Il rumore in modo semplice, per affrontare con chiarezza e facilità il progetto di impianti silenziosi per la soddisfazione dell’utente Livello: medium
1. Cap. 2 Controllo del rumore
BENESSERE E CLIMATIZZAZIONE
negli impianti HVAC
Il benessere termoigrometrico
di Antonio
Briganti
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2. SOMMARIO
1. Le basi del rumore
2. Descrittori del rumore
3. Produzione, trasmissione e controllo del
rumore negli impianti HVAC
4. Casi pratici di controllo del rumore
5. Rumore nei circuiti aeraulici
6. Casi pratici di aeraulica
7. Leggi sul rumore
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3. 1° LE BASI DEL RUMORE
Elementi essenziali per l’analisi del
rumore e le sue caratteristiche
negli impianti HVAC
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4. PARAMETRI DI ANALISI DEL RUMORE
FREQUENZA
LIVELLO DI POTENZA SONORA
LIVELLO DI PRESSIONE SONORA
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5. FREQUENZA
Il rumore si trasmette per onde di COMPRESSIONE e
RAREFAZIONE a varie frequenze.
L‘UNITA’ DI MISURA della frequenza è l'Hz (Hertz):
1 Hz = 1 vibrazione al secondo
70 Hz = 70 vibrazioni al secondo, ecc.
BASSE FREQUENZE: da 20 a circa 80 Hz,
MEDIE FREQUENZE: da 250 a circa 1000 Hz,
ALTE FREQUENZE: da 1000 a oltre 8000 Hz.
L'orecchio umano può percepire un campo di frequenze da 20
Hz e 20.000 Hz , ma con diversa sensibilità.
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6. BANDE DI OTTAVA
Nelle normali situazioni impiantistiche, si fa riferimento a
63 Hz una gamma di frequenze ristretta: da 63 a 8000 Hz.
BANDE DI OTTAVA
Questa gamma è suddivisa in otto “bande" di frequenze
125 Hz
standardizzate dette "bande di ottava" con determinati
250 Hz valori di centro-banda.
500 Hz
1000 Hz
2000 Hz Ciascuna frequenza di centro-banda è la metà
della successiva e il doppio della precedente.
4000 Hz La suddivisione in bande di ottava (o addirittura
8000 Hz in terzi di banda di ottava) è indispensabile per
rappresentare lo "spettro sonoro" del rumore.
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7. FREQUENZE RUMORE DELLE MACCHINE
Le macchine di
climatizzazione
producono rumore in
diversi campi di
frequenza, dalle più
basse alle più alte.
Questi rumori possono
essere attenuati con
varia efficacia. Le
frequenze più basse sono
le più difficoltose da
sopprimere.
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8. MISURA DEL RUMORE
Il rumore presenta una scala molto ampia di intensità: dal
fruscio delle foglie al rombo di un grande aereo al decollo.
In unità di misura lineari, corrisponderebbero a:
Fruscio di foglie 0,00000000001 W
Grande aereo al decollo 10.000 W.
Perciò il watt non è una unità di misura pratica, e si ricorre ad
unità di tipo logaritmico: il dB, o decibel.
Ha il vantaggio di "comprimere" in numeri di sole 2 o 3 cifre
l'intero campo di variazione del rumore.
I valori in dB rappresentano il cosiddetto "livello sonoro" del
rumore.
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9. FONTI DI RUMORE TIPICHE
Fonte di rumore Livello sonoro dB
Jet al decollo 160
Grande organo di chiesa 130
Voce gridata 90
Scarico WC fino a 80
TV 65 - 70
Voce, livello di conversazione 55 - 60
Climatizzatore split (valore medio) 40
Conversazione sotto voce 35
Sussurro leggero 30
Aria in uscita da diffusore da 0,1 m2 a 1 m/s 20
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10. LIVELLO DI POTENZA SONORA
L'energia emessa sotto forma di rumore nell'unità di tempo da
una macchina ne costituisce il livello di potenza sonora.
Essa si esprime in dB e si indica con Lw.
Il livello di potenza sonora può costituire il "dato di targa" delle
macchine e viene rilevato dal costruttore attraverso particolari
sistemi di analisi.
Il livello di potenza sonora non può essere misurato
direttamente. Esso si manifesta attraverso un corrispondente
livello di pressione sonora, percepibile dall'orecchio e al
fonometro.
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11. SIGNIFICATO DI LIVELLO Lw
Il livello di potenza sonora vale 10 volte il log. in base
10 del rapporto tra la potenza sonora in esame, in watt
(W1), e un valore di riferimento pari a 10-12 watt (W0):
W1
Lw = 10 log ----------, dB
W0
Es. una sorgente con potenza sonora di 1 watt avrà un
livello di potenza sonora di:
1
Lw = 10 log ------- = 10 log 1012 = 120 dB
10-12
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12. LIVELLO DI PRESSIONE SONORA
Il livello di pressione sonora si esprime in dB e si indica con Lp.
Il livello di pressione sonora può essere misurato mediante il
fonometro. Risulta influenzato da vari fattori :
la distanza tra la sorgente e lo strumento,
la presenza o meno di superfici riflettenti in prossimità della
sorgente,
la presenza di barriere o ostacoli lungo il percorso, ecc.
Il livello di potenza sonora Lw costituisce un dato fisso della
macchina, mentre il livello di pressione sonora Lp subisce
variazioni a seconda delle condizioni di misura.
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13. SIGNIFICATO DI LIVELLO Lp
Il livello di pressione sonora vale 20 volte il log. in base
10 del rapporto tra la pressione sonora in esame, in
micropascal (P1), e un valore di riferimento pari a 20
micropascal (P0):
P1
Lp = 20 log ----------, dB
P0
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14. LwA DI MACCHINE HVAC
Gruppi frigoriferi ad aria
Potenza frigorifera, kW Livello di potenza sonora LWA, dB(A)
200 100
400 102
600 104
800 105
1000 106
Torri di raffreddamento d’acqua
Potenza motore ventilatore, HP Livello di potenza sonora LWA, dB(A)
10 96
20 99
30 101
40 102
50 103
Ventilatori
Portata d’aria, m3/h LWA, dB(A) a pressione statica di:
125 Pa 750 Pa
1700 79 95
8600 83 99
17.000 85 101
34.000 89 105
43.000 90 107
86.000 93 110 14
15. VARIAZIONE DELLA PRESSIONE SONORA IN
FUNZIONE DELLA DISTANZA
All'aperto il livello di pressione sonora si riduce di 6 dB per
ogni raddoppio della distanza.
Nei normali ambienti civili esso si riduce tra 3 e 4 dB, ad ogni
raddoppio della distanza.
Per calcolare l’attenuazione dovuta alla distanza si può partire
dal livello di potenza sonora (Lw) o dal livello di pressione
sonora (Lp).
Se si dispone di Lw e si vuole ottenere Lp ad una certa
distanza r in metri dalla sorgente sonora si applica la relazione:
Lp = Lw - log r - 11, dB
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16. ATTENUAZIONE DEL RUMORE PER LA
DISTANZA DISPONENDO DI Lw
Esempio: se il livello di potenza sonora di una unità esterna è
di 70 dB e si vuole conoscere il livello di pressione sonora a 8
metri di distanza, sarà:
Lw = 70 - log 8 - 11 = (70 - 0,9 - 11) = 58,1 dB
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17. ATTENUAZIONE DEL RUMORE PER LA
DISTANZA DISPONENDO DI Lp
Se si dispone del livello di pressione sonora Lp 1, ad una
distanza r1, per determinare il livello Lp2 a distanza r2, si usa
la formula:
r2
Lp2 = Lp1 - 20 log ------ , dB
r1
Esempio: unità esterna con Lp1 60 dB a 4 metri di distanza
(r1); si vuole determinare Lp2 a 8 metri di distanza (r2):
8
Lp2 = 60 - 20 log -------- = (60 - 6) = 54 dB
4 17
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18. SOMMATORIA DEI LIVELLI SONORI
I rumori non si sommano in modo aritmetico; la loro sommatoria
si ottiene tenendo conto della differenza tra il maggiore e il
minore.
Differenze tra i due 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
livelli sonori, dB
Valore da aggiungere 3 2,6 2,1 1,8 1,5 1,2 1,0 0,8 0,6 0,5 0,4
al livello sonoro
maggiore, dB
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19. SOMMATORIA DI LIVELLI SONORI, ESEMPIO
Due sorgenti sonore vicine, l'una di 75 dB, l'altra di 68 dB.
Fare la differenza tra il livello maggiore e il minore:
(75 - 69) = 6 dB
Individuare nella riga superiore della tabella 6 dB.
Nella casella corrispondente in basso si legge il valore di 1,0 dB
che va aggiunto al livello sonoro maggiore :
(75 + 1) = 76 dB
76 dB costituisce la “somma” delle due sorgenti sonore.
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20. 2° DESCRITTORI DEL RUMORE
Sistemi per descrivere i contenuti di
energia sonora del rumore in relazione alla
sensibilità dell’orecchio umano
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21. IL dB(A)
L'orecchio umano ha una diversa sensibilità alle varie
frequenze:
è poco sensibile alle basse frequenze, fino a circa 200 Hz
ha una sensibilità pressoché piatta da 200 a circa 2000 Hz. a 4000
Hz è molto sensibile
perde nuovamente di sensibilità alle frequenze più alte
Per tener conto di ciò il livello di pressione sonora letto dal fonometro
viene ponderato secondo una curva che segue la sensibilità
dell'orecchio, detta curva "A".
Il livello di pressione sonora che ne risulta viene detto "in scala A" ed è
indicato come LpA; il suo valore è espresso in dB(A).
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22. PONDERAZIONE IN SCALA A
Per la ponderazione in scala A di un livello sonoro in dB, in bande
di ottava, letto sul fonometro è sufficiente sommare
algebricamente i fattori correttivi in tabella alle diverse bande.
Frequenze di c.b. Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000
Fattore di correzione, -26,2 -16,1 -8,6 -3,2 0 +1,2 +1 -1,1
dB
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23. NOISE RATING, CURVE ISOFONE ISO
Il dB(A) non fornisce la
distribuzione del rumore alle varie
frequenze.
La ISO ha elaborato una serie di curve
isofone, ossia di egual sensazione sonora
per l'orecchio umano, definite Noise
Rating, NR seguite da un numero che
corrisponde al livello di pressione sonora,
in dB alla frequenza di 1000 Hz.
le frequenze sono sull’asse
orizzontale
Lp in dB sono sull’asse verticale.
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24. NOISE CRITERIA ASHRAE
Le curve di Noise Criteria (NC)
ASHRAE sono un altro sistema
per valutare il rumore ambiente.
Ciascuna curva viene identificata
con un valore NC che
corrisponde al livello di
pressione sonora per una
frequenza nel campo tra 1000 e
2000 Hz.
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25. EFFETTI SOGGETTIVI DI VARIAZIONI DI
LIVELLO DI PRESSIONE SONORA
PER FREQUENZE SUPERIORI A 125 Hz
Differenza di livello pressione sonora, ∆Lp, dB Sensazione percepita
1 dB non rilevabile
3 dB appena percepibile
5 dB chiaramente percepibile
10 dB raddoppio / dimezzamento
20 dB molto più rumoroso / silenzioso
PER FREQUENZE INFERIORI A 125 Hz
Differenza di livello pressione sonora ∆Lp, dB Sensazione percepita
3 dB chiaramente percepibile
5 dB raddoppio / dimezzamento
10 dB molto più rumoroso / silenzioso
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26. UTILIZZO DI dB(A), NR e NC
I livelli sonori espressi in dB(A) sono correntemente utilizzati nelle
norme e leggi come riferimenti di base.
Le curve NR e NC sono spesso imposte nei capitolati. E’ necessario
sovrapporre ad esse lo spettro sonoro campione e verificare con
opportuni accorgimenti in quale delle curve esso rientra.
Esistono dei requisiti degli NR e NC che prescrivono come deve
essere fatto il confronto, e i limiti ammessi, per poter dichiarare il livello
sonoro della macchina, o dell’impianto in base ad una data curva, es. NC
35, o NC 40 ecc.
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27. 3° PRODUZIONE TRASMISSIONE E CONTROLLO
DEL RUMORE NEGLI IMPIANTI HVAC
Le basi per la conoscenza del rapporto tra
rumore e impianti e gli interventi di
correzione sonora possibili
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28. TRASMISSIONE DEL RUMORE NEGLI
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Il rumore può trasmettersi:
attraverso l'aria (rumore
aereo)
attraverso i liquidi (rumore
idraulico)
attraverso le strutture degli
impianti e dell'edificio (rumore
strutturale)
Il rumore aereo, in uscita da unità
esterne o gruppi frigoriferi può
trasmettersi all'esterno o
all'interno dell'edificio.
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29. PRODUZIONE DI RUMORE AEREO
RUMORE PRODOTTO ALL’INTERNO
unità di climatizzazione in ambiente
aria distribuita dall'impianto da bocchette o diffusori, o ripresa da
griglie
rumore irradiato dalle pareti dei condotti d'aria.
RUMORE PRODOTTO ALL’ESTERNO
condizionatori roof-top
unità esterne di impianti split
gruppi refrigeratori d'acqua
torrini di espulsione aria viziata
torri di raffreddamento, condensatori ad aria ecc.
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30. PRODUZIONE DI RUMORE IDRAULICO
Il rumore idraulico è generato da pompe,
restringimenti di sezione dei tubi, valvole di
regolazione, apertura e chiusura rapida di utilizzi
(colpi d’ariete) ecc.
Esso si può propagare a distanze molto grandi
dal punto di origine perdendo solo pochissima
energia lungo il percorso e può rientrare in
ambiente in corrispondenza di una qualsiasi
discontinuità o interruzione di isolamento dei
tubi.
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31. PRODUZIONE DI RUMORE STRUTTURALE
Il rumore strutturale è dovuto soprattutto a
vibrazioni trasmesse alla struttura dell’edificio
da parte di macchine dinamiche: pompe,
compressori, ventilatori ecc.
Esso si trasmette attraverso la muratura fino
a quando non incontra dei punti di discontinuità
(crepe, giunti) e allora può rientrare in ambiente
sotto forma di rumore avendo perso solo
pochissima energia lungo il percorso.
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32. POSSIBILITA’ DI CONTROLLO DEL RUMORE
Il rumore può essere controllato secondo tre tipologie di
interventi o azioni:
Alla fonte
Lungo il percorso
In ambiente.
Il progettista HVAC può prevedere solo i primi due
interventi.
Il terzo tipo di interventi è di solito compito
dell’architetto.
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33. INTERVENTI ALLA FONTE
La scelta di climatizzatori con il minor livello sonoro possibile
costituisce il primo e più ovvio intervento alla fonte per il
controllo del rumore.
Quando però dai calcoli acustici il livello di rumore che si verrà
a produrre supera i limiti ammessi, allora è necessario
prevedere delle soluzioni alternative.
Infatti è molto difficile, oltre che costoso e di risultato incerto,
effettuare a posteriori interventi di attenuazione del rumore
sulle macchine installate.
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34. SCELTA DELLA POSIZIONE DI INSTALLAZIONE
Un altro importante intervento alla fonte consiste nella scelta
della posizione della macchina. Vi sono due ordini di problemi :
unità esterne e condizionatori d'aria roof top installati
all'esterno: rumore emesso verso le zone circostanti e
rumore emesso lungo i canali dal ventilatore di mandata.
unità di climatizzazione installate all'interno (pensili,
cassette, unità canalizzate): rumore emesso direttamente in
ambiente e rumore emesso lungo i canali (per le unità
canalizzate)
34
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35. SCELTA DEL PUNTO DI INSTALLAZIONE
La fonte principale di rumore è
costituita dai ventilatori del
condensatore.
Dalle unità esterne il rumore si
irradia soprattutto sul lato batteria
e sullo scarico del ventilatore.
I livelli sonori di queste unità
sono limitati e non danno luogo
a problemi se non nel caso di
installazioni improprie: mai
installarle in cavedi o piccoli cortili
interni dove si può produrre una
amplificazione naturale del
rumore.
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36. POSIZIONE DELLE MACCHINE
L'installazione di macchine in prossimità di
pareti e angoli produce un aumento del
rumore diffuso per effetto della riflettività delle
pareti stesse.
Mediamente il livello sonoro aumenta secondo
i valori seguenti:
Una parete riflettente: + 3 dB
Due pareti riflettenti: + 6 dB
Tre pareti riflettenti: + 9 dB
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37. INTERVENTI ALLA FONTE, RIEPILOGO
Non installare macchine entro cavedi.
Scegliere il punto di installazione quanto più distante da
porte o finestre o edifici in prossimità.
Quando il rumore dei ventilatori di raffreddamento del
condensatore è eccessivo, si possono realizzare cuffie con
dei tronchi di canale di breve lunghezza, rivestiti all'interno
con materassino fonoassorbente. Esse deviano lo scarico
dell'aria e attenuano il rumore.
Nei casi più difficili realizzare attorno alle macchine delle
barriere acustiche con elementi prefabbricati lasciando
libera la zona superiore per la presa e lo scarico dell'aria.
L'attenuazione offerta nelle migliori condizioni è circa 10 -
12 dB.
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38. INTERVENTI SULLE VIE DI PROPAGAZIONE
Le vie di propagazione per le unità canalizzate sono costituite
dai condotti di mandata e di ripresa. Il rumore e le vibrazioni
possono trasmettersi attraverso le pareti dei canali rigidi e
irradiarsi all'esterno. Il controsoffitto agisce da isolante entro
certi limiti.
I canali dell'impianto possono introdurre gli effetti seguenti:
distribuzione del rumore aeraulico e meccanico prodotto dal
ventilatore nei vari ambienti. Il rumore può essere trasmesso sia
dall'aria entro il canale sia dalle pareti stesse del canale fatte
vibrare dal ventilatore.
ingresso di rumore attraverso bocchette o diffusori da un ambiente
e trasmissione in uno o più ambienti diversi.
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39. ISOLAMENTO E ASSORBIMENTO DEL
RUMORE
Isolamento
impedisce la trasmissione la trasmissione dell'energia sonora.
Si ottiene con materiali pesanti: muratura, lamiera, lamine di piombo,
ecc. L'energia sonora viene in parte assorbita e in parte riflessa dalla
parete, senza attraversarla.
Assorbimento
produce la dissipazione dell'energia sonora entro il materiale
assorbente. Solo una parte dell'energia sonora viene assorbita, l’altra
attraversa il materiale. Non vi è riflessione in ambiente.
L'assorbimento si realizza con materiali morbidi e porosi. Spesso i
materiali assorbenti sono applicati sui materiali isolanti per realizzare i
due effetti : assorbimento per ridurne le riflessioni in ambiente e
isolamento per impedirne la trasmissione verso altre zone.
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40. 4° CASI PRATICI DI CONTROLLO DEL
RUMORE
Le principali possibilità di correggere il
comportamento acustico di macchine
installate all’esterno
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41. GRUPPI FRIGORIFERI AD ARIA
Installazione di un
gruppo frigorifero senza
accorgimenti contro il
rumore. L’energia
sonora dei ventilatori e del
compressore si trasmette
liberamente all’esterno
riducendosi di soli 6 dB con
il raddoppio della distanza.
Spesso non risulta
sufficiente per la tutela di
utenti in prossimità.
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42. GRUPPI FRIGORIFERI AD ARIA
Installazione di un
gruppo frigorifero con
barriera di attenuazione
del rumore aereo. La barriera
comporta una certa
attenuazione del rumore
aereo di circa 10 – 12 dB se
ben realizzata e se
interrompe la linea ottica tra
il ricevitore e la macchina.
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43. GRUPPI FRIGORIFERI AD ARIA
Installazione di un
gruppo frigorifero con
copertura insonorizzata
e silenziatori su prelievo
e scarico dell’aria e
sopra pavimento
galleggiante. Questa
soluzione è la più efficace ma
può penalizzare le prestazioni
frigorifere della macchina.
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44. GRUPPI FRIGORIFERI AD ARIA
Installazione di gruppo
frigorifero senza
preoccupazioni per il
controllo del rumore
strutturale. Le vibrazioni
prodotte soprattutto dal
compressore si trasmettono
nell’edificio in punti anche
distanti con minime
attenuazioni.
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45. GRUPPI FRIGORIFERI AD ARIA
Installazione di gruppo
frigorifero su supporti
antivibranti per
sopprimere trasmissione
di vibrazioni e rumore
strutturale. Non si ha
trasmissione di rumore
strutturale nell’edificio
con condizioni
confortevoli.
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46. GRUPPI FRIGORIFERI, RIMEDI PER
RUMOROSITA’ OLTRE IL PREVISTO
Problema Rumore eccedente, Δ dB Raccomandazioni, rimedi
pratici
Rumore aereo da gruppi <10 Barriera o silenziatori
frigoriferi
10 – 20 Cofanatura parziale e silenziatori
>20 Completa copertura macchina;
Rumore strutturale da gruppi <20 Supporti antivibranti
frigoriferi
>20 Spostamento della macchina in
altra posizione
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47. TORRI DI RAFFREDDAMENTO
Installazione di torre di
raffreddamento senza
controllo del rumore
aereo. Il rumore del
ventilatore e dello
scroscio d’acqua nel
bacino si trasmettono tutto
attorno la torre con riduzione
di soli 6 dB con il raddoppio
della distanza.
47
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48. TORRI DI RAFFREDDAMENTO
Installazione di torre di
raffreddamento con
barriera e cuffia sullo
scarico aria per ridurre
il rumore aereo del
ventilatore e di caduta
acqua. L’isolamento di
una barriera ben
realizzata è di 10 – 12
dB.
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49. TORRI DI RAFFREDDAMENTO
Installazione di torre di
raffreddamento entro
completa copertura
afonica con silenziatori
su prelievo e scarico
aria. L’isolamento acustico è
maggiore che nel caso
precedente ma le
prestazioni della torre
possono venire penalizzate.
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50. TORRI DI RAFFREDDAMENTO
Installazione di torre di
raffreddamento senza
accorgimenti contro la
trasmissione di
vibrazioni e il
rumore strutturale.
Non solo i locali sottostanti
ma anche quelli a distanza
possono subire disturbo.
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51. TORRI DI RAFFREDDAMENTO
Installazione di torre di
raffreddamento su
antivibranti e
basamento inerziale per
prevenire trasmissione
di vibrazioni e rumore
strutturale. I locali
sottostanti godono di
migliori condizioni di
comfort.
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52. TORRI DI RAFFREDDAMENTO, RIMEDI PER
RUMOROSITA’ OLTRE IL PREVISTO
Problema Rumore eccedente, Δ dB Raccomandazioni, rimedi
pratici
Rumore aereo da torri di <10 Barriera
raffreddamento
10 – 20 Copertura parziale e silenziatori
>20 Copertura completa e
silenziatori
Rumore strutturale da torri di <20 Supporti antivibranti
raffreddamento
>20 Spostamento della macchina in
altra posizione
52
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53. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di
sistemi di ventilazione
senza accorgimenti per
controllare il rumore
aereo. Oltre la metà
della potenza sonora
del ventilatore viene
diretta verso l’edificio in
prossimità.
53
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54. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di sistemi
di ventilazione con
cuffie deflettrici del
flusso d’aria espulso. Il
rumore del flusso d’aria
viene deviato verso
l’alto o il basso. Il
guadagno è di alcuni
dB, non sempre
sufficienti.
54
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55. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di sistemi
di ventilazione con
silenziatori sullo
scarico dei ventilatori.
Coperture afoniche e
ventilatori consentono
un elevato controllo del
rumore sufficiente nella
maggior parte dei casi.
55
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56. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di sistemi
di ventilazione senza
accorgimenti per il
controllo delle
vibrazioni e del
rumore strutturale.
Dalla copertura e dai piani
intermedi il rumore può
trasmettersi nell’intero
edificio.
56
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57. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di sistemi
di ventilazione su
antivibranti e
basamento inerziale
per il controllo delle
vibrazioni e del rumore
Strutturale. Costituisce la
soluzione più efficace per
prevenire il rumore
strutturale.
57
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58. VENTILATORI, RIMEDI PER RUMOROSITA’
OLTRE IL PREVISTO
Problema Rumore eccedente, Δ dB Raccomandazioni, rimedi
pratici
Rumore aereo di ventilatore <5 Orientare la bocca di uscita del
trasportato da canale canale in posizione diversa dal
ricevitore;
Riduzione velocità del ventilatore
5 – 10 Installazione di silenziatori
>10 Orientare la bocca di uscita del
canale in posizione diversa dal
ricevitore e installazione di
silenziatori
Rumore strutturale di ventilatori <20 Basamento inerziale e isolatori
antivibranti
>20 Spostamento del ventilatore in
altra posizione
58
59. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di un
sistema di ventilazione
senza accorgimenti
contro il rumore a
bassa frequenza
(rombi) irradiato dal
canale. Le basse frequenze
sono particolarmente
fastidiose e difficili da
attenuare.
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60. SISTEMI DI VENTILAZIONE
Installazione di un
sistema di ventilazione
con rivestimento del
canale contro
l’emissione di rumore e
bassa frequenza. Si
interviene congiuntamente
con materassino
fonoassorbente, aumento della
massa della parete del canale
e irrigidimento dello stesso.
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61. CONDOTTI, RIMEDI PER RUMOROSITA’
OLTRE IL PREVISTO
Problema Rumore eccedente, Δ dB Raccomandazioni, rimedi
pratici
Rumore sotto forma di rombi nei <5 Irrigidimento delle pareti del
canali canale
>5 Applicazione di pannelli di
smorzamento (cartongesso,
refrattario) sulle pareti del canale.
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62. MACCHINE ALL’INTERNO
Installazione di una
gruppo pompa con
barriera per il controllo
del rumore aereo. Spesso la
barriera è il sistema più alla
portata per limitare il rumore,
ma il suo potere isolante non
supera 10 – 12 dB.
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63. 5° RUMORE NEI CIRCUITI AERAULICI
Le componenti e tecniche essenziali per il
controllo della trasmissione del rumore
attraverso i canali
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64. DISTRIBUZIONE NEI CANALI
Il rumore si distribuisce attraverso i canali dall'unità di
climatizzazione nei vari ambienti. La potenza sonora del
ventilatore si ripartisce approssimativamente tra il 50%
attraverso i canali di mandata e il restante 50% attraverso i
condotti o la griglia di ripresa.
Il rumore perciò raggiunge l'ambiente da due vie differenti.
Nei canali in lamiera le pareti dei canali possono irradiare il
rumore dovuto alle vibrazioni del ventilatore.
Si può presentare il fenomeno di rumore non prodotto
dall'impianto, ma che entra nei canali attraverso un diffusore
situato in un locale rumoroso e che attraverso il circuito
aeraulico raggiunge locali più distanti.
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65. TRASMISSIONE DI RUMORE DAI CANALI
•La rigidità dei canali è molto importante nel controllo del
rumore a bassa frequenza da essi irradiato. Quando il
canale di mandata viene installato al di sopra di aree
sensibili al rumore, utilizzare spessori della lamiera più
elevati, o condotti circolari per minimizzare l’emissione di
rumore a bassa frequenza.
•Può essere necessario un irrigidimento esterno del
canale. I condotti circolari irradiano meno rumore a bassa
frequenza. Maggiore è il peso della lamiera, minore è il
rumore irradiato.
•La rigidità di un canale rettangolare può essere migliorata
in modo significativo applicandovi dei pannelli in
cartongesso tra due staffe di supporto e irrigidimento.
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66. RUMORE AERAULICO
Installare un giunto antivibrante tra la bocca del ventilatore e il
canale per impedire la trasmissione delle vibrazioni.
Mantenere un tratto rettilineo di canale almeno 1,5 volte la quota
maggiore della bocca del ventilatore rivestito all'interno con un
materassino fonoassorbente da 25 mm. Ciò diminuisce la
turbolenza dell'aria; il materassino assorbe il rumore.
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67. UNITA’ INTERNE CANALIZZATE
Le unità canalizzate emettono rumore attraverso la copertura, e
dal lato di ripresa dell'aria, perciò si installano normalmente al
di sopra del controsoffitto che produce una certa attenuazione.
In ambienti molto silenziosi posizionare la griglia di ripresa a
distanza dal lato di aspirazione della macchina, realizzando un
setto verticale e applicando un materassino fonoassorbente
sotto la macchina, fino alla griglia di ripresa.
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68. INTERVENTI SULLA VELOCITA’ DEL
VENTILATORE
Si può intervenire sulla
velocità del ventilatore: entro
certi limiti, ogni riduzione di
velocità produce una
diminuzione del rumore
generato. Ad es. diminuendo
la velocità del 20 % si riduce
il livello sonoro di 5 dB;
diminuendola del 30 % la
riduzione è di 8 dB, ecc.
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69. VELOCITA’ DELL’ARIA
Velocità dell'aria in uscita da bocchette e diffusori
Per ogni aumento del 10% della velocità sul valore di progetto
si produce un aumento di 2 dB del livello sonoro. Il raddoppio
della velocità dell'aria produce un aumento del livello sonoro di
ben 16 dB.
Velocità dell'aria nei canali
L'eccessiva velocità dell'aria nei canali è una importante causa
di rumore e di formazione di rombi. I rombi costituiscono
rumore a bassa frequenza dovuto a turbolenze che rotolano
lungo le pareti dei canali e risultano molto difficili da attenuare
ad impianto ultimato. Essi generano fastidio per l'orecchio.
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70. MASSIMA VELOCITA’ DELL’ARIA ENTRO I
CANALI RETTANGOLARI
PREVENIRE LA FORMAZIONE DI ROMBI
Dimensioni max sezione Velocità max Spessore minimo della
canale, m aria lamiera, mm
m/s
0,30 x 0,90 10 0,6
0,90 x 1,20 9 0,8
1,20 x 1,80 8 1,0
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71. ISOLAMENTO INTERNO DEI CANALI
Attenuazione sonora nei canali rettangolari in lamiera rivestiti con materassino
fonoassorbente da 25 mm (32 kg/m3), in dB per metro lineare
Dimensioni interne del canale, mm Frequenza Frequenza Frequenza
250 Hz 500 Hz 1000 Hz
100 x 150 10 19,6
40
100 x 300 8 15,5 31,5
150 x 250 6 12,5 25
150 x 450 5 10,5 21
200 x 300 5 10 19,5
200 x 400 4 9 17,5
250 x 400 4 7,5 15
250 x 750 3 6 12,5
300 x 450 3 6,5 13
300 x 900 2,5 5 10,5
380 x 560 2,5 5 10,5
380 x 1150 2 4 8
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72. PRECAUZIONI NELL’USO DELLE SERRANDE
Apertura Perdita di carico di Aumento del
serranda serranda+bocchetta rispetto a max livello sonoro
% apertura dB
%
100% 100% 0
82% 150% 4,5
70% 200% 8
50% 400% 16
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73. 6° CASI PRATICI DI AERAULICA
Esempi di installazioni e interventi di
controllo del rumore su unità ventilanti
e di trattamento d’aria
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74. UNITA’ DI TRATTAMENTO ARIA IN LOCALE
Dati sonori centrali di trattamento d’aria
Campo di bande di ottava, Hz
Di solito 63 Hz – 8000 Hz
Bande più importanti
31,5 Hz – 250 Hz
Dati dichiarati
Di solito su un ampio campo di portate
e pressioni.
Le basse frequenze sono le più difficili da
attenuare ed è più conveniente scegliere
dei ventilatori più silenziosi anziché prevedere
dei silenziatori.
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76. CONDIZIONATORI ROOF TOP
Installazione con
interventi per limitare il
rumore:
•Silenziatori su mandata
e ripresa
•Isolamento interno
•Montaggio su
antivibranti
•Basamento inerziale
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77. BOCCHETTE E DIFFUSORI
Il disassamento di bocchette o
diffusori rispetto al tronco di
canale produce un aumento
del livello sonoro che può
raggiungere 12 - 15 dB.
a) nessuna maggiorazione con
griglia captatrice.
b) aumento fino a +12 dB
senza griglia captatrice
c) nessuna maggiorazione se
diffusore in asse.
d) aumento fino a 12 -15 dB
per forte disassamento.
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78. Cap. 2 Controllo del rumore
BENESSERE E CLIMATIZZAZIONE
negli impianti HVAC
Il benessere termoigrometrico
Fine
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