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Liceo Linguistico “Cadore” Paritario
Auronzo di Cadore (Belluno)
Classe V
“Il Cadore: itinerario storico-naturalistico nelle Dolomiti”
PRESENTAZIONE
Siamo gli allievi della classe V del del Liceo Linguistico “Cadore” Paritario di Auronzo
di Cadore, in provincia di Belluno.
Da quest’anno scolastico partecipiamo al Progetto “Storia e territorio” che prevede
come obiettivo fondamentale approfondire la conoscenza della storia e della cultura
del nostro territorio, il Cadore, che fa parte dell’Area Ladina, tutelata dalla Legge
n. 482/99 (“Tutela e valorizzazione delle culture e lingue minoritarie”).
Nell’ambito dell’”Alternanza Scuola – Lavoro” aderiamo al Progetto “La lingua
straniera veicolo di informazione, accoglienza e opportunità di sviluppo turistico del
territorio”, in collaborazione con il Rotary Club Cadore Cortina.
L’obiettivo è potenziare il senso di appartenenza degli studenti al proprio territorio,
favorendo iniziative di promozione turistica che coinvolgano i giovani come soggetti
attivi.
Le esperienze didattiche e lavorative fatte sono state molto utili per realizzare il nostro
progetto che propone un viaggio d’istruzione di 4 giorni intitolato:
“Il Cadore: itinerario storico- naturalistico nelle Dolomiti”
Vi ringraziamo per l’attenzione che vorrete accordare al nostro lavoro.
La classe V
Ilde Pais Marden Nanon, insegnante referente
LE CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO D’ISTRUZIONE
Il viaggio d’istruzione che proponiamo ha le seguenti caratteristiche:
• Luogo di destinazione: Cadore, in provincia di Belluno, Regione Veneto
•Durata: 4 giorni
• Periodo: mese di febbraio
• Destinatari: una classe di Scuola Secondaria di primo o di secondo grado
Il Cadore è raggiungibile in treno, fino alla stazione di Calalzo di Cadore, o
in auto, in autostrada fino a Pian di Vedoia (Ponte nelle Alpi) e poi lungo la
51 bis di Alemagna.
Una volta arrivati in Cadore, molti degli itinerari proposti sono
percorribili anche a piedi, in bicicletta oppure con sci o ciaspe grazie ai
numerosi sentieri attrezzati, in modo sostenibile e a basso impatto
ambientale.
LA COLLABORAZIONE DEGLI ENTI LOCALI
Abbiamo previsto la collaborazione dei
seguenti Enti locali:
• Comune di Auronzo di Cadore
• Istituto Ladin de la Dolomites e Union
Ladina del Cadore de Medo
• Museo storico e delle tradizioni ladine e
comeliane “Algudnei”
• Magnifica Comunità di Cadore
• Carabinieri Forestali
• Istituzioni Regoliere di Auronzo e
Comelico
• Consorzi Turistici di Auronzo di
Cadore e Comelico
• Gruppi culturali del Cadore e Comelico
Auronzo di Cadore, Monte Agudo
PRIMO GIORNO:
MATTINO:
• Accoglienza presso il Municipio di
Auronzo di Cadore, Sala consiliare
• Incontro con il Dirigente Scolastico
e la classe V del Liceo Linguistico
“Cadore”
• Presentazione in Power Point del
territorio cadorino
• Illustrazione delle tappe del
viaggio d’istruzione
• Visione in dissolvenza di fotografie
di Roberto Zanette sull’ambiente
cadorino
Auronzo di Cadore
PRIMO GIORNO:
TARDA MATTINATA:
Visita al Museo di Palazzo Corte
Metto, con la guida della prof.ssa
Margherita Molin.
In particolare, visita alla sala
dedicata alla Geologia delle Dolomiti
proclamate dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità.
Il modello in grandezza naturale di
un dinosauro del Triassico introduce
la storia più antica del nostro
territorio.
Nel museo sono conservati i reperti
archeologici relativi agli antichi
insediamenti auronzani.
Auronzo di Cadore, Palazzo Corte Metto
PRIMO GIORNO:
A pranzo si potrà assaporare la cucina tradizionale cadorina all’Agriturismo
“Fattoria Bombassei”.
È una cucina di montagna che utilizza i prodotti dell’agricoltura
tradizionale: patate, fagioli, zucche, granoturco, erbe spontanee dei prati
primaverili, poca carne e
soprattutto formaggi.
Agriturismo “Fattoria Bombassei” Antipasto della casa
PRIMO GIORNO:
POMERIGGIO:
Un affascinante pomeriggio sul Monte
Agudo.
Per i principianti i campetti dotati di
skilift o tapis roulant.
Per gli esperti le fantastiche piste con
vista sulle famose Tre Cime di
Lavaredo.
Le piste sono aperte anche per le
camminate con le ciaspe.
Il Monte Agudo offre un panorama
mozzafiato e diversi punti di ristoro.
Dalla cima della pista, a 1585 m., si
può ammirare un bellissimo
panorama.
Le piste da sci del Monte Agudo
PRIMO GIORNO:
SERA:
Nella Sala consiliare del Municipio di Auronzo di Cadore sarà organizzata una
serata di canti in lingua ladino - cadorina presentati dal Gruppo Musicale “I fei
filò” .
Auronzo di Cadore, Il Gruppo Musicale “I fei filò” in Sala consiliare
SECONDO GIORNO:
MATTINO:
Visita guidata a Pieve di Cadore, fin dal Medioevo il centro storico, politico e culturale del Cadore.
Pieve di Cadore, Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore
SECONDO GIORNO:
A Pieve di Cadore saranno organizzate visite guidate a:
• Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, antica sede del Parlamento
cadorino.
Lo stemma cadorino è formato da due torri, unite da una catena, e un
albero centrale, simbolo del nostro ricco patrimonio forestale.
• Casa di Tiziano Vecellio, nato a Pieve di Cadore.
É una tipica abitazione cadorina signorile, costruita con pietra e legno.
Un dipinto del celebre pittore è conservato nella chiesa di Pieve di
Cadore.
• Museo dell’Occhiale, che possiede una ricchissima collezione di occhiali e
di oggetti relativi all’industria dell’occhialeria nata in Cadore.
TIZIANO VECELLIO, CADORINO
Pieve di Cadore, La casa natale di Tiziano Vecellio e il monumento
I SIMBOLI DELLA MAGNIFICA COMUNITA’ DI CADORE
IL MUSEO DELL’OCCHIALE
Nel 1956, durante le Olimpiadi Invernali di Cortina d'Ampezzo, a Pieve di Cadore si inaugurò la
prima "Mostra dell'occhiale attraverso i secoli".
Il curatore Enrico De Lotto auspicò l'istituzione di un Museo Nazionale dell'Occhiale in Cadore che
fu inaugurato nel 1990.
SECONDO GIORNO:
Per il pranzo proponiamo una breve sosta al Forte del Monte Ricco, un colle che si raggiunge
a piedi in circa mezz’ora.
Qui anticamente sorgeva il castello di Pieve a difesa del territorio cadorino.
Dalla cima è possibile ammirare tutto il Centro Cadore con il lago e la Valle del Boite verso
Cortina d’Ampezzo.
Pieve di Cadore, verso la Valle del Boite
SECONDO GIORNO:
POMERIGGIO:
Visita alla chiesa di San Nicolò di
Comelico, con la guida del parroco don
Fabio Fiori.
É la chiesa più antica della diocesi di
Belluno - Feltre, fatta costruire attorno
al 1100.
Possiede uno splendido ciclo di
affreschi di Gianfrancesco da
Tolmezzo, il patrimonio pittorico più
importante del Comelico.
Chiesa di San Nicolò di Comelico
LA CHIESA DI SAN NICOLÒ DI COMELICO
San Nicolò di Comelico, La chiesa di San Nicolò
LA CHIESA DI SAN NICOLÒ DI COMELICO
Altare laterale e Altar Maggiore
Il Carnevale del Comelico: un pomeriggio a tempo di musica!
In Comelico il Carnevale è un’occasione
speciale di festa e allegria!
Il più famoso è quello di Santa Apollonia che
si festeggia a Dosoledo il 9 febbraio.
Dall’alba al tramonto, al suono della musica,
una grande varietà di maschere sfila per le
strade e si raccoglie nelle piazze.
Ad aprire il corteo sono il “matazin” e il
“laché”, due delle maschere maschili tipiche,
simboli della ricchezza e della fortuna.
I “lachè” indossano vestiti colorati ed
eleganti, con collane e spille.
Il copricapo, la “calota”, è molto alto, adorno
di specchi e oggetti preziosi.
Il “matazin” porta abiti dai colori più scuri.
La “calota”
IL CARNEVALE DEL COMELICO
La figura femminile è la “matazera”,
simbolo della povertà.
Indossa vestiti umili e scuri.
Anche lei porta la “calota”, ma adorna di
tappi, pasta, sughero e oggetti poveri.
I “paiazi”, coloratissimi, sono le guardie del
corpo dei “matazin” e delle “matazere” e
mantengono l’ordine nel corteo.
I “veci” portano bellissime maschere in legno
create da scultori del Comelico.
Secondo un’antica leggenda il salto
propiziatorio delle maschere è simbolo di
buon auspicio per la primavera e per l’anno
da poco iniziato.
Il salto propiziatorio di “matazin” e “matazere”
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I “paiazi”
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SECONDO GIORNO:
SERA:
Concerto presso la chiesa di Santa Giustina di Auronzo di Cadore
La Banda Musicale presenterà un repertorio di musiche di montagna e
della Prima Guerra Mondiale.
La Banda Musicale di Auronzo di Cadore
Lo stemma della banda
TERZO GIORNO:
MATTINO:
Visita al Monte Piana, con la guida della scrittrice Antonella Fornari.
Una delle mete più affascinanti delle Dolomiti, offre un panorama a 360 gradi di alcune fra le
più belle montagne dolomitiche.
Il Monte Piana è un Museo Storico all’aperto della Prima Guerra Mondiale.
Fra il 1915 e il 1917 su questo fazzoletto di terra persero la vita 14.000 soldati italiani,
austro – ungarici e tedeschi.
TERZO GIORNO:
La sommità del Monte Piana è raggiungibile a piedi attraverso una strada comunale chiusa al traffico, anche
per le biciclette.
Un servizio jeep – navetta lungo la vecchia strada militare della Prima Guerra Mondiale conduce al Rifugio
“Maggiore Angelo Bosi”.
Monumento ai Caduti di Monte Piana
LE TRE CIME DI LAVAREDO
QUARTO GIORNO:
MATTINO:
Visita alla Foresta di Somadida, in
collaborazione con il Corpo dei
Carabinieri Forestali dello Stato.
É uno dei boschi più belli delle Alpi.
La Repubblica di Venezia lo utilizzò
per costruire gli alberi delle navi.
Oggi è una Riserva Naturale
Orientata, sottoposta a numerosi
vincoli, ma fruibile a scopi turistici
purché non sia danneggiata la flora
oppure disturbata la fauna.
D’inverno può essere percorsa con gli
sci.
LA DIGA DEL VAJONT
POMERIGGIO:
Visita guidata alla diga del Vajont sul percorso realizzato lungo il coronamento.
Sarà un momento molto significativo perché permette di rendersi conto dell’audacia della costruzione, ma
ricorda anche la terribile tragedia del 9 ottobre 1963. 1910 morti.
IL CIMITERO MONUMENTALE DI FORTOGNA
Fortogna, Cimitero delle vittime del Vajont
RIFLESSIONI FINALI
Si conclude così la nostra proposta di un viaggio d’istruzione che tocca principalmente il Cadore e il Comelico,
per concludersi con una visita molto significativa a Longarone e alla diga del Vajont.
L’itinerario è impegnativo, intenso e, pensiamo, interessante,
perché consente di conoscere il nostro territorio sotto tanti punti di vista:
il paesaggio
la storia
il lavoro degli uomini
Vi aspettiamo in Cadore!
BIBLIOGRAFIA
• Giovanni Fabbiani, Auronzo Pagine di Storia, Comune di Auronzo
• Testi di storia e cultura locale
• Appunti degli incontri con esperti di storia e cultura locale
• Materiale fornitoci dai Consorzi Turistici e dai Musei di Auronzo e del Comelico
• Le fotografie degli studenti del Liceo Linguistico “Cadore” e di don Fabio Fiori
• Informazioni sulle tradizioni del passato dai racconti orali degli anziani

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Il Cadore: itinerario storico-naturalistico nelle Dolomiti - Concorso Il Veneto per me

  • 1. Liceo Linguistico “Cadore” Paritario Auronzo di Cadore (Belluno) Classe V “Il Cadore: itinerario storico-naturalistico nelle Dolomiti”
  • 2. PRESENTAZIONE Siamo gli allievi della classe V del del Liceo Linguistico “Cadore” Paritario di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno. Da quest’anno scolastico partecipiamo al Progetto “Storia e territorio” che prevede come obiettivo fondamentale approfondire la conoscenza della storia e della cultura del nostro territorio, il Cadore, che fa parte dell’Area Ladina, tutelata dalla Legge n. 482/99 (“Tutela e valorizzazione delle culture e lingue minoritarie”). Nell’ambito dell’”Alternanza Scuola – Lavoro” aderiamo al Progetto “La lingua straniera veicolo di informazione, accoglienza e opportunità di sviluppo turistico del territorio”, in collaborazione con il Rotary Club Cadore Cortina. L’obiettivo è potenziare il senso di appartenenza degli studenti al proprio territorio, favorendo iniziative di promozione turistica che coinvolgano i giovani come soggetti attivi. Le esperienze didattiche e lavorative fatte sono state molto utili per realizzare il nostro progetto che propone un viaggio d’istruzione di 4 giorni intitolato: “Il Cadore: itinerario storico- naturalistico nelle Dolomiti” Vi ringraziamo per l’attenzione che vorrete accordare al nostro lavoro. La classe V Ilde Pais Marden Nanon, insegnante referente
  • 3. LE CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO D’ISTRUZIONE Il viaggio d’istruzione che proponiamo ha le seguenti caratteristiche: • Luogo di destinazione: Cadore, in provincia di Belluno, Regione Veneto •Durata: 4 giorni • Periodo: mese di febbraio • Destinatari: una classe di Scuola Secondaria di primo o di secondo grado Il Cadore è raggiungibile in treno, fino alla stazione di Calalzo di Cadore, o in auto, in autostrada fino a Pian di Vedoia (Ponte nelle Alpi) e poi lungo la 51 bis di Alemagna. Una volta arrivati in Cadore, molti degli itinerari proposti sono percorribili anche a piedi, in bicicletta oppure con sci o ciaspe grazie ai numerosi sentieri attrezzati, in modo sostenibile e a basso impatto ambientale.
  • 4. LA COLLABORAZIONE DEGLI ENTI LOCALI Abbiamo previsto la collaborazione dei seguenti Enti locali: • Comune di Auronzo di Cadore • Istituto Ladin de la Dolomites e Union Ladina del Cadore de Medo • Museo storico e delle tradizioni ladine e comeliane “Algudnei” • Magnifica Comunità di Cadore • Carabinieri Forestali • Istituzioni Regoliere di Auronzo e Comelico • Consorzi Turistici di Auronzo di Cadore e Comelico • Gruppi culturali del Cadore e Comelico Auronzo di Cadore, Monte Agudo
  • 5. PRIMO GIORNO: MATTINO: • Accoglienza presso il Municipio di Auronzo di Cadore, Sala consiliare • Incontro con il Dirigente Scolastico e la classe V del Liceo Linguistico “Cadore” • Presentazione in Power Point del territorio cadorino • Illustrazione delle tappe del viaggio d’istruzione • Visione in dissolvenza di fotografie di Roberto Zanette sull’ambiente cadorino Auronzo di Cadore
  • 6. PRIMO GIORNO: TARDA MATTINATA: Visita al Museo di Palazzo Corte Metto, con la guida della prof.ssa Margherita Molin. In particolare, visita alla sala dedicata alla Geologia delle Dolomiti proclamate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il modello in grandezza naturale di un dinosauro del Triassico introduce la storia più antica del nostro territorio. Nel museo sono conservati i reperti archeologici relativi agli antichi insediamenti auronzani. Auronzo di Cadore, Palazzo Corte Metto
  • 7. PRIMO GIORNO: A pranzo si potrà assaporare la cucina tradizionale cadorina all’Agriturismo “Fattoria Bombassei”. È una cucina di montagna che utilizza i prodotti dell’agricoltura tradizionale: patate, fagioli, zucche, granoturco, erbe spontanee dei prati primaverili, poca carne e soprattutto formaggi. Agriturismo “Fattoria Bombassei” Antipasto della casa
  • 8. PRIMO GIORNO: POMERIGGIO: Un affascinante pomeriggio sul Monte Agudo. Per i principianti i campetti dotati di skilift o tapis roulant. Per gli esperti le fantastiche piste con vista sulle famose Tre Cime di Lavaredo. Le piste sono aperte anche per le camminate con le ciaspe. Il Monte Agudo offre un panorama mozzafiato e diversi punti di ristoro. Dalla cima della pista, a 1585 m., si può ammirare un bellissimo panorama. Le piste da sci del Monte Agudo
  • 9. PRIMO GIORNO: SERA: Nella Sala consiliare del Municipio di Auronzo di Cadore sarà organizzata una serata di canti in lingua ladino - cadorina presentati dal Gruppo Musicale “I fei filò” . Auronzo di Cadore, Il Gruppo Musicale “I fei filò” in Sala consiliare
  • 10. SECONDO GIORNO: MATTINO: Visita guidata a Pieve di Cadore, fin dal Medioevo il centro storico, politico e culturale del Cadore. Pieve di Cadore, Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore
  • 11. SECONDO GIORNO: A Pieve di Cadore saranno organizzate visite guidate a: • Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, antica sede del Parlamento cadorino. Lo stemma cadorino è formato da due torri, unite da una catena, e un albero centrale, simbolo del nostro ricco patrimonio forestale. • Casa di Tiziano Vecellio, nato a Pieve di Cadore. É una tipica abitazione cadorina signorile, costruita con pietra e legno. Un dipinto del celebre pittore è conservato nella chiesa di Pieve di Cadore. • Museo dell’Occhiale, che possiede una ricchissima collezione di occhiali e di oggetti relativi all’industria dell’occhialeria nata in Cadore.
  • 12. TIZIANO VECELLIO, CADORINO Pieve di Cadore, La casa natale di Tiziano Vecellio e il monumento
  • 13. I SIMBOLI DELLA MAGNIFICA COMUNITA’ DI CADORE
  • 14. IL MUSEO DELL’OCCHIALE Nel 1956, durante le Olimpiadi Invernali di Cortina d'Ampezzo, a Pieve di Cadore si inaugurò la prima "Mostra dell'occhiale attraverso i secoli". Il curatore Enrico De Lotto auspicò l'istituzione di un Museo Nazionale dell'Occhiale in Cadore che fu inaugurato nel 1990.
  • 15. SECONDO GIORNO: Per il pranzo proponiamo una breve sosta al Forte del Monte Ricco, un colle che si raggiunge a piedi in circa mezz’ora. Qui anticamente sorgeva il castello di Pieve a difesa del territorio cadorino. Dalla cima è possibile ammirare tutto il Centro Cadore con il lago e la Valle del Boite verso Cortina d’Ampezzo. Pieve di Cadore, verso la Valle del Boite
  • 16. SECONDO GIORNO: POMERIGGIO: Visita alla chiesa di San Nicolò di Comelico, con la guida del parroco don Fabio Fiori. É la chiesa più antica della diocesi di Belluno - Feltre, fatta costruire attorno al 1100. Possiede uno splendido ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo, il patrimonio pittorico più importante del Comelico. Chiesa di San Nicolò di Comelico
  • 17. LA CHIESA DI SAN NICOLÒ DI COMELICO San Nicolò di Comelico, La chiesa di San Nicolò
  • 18. LA CHIESA DI SAN NICOLÒ DI COMELICO Altare laterale e Altar Maggiore
  • 19. Il Carnevale del Comelico: un pomeriggio a tempo di musica! In Comelico il Carnevale è un’occasione speciale di festa e allegria! Il più famoso è quello di Santa Apollonia che si festeggia a Dosoledo il 9 febbraio. Dall’alba al tramonto, al suono della musica, una grande varietà di maschere sfila per le strade e si raccoglie nelle piazze. Ad aprire il corteo sono il “matazin” e il “laché”, due delle maschere maschili tipiche, simboli della ricchezza e della fortuna. I “lachè” indossano vestiti colorati ed eleganti, con collane e spille. Il copricapo, la “calota”, è molto alto, adorno di specchi e oggetti preziosi. Il “matazin” porta abiti dai colori più scuri. La “calota”
  • 20. IL CARNEVALE DEL COMELICO La figura femminile è la “matazera”, simbolo della povertà. Indossa vestiti umili e scuri. Anche lei porta la “calota”, ma adorna di tappi, pasta, sughero e oggetti poveri. I “paiazi”, coloratissimi, sono le guardie del corpo dei “matazin” e delle “matazere” e mantengono l’ordine nel corteo. I “veci” portano bellissime maschere in legno create da scultori del Comelico. Secondo un’antica leggenda il salto propiziatorio delle maschere è simbolo di buon auspicio per la primavera e per l’anno da poco iniziato. Il salto propiziatorio di “matazin” e “matazere”
  • 21. IL CARNEVALE DEL COMELICO I “paiazi” La “calota” della “matazera”
  • 22. SECONDO GIORNO: SERA: Concerto presso la chiesa di Santa Giustina di Auronzo di Cadore La Banda Musicale presenterà un repertorio di musiche di montagna e della Prima Guerra Mondiale. La Banda Musicale di Auronzo di Cadore Lo stemma della banda
  • 23. TERZO GIORNO: MATTINO: Visita al Monte Piana, con la guida della scrittrice Antonella Fornari. Una delle mete più affascinanti delle Dolomiti, offre un panorama a 360 gradi di alcune fra le più belle montagne dolomitiche. Il Monte Piana è un Museo Storico all’aperto della Prima Guerra Mondiale. Fra il 1915 e il 1917 su questo fazzoletto di terra persero la vita 14.000 soldati italiani, austro – ungarici e tedeschi.
  • 24. TERZO GIORNO: La sommità del Monte Piana è raggiungibile a piedi attraverso una strada comunale chiusa al traffico, anche per le biciclette. Un servizio jeep – navetta lungo la vecchia strada militare della Prima Guerra Mondiale conduce al Rifugio “Maggiore Angelo Bosi”. Monumento ai Caduti di Monte Piana
  • 25. LE TRE CIME DI LAVAREDO
  • 26. QUARTO GIORNO: MATTINO: Visita alla Foresta di Somadida, in collaborazione con il Corpo dei Carabinieri Forestali dello Stato. É uno dei boschi più belli delle Alpi. La Repubblica di Venezia lo utilizzò per costruire gli alberi delle navi. Oggi è una Riserva Naturale Orientata, sottoposta a numerosi vincoli, ma fruibile a scopi turistici purché non sia danneggiata la flora oppure disturbata la fauna. D’inverno può essere percorsa con gli sci.
  • 27. LA DIGA DEL VAJONT POMERIGGIO: Visita guidata alla diga del Vajont sul percorso realizzato lungo il coronamento. Sarà un momento molto significativo perché permette di rendersi conto dell’audacia della costruzione, ma ricorda anche la terribile tragedia del 9 ottobre 1963. 1910 morti.
  • 28. IL CIMITERO MONUMENTALE DI FORTOGNA Fortogna, Cimitero delle vittime del Vajont
  • 29. RIFLESSIONI FINALI Si conclude così la nostra proposta di un viaggio d’istruzione che tocca principalmente il Cadore e il Comelico, per concludersi con una visita molto significativa a Longarone e alla diga del Vajont. L’itinerario è impegnativo, intenso e, pensiamo, interessante, perché consente di conoscere il nostro territorio sotto tanti punti di vista: il paesaggio la storia il lavoro degli uomini Vi aspettiamo in Cadore!
  • 30. BIBLIOGRAFIA • Giovanni Fabbiani, Auronzo Pagine di Storia, Comune di Auronzo • Testi di storia e cultura locale • Appunti degli incontri con esperti di storia e cultura locale • Materiale fornitoci dai Consorzi Turistici e dai Musei di Auronzo e del Comelico • Le fotografie degli studenti del Liceo Linguistico “Cadore” e di don Fabio Fiori • Informazioni sulle tradizioni del passato dai racconti orali degli anziani