3.
3
Pensate
a
cen?naia
di
telecamera
di
sorveglianza
installate
in
un
aeroporto:
qual
è
la
probabilità
che
un
operatore
nella
control
room
sia
in
grado
di
notare
tempes?vamente
una
persona
che
entra
in
un’area
interdeOa,
o
individuare
un
bagaglio
abbandonato,
o
un
comportamento
sospeOo
di
una
persona?
4.
4
S t u d i
s c i e n ? fi c i
dimostrano
che
dopo
2 0
m i n u ?
d i
o s s e r v a z i o n e
con?nua
un
normale
operatore
non
noterà
oltre
il
90%
di
even?
rilevan?.
Fonte:
hOp://www.aitech-‐
solu?ons.eu/blog/
5.
5
L’ANALISI
VIDEO
INTELLIGENTE
La
video
content
analysis
(anche
deOa
analisi
video
intelligente)
cos?tuisce
un
insieme
di
tecniche
dell’Intelligenza
Ar?ficiale
e
della
Computer
Vision
che
consentono
ad
un
calcolatore
di
analizzare
un
flusso
video
allo
scopo
di
comprenderne
il
contenuto
e
di
annotarlo
automa?camente
(i
metada?)
senza
l’intervento
umano.
I
sistemi
di
analisi
video
possono
richiamare
l’aOenzione
dell’operatore
quando
avviene
qualche
evento
specifico
nella
scena
inquadrata
dalla
telecamera
e
permeOono
di
ridurre
i
tempi
della
ricerca
offrendo
all’operatore
la
possibilità
di
trovare
solo
quelle
sequenze
video
che
soddisfano
alcuni
criteri
specifica?
dall’operatore
stesso.
6.
6
Come
avviene
la
funzione
di
rilevamento
degli
oggec
LA
VIDEOANALISI
Nella
prima
fase
di
elaborazione
effeOuata
dagli
algoritmi
di
videoanalisi
il
sistema
mira
ad
individuare
in
ogni
fotogramma
acquisito
dalla
telecamera
i
pixel
associa?
agli
oggec
di
interesse
(pixel
di
“foreground”)
che
stanno
interagendo
nella
scena,
separandoli
dai
pixel
che
rappresentano
la
sfondo
della
scena
(“background”).
7.
7
ALCUNI
ESEMPI
DI
VIDEOANALISI
8.
8
Con
la
funzione
“tampering”
scaOa
un
“warning”
in
caso
di
tentato
oscuramento
della
camera
Obie9vo:
Questo
algoritmo
controlla
che
una
visione
normale
non
venga
disturbata
dall’offuscamento
della
telecamera
(esempio:
coprendo
la
lente
con
vernice
spray
,
sacche9
o
altro).
9.
9
Obie9vo:
Questo
algoritmo
controlla
se
in
una
determinata
zona
vengono
abbandonaE
ogge9
(esempio
borse)
o
rimossi.
UEli
per
evitare
aGentaE
in
luoghi
pubblici
come
aeroporE,
stazioni
ecc.
Con
la
funzione
“Object
detec?on”
scaOa
un
“warning”
nel
caso
un
oggeOo
sia
abbandonato
o
rimosso
da
un’area
soggeOa
a
monitoraggio
Object
Detec?on
10.
10
Obie9vo:
Questo
algoritmo
viene
uElizzato
per
monitorare
l’ingresso
di
persone
in
zone
proibite
o
il
superamento
di
linee
di
sicurezza.
Con
la
funzione
“Tripware”
scaOa
un
“warning”
nel
caso
un
oggeOo
superi
una
o
più
linee
virtuali
Tripware
11.
11
Obie9vo:
Questo
algoritmo
viene
uElizzato
per
rilevare
comportamenE
anomali
nell’area
sorvegliata
(esempio
aree
di
imbarco).
C o n
l a
f u n z i o n e
“Loitering”
e
“Panic”
scaOa
un
“warning”
nel
caso
vengano
rileva?
cambi
di
direzione
bruschi
ed
improvvisi
e
corse
di
soggec
nell’
area
interessata
oppure
eccessivi
stazionamen?.
Loitering
Allarm
Panic
Allarm
12.
12
Obie9vo:
Questo
algoritmo
fornisce
daE
staEsEci
fondamentali
per
prendere
decisioni
in
merito
alla
sicurezza
di
una
determinata
area
e
alla
gesEone
del
flusso
delle
persone.
Con
la
funzione
“Object
Coun?ng”
scaOa
un
conteggio
delle
persone
o
delle
cose
che
aOraversano
una
linea
virtuale
Object
Coun?ng
13. VIDEOSORVEGLIANZA:
LE
FONTI
PRINCIPALI
CODICE
DELLA
PRIVACY
PROVVEDIMENTI
DEL
GARANTE
STATUTO
DEI
LAVORATORI
13
14. • Provv. 29 novembre 2000 (“Il decalogo delle regole per
non violare la privacy”), doc. web n. 31019;
• Provv. Generale 29 aprile 2004, doc. web n. 1003482;
• Provv. Generale 08 aprile 2010, doc. web n. 1712680.
• Un nuovo Provvedimento uscirà tra poco
14
I
PROVVEDIMENTI
DEL
GARANTE
15.
15
I
traOamen?
di
da?
personali
nell'ambito
di
una
acvità
di
videosorveglianza
devono
essere
effeOua?
rispeOando
le
misure
e
gli
accorgimen?
prescric
da
questa
Autorità
come
esito
di
una
verifica
preliminare
acvata
d'ufficio
o
a
seguito
di
un
interpello
del
?tolare
(art.
17
del
Codice),
quando
vi
sono
rischi
specifici
per
i
diri9
e
le
libertà
fondamentali,
nonché
per
la
dignità
degli
interessaE,
in
relazione
alla
natura
dei
daE
o
alle
modalità
di
traGamento
o
agli
effe9
che
può
determinare.
Provv.
08.04.2010
§
3.2.1.
LA
VERIFICA
PRELIMINARE
Art.17
d.lgs
n.196/2003
+
§
3.2.1.
Provv.
08.04.2010
16. Quando
si
deve
oOenere
l’Autorizzazione
del
Garante
per
installare
determina?
impian?
di
videosorveglianza
?
-‐
LA
Verifica
Preliminare
-‐
•
dei
sistemi
di
videosorveglianza
abbina?
a
da?
biometrici;
•
degli
impian?
dota?
di
sosware,
che
consentono
il
riconoscimento
delle
persone;
•
dei
sistemi
c.d.
intelligenE,
che
cioè
non
si
limitano
a
riprendere
e
registrare
le
immagini,
ma
sono
in
grado
di
rilevare
automa?camente
comportamen?
o
even?
anomali,
segnalarli
ed
eventualmente
registrarli;
•
dei
sistemi
integra?
di
videosorveglianza;
•
delle
casis?che
di
allungamento
dei
tempi
di
conservazione
delle
immagini
oltre
il
previsto
termine
massimo
di
seOe
giorni.
il
Garante
enuncia
tuOa
una
serie
di
ipotesi
che
vanno
soOoposte
a
verifica
preliminare.
Si
traOa:
16
17. SISTEMI
INTELLIGENTI
I
sistemi
di
videosorveglianza
c.d.
intelligen?
sono
quei
sistemi
in
grado
di
rilevare
automa?camente
comportamen?
o
even?
anomali,
segnalarli
e
all’occorrenza
registrarli.
17
Provv.
08.04.2010
§
3.2.1.
18.
18
COME
SONO
“VISTI”
DAL
PROVVEDIMENTO
08.04.2010
In
linea
di
massima
tali
sistemi
devono
considerarsi
eccedenE
rispeGo
alla
normale
a9vità
di
videosorveglianza,
in
quanto
possono
determinare
effec
par?colarmente
invasivi
sulla
sfera
di
autodeterminazione
dell'interessato
e,
conseguentemente,
sul
suo
comportamento.
Il
rela?vo
u?lizzo
risulta
comunque
gius?ficato
solo
in
casi
parEcolari,
tenendo
conto
delle
finalità
e
del
contesto
in
cui
essi
sono
traOa?,
da
verificare
caso
per
caso
sul
piano
della
conformità
ai
principi
di
necessità,
proporzionalità,
finalità
e
correGezza
(arO.
3
e
11
del
Codice).
provv.
08.04.2010,
§
3.2.1.
20.
20
SISTEMA
INTELLIGENTE
PRESSO
UNA
CENTRALE
TERMOELETTRICA
Provv.
12.01.2012
[doc.
web
n.1875004
VIDEO
ANALISI:
Il
sistema
è
caraOerizzato
in
par?colare
da
un
meccanismo
di
rilevamento
del
movimento
fondato
sul
confronto
tra
un'immagine
di
fondo
e
una
serie
di
frame
video
registra?
nel
tempo.
Inoltre,
il
sistema
di
mo0on
detect
risulterebbe
anche
in
grado
di
rilevare
problemi
tecnici
o
di
sabotaggio,
come
la
scomparsa
del
segnale
video
o
l'occlusione
dell'o9ca
di
una
telecamera.
CARATTERISTICHE
DELL’IMPIANTO:
Le
immagini
sarebbero
conservate
per
un
tempo
limite
di
una
secmana,
allo
scadere
del
quale,
sarebbero
automa?camente
cancellate
per
sovrascriOura.
Inoltre,
tra
le
caraOeris?che
tecniche
dell’impianto,
vi
è
la
possibilità
di
captare
l’audio
proveniente
dalle
singole
telecamere
dotate
di
microfono.
L’audio
non
sarebbe
registrato.
CONSERVAZIONE
IMMAGINI
E
CAPTAZIONE
AUDIO:
21.
21
IL
GIUDIZIO
DEL
GARANTE
Il
Garante
si
è
espresso
in
senso
favorevole
all’impianto,
ad
esclusione
della
captazione
audio.
In
par?colare:
Ad
avviso
di
questa
Autorità,
all'esito
dell'istru:oria
sono
emersi
elemen0
che
inducono
a
ritenere
che
il
tra:amento
delle
immagini
che
verrebbe
effe:uato
a:raverso
l'impianto
di
videosorveglianza
intelligente
sia
conforme
ai
principi
pos0
dagli
ar:.
3
e
11
del
Codice.
In
par0colare,
l'ubicazione
isolata
del
sito,
la
sua
notevole
estensione
e
la
posizione
dell'area
al
di
fuori
delle
zone
in
cui
le
forze
dell'ordine
svolgono
la
rou0naria
aDvità
di
pa:ugliamento
valgono
a
gius0ficare
l'adozione
di
un
sistema
di
sicurezza
che,
consentendo
una
rilevazione
di
possibili
intrusioni
in
tempi
estremamente
brevi,
risul0
effeDvamente
in
grado
di
prevenire
accessi
non
autorizza0
alla
stru:ura
e,
quindi,
di
scongiurare
–
o,
quantomeno,
di
ridurre
significa0vamente
-‐
il
rischio
di
aD
vandalici,
danneggiamen0
o
fur0
di
materiali
in
grado
di
provocare
gravi
disservizi.
Provv.
12.01.2012
[doc.
web
n.1875004
22.
22
IL
GIUDIZIO
DEL
GARANTE
Invece,
con
specifico
riferimento
al
connesso
sistema
di
"captazione
audio"
con
cui
si
intenderebbe
implementare
il
sistema
di
videosorveglianza
intelligente,
si
deve
ritenere
che
esso,
anche
a
prescindere
dai
possibili
riflessi
penali
che
potrebbero
derivare
dalla
sua
aDvazione
(anche
in
ragione
di
quanto
previsto
dall'art.
4
della
legge
n.
300/1970,
richiamato
dall'art.
114
del
Codice),
non
sia
comunque
conforme
ai
principi
pos6
dall'art.
11
del
Codice
e,
segnatamente,
ai
principi
di
per6nenza,
non
eccedenza
e
proporzionalità.
Al
riguardo,
si
osserva
che
la
potenzialità
dell'impianto
di
rilevare
indis0ntamente
suoni
fino
ad
una
distanza
di
5-‐6
metri
dall'ubicazione
di
ciascuna
telecamera,
provvista
di
microfono,
può
determinare
un'ulteriore
e
non
gius6ficata
riduzione
della
sfera
di
riservatezza
di
chiunque
si
trovi
a
transitare
in
prossimità
di
un'area
già
abbondantemente
monitorata,
per
finalità
di
sicurezza,
con
un
modernissimo
sistema
di
videosorveglianza.
Provv.
12.01.2012
[doc.
web
n.1875004
23.
23
SISTEMA
INTELLIGENTE
PRESSO
I
SITI
DI
ROMA
E
MILANO
DI
ENI
S.P.A.
Provv.
15.03.2012
[doc.
web
n.
1893742]
VIDEO
ANALISI:
Eni
intenderebbe
acvare
un
sistema
automa?co
di
rilevazione
delle
intrusioni
basato
su
acvità
di
video-‐analisi.
In
altri
termini,
le
telecamere
ad
inseguimento
(speed
dome)
eseguirebbero,
in
situazione
di
normalità,
una
scansione
panoramica
della
zona
di
competenza
e,
grazie
alla
modalità
di
video-‐analisi,
in
caso
di
intrusione,
si
orienterebbero
verso
la
zona
interessata
per
seguire
e
registrare
l'evento.
Tra
le
funzionalità
che
verrebbero
configurate,
vi
sarebbero,
in
par?colare,
le
seguen?:
object
classifica6on,
che
permeOerebbe
di
dis?nguere,
all'interno
di
un'immagine,
persone,
veicoli,
animali
e
altri
oggec
che
non
appartengono
propriamente
alla
struOura
della
scena;
single-‐mulE
tripwire
event
detecEon,
che
consen?rebbe
di
rilevare
il
superamento,
da
parte
di
un
oggeOo
in
movimento,
di
una
linea
virtuale
precedentemente
definita
all'interno
del
campo
visivo
della
telecamera;
enter-‐exit
event
detec6on,
che
sarebbe
in
grado
di
rilevare
il
momento
in
cui
un
par?colare
?po
di
oggeOo,
proveniente
da
una
qualunque
direzione
all'interno
del
campo
visivo
della
telecamera,
entrasse
o
uscisse
da
una
zona
di
interesse
precedentemente
individuata.
CARATTERISTICHE
DELL’IMPIANTO:
24.
24
LETTURA
TARGHE:
La
società
ha
riferito
di
voler
acvare
anche
un
sistema
di
rilevazione
dei
transi?
e
di
leOura
delle
targhe
che
non
si
interfaccerebbe
con
alcuna
banca
da?
SCNTT
(Sistema
Centralizzato
Nazionale
Targhe
e
Transi?),
ma
solo
con
una
lista
di
targhe
"autorizzate"
da
Eni
(c.d.
white
list),
che
verrebbero
censite
su
richiesta
degli
stessi
dipenden?
interessa?.
Il
sistema
acquisirebbe
l'immagine
della
targa
del
veicolo
in
transito,
conver?rebbe
l'immagine
in
una
stringa
testuale
recante
la
sequenza
di
leOere
e
numeri
che
compongono
la
targa
acquisita
e
confronterebbe
la
suddeOa
stringa
di
testo
con
quelle
presen?
nella
lista
di
Eni
delle
targhe
autorizzate
(white
list).
Tale
lista
verrebbe
"caricata"
direOamente
sul
sistema
di
videosorveglianza,
permeOendo
così
di
discriminare
gli
accessi
dei
veicoli
autorizza?
da
quelli
non
autorizza?.
In
caso
di
accesso
di
un'autoveOura
autorizzata,
il
sistema
riconoscerebbe
la
targa
del
veicolo
e
rileverebbe
la
sua
corrispondenza
con
quella
inserita
nella
white
list,
senza
effeOuare
alcuna
videoregistrazione.
Invece,
ove
accedesse
ai
si?
un'autoveOura
non
autorizzata,
allora
il
sistema,
non
riconoscendo
la
targa
rilevata
tra
quelle
presen?
nella
white
list,
acverebbe
la
videoregistrazione
dell'avvenuto
transito.
Gli
operatori
che
avrebbero
accesso
agli
archivi
di
sistema
(7
per
la
sede
di
San
Donato
Milanese
e
5
per
la
sede
di
Roma)
sarebbero
muni?
di
specifica
abilitazione
mediante
"utenza
e
password",
in
linea
con
le
procedure
di
sicurezza
aziendali.
25.
25
IL
GIUDIZIO
DEL
GARANTE
IL
GARANTE,
ai
sensi
dell'art.
17
del
Codice,
a
conclusione
della
verifica
preliminare
rela?va
all'u?lizzo
del
sistema
di
videosorveglianza
c.d.
"intelligente"
che
Eni
S.p.A.
intende
adoOare,
per
finalità
connesse
alla
tutela
del
patrimonio
aziendale
e
della
sicurezza
dei
lavoratori
.
.
.
.
.
.,
prende
aOo
delle
modalità
del
traOamento
dei
da?
personali
ad
esso
connesso,
prescrivendo
che:
a)
il
traOamento
delle
immagini
si
mantenga
aderente
alle
finalità
di
tutela
del
patrimonio
aziendale
e
della
sicurezza
dei
dipenden?
e
si
svolga
nel
rispeOo
delle
modalità
indicate
da
Eni
S.p.A.
con
note
del
19
luglio
2011,
30
gennaio
e
14
febbraio
2012;
b)
l'impresa
di
vigilanza
esterna
sia
nominata
responsabile
del
traGamento
e
questa,
a
sua
volta,
nomini
incarica?
del
traOamento
i
propri
dipenden?.
c)
le
utenze
per
l'accesso
alle
immagini
siano
individualmente
assegnate
agli
incarica?
specificamente
nomina?
da
Eni
e
dalla
società
di
vigilanza
(cfr.
–
Disciplinare
tecnico
in
materia
di
misure
di
sicurezza,
punto
3
all.
B)
del
Codice);
d)
l'informaEva
agli
interessaE
venga
resa
aOraverso
suppor?
che,
per
formato
e
posizionamento,
siano
chiaramente
visibili
prima
che
gli
interessa?
entrino
nel
raggio
d'azione
delle
telecamere.
Provv.
12.01.2012
[doc.
web
n.
1893742]
26.
26
SISTEMA
INTELLIGENTE
PRESSO
AREE
PORTUALI
DI
OLBIA
ISOLA
BIANCA,
GOLFO
ARANCI
E
COCCIANI.
Provv.
17.09.2015
[doc.
web
n.
4361006]
VIDEO
ANALISI:
L’Autorità
Portuale
ha
soOoposto
a
verifica
preliminare
l'u?lizzo
di
sistemi
di
videosorveglianza
che
prevedono
una
specifica
acvità
di
video
analisi
volta
a
"segnalare
automa?camente
l'eventuale
scavalcamento
della
recinzione
metallica
posizionata
lungo
il
perimetro
delle
aree
ad
accesso
ristreOo".
CARATTERISTICHE
DELL’IMPIANTO:
27.
27
IL
GIUDIZIO
DEL
GARANTE
Il
Garante
ha
preso
aOo
che
l'impianto
di
videosorveglianza
che
l'Autorità
portuale
di
Olbia
e
Golfo
Aranci
ha
inteso
soOoporre
alla
verifica
preliminare
dell'Autorità
è
abilitato
a
svolgere
la
specifica
funzione
di
a9vare
un
allarme
sonoro
presso
la
control
room
in
caso
di
aGraversamento
di
una
linea
virtuale
posta
in
corrispondenza
del
limite
superiore
della
recinzione
metallica,
con
lo
scopo
di
segnalare
l'eventuale
scavalcamento
da
parte
di
soggec
non
autorizza?
della
recinzione
metallica
posizionata
lungo
il
perimetro
delle
aree
ad
accesso
ristreOo.
Provv.
17.09.2015
[doc.
web
n.
4361006]
Linea
Virtuale
28.
28
IL
GIUDIZIO
DEL
GARANTE
SoOo
il
profilo,
poi,
degli
effec
previs?
conseguen?
all'acvazione
dell'allarme,
dalla
documentazione
trasmessa
emerge
che
le
caraOeris?che
specifiche
del
sistema
di
videosorveglianza
in
esame,
nel
rilevare
il
superamento
di
una
barriera
virtuale,
delimitata
da
una
linea
predefinita,
e
l'accesso
ad
una
zona
interdeOa
segnalata
con
la
"presenza
di
idonei
cartelli
informa?vi
e
(con)
disposi?vi
di
delimitazione
delle
zone
proteOe",
hanno
come
unica
conseguenza
quella
di
richiamare
l'aGenzione
dell'operatore
presente
nella
control
room,
al
fine
di
favorirne
un
eventuale
tempesEvo
intervento,
volto
a
verificare
la
fondatezza
della
segnalazione
d'allarme
sonoro
(eventualmente
anche
azionando
"delle
telecamere
dome,
per
seguire
manualmente
l'intruso
fino
all'arrivo
delle
guardie
giurate")
e
non
comportano
l'acvazione
di
ulteriori
funzionalità,
quali,
ad
esempio,
l'analisi
audio,
la
geolocalizzazione
o
il
riconoscimento
tramite
incrocio
con
ulteriori
specifici
da?
personali,
anche
biometrici,
o
confronto
con
una
campionatura
precos?tuita.
Pertanto,
con
riferimento
alla
valutazione
di
proporzionalità
del
traOamento
dei
da?
personali
effeOuato
tramite
il
sistema
intelligente
oggeOo
della
verifica
preliminare,
si
ri?ene
che,
allo
stato
degli
elemen?
acquisi?
in
ac,
il
sistema
di
videosorveglianza
così
come
descriOo
e
in
relazione
alle
finalità
dichiarate
non
compor?,
in
concreto,
un
pregiudizio
rilevante
per
gli
interessa?,
tale
da
determinare
effec
invasivi
sulla
loro
sfera
di
autodeterminazione
e,
conseguentemente,
sui
loro
comportamen?.
Provv.
17.09.2015
[doc.
web
n.
4361006]
29.
29
LA
VERIFICA
PRELIMINARE:
PROCEDURA
l’Autorità
ha
ribadito
che
l’installazione
di
sistemi
di
videosorveglianza
non
deve
essere
soOoposta
all’esame
preven?vo
del
Garante
-‐faOe
salve
specifiche
ipotesi-‐
e
che
non
può
desumersi
alcuna
approvazione
implicita
dal
semplice
inoltro
di
documen?
rela?vi
a
progec
di
videosorveglianza,
cui
non
segua
un
esplicito
riscontro
dell’Autorità,
in
quanto
non
si
applica
il
principio
del
silenzio
assenso.
RELAZIONE
2012,
PAG.
94.
TERMINE
VERIFICA
PRELIMINARE:
180
gg
(reg.
n.2/2007)
ISTANZA:
Da
Protocollare
presso
l’Ufficio
del
Garante
DIRITTI
DI
SEGRETERIA:
mille
euro
30.
Avv.
Marco
Soffien?ni
Docente
Università
degli
Studi
di
Roma
UnitelmaSapienza
Privacy
Officer
cer?ficato
TÜV
Italia
n°
Reg.
CDP
015
Coordinatore
Nazionale
Comitato
Scien?fico
Federprivacy
Delegato
per
la
provincia
di
Arezzo
di
Federprivacy
Fellow
Is?tuto
Italiano
per
la
Privacy
e
la
valorizzazione
dei
da?
hOps://it.linkedin.com/in/marcosoffien?ni
@msoffien?ni1
GRAZIE
PER
LA
CORTESE
ATTENZIONE
30
www.federprivacy.it
hOp://academy.ethosmedia.it/
formazione-‐security-‐safety.asp