo piuttosto semplice, un punto assai
  • 4. misterioso; ovvero l’assenza d’interferenza, in seguito all’osservazione. Purtroppo, al di la dell’apparente semplicità, tale “interpretazione”, implica diverse e profonde problematiche ancora irrisolte. Infatti, se per un verso questa interpretazione della realtà, spiega bene i dati sperimentali (assegnando la giusta probabilità ai risultati della misurazione della grandezza in esame), dall’altro non fornisce alcuna spiegazione sull’origine del collasso stesso e di cosa sia in realtà una “osservazione”. L’osservazione presuppone necessariamente la presenza di un soggetto cosciente? E cosa è la coscienza? È forse essa stessa assimilabile al collasso di una funzione d’onda ed ha un ruolo cruciale nelle leggi fondamentali della fisica? Il collasso avviene “istantaneamente” o in maniera graduale? Sono tutte domande fondamentali alle quali l’interpretazione di Copenaghen non è in grado di rispondere. Ma uno degli aspetti più critici di tale interpretazione è senza dubbio l’irreversibilità a cui esso sottintende. Le regole che “gestiscono” il collasso sono infatti fondamentalmente due: a) Se non si eseguono osservazioni, la funzione d’onda di un sistema evolve in maniera continua e deterministica, secondo l’equazione di Schrödinger (analoga all’equazione di Newton per i sistemi classici). L’informazione sul sistema si conserva nel tempo e l’evoluzione del sistema stesso, risulta essere reversibile. b) L’osservazione determina il collasso della funzione d’onda in una nuova e diversa funzione, in maniera imprevedibile. In tale processo l’informazione non viene conservata e l’evoluzione del sistema risulta essere irreversibile (non c’è corrispondenza biunivoca tra la funzione d’onda post-collasso e quella ante-collasso). Il processo di misurazione introduce quindi un elemento di natura casuale, oseremo dire “soggettivo”, nell’evoluzione di un sistema fisico (che si traduce in una “impredicibilità deterministica” dell’esito della misurazione), che a sua volta ne determina il carattere irreversibile. Lungo una simile evoluzione, si fissa una ben precisa freccia del tempo, che tuttavia pone anch’essa un ulteriore problema interpretativo (dal momento che questa non sembra associata alle leggi fisiche fondamentali, quanto piuttosto alle caratteristiche evolutive statistiche dei sistemi complessi)2. La maggior parte dei fisici accetta passivamente tale situazione, senza preoccuparsi dei profondi risvolti che tale concezione determina sull’interpretazione della realtà; mentre una minoranza “illuminata”, fortunatamente, interrogandosi sui fondamenti della meccanica quantistica, 2 Per una rassegna. L.M. Caligiuri, http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/la- freccia-del-tempo-prima-parte.php
  • 5. considera tale approccio insufficiente (seppur assolutamente “utile” a fini sperimentali). Uno dei punti più controversi dell’interpretazione di Copenaghen, è rappresentato dalla netta distinzione tra un sistema quantistico e un osservatore fondamentalmente classico che interagisce con il sistema, determinando il collasso della funzione d’onda. Tale dualismo tra sistema quantistico osservato ed osservatore classico, ha il suo contraltare sperimentale nel fondamentale ontologico dualismo introdotto dalla meccanica quantistica, tra comportamento ondulatorio e comportamento corpuscolare della materia, evidenziato negli esperimenti di diffrazione (il cui prototipo è rappresentato dall’esperimento della doppia fenditura, nelle sue diverse varianti realizzative). Ma è proprio così? Esiste qualche evidenza sperimentale del contrario? L’esperimento di Afshar, oggetto dell’omonimo saggio di Fausto Intilla, rappresenta un elemento di rottura nello scenario di interpretazione ortodosso di Copenaghen, proponendo la possibilità che gli aspetti di natura ondulatoria e corpuscolare dei sistemi quantistici, lungi dall’escludersi a vicenda (principio di complementarità), manifestandosi in maniera esclusiva nei risultati degli esperimenti a seconda di come questi vengono condotti, potrebbero essere rivelati contemporaneamente nel medesimo esperimento. La possibilità di intervenire nella misurazione, senza alterare lo stato di “super-posizione coerente” (anche in presenza di informazione precisa sullo stato quantistico del sistema, ovvero di informazione di tipo “which-way”), rappresenterebbe la dimostrazione sperimentale della negazione del collasso della funzione d’onda; mettendo così in profonda crisi l’impostazione della meccanica quantistica della scuola di Bohr. È forse superfluo sottolineare che l’esperimento in questione, condotto per la prima volta nel 2001 dal fisico iraniano-americano Shahriar Afshar presso l’IRIMS di Boston, suscitò fin da subito reazioni contrastanti, dividendo la comunità scientifica in detrattori e sostenitori dell’interpretazione dei risultati sperimentali dell’esperimento; i quali, con motivazioni più o meno valide (egregiamente sintetizzate nel saggio di Intilla), intendevano fornire rispettivamente elementi critici o a supporto dei risultati di Afshar. Per la verità i detrattori, in molti casi spinti più dal timore della messa in discussione dello proprio status quo accademico che da un autentico spirito di ricerca di comprensione e verità, bollarono sostanzialmente l’esperimento come un “flop”, dichiarandone false le conclusioni, mentre numerosi emeriti scienziati, aperti al confronto e alla messa in discussione di un’ortodossia palesemente problematica e necessitante di ulteriore comprensione ed approfondimento, trovarono molto interessante quanto sostenuto dal fisico iraniano, utilizzando i suoi risultati come spunto per lo svolgimento di ulteriori ricerche. Del resto, segni importanti dell’insufficienza dell’interpretazione di Copenaghen si erano già manifestati con largo anticipo molti anni prima
  • 6. dell’esperimento di Afshar, costituendo i presupposti delle interpretazioni alternative a quella di Bohr. Interpretazioni principalmente riassunte nella cosiddetta (…tra l’altro interessantissima) “Teoria a Molti Mondi” (MWI) della meccanica quantistica (che nega il collasso della funzione d’onda, inglobando la funzione d’onda dell’osservatore in un’unica funzione d’onda che comprende osservato ed osservatore). Oppure, per citarne solo un’altra tra le più famose, nell’altrettanto affascinante “Interpretazione Transazionale della Meccanica Quantistica” (TIQM), espressa in termini di sovrapposizione di onde di probabilità ritardate (provenienti dal passato) ed anticipate (provenienti dal futuro!). Interpretazioni entrambe foriere di profonde implicazioni, non solo in riferimento alla ricerca della tanto agognata “Teoria del Tutto”, ma anche, ad esempio, ad uno dei misteri più intriganti ed affascinanti di tutti i tempi: quello rappresentato dall’eventuale (…nonché reale) possibilità di “viaggiare” nel tempo! Senza rivelare qui ulteriori dettagli sul tema del saggio che segue, evitando così di privare il lettore del piacere di acquisirli dalla lettura dell’ottimo saggio di Intilla (che, con costante rigore scientifico ma con linguaggio al contempo accessibile, ne spiega i presupposti, i metodi ed i risultati), mi limiterò ad osservare che (a prescindere dal verdetto finale sul risultato dell’esperimento, a tutt’oggi ancora dubbio), grande merito del volume è indubbiamente da rintracciarsi nella riproposizione urgente e forte (attraverso un argomento originale, interessante e forse a molti poco noto), del tema dell’insufficienza dell’interpretazione ortodossa della meccanica quantistica e della necessità dunque di rivederne profondamente i presupposti (possibilmente alla luce di teorie più ampie, all’interno delle quali potranno essere chiariti definitivamente i punti oscuri che oggi la caratterizzano). Un saggio dunque altamente stimolante ed interessante che ripropone all’attenzione della comunità scientifica, ma anche del comune lettore curioso e smaliziato, una riflessione profonda e necessaria sui fondamenti della fisica contemporanea. Cosenza, addì 14 marzo 2013 Luigi Maxmilian Caligiuri