2. LA LIP
L'assemblea nazionale del comitato promotore,
riunita a Roma il 19 gennaio scorso, ha
approvato il testo definitivo della lip sui rifiuti.
Questa data segna lo spartiacque tra la fase di
preparazione e la fase di attuazione.
3. 4 DOMANDE
E' proprio necessaria un'iniziativa popolare?
Chi sono i promotori?
Cosa distingue la lip “Rifiuti Zero”
Quali sono i prossimi passi?
4. UNA MINIERA DI INFORMAZIONI
Il sito
www.leggerifiutizero.it
fornisce ampie informazioni su tutto quanto
riguarda la lip
Per la Liguria, è da consultare il sito
http://gcrliguria.wordpress.com/
5. Per tenersi in contatto tra gruppi locali
della regione
lista di discussione
gcr-liguria@googlegroups.com
(gestione corretta rifiuti liguria)
6. I. E' PROPRIO NECESSARIA
UN'INIZIATIVA POPOLARE?
La gestione corretta dei rifiuti consiste prima di
tutto nella diminuzione della quantità di rifiuti
prodotta, che significa MENO SPRECHI
(ZERO WASTE); in secondo luogo nel
RECUPERO DI MATERIA, che deve essere
riciclata, compostata, o altro, nella misura
massima possibile.
Comuni, i governi, i partiti hanno quasi dovunque
promosso soluzioni opposte (discariche,
inceneritori) addirittura incentivandole con CIP 6
e certificati verdi. Non è storia di ieri, è realtà di
7. I.E' PROPRIO NECESSARIA UN'INIZIATIVA POPOLARE?
OGGI
Si continuano a costruire inceneritori (vicino a noi,
quello di Parma e a Torino il Gerbido)
abbiamo ministri dell'ambiente che vogliono
incentivare l'incenerimento dei rifiuti nei
cementifici e l'inglobamento delle ceneri
tossiche nei materiali da costruzione
Si continuano a usare discariche e aprirne di
nuove
8. I.E' PROPRIO NECESSARIA UN'INIZIATIVA POPOLARE?
LE MULTIUTILITY PPP
Sono il frutto della combinazione tra politica e
affari. Mettere insieme aziende diverse, senza
alcuna logica industriale, per assoggettarle
meglio al comando dei partiti e della finanza.
Le multiutility, come Iren, servono a estrarre
valore dai produttori e a convogliare ricchezza
verso i ceti parassitari.
Le multiutility sono orientate a soluzioni
centralizzate e non partecipative, che anzi
passivizzano la popolazione, dall'incenerimento
dei rifiuti alle grandi centrali elettriche.
9. I.E' PROPRIO NECESSARIA UN'INIZIATIVA
CONTROPROVA: LA RD
POPOLARE?
LANGUE
Entro la fine del 2012 si dovevano raggiungere
percentuali di rd del 65%
Invece la media nazionale è sul 32%, anche la Liguria e
Genova sono su questo livello
10. I.E' PROPRIO NECESSARIA UN'INIZIATIVA
CONTROPROVA: LA RD
POPOLARE?
LANGUE
Forti resistenze verso la raccolta porta a porta
Verso la raccolta separata dell'umido
Verso l'organizzano delle filiere industriali del riciclo e del
compostaggio
A Genova si creano le condizioni per dare AMIU a Iren,
in modo che la gestione dei rifiuti diventi un AFFARE,
invece di un servizio per la tutela dell'ambiente e della
salute
11. I.E' PROPRIO NECESSARIA UN'INIZIATIVA POPOLARE?
L'INIZIATIVA POPOLARE INDISPENSABILE
PER INVERTIRE LA ROTTA
Per “ricondurre il ciclo produzione – consumo
entro i limiti delle risorse del pianeta” e tutelare
la salute umana è indispensabile una forte
spinta “dal basso”.
Da un lato bisogna cambiare atteggiamenti e idee
largamente diffusi, dall'altro lato bisogna
sconfiggere potenti interessi organizzati.
La partecipazione popolare alla lotta e ai processi
decisionali è allo stesso tempo mezzo e fine.
12. I.E' PROPRIO NECESSARIA UN'INIZIATIVA POPOLARE?
LA LIP E' MEZZO E FINE
E' strumento di mobilitazione e di
formazione/educazione
E' scopo dell'azione
13. . Chi sono i promotori?
II
LA LIP E' UN'INIZIATIVA
INDIPENDENTE
L'iniziativa di una lip Rifiuti Zero nasce dalla
Rete Rifiuti Zero, da Diritto al Futuro e da Zero
Waste Lazio. Sono soggetti indipendenti da
istituzioni, partiti o altre organizzazioni.
Nel corso dell'elaborazione del testo, iniziato
nel giugno scorso, si sono aggiunte altre
associazioni nazionali e comitati locali, fino a
superare i 150 promotori.
14. II. Chi sono i promotori?
PROCESSI DECISIONALI DEL COMITATO
PROMOTORE
L'organo decisionale è l'assemblea nazionale
del comitato promotore.
Si possono prendere decisioni di minore
importanza on line
Il metodo è quello del consenso, di norma non
si vota
15. . Chi sono i promotori?
II
ORGANIZZAZIONE DEL
COMITATO PROMOTORE -1
Segreteria operativa di 6 persone.
Comitato tecnico-scientifico
Gruppo di supporto giuridico
Gruppo operativo comunicazione-stampa
16. . Chi sono i promotori?
II
ORGANIZZAZIONE DEL
COMITATO PROMOTORE -2
Referenti regionali
Referenti dei comitati locali.
I COMITATI LOCALI ORGANIZZANO LA RACCOLTA FIRME E
NELL'INSIEME COSTITUISCONO L'ORGANO DECISIONALE
DELLA CAMPAGNA
Le decisioni più importanti vengono prese in assemblea nazionale, le
altre tramite la lista
lip-zero-waste@googlegroups.com
17. III. Cosa distingue la lip “Rifiuti Zero”
LA LIP E' UNA MODIFICAZIONE
DEL CODICE DELL'AMBIENTE
La lip è una modificazione della legge vigente,
la parte quarta del cd “Codice dell'ambiente” (l.
152/2006 e smi [successive modificazioni]).
Artt. dal 177 al 266.
90 articoli. La lip ne ha invece solo 30.
Si propone di realizzare la strategia rifiuti zero.
18. III. Cosa distingue la lip “Rifiuti Zero”
INDIRIZZI EUROPEI E REFERENDUM 11-12 GIUGNO
2011
Recepisce il risultato del 1° quesito
referendario sull'acqua e i servizi pubblici
locali
Recepisce indirizzi europei sulla riduzione e
sulla gerarchia dei rifiuti, che puntano al
dimezzamento della produzione dei rifiuti per il
2050 e al recupero quasi totale della materia
Inoltre detta prescrizioni in materia di
trasparenza e partecipazione
19. IV. I PROSSIMI PASSI
Revisione giuridica del testo
Consegna della lip e della relazione di
accompagnamento in Cassazione
Parte la raccolta firme: 6 mesi di tempo a partire
dalla data di vidimazione del primo modulo.
Bisogna raccogliere almeno 50.000 firme
autenticate e munite di certificazione di
iscrizione alle liste elettorali
21. ISTRUIRCI
La campagna raccolta firme: ai banchetti
saranno sufficienti poche frasi per spiegare
perché bisogna firmare.
Bisogna però anche essere pronti a rispondere
a domande inattese, sulla legge e su questioni
locali
Sarebbe consigliabile che ogni gruppo locale
elaborasse un proprio bignamino delle
domande più frequenti
22. DIFFONDERE L'INFORMAZIONE E
ATTRARRE ULTERIORI ENERGIE
Bisogna cogliere l'occasione della campagna lip
RZ per rafforzare i comitati locali,
qualitativamente (vedi sopra), ma anche
numericamente
Prima dell'inizio della raccolta firme,
promuovere iniziative (assemblee pubbliche,
feste, cene...) per diffondere l'informazione e
raccogliere adesioni attive.
23. RACCOGLIERE FONDI
È urgente cominciare a costituire una cassa
La segreteria operativa ha bisogna di una cassa
iniziale di almeno 7-8.000 euro.
Ogni comitato locale dovrebbe versare subito
almeno 50 euro sul c/c della Campagna
(beneficiario: Ass.ne Zero Waste
Lazio; IBAN IT74 R05584 03202
00000 0022041) .
24. ALLORA, TUTTO BENE, TUTTO
PERFETTO?
Assolutamente no
Costruzione ancora fragile, precaria, disabituata al
dialogo
C'è ancora molto da fare per un movimento
nazionale unitario e plurale
Inoltre settori del movimento sono indifferenti o
ostili alla lip
25. Il “riciclo totale”
Corrente che si oppone alla digestione anaerobica
e a ogni soluzione intermedia (di transizione),
come ad es. impianti di separazione a freddo
dell'indifferenziata
Comitati in Campania e Lazio, coordinamento
nazionale rifiuti energia....
26. UNITA' NELLA DIVERSITA'
Le idee diverse non sono un fatto negativo.
Lo diventano quando il confronto tra idee diverse
si trasforma in contrapposizione personalistica,
in denigrazione dell'altro.
Allora il dialogo si interrompe, cessa la ricerca
disinteressata della verità.
Si cristallizzano schieramenti contrapposti che
non cercano la verità, ma vogliono prevalere.
27. LA MISURA DEL SUCCESSO
La campagna legge rifiuti zero sarà un grande
successo se riuscirà a creare l'unità tra i
promotori, pur nella diversità.
E se riuscirà a ristabilire un dialogo tra
la campagna legge RZ
e altri settori del nostro movimento
Ognuno deve pensare che l'interlocutore può aver
ragione, e che insieme cerchiamo le soluzioni
migliori
28. CONCLUSIONI
In estrema sintesi, 2 macroobiettivi:
Riportare il ciclo produzione- consumo all'interno
dei limiti delle risorse del pianeta
(azzerare il debito ecologico)
Contribuire alle condizioni per la democrazia
partecipativa
(attivando e responsabilizzando la popolazione)