Slide base corso multiculturalità per medici ospedalieri e medici di base.
1. Corso ECM 2016
L’approccio al paziente straniero:
strumenti linguistici, etici, culturali
dr. Paolo Tentori - Novantiqua Multimedia
2. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
“Tempo assistenziale” come base di cura
“Ogniqualvolta incontriamo delle persone
o delle cose e facciamo la loro conoscenza
sono implicate sempre e dovunque delle rap-
presentazioni: l’informazione che riceviamo,
a cui cerchiamo di dare significato è sotto il
loro controllo e non ha altro significato per
noi di quello che è assegnato ad essa dalle
rappresentazioni.”
(Moscovici S. - Farr R.M.,
Le rappresentazioni sociali, Il Mulino 1989)
3. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
“Tempo assistenziale” come base di cura
Webref: http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/15_marzo_06/straniero-over-55-quattro-ha-difficolta-parlare-coi-medici-6d4003b8-c40f-11e4-8449-728dbb91cb1a.shtml
4. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Durante questa giornata di studio affronteremo due ambiti precisi
Webref: http://www.slideshare.net/Hildemarus/transcultural-nursing
Sfera emotiva e conflitti:
- ambito personale;
- ambito sociale;
- ambito professionale.
Strumenti pratici di intervento:
- ambito linguistico;
- ambito culturale;
- ambito relazionale.
OBIETTIVI
Acquisire strumenti atti a favorire “l’incontro con la diversità” (sia essa linguistica, culturale
e sociale) per semplificare le relazioni ed arginare i conflitti con l’utenza e per familiarizzare
con strumenti automatici nel campo delle lingue finalizzate alla professione;
conoscenza delle etiche mediche di culture diverse;
coscienza della necessità di procedure standard normate da “best practices” di azione in
ambito ospedaliero (ad es. gestione della prossemica in culture diverse: visite mediche,
esami diagnostici, pulizia corporale).
5. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Sfera emotiva e conflitti
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=MMrTEeVgTxI http://gbsee.net/?video=MMrTEeVgTxI
Prima di affrontare il problema dei conflitti con gli utenti guardiamoci un simpatico video
realizzato da una struttura ospedaliera americana su come affrontare i conflitti tra operatori sani-
tari (in questo caso medici - infermieri). Una volontà reale di affrontare in èquipe problematiche
quotidiane inerenti la salute dei pazienti è la base fondamentale per essere efficaci su un terreno
multiforme e variegato come quello della medicina transculturale.
Il filmato è in inglese con sottotitoli in italiano per abituarci alle abilità primarie e integrate in
campo linguistico.
6. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Sfera emotiva e conflitti
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=MMrTEeVgTxI http://gbsee.net/?video=MMrTEeVgTxI
Nel sito originale da cui è stato scaricato il video trovate altri quattro scenari di proposta per af-
frontare la situazione conflittuale tra direttore sanitario, medico e staff infermieristico (approc-
cio autoritario, conflittuale, empatico, collaborativo).
7. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Meccanismo psicologico di inclusione / esclusione
Webref: Stefano Laffi, Il furto. Mercificazione dell’età giovanile, 2009.
AA.VV., Alla periferia del mondo, 2003: http://www.fondfranceschi.it/pubblicazioni/rom.pdf/view
Problemi macro:
- conflitti e guerre;
- profughi;
- clandestinità.
Problemi locali:
- buon vicinato;
- integrazione ;
- relazioni sociali.
MODIFICARE LA RESISTENZA ALL’INCONTRO
Noi siamo attori (consapevoli o inconsapevoli) in un settore strategico della società, quello
del servizio sanitario. L’impatto educativo (in ambito locale) può essere straordinariamente
incisivo perchè la situazione di malattia semplifica i rapporti e rende più facile l’interazione
anche in ambiti culturali diversi. Per le situazioni di conflitto invece bisogna avere compe-
tenze semplici in ambito linguistico, culturale e far ricorso a procedure standard normate a
tutti i livelli della struttura ospedaliera: dalla direzione sanitaria al reparto.
8. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Webref: Lorin Boynton, Culturally Competent Care. A narreted video presentation, 2009.
https://ethnomed.org/clinical/mental-health/Culturally-Competent-Care-Boynton.flv/view
Problemi di approccio:
- barriere linguistiche;
- differenze culturali;
- deficit di competenza
degli operatori.
Livelli di intervento:
- istituzionale;
- professionale ;
- individuale.
Definizione di CCC (Culturally Competent Care)
Assistenza sanitaria di alta qualità fornita in modo culturalmente adeguato tramite proce-
dure operative standardizzate focalizzate nei vari ambiti di assistenza (istituzionale, pro-
fessionale, individuale). La finalità è quella di possedere una buona comunicazione, affidabi-
lità e autorevolezza, capacità di relazione orientata alla facilitazione nell’accesso ai servizi e
alla buona qualità ed efficacia degli interventi di cura per il paziente di cultura “altra”.
9. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
parlare e scrivere
analfabetismo funzionale e multiplo
L’UNESCO propone come definizione di alfabetismo/analfabetismo: “è alfabe-
ta una persona che sa sia leggere che scrivere, comprendendolo, un semplice
asserto relativo alla propria vita quotidiana”.
Analfabetismo funzionale: “non poter partecipare a tutte quelle attività in cui
l’alfabetismo è necessario per il funzionamento efficace del suo gruppo o della
sua comunità ed anche per permettergli di continuare ad usare la lettura, la
scrittura e l’abilità di calcolo per il proprio sviluppo e quello della comunità”. In
questo senso è analfabeta funzionale chi non è in grado, per esempio, di com-
pilare un bollettino postale, compilare un questionario di consenso informato
in ospedale, di comprendere un foglietto illustrativo di un medicinale.
Analfabetismo multiplo: nella nostra società c’è un’esigenza crescente di ap-
propriarsi non di un unico alfabeto, ma dei diversi alfabeti in uso nella comuni-
cazione (si pensi per esempio all’alfabetizzazione collegata al linguaggio infor-
matico e di internet o al complesso linguaggio della burocrazia).
Webreference: C. Merulo, I materiali didattici utilizzati nei corsi di italiano L2 per migranti adulti a Bologna, Tesi di Laurea,
2008.
10. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
parlare e scrivere
livelli di padronanza della scrittura
Per i migranti è possibile poi proporre un’ulteriore e più dettagliata classifica-
zione in base ai diversi livelli di padronanza della scrittura:
- prealfabeti: i migranti cui le lingue madri non hanno ancora una forma scritta;
- analfabeti totali: nel caso in cui la lingua madre ha una forma scitta, ma l’ap-
prendente non l’ha imparata;
- debolmente alfabetizzati: prevede un’alfabetizzazione minima in lingua ma-
dre, corrispondente approssimativamente a tre anni di scuola;
- alfabetizzati in scritture non alfabetiche: il migrante può avere anche una
competenza alta di scrittura enlla lingua madre, ma non conosce l’alfabeto
latino;
- alfabetizzati in un alfabeto non latino;
- alfabetizzati in un alfabeto latino.
Webreference: C. Merulo, I materiali didattici utilizzati nei corsi di italiano L2 per migranti adulti a Bologna, Tesi di Laurea,
2008.
11. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
modi di vita dell’immigrato
e vissuto linguistico
Hannerz distingue quattro tipi di modi di vita dell’immigrato.
- L’incapsulamento: la vita sociale dell’individuo è “incapsulata” in un solo am-
bito (varietà di apprendimento della L2 piuttosto elementari);
- segregazione: gli ambiti in cui vive un individuo sono nettamente scissi fra
loro e non comunicabili;
- isolamento: è la condizione, di norma transitoria, di un individuo con scarsi
ruoli e legami, tipica dei primi momenti della migrazione quando l’individuo non
ha un lavoro e spesso è privo di una rete amicale e di vicinato;
- integrazione: l’individuo possiede un repertorio di ruoli piuttosto ampio e mo-
bile, con ambiti di vita comunicanti fra loro.
In contesti integrati saranno più probabili comportamenti bilingui, con frequen-
ti commutazioni di codice, prestiti, ibridismi.
Webreference: F. Aucone, Mamme magrebine e comunicazione con la scuola, Tesi di Laurea, Uni Perugia, 2008.
12. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
informare vs comunicare
Mentre nella lingua comune questi due verbi vengono spesso percepiti come
sinonimi, in pragmalinguistica ed in glottodidattica sono totalmente diversi:
l’informazione è involontaria (ad esempio, chi suda o trema o arrossisce infor-
ma, pur non volendolo, sul proprio stato di stress emotivo),
mentre la comunicazione è volontaria, si realizza attraverso atti di discorso
intenzionali e finalizzati ad un dato esito.
In questa prospettiva possiamo dire che
comunicare significa raggiungere i propri scopi socio-pragmatici
attraverso l’uso della lingua
e dei linguaggi non verbali ad essa connessi.
Per poter comunicare efficacemente sul piano pragmatico, adeguatamente sul
piano socio-culturale e correttamente sul piano linguistico è necessario posse-
dere una buona competenza comunicativa.
13. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
denotazione vs connotazione
Ogni parola ha un significato referenziale
(l’oggetto, lo stato, l’azione richiamati alla mente di chi la usa)
detto “denotazione”,
ma spesso a questo significato
se ne aggiunge uno apprezzativo,
che può essere positivo o negativo:
esso costituisce la “connotazione”.
I termini delle microlingue scientifico-professionali
(come il linguaggio medico) non sono connotativi,
ma si limitano alla pura dimensione denotativa.
La capacità di operare correttamente
sul piano della denotazione e della connotazione
(sia comunicando da parte dell’operatore sanitario,
che comprendendo da parte del paziente)
costituisce uno dei fattori più importanti della competenza lessicale
e diviene via via più rilevante
mano a mano che si approfondisce la conoscenza di una lingua.
14. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
In inglese americano si usa spesso second come sinonimo di foreign, ma in
realtà la lingua “seconda” è quella che lo straniero può trovare anche fuori
dall’ambito scolastico, come nel caso di un egiziano che fa il muratore in Italia,
mentre la lingua “straniera” è quella che lo studente trova solo a scuola, come
il francese studiato in Italia dal figlio del muratore egiziano.
A differenza della lingua straniera, la situazione di lingua seconda prevede
che molto dell’input linguistico su cui ci si struttura provenga direttamente
dall’esterno, spesso come bagaglio comunicativo proveniente dal quotidiano;
inoltre nella situazione di lingua seconda la motivazione è di solito immedia-
ta, strumentale, pratica, determinata dal contesto, mentre le lingue straniere
sono necessariamente in parte anche “estranee” alla quotidianità di vista dello
studente.
La lingua seconda è quella che lo straniero usa come mezzo di espressione di
emergenza in situazioni critiche. L’operatore sanitario allenato sa interpreta-
re il significato culturale di un termine ricorrente e quindi la sua vera valenza
comunicativa anche dietro ad un misunderstanding d’uso semantico da parte
dello straniero.
Es. di misunderstanding tra bengalese e italiano: “Mi ti manco” per “Tu mi
manchi” mentre un italiano interpreterebbe: “Io ti manco?”. In bengalese il
soggetto “ami” rispetto al c. oggetto “tomake” ha significato anche per la
posizione fissa nella frase.
15. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua
la situazione
La lingua non si realizza se non in eventi che hanno luogo in contesti situazio-
nali.
La “situazione” viene definita da quattro variabili:
luogo
momento
argomento
ruolo dei partecipanti
webreference: http://venus.unive.it/italslab/
16. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
la situazione
La “situazione” viene definita da quattro variabili:
luogo, momento, argomento, ruolo dei partecipanti
il luogo possiede quindi un setting fisico ed una scena culturale,
si prendono in considerazione non solo i ruoli dei partecipanti
ma anche i loro fini pragmatici più immediati
e i loro atteggiamenti psicologici,
le norme di interazione condivise (o no),
i generi comunicativi utilizzati.
webreference: http://venus.unive.it/italslab/
17. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
Appropriatezza
Si definisce come appropriata (o adeguata)
la comunicazione corretta sul piano sociolinguistico e culturale.
Nell’ambito dell’approccio comunicativo
l’appropriatezza rappresenta un obiettivo primario,
perché l’errore socio-culturale è tale da compromettere
l’efficacia della comunicazione,
per quanto corretta essa sia dal punto di vista linguistico.
webreference: http://venus.unive.it/italslab/
18. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
Efficacia
È la principale caratteristica di una comunicazione dall’esito felice,
che cioè consente ai partecipanti all’evento comunicativo
di raggiungere i loro scopi.
Si può avere una comunicazione efficace,
anche con atti comunicativi poco o affatto appropriati
alla situazione socio-culturale
e non corretti sul piano linguistico
e in molti casi di approccio comunicativo molto spinto
(situazioni di emergenza come in PS)
l’efficacia è stata in effetti estremamente privilegiata,
ma la glottodidattica odierna
contesta la riduzione della competenza comunicativa
alla pura efficacia pragmatica.
19. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
evento comunicativo
È l’unità base di analisi pragmatica e antropolinguistica.
Esso avviene in una situazione , comprende un contesto linguistico
ed una serie di messaggi extralinguistici usati per far sì
che alla fine dell’evento la situazione sia diversa da quella iniziale
(si saranno scambiate, ad esempio, informazioni;
si saranno messe in moto azioni;
si saranno mutati i ruoli dei partecipanti).
Alcuni eventi possono essere brevissimi
(il grido “aiuto” di chi arriva in PS cn una ferita sanguinante),
altri possono richiedere più tempo, come iter diagnostici con esami
(dalla visita del medico di base, alla visita specialistica,
alla richiesta di esami, al riesame della situazione,
alla decisione finale di intervento).
20. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
Atto comunicativo
L’atto comunicativo
è l’elemento pragmatico minimo della comunicazione,
rappresenta cioè uno scopo minimo
(salutare, ringraziare, chiedere la strada, ecc.)
di uso della lingua.
È attraverso gli atti comunicativi
che si realizzano
le funzioni con uno scopo pragmatico
di azione sociale
(dimensione detta anche “valenza” comunicativa e pragmatica),
di espressione personale
(“valenza” espressiva)
e di autoformazione
(“valenza” matetica).
webreference: http://venus.unive.it/italslab/
21. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
Funzioni (manifestazione pratica dell’atto comunicativo)
Il modello di Halliday si basa sull’osservazione dello sviluppo linguistico
e individua sette funzioni,
che possono essere sintetizzate da brevi espressioni usate per realizzarle:
funzione strumentale: “voglio...”, “dammi...”
funzione interazionale: “io e te”, “ciao”
funzione regolatoria: “fai/facciamo...”, “porta là...”
funzione informativa: “ti dico che...”, “... è fatto così”
funzione euristica: “perché...?”, “come...?”
funzione personale: “mi sento...”
funzione immaginativa: “facciamo finta che...”, “supponiamo che...”.
22. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
Funzioni (manifestazione pratica dell’atto comunicativo)
Esiste anche un modello che individua sei funzioni che si realizzano con un
numero limitato (e quindi controllabile e programmabile) di atti comunicativi
funzione personale: dire il proprio nome, esprimere lo stato fisico...
funzione interpersonale: salutare, ringraziare...
funzione regolativo-strumentale: chiedere per avere, ordinare...
funzione referenziale: chiedere e dare informazioni...
funzione poetico-immaginativa: usare la lingua
per creare mondi alternativi (“c’era una volta...”) e con rima, similitudini, ecc.
funzione metalinguistica: chiedere e dare il significato di una parola,
spiegare una regola, ecc.
webreference: http://venus.unive.it/italslab/
23. Corso ECM 2016
second language and foreign language
seconda lingua e lingua straniera
Atto di discorso
È l’unità minima della comunicazione
Secondo Hymes un atto di discorso va analizzato sulla base di otto variabili
Setting e Scene , cioè il contesto fisico e quello socio-culturale.
Partecipanti, sia diretti che indiretti (ad esempio, si ha un partecipante indiret-
to quando il paziente si serve di un portavoce).
Esiti attesi come conseguenza dell’atto.
Atto illocutorio (atto linguistico), cioè contenuto e forma della comunicazione.
Key, cioè la chiave psicologica e sociale che caratterizza l’atto: ironia, irrita-
zione ecc.
Instruments, cioè le caratteristiche proprie del canale scelto: viva voce, tele-
fono, lettera, mail.
Norme di interazione sociale, oltre che comunicativa: cioè complessi di regole
che vanno seguite per poter negoziare e scambiare significati;
Genere comunicativo: il complesso di regole culturali prima ancora che lingui-
stiche che caratterizzano ogni genere: dialogo socializzante, dialogo di dibat-
tito, dialogo telefonico, monologo in una conferenza.
webreference: http://venus.unive.it/italslab/
24. Corso ECM 2016
livelli di contatto tra operatore sanitario e paziente
luogo di misunderstanding
LIVELLO PRELINGUISTICO
(vissuto interiore)
LIVELLO LINGUISTICO
(lessico e semantica)
LIVELLO METALINGUISTICO
(simbologia astratta)
LIVELLO CULTURALE
(imprinting identitario)
LIVELLO METACULTURALE
(coscienza del vissuto)
vignetta tratta da: A. Bischoff - l. Lautan, Due lingue un colloquio, 1999
25. Corso ECM 2016
comunicazione ad alto e basso contesto
La maggior parte dei fraintendimenti nella comunicazione
tra operatore sanitario e paziente
dipendono dal contesto
High Context and Low Context
Un messaggio o una comunicazione si dice
ad alto contesto (High Context)
quando la maggior parte dell’informazione risiede nel contesto fisico
o è implicita nella persona,
mentre assai poco risiede nella parte esplicita,
codificata e trasmessa del messaggio.
Al contrario chiamiamo
comunicazione a basso contesto (Low Context)
la trasmissione della maggior parte dell’informazione
attraverso il codice esplicito della lingua.
26. Corso ECM 2016
comunicazione ad alto e basso contesto
High Context and Low Context
Particolarmente significativa risulta la differenza
nella logica del discorso e nello stile argomentativo
che nelle culture a basso contesto
è lineare e diretto,
mentre in quelle ad alto contesto
è circolare e ambiguo:
girare intorno al punto è un modo per metterlo in evidenza con rispetto
(per esempio i buddisti o i taoisti ritengono
che le cose più importanti non possano essere dette
e che il linguaggio verbale
serve a comunicare aspetti secondari dell’esistenza)
27. Corso ECM 2016
comunicazione ad alto e basso contesto
un esempio di comunicazione di tipo contestuale
da: M.J. Bennet, Comunicazione interculturale: una prospettiva corrente,
in Principi di comunicazione interculturale, 2002
“Ho verificato una volta in un gruppo di studenti americani e di altre nazionalità
un esempio di stile diverso. Chiesi quali erano le forme tradizionali di corteg-
giamento e gli americani risposero tutti con delle frasi abbastanza concise che
avevano delle connessioni esplicite con la domanda. Quando però intervenne
uno studente nigeriano, cominciò a descrivere il sentiero che attraversava il
suo villaggio, l’albero alla fine del sentiero, il cantastorie che raccontava sedu-
to sotto quell’albero e l’inizio di un racconto che una volta il cantastorie narrò.
Quando, in risposta all’ovvio disagio degli americani nel gruppo, chiesi al nige-
riano che cosa stesse facendo egli disse, “Sto rispondendo alla domanda”.
Gli studenti americani protestarono e così chiesi, “In che modo stai risponden-
do alla domanda?” ed egli replicò, “Le sto dicendo tutto quello che ha bisogno
di sapere per capire il punto”.
“Bene”, disse uno degli americani, “Allora, se saremo pazienti, alla fine ci dirai
quale è il punto”. “Oh no”, rispose il nigeriano. “Una volta che vi dico tutto
quello che avete bisogno di sapere per capire il punto, saprete esattamente
qual è il punto!”
28. Corso ECM 2016
comunicazione ad alto e basso contesto
uno schema sui significati di tipo contestuale
da: C. Giaccardi, La comunicazione interculturale,
Collana “Itinerari”, 2005
Esplicitazione dei significati
attraverso le forme comunicative
Tendenza a costruire messaggi strutturati,
a fornire dettagli, a usare termini tecnici.
Tendenza a usare argomentazioni logiche.
Enfasi su una logica di tipo lineare, che
mira direttamente al nocciolo del problema.
Valorizzazione del comportamento
verbale-informativo; scarsa capacità di leggere il
comportamento non verbale.
Valorizzazione dell’individualismo.
Tendenza a relazioni transitorie e strumentali.
Significati impliciti, ricavabili
dal contesto socioculturale
Tendenza a produrre messaggi semplici,
densi e ambigui.
Tendenza a usare sentimenti ed emozioni
per comunicare.
Enfasi su una logica “a spirale”,
che gira intorno al punto.
Valorizzazione della comunicazione non verbale e
maggiore sensibilità a gestualità a mimica facciale.
Valorizzazione del senso del gruppo.
Disponibilità a dedicare tempo per costruire
e mantenere relazioni sociali durature.
basso contesto alto contesto
29. Corso ECM 2016
comunicazione ad alto e basso contesto
uno schema sul contesto in alcuni popoli
di Licia Corbolante
da: http://blog.terminologiaetc.it/
30. Corso ECM 2016
comunicazione ad alto e basso contesto
High Context and Low Context
una modalità comunicativa
non prevista per una lingua
può portare a fraintendimenti e conclusioni errate.
vignetta tratta da: A. Bischoff - l. Lautan, Due lingue un colloquio, 1999
31. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici
L’approccio comunicativo al paziente straniero avviene tramite strumenti variegati che tentano di
stabilire un’ interazione efficace nel contesto del “problem-solving”.
Riassumendo si possono evidenziare i seguenti strumenti:
- traduzione simultanea con l’ausilio di traduttore/mediatore culturale madrelingua;
- interpretariato telefonico a distanza. Non richiede la presenza fisica dell’operatore;
- uso di traduttori automatici in lingua (Google / Skype Translator, UniversalDoctor);
- uso di materiale multimediale multilingue (uscite video, audio e scritte online);
- uso di materiale cartaceo multilingue (info, procedure operative, consenso informato).
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
32. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
parlare
acquisizione e apprendimento
Parlare è una delle quattro abilità linguistiche.
Queste abilità sono essenzialmente raggruppate come segue:
http://it.wikipedia.org/wiki/Glottodidattica
saper parlare in un monologo
che è una abilità primaria,
insieme a ascoltare, leggere e scrivere
parlare in un dialogo
che è un’abilità integrata.
33. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
BICS e CALP
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
Basic Interpersonal Communication Skills
Abilità comunicative interpersonali di base
servono per esempio per salutare,
interagire nelle azioni quotidiane,
chiedere una semplice informazione.
Cognitive Academic Language Proficiency
Padronanza linguistica cognitivo-accademica
serve per esempio per riassumere,
comprendere e produrre testi argomentativi,
individuare ed ordinare sequenze di fatti.
34. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Processo di comprensione
La comprensione è innanzitutto
un processo globale simultaneo
comprendere un testo perciò
significa innanzitutto attivare
la Expectancy Grammar,
o Grammatica dell’Attesa,
che è un processo
che permette
di costruire un’ipotesi
circa la natura
e il contenuto del messaggio
che si sta ricevendo.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
35. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Expectancy Grammar, o Grammatica dell’Attesa
si basa su
consapevolezza situazionale
(soprattutto riguardo all’argomento
e agli scopi degli interlocutori);
ridondanza,
cioè supplemento di informazioni
reperibili nel contesto;
enciclopedia (conoscenza del mondo),
che permette di creare ipotesi
su quanto potrà venire detto.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
36. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Expectancy Grammar, o Grammatica dell’Attesa
Verifica
del testo
che si sta ascoltando o leggendo;
messa in atto
di precise strategie
di aggiustamento delle ipotesi
fino a sceglierne una
che sia coerente
con tutti gli elementi
del messaggio recepito.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
37. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Le parole chiave della comunicazione “problem-solving”
Interazione:
numerosi studi hanno dimostrato
che
la comprensione
è fortemente potenziata
dalla possibilità
di interagire
con chi trasmette
l’input da acquisire,
o anche solo dalla possibilità
di assistere
ad una interazione tra più persone.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
38. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Le parole chiave della comunicazione “problem-solving”
Contestualizzazione:
contestualizzare
significa
attivare e coinvolgere
tutti gli elementi
del contesto
affinché contribuiscano
a favorire la comprensione.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
39. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Le parole chiave della comunicazione “problem-solving”
Negoziazione dei significati:
capacità di saper risolvere
i problemi di comprensione
che possono sorgere
durante uno scambio verbale.
Svolgere attività
di verifica e controllo
della comprensione,
stimolando
le richieste di chiarimenti,
ripetendo o riformulando
frasi e parole-chiave.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
40. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Le parole chiave della comunicazione “problem-solving”
Ridondanza:
La ripetizione
è un modo
per incrementare
la comprensione.
Fare leva
sulla ripetizione
delle parole-chiave
o sulla riformulazione
delle frasi più importanti.
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
41. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Le parole chiave della comunicazione “problem-solving”
Supporti extralinguistici:
utilizzo della gestualità,
presentazione
di supporti visivi,
oggetti,
dimostrazioni pratiche.
http://app.universaldoctor.com/?user_name=test
42. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Le parole chiave della comunicazione “problem-solving”
Anticipazione:
http://venus.unive.it/aliasve/moduli/didattica_intercultura/mod_ling_studio_Luise.pdf
la comprensione di un testo cognitiva-
mente impegnativo va preparata attra-
verso una serie di attività da proporre al
paziente, con il fine di aiutarlo ad atti-
vare
la Expectancy grammar
e a collegare quanto sta per apprendere
alla sua esperienza e alle sue conoscen-
ze, così da renderlo psicologicamente si-
gnificativo.
Fornire ad es. uno schema dei concetti
chiave in base allo scopo (consenso infor-
mato, procedura operativa).
43. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: la scatola degli attrezzi base
Dopo aver inquadrato i concetti base della comunicazione “problem solving” entria-
mo subito nel tecnico dando per scontato che la logica sottostante all’uso veicolare
di una lingua necessita essenzialmente di una sola cosa obbligatoria:
la conoscenza dell’alfabeto di riferimento.
Tutto il resto, con ovvi limiti funzionali, avviene in automatico con l’uso di strumenti
standard preorganizzati. Possiamo parlare, in termine tecnico, di un allargamento
delle abilità primarie con un risultato di comunicazione significativa ed efficace
senza disporre dell’abilità relazionale integrata tipica del dialogo (possibile que-
sto in modo ottimale solo tra soggetti madrelingua o bilingui).
http://bg.wikipedia.org/wiki/%D0%9B%D0%B5%D0%BA%D0%B0%D1%80
44. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento istituzionale
Materiale in formati diversi su supporti diversi
Opuscoli multilingue per i problemi in gravidanza dal sito della AUSL di Forlì.
Webref:: http://www.ausl.fo.it/Comefareper/Percorsiassistenziali/Percorsonascita/SiamoContenellagravidanzaOpu-
scoliinlingua/tabid/2014/Default.aspx
45. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
approcciarsi alle lingue
Che cos’è l’uso veicolare delle lingue?
È l’uso di strumenti standard, per lo più già disponibili in internet, che offrono tutta una serie di
facilitazioni in ambito comunicativo tra parlanti di lingua madre diversa.
Webref: http://www.ausl.fo.it/Comefareper/Percorsiassistenziali/Percorsonascita/SiamoContenellagravidanzaOpuscoliinlin-
gua/tabid/2014/Default.aspx
Esempio di guida multilingue
per la gravidanza in uso presso
l’AUSL di Forlì.
46. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
approcciarsi alle lingue
Che cos’è l’uso veicolare delle lingue?
Esempio di “trascrizione” del titolo della guida dalle varie lingue. In questo caso non è possibile
il copie e incolla perché le immagini sono “raster” (foto) e non file di testo. Bisogna conoscere in
questo caso i vari alfabeti.
Webref: http://www.ausl.fo.it/Comefareper/Percorsiassistenziali/Percorsonascita/SiamoContenellagravidanzaOpuscoliinlin-
gua/tabid/2014/Default.aspx
47. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Come esempio prendiamo un alfabeto molto lontano da quello latino:
l’alfabeto coreano.
Scopo del modulo:
- creazione di automatismi di risposta affidabili (indipendenti dalla lingua d’uso);
- saper inserire brani di testo organizzati in strumenti automatici d’uso;
- appropriarsi dell’abilità nel riconoscimento dei segni grafici del coreano;
- capire la logica dell’unità sillabica tipica dell’alfabeto coreano.
https://translate.google.com/#it/ko/medicina
48. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Cenni storici essenziali.
La lingua coreana è di provenienza altaica (come il mancese, il giapponese, il turco
e il mongolo).
Con queste lingue ha in comune:
- la struttura morfologica agglutinante;
- l’armonia vocalica;
- la sintassi SOV (Soggetto Oggetto Verbo).
Compone le parole raggruppandole in blocchi sillabici e non in linea orizzontale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Hang%C5%ADl
49. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
L’alfabeto coreano è stato inventato nel 1446 su iniziativa del re Sejong ed è consi-
derato uno degli alfabeti più efficienti e scientifici del mondo.
40 lettere:
19 consonanti 21 vocali.
http://thinkzone.wlonk.com/Language/Korean.htm
50. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
L’alfabeto coreano si impara facilmente tenendo presente che deriva da pochi tratti
assemblabili (la lingua è un po’ più complicata). Per quanto riguarda le vocali:
tratto orizzontale (che rappresenta la terra):
tratto verticale (che rappresenta l’uomo):
il punto (che rappresenta il cielo e prende forma di
mezzo trattino in combinazione con gli altri due segni):
Applichiamo subito alle vocali:
http://thinkzone.wlonk.com/Language/Korean.htm
vocali semplici:
dittonghi in y:
dittonghi in w: dittongo ui:
a ǒ o ǔ iu ae e
ya yǒ yo yu yeyae
wa wǒ wiwewae woe ǔi
51. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Il suono delle consonanti viene prodotto dalle cinque “fonti” della bocca:
labbra; lingua; denti; palato; gola.
Derivazione grafica delle consonanti
http://thinkzone.wlonk.com/Language/Korean.htm
52. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Le consonanti, in base al suono, sono divise tra
sonore (ordinarie, aspirate, forti o raddoppiate)
e sorde (esplosive, affricate, fricative, nasali, liquide).
http://thinkzone.wlonk.com/Language/Korean.htm
53. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Due siti con esercizi/gioco per imparare l’alfabeto coreano (vedi link in basso). Par-
ticolarmente interessante il sito di Valerio Anselmo, grande conoscitore della Corea:
http://www.corea.it/lingua.htm#prove
http://www.aeriagloris.com/LearnKorean/
54. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Una volta imparato a riconoscere i tratti dell’alfabeto, il passo successivo è quello
di impararne i suoni ma siamo già oltre lo scopo di questo corso che si ferma all’uso
veicolare dell’alfabeto per una comunicazione “problem-solving”. Per chi fosse
comunque curioso si può iniziare per l’audio da qui:
http://www.indiana.edu/~koreanrs/hangul.html
gan ho sa
55. Corso ECM 2016
primo set di competenza comunicativa linguistica
Alfabeto/alfabeti: l’alfabeto coreano
Applichiamo immediatamente quanto imparato ad una procedura standardizzata sul
paziente asmatico in uso presso il New South Wales Emergency Care Institut.
http://www.mhcs.health.nsw.gov.au/publicationsandresources/pdf/publication-pdfs/doh-9380/doh-9380-kor.pdf
56. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: individuare la lingua del paziente
Webref: http://www.lep.gov/resources/resources.html
http://www.cultureconnectinc.org/ispeak.html
La prima cosa da fare, per niente banale, è individuare la lingua del paziente. Vedremo in seguito
che lingue veicolari (ad es. l’arabo moderno standard, il cinese mandarino) non sono sempre patri-
monio dei pazienti di quel ceppo linguistico. Verificare attentamente la capacità di comprensione
delle lingue veicolari rispetto al dialetto. Sotto alcuni esempi di siti e brochure multilingue.
57. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: individuare la lingua del paziente
La prima cosa da fare, per niente banale, è individuare la lingua del paziente. Vedremo in seguito
che lingue veicolari (ad es. l’arabo moderno standard, il cinese mandarino) non sono sempre patri-
monio dei pazienti di quel ceppo linguistico. Verificare attentamente la capacità di comprensione
delle lingue veicolari rispetto al dialetto. Sotto alcuni esempi di siti e brochure multilingue.
http://www.cultureconnectinc.org/ispeak.html
58. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: individuare la lingua del paziente
Webref: http://www.vdh.virginia.gov/OMHHE/healthequity/documents/8x11languagecard.pdf
Alcune strutture sanitarie forniscono poster multilingue per l’individuazione della lingua del pa-
ziente. Sotto il caso del Virginia Departement of Health. In questo caso il fine è fornire un tradut-
tore adeguato alla lingua del paziente.
59. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: individuare la lingua del paziente
Webref: http://www.lep.gov/resources/ISpeakCards2004.pdf
Un altro esempio dal sito lep.gov (Limited English Proficiency).
60. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: individuare la lingua del paziente
Webref: http://nnlm.gov/bhic/2004/12/13/emergency-multilingual-phrase-book/
Gli esempi precedenti miravano ad individure la lingua per fornire un interprete (non sempre di-
sponibile nelle strutture ospedaliere). Sotto invece un frasario multilingue in uso presso la British
Red Cross).
61. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: traduzione simultanea “prossimo futura”
Il perfezionamento di strumenti automatici di
traduzione (Google Translator, Skype Translator)
sta raggiungendo sempre più livelli di affidabili-
tà (quantomeno per la “comunicazione minore”
ospedaliera).
È possibile registrarsi nel progetto di sturt up di
Skype Translator (aprile 2015) che al momento
funzione su quattro lingue: inglese, spagnolo, ci-
nese, italiano.
Novantiqua si è iscritta nella lista di anteprima
per l’arabo, il persiano ed il cinese.
A breve sarà possibile iniziare una conversazione
tra due utenti skype nello stesso reparto sempli-
cemente da due computer diversi... Una grande
opportunità che diventerà una standard a costi
irrisori nell’immediato futuro.
Webref: http://www.skype.com/it/translator-preview/
http://vitadigitale.corriere.it/2015/04/09/litaliano-debutta-su-skype-translator-labbiamo-provato/
62. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: uso di traduttori automatici in lingua
Webref: http://nurse.universaldoctor.com/?user_name=WEBDEMO_NURSE&user_passwd=DEMO
Tra le varie proposte esaminate molto funzionale quanto proposto sulle pagine dall’Ufficio Fede-
rale Svizzero per la formazione continua: Universal Doctor Speaker.
Lingue demo: inglese, spagnolo, francese.
Vediamolo insieme.
http://elearning-iq.ch/it/
63. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: le famiglie linguistiche scritte
Webref: http://scriptsource.org/cms/scripts/page.php?item_id=script_overview
Script Source: per farsi un’idea delle scritture sottostanti agli alfabeti più o meno comuni.
64. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: le famiglie linguistiche scritte
Webref: http://scriptsource.org/cms/scripts/page.php?item_id=script_detail&key=Arab
Script Source: sezione sull’arabo.
Sono 169 le lingue che usano l’alfabeto arabo.
65. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Strumenti linguistici: le famiglie linguistiche
Webref: http://en.wikipedia.org/wiki/File:Arabic_Dialects.svg
E’ importante, anche nell’uso di strumenti automatici in lingua, saper individuare le lingue sotto-
stanti agli alfabeti: non tutto ciò che è scritto in alfabeto arabo è solo arabo, non tutto ciò che è
scritto in devanagari è solo hindi.
Una veloce panoramica sui principali alfabeti e le lingue corrispondenti.
Lingua araba: dialetti
66. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue on line: nuovi strumenti di studio
Per lo studio dell’arabo, ad esempio, si tende subito a fare confronti grammaticali
tra l’arabo moderno standard e le varianti egiziana e levantina. Sotto una bella le-
zione sull’uso dei pronomi suffissi nelle tre varianti.
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=UHuJpemMyiI
67. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Contratto di spedalità
Webref: http://www.altalex.com/index.php?idnot=18657
68. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Contratto di spedalità
Webref: hhttp://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Giurisprudenza/cocco_40.pdf
69. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Strutture sanitarie che affrontano il problema immigrazione da molti anni hanno
creato per gli operatori vademecum e strumenti tecnici finalizzati alla conoscenza
di culture diverse ottimali per la comprensione di abitudini sanitarie multietniche.
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
70. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
71. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
72. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
73. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture.
Brochure paziente indu: copia e incolla del testo inglese dal pdf a Google traduttore.
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
74. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture.
Brochure paziente indu: copia e incolla del testo inglese dal pdf a Google traduttore.
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
75. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture.
Brochure paziente sikh: copia e incolla del testo inglese dal pdf a Google traduttore.
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
76. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture.
Brochure paziente sikh: copia e incolla del testo inglese dal pdf a Google traduttore.
Webref: http://www.health.qld.gov.au/multicultural/health_workers/support_tools.asp
77. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Assistenza sanitaria culturalmente competente
Livello di intervento professionale: conoscere usi e costumi delle varie culture.
Brochure paziente sikh: copia e incolla del testo inglese dal pdf a Google traduttore.
78. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Uso della lingua negli uffici pubblici
Webref: http://www.provincia.bz.it/presidenza/download/Opuscolo_Uso_della_Lingua_IT.pdf
79. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Buone pratiche nell’uso di materiale in lingua
Materiale in lingua a disposizione sul sito dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia.
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
80. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Buone pratiche nell’uso di materiale in lingua
Materiale in lingua a disposizione sul sito dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia.
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
81. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Buone pratiche nell’uso di materiale in lingua
Materiale in lingua a disposizione sul sito dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia.
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
82. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Buone pratiche nell’uso di materiale in lingua
Materiale in lingua a disposizione sul sito dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia.
Analisi e “smontaggio” del documento in arabo moderno standard.
Il pdf è protetto e non è quindi possibile effettuare un copia e incolla della parte in arabo, va
scritta “a mano”.
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
83. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Buone pratiche nell’uso di materiale in lingua
Materiale in lingua a disposizione sul sito dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia.
Analisi e “smontaggio” del documento in arabo moderno standard.
Il pdf è protetto e non è quindi possibile effettuare un copia e incolla della parte in arabo, va
scritta “a mano”.
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
84. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Buone pratiche nell’uso di materiale in lingua
Materiale in lingua a disposizione sul sito dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia.
Analisi e “smontaggio” del documento in arabo moderno standard.
Il pdf è protetto e non è quindi possibile effettuare un copia e incolla della parte in arabo, va
scritta “a mano”.
Webref: http://www.ospedali.pavia.it/node/2604
85. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Esercizi in lingua
La parte degli esercizi di questa giornata di stu-
dio mira a far prendere coscienza che la barriera
linguistica è innanzitutto una questione pratica
(aspetto tecnico del discorso fatto sulla “deno-
tazione” e “connotazione” del messaggio). Allo
scopo si presentano:
1 - filmati in lingua originale (arabo, persiano,
francese, inglese, ecc.);
2 - gli stessi filmati coi sottotitoli in inglese;
3 - gli stessi filmati coi sottotitoli in italiano.
Obbiettivo:
1 - dimestichezza nell’uso di materiale in lingua
anche diversa dal latino;
2 - uso di strumenti standard nella gestione di
lingue straniere finalizzate alla cura.
Webref: Divorce Iranian style https://www.youtube.com/watch?v=BBm8GqMNwXU
Loves crime of Kabul https://www.youtube.com/watch?v=SIX1-_h9WBE
86. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue e messaggi: non fermarsi all’apparenza
Vedremo durante questa giornata come gli ambiti
essenziali in cui si svolge la comunicazione “pa-
ziente - operatore sanitario” siano essenzialmen-
te due: - deontologico - legale.
“L’impressione” su chi abbiamo davanti dipende
però da fattori psicologici personali che spesso
non sono attinenti alla realtà.
Facciamo subito un esperimento di valutazione di
un filmato di tre minuti passato sulla TV libanese
“Memri TV” ascoltando prima l’intervista a Mu-
hammad Hassan Al Amin in arabo, poi coi sottoti-
toli in inglese, poi coi sottotitoli in italiano.
Che impressione avete avuto e che idea vi siete
fatti del personaggio:
- con l’intervista originale in arabo?
- con l’aiuto dei sottotitoli in inglese?
-con la traduzione del parlato in italiano?
Come trovare informazioni generali sul personag-
gio in internet?
Webref: http://www.dailymotion.com/video/x9w2ye_muhammad-hassan-al-amin_news
87. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue e messaggi: non fermarsi all’apparenza
Message aux Djihadistes - Merci de choisir une
autre religion ! - Samia Orosemane
Samia Orosemane è una attrice di teatro di origi-
ne tunisina che vive in Francia. Molto conosciuta
per il suo approccio ironico ed intelligente alle
problematiche interculturali.
Esercizio: copia e incolla della traslitterazione
dell’audio in calce alla pagina internet.
Traduzione e valutazione.
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=sFJQplG5SeI
88. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue e messaggi: non fermarsi all’apparenza
Message aux Djihadistes - Merci de choisir une
autre religion ! - Samia Orosemane
Che impressione avete avuto e che idea vi siete
fatti del personaggio:
- aspetto esteriore
- ascoltando l’audio originale in francese?
- con la traduzione dell’audio in italiano?
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=sFJQplG5SeI
89. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue e messaggi: non fermarsi all’apparenza
Run Away di Ziba Mir-Hosseini
è un documentario sull’attività sociale che si
svolge in un centro di accoglienza per ragazze
con problemi sociali a Teheran.
Ci dà uno spaccato quotidiano di impegno e te-
nacia da parte di assistenti sociali determinate
a migliorare le condizioni di vita di adolescenti
alle prese con problemi comuni a qualsiasi socie-
tà moderna.
Luogo: Teheran, Iran
Che impressione avete avuto e che idea vi siete
fatti dei personaggi:
- coi dialoghi originali in persiano?
- con l’aiuto dei sottotitoli in inglese?
-con la traduzione del parlato in italiano?
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=MbsVbyRGqL8
90. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue e messaggi: non fermarsi all’apparenza
Divorce Iranian Style di Ziba Mir-Hosseini è un
documentario che entra nel vivo di un tribunale
islamico a Teheran riportando fedelmente le di-
namiche del processo per cause di divorzio inten-
tate da donne nei confronti dei mariti.
Luogo: Teheran, Iran
Che impressione avete avuto e che idea vi siete
fatti dei personaggi, anche in base a quanto ap-
preso sul diritto di famiglia islamico (nel mondo
sunnita e sciita):
- coi dialoghi originali in persiano?
- con l’aiuto dei sottotitoli in inglese?
-con la traduzione del parlato in italiano?
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=BBm8GqMNwXU
91. Corso ECM 2016
gli obiettivi di comunicazione
per promuovere la salute della popolazione immigrata
Lingue e messaggi: non fermarsi all’apparenza
Loves crimes of Kabul di Tanaz Eshaghian è un
documentario che segue la vicenda di tre ragazze
afghane accusate di crimini contro la morale.
Notevole la possibilità di entrare nel vivo della
società afghana coi suoi pregi e limiti.
Luogo: Kabul, Afghanistan
Che impressione avete avuto e che idea vi siete
fatti dei personaggi, anche in base a quanto ap-
preso sul diritto di famiglia islamico (nel mondo
sunnita e sciita):
- coi dialoghi originali in dari e pashto?
- con l’aiuto dei sottotitoli in inglese?
-con la traduzione del parlato in italiano?
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=SIX1-_h9WBE
92. Corso ECM 2016
sfera emotiva e conflitti: ambito sociale
I molteplici volti della migrazione in Svizzera. Vediamo insieme questi brevi ma in-
teressanti filmati messi on line dalla Confederazione Svizzera che ricorda, anche ai
suoi cittadini, che un lavoratore su quattro in Svizzera è straniero.
Gli episodi di criminalità da parte di stranieri sono di solito inquadrati dai mezzi di
informazione in modo contestuale ed obbiettivo (es. da rsi.ch).
Webref: https://www.bfm.admin.ch/bfm/it/home/publiservice/video/portraets.html
http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2014/01/23--Tre-arresti-nel-Mendrisiotto-Si
93. Corso ECM 2016
sfera emotiva e conflitti: ambito sociale
L’Ufficio federale della sanità pubblica della Confederazione Svizzera (UFSP) ha cre-
ato una serie di strumenti utili ed interessanti nell’ambito del Programma nazionale
Migrazione e salute (prorogato fino al 2017).
Per chi ha seguito i corsi precedenti troverà un approfondimento interessante dei
temi alla base del film: “Quand comprendre peut guérir” (Programma 2002-2007).
Webref: http://www.bag.admin.ch/themen/gesundheitspolitik/07685/07688/14002/index.html?lang=it
94. Corso ECM 2016
sfera emotiva e conflitti: ambito sociale
Innovativo il recente portale di E-learning “Interazione e qualità” pensato per il
perfezionamento online degli operatori sanitari.
Vediamone insieme i punti salienti per medici e infermieri.
Webref: http://elearning-iq.ch/it/
95. Corso ECM 2016
sfera emotiva e conflitti: ambito sociale
I molteplici volti della migrazione in Svizzera.
La gestione dello sfruttamento delle badanti e l’intervento dello stato.
Buone pratiche nel Canton Ticino.
Webref: http://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/cronaca/Badanti-sfruttate-il-Cantone-si-scusa-26845.html
96. Corso ECM 2016
sfera emotiva e conflitti: ambito sociale
Da “Frontaliers” agli “Sketch multiculturalità” l’esperienza di RSI in campo multi-
culturale.
Webref: https://www.youtube.com/watch?v=PCpOOaO-1Y0
97. Corso ECM 2016
“La giustizia non esiste per se stessa,
ma solo nei rapporti reciproci
e nei luoghi dove si stipula il patto di non fare e non ricevere danno”
(Epicuro, Massime XXXII)
Webref: http://letturearabe.altervista.org/la-diceria-del-traduttore/