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PARLA
CON NOI
Un luglio orribile
Racconti sulla Roma-Lido
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 1
Introduzione
Il mese di luglio per la Roma-Lido in
particolare e per tutto il Trasporto
Pubblico Romano in generale è stato un
mese orribile: treni che sembravano non
arrivare mai, invasioni di binari,
aggressioni verbali e non ai macchinisti;
in quel periodo, insieme ai blogger
@transportroma e @treninoblu abbiamo
fatto appello alla nostra parte costruttiva
e vi abbiamo invitato a leggere le nostre
piccole riflessioni sul momento pessimo
e a darci le vostre di opinioni, le vostre riflessioni e le vostre idee.
Le mail sono cominciate ad arrivare quasi subito – e su questo non avevamo dubbi –
nessuna di queste era banale, tutte contenevano qualcosa di utile, anche quelle che a
prima vista contenevano solo sfoghi racconti, impressioni, possibili soluzioni.
Abbiamo cercato di aprire un canale di comunicazione.
Abbiamo poi deciso di condividere queste mail con tutti, in modo da poter leggere e
commentare insieme ogni idea, ogni soluzione, in pratica abbiamo creato un forum
artigianale, dove tutti erano invitati a dare il proprio contributo.
Mi ricordo che questa idea ci era venuta in modo istintivo, non sapevamo esattamente
dove saremmo approdati con questo progetto ed è stata grande la soddisfazione nel
poter constatare che, pur essendo digiuni di conoscenze tecniche – non tutti, ma la
gran parte di noi – abbiamo aiutato a tirare fuori la nostra parte migliore: quella di
cittadini che vogliono contribuire anche con poco al benessere di tutti.
L'esperimento è stato ripetuto anche per la redazione del documento che abbiamo
presentato all'Assessore Esposito non molto tempo fa, abbiamo chiesto il contributo
di chiunque volesse darlo ed il contributo è arrivato.
L'impressione che il canale fosse aperto e che questa fosse una buona cosa si è
ulteriormente rafforzata.
Ho voluto pertanto mettere insieme le mail che ci sono arrivate nel mese di luglio e
farne una raccolta che rimanesse come racconto di quel periodo orribile ed anche
come esempio per tutti coloro che, sebbene abbiano ancora da dare il proprio
contributo, non lo abbiano ancora fatto.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 2
Oltre alle mail, ho inserito anche le foto di quei giorni, in modo che tutti noi possiamo
ricordare cosa sia successo non più di un mese fa, non è un modo per rovinarvi il
rientro, ma per farvi ricordare cosa era successo. Ed evitare di ripetere gli stessi errori.
Almeno i nostri.
Vi auguro una buona lettura.
Vi ricordo che potete sempre scriverci alla mail:
trasportopubblicoroma@gmail.com
etrgiallo@gmail.com
iltrenoromalido@yahoo.it
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 3
Lettera numero 1 – Le cause della protesta
Caro trenoromalido,
Vi scrivo a seguito della protesta dei macchinisti che sta investendo in questi giorni la
nostra Capitale.
Non ho potuto fare a meno di notare che la cittadinanza si sia schierata o contro o con
il personale, mentre io mi trovo nel mezzo.
Ritengo infatti sacrosanto e giusto
difendere la propria retribuzione e, anzi, mi
auguro che vengano trovati degli accordi
che soddisfino entrambe le parti.
Tuttavia, se la protesta di questi giorni
dovesse finire di colpo, per assurdo mi
incazzerei. Significherebbe che ai
macchinisti importa solo di loro stessi e
non della sicurezza del servizio che portano
avanti.
Poiché abbiamo siamo già stati ostaggi di situazioni del genere, si veda l'apertura della
metro B1, mi sento scettico nel sostenerli. Mi auguro che voi o qualche lettore della
vostra pagina sappia sciogliere questo mio dubbio.
Cordialmente
Andrea
La risposta di Andrea
Io mi trovo esattamente nella posizione di Andrea, nel mezzo. Non sono certamente
contento della situazione del trasporto, ma sono ancora meno contento della
situazione che si sta creando.
In più noto che c'è molta confusione, molti pensano che la protesta dei macchinisti e
degli autisti Atac sia per le timbrature - lo ha detto anche Marino nel suo video ieri -
ma le cose sono un pò diverse.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 4
Come ricordava Andrea, il problema riguarda l'abbattimento di parte del Contratto
Collettivo dei dipendenti Atac - aggiungerei nel silenzio del sindacato (per ora) - e trovo
la campagna mediatica che si sta facendo volta solamente a metterci gli uni contro gli
altri.
La classica guerra tra poveri.
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Lettera numero 2 – L'assistenza al cittadino
In quel periodo avevamo invitato anche a segnalare al neonato URC (Ufficio del
Sindaco per i Rapporti con i Cittadini - Mail urc@comune.roma.it) i disservizi ricorrenti
sulla linea.
In molti hanno scritto e la risposta è stata diciamo “interlocutoria” .
Ecco cosa succedeva se si inviava una mail di segnalazione o protesta, succedeva che
come risposta arrivasse per iscritto quello che Marino aveva detto nel suo primo
video.
Se non altro non potevano essere accusati di incoerenza, purtroppo però la risposta
era lontano dall'essere esaustiva e faceva capire che dall'altra parte l'interesse per i
nostri problemi fosse pari allo zero.
La risposta dell'URC
Gentile Signor Rossi, siamo consapevoli dei gravi disagi patiti da molti romani e
romane che, in questi giorni, hanno utilizzato la Metro per spostarsi nella città. Si
tratta di intollerabili disservizi per i quali il Sindaco ha dato mandato al direttore
generale di ATAC Spa di appurare la verità sulle cause.
Con buona probabilità siamo di fronte a gravissimi comportamenti di alcuni
macchinisti contrari alle azioni di efficientamento in atto nella azienda di trasporto
pubblico.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 6
Queste quanto comunicato dal Sindaco lo scorso 6 di luglio:
“Oggi, ed è accaduto anche nelle giornate passate, c’è stato un servizio molto scadente
sulle nostre metropolitane che ha danneggiato la vita delle romane, dei romani e dei tanti
turisti che vengono nella nostra bella città ogni giorno. Io temo che si tratti di
comportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano con il loro
comportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone.
Questo, probabilmente, accade perché ho preteso che da poche settimane i macchinisti
della metropolitana timbrino il cartellino in entrata e in uscita, così come fanno tutte le
persone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera.
Per questo motivo, ho chiesto al dottor Micheli - il nuovo direttore generale dell’ATAC Spa,
che ha la mia massima fiducia - di mettere in moto tutti gli strumenti necessari per
scoprire la verità. Noi abbiamo diritto di avere una metropolitana, anzi tre metropolitane,
che funzionino come quelle di una capitale di un Paese del G7.
E trovo anche inaccettabile che a Milano i
macchinisti guidino 1.100 ore l’anno, a
Napoli 950 e a Roma solo poco più di 700
ore l’anno. Questo va cambiato,
nell’interesse della città”.
E questo quanto dichiarato il 7 luglio
visto il ripetersi dei disagi:
“Come è accaduto ieri, anche oggi molti
treni delle metropolitane non sono usciti
dalle stazioni, abbiamo avuto gravi rallentamenti, assembramenti di persone e disagi per
le romane e romani che si sono spostati per lavoro o per altri motivi nella città e per i tanti
turisti che giungono a Roma. Ieri pomeriggio ho chiesto al direttore generale dell'Atac, il
dottor Micheli, di mettere insieme una task force per studiare i comportamenti individuali e
capire esattamente cosa sta accadendo, e se è il caso di arrivare a delle sanzioni.
In questo momento abbiamo, purtroppo, il 40% del personale che si rifiuta di timbrare il
cartellino. Io credo che questo sia inaccettabile. Dobbiamo proseguire con il nostro
atteggiamento che è di naturale severità, rispetto ai dipendenti dell’Atac, fino a quando il
problema sarà risolto. Per me risolvere il problema significa avere da un lato i dipendenti
dell'Atac che lavorano con attenzione e diligenza e che timbrano il cartellino, e ce ne sono
molti che lavorano bene, dall'altro avere i nostri treni che ritornano alla normalità per
offrire il sevizio giusto alla città. Nello stesso tempo il dott. Micheli ha disposto che circa
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120 uomini siano sulle banchine della nostra metropolitana per aiutare le persone nei
momenti di massimo addensamento del pubblico a causa del rallentamento dei treni.
Ho parlato con il Prefetto perché sia informato, minuto per minuto, di ciò che accade in
modo da poter lavorare tutti insieme come una grande squadra per il bene della città e per
restituire un servizio adeguato a una Capitale del G7”.
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Lettera numero 3 – La parola ai macchinisti
Buongiorno,
sono un macchinista della Roma-Lido. Quello che stiamo vivendo in queste assurde
giornate è davvero umiliante e insopportabile come cittadino e come lavoratore.
Come prima cosa è necessario partire da cosa è successo di nuovo e poi cercare di
capire di chi sono le responsabilità.
Allo scopo di varare il prossimo piano
industriale che dev’essere per forza un
piano con grandi e dolorosi tagli e
sacrifici visto il vertiginoso debito
dell’ATAC i vertici aziendali hanno
pensato bene, anziché sedersi ad un
tavolo e cercare una soluzione
negoziale, di mettere in atto un vero e
proprio ricatto ai danni dei lavoratori
tutti comunicando la disdetta unilaterale
di tutta la contrattazione integrativa ad oggi vigente dal 1962 in poi… 53 anni di lotte e
conquiste sindacali di intere generazioni di lavoratori cancellate con un comunicato.
Questi accordi aziendali disciplinano le indennità accessorie che rappresentano una
bella fetta dello stipendio mensile (circa 400 euro) e l’orario di lavoro settimanale (37
ore su sei giorni invece che 39). QUESTO È IL VERO NOCCIOLO DELLA QUESTIONE E
NON L’INTRODUZIONE DEL BADGE COME VOGLIONO FARVI CREDERE.
In tanti anni poi è indubbio che molti abbiano approfittato della mancanza di controlli
sul rispetto degli orari e delle regole, non siamo una categoria di santi, ma nemmeno
di ladri ve lo assicuro. Perché chi avrebbe dovuto controllare non l’ha mai fatto?
Perché grazie alla mancata osservanza delle regole è stato possibile mandare avanti
un servizio anche se spesso indegno di una capitale europea.
Sulla Roma-Lido da ormai molti anni il servizio viene mandato avanti con treni vecchi e
fatiscenti, riciclati dalle altre linee e spesso, tanto per dirla tutta, carenti in sicurezza
(con i 25 milioni di euro spesi per i treni della serie 200, inaffidabili per le linee A e B
della metropolitana e con gli altri soldi spesi per le tristemente famose frecce del
mare, non sarebbe stato meglio comprare dei nuovi CAF per esempio? I CAF acquistati
per la metro B1 sono costati poco meno di 6 milioni l’uno).
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 9
Questo grazie alla complicità oppure, a seconda di come la si guarda, abnegazione e
senso di responsabilità del personale perché scartare un treno significa lasciare per
strada e far aspettare centinaia di persone e allo stesso tempo garantire che quelle
stesse persone possano viaggiare su un altro treno, un treno SICURO.
Qualunque utente della Lido sa di cosa sto
parlando, le corse dei macchinisti per
cercare di sistemare una porta ad esempio
o gli sforzi per arrivare al capolinea con
treni che non camminano nemmeno a
calci come si suol dire. Per non parlare
della linea, rallentamenti a non finire e,
peggio, la scarsa sicurezza
dell’infrastruttura (basti ricordare tutte le
volte che il cavo della linea aerea
rompendosi ha dato letteralmente fuoco al treno. Perché non sono scattati i sistemi di
sicurezza che avrebbero dovuto togliere la corrente?).
Anche nella giornata di ieri (domenica 5 luglio) per evitare che si creassero buchi di
oltre un’ora tra le partenze del pomeriggio è stato utilizzato un treno che a norma di
regolamento non avrebbe dovuto circolare… A questo aggiungiamo pure il fatto che
se la linea va avanti è anche grazie agli straordinari del personale: su 112 persone
previste per coprire i turni ce ne sono solo 80.
Inutile che vi ricordi quante persone sono state assunte per “lavorare” negli uffici,
parentopoli vi dice niente?
Se non verranno presi ben altri provvedimenti il badge, due ore di lavoro in più a
settimana e i risparmi fatti sugli stipendi non serviranno proprio a niente perché sono
briciole di fronte alle centinaia di milioni di euro di debito…
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 10
In questa situazione i vertici aziendali hanno
ritenuto di scaricare sul personale tutto il peso
dei sacrifici necessari al risanamento
dell’azienda... io penso che sia giusto e doveroso
fare dei sacrifici per salvare la nostra azienda e li
farò volentieri ma vorrei che insieme a noi li
facesse anche la nutrita schiera dei dirigenti
ATAC, quelli che avrebbero, loro sì, il potere di
cambiare le cose con le loro scelte. 61 dirigenti
che si spartiscono una torta di 6.632.060 euro
solo di retribuzione a cui va aggiunto 1.385.138
euro in premi di risultato (?) senza contare gli
stipendi del presidente, dell’amministratore
delegato, dei consiglieri di amministrazione, del
collegio sindacale e dei tanti (!) quadri… per non
parlare dei soldi sperperati negli appalti e senza
dimenticare le responsabilità della politica tutta!
Mi piacerebbe che leggendo questa mia lettera vi
chiedeste di chi è veramente la colpa dello
sfascio del trasporto pubblico a Roma…
Capisco perfettamente la rabbia e la frustrazione
che nascono dal sopportare una situazione indecente come quella di questi giorni,
sono esattamente gli stessi sentimenti che provo anch’io! Le persone che vedete tutti i
giorni: capitreno, macchinisti, capistazione e operatori di stazione sono anch’esse
vittime delle scelte assurde fatte in tanti anni e dell’arroganza e incapacità di chi
gestisce e ha gestito quest’azienda.
Chiudo dicendovi che VOI UTENTI NON SIETE I MIEI NEMICI (nemmeno quelli che mi
sputano, mi insultano e mi minacciano).
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Lettera numero 4 – La guerra tra poveri, soluzioni?
Ciao,
parto dal considerare il fatto che invece di esserci
solidarietà tra noi (utenti) e gli autoferrotranvieri si sta, via
via, innescando una guerra tra poveri, che è proprio
quello che vogliono le autorità a partire dal sindaco (non
hanno soluzioni e questa è una situazione di comodo, il
sindaco sta cavalcando l'onda del malcontento).
Basterebbe che loro c'informassero, tramite cartelli affissi
come quando c'è sciopero, che scrivessero le loro ragioni,
e che c'invitassero ad unirci a loro in questa battaglia
contrattuale.
Si potrebbe organizzare uno sciopero che blocchi Roma
tutti insieme, come si fa dove esiste senso civico e
soprattutto senso "dell'altro".
Se gli autoferrotranvieri non sensibilizzano gli utenti al loro problema e continuano a
viaggiare per conto loro, non otterranno nulla e noi staremo sempre peggio, questa
guerra tra poveri finirà con tanti feriti, soprattutto perché con questo caldo la salute è
messa a dura prova.
I romani sembrano incivili, ma sono solo addormentati!
Ciao e in bocca al lupo per i viaggi in metro.
Silvia
La risposta di Andrea
Vedi Silvia, secondo me hai centrato il punto. E' più comodo per coloro che
dovrebbero fare interventi per farci campare meglio, scaricare la colpa su fatti
esogeni, non dipendenti dalla loro volontà.
Ma, anche senza questo intervento, la solidarietà che dovrebbe esserci in questi
momenti è molto complicata da ottenere, perché abbiamo fini diversi: loro vogliono
lavorare in condizioni decenti, a noi basta arrivare a casa. E la loro protesta confligge
inevitabilmente con il loro fine.
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Abbiamo creato questo forum proprio per quello e tutti i nostri interventi sono tesi a
creare un dialogo. Almeno ci proviamo.
Andrea
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Lettera numero 5 – La nostra vita è questa qua
Io sono Elisa, una donna disabile
(disabilità al 70%) ho una bambina di 5
anni e ho vissuto 15 anni all'estero. Sono
anche io una vittima di questo scempio.
Non prenderei il treno se non che devo
andare a lavorare a Roma.
Ogni giorno spinte, persone
maleodoranti, tutti ammassati nei
vagoni, sicuramente ogni giorno mi sento male. Arrivo in ufficio in condizioni pietose!
Il ritorno? Non si sa mai quando si parte ne quando si torna... non vedo più mia figlia
perché invece di giocare con lei si fa a spintoni sulla banchina di Piramide.
Quale dovrebbe essere la mia opinione?
Non voglio fare confronti con altri paesi ma qui è già difficile avere un lavoro ma chi ce
l'ha non se lo può tenere perché non lo si può raggiungere!
È assurdo!!!!!!!!
La risposta di Andrea
Non esistono parole migliori per descrivere la situazione che viviamo tutti i giorni,
voglio sottolineare qualche parola che hai scritto tu, il riassunto di una parte (troppo
lunga) della nostra giornata:
1. Tutti ammassati nei vagoni
2. Non si sa mai quando si parte ne quando si torna
3. Non vedo più mia figlia
4. Chi ha un lavoro non se lo può tenere perché non lo si può raggiungere
Una gestione (di qualsiasi colore esso sia) che ha come risultato questo, non credo sia
degna di poter continuare il suo lavoro (si fa per dire),
Andrea
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Lettera numero 6 – I miei consigli
Ciao, ecco i miei consigli da abbonato annuale
• Azzeramento dei vertici, con nomina di nuovi e qualificati dirigenti con contratto
a progetto.. se non raggiungono gli obiettivi vanno a casa e magari gli viene
riconosciuto solo uno stipendio di 800 euro mese.
• Iniziare a creare corsie preferenziali per gli autobus inizialmente solo su strade
a più corsie (deve diventare più rapido spostarsi in autobus che in macchina
• Aumentare numero di corse cosi diminuisce affollamento ma dotare tutti gli
autobus di controllori
Ma tanto di cosa stiamo parlando? L'Atac è destinata solo a fallire.
Alessio
La risposta di Simone
Caro Alessio, concordo con la tua proposta dell'azzeramento dei vertici Atac, con
nomina di nuovi dirigenti qualificati, e secondo me è l'unico modo per far ripartire
l'azienda prossima al fallimento.
Il principale problema di Atac è l'evasione dei titoli di viaggio, e mettere controllori su
bus sarebbe un ottima idea per combattere i "furbetti".
Le corse degli autobus andrebbero incrementate, e come dici tu, diventerebbe più
rapido spostarsi in bus anziché in macchina. Ma questo è possibile solo se saranno
aumentate anche le corsie preferenziali.
Un saluto, Simone
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Lettera numero 7 – Pensieri in libertà
di Cinzia Chieppa
14 luglio 2015. Un gruppo di pendolari esasperati dai continui disservizi sulla Roma-
Lido scende sui binari interrompendo il servizio pubblico in segno di protesta,
sfiancati dall'ennesima giostra di cambio treno, cambio binario, annuncio di ritardo,
vetture senza aria condizionata con duemila persone stipate in condizioni disumane
in veri e propri carri bestiame che rispettano ormai la frequenza media dei
trenta/quaranta minuti (a volte anche cinquanta) contro i sette (e dico sette) promessi
in campagna elettorale.
Ma la tratta Roma-Lido non è nuova a questo
genere di protesta. Era già successo in passato e
non certo perché tutti i pendolari lidensi abbiano
questa particolare bramosia di scendere sulle
rotaie.
Basta navigare un po' su internet che subito si
trovano centinaia di articoli online, denunce,
blog, dove vengono narrate le gesta della Roma-
Lido sin dai tempi in cui ero ancora studentessa.
Si tratta di una linea molto vecchia, che collega la
periferia al centro di Roma e come tale a volte
dimenticata da chi si preoccupa principalmente
di perfezionare la facciata del centro storico.
Nessuna periferia dovrebbe essere dimenticata.
Ma Ostia è il mare di Roma, Ostia è un quartiere
di Roma sebbene disti da essa circa 25
chilometri. Ostia ha raggiunto una popolazione
di circa trecento mila abitanti un terzo dei quali si
muove ogni mattina per raggiungere il proprio posto di lavoro in diverse zone di
Roma.
Ebbene, Ostia da qualche settimana è abitata da cittadini terrorizzati, umiliati, vilipesi
che ogni mattina si apprestano ad una normale giornata di lavoro e di trasporto
pubblico con la morte nel cuore, con l'angoscia di quello che potrà succedere nel
viaggio della speranza.
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Si vocifera di uno “sciopero bianco” di un gruppo di macchinisti che per protesta
contro il mancato rinnovo contrattuale e tagli orizzontali, si rifiuta di azionare
macchine parzialmente integre facendo circolare soltanto quelle perfettamente a
norma e così, a fronte di un servizio già seriamente compromesso le vetture
effettivamente circolanti si sono quasi dimezzate.
Altri parlano di proteste manovrate a danno dei
vertici aziendali o addirittura dei vertici capitolini, altri
ancora ipotizzano una volontà di creare un tale
disagio con il solo scopo di portare l'Atac, la
principale azienda municipalizzata del trasporto
pubblico romano, ad un ovvio e “necessario”
processo di privatizzazione.
Il risultato è che il servizio è al totale collasso.
A tre giorni dal gesto estremo dei pendolari scesi sui
binari, oggi, 17 luglio 2015, di nuovo tutti giù per
terra. Ma stavolta non si sta sui binari a causa della
protesta dei viaggiatori, ma perché si viaggia
sull'ennesimo treno guasto. All'altezza di Vitinia viene impartito il consueto ordine di
scendere momentaneamente dal mezzo per consentire il ripristino e qui si scatena
l'inferno.
Alcuni passeggeri si rifiutano di scendere, altri si
avventano contro la cabina dei macchinisti. Uno
in particolare, pensa bene di esprimere il suo
disappunto scagliando una sassata contro la
stessa cabina: treno inservibile, arrivo dei
Carabinieri, dirottamento sull'altro binario in
attesa di un nuovo mezzo per Ostia.
Sull'altro binario il treno arriva, ma è già carico di
pendolari ai quali si aggiungono ovviamente
quelli sulla banchina.
Il treno riparte in condizioni ancora più
disumane del solito (faccio fatica a pensare che
sia possibile, ma al peggio no c'è mai fine) e fa
caldo, talmente caldo, che un folle protagonista
di un meraviglioso venerdì 17 di luglio pensa bene di forzare una porta aprendola con
il treno in corsa.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 17
Sembrano scene di un film dell'orrore, ma garantisco personalmente che è tutto vero.
L'ennesimo malcapitato treno ovviamente si
ferma all'istante tra Acilia e Casal Bernocchi. La
gente è in delirio, alcuni presi dal panico
scendono sui binari senza sapere ancora che
proseguiranno proprio lì il loro viaggio.
Ed infatti dopo circa un'ora di follia arrivano i
vigili del fuoco che aiutano uomini, donne,
bambini, anziani, disabili, a scendere dal treno
per proseguire a piedi a quarantadue gradi,
sotto il sole e sopra le rotaie incandescenti, il
loro viaggio della speranza.
Soltanto dieci giorni fa, il pomeriggio del 6 luglio
2015, la protezione civile distribuiva acqua agli
utenti della Roma-lido.... per gli stessi motivi......
Perché questi episodi sulla Roma-lido non sono sporadici, ma stanno diventando
normale amministrazione.
Siamo ai livelli della calamità naturale, della sciagura, con la differenza che qui la
natura non c'entra proprio niente e le responsabilità sono tutte umane!
E poi ti capita di incontrare cinesi che strabuzzano gli occhi, rumeni che ci deridono...
perché tutto quello che nessuno oserebbe mai immaginare sulla Roma-lido succede
davvero.
Fino a qualche tempo fa gli altoparlanti intercalavano qui e là uno “scusate per il
disagio”.
Adesso non più.
E per fortuna, aggiungo. Sarebbe uno schiaffo all'intelligenza e alla dignità umana.
Stasera di fronte all'ingresso della stazione di Porta San Paolo (Piramide per gli utenti
più avvezzi) c'erano sei auto della polizia.
Non è uno sciopero bianco. Non è uno “scusate per il disagio”. Non è una calamità
naturale.
Questa è un'odissea quotidiana. Anzi, è una guerra.
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Mai viste in prossimità di una stazione ferroviaria
urbana tante forze di polizia.
Mai vista la protezione civile chiamata per ben
due volte in due settimane a distribuire acqua a
normali pendolari.
Le biglietterie sono sempre chiuse, a tutte le ore,
tranne qualche stazione, le più fortunate.
Gli ascensori sono sempre fuori servizio, le scale
mobili un lusso. Peccato che i diversamente abili
non la pensino proprio così.
Gli utenti sono stremati, esasperati in preda al
panico e purtroppo anche in preda alla follia e alla barbarie, come testimoniano i
racconti sopra citati.
In queste giornate così torride il vero miraggio per gli utenti della Roma-lido è vedere
un treno in arrivo all'orizzonte.
Ora basta. E' giunto il momento che il malaffare Atac dia delle risposte.
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Lettera numero 8 – Qual'è la soluzione?
Partecipo volentieri all'iniziativa che chiede agli utenti un
parere sulla situazione.
E' purtroppo evidente che carenze strutturali protratte
negli anni (mancanze di personale, manutenzione e
rotazione del materiale rotabile) hanno portato ad una
situazione ingestibile del trasporto pubblico romano che
ha sicuramente origine in una gestione che definire
deficitaria è dir poco.
Su questa nelle ultime settimane si è innestata la protesta
del personale viaggiante colpito dalle decisioni unilaterali.
Di fronte ad una politica e ad una macchina
amministrativa sorda alle richieste di confronto e di
fronte alle uniche notizie ufficiali che sono quelle
diramate dall'ATAC, mi è però difficile capire ragioni della protesta ed anche modalità
della stessa senza una spiegazione da parte del personale ATAC.
Mi spiego meglio: quello che leggiamo, vediamo è frutto delle notizie e di quello che
sopportiamo.
Cosa leggiamo? Che c'è in atto una protesta a causa del non voler usare il badge.
Cosa sopportiamo? Cancellazioni improvvise, con scelte alle volte difficili da capire
(esperienza personale: un addetto che dice "avrei lasciato anche questo treno fermo
perché non pulito"). Capisco il rifiuto dei turni straordinari se non pagati, ma
l'impressione è che si effettuino scelte arbitrarie con il solo scopo di non far viaggiare i
treni.
Qual'è la soluzione?
La soluzione la deve trovare la politica - se vuole - ma per evitare tensioni inutili che
fanno solo il gioco al massacro che la politica sembra stia cercando chiedo ai
macchinisti di spiegare pubblicamente le loro ragioni.
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Se viene rifiutato un treno, di fronte alla
dirigenza che sembra appositamente non
dare notizie ai viaggiatori, dovrebbero forse
essere i macchinisti ad avvertire l'utenza
stesa.. L'utenza è un alleato ma solo se
coinvolto. Se viene visto come un nemico -
e per carità a volte lo è - diventa
automaticamente alleato strumentale della
dirigenza ATAC.
Chiedo ai macchinisti di aiutarci a capire perché altrimenti il livello di scontro
continuerà ad alzarsi facendo il gioco di chi vuole isolare il personale ATAC.
Andrea
La risposta di Andrea
Questa mail ci è arrivata qualche tempo fa, prima sia dell’occupazione di Porta San
Paolo, che della lapidazione del treno a Vitinia.
Cosa dire: pare che si sia avverato tutto e c’è di vero che la politica, che dovrebbe
trovare soluzioni, o è assente (Zingaretti) oppure fa cose apparentemente a caso
(Marino), che purtroppo non fanno altro che metterci gli uni contro gli altri.
Dobbiamo parlare tra noi, dobbiamo cercare di parlare il più possibile.
Andrea
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Lettera numero 9 – Il trasporto pubblico non è stato mai oggetto di
campagna politica
Caro Andrea e caro Carlo,
vi scrivo per dire la mia in maniera più completa rispetto ai classici 140 caratteri di
Twitter, scritti di corsa in mezzo al traffico urbano o in attesa di un mezzo pubblico che
non passa....
Da qui voglio iniziare, lo stato attuale è visibile a tutti, mezzi di superficie lenti e senza
delle vere corsie preferenziali esclusive,
tram con gli stessi problemi dei mezzi
su gomma con l'aggiunta del problema
alle sottostazioni elettriche e poi le
linee ferroviarie.
La Lido è stata una linea realizzata negli
ultimi anni come detto da voi con gli
scarti e zero manutenzione e ora si
aggiunge il problema dei macchinisti che applicando il regolamento di Atac e dopo gli
ultimi tagli di stipendio hanno deciso di non prendersi altre responsabilità.
Al momento sono a favore dei lavoratori con riserva, diciamo nel mezzo, Atac avrebbe
dovuto trovare un accordo portando ad un aumento delle ore di lavoro ma
mantenendo lo stipendio precedente, il come, spetta ai dirigenti di Atac non a me.
Le mie idee per il futuro sono le seguenti nel breve periodo:
• Passaggio della Roma-Lido al Comune di Roma con trasferimento dei fondi
necessari per la gestione.
• Messa in sicurezza dei vari depositi dei treni e dei vari punti di entrata della
metro contro i writers con l'installazione di allarmi e telecamere e continuare
con la pulizia dei treni rovinati.
• Verificare il piano di manutenzione per i vari mezzi di Atac sia su ferro che su
gomma, valutando il rapporto costi benefici sul rimettere in funzione treni
vecchi come le MR500 se ne sono rimasti ancora disponibili, valutazione
rapporto costi/benefici della conversione degli MB100/300 per la Roma-Lido,
valutando degli espedienti come l'installazione dei finestrini stile treni della
metro londinese all'altezza degli attuali vetri presenti nelle porte di inizio e fine
vagone in modo da utilizzare l'aria condizionata nei periodi più caldi dell'anno e
permettere un continuo circolo dell'aria.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 22
• Rendere esclusive le corsie preferenziali dei tram per iniziare e successivamente
anche per le linee degli autobus.
• Rivedere il contratto con la società di sicurezza dotando il potere di effettuare il
ruolo di controllori nelle stazioni dei treni, in modo da ridurre l'evasione e il
tanto odiato effetto trenino.
• Definizione delle tratte conclusive della Metro C con Chiesa Nuova anche
realizzata a rustico per permettere una realizzazione in un secondo momento.
• Fondamentale la NON realizzazione del prolungamento della B verso Tor Di
Valle, ma dirottare quei fondi alla Roma Lido.
• Rinnovo del contratto dei dipendenti Atac per diminuire il problema degli
scioperi e riduzione degli stipendi dei dirigenti, con un sistema di incentivi legati
agli obiettivi raggiunti per tutti e ricollocazione dei lavoratori dove sia possibile.
Nel medio periodo e lungo periodo e dopo aver realizzato le opere precedenti:
• Con la riduzione dei costi per la pulizia dei treni, iniziare a dirottare i soldi
risparmiati verso l'installazione di macchine per il controllo del biglietto in uscita
su tutte le fermate gestite da Atac dove possibile e opere di pulizia dei muri
delle stazioni colpite da atti vandalici.
• Iniziare con i lavori di ammodernamento dei treni che sono stati considerati
idonei ad un loro riutilizzo.
• Realizzazione della nuova fermata della Lido ad Acilia.
• Lavorare d'intesa con il comune per realizzare nuove linee tram come la TVA, la
Ponte Mammolo - Subaugusta.
• Prolungamento delle linee attuali delle metro (B1 a Porte di Roma, B a Casal
Monastero, A a Torrevecchia)
• Realizzazione del tram/metro leggera che collegherebbe Anagnina con la C
passando per l'ospedale e l'università Roma Tor Vergata ancora scoperto dal
trasporto su ferro.
• Ristrutturazione delle fermate dei treni con priorità a fermate come San
Giovanni, Policlinico, Spagna, Flaminio.
Tutto questo si può realizzare però con la volontà politica, i comitati dei pendolari, le
singole persone hanno il potere in mano e lo esercitano con il voto. Il trasporto
pubblico NON è STATO MAI oggetto di campagna politica, ha sempre avuto un ruolo
marginale.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 23
Sono qui a scrivervi anche per chiedere di valutare di realizzare una forza politica che
si presenti alle prossime elezioni non per governare direttamente Roma, la città è
immensa con tanti problemi e con tante cose a cui pensare, ma con l'intenzione
intanto di entrare in comune in modo tale da trasformare la forza al momento che al
momento si trova nei comitati, all'interno della giunta comunale. Siamo più di mezzo
milione di pendolari al giorno, riuscire a dirottare 300 mila persone verso questo
genere di forza politica avrebbe grande risonanza nel consiglio capitolino.
Con questo vi saluto e vi ringrazio per il tempo dedicato.
Buona serata,
Andrea
La risposta di Carlo
Caro Andrea, la tua lettera contiene proposte
valide e molto intelligenti. Per evitare di passarle
in rassegna con un generico e tedioso elenco,
preferiamo commentarle inserendole nel
contesto socio - politico della nostra città.
Tolto lo stato di attuale emergenza, siamo
convinti che l’attuale amministrazione dovrà,
entro il termine del suo mandato, sciogliere tre
aspetti fondamentali:
• Definizione di un piano interventi per la
messa a norma, dal punto di vista dei
VVFF, delle metropolitane A e B. Sbloccare
questo nodo permetterebbe di scongelare
una serie di interventi già finanziati come il
potenziamento della rete elettrica della
metro B con l’ampliamento e la messa in sicurezza del deposito Magliana Nuova
e lo scambio metro A/C a San Giovanni senza necessità di uscire in superficie
(come probabilmente sarà).
• Definizione del quadro finanziario necessario al completamento della metro C
con fermate: Venezia – Chiesa Nuova – San Pietro – Ottaviano. Riteniamo
impensabile perdere l’opportunità di una stazione sotto Corso Vittorio
Emanuele; in particolare costruire a rustico la stazione, risparmiando cifre
insignificanti, significherebbe dover riaprire cantieri nel cuore della città.
• Inaugurare il filobus Laurentina – TorPagnotta: 5,5 chilometri di filovia in
costruzione dal 2009.
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 24
Per quanto concerne lo sviluppo delle preferenziali e dei tram c’è un altro discorso da
fare.
Come ben sai negli anni 60’, a partire dalle Olimpiadi e sulla scia del boom economico,
a Roma si operò la scelleratissima scelta di dare priorità alle macchine private,
subordinando ad esse l’importanza del mezzo pubblico su ferro. La rete tranviaria
romana fu perciò letteralmente distrutta con l’illusione che i più “moderni” autobus e
le future reti di metropolitane potessero prenderne il posto. Ad oggi, nonostante siano
passati oltre 50 anni, nonostante gli autobus si siano rivelati insufficienti, ancora
questa mentalità è imperante: interi quartieri nascono senza le opere di
urbanizzazione primaria e spesso vengono malamente collegati alla città con
autolinee a frequenza ridotta e che rimangono paralizzate nel traffico per la penuria di
corsie preferenziali.
Contemporaneamente miopi comitati di quartiere, alcuni commercianti fautori della
doppia fila e pseudo ecologisti, oltre che soprintendenze varie, non sanno vedere oltre
il loro immediato e limitato tornaconto personale e impediscono l’ampliamento delle
corsie preferenziali e la (ri)costruzione della rete tranviaria.
Sembra quasi di bestemmiare quando si cerca di parlare ai romani, dicendo che lo
spazio occupato da 250 automobili può essere praticamente annullato da un tram
articolato; questo perché resiste ancora l’impostazione anni 60’ che il mezzo pubblico
è nemico dell’automobile (e del cittadino).
Le amministrazioni degli ultimi anni hanno assecondato questo scellerato
orientamento per conservare la forza necessaria a governare. Fintantoché non si
cambierà la mentalità del cittadino sarà impossibile richiedere che una forza politica
faccia del trasporto pubblico il suo cavallo di battaglia: non prenderebbe abbastanza
voti.
Piuttosto che creare un partito politico, io e Andrea siamo convinti il cambiamento
arriverà dal momento in cui si sarà formata una sensibilità diversa e più consapevole
dell’importanza del trasporto pubblico.
Per questo il nostro impegno quotidiano proseguirà con l’ampliamento della rubrica
#MetroForDummies che, chissà, potrebbe diventare un libro!
Grazie mille per aver contribuito a questo forum e al sostegno che ci dai ogni giorno.
Carlo, il TreninoBlu
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 25
Lettera numero 10 – Fatevi un esame di coscienza
Buongiorno,
raccolgo l'invito a scrivervi come richiesto tramite il blog "Il
trenino Roma Lido".
Vorrei condividere con voi la risposta di Atac alla
segnalazione che ho inviato qualche giorno fa tramite
l'apposita sezione del portale di Atac.
Ogni volta che ho "una percezione negativa" (di seguito
capirete perché uso queste parole) scrivo ad Atac, ma
questa volta ho anche conservato il testo della mia
segnalazione, che trovate di seguito.
Grazie per l'opera di informazione che fate
quotidianamente. Cordiali saluti
Marco
La segnalazione:
Buongiorno, questa non è una segnalazione in quanto lo stato del servizio della linea
Roma-Lido in questi giorni è su tutti i giornali e anche su tantissimi blog.
Scrivo solo per chiedere a tutti i dirigenti di Atac di dimettersi.
Non è possibile che nella capitale della Repubblica Italiana ci sia questo tipo di
servizio, che viola tutte le norme e reca danni pesantissimi agli utenti che arrivano in
ritardo all'università, al lavoro, dal medico o in qualsiasi altro posto abbiano
pianificato di arrivare.
Probabilmente non vi rendete conto del disagio che state creando da anni a causa di
una conduzione scellerata di un'azienda pubblica come Atac.
Perché non venite con noi nelle ore di punta ad aspettare sotto il sole anche 25 minuti
un treno infuocato e sovraffollato?
Sappiate che continuando in questo modo prima o poi si arriverà allo scontro, che per
adesso è solo verbale.
La frustrazione della gente comune verso questi comportamenti operati da manager,
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 26
che guadagnano quanto una persone comune guadagnerebbe in 4/5 anni, sta
raggiungendo livelli troppo alti.
Vorrei farvi notare che la linea Roma-Lido è utilizzata da persone appartenenti ad una
fascia di reddito medio/bassa e non è difficile pensare che molte di esse non abbiano
un proprio mezzo di trasporto per sostituire il treno.
Vedo molte donne incinte sul treno costrette a viaggiare ammassate con temperature
nei vagoni superiori ai 30 gradi. E che dire delle persone anziane?
Se la vostra coscienza è pulita, allora continuate a dormire sonni tranquilli.
Buona notte
La risposta:
Gentile signor ****,
abbiamo trasmesso il Suo rilievo alla Struttura della Roma-Lido di Atac SpA,
affinché possa monitorare, in questi giorni,ogni circostanza.
La informiamo che il servizio Roma -Lido è un complesso sistema fatto di
uomini, mezzi, impianti e infrastrutture. Ciò premesso, è inteso che tutto il
personale è teso all'obiettivo del buon funzionamento, nel rispetto del
contratto di servizio, del servizio stesso. Purtroppo possono essere molteplici
i motivi per cui si può verificare un inconveniente o un guasto che determina
l'insoddisfazione di un utente.
Ci scusiamo per la percezione negativa che Le abbiamo dato dei nostri
servizi.
Cordiali saluti
La risposta di Carlo
Caro Marco,
segnalare ciò che non funziona è un'attività efficace quanto sottovalutata.
Molto spesso capita durante gli incontri coi comitati di pendolari che i rappresentanti
Atac di turno non conoscano lontanamente il reale stato delle cose, ne tanto meno
vogliano saperlo.
Lo stesso vedasi per le commissioni per la mobilità che tengono saltuariamente
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 27
ridicoli sopralluoghi della linea con Caf puliti e confezionati su misura.
La speranza è che, continuando a insistere, qualcuno prima o poi si faccia davvero un
esame di coscienza.
Ti suggerisco per il futuro di estendere le segnalazioni che fare anche alla Regione
Lazio (urp@regione.lazio.it), che è proprietaria della Roma - Lido, e all'Agenzia della
Mobilità (lettere.tm@agenziamobilita.roma.it).
Carlo, il TreninoBlu
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 28
Lettera numero 11 – Aspettiamo il morto?
Buonasera a tutti. Ho vissuto i disagi di questi ultimi giorni con tristezza e mi sono
anche vergognata di vivere in una città ormai da terzo mondo.
Sono stanca e comincio veramente a
perdere le speranze.. Ormai siamo a un
punto di non ritorno.. Se i macchinisti
non sono contenti della paga, delle
condizioni di lavoro o chissà cosa, dico
solo CAMBIATE LAVORO!! Andate a fare
altro e smettetela di piagnucolare!
Forse conviene automatizzare tutte le
linee di Roma... E addio macchinisti..
Ovviamente dopo aver fatto saltare tutte le teste ai vertici Atac incompetenti!! C'è
tanta gente capace che ha voglia di lavorare... Ma continuiamo a tenerci degli idioti,
che se avessero lavorato in una azienda privata sarebbero già stati messi alla porta, a
calci!!
Oggi (6 luglio ndr) è arrivata anche la polizia! Caro Sindaco, Atac, sindacati, macchinisti,
cosa aspettate? Che ci scappi il morto? La gente è talmente esasperata che ormai la
conclusione probabile è questa.. Svegliatevi!
Marina
La risposta di Carlo
Cara Marina, purtroppo la situazione che si è andata a creare è frutto di anni di cattiva
gestione. I finanziamenti disponibili sono stati letteralmente buttati nel cercare di
restaurare le MA100 (oggi Frecce del Mare) e le MA 200 anziché comprare convogli
nuovi. In particolare le 200 hanno dei difetti di fabbrica per i quali dovrebbero solo che
essere demolite. Per un ulteriore approfondimento la rimando a
#MetroForDummies - I treni della Roma-lido [Parte 1] [Parte 2].
Quello del macchinista è un lavoro che richiede particolari qualifiche: insomma è una
strada che si sceglie di intraprendere e non un impiego che capita per caso.
Come evidenziato sul blog OdisseaQuotidiana anche il personale di macchina sconta i
limiti di un parco rotabile non adeguato alla linea. È comunque chiaro che la protesta
prima di tutto danneggia i lavoratori che si muovono con la Roma - Lido e che non
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 29
hanno altre alternative.
In tutto questo disastro sorprende che l'Atac non abbia ancora fatto nulla e che la
Regione, proprietaria della linea, abbia rimandato l'incontro col comitato dei pendolari
che si doveva tenere ieri a data da destinarsi.
Per questo noi blogger, senza prendere le parti a priori, vogliamo dar voce a tutti
indistintamente.
Grazie per il tuo contributo che sollecita ulteriori risposte.
Carlo, il TreninoBlu
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 30
Lettera numero 12 – Cosa faresti se fossi assessore alla mobilità di
Roma?
La mia opinione sul trasporto pubblico a Roma e'
negativa.
E' negativa per :
• Servizio bus pessimo , con passaggi alle
fermate (salvo un ristretto numero di linee
) da dopoguerra. Nelle ore di punta carri
bestiame! Nei cambio turno intorno alle h
10 , il deserto!
• Servizio metro (utilizzo solo linea A e B) ugualmente ancora poco accettabile,
non tanto per i passaggi dei treni, quanto per lo schifo e trascuratezza che si
vede alle fermate e sulle banchine.
• Guardate l'ex capolinea B deviazione conca d'oro, aperto da un pugno di anni,
cosa e' diventato! Per entrambi mancano i controlli e il personale fisso alle
stazioni metro.
• I tornelli, o le porte , senza il controllore presente , servono a poco, sia in
entrata che in uscita!
Cosa farei io, se fossi assessore alla mobilità di Roma?
Facile soluzione:
• Bigliettaio fisso sui bus
• Controllori ad ogni tornello di metro
• Affissione orari ad ogni fermata bus di Roma
• Affissione orari ai capolinea metro
• Sorveglianza nei depositi per evitare graffitari
• Video sorveglianza alle fermate metro
• Telecamere all'interno dei bus
• Ciò consentirebbe di visualizzare eventuali ladri e vandali
• Pulizia totale delle stazioni e delle vetture su rotaie e bus
• Multe corpose agli incivili che gettano carte o sporcano le vetture o i bus.
• Visionare con scrupolo ogni attività svolta dal personale a terra e negli uffici
onde evitare sprechi di tempi pagati a fine mese
• Visionare con attenzione l'assenteismo
• Visionare con attenzione massima l'operatività di ogni singolo dirigente,
eliminando ogni figura superflua o inefficace al compito che un'azienda sana si
dovrebbe aspettare
• Ridurre il debito Atac eliminando ogni spreco di denaro
Maria
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 31
La risposta di Simone
Cara Maria, credo che non ci sia nulla da aggiungere alla tua attenta e approfondita
analisi del trasporto pubblico a Roma. Concordo con tutte le tue affermazioni e penso
che se c'è l'impegno, si possono realizzare.
Simone
Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 32

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Parla con noi

  • 1. PARLA CON NOI Un luglio orribile Racconti sulla Roma-Lido Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 1
  • 2. Introduzione Il mese di luglio per la Roma-Lido in particolare e per tutto il Trasporto Pubblico Romano in generale è stato un mese orribile: treni che sembravano non arrivare mai, invasioni di binari, aggressioni verbali e non ai macchinisti; in quel periodo, insieme ai blogger @transportroma e @treninoblu abbiamo fatto appello alla nostra parte costruttiva e vi abbiamo invitato a leggere le nostre piccole riflessioni sul momento pessimo e a darci le vostre di opinioni, le vostre riflessioni e le vostre idee. Le mail sono cominciate ad arrivare quasi subito – e su questo non avevamo dubbi – nessuna di queste era banale, tutte contenevano qualcosa di utile, anche quelle che a prima vista contenevano solo sfoghi racconti, impressioni, possibili soluzioni. Abbiamo cercato di aprire un canale di comunicazione. Abbiamo poi deciso di condividere queste mail con tutti, in modo da poter leggere e commentare insieme ogni idea, ogni soluzione, in pratica abbiamo creato un forum artigianale, dove tutti erano invitati a dare il proprio contributo. Mi ricordo che questa idea ci era venuta in modo istintivo, non sapevamo esattamente dove saremmo approdati con questo progetto ed è stata grande la soddisfazione nel poter constatare che, pur essendo digiuni di conoscenze tecniche – non tutti, ma la gran parte di noi – abbiamo aiutato a tirare fuori la nostra parte migliore: quella di cittadini che vogliono contribuire anche con poco al benessere di tutti. L'esperimento è stato ripetuto anche per la redazione del documento che abbiamo presentato all'Assessore Esposito non molto tempo fa, abbiamo chiesto il contributo di chiunque volesse darlo ed il contributo è arrivato. L'impressione che il canale fosse aperto e che questa fosse una buona cosa si è ulteriormente rafforzata. Ho voluto pertanto mettere insieme le mail che ci sono arrivate nel mese di luglio e farne una raccolta che rimanesse come racconto di quel periodo orribile ed anche come esempio per tutti coloro che, sebbene abbiano ancora da dare il proprio contributo, non lo abbiano ancora fatto. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 2
  • 3. Oltre alle mail, ho inserito anche le foto di quei giorni, in modo che tutti noi possiamo ricordare cosa sia successo non più di un mese fa, non è un modo per rovinarvi il rientro, ma per farvi ricordare cosa era successo. Ed evitare di ripetere gli stessi errori. Almeno i nostri. Vi auguro una buona lettura. Vi ricordo che potete sempre scriverci alla mail: trasportopubblicoroma@gmail.com etrgiallo@gmail.com iltrenoromalido@yahoo.it Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 3
  • 4. Lettera numero 1 – Le cause della protesta Caro trenoromalido, Vi scrivo a seguito della protesta dei macchinisti che sta investendo in questi giorni la nostra Capitale. Non ho potuto fare a meno di notare che la cittadinanza si sia schierata o contro o con il personale, mentre io mi trovo nel mezzo. Ritengo infatti sacrosanto e giusto difendere la propria retribuzione e, anzi, mi auguro che vengano trovati degli accordi che soddisfino entrambe le parti. Tuttavia, se la protesta di questi giorni dovesse finire di colpo, per assurdo mi incazzerei. Significherebbe che ai macchinisti importa solo di loro stessi e non della sicurezza del servizio che portano avanti. Poiché abbiamo siamo già stati ostaggi di situazioni del genere, si veda l'apertura della metro B1, mi sento scettico nel sostenerli. Mi auguro che voi o qualche lettore della vostra pagina sappia sciogliere questo mio dubbio. Cordialmente Andrea La risposta di Andrea Io mi trovo esattamente nella posizione di Andrea, nel mezzo. Non sono certamente contento della situazione del trasporto, ma sono ancora meno contento della situazione che si sta creando. In più noto che c'è molta confusione, molti pensano che la protesta dei macchinisti e degli autisti Atac sia per le timbrature - lo ha detto anche Marino nel suo video ieri - ma le cose sono un pò diverse. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 4
  • 5. Come ricordava Andrea, il problema riguarda l'abbattimento di parte del Contratto Collettivo dei dipendenti Atac - aggiungerei nel silenzio del sindacato (per ora) - e trovo la campagna mediatica che si sta facendo volta solamente a metterci gli uni contro gli altri. La classica guerra tra poveri. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 5
  • 6. Lettera numero 2 – L'assistenza al cittadino In quel periodo avevamo invitato anche a segnalare al neonato URC (Ufficio del Sindaco per i Rapporti con i Cittadini - Mail urc@comune.roma.it) i disservizi ricorrenti sulla linea. In molti hanno scritto e la risposta è stata diciamo “interlocutoria” . Ecco cosa succedeva se si inviava una mail di segnalazione o protesta, succedeva che come risposta arrivasse per iscritto quello che Marino aveva detto nel suo primo video. Se non altro non potevano essere accusati di incoerenza, purtroppo però la risposta era lontano dall'essere esaustiva e faceva capire che dall'altra parte l'interesse per i nostri problemi fosse pari allo zero. La risposta dell'URC Gentile Signor Rossi, siamo consapevoli dei gravi disagi patiti da molti romani e romane che, in questi giorni, hanno utilizzato la Metro per spostarsi nella città. Si tratta di intollerabili disservizi per i quali il Sindaco ha dato mandato al direttore generale di ATAC Spa di appurare la verità sulle cause. Con buona probabilità siamo di fronte a gravissimi comportamenti di alcuni macchinisti contrari alle azioni di efficientamento in atto nella azienda di trasporto pubblico. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 6
  • 7. Queste quanto comunicato dal Sindaco lo scorso 6 di luglio: “Oggi, ed è accaduto anche nelle giornate passate, c’è stato un servizio molto scadente sulle nostre metropolitane che ha danneggiato la vita delle romane, dei romani e dei tanti turisti che vengono nella nostra bella città ogni giorno. Io temo che si tratti di comportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano con il loro comportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone. Questo, probabilmente, accade perché ho preteso che da poche settimane i macchinisti della metropolitana timbrino il cartellino in entrata e in uscita, così come fanno tutte le persone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera. Per questo motivo, ho chiesto al dottor Micheli - il nuovo direttore generale dell’ATAC Spa, che ha la mia massima fiducia - di mettere in moto tutti gli strumenti necessari per scoprire la verità. Noi abbiamo diritto di avere una metropolitana, anzi tre metropolitane, che funzionino come quelle di una capitale di un Paese del G7. E trovo anche inaccettabile che a Milano i macchinisti guidino 1.100 ore l’anno, a Napoli 950 e a Roma solo poco più di 700 ore l’anno. Questo va cambiato, nell’interesse della città”. E questo quanto dichiarato il 7 luglio visto il ripetersi dei disagi: “Come è accaduto ieri, anche oggi molti treni delle metropolitane non sono usciti dalle stazioni, abbiamo avuto gravi rallentamenti, assembramenti di persone e disagi per le romane e romani che si sono spostati per lavoro o per altri motivi nella città e per i tanti turisti che giungono a Roma. Ieri pomeriggio ho chiesto al direttore generale dell'Atac, il dottor Micheli, di mettere insieme una task force per studiare i comportamenti individuali e capire esattamente cosa sta accadendo, e se è il caso di arrivare a delle sanzioni. In questo momento abbiamo, purtroppo, il 40% del personale che si rifiuta di timbrare il cartellino. Io credo che questo sia inaccettabile. Dobbiamo proseguire con il nostro atteggiamento che è di naturale severità, rispetto ai dipendenti dell’Atac, fino a quando il problema sarà risolto. Per me risolvere il problema significa avere da un lato i dipendenti dell'Atac che lavorano con attenzione e diligenza e che timbrano il cartellino, e ce ne sono molti che lavorano bene, dall'altro avere i nostri treni che ritornano alla normalità per offrire il sevizio giusto alla città. Nello stesso tempo il dott. Micheli ha disposto che circa Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 7
  • 8. 120 uomini siano sulle banchine della nostra metropolitana per aiutare le persone nei momenti di massimo addensamento del pubblico a causa del rallentamento dei treni. Ho parlato con il Prefetto perché sia informato, minuto per minuto, di ciò che accade in modo da poter lavorare tutti insieme come una grande squadra per il bene della città e per restituire un servizio adeguato a una Capitale del G7”. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 8
  • 9. Lettera numero 3 – La parola ai macchinisti Buongiorno, sono un macchinista della Roma-Lido. Quello che stiamo vivendo in queste assurde giornate è davvero umiliante e insopportabile come cittadino e come lavoratore. Come prima cosa è necessario partire da cosa è successo di nuovo e poi cercare di capire di chi sono le responsabilità. Allo scopo di varare il prossimo piano industriale che dev’essere per forza un piano con grandi e dolorosi tagli e sacrifici visto il vertiginoso debito dell’ATAC i vertici aziendali hanno pensato bene, anziché sedersi ad un tavolo e cercare una soluzione negoziale, di mettere in atto un vero e proprio ricatto ai danni dei lavoratori tutti comunicando la disdetta unilaterale di tutta la contrattazione integrativa ad oggi vigente dal 1962 in poi… 53 anni di lotte e conquiste sindacali di intere generazioni di lavoratori cancellate con un comunicato. Questi accordi aziendali disciplinano le indennità accessorie che rappresentano una bella fetta dello stipendio mensile (circa 400 euro) e l’orario di lavoro settimanale (37 ore su sei giorni invece che 39). QUESTO È IL VERO NOCCIOLO DELLA QUESTIONE E NON L’INTRODUZIONE DEL BADGE COME VOGLIONO FARVI CREDERE. In tanti anni poi è indubbio che molti abbiano approfittato della mancanza di controlli sul rispetto degli orari e delle regole, non siamo una categoria di santi, ma nemmeno di ladri ve lo assicuro. Perché chi avrebbe dovuto controllare non l’ha mai fatto? Perché grazie alla mancata osservanza delle regole è stato possibile mandare avanti un servizio anche se spesso indegno di una capitale europea. Sulla Roma-Lido da ormai molti anni il servizio viene mandato avanti con treni vecchi e fatiscenti, riciclati dalle altre linee e spesso, tanto per dirla tutta, carenti in sicurezza (con i 25 milioni di euro spesi per i treni della serie 200, inaffidabili per le linee A e B della metropolitana e con gli altri soldi spesi per le tristemente famose frecce del mare, non sarebbe stato meglio comprare dei nuovi CAF per esempio? I CAF acquistati per la metro B1 sono costati poco meno di 6 milioni l’uno). Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 9
  • 10. Questo grazie alla complicità oppure, a seconda di come la si guarda, abnegazione e senso di responsabilità del personale perché scartare un treno significa lasciare per strada e far aspettare centinaia di persone e allo stesso tempo garantire che quelle stesse persone possano viaggiare su un altro treno, un treno SICURO. Qualunque utente della Lido sa di cosa sto parlando, le corse dei macchinisti per cercare di sistemare una porta ad esempio o gli sforzi per arrivare al capolinea con treni che non camminano nemmeno a calci come si suol dire. Per non parlare della linea, rallentamenti a non finire e, peggio, la scarsa sicurezza dell’infrastruttura (basti ricordare tutte le volte che il cavo della linea aerea rompendosi ha dato letteralmente fuoco al treno. Perché non sono scattati i sistemi di sicurezza che avrebbero dovuto togliere la corrente?). Anche nella giornata di ieri (domenica 5 luglio) per evitare che si creassero buchi di oltre un’ora tra le partenze del pomeriggio è stato utilizzato un treno che a norma di regolamento non avrebbe dovuto circolare… A questo aggiungiamo pure il fatto che se la linea va avanti è anche grazie agli straordinari del personale: su 112 persone previste per coprire i turni ce ne sono solo 80. Inutile che vi ricordi quante persone sono state assunte per “lavorare” negli uffici, parentopoli vi dice niente? Se non verranno presi ben altri provvedimenti il badge, due ore di lavoro in più a settimana e i risparmi fatti sugli stipendi non serviranno proprio a niente perché sono briciole di fronte alle centinaia di milioni di euro di debito… Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 10
  • 11. In questa situazione i vertici aziendali hanno ritenuto di scaricare sul personale tutto il peso dei sacrifici necessari al risanamento dell’azienda... io penso che sia giusto e doveroso fare dei sacrifici per salvare la nostra azienda e li farò volentieri ma vorrei che insieme a noi li facesse anche la nutrita schiera dei dirigenti ATAC, quelli che avrebbero, loro sì, il potere di cambiare le cose con le loro scelte. 61 dirigenti che si spartiscono una torta di 6.632.060 euro solo di retribuzione a cui va aggiunto 1.385.138 euro in premi di risultato (?) senza contare gli stipendi del presidente, dell’amministratore delegato, dei consiglieri di amministrazione, del collegio sindacale e dei tanti (!) quadri… per non parlare dei soldi sperperati negli appalti e senza dimenticare le responsabilità della politica tutta! Mi piacerebbe che leggendo questa mia lettera vi chiedeste di chi è veramente la colpa dello sfascio del trasporto pubblico a Roma… Capisco perfettamente la rabbia e la frustrazione che nascono dal sopportare una situazione indecente come quella di questi giorni, sono esattamente gli stessi sentimenti che provo anch’io! Le persone che vedete tutti i giorni: capitreno, macchinisti, capistazione e operatori di stazione sono anch’esse vittime delle scelte assurde fatte in tanti anni e dell’arroganza e incapacità di chi gestisce e ha gestito quest’azienda. Chiudo dicendovi che VOI UTENTI NON SIETE I MIEI NEMICI (nemmeno quelli che mi sputano, mi insultano e mi minacciano). Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 11
  • 12. Lettera numero 4 – La guerra tra poveri, soluzioni? Ciao, parto dal considerare il fatto che invece di esserci solidarietà tra noi (utenti) e gli autoferrotranvieri si sta, via via, innescando una guerra tra poveri, che è proprio quello che vogliono le autorità a partire dal sindaco (non hanno soluzioni e questa è una situazione di comodo, il sindaco sta cavalcando l'onda del malcontento). Basterebbe che loro c'informassero, tramite cartelli affissi come quando c'è sciopero, che scrivessero le loro ragioni, e che c'invitassero ad unirci a loro in questa battaglia contrattuale. Si potrebbe organizzare uno sciopero che blocchi Roma tutti insieme, come si fa dove esiste senso civico e soprattutto senso "dell'altro". Se gli autoferrotranvieri non sensibilizzano gli utenti al loro problema e continuano a viaggiare per conto loro, non otterranno nulla e noi staremo sempre peggio, questa guerra tra poveri finirà con tanti feriti, soprattutto perché con questo caldo la salute è messa a dura prova. I romani sembrano incivili, ma sono solo addormentati! Ciao e in bocca al lupo per i viaggi in metro. Silvia La risposta di Andrea Vedi Silvia, secondo me hai centrato il punto. E' più comodo per coloro che dovrebbero fare interventi per farci campare meglio, scaricare la colpa su fatti esogeni, non dipendenti dalla loro volontà. Ma, anche senza questo intervento, la solidarietà che dovrebbe esserci in questi momenti è molto complicata da ottenere, perché abbiamo fini diversi: loro vogliono lavorare in condizioni decenti, a noi basta arrivare a casa. E la loro protesta confligge inevitabilmente con il loro fine. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 12
  • 13. Abbiamo creato questo forum proprio per quello e tutti i nostri interventi sono tesi a creare un dialogo. Almeno ci proviamo. Andrea Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 13
  • 14. Lettera numero 5 – La nostra vita è questa qua Io sono Elisa, una donna disabile (disabilità al 70%) ho una bambina di 5 anni e ho vissuto 15 anni all'estero. Sono anche io una vittima di questo scempio. Non prenderei il treno se non che devo andare a lavorare a Roma. Ogni giorno spinte, persone maleodoranti, tutti ammassati nei vagoni, sicuramente ogni giorno mi sento male. Arrivo in ufficio in condizioni pietose! Il ritorno? Non si sa mai quando si parte ne quando si torna... non vedo più mia figlia perché invece di giocare con lei si fa a spintoni sulla banchina di Piramide. Quale dovrebbe essere la mia opinione? Non voglio fare confronti con altri paesi ma qui è già difficile avere un lavoro ma chi ce l'ha non se lo può tenere perché non lo si può raggiungere! È assurdo!!!!!!!! La risposta di Andrea Non esistono parole migliori per descrivere la situazione che viviamo tutti i giorni, voglio sottolineare qualche parola che hai scritto tu, il riassunto di una parte (troppo lunga) della nostra giornata: 1. Tutti ammassati nei vagoni 2. Non si sa mai quando si parte ne quando si torna 3. Non vedo più mia figlia 4. Chi ha un lavoro non se lo può tenere perché non lo si può raggiungere Una gestione (di qualsiasi colore esso sia) che ha come risultato questo, non credo sia degna di poter continuare il suo lavoro (si fa per dire), Andrea Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 14
  • 15. Lettera numero 6 – I miei consigli Ciao, ecco i miei consigli da abbonato annuale • Azzeramento dei vertici, con nomina di nuovi e qualificati dirigenti con contratto a progetto.. se non raggiungono gli obiettivi vanno a casa e magari gli viene riconosciuto solo uno stipendio di 800 euro mese. • Iniziare a creare corsie preferenziali per gli autobus inizialmente solo su strade a più corsie (deve diventare più rapido spostarsi in autobus che in macchina • Aumentare numero di corse cosi diminuisce affollamento ma dotare tutti gli autobus di controllori Ma tanto di cosa stiamo parlando? L'Atac è destinata solo a fallire. Alessio La risposta di Simone Caro Alessio, concordo con la tua proposta dell'azzeramento dei vertici Atac, con nomina di nuovi dirigenti qualificati, e secondo me è l'unico modo per far ripartire l'azienda prossima al fallimento. Il principale problema di Atac è l'evasione dei titoli di viaggio, e mettere controllori su bus sarebbe un ottima idea per combattere i "furbetti". Le corse degli autobus andrebbero incrementate, e come dici tu, diventerebbe più rapido spostarsi in bus anziché in macchina. Ma questo è possibile solo se saranno aumentate anche le corsie preferenziali. Un saluto, Simone Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 15
  • 16. Lettera numero 7 – Pensieri in libertà di Cinzia Chieppa 14 luglio 2015. Un gruppo di pendolari esasperati dai continui disservizi sulla Roma- Lido scende sui binari interrompendo il servizio pubblico in segno di protesta, sfiancati dall'ennesima giostra di cambio treno, cambio binario, annuncio di ritardo, vetture senza aria condizionata con duemila persone stipate in condizioni disumane in veri e propri carri bestiame che rispettano ormai la frequenza media dei trenta/quaranta minuti (a volte anche cinquanta) contro i sette (e dico sette) promessi in campagna elettorale. Ma la tratta Roma-Lido non è nuova a questo genere di protesta. Era già successo in passato e non certo perché tutti i pendolari lidensi abbiano questa particolare bramosia di scendere sulle rotaie. Basta navigare un po' su internet che subito si trovano centinaia di articoli online, denunce, blog, dove vengono narrate le gesta della Roma- Lido sin dai tempi in cui ero ancora studentessa. Si tratta di una linea molto vecchia, che collega la periferia al centro di Roma e come tale a volte dimenticata da chi si preoccupa principalmente di perfezionare la facciata del centro storico. Nessuna periferia dovrebbe essere dimenticata. Ma Ostia è il mare di Roma, Ostia è un quartiere di Roma sebbene disti da essa circa 25 chilometri. Ostia ha raggiunto una popolazione di circa trecento mila abitanti un terzo dei quali si muove ogni mattina per raggiungere il proprio posto di lavoro in diverse zone di Roma. Ebbene, Ostia da qualche settimana è abitata da cittadini terrorizzati, umiliati, vilipesi che ogni mattina si apprestano ad una normale giornata di lavoro e di trasporto pubblico con la morte nel cuore, con l'angoscia di quello che potrà succedere nel viaggio della speranza. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 16
  • 17. Si vocifera di uno “sciopero bianco” di un gruppo di macchinisti che per protesta contro il mancato rinnovo contrattuale e tagli orizzontali, si rifiuta di azionare macchine parzialmente integre facendo circolare soltanto quelle perfettamente a norma e così, a fronte di un servizio già seriamente compromesso le vetture effettivamente circolanti si sono quasi dimezzate. Altri parlano di proteste manovrate a danno dei vertici aziendali o addirittura dei vertici capitolini, altri ancora ipotizzano una volontà di creare un tale disagio con il solo scopo di portare l'Atac, la principale azienda municipalizzata del trasporto pubblico romano, ad un ovvio e “necessario” processo di privatizzazione. Il risultato è che il servizio è al totale collasso. A tre giorni dal gesto estremo dei pendolari scesi sui binari, oggi, 17 luglio 2015, di nuovo tutti giù per terra. Ma stavolta non si sta sui binari a causa della protesta dei viaggiatori, ma perché si viaggia sull'ennesimo treno guasto. All'altezza di Vitinia viene impartito il consueto ordine di scendere momentaneamente dal mezzo per consentire il ripristino e qui si scatena l'inferno. Alcuni passeggeri si rifiutano di scendere, altri si avventano contro la cabina dei macchinisti. Uno in particolare, pensa bene di esprimere il suo disappunto scagliando una sassata contro la stessa cabina: treno inservibile, arrivo dei Carabinieri, dirottamento sull'altro binario in attesa di un nuovo mezzo per Ostia. Sull'altro binario il treno arriva, ma è già carico di pendolari ai quali si aggiungono ovviamente quelli sulla banchina. Il treno riparte in condizioni ancora più disumane del solito (faccio fatica a pensare che sia possibile, ma al peggio no c'è mai fine) e fa caldo, talmente caldo, che un folle protagonista di un meraviglioso venerdì 17 di luglio pensa bene di forzare una porta aprendola con il treno in corsa. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 17
  • 18. Sembrano scene di un film dell'orrore, ma garantisco personalmente che è tutto vero. L'ennesimo malcapitato treno ovviamente si ferma all'istante tra Acilia e Casal Bernocchi. La gente è in delirio, alcuni presi dal panico scendono sui binari senza sapere ancora che proseguiranno proprio lì il loro viaggio. Ed infatti dopo circa un'ora di follia arrivano i vigili del fuoco che aiutano uomini, donne, bambini, anziani, disabili, a scendere dal treno per proseguire a piedi a quarantadue gradi, sotto il sole e sopra le rotaie incandescenti, il loro viaggio della speranza. Soltanto dieci giorni fa, il pomeriggio del 6 luglio 2015, la protezione civile distribuiva acqua agli utenti della Roma-lido.... per gli stessi motivi...... Perché questi episodi sulla Roma-lido non sono sporadici, ma stanno diventando normale amministrazione. Siamo ai livelli della calamità naturale, della sciagura, con la differenza che qui la natura non c'entra proprio niente e le responsabilità sono tutte umane! E poi ti capita di incontrare cinesi che strabuzzano gli occhi, rumeni che ci deridono... perché tutto quello che nessuno oserebbe mai immaginare sulla Roma-lido succede davvero. Fino a qualche tempo fa gli altoparlanti intercalavano qui e là uno “scusate per il disagio”. Adesso non più. E per fortuna, aggiungo. Sarebbe uno schiaffo all'intelligenza e alla dignità umana. Stasera di fronte all'ingresso della stazione di Porta San Paolo (Piramide per gli utenti più avvezzi) c'erano sei auto della polizia. Non è uno sciopero bianco. Non è uno “scusate per il disagio”. Non è una calamità naturale. Questa è un'odissea quotidiana. Anzi, è una guerra. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 18
  • 19. Mai viste in prossimità di una stazione ferroviaria urbana tante forze di polizia. Mai vista la protezione civile chiamata per ben due volte in due settimane a distribuire acqua a normali pendolari. Le biglietterie sono sempre chiuse, a tutte le ore, tranne qualche stazione, le più fortunate. Gli ascensori sono sempre fuori servizio, le scale mobili un lusso. Peccato che i diversamente abili non la pensino proprio così. Gli utenti sono stremati, esasperati in preda al panico e purtroppo anche in preda alla follia e alla barbarie, come testimoniano i racconti sopra citati. In queste giornate così torride il vero miraggio per gli utenti della Roma-lido è vedere un treno in arrivo all'orizzonte. Ora basta. E' giunto il momento che il malaffare Atac dia delle risposte. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 19
  • 20. Lettera numero 8 – Qual'è la soluzione? Partecipo volentieri all'iniziativa che chiede agli utenti un parere sulla situazione. E' purtroppo evidente che carenze strutturali protratte negli anni (mancanze di personale, manutenzione e rotazione del materiale rotabile) hanno portato ad una situazione ingestibile del trasporto pubblico romano che ha sicuramente origine in una gestione che definire deficitaria è dir poco. Su questa nelle ultime settimane si è innestata la protesta del personale viaggiante colpito dalle decisioni unilaterali. Di fronte ad una politica e ad una macchina amministrativa sorda alle richieste di confronto e di fronte alle uniche notizie ufficiali che sono quelle diramate dall'ATAC, mi è però difficile capire ragioni della protesta ed anche modalità della stessa senza una spiegazione da parte del personale ATAC. Mi spiego meglio: quello che leggiamo, vediamo è frutto delle notizie e di quello che sopportiamo. Cosa leggiamo? Che c'è in atto una protesta a causa del non voler usare il badge. Cosa sopportiamo? Cancellazioni improvvise, con scelte alle volte difficili da capire (esperienza personale: un addetto che dice "avrei lasciato anche questo treno fermo perché non pulito"). Capisco il rifiuto dei turni straordinari se non pagati, ma l'impressione è che si effettuino scelte arbitrarie con il solo scopo di non far viaggiare i treni. Qual'è la soluzione? La soluzione la deve trovare la politica - se vuole - ma per evitare tensioni inutili che fanno solo il gioco al massacro che la politica sembra stia cercando chiedo ai macchinisti di spiegare pubblicamente le loro ragioni. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 20
  • 21. Se viene rifiutato un treno, di fronte alla dirigenza che sembra appositamente non dare notizie ai viaggiatori, dovrebbero forse essere i macchinisti ad avvertire l'utenza stesa.. L'utenza è un alleato ma solo se coinvolto. Se viene visto come un nemico - e per carità a volte lo è - diventa automaticamente alleato strumentale della dirigenza ATAC. Chiedo ai macchinisti di aiutarci a capire perché altrimenti il livello di scontro continuerà ad alzarsi facendo il gioco di chi vuole isolare il personale ATAC. Andrea La risposta di Andrea Questa mail ci è arrivata qualche tempo fa, prima sia dell’occupazione di Porta San Paolo, che della lapidazione del treno a Vitinia. Cosa dire: pare che si sia avverato tutto e c’è di vero che la politica, che dovrebbe trovare soluzioni, o è assente (Zingaretti) oppure fa cose apparentemente a caso (Marino), che purtroppo non fanno altro che metterci gli uni contro gli altri. Dobbiamo parlare tra noi, dobbiamo cercare di parlare il più possibile. Andrea Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 21
  • 22. Lettera numero 9 – Il trasporto pubblico non è stato mai oggetto di campagna politica Caro Andrea e caro Carlo, vi scrivo per dire la mia in maniera più completa rispetto ai classici 140 caratteri di Twitter, scritti di corsa in mezzo al traffico urbano o in attesa di un mezzo pubblico che non passa.... Da qui voglio iniziare, lo stato attuale è visibile a tutti, mezzi di superficie lenti e senza delle vere corsie preferenziali esclusive, tram con gli stessi problemi dei mezzi su gomma con l'aggiunta del problema alle sottostazioni elettriche e poi le linee ferroviarie. La Lido è stata una linea realizzata negli ultimi anni come detto da voi con gli scarti e zero manutenzione e ora si aggiunge il problema dei macchinisti che applicando il regolamento di Atac e dopo gli ultimi tagli di stipendio hanno deciso di non prendersi altre responsabilità. Al momento sono a favore dei lavoratori con riserva, diciamo nel mezzo, Atac avrebbe dovuto trovare un accordo portando ad un aumento delle ore di lavoro ma mantenendo lo stipendio precedente, il come, spetta ai dirigenti di Atac non a me. Le mie idee per il futuro sono le seguenti nel breve periodo: • Passaggio della Roma-Lido al Comune di Roma con trasferimento dei fondi necessari per la gestione. • Messa in sicurezza dei vari depositi dei treni e dei vari punti di entrata della metro contro i writers con l'installazione di allarmi e telecamere e continuare con la pulizia dei treni rovinati. • Verificare il piano di manutenzione per i vari mezzi di Atac sia su ferro che su gomma, valutando il rapporto costi benefici sul rimettere in funzione treni vecchi come le MR500 se ne sono rimasti ancora disponibili, valutazione rapporto costi/benefici della conversione degli MB100/300 per la Roma-Lido, valutando degli espedienti come l'installazione dei finestrini stile treni della metro londinese all'altezza degli attuali vetri presenti nelle porte di inizio e fine vagone in modo da utilizzare l'aria condizionata nei periodi più caldi dell'anno e permettere un continuo circolo dell'aria. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 22
  • 23. • Rendere esclusive le corsie preferenziali dei tram per iniziare e successivamente anche per le linee degli autobus. • Rivedere il contratto con la società di sicurezza dotando il potere di effettuare il ruolo di controllori nelle stazioni dei treni, in modo da ridurre l'evasione e il tanto odiato effetto trenino. • Definizione delle tratte conclusive della Metro C con Chiesa Nuova anche realizzata a rustico per permettere una realizzazione in un secondo momento. • Fondamentale la NON realizzazione del prolungamento della B verso Tor Di Valle, ma dirottare quei fondi alla Roma Lido. • Rinnovo del contratto dei dipendenti Atac per diminuire il problema degli scioperi e riduzione degli stipendi dei dirigenti, con un sistema di incentivi legati agli obiettivi raggiunti per tutti e ricollocazione dei lavoratori dove sia possibile. Nel medio periodo e lungo periodo e dopo aver realizzato le opere precedenti: • Con la riduzione dei costi per la pulizia dei treni, iniziare a dirottare i soldi risparmiati verso l'installazione di macchine per il controllo del biglietto in uscita su tutte le fermate gestite da Atac dove possibile e opere di pulizia dei muri delle stazioni colpite da atti vandalici. • Iniziare con i lavori di ammodernamento dei treni che sono stati considerati idonei ad un loro riutilizzo. • Realizzazione della nuova fermata della Lido ad Acilia. • Lavorare d'intesa con il comune per realizzare nuove linee tram come la TVA, la Ponte Mammolo - Subaugusta. • Prolungamento delle linee attuali delle metro (B1 a Porte di Roma, B a Casal Monastero, A a Torrevecchia) • Realizzazione del tram/metro leggera che collegherebbe Anagnina con la C passando per l'ospedale e l'università Roma Tor Vergata ancora scoperto dal trasporto su ferro. • Ristrutturazione delle fermate dei treni con priorità a fermate come San Giovanni, Policlinico, Spagna, Flaminio. Tutto questo si può realizzare però con la volontà politica, i comitati dei pendolari, le singole persone hanno il potere in mano e lo esercitano con il voto. Il trasporto pubblico NON è STATO MAI oggetto di campagna politica, ha sempre avuto un ruolo marginale. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 23
  • 24. Sono qui a scrivervi anche per chiedere di valutare di realizzare una forza politica che si presenti alle prossime elezioni non per governare direttamente Roma, la città è immensa con tanti problemi e con tante cose a cui pensare, ma con l'intenzione intanto di entrare in comune in modo tale da trasformare la forza al momento che al momento si trova nei comitati, all'interno della giunta comunale. Siamo più di mezzo milione di pendolari al giorno, riuscire a dirottare 300 mila persone verso questo genere di forza politica avrebbe grande risonanza nel consiglio capitolino. Con questo vi saluto e vi ringrazio per il tempo dedicato. Buona serata, Andrea La risposta di Carlo Caro Andrea, la tua lettera contiene proposte valide e molto intelligenti. Per evitare di passarle in rassegna con un generico e tedioso elenco, preferiamo commentarle inserendole nel contesto socio - politico della nostra città. Tolto lo stato di attuale emergenza, siamo convinti che l’attuale amministrazione dovrà, entro il termine del suo mandato, sciogliere tre aspetti fondamentali: • Definizione di un piano interventi per la messa a norma, dal punto di vista dei VVFF, delle metropolitane A e B. Sbloccare questo nodo permetterebbe di scongelare una serie di interventi già finanziati come il potenziamento della rete elettrica della metro B con l’ampliamento e la messa in sicurezza del deposito Magliana Nuova e lo scambio metro A/C a San Giovanni senza necessità di uscire in superficie (come probabilmente sarà). • Definizione del quadro finanziario necessario al completamento della metro C con fermate: Venezia – Chiesa Nuova – San Pietro – Ottaviano. Riteniamo impensabile perdere l’opportunità di una stazione sotto Corso Vittorio Emanuele; in particolare costruire a rustico la stazione, risparmiando cifre insignificanti, significherebbe dover riaprire cantieri nel cuore della città. • Inaugurare il filobus Laurentina – TorPagnotta: 5,5 chilometri di filovia in costruzione dal 2009. Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 24
  • 25. Per quanto concerne lo sviluppo delle preferenziali e dei tram c’è un altro discorso da fare. Come ben sai negli anni 60’, a partire dalle Olimpiadi e sulla scia del boom economico, a Roma si operò la scelleratissima scelta di dare priorità alle macchine private, subordinando ad esse l’importanza del mezzo pubblico su ferro. La rete tranviaria romana fu perciò letteralmente distrutta con l’illusione che i più “moderni” autobus e le future reti di metropolitane potessero prenderne il posto. Ad oggi, nonostante siano passati oltre 50 anni, nonostante gli autobus si siano rivelati insufficienti, ancora questa mentalità è imperante: interi quartieri nascono senza le opere di urbanizzazione primaria e spesso vengono malamente collegati alla città con autolinee a frequenza ridotta e che rimangono paralizzate nel traffico per la penuria di corsie preferenziali. Contemporaneamente miopi comitati di quartiere, alcuni commercianti fautori della doppia fila e pseudo ecologisti, oltre che soprintendenze varie, non sanno vedere oltre il loro immediato e limitato tornaconto personale e impediscono l’ampliamento delle corsie preferenziali e la (ri)costruzione della rete tranviaria. Sembra quasi di bestemmiare quando si cerca di parlare ai romani, dicendo che lo spazio occupato da 250 automobili può essere praticamente annullato da un tram articolato; questo perché resiste ancora l’impostazione anni 60’ che il mezzo pubblico è nemico dell’automobile (e del cittadino). Le amministrazioni degli ultimi anni hanno assecondato questo scellerato orientamento per conservare la forza necessaria a governare. Fintantoché non si cambierà la mentalità del cittadino sarà impossibile richiedere che una forza politica faccia del trasporto pubblico il suo cavallo di battaglia: non prenderebbe abbastanza voti. Piuttosto che creare un partito politico, io e Andrea siamo convinti il cambiamento arriverà dal momento in cui si sarà formata una sensibilità diversa e più consapevole dell’importanza del trasporto pubblico. Per questo il nostro impegno quotidiano proseguirà con l’ampliamento della rubrica #MetroForDummies che, chissà, potrebbe diventare un libro! Grazie mille per aver contribuito a questo forum e al sostegno che ci dai ogni giorno. Carlo, il TreninoBlu Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 25
  • 26. Lettera numero 10 – Fatevi un esame di coscienza Buongiorno, raccolgo l'invito a scrivervi come richiesto tramite il blog "Il trenino Roma Lido". Vorrei condividere con voi la risposta di Atac alla segnalazione che ho inviato qualche giorno fa tramite l'apposita sezione del portale di Atac. Ogni volta che ho "una percezione negativa" (di seguito capirete perché uso queste parole) scrivo ad Atac, ma questa volta ho anche conservato il testo della mia segnalazione, che trovate di seguito. Grazie per l'opera di informazione che fate quotidianamente. Cordiali saluti Marco La segnalazione: Buongiorno, questa non è una segnalazione in quanto lo stato del servizio della linea Roma-Lido in questi giorni è su tutti i giornali e anche su tantissimi blog. Scrivo solo per chiedere a tutti i dirigenti di Atac di dimettersi. Non è possibile che nella capitale della Repubblica Italiana ci sia questo tipo di servizio, che viola tutte le norme e reca danni pesantissimi agli utenti che arrivano in ritardo all'università, al lavoro, dal medico o in qualsiasi altro posto abbiano pianificato di arrivare. Probabilmente non vi rendete conto del disagio che state creando da anni a causa di una conduzione scellerata di un'azienda pubblica come Atac. Perché non venite con noi nelle ore di punta ad aspettare sotto il sole anche 25 minuti un treno infuocato e sovraffollato? Sappiate che continuando in questo modo prima o poi si arriverà allo scontro, che per adesso è solo verbale. La frustrazione della gente comune verso questi comportamenti operati da manager, Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 26
  • 27. che guadagnano quanto una persone comune guadagnerebbe in 4/5 anni, sta raggiungendo livelli troppo alti. Vorrei farvi notare che la linea Roma-Lido è utilizzata da persone appartenenti ad una fascia di reddito medio/bassa e non è difficile pensare che molte di esse non abbiano un proprio mezzo di trasporto per sostituire il treno. Vedo molte donne incinte sul treno costrette a viaggiare ammassate con temperature nei vagoni superiori ai 30 gradi. E che dire delle persone anziane? Se la vostra coscienza è pulita, allora continuate a dormire sonni tranquilli. Buona notte La risposta: Gentile signor ****, abbiamo trasmesso il Suo rilievo alla Struttura della Roma-Lido di Atac SpA, affinché possa monitorare, in questi giorni,ogni circostanza. La informiamo che il servizio Roma -Lido è un complesso sistema fatto di uomini, mezzi, impianti e infrastrutture. Ciò premesso, è inteso che tutto il personale è teso all'obiettivo del buon funzionamento, nel rispetto del contratto di servizio, del servizio stesso. Purtroppo possono essere molteplici i motivi per cui si può verificare un inconveniente o un guasto che determina l'insoddisfazione di un utente. Ci scusiamo per la percezione negativa che Le abbiamo dato dei nostri servizi. Cordiali saluti La risposta di Carlo Caro Marco, segnalare ciò che non funziona è un'attività efficace quanto sottovalutata. Molto spesso capita durante gli incontri coi comitati di pendolari che i rappresentanti Atac di turno non conoscano lontanamente il reale stato delle cose, ne tanto meno vogliano saperlo. Lo stesso vedasi per le commissioni per la mobilità che tengono saltuariamente Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 27
  • 28. ridicoli sopralluoghi della linea con Caf puliti e confezionati su misura. La speranza è che, continuando a insistere, qualcuno prima o poi si faccia davvero un esame di coscienza. Ti suggerisco per il futuro di estendere le segnalazioni che fare anche alla Regione Lazio (urp@regione.lazio.it), che è proprietaria della Roma - Lido, e all'Agenzia della Mobilità (lettere.tm@agenziamobilita.roma.it). Carlo, il TreninoBlu Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 28
  • 29. Lettera numero 11 – Aspettiamo il morto? Buonasera a tutti. Ho vissuto i disagi di questi ultimi giorni con tristezza e mi sono anche vergognata di vivere in una città ormai da terzo mondo. Sono stanca e comincio veramente a perdere le speranze.. Ormai siamo a un punto di non ritorno.. Se i macchinisti non sono contenti della paga, delle condizioni di lavoro o chissà cosa, dico solo CAMBIATE LAVORO!! Andate a fare altro e smettetela di piagnucolare! Forse conviene automatizzare tutte le linee di Roma... E addio macchinisti.. Ovviamente dopo aver fatto saltare tutte le teste ai vertici Atac incompetenti!! C'è tanta gente capace che ha voglia di lavorare... Ma continuiamo a tenerci degli idioti, che se avessero lavorato in una azienda privata sarebbero già stati messi alla porta, a calci!! Oggi (6 luglio ndr) è arrivata anche la polizia! Caro Sindaco, Atac, sindacati, macchinisti, cosa aspettate? Che ci scappi il morto? La gente è talmente esasperata che ormai la conclusione probabile è questa.. Svegliatevi! Marina La risposta di Carlo Cara Marina, purtroppo la situazione che si è andata a creare è frutto di anni di cattiva gestione. I finanziamenti disponibili sono stati letteralmente buttati nel cercare di restaurare le MA100 (oggi Frecce del Mare) e le MA 200 anziché comprare convogli nuovi. In particolare le 200 hanno dei difetti di fabbrica per i quali dovrebbero solo che essere demolite. Per un ulteriore approfondimento la rimando a #MetroForDummies - I treni della Roma-lido [Parte 1] [Parte 2]. Quello del macchinista è un lavoro che richiede particolari qualifiche: insomma è una strada che si sceglie di intraprendere e non un impiego che capita per caso. Come evidenziato sul blog OdisseaQuotidiana anche il personale di macchina sconta i limiti di un parco rotabile non adeguato alla linea. È comunque chiaro che la protesta prima di tutto danneggia i lavoratori che si muovono con la Roma - Lido e che non Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 29
  • 30. hanno altre alternative. In tutto questo disastro sorprende che l'Atac non abbia ancora fatto nulla e che la Regione, proprietaria della linea, abbia rimandato l'incontro col comitato dei pendolari che si doveva tenere ieri a data da destinarsi. Per questo noi blogger, senza prendere le parti a priori, vogliamo dar voce a tutti indistintamente. Grazie per il tuo contributo che sollecita ulteriori risposte. Carlo, il TreninoBlu Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 30
  • 31. Lettera numero 12 – Cosa faresti se fossi assessore alla mobilità di Roma? La mia opinione sul trasporto pubblico a Roma e' negativa. E' negativa per : • Servizio bus pessimo , con passaggi alle fermate (salvo un ristretto numero di linee ) da dopoguerra. Nelle ore di punta carri bestiame! Nei cambio turno intorno alle h 10 , il deserto! • Servizio metro (utilizzo solo linea A e B) ugualmente ancora poco accettabile, non tanto per i passaggi dei treni, quanto per lo schifo e trascuratezza che si vede alle fermate e sulle banchine. • Guardate l'ex capolinea B deviazione conca d'oro, aperto da un pugno di anni, cosa e' diventato! Per entrambi mancano i controlli e il personale fisso alle stazioni metro. • I tornelli, o le porte , senza il controllore presente , servono a poco, sia in entrata che in uscita! Cosa farei io, se fossi assessore alla mobilità di Roma? Facile soluzione: • Bigliettaio fisso sui bus • Controllori ad ogni tornello di metro • Affissione orari ad ogni fermata bus di Roma • Affissione orari ai capolinea metro • Sorveglianza nei depositi per evitare graffitari • Video sorveglianza alle fermate metro • Telecamere all'interno dei bus • Ciò consentirebbe di visualizzare eventuali ladri e vandali • Pulizia totale delle stazioni e delle vetture su rotaie e bus • Multe corpose agli incivili che gettano carte o sporcano le vetture o i bus. • Visionare con scrupolo ogni attività svolta dal personale a terra e negli uffici onde evitare sprechi di tempi pagati a fine mese • Visionare con attenzione l'assenteismo • Visionare con attenzione massima l'operatività di ogni singolo dirigente, eliminando ogni figura superflua o inefficace al compito che un'azienda sana si dovrebbe aspettare • Ridurre il debito Atac eliminando ogni spreco di denaro Maria Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 31
  • 32. La risposta di Simone Cara Maria, credo che non ci sia nulla da aggiungere alla tua attenta e approfondita analisi del trasporto pubblico a Roma. Concordo con tutte le tue affermazioni e penso che se c'è l'impegno, si possono realizzare. Simone Parla con Noi odisseaquotidiana.blogspot.it 32