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WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl
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Sommario
RELAZIONE GENERALE PER L’ANALISI DELL’USO DEI “QUADRATONI DA VISITA”:.......................................... 3
AMLETO....................................................................................................................................................... 5
LOGO VERDE................................................................................................................................................ 8
LOGO ROSSO ..............................................................................................................................................10
MONDO......................................................................................................................................................14
ANALISI SITI WEB........................................................................................................................................19
IDEE PER PROMUOVERE L’AZIENDA............................................................................................................31
Regole per la creazione di brochure............................................................................................................33
Regole per l’utilizzo di testimonianze come forma di presentazione (e non solo) ........................................34
POSSIBILITÀ PER AL BO.DI. (per l’utilizzo di testimonianze e/o testimonials) ...............................................37
Test per un qualsiasi prodotto (prima che venga realizzato come prototipo)...............................................38
Analisi effettuata sulle tecniche di 4 aziende famose nel mondo.................................................................43
Strategie di marketing con uso di QR code..................................................................................................46
1° idea per la promozione dell’azienda: ......................................................................................................47
2° idea: Comunicazione dell’azienda tramite video istituzionale..................................................................48
Fotografie, emozioni o testimonianze? .......................................................................................................51
Comunicazione non verbale: non sono solo i gesti!.....................................................................................52
Lo slogan non è per tutti.............................................................................................................................53
I colori del web...........................................................................................................................................54
Call-to-Action “chiamata all’azione”............................................................................................................55
Analisi della situazione aziendale della comunicazione................................................................................56
Studio sulle “best practices” nel campo della comunicazione web aziendale...............................................69
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RELAZIONE GENERALE PER L’ANALISI DELL’USO DEI “QUADRATONI DA
VISITA”:
L’utilizzo dei bigliettini cartacei è un tipo di marketing non convenzionale e sfrutta la forma di promozione
pubblicitaria a basso budget con mezzi che fanno leva sull’immaginario ed i meccanismi psicologici degli
utenti finali.
Questo, sin dal periodo antecedente alla seconda guerra mondiale, è il metodo più veloce e per arrivare ad
un ampio pubblico per effettuare propaganda e pubblicità, però si potrebbe sfruttare questa forma creando
non solo dei volantini da leggere ed archiviare, ma rendendoli anche una risorsa per appunti (magari
riguardanti il web o alcuni suoi utilizzi specifici) perché se una cosa viene trattata troppo genericamente
spesso viene presa poco in considerazione e/o poco memorizzata.
In questo caso stiamo prendendo in considerazione il marketing esperienziale, cioè tenendo conto che non è
importante il prodotto in sé, ma l'esperienza che il prodotto stesso permette di ottenere al consumatore:
1. Nel momento in cui viene percepito uno stimolo esterno al consumatore, esso risponderà scegliendo
il prodotto più accessibile e quello che risponde meglio alle caratteristiche richieste (ovviamente
puntando al massimo risultato con la minima spesa);
2. Se l’individuo percepisce degli stimoli sociali e commerciali provenienti dall’ambiente/mercato, il
sistema cognitivo del consumatore fornisce delle risposte che però saranno condizionate dalle scelte
degli altri per una maggiore efficienza.
Tenendo presente che un biglietto ti questo tipo può essere trovato solo in alcuni posti (ovviamente non lo
troveremo uno in ospedale o in panificio) o addirittura verrà consegnato a mano.
Esso potrà fornire la visibilità all’azienda a coloro che ne hanno bisogno, o ne avranno in un prossimo futuro,
magari mettendo a confronto la azienda con la quale hanno già contatti con una concorrente e magari che
offre servizi migliori o addirittura servizi nuovi.
Essendo in forma cartacea fornisce la possibilità di contattare in qualsiasi momento la società (se la
propaganda fosse su internet o sul giornale dovremmo avere sempre sotto mano il mezzo per poterla
consultare) e pone allo stesso piano il soggetto con la società facendolo sentire a proprio agio.
Lo scopo del marketing per una azienda è la capacità di esprimere offerte uniche all’interno del mercato
rispetto ai concorrenti, ma allo stesso tempo deve basare la propria comunicazione del prodotto per
renderlo desiderabile ed essenzialmente l’unico per soddisfare tutti i bisogni.
Esso deve accattivare il cliente dimostrandogli di essere in grado di realizzare i benefici attesi, in questo caso
attraverso i biglietti si è in grado di dare una prima impressione dei un lavoro che è possibile realizzare e
della qualità di esso sul quale il cliente potrà contare.
Facendo un’analisi dei modelli più evoluti della pubblicità, da parte dell’azienda, troviamo il modello delle 4I
– 4C di Fabris il quale prende in considerazione:
 4 I : impatto, interesse, informazione, identificazione
 4 C : comprensione, credibilità, coerenza, convinzione.
L’azienda quando soddisfa questi requisiti sta creando una pubblicità competitiva ed efficiente da poter
immettere sul mercato.
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In questo caso nelle 4 I vengono presi in considerazione come impatto l’effetto finale che il biglietto avrà su
chi lo guarda, esso susciterà e creerà interesse (o meno), fornisce una parziale informazione dell’obiettivo al
quale si punta (fino a quando il biglietto non viene girato) e il cliente entrando in contatto con l’azienda si
deve anche parzialmente identificare nei suoi lavori.
Le 4 C vengono realizzate da questi biglietti con il retro, cioè:
- La comprensione dello scopo la otteniamo solo leggendo il testo dietro e i dati dell’azienda, questo
può creare una iniziale curiosità;
- La credibilità dell’azienda viene a crearsi, da parte del consumatore, solo dopo aver preso contatto
con essa ed aver potuto valutare il suo operato, però la credibilità può anche venir assunta da altri
fattori come il passaparola, la fiducia in una azienda finanziariamente affidabile ecc.
- Anche il fatto della coerenza si viene a valutare dopo un primo approccio con l’azienda, però può
essere anche valutato attraverso lo stesso biglietto che diventa quasi una presentazione muta e
propria di come l’azienda cerca di porsi verso il cliente;
- La convinzione è un elemento fondamentale che l’azienda deve essere in grado si suscitare nei
clienti perché è grazie ad esso che si baserà tra di due soggetti il rapporto di fiducia e di stabilità.
Questa è una tipologia di pubblicità di teoria debole, la quale ha lo scopo di rafforzare le convinzioni dei
consumatori, ma non gli impone una nuova opinione.
Ora analizziamo i 4 “quadratoni” sviluppati dalla Bo. Di. Srl tenendo presenti questi aspetti.
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AMLETO
L’uso di una foto in bianco e nero può essere vista come un tabù visto che attualmente i colori fanno parte
della vita di tutti noi, e tutti noi abbiamo qualche volta voglia di scappare dalla monotonia di questo mondo.
L’uso delle foto in bianco e nero richiama un personale senso estetico. Per alcuni rappresentano la
naturalezza, la vera forma di ciò che viene rappresentato e soprattutto al significato vero. Però l’uso delle
foto a colori richiama anche una nostalgia, un sentimento drammatico, il quale delle volte annulla quasi del
tutto la possibilità del soggetto di soffermarsi sul biglietto e quindi sul messaggio.
Le foto in bianco e nero però hanno anche la capacità di legarci a dei ricordi, dei sogni mai realizzati e quindi
di creare internamente delle speranze per una loro realizzazione, come attraverso la sua vista sul web, ma
soprattutto l’essenzialità della vita stessa.
L’immagine è fortemente legata alla frase d’effetto tratta da Amleto, però salta subito all’occhio che è
presente un forte contrasto tra la forma della foto e quella della scritta, cioè il cambio di colore e genere.
Il legame tra di esse, oltre alle parole, è il colore; il bianco crea come una continuità con la foto e il logo
riportato sull’angolo inferiore sinistro.
Il forte colore fuxia della nuvoletta di dialogo attualizza il tutto, però allo stesso tempo lo rende quasi falso,
astratto.
Il contrasto tra il voler inserire un testo in una nuvola di dialogo così e la foto ci sta, però magari si sarebbe
potuto usare un colore più volto sul pastello, richiamando i colori tenui dello sfondo ed allo stesso tempo
facendolo risaltare rispetto al contesto, magari con un verde o un rosso e la scritta o bianca o nera per farla
risaltare.
L’uso del colore rosa, per la nuvola di dialogo, spesso viene associato ad un colore femminile e che esprime
romanticismo, delicatezza, sogni (in questo caso è molto indicato per creare un contatto tra passato e
presente). Con l’uso di questo rosa shock si vuole incuriosire e far parlare si sé coloro che lo guardano; però
usando un colore di una tonalità più chiara si riflette un senso di energia e senso di relax.
Usando l’associazione bianco-nero con una scritta rosa ci si vuole rivolgere soprattutto ad un pubblico
femminile.
Essendo già l’immagine non perfettamente squadrata, cioè il teschio leggermente inclinato e lo sguardo
dell’uomo rivolto verso il basso; notando il rispetto della regola dei due terzi per il volto, la scritta si sarebbe
potuta inserire un po’ ruotata per non dover coprire troppo la figura dell’uomo ed allo stesso tempo
riempire lo sfondo grigio e triste che riempie l’angolo superiore destro.
Possibilità 1:
Per essere reso più attuale un biglietto di questo genere potrebbe avere avuto, al posto della foto di Amleto,
una foto rappresentante magari una vignetta di due bambini/ragazzi in un parco (sempre in bianco e nero
con le scritte rosa, o blu, in base a quale pubblico ci si vuole rivolgere) davanti ad un bivio, con dei cartelli che
rappresentano L’ESSERE O NON ESSERE e si guardano sbigottiti. Sul fondo della vignetta la scritta: “questo
(non) è il problema. Il problema è farsi trovare...” mantenendo il logo dell’azienda in basso a sinistra. Però
potrebbe venir interpretata come una cosa di poco conto e troppo scherzosa e banale per riuscire a
rappresentare l’immagine fornita di una azienda informatica.
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Possibilità 2:
Dato che la parola ESSERE inizia per “E” si potrebbe giocare con il fatto che, essendo in un momento di crisi
economica non solo locale; per valorizzare l’ESSERE si possa proprio introdurre nella parola il simbolo
dell’euro (€) e di barrarlo all’interno della parola NON ESSERE.
Ovviamente il colore dell’Europa è il blu e il simbolo dell’euro viene riprodotto in giallo, però in questo caso
si potrebbe porre il simbolo in blu su uno sfondo neutro per farlo risaltare.
Questo gioco potrebbe anche catturare l’attenzione soprattutto delle aziende, le quali, dopo le famiglie,
sono in una posizione di maggiore difficoltà economica ed anche di comunicazione.
Il fatto di giocare proprio con questo simbolo conosciuto da tutti fornisce un’anticipazione che nel biglietto si
tratterà di cambiamenti, non solo economici, ma che potrebbero diventare l’incipit per risolvere l’attuale
problema. Questo potrebbe aiutare a farsi rendere più visibili ed aumentare i propri contatti.
Nella scritta posta nel retro si potrebbero valorizzare anche in questo caso delle parole chiave come:
“aumentare” “visibilità” “contatti commerciali” ecc. per rendere accattivante il progetto.
La foto che riempie il biglietto è empatica, colui che la guarda prova una emozione in base alle proprie
esperienze vissute attraverso la frase stessa o l’immagine. L’empatia che si crea tra il biglietto e colui che lo
guarda deve non solo creare un legame tra i due, ma anche riuscire a creare un ulteriore collegamento tra la
frase/foto e la società che si sta presentando attraverso esso.
Questo biglietto rimarrà più impresso a coloro i quali hanno un particolare interesse verso l’arte, il teatro, la
storia, la poesia perché collega i loro interessi con l’azienda, ma potrebbe allo stesso modo anche far
crescere la curiosità anche a coloro che non hanno una conoscenza di queste materie e quindi farli
interessare al fatto di questa associazione foto-azienda.
Però potrebbe anche suscitare sentimenti di tristezza a causa dei colori così tendenti al cupo ed al grigio;
oppure potrebbe essere visto come rappresentazione di questo attuale periodo di crisi dal quale dobbiamo
porci la domanda: ”come facciamo a farci trovare?” e quindi come un incitamento a reagire.
Essa può venire intesa come una comunicazione che pone al centro il consumatore; cerca di far identificare il
consumatore nella comunicazione d’azienda utilizzando un linguaggio conosciuto e facendogli intendere che
con la loro collaborazione riusciranno a prefiggere gli obiettivi di entrambi.
In maniera non visibile, il ricevente del messaggio fornito dal biglietto occupa una posizione di inferiorità nei
confronti del flusso comunicativo e ne subisce gli effetti non essendo manipolato nelle proprie opinioni, ma
rafforzando quelle che ha se sono nella stessa lunghezza d’onda di quelle poste dal biglietto.
Il biglietto potrebbe venir realizzato come cartoncino semirigido; avendo anche una foto conosciuta può
essere usato come segnalibro, appeso per bellezza o come foto-promemoria.
Però potrebbe anche venir plastificato rendendolo resistente e duraturo nel tempo come rappresenta la foto
nella storia.
La scritta dei dati sul retro potrebbe venire leggermente ingrandita e magari si potrebbe mettere in grassetto
solo il nome della società così da farci cadere l’occhio.
Però avendo inserito la possibilità di un collegamento diretto con il sito alcuni dati potrebbero venir tolti per
creare anche curiosità sul dove è ubicata la società e come poterla raggiungere e contattare.
Inserimento nella seconda facciata/retro di una frese come: “IO CI SONO, E TU?” anche per creare una sorta
di conversazione con il lettore ed interrogarlo sul fatto che come persone siamo in grado di scegliere e
pensare autonomamente, al contrario dalle macchine.
Il passaggio da dei colori tenui e tendenti al grigio ad arrivare al bianco candido dà l’impressione di un
cambiamento, di una nuova aria pulita.
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Il bianco è un colore che indica purezza, candore ed allo stesso tempo può dare anche la sensazione di
vuoto, di incompleto.
Infatti, dagli anni 2000 si è iniziato ad usare molto il genere minimal, cioè l’uso di un solo colore per una
intera superficie per far risaltare tutto il resto e soprattutto semplificarlo. I colori si annullano e così facendo
ci si focalizza principalmente sulle finiture, ed in questo caso vengono a risaltare le scritte dei dati
dell’azienda ed il testo per la promozione della società.
Avendo inserito una nuvoletta di dialogo ovale nella facciata principale, nel retro si potrebbero smussare gli
angoli del colore della scritta per rendere tutto più omogeneo.
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LOGO VERDE
Ad un primo impatto con il biglietto, c’è la curiosità di prenderlo in mano per tastare con mano se le
mascotte raffigurate sono in rilievo, per valutare il tipo della carta usata, per controllare se c’è una stampa
anche sul retro ecc., questo rende ancora più partecipe il cliente ed è propenso a conservare il biglietto.
Con l’uso dei colori bianco-verde-grigio si viene a richiamare l’ecologia, la natura; richiama i biglietti che si
trovano in giro riguardanti il riciclaggio, la natura, il territorio.
Il colore verde è il colore dell’Io, della vitalità, del riposo come espressione di difesa, ma viene anche
associato alla fortuna, alla speranza ed al via libera per effettuare qualcosa.
Questo colore evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione, però viene generalmente scelto come
colore da coloro i quali preferiscono l’individualità.
Questo ultimo aspetto si lega molto alle immagini presenti nel biglietto stesso, l’immagine che evidenzia una
sola figura rafforza ancora di più il senso del colore.
Guardando lo sfondo notiamo la serialità e la ripetitività della mascotte della società; l’accostamento del
colore grigio e del bianco rende il tutto non rilevante, quasi superfluo e quindi aiuta ancora di più a
focalizzare l’attenzione sui colori presenti, in questo caso il verde.
Il fatto della ripetizione delle figure sullo sfondo può rappresentare la serialità delle nostre vite e quindi che
ad un certo punto una di esse ci cambia la prospettiva; in questo caso la figura verde incentra l’Io rispetto
alla serialità e fortifica il fatto di dover essere aiutati (e quindi trovati) per riuscire a realizzare un
cambiamento.
Però questa serialità potrebbe anche suscitare il sentimento opposto, cioè il fatto di essere tutti uguali e
quindi non riusciremmo a far risaltare come vorremmo l’idea della società all’interno del mercato.
Per incentrare l’attenzione sul volantino, la nuvola di dialogo è posta proprio al centro del foglio per far
soffermare l’attenzione sul testo in essa contenuto.
Il testo, volutamente bianco, non entra in contrasto con l’insieme del biglietto, però diventa anche
facilmente dispersivo, ma l’inserimento di un ulteriore colore potrebbe creare ancora più confusione.
Avendo come obiettivo la promozione, questo biglietto sarà come una presentazione della società ed
esprimerà il fatto di essere attenti alla natura, ma anche a voler valorizzare ogni singolo elemento che per la
collettività diventa essenziale. Infatti con l’uso di internet, delle mail e del computer stesso, siamo stati
portati a renderci conto di non dover per forza utilizzare molta carta per comunicare, ma basta avere un
computer ed una connessione internet.
Il biglietto non vuole rappresentare un senso di aggressività verso il mercato, vuole semplicemente
rafforzare le convinzioni che il cliente ha verso alcuni principi, come in questo caso il puntare sul verde e
sull’ecologia e quindi potrebbe venir realizzato con carta riciclata.
Indirettamente però il biglietto colpisce gli atteggiamenti ed i comportamenti che il cliente assume verso
questi principi; se nota che è stato realizzato con carta riciclata associa la stessa azienda al fatto che, magri,
non spreca tanta carta, che sta attenta al fatto della raccolta differenziata etc.
Tutte queste piccolezze a poco a poco incideranno sull’idea che il cliente ha dell’azienda, ma soprattutto sul
modo di porsi verso questa. Se il cliente ha gli stessi principi sarà più propenso a collaborare ed ad espandere
queste idee, ma se non se ne cura sarà solo un dettaglio che verrà intuito marginalmente e non graverà sul
rapporto che si viene a creare tra di loro.
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Sia il colore verde, che quello grigio, non sono molto brillanti e questa graduazione di colore rende un po’ più
“reale” la percezione della naturalità, ma soprattutto rappresenta la tranquillità.
In questo biglietto la mascotte non viene messa in risalto come una star, ma viene posta ad un livello medio;
questo fa sì che non si vengano a creare discriminazioni e che faccia anche un po’ sorridere colui che la
guarda e venga reso partecipe.
Nella facciata principale, volendo far risaltare una sola figura su tutte, si va ad evidenziare il valore
dell’individualismo, del fatto che sì facciamo parte di una collettività, ma ognuno di noi ha dei bisogni propri
da soddisfare, i quali sono diversi da quelli degli altri.
Questo collega il biglietto al grado in base al quale gli individui sono integrati all’interno di gruppi; in questo
caso possiamo associalo sia all’individualismo, come il fatto che ogni persona deve percorrere un proprio
percorso realizzato prendendo delle proprie decisioni, ma possiamo collegarlo anche al collettivismo, che
indica l’integrazione del soggetto in gruppi forti all’interno dei quali lui ha un minimo potere decisionale.
Analizzando il biglietto nella società può venire preso in considerazione anche l’avversione all’incertezza, cioè
il grado di tolleranza di una società verso l’incertezza e l’ambiguità di alcuni messaggi o pensieri; in questo
caso si valutano le varie opinioni, ma è un valore totalmente soggettivo, cioè ci può essere solo una verità ed
è la nostra.
Analizzando il biglietto all’interno della cultura di una collettività, che rappresenta un sistema di valori
condivisi, non è necessario che tutti i soggetti abbiamo le medesime idee, anche perché esso stesso
rappresenta ed esalta la diversità del singolo.
Lo scopo di questo bigliettino, oltre a far conoscere la società, fornirà anche un biglietto da visita
valorizzando il lavoro effettuato per realizzarlo, delle scelte per il materiale, dei colori, ma soprattutto fornirà
un quadro completo sulla realizzazione di un lavoro effettuato direttamente dall’azienda (anche se per se
stessa) che oltre alla forma cartacea inciterà il cliente a visitare il sito per valutare non solo la parte grafica,
ma anche l’aspetto creativo e dinamico che la società esprime attraverso le sue idee e i suoi progetti.
Il logo dell’azienda posto sulla facciata principale in basso a destra potrebbe essere più grande di qualche
punto.
Sul retro del biglietto notiamo la volontà di riuscire a farsi conoscere dal cliente puntando quasi ad un
dialogo diretto con il cliente (come avviene durante la cooperazione) e soprattutto farsi riconoscere anche
attraverso la mascotte, e non solo attraverso il logo.
In entrambi i fronti del biglietto vengono usate delle linee abbastanza fluide e senza spigoli che rendono il
senso di qualcosa di morbido, di non pericoloso e soprattutto di sano e coinvolgente grazie al quale sarà
possibile entrare in contatto.
Anche in questo caso la parte riguardante i dati della società andrebbe leggermente di dimensioni maggiori
così da non soccombere alla mascotte accanto, ed anche il testo posizionato nel riquadro verde andrebbe un
po’ aumentato così da poter ruotare la nuvoletta verso la parte bianco del foglio e ridurla.
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LOGO ROSSO
Il colore che viene usato è il rosso che può assumere vari significati come la passione, l’energia, l’importanza
del testo sottolineato, ma accostato al bianco può anche dare l’impressione dei colori dei segnali di pericolo
e/o di divieto (potrebbe stare ad indicare a colui che guarda che si deve soffermare un momento a leggere
ciò che c’è scritto, a pensare ciò che quel volantino rappresenta o vuole rappresentare).
Il colore evoca l’istinto a cercare una motivazione per evitare una qualcosa (reazione fortemente radicata nel
nostro cervello)perché:
- È il colore dell’errore, del fallimento, del debito e azione un imprinting negativo;
- Allo stesso momento però evoca il bisogno di agire con una certa urgenza (infatti generalmente i
pulsanti di acquisto vengono evidenziati in rosso).
Il bianco ed il rosso generalmente sono colori che richiamano le pubblicità delle banche o della
sanità/prevenzione, ma che creano sempre un forte impatto a chi li guarda potendo attirare l’attenzione di
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qualsiasi fascia d’età. Però esso, essendo un colore primario, è fortemente collegato ai bisogni fondamentali
di ogni individuo.
Il rosso è uno dei colori che risalta di più su sfondo bianco (oltre al nero, però troppo banale) però si
potrebbe provare a realizzare una variante blu/azzurra con sfondo bianco richiamando i colori base che
troviamo durante l’utilizzo di un computer.
Essendo il rosso un colore inscindibile per la nostra collettività, esso viene associato alle principali maggiori
case italiane come la Fiat per l’ambito automobilistico e delle corse, per il Milan in ambito calcistico ecc. e
questa associazione potrebbe portare una maggiore visibilità ed interesse, oltre al senso del patriottismo.
All’interno della società e della nostra cultura italiana il rosso usato può venire collegato come colore
primario, legato alla musica Pop, agli anni ’60 e soprattutto nell’ambito tecnologico come uno dei primi
colori usati per realizzare effetti speciali all’interno di film e foto.
Per richiamare il fatto che si sta parlando del web si potrebbe inserire una freccia/icona nera vicino alla
nuvoletta con la scritta nella facciata principale. Questo potrebbe rendere interessante il messaggio verso
una persona che ha un minimo di dimestichezza con il computer o magari interesse ad ampliare le proprie
prospettive per l’uso di esso, ma può anche scoraggiare coloro che non ne sono appassionati e quindi
associano l’icona a qualcosa che per loro è superficiale.
Usando solo 3 colori nella prima facciata la scritta nera presente nella nuvoletta dovrebbe essere più
centrale perché contiene, oltre all’unico testo presente, anche la parola chiave che è la cosa che colpisce di
più chi lo guarda. Però se il logo della società venisse spostato piò in alto e magari avesse un contorno nero
fino creerebbe quasi una risposta alla domanda retorica sopra, perché così messo si mimetizza troppo con il
rosso delle figure accanto.
Avendo a disposizione una figura molto stilizzata, se dovesse esserci l’occasione di associarla ad un evento o
ad una manifestazione, si potrebbe metterle di fianco degli elementi che la potrebbero contraddistinguere
(ad esempio il gugjet rosso, simbolo della Carnia e del territorio nel quale si trova la società del bigliettino).
La presenza delle figure a metà può stare a significare due cose:
 Le figure vogliono essere trovate da chi legge e quindi sarà istintivo girare il foglio per vedere se si
completano;
 Le figure sono incomplete e per riuscire a vederle complete bisogna in qualche modo entrare in
contatto con l’azienda (anche solo tramite il sito),però che scopriremo solo se giriamo il bigliettino,
e rappresentano una sorta di indecisione (voglio o no essere trovato?!)
Però la figura incompleta può essere vista anche come un progetto creato a metà, anche volutamente, che
non è stato interamente creato per questo fine , ma vuole essere completato proprio da chi lo guarda e ne
può immaginare personalmente la parte mancante, quasi un coinvolgimento.
In tutto il bigliettino sono state usate delle linee curve che creano un’armonia, oltre ad essere presenti nelle
figure e nella nuvoletta, richiamano gli angoli arrotondati del logo della società stessa.
L’uso di linee curve da l’idea di essere disposti a nuove idee e questo associato al fatto di avere in ordine il
testo crea quasi uno schema.
L’uso di linee curve crea un senso di rilassamento, percezione del colore e della protezione, in questo caso
riferito al fatto della fiducia da concedere alla società.
Se lo schema viene tenuto presente nella prima facciata (come in questo caso) si vuole dare un aria di
professionalità, ordine, ma anche di staticità e quasi di autorevolezza nel voler esporre i propri lavori e
progetti.
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Nella facciata iniziale c’è tanto spazio bianco al centro del foglio e può far disperdere tutto il lavoro, però può
suggerire di fare come se dovessimo scrivere noi una risposta al fatto di farsi trovare.
Questo introduce una possibilità per annotarci qualcosa creando il biglietto con il cartoncino e non
plastificando il foglio (magari per annotare un primo incontro o una informazione) e dà anche la possibilità di
adattarlo alla tasca (se è troppo rigido è scomodo da tenere in tasca o in borsa) e può anche diventare utile
come segnalibro o come magari possibile biglietto da visita.
In questi ultimi casi potrebbero essere effettuate delle stampe con diverse dimensioni per essere facilmente
conservati come ad esempio rettangolari (di lunghezza maggiore all’altezza) per esprimere un senso di
coinvolgimento, oppure con l’uso di angoli arrotondati richiamando le linee presenti nel biglietto.
Se ruotassimo la nuvoletta verso il centro, tutto lo schema rigido dell’insieme cambierebbe e creerebbe
movimento e dinamicità, un senso di libertà (ma anche una possibile mancanza di regole) che è legata anche
alla navigazione nel web e dalla possibilità di esprimere i propri pensieri senza restrizioni.
La frase potrebbe essere modificata: “SUL WEB L’IMPORTANTE NON è ESSERCI, MA FARSI TROVARE.”
Esso racchiude anche già al suo interno il senso stesso dell’azienda e quindi incita ad andare a scoprire nel
retro il DOVE farsi trovare.
Però questa frase potrebbe anche essere un suggerimento per navigare responsabilmente e, se necessario,
rivolgersi a persone competenti per la propria presenza sulla rete.
Nella parte posteriore in entrambi i casi la scritta con i dati della società dovrebbe essere più in grassetto così
da poter risaltare rispetto alla figura ed al cerchio con il collegamento al sito.
Se prendiamo in considerazione il testo dove viene brevemente descritto cosa fa l’azienda leggiamo tutto di
seguito, invece si potrebbe riprendere la formattazione del testo davanti evidenziando delle parole chiave in
rosso come: “visibilità”, “contatti” per rendere più appetibile il contatto con essa anche perché nel retro il
colore rosso è molto dominante e la scritta si perde nell’insieme.
1° retro:
Nel retro con la scritta rossa a destra si potrebbe allineare il testo a destra per rendere il tutto meno
squadrato e formale, mentre si potrebbe ruotare la parte con i dati della società ed alzarli graficamente per
non avere il cerchio rosso troppo attaccato alla figura a destra.
Però solo se anche nella parte davanti viene applicata la regola dello schema fisso nella composizione
grafica.
Lo spessore dei cerchi potrebbe essere ridotto per non renderlo così l’epicentro di tutto. Però per farlo
risaltare si potrebbe spostarlo nell’angolo superiore a sinistra per bilanciare un po’ l’effetto del bianco-nero-
rosso.
2° retro:
Lo spessore giusto per esso sarebbe come nel biglietto con la figura a metà, che cattura l’attenzione ed allo
stesso tempo invoglia ad utilizzarlo per vedere cosa si cela dietro esso.
Per entrambi i retri:
Però avendo già sul biglietto tutte le indicazioni dell’azienda, magari si potrebbe spostare il logo invece che in
alto a sinistra in alto a destra per colmare l’angolo vuoto e così da creare quasi una cornice ai dati.
Però non avendo il logo vicino al nome esso potrebbe non essere preso in considerazione, oppure si
potrebbe allineare il testo a destra e mantenere il logo a sinistra per colmare lo spazio bianco.
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Potrebbero essere inserite nel retro in un angolo delle righe vuote dove poter appuntare un nome, un
numero, una informazione inerente magari ad un accordo o ad un appuntamento.
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MONDO
Questo biglietto a primo impatto sembra quasi volerci inviare un messaggio della situazione attuale della
Terra. Un messaggio al suo interno complesso perché raffigura la Terra in mezzo al nulla, come se fossimo da
soli nell’Universo.
Questo sfondo nero, cupo, sembra come voler inghiottire l’immagine della Terra, come se la nostra fine
fosse imminente ed il tutto suscita un senso di angoscia e terrore, infatti è il colore del caos.
Esso però sta ad indicare anche un processo di passaggio e di trasformazione attraverso la quale, magari si
potrebbe intuire uno stimolo alla scoperta delle tenebre qui rappresentate (ciò che ci circonda).
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La fascia blu tra la Terra e l’oscurità si oppone al nero e crea come un’aurea che crea speranza, come se
rappresentasse l’atmosfera; anche se il blu è un colore freddo, in questo caso riflette un sentimento quasi di
salvezza, di mediazione, di un passaggio.
L’immagine della terra è perfettamente posizionata al centro del foglio e cattura tutta l’attenzione, anche se
le immagini di posizione rosse catturano ancora di più la nostra attenzione.
Il contrasto di tutti i colori presenti all’interno del biglietto fanno sì che chi lo guarda cerca di stare molto
attento a tutti i livelli di colori-significati presenti (principale: rosso, secondario: Terra, ultimo: nero-sfondo).
Ovviamente avendo dei colori così forti il biglietto rimarrà più impresso come immagine che come scritta-
parole e questo può indurci ad associare al fatto delle connessioni con il mondo che ci circonda la società del
biglietto stesso.
La nuvola di dialogo, rossa come le immagini di posizione, ci fa riflettere sul fatto di dove ci troviamo
fisicamente nel momento in cui leggiamo il biglietto, ma allo stesso tempo inconsciamente il nostro sguardo
cerca nella cartina del mondo la propria nazione (all’incirca).
Questa reazione è causata dalla curiosità irrefrenabile che l’uomo ha di certezze, infatti, nella nostra attuale
società, c’è una tolleranza molto bassa verso l’ambiguità e l’incertezza (causate anche dalla paura di
sbagliare); tutti vogliono essere sicuri di ciò che fanno per non incombere in ulteriori problemi.
Però questo potrebbe suscitare reazioni contrastanti, trovandosi sulla cartina non si fa caso di tutto il resto,
ma al contrario potrebbe indurci a capire cosa c’è sotto.
Allo stesso tempo con i sempre incombenti mutamenti del mondo che ci circonda, si tende alla ricerca di
similarità e utilizzo di regole generali uguali per tutti i gruppi per creare l’universalismo.
L’avvento del web ha portato all’intero stravolgimento delle regole perché ogni Nazione ne ha delle proprie
che però entrando in conflitto magari con quelle di altre Nazioni; non essendo ancora ben chiaro quali
possono essere applicate e quali no, si è venuta a creare una conflittualità grazie alla quale tutti si sentono la
possibilità ed il diritto di dire e/o scrivere qualsiasi cosa pensino riguardo qualsiasi argomento.
Questa immagine incentiva la comunicazione tra persone di posti diversi, ma indirettamente propone che
questa comunicazione passi attraverso questa società, grazie alla quale questa comunicazione potrà davvero
essere efficiente e affidabile.
L’immagine richiama un po’ Google Maps e quindi una persona che sa anche parzialmente che cos’è e come
funziona come applicazione e viene associato direttamente ad internet, ma se una persona non è molto
informata su questi aspetti, l’immagine potrebbe venir interpretata come connessione magari satellitare,
delle televisioni o di altre apparecchiature.
Le immagini che rappresentano le posizioni nelle varie parti dell’immagine sono come degli indicatori di
posizione e sarebbe più stimolante se ognuno di essi avesse una lettera diversa, così magari da formare un
nome o una dicitura (essendo già graficamente collegati), magari anche non creando un significato ben
preciso.
Questa immagine usata può venir compresa da tutti quelli che la vedono perché è una raffigurazione
mondiale della nostra Terra.
Se dovesse esserci la possibilità di ampliare gli obiettivi della società questo biglietto potrebbe essere lasciato
anche a stranieri, ovviamente cambiando la lingua dei messaggi, ma il suo senso non cambierebbe.
Essendo una forma di marketing non convenzionale sfrutta la capacità di arrivare a più soggetti finali con
l’uso di semplici testi ed immagini, fornendo la possibilità di libera interpretazione.
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Usando anche in questo caso il colore rosso si richiama al fatto dell’evocare una reazione del cliente ad una
situazione, in questo caso potrebbe essere di accettazione all’ammodernamento rispetto alla rete ad al web,
ma anche una reazione contraria, ovvero di rifiuto.
Però in entrambi i casi nell’inconscio del cliente rimarrà impressa la reazione al biglietto e quindi una sua
propensione a ricordare l’incontro con l’azienda.
L’immagine crittografata per il collegamento al sito presente sul retro potrebbe essere contenuta all’interno
del logo dell’azienda nell’ultimo quadratino (quello più grande) richiamando contemporaneamente così i tre
colori principali: il nero, il bianco ed il rosso.
Richiamando i colori della facciata principale creiamo una continuazione del discorso e soprattutto dello
scopo che avrà questo biglietto.
Seguendo l’obiettivo di rimanere impressi, si potrebbe rendere leggermente più grande la scritta centrale
così da far scorrere l’occhio sui punti più “bianchi” presenti sulla facciata e quindi aumentando la curiosità e
l’interesse.
Se l’obiettivo è di farsi trovare e creare un rapporto di lavoro si potrebbe puntare più sull’aspetto grafico e
quindi visivo (come si è fatto nella facciata principale) però stando attenti a non rendere il tutto troppo
pesante e carico di colori. Però si potrebbe ingrandire il logo della società e spostare più a destra l’immagine
di posizione rossa rendendo simmetrici i colori (rosso in due angoli opposti e bianco un angolo e la scritta
centrale).
L’idea di inserire solo i dati essenziali per il contatto con la società è utile per il fatto di coloro che sono
esperti, o hanno una minima conoscenza di internet, ma se dovessero esserci dei problemi o urgenze
sarebbe più utile avere magari il nome ed il numero di telefono; soprattutto il nome della società!
Venendo usato anche come biglietto da visita, in questo caso, sarebbe utile crearlo plastificandolo,
rendendolo così resistente sia fisicamente, che per fornire un’aria forte e resistente da qualsiasi problema
anche della società.
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Nel secondo capitolo ho scelto dal web tre siti internet di diversa natura; uno di ambito turistico-locale, uno
di ambito aziendale/e-commerce ed uno di ambito turistico-viaggi.
Essendo diversi sia come argomenti trattati che come struttura ho cercato di analizzare il tutto secondo il
mio punto di vista; la struttura grafica, le immagini e fotografie utilizzate, i colori, i contenuti e tanto altro
presente in essi. In questo caso sono potuta partire dall’analisi che avevo effettuato sui “quadratoni” che
sono una forma di pubblicità tradizionale, per poi confrontare alcuni aspetti con l’utilizzo della pubblicità
effettuata attraverso il web.
Non avendo delle basi sul web marketing, sulla struttura di siti aziendali e dell’utilizzo del web in questo
campo ho provato ad applicare ciò che avevo acquisito attraverso il corso universitario di “Marketing e
comunicazione pubblicitaria” sugli aspetti fondamentali di questo settore. Successivamente ho cercato di
unire anche ciò che avevo studiato sull’utilizzo di spot, immagini e slogan di appeal nel settore
cinematografico, in ambito televisivo, tenendo in riferimento le tecniche della comunicazione in psicologia e
in sociologia.
Ho cercato di creare legami attraverso tutto ciò che sapevo e che ho acquisito in questo periodo leggendo
blog, commenti, slide universitarie dei corsi, prendendo appunti e cercando di crearmi un parere su ciò che
sapevo e che veniva messi in discussione.
Ovviamente le successive analisi, ed anche quelle precedenti, sono personali interpretazioni di ciò che ho
valutato e compreso.
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ANALISI SITI WEB
www.castello-miramare.it
Già dall’apertura della home del sito notiamo una certa curanza dei dettagli come lo sfondo che richiama il
tema usato nella tappezzeria all’interno del castello, una sere di successioni di foto del castello e dei suoi
dintorni che ci fanno quasi sognare di essere lì davvero. Tutti questi dettagli si legano tra loro grazie alle varie
sfumature di azzurro e celeste che richiamano contemporaneamente il mare ed il cielo.
A primo impatto c’è un’ampia presenza dello sfondo rispetto alla tabella contenente i principali dati e
caratteristiche che vengono fornite dal sito; però questo ci aiuta molto a focalizzarci sulle parole ed immagini
usate e non dover navigare con lo sguardo su una pagina molto ampia e che disperde i dati.
Già inizialmente ci viene fornita la possibilità di selezionare la lingua e quindi di navigare sul sito agevolmente
nella lingua selezionata per tutto il tempo, questo mette a proprio agio l’utente perché se non sono in grado
di poter leggere il sito neanche ci voglio navigare all’interno.
Nella schermata iniziale il movimento delle immagini richiama anche il movimento del mare, oltre a sapere
dove è il luogo ci vengono fornite anche le informazioni principali avere dei contatti o per ricevere altre
informazioni.
L’azzurro usato è un colore pastello il quale evoca una sensazione di calma, tranquillità, anche se è un colore
freddo. Però allo stesso tempo come il blu, questo colore rappresenta la quiete, la meditazione, l’armonia ed
anche il senso misterioso dell’infinito.
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L’uso di immagini che rappresentano ambienti aperti accresce ancora di più la sensazione che forniva il
colore azzurro.
Un aspetto interessante di questo sito è che quando viene scelta la lingua da utilizzare, come l’inglese, il
francese o il tedesco il sito apre in una nuova scheda così da fornire la possibilità all’utente di chiuderla
successivamente se avesse sbagliato a sceglierla. Però se viene scelta la lingua italiana il link viene aperto
nella medesima scheda della schermata principale.
Questo potrebbe creare dei problemi a coloro che scelgono per sbaglio la lingua italiana perché non è
presente all’interno della pagina un pulsante per tornare indietro alla schermata precedente.
Il layout usato per la pagina principale verrà mantenuto anche in quelle successive, cioè i colori usati, la
tipologia del testo, la larghezza della tabella dove sono presenti tutti i dati e le informazioni a piè di pagina.
Nella testata della pagina troviamo una foto del castello dove vi è sovrapposto il titolo del luogo a sinistra ed
in basso a destra una foto raffigurante parte dell’interno del castello.
Nella home page della lingua selezionata a sinistra sarà presente per tutta la durata della navigazione un
menù verticale con le principali categorie di informazioni fornite.
La tipologia del carattere usato per i nomi presenti nel menù è semplice e di chiara lettura, al passaggio
sopra con il mouse esse cambiano colore per facilitare la selezionabilità.
Lo sfondo del menù è del medesimo colore che avevamo trovato nei pulsanti di scelta della lingua della
schermata iniziale.
La pagina la possiamo vedere come una tabella così composta:
- riga superiore larga come l’intera tabella che contiene un’intestazione e le foto principali;
- Corpo della tabella composto da una colonna sinistra che contiene il menù ed è più stretta di quella
di destra, che invece contiene le informazioni scelte tramite il menù stesso;
- Riga inferiore larga come l’intera tabella contiene le informazioni di piè di pagina, cioè i dati del
castello ed i recapiti (presenti anche nella pagina di apertura del sito).
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La colonna sinistra e la riga inferiore hanno lo stesso colore così da creare l’effetto di unione dei due
elementi. Per il testo presente nella parte centrale (menù e testo) e della parte inferiore il colore usato è il
bianco, così da legarlo al tema posto come sfondo della pagina.
Nella parte centrale del sito sono presenti:
- I titoli della classe scelta richiamanti i colori degli interni del castello,
- Un testo coinciso che fornisce le informazioni principali.
La navigazione all’interno del sito avviene tutta tramite il menù presente a sinistra così non è necessaria la
presenza di icone per la navigazione da una pagina precedente a quella successiva, ma è possibile saltare da
un argomento all’altro.
Non in tutte le parole presenti sul menù c’è la possibilità dell’apertura di un sotto-menù che compare a
tendina per fornire un’ulteriore scelta per l’utente.
All’interno del sito sono presenti sempre delle foto del castello e del parco che creano armonia con il sito
perché contengono sempre i colori principali, cioè l’azzurro, il bianco ed il verde.
Una cosa che sarebbe stata utile è che alcune foto inserite nelle pagine potessero essere visualizzate a
grandezza naturale per poterle ancor meglio apprezzare.
intestazione
corpo centrale
piè di pagina
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Navigando nella maggior parte delle pagine del menù la foto più piccola presente nell’intestazione raffigura
l’interno del castello, mentre nella parte riguardante la “storia” notiamo che al cambiare degli argomenti
anche quell’immagine cambia rendendosi un filo conduttore del testo che racconta la storia e dell’immagine
che ne rappresenta l’andamento mostrando gli eventuali cambiamenti ed i lavori svolti nel tempo.
All’interno del sito la presenza di foto è al minimo indispensabile così da informare l’utente e magari indurlo
a visitare il posto di persona per poterlo apprezzare. Anche il testo non è lungo e barboso, fornisce delle
informazioni, ma non troppe così da dare la possibilità di scoprirne di nuove durante la visita.
Il testo usato in tutto il sito è alla portata di ognuno così da rendere attuali tutte le informazioni rese.
Il sito non contiene moltissime pagine e quindi è ben suddiviso e facilmente navigabile ed accessibile a tutti
coloro che lo vogliono visitare.
Non è possibile lasciare dei commenti delle proprie esperienze o chiedere informazioni tramite un blog, ma
viene data la possibilità di prendere dei contatti con gli uffici ed associazioni competenti.
Il sito nella sua semplicità soddisfa tutti i requisiti che un sito informativo deve avere, cioè:
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- Fornisce un gradevole impatto al suo primo utilizzo
- È interessante ed allo stesso tempo “tiene nascoste” delle informazioni più dettagliate che magari
potranno essere scoperte attuando la vista
- Identifica in modo diretto e chiaro il luogo e la struttura
- usa un linguaggio comprensibile a tutti
- ha una sua credibilità fornendo dei contati come quello del comune, dell’info-point, per le
prenotazioni delle visite, delle possibilità per il raggiungimento tramite ferrovia, aereo ecc.
- c’è coerenza tra le immagini ed il testo fornito
WOOD WORK Children Furniture
www.woodwork.be
Il sito si apre con una carrellata di immagini a pieno schermo riguardanti i prodotti dell’azienda stessa; non
vuole essere una carrellata di uno showroom, bensì adattare i prodotti alla propria casa creando un gioco di
colori ed oggetti davvero realistico.
All’interno della pagina c’è la possibilità di bloccare l’animazione e di potersi soffermare su una o più
immagini desiderate.
Il sito è stato realizzato con la lingua inglese di default, però al suo interno è possibile selezionare la lingua
che si preferisce. Se cambiamo la lingua del sito possiamo notare che la struttura della home cambia per
alcune di esse; notiamo pure che le diciture presenti nel menù non cambiano al cambio della lingua.
Effettuando l’entrata al sito vero e proprio notiamo che esso verrà averto in una nuova scheda, diversa dalla
precedente.
Entrando nel sito vero e proprio si viene trasportati direttamente all’interno di un mondo quasi incantato
con una presentazione di foto e testi con colori tenui e rilassanti.
La struttura del sito è abbastanza semplice perché è composto da una testata contenente il nome
dell’azienda (a sinistra) e la possibilità del cambio della lingua con un menù a tendina che compare quando
viene selezionato (a destra).
Il menù presente nel sito è posto orizzontalmente subito sotto la testata; la sua grafica è molto semplice così
da richiamare la riga presente sotto il nome dell’azienda, ma allo stesso tempo di creare una continuazione
della pagina senza la presenza di fastidiose tabelle o divisioni.
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Lo sfondo presente in tutto il sito è di colore bianco così da richiamare il candore dei lavori presentati
attraverso il sito stesso ed anche il candore dei soggetti che ne usufruiranno, cioè i bambini.
Anche i colori dei testi presenti sono molto tenui così da non essere invadenti nella lettura, infatti all’interno
del sito il testo è presente in minima parte (solo come breve descrizione delle caratteristiche dei prodotti) e
così non è necessario l’utilizzo di parole chiave.
La parte più eloquente e descrittiva che troviamo all’interno del sito è il testo nella presentazione, il quale
comprende:
- presentazione dell’azienda al pubblico,
- racconto della sua breve storia e l’obiettivo che si è prefissata in base al settore di mercato che la
comprende,
- descrizione breve della nuova collezione dell’azienda cercando di catturare la curiosità del cliente
associando ai prodotti dei nomi fantasiosi e di luoghi molto famosi.
Le foto usate sono tutte richiamati i colori pastello per dare un aspetto al sito quasi irreale, però a questo si
contrappongono delle foto che raffigurano dei bambini ed esprimono un senso di vita e realtà. Il tutto può
stare a rappresentare il connubio del momento dell’arrivo di un bimbo nella vita di delle persone che rende il
tutto un po’ più magico, un po’ più candido (ecco il senso del colore bianco).
Questo collegamento tra prodotto e nome fornisce al cliente l’immagine di un prodotto di qualità, originale e
creativo. Generalmente non viene assegnato ad un prodotto materiale un nome proprio di persona, ma in
questo caso si vuole esprimere un senso di attaccamento e di unicità del prodotto.
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La navigabilità del sito si basa principalmente sull’uso di foto e nomi, attraverso le quali vengono creati anche
dei sottomenù che differenziano le varie categorie.
Il sito è stato realizzato per la promozione di prodotti di arredamento adatti per bambini e neonati e quindi
ovviamente i fruitori principali saranno i genitori, amici e/o parenti che cercano oggettistiche nuove e
particolari.
Sia i colori che le foto usate vogliono esprimere la purezza, l’innocenza, ma allo stesso tempo anche
raffinatezza ed eleganza.
Il bianco rappresenta anche il bene e la verità, quindi l’effetto che darà il sito è quello di non nascondere
nulla a coloro che lo visitano, di essere trasparenti, ma allo stesso momento di dare sicurezza e protezione.
Essendo un sito che si basa principalmente sul mercato europeo (si capisce dalla possibilità delle lingue da
usare), ma anche con prospettive verso quello americano. Il fatto di questa prospettiva viene resa nota
anche dal fatto dell’uso di colori ed immagini richiamanti la cultura europea.
All’interno del sito tutto è perfettamente al proprio posto, il menù rimarrà sempre nello stesso posto, nella
pagina saranno presenti il nome del prodotto che si sta consultando e la relativa immagine, la presenza di
foto, descrizioni ecc. renderà tutto ordinato e d elegante (ciò che raffigurano anche le foto).
Grazie alla mancanza di schemi e riquadri viene permesso all’occhio di potersi spostare all’interno della
pagina senza restrizioni o fastidiosi sbalzi di colore che creerebbero disorientamento e confusione.
Quando si sta visitando una determinata categoria presente nel menù, oltre al nome che apparirà nella parte
centrale del sito, viene evidenziato il nome presente nel menù così da fornire la certezza di dove ci troviamo
all’interno del sito stesso.
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All’interno del menù abbiamo la possibilità di navigare:
- nella home
- nei prodotti,
- nelle nuove collezioni,
- negli store presenti nel mondo,
- in una parte “business to business” all’interno della quale bisogna iscriversi per entrare in contatto
(come azienda) con l’azienda del sito,
- la presenza del catalogo,
- la newsletter che permette un primo contatto con l’azienda,
- le news contenenti nel catalogo o pertinenti ad un periodo dell’anno particolare,
- parte dei contatti per le informazioni.
Un aspetto inusuale in questo sito è la presenza nell’angolo in altro a destra di una animazione che raffigura
le novità, però che richiama anche la figura di un prodotto presente già all’interno del menù principale.
Essendoci uno spazio ben definito all’interno del sito per i prodotti in legno, è anche presente una parte dove
vengono pubblicizzati dei prodotti come peluche o dei sonagli musicali adatti ai bambini.
In questa pagina però l’intestazione della pagina varia ed invece di riportare il nome dell’azienda, richiama il
nome del prodotto stesso. In questo caso l’azienda oltre a pubblicizzare i propri prodotti tratti dal legno,
pubblicizza anche questi pupazzi che vengono usati anche come mascotte dell’azienda stessa.
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Il sito essendo coinciso ed allo stesso tempo ricco di informazioni rese dalle immagini, fornisce tutte le
informazioni essenziali dei prodotti, ma allo stesso tempo rende quasi inevitabile prendere contatto con
l’azienda stessa per averne di ulteriori, per conoscere i prezzi o anche solo per verificare la presenza del
prodotto in magazzino.
Il sito potrebbe essere stato creato con lo scopo di convertire i visitatori del sito in possibili acquirenti dei
propri prodotti, non essendoci la possibilità di poter ordinare il prodotto tramite il sito (a meno che non ci si
registri e ci si metta in contatto diretto con l’azienda).
VIAGGI DELL’ELEFANTE
www.viaggidellelefante.it
Il sito tratta la tematica turistica e cerca di promuovere e dare informazioni su dei viaggi. Già dal nome
dell’agenzia intuiamo che verrà trattato il tema principale e dall’immagine presente accanto al nome viene
richiamato il nome stesso dell’agenzia.
La parte più impattante del sito è la presenza di immagini molto accattivanti che si alternano nella parte
superiore della pagina esponendo le possibili mete turistiche proposte all’interno del sito.
Ovviamente dalle immagini non è possibile capire il luogo raffigurato quindi viene anche segnalato il nome
del luogo delle foto, alle quali viene assegnato un proprio colore.
I colori principali presenti all’interno del sito sono il marron (in varie graduazioni), l’azzurro (in varie
graduazioni), il verde, l’arancione e l’alternanza di un rosa acceso con il rosso.
Tutti questi colori vengono usati anche per richiamare i 4 elementi principali: acqua (blu), terra
(verde/marrone), fuoco (rosso/arancione) e aria (azzurro).
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Oltre ad essi viene usato anche il colore bianco così da poterli legare assieme senza creare dei contrasti
troppo forti, e magari anche fastidiosi; l’unione di essi fornisce un senso di benessere, tranquillità ed allo
stesso tempo danno un aria di raffinatezza, energia ed eleganza al sito.
Le foto che si susseguono sono state accuratamente scelte perché esaltino contemporaneamente la natura
con le sue sfaccettature ed il posto stesso, ma anche gli aspetti architettonici, culturali del luogo che lo
caratterizzano dagli altri raffigurati.
Ad esempio, vengono affiancate foto di alture e cascate, dell’habitat e gli animali in un momento suggestivo,
l’eleganza delle strutture del passato in contrapposizione con gli edifici contemporanei ecc.; oltre al valore
delle foto anche i loro colori sono contrastanti, ma allo stesso tempo si completano perché sembra vogliano
esaltare la possibilità della convivenza di entrambi in uno stesso luogo senza che uno prevalga sull’altro.
Nella home del sito oltre alla parte fotografica troviamo due tipi di menù (segnalati nell’immagine sopra con i
riquadri rossi):
- uno orizzontale presente nella parte più alta della pagina,
- uno verticale a sinistra.
I due menù, in alcuni casi, ci riportano alla medesima pagina (questa può essere vista come una ridondanza).
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In entrambi i menù, ed anche all’interno del sito, le scritte principali sono in marroncino così da richiamare la
fascia presente in sottofondo alla pagina stessa, la quale rispecchia il senso di una pergamena (simbolo di
una mappa e quindi di un viaggio da intraprendere).
Il menù orizzontale porta alle pagine principali per colui che deve organizzare un viaggio; al suo fianco è
possibile collegarsi alle pagine dei principali social networks dell’agenzia per leggere i commenti lasciati
magari da altri utenti e/o immagini e poterne lasciarne di nuovi. Questo permette non solo agli utenti, ma
anche all’agenzia, di avere in tempo reale un’idea del servizio offerto, della visibilità e anche di prendere
nota dei commenti critici.
Attraverso l’uso del menù verticale invece siamo in grado di ottenere più informazioni anche riguardanti
l’agenzia vera e propria come:
- la sua sede,
- possibilità di effettuare una richiesta di preventivo,
- marchi ad essa associati,
- suoi punti di forza e vantaggi;
oltre a questo offre la possibilità di effettuare il controllo reale dello status del proprio volo e di tutti i dettagli
legati alla prenotazione, di richiedere il preventivo sia da parte di un privato che da parte di una azienda e
trovare l’agenzia di viaggio più vicina.
Un aiuto importante ad un utente per la scelta, o semplicemente per la scoperta del sito, è la presenza di
una mappa nella quale vengono indicati i punti principali delle possibili destinazioni.
La navigabilità all’interno del sito è molto fluida, come ad esempio quando viene effettuata una ricerca,
viene fornita la possibilità all’utilizzatore di effettuarla su più campi attraverso:
- la scelta in base alla tipologia del viaggio (avventura, archeologia, mare&relax, gruppi, ecc.),
- scelta dell’area e della nazione che si vuole visitare (continente da selezionare),
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- indicazioni delle nazioni con le partenze garantite,
- consultando le offerte speciali,
- consultando le meraviglie segrete evidenziate dall’agenzia stessa tramite una sezione particolare del
sito.
Una cosa utile all’interno della navigazione è la possibilità durante una ricerca attraverso il catalogo di poter
visualizzare separatamente l’itinerario (durate, destinazione e prezzo) dalle strutture (n° stelle e nome
struttura), e la possibilità di organizzare anche mini-tour.
Durante essa viene fornita anche la possibilità della visualizzazione della proposta in diversi formati, cioè
come pagina web o in formato pdf. All’interno di entrambe viene comunque suddiviso l’itinerario in base al
numero delle giornate e viene anche associata una cartina posta all’inizio della pagina che indicherà il luogo
di partenza, le destinazioni toccate e quindi dove geograficamente l’utente si troverebbe con quell’itinerario
selezionato.
Il testo usato è facilmente comprensibile da chiunque, non essendo una guida turistica ma fornendo la
possibilità di prenotare od informarsi per un viaggio vengono fornite così le informazioni essenziali per
l’effettuazione di una prenotazione.
Quando vengono visitati i cataloghi si viene a creare quasi l’effetto di essere in una agenzia turistica o avere
sotto mano il catalogo cartaceo attraverso il quale ricevere tutte le informazioni e le immagini relative ai
luoghi richiesti, come la descrizione delle condizioni di partecipazione.
Strutturalmente il sito è ben proporzionato perché al suo interno non son presenti spazi vuoti o spazi troppo
carichi di informazioni.
Sia sulla home che all’interno delle schede degli itinerari sono presenti fotografie, le quali sono essenziali per
una agenzia di viaggi per essere in grado di persuadere il cliente ad effettuare la prenotazione, ma allo stesso
tempo si deve essere in grado di rappresentare l’efficienza e le competenze per ispirare fiducia ed essere
incisivi sul mercato.
Avendo lo scopo di convincere una persona a prenotare un viaggio, il sito deve suscitare emozioni, deve
essere in grado di indirizzare il cliente a fidarsi dell’agenzia e quindi a prendere contatto e/o prenotare.
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IDEE PER PROMUOVERE L’AZIENDA
Per la creazione di una campagna di promozione si devono definire in principio:
 Campaign research = identificazione degli obiettivi della campagna puntando sul brand building
(incrementare la notorietà del prodotto/marca)
 Gli obiettivi della campagna devono essere:
- Specifici
- Misurabili
- Traducibili in Azioni
- Orientati ai Risultati
- Precisi in confini spazio Temporali
 Creazione dei media plan = identificazione della tipologia del target audience, che sarà ampio (per
una campagna di brand building)
 Media buying = analizzare la situazione nella quale ci si trova, ed anche quella della concorrenza
(punti di debolezza e di forza)
 Analisi e valutazione dei mercati = fissare il raggiungimento di un determinato obiettivo o definire un
budget da utilizzare.
Le tipologie per la realizzazione di video aziendale per creare pubblicità sono:
o Video istituzionale = comunicare un’azienda nella maniera più coinvolgente possibile (la sua
immagine aziendale, la filosofia, la storia, i propri obiettivi) , uso immagini e audio per creare una
partecipazione emotiva di colui/coloro che guardano.
o Spot pubblicitario = video emozionale di breve durata per la promozione di un prodotto/servizio (uso
di slogan ed immagini facili da memorizzare), con forte impatto emotivo degli elementi per entrare
nella mente del cliente.
o Video promozionale = maggiore lunghezza rispetto allo spot precedente, viene usato per
l’approfondimento dell’oggetto da promuovere (predispone una domanda più consapevole da parte
del cliente), può contenere interviste ed approfondimenti.
o Video tutorial = risponde alle esigenze informative di particolari ambienti tecnici (serve per spiegare
ai propri addetti, fornitori o collaboratori l’utilizzo/montaggio di uno specifico prodotto), viene
utilizzato per creare una formazione efficace ed a distanza, o come documentazione di qualità delle
attività interne.
o Video documentario = viene scelto per effettuare approfondimenti di particolari
tematiche/problematiche (video di approfondimenti di discreta durata, con interviste e
sopralluoghi).
L’uso dell’audiovisivo porta alla presentazione intera della realtà aziendale, dei prodotti e delle loro
applicazioni; è lo strumento più credibile ed efficace.
È bene creare dei motivi unici per coinvolgere i potenziali clienti del mercato, per dimostrargli che i brand lo
possono rappresentare nel mondo, creare occasioni e luoghi opportuni affinché questo engagement sia un
processo spontaneo.
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In questi casi dobbiamo distinguere due tipologie di marketing:
Inbound marketing =farsi trovare dai consumatori (da parte dell’azienda che generalmente conosciuta in
ampie zone, o nel territorio).
Outbound marketing = comunicazione e messaggi unidirezionali e non targettizzati da parte dell’azienda.
Per creare valore di una marca è bene tenere presente:
- Fedeltà della marca (che si viene a creare da parte dei consumatori)
- Notorietà del nome/marchio (utilizzo di esperienze dirette, ma anche di esperienze riferite da
altri attraverso il passaparola)
- Qualità percepita dagli utilizzatori del sistema d’offerta, a cui è connessa la marca
- Associazioni di marca (perceived quality = qualità percepita dal consumatore, brand attitude =
atteggiamento assunto dalla marca, brand image = immagine di marca, brand awareness =
consapevolezza di marca)
La brand image rappresenta le percezioni su una marca presente nella mente del consumatore; è composta
dalla marca come persona, dalla marca come organizzazione, dalla marca come simbolo e dalla marca come
servizio offerto.
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Regole per la creazione di brochure
Tipologie di brochure possibili:
- Formato digitale = come i PDF da scaricare, da inviare tramite e-mail, condividere sui social networks
etc. che forniscono una lettura immediata e veloce del documento
- Formato cartaceo = viene consegnato di persona, magari durante un incontro di presentazione ed ha
una funzione più profonda, ed ovviamente introduce non solo l’azienda ma anche la persona.
È meglio creare due tipologie di documento diverse (ma non troppo tra loro) così da fornire l’impressione
che siamo in grado di variare il lavoro ed il modo di porci in base al mezzo di comunicazione che usiamo, ed
allo stesso tempo di fornire prove tecniche e grafiche delle nostre capacità.
Essendo la brochure un documento informativo dobbiamo tenere conto del contesto comunicativo che
vogliamo evocare, cioè attraverso l’effetto delle immagini, la grafica ed il testo vogliamo che il tutto ci
rappresenti.
Se vogliamo usare un testo oggettivo e tecnico (come per la descrizione tecnica di prodotti) è meglio non
usare troppe immagini e decorazioni che potrebbero distogliere l’attenzione; mentre se puntiamo su un
testo emozionale ed evocativo (magari puntando a descrivere i progetti non tecnicamente) è meglio
associare alla parte scritta delle immagini che completino ciò che viene detto/spiegato, come avviene nelle
istruzioni di montaggio ad esempio.
All’interno di qualsiasi brochure la parte che cattura l’attenzione è il TITOLO; esso oltre a catturare
l’attenzione deve aiutare a far leggere almeno l’inizio del testo successivo, riassumere o suggerire il
vantaggio del servizio/prodotto che stiamo offrendo.
In questo caso il titolo deve risaltare di più rispetto al testo, non è consigliabile usare font di piccole
dimensioni, ma per attirare l’attenzione possono venir usate caratteristiche grafiche come il corsivo o il
grassetto.
L’introduzione non deve superare la lunghezza di un paragrafo, ed il testo viene seguito di più se suddiviso in
paragrafi e così da riuscire ad esprimere l’identità dell’azienda stessa.
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Regole per l’utilizzo di testimonianze come forma di presentazione (e non
solo)
Esistono diversi tipi di testimonianze che una azienda può utilizzare/creare:
 Inventate “ad hoc” dall’azienda stessa o da consulenti di comunicazione per attirare l’attenzione
(riconoscibili subito)
 Scritte dall’azienda modificando/interpretando il pensiero reale di alcuni clienti che magari glie lo
avevano espresso verbalmente o in forma scritta
 Scritte direttamente dal cliente e non modificate/influenzate dall’azienda (tecnica più efficace e
sicura!)
L’elemento fondamentale del testimonial, e quindi delle testimonianze, è l’obiettività.
Per riuscire a raccogliere testimonianze valide, l’azienda deve:
- Darsi degli obiettivi (contattare X testimonial al mese, definire quante testimonianze
pubblicare/mostrare in un trimestre etc.) realistici, chiari e misurabili; se è possibile trasformare
piano piano la raccolta di queste opinioni in routine (magari dopo 2 - 3 mesi dalla fine del lavoro per
valutare anche se racchiude l’idea effettiva del cliente o se ci sono delle cose da chiarire)
- Contattare un certo numero di clienti fissando appuntamenti, spiegare che si sta conducendo
un’analisi periodica dei loro livelli di soddisfazione basandosi su:
o Domande facili (prima parte che contiene sentimenti ed esperienze)
o Domande importanti (seconda parte che punta a risposte più mirate e che si basano sul
prodotto e sul servizio offerto)
Meglio porre domande che spingono a fornire risposte discorsive (evitare solo i Si/No), chiedere
commenti e spiegazioni/dettagli su quello che dicono/raccontano.
È meglio registrare tutto quello che viene detto e prendere appunti sul commenti sia positivi che
negativi aiuta a rafforzare le proprie carenze.
- Se sono presenti commenti positivi che si vogliono usare si deve trascriverli integralmente e chiedere
il permesso scritto al cliente per il loro utilizzo (liberatoria di dichiarazione)
- È bene creare un archivio delle dichiarazioni del clienti soddisfatti ed uno con le proposte/migliorie,
comprendendo pure i dato principali del cliente stesso così da poter avvantaggiare una futura
ricerca; l’elenco delle proposte vi servirà per migliorare i prodotti ed allo stesso tempo verificare se è
una “critica” generica o circoscritta solo da pochi clienti.
Le testimonianze possono avere molteplici scopi, fornire soluzioni, soddisfare dei bisogni, creare necessità,
aiutare a prendere una decisione etc.; tutto questo crea un legame tra anima-cuore-cervello che spinge un
cliente ad effettuare una azione/acquisto. Infatti esse aiutano a fornire un valore in più alla presentazione
dell’azienda e dei suoi prodotti.
Alcune delle regole da seguire quando si pensa di utilizzare delle testimonianze sono:
1) Definire “cosa ne ricavo?” inteso come opportunità per chi compra quel prodotto/servizio che hanno
pubblicizzato, la testimonianza mi aiuterà a focalizzare il lettore sulla scelta proposta e convincerlo
che quel prodotto è utile per ciò che devo fare o che gli servirà in un futuro
2) Una testimonianza scritta in modo sincero su un’esperienza vissuta personalmente e sui risultati
ottenuti spinge ad utilizzare (da parte di chi scrive) dei modi di dire ed espressioni particolari nel
racconto; più le testimonianze sono sincere e più vengono prese in considerazione e riflettono
fiducia/sicurezza
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3) L’utilizzo di frasi con le virgolette attivano l’attenzione del lettore (vengono anche lette in maniera
più attenta e scrupolosa perché raccontate a voce alta da qualcuno e poi riportate nella
testimonianza) anche perché esse contengono un ritmo colloquiale, però viene sconsigliato l’utilizzo
di un carattere corsivo che affatica la lettura (anche se molte per distinguerlo dal testo normale si
usa)
4) È bene scrivere solo ciò che è fondamentale per convincere il cliente/lettore, il testo troppo lungo
viene generalmente escluso dalla lettura istintivamente (siamo abituati sul web alla rapidità e
concisione)
5) L’uso di brevi storie (raccontate da terzi) per comunicare un messaggio in maniera indiretta aiuta a
farlo ricordare meglio, ed allo stesso tempo far immedesimare il lettore in una situazione che
potrebbe verificarsi anche per lui (legame forte tra testimone e lettore)
6) Una testimonianza personale fornisce specificità e credibilità (punti fondamentali!) e crea una
associazione tra il beneficio ottenuto e lo scopo che ci si era prefissati
7) Secondo John Carlton (copywriter e scrittore di articoli che definisce regole per scrivere articoli e
non solo) si deve seguire questo schema per redigere una testimonianza:
o Definire la propria USP (Unique Selling Position, parte di messaggio di marketing differente
dalla concorrenza, grazie al quasi ci si vuole distinguere)
o Saper rispondere alla domanda “perché dovrei scegliere te ed il tuo prodotto/servizio
rispetto agli altri?” (se si riesce a fornire una risposta valida siamo già a metà strada perché
sappiamo che trasmettiamo qualcosa di speciale)
o Elencare i benefici del prodotto, descrizione, offerta, garanzia etc.
o Inserirli nelle testimonianze, farsi capire, incuriosire, indurre chi ci ascolta a chiedere
ulteriori informazioni
8) L’inserimento dei dati del testimone rende più credibile la testimonianza, e la rende verificabile
9) È bene conoscere la concorrenza, definire l’unicità del mio prodotto, la differenziazione del servizio,
cosa viene garantito, ma senza nominare i concorrenti; mettendo in risalto solo le mie qualità (quelle
che i concorrenti non mettono in luce o che non offrono)
10) Nominare noni del personale aziendale che hanno aiutato il cliente a relazionarsi con il progetto e/o
a realizzarlo può aiutare a rendere più “reale” la testimonianza
11) L’utilizzo di titoli ad ogni articolo non sono obbligatori e (a parere mio) non è necessario che
all’interno della testimonianza sia presente più volte il nome dell’azienda, ma magari quello del
prodotto si per rendergli più visibilità.
Prima di redigere o far redigere le testimonianze è bene analizzare il Market Research, cioè valutare
attraverso un’analisi macro del mercato ciò che viene offerto dai concorrenti, ma anche cosa ritengono
importante i clienti (è bene affinare la propria USP in base ad esso così da venir messo al primo posto
durante la scelta).
Come può funzionare l’uso di una testimonianza?
Essa deve essere credibile come fonte, deve risultare attrattiva (creare familiarità, piacevolezza, similarità),
deve produrre un trasferimento di significato (associazione celebrità-prodotto, processi d’acquisto etc.) ed
altri vantaggi come catturare l’attenzione, favorire il ricordo.
Esse devono venir poste all’interno del sito internet/pagina del sito stesso, in un posto dove l’utente guarda
mentre sta decidendo se effettuare o meno l’acquisto, ma allo stesso momento possono venir posizionate
all’interno della pagina di vendita o di iscrizione (magari possono diventare fonti di domande riferenti alla
“pagina FAQ”).
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Esse possono far nascere una conversazione sia tra l’utente e l’azienda, ma anche tra l’utente ed il testimone
(che magari vuole verificare la testimonianza) così da creare un rapporto di fiducia per contenuti e metodi,
questo porta ad una continuità d’azione che può tramutarsi in un’azione d’acquisto.
I “veri testimonials” (sia come figura che come eloquio) devono essere in grado di consigliare, fornire
conferme sulla qualità, aiutare nella decisione d’acquisto, far riflettere; la loro figura professionale accentua
ancora di più il consiglio e la veridicità.
Alcuni aspetti attraverso i quali possiamo migliorare una testimonianza sono:
 Inserire la foto del testimone (o con il suo consenso i dati personali principali: nome, cognome,
professione, luogo, indirizzo sito creato, indirizzo e-mail)
 Definire il suo settore/ramo di lavoro
 Definire il prodotto che lo ha aiutato nello svolgere il suo problema/lavoro
 Indicare cosa cercava e cosa ha ottenuto con il rapporto con l’azienda (obiettivi del progetto)
 Cosa lo ha reso particolarmente soddisfatto del prodotto/servizio
 Come è entrato in contatto con l’azienda
 Utilizzo di terminologia non troppo specifica (in base alla sua conoscenza del campo, alcune
testimonianze possono risultare più specifiche e dettagliate di altre)
 Scritti di testimonianze devono essere brevi (se sono lunghi il lettore non le leggerà tutte, lo scopo di
internet è proprio puntare sulla rapidità e concisione delle informazioni in ambiti generali)
 Possono rilevare aspetti positivi sul prodotto/servizio rispetto al mercato
 Utilizzare uno stile serio e razionale, anche un po’ formale, ma non troppo positivo (perché potrebbe
insospettire il lettore e non essere credibile)
 Alcune testimonianze possono essere più informali di altre (come i rapporti umani non sono tutti
uguali), basta venir visti sempre come persone serie ed efficienti.
 Le testimonianze possono anche arrivare da articoli di giornale per progetti realizzati o bandi vinti, in
questo caso può essere una soluzione riportare l’articolo come allegato (o inserire il link all’articolo
vero e proprio)
 L’inserimento di indicatori temporali può essere d’aiuto e creare ancora più veridicità (es.: “è da X
anni/mesi che collaboro con l’azienda Y e nei momenti di dubbi o problemi sono sempre stati
disponibili a seguirmi passo passo”)
 Non dobbiamo per forza vendere il prodotto, ma piuttosto vendere un sogno/soddisfare un bisogno
All’interno di questo articolo ( http://goo.gl/QIpIW ) vengono descritti 7 “posizionamenti” che potrebbero
essere utili per un adattamento di un prodotto all’interno del mercato (cioè come rendere un prodotto la
realizzazione di un sogno, invece che solo uno strumento); ovviamente non solo di nicchia ma per aiutare
l’azienda a far vedere un prodotto specifico attraverso “personalità” associanti.
Nell’articolo è presente anche un esempio che aiuta a capire come possono venir associate e che effetti
possono provocare (aiutando ovviamente l’azienda a creare un rapporto con i futuri clienti).
Le persone comprano per ricavare un’esperienza emozionante ed in grado di immergerli totalmente; inoltre
cercano conversazione e senso di identità.
Queste personalità aiuta l’azienda a creare una personalità che non solo interpreta un carattere, ma lo
associa ad un prodotto per farlo riconoscere in esso.
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POSSIBILITÀ PER AL BO.DI. (per l’utilizzo di testimonianze e/o
testimonials)
Creare dei formati ibridi, cioè pagine PDF con un inserimento audio che verranno inserite all’interno della
documentazione presente sul sito internet; l’unico “difetto” è che quando verrà stampata l’audio
“scompare”.
Un aspetto interessante e nuovo potrebbe essere, per ovviare alla mancanza dell’audio nel cartaceo,
l’inserimento di un QR Code che contiene solo l’audio che può venire riprodotto senza l’ausilio di uno
schermo o di una connessione ad internet.
Questo potrebbe essere sviluppato attraverso l’utilizzo della fotocamera, il QR Code si collega con una
pagina offline con l’audio e magari anche con la foto e le principali credenziali della persona che ha lasciato la
testimonianza così da venire subito riconosciuta (l’utilizzo di una immagine fissa è la migliore soluzione, il
video distrae).
Tutto questo rende anche più “facile” la realizzazione del progetto perché non servono mille prove per le
riprese (sincronizzazione video e audio), il testimone è libero di esprimere ciò che pensa sia in forma scritta
che parlata, questo può portare visibilità anche a lui/lei per mettere in contatto l’utente con il testimone per
verificare ciò che ha espresso etc.
Queste testimonianze possono venire consultate attraverso il sito internet, cioè via web e quindi lette ed
ascoltate “normalmente” attraverso il pc o altri supporti con collegamento ad internet; mentre, quando
viene effettuato un incontro con un potenziale cliente gli si può fornire (indipendentemente dal luogo in cui
ci si trova) delle testimonianze cartacee con le caratteristiche sopra riportate così da dimostrare una
dinamicità nelle realizzazioni di prodotti ed allo stesso tempo di dimostrarsi al passo con i tempi e le
tecnologie (infatti questa è una tecnica poco utilizzata nel mercato d’oggi).
Ovviamente oltre al collegamento offline, si può inserire un link al sito vero e proprio così da creare un
collegamento tra l’online e l’offline, che il cliente o possibile cliente potrà visionare con tranquillità alla fine
del colloquio.
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Test per un qualsiasi prodotto (prima che venga realizzato come
prototipo)
Innanzitutto questo test verrà suddiviso in sottocategorie per il semplice fatto che ci sono troppi elementi da
valutare da diversi esperti in diverse discipline.
Secondo me, la miglior suddivisione è:
- Parte economica (comprende tutti i fattori economici disponibili come il budget predisposto, le spese
calcolate, il profitto voluto, realizzazione profitti a breve o medio lungo termine, vendita del
prodotto solo in un lasso di tempo o per un lungo tempo etc.)
- Parte del prodotto (comprende ciò che si è pensato del prodotto vero e proprio da realizzare:
materiali da usare, macchinari, tempistica di realizzo, colori, dimensioni, acquisti possibili etc.)
- Parte “idealistica” (comprende gli obiettivi che l’azienda si è prefissata, l’idea di realizzazione, il
mercato nel quale verrà posizionato il prodotto, la concorrenza, zona geografica della realizzazione e
della vendita, valutazione idea-processo di amministrazione etc.)
- Parte campagna pubblicitaria (essa viene realizzata in base ai punti precedenti, ma allo stesso tempo
si deve avere presente il target del prodotto e quindi della pubblicità stessa, del modo attraverso il
quale voler far conoscere il proprio prodotto, se deve venir presentato in anteprima o solo essere
venduto normalmente etc.)
- Parte legame produttore-consumatore (è bene prendere in considerazione l’idea di realizzazione di
un nuovo prodotto, ma è ancora più utile durante la sua fase di realizzazione tenersi informati
attraverso blog, social networks, pagine FAQ sulle richieste dei propri clienti, o migliorie dei
precedenti prodotti, per cercare di anticipare un loro bisogno attraverso il prodotto stesso etc.).
Per riuscire anche solo a pensare una cosa del genere è bene focalizzarsi su ogni singolo fattore per riuscire a
far combaciare nuove possibilità.
Ovviamente non è possibile realizzare un modello che sia universale perché si dovrebbero creare talmente
tante possibilità di associazioni che le risposte potrebbero anche non essere esatte o venir interpretate in
maniera scorretta sia dal test che da colui che lo usa.
Invece, sarebbe possibile basarsi su un questionario, magari prima redatto dalla società sulle basi principali
(sui primi 3 punti sicuramente), e da quelli riuscire a ricavare l’idea che l’azienda vuole trasmettere del nuovo
prodotto.
Cioè, non è possibile far determinare da terzi le proprie spese di realizzazione (anche se non sono certe), o
far decidere i profitti ad una macchina; il punto è che questi fattori vengono approssimamente decisi
dall’azienda che successivamente sarà in grado di variarli in base agli altri elementi.
Oltre a questi valori, per effettuare un test di validità prima di produrre un prodotto, devono essere ben
chiari dei punti che solo l’azienda produttrice deve definire, come il mercato/target, tempistica di realizzo e
per l’inizio del profitto, tipologie di spese, etc.
Quando si hanno a disposizione tutte queste informazioni è possibile iniziare a selezionare delle linee guida
attraverso le quali delineare se il prodotto sarà un successo o meno.
Secondo me per la realizzazione di questo “test” si dovrebbero avere a disposizione del personale qualificato
in ogni campo sopra descritto in cui è possibile effettuare il test, ma che non sia direttamente collegato
all’azienda produttrice (cioè se è meglio usare un materiale piuttosto che un altro, se un prodotto simile è
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già sul mercato etc.), tutto questo aiuterebbe non solo l’azienda a prefissarsi nuovi obiettivi, ma verrebbe a
conoscenza di aspetti dei suoi concorrenti dei quali non era informata.
Un problema possibile per questo test sarebbe la registrazione del brevetto, cioè si dovrebbe creare questo
test, il quale garantisca la privacy dell’idea solo al soggetto che l’ha proposta (o si definisce il progetto
suddiviso in ambiti diversi).
Un aspetto che potrebbe essere preso in considerazione e visto da più prospettive è il brand image, che fa
parte della Brand Association, che rappresenta le percezione su una marca presente nella mente del
consumatore.
Se si deve prendere in considerazione una marca che non esiste ancora è possibile crearle ed associarle uno
stile di vita attraverso il quale essa evita alcune “problematiche” ed allo stesso tempo riesce a realizzare dei
prodotti che soddisfano i bisogni dei consumatori, basandosi sulle debolezze della concorrenza ad esempio.
Per la verifica del brand image, o per rivisitarne uno, è bene prendere in considerazione 4 aspetti forti:
1) Marca come persona, cioè la marca interpretata come prodotto;
2) Marca come organizzazione, cioè la marca è alla luce di percezioni riferite all’organizzazione;
3) Marca come simbolo, cioè definire il valore simbolico della marca stessa;
4) Marca come servizio, cioè lo sviluppare relazioni di un lungo periodo con la marca.
Attraverso tutto questo è possibile entrare in contatto anche con la concorrenza presente nel mercato e
quindi riuscire a verificare se la propria idea è efficace, se e quando sarà il momento di proporla sul mercato
e soprattutto riuscire ad essere competitivi e non venendo subito “dimenticati” a causa di imperfezioni che
potrebbero venir risolte dalla concorrenza velocemente subito dopo il lancio del vostro prodotto.
Un altro aspetto che può fornire risultati in questi ambiti sarà, in base all’idea iniziale decisa dall’azienda, il
piano integrato di comunicazione, il quale comprenderà i tipi di forme di comunicazione da usare, il metodo
con cui usarle, la frequenza etc.
Tutto questo può venire realizzato attraverso degli studi, ma come detto sopra, la parte iniziale deve venir
esposta dall’azienda stessa perché la ricerca si orienti verso l’obiettivo prefissato.
Non so se sia possibile realizzare un test attraverso l’uso di formule matematiche che aiutino a fornire dei
dati sulla realizzazione e l’efficacia di un prodotto, anche perché il mercato è in continua evoluzione e
sarebbero da prendere in considerazioni innumerevoli varianti per fornire dei dati certi; poi ovviamente
bisognerebbe prendere in considerazione un margine di errore per i dati elaborati e quelli restituiti, ed
ovviamente alla fine non è detto che il risultato ottenuto dal test sia veritiero!!
La realizzazione di un test che riesca a comprendere tutti i fattori possibili per la realizzazione di un prodotto
sarebbe un grande spreco di energie e di capitali, invece, sarebbe possibile realizzare dei test su alcuni
elementi in esso contenuti.
Come ad esempio la verifica della visibilità della marca sopra descritta, o come ad esempio per la
suddivisione dei costi.
Ovviamente essa dovrà venir effettuata all’interno dell’azienda, ma si può redigere una prima bozza
attraverso la quale vengono segnati tutti i punti principali (spese, obiettivo etc.), poi da questi vengono
ricavati dei punti secondari (suddivisioni di spese, costi dei singoli materiali etc.) e da qui è possibile iniziare a
redigere un secondo schema valutando realmente se i costi sono troppo alti, se l’obiettivo è realmente
fattibile, se si può ridurre le spese appoggiandosi ad un’altra azienda e così via.
Questo permette di avere sotto mano una bozza delle intenzioni dell’azienda per la realizzazione di un
prodotto, ma non solo, essi possono venir messi a confronto con quelli di una produzione già in atto, oppure
si può redigere più prospetti per valutare quale è il più efficace.
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Tutto questo, secondo me, deve venir seguito da un contabile, il quale sarà a conoscenza o meno della
situazione dell’azienda e riesce a fornire un parere obiettivo solo sulla ripartizione delle spese, del profitto
che si vuole raggiungere etc.
Ovviamente tutto questo verrà influenzato dal costo delle materie prime, dei trasporti del prodotto finito e
da altri fattori i quali potrebbero venir momentaneamente tenuti in secondo piano perché da ripartire su
tutte le produzioni e non solo su quella “nuova”.
Un altro aspetto che si può prendere in considerazione prima della produzione vera e propria del prodotto è
un suo possibile ciclo di vita, cioè dalla sua possibile uscita sul mercato (introduzione), ad un possibile
aumento delle vendite (crescita), ad un seguente possibile rallentamento delle vendite (maturità) ed ad una
sua possibile diminuzione (declino).
Questo ciclo di vita non sempre sarà sempre così lineare, si deve tener conto della situazione del mercato,
della concorrenza, delle liquidità in mano ai possibili consumatori ed altri mille fattori che in ogni momento
potrebbero influenzare, direttamente o indirettamente, il prodotto.
Un altro tipo di test potrebbe venir effettuato sulla comunicazione (in questo caso non solo quella per nuovi
prodotti, ma anche su quella attuale e passata), essendo essa un processo di costruzione di significati.
In essa sono racchiusi tanti elementi come il linguaggio, il messaggio, la tipologia, il processo, i mezzi usati, i
criteri base ecc.
Con questo test sarebbe possibile rendere personalizzabile la comunicazione in base all’oggetto del
messaggio ed al mezzo che si vuole usare.
Successivamente in base al mezzo viene deciso il linguaggio da usare, cioè il target da raggiungere, l’idea che
si vuole fornire dell’azienda e del prodotto stesso; in base al mezzo usati identifichiamo “above the line” (uso
di mezzi indiretti che agiscono sull’opinione pubblica come le affissioni, la pubblicità etc.) o “below the line”
(usi di strumenti diretti come brochure, newsletters etc.).
Un altro aspetto importante è il messaggio che si vuole fornire, in questo caso esso verrà direttamente
associato al prodotto e alla stessa azienda e quindi ha dei punti chiave da rispettare:
- Deve dire qualcosa di importante e/o desiderabile,
- Deve dire qualcosa di esclusivo e/o distintivo dagli altri,
- Deve essere credibile e/o dimostrabile.
Grazie ad essi è possibile creare una reputazione dell’azienda anche solo attraverso degli slogan che
impersonano e rappresentano l’idea stessa e le forniscono credibilità.
La tipologia di comunicazione utilizzata è il cardine di tutto, cioè se è:
- Di massa (produzione e diffusione di messaggi mediali e di merci simboliche con la fissione e
trasmissione di informazioni e contenuti simbolici)
- Pubblica (suscita effetti istituzionali, ma anche politici presenti nella stessa comunicazione)
- Politica(poter contare sulla legittimazione del potere politico attraverso il consenso)
- Sociale(rappresentazione dei valori, stimolare ed agire in funzione di essi, fornire risposte concrete
agli elementi della società e non solo ad essi)
- D’impresa (processi di comunicazione che l’impresa istituisce con l’obiettivo di influire sugli
atteggiamenti del pubblico dell’impresa stessa)
- Etc.
Deve anche venir definito se la comunicazione è autoprodotta (l’organizzazione stessa ha il controllo della
sua comunicazione) o etero-prodotta (i messaggi derivano dal sistema dei media o da altre organizzazioni).
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Un altro aspetto della comunicazione da tenere presente sono dei passaggi fondamentali:
1- Analisi dello scenario in quale ci si vuole inserire
2- Individuazione degli obiettivi di comunicazione principali
3- Individuazione del target di riferimento
4- Scelte strategiche da utilizzare
5- Scelte di contenuto efficaci
6- Individuazioni di azioni e strumenti di comunicazione
7- Misurazione dei risultati.
Durante queste analisi bisogna tenere conto anche dei criteri base per concepire un buon messaggio
pubblicitario (di tutte le forme):
 Missione (informare, persuadere, far ricordare, rafforzare una decisione di acquisto etc.)
 Messaggio (comunicare il valore peculiare della marca tramite parole ed immagini ad esempio)
 Media (scelti in base alla loro capacità di raggiungere il mercato-obiettivo in modo efficace in
rapporto ai costi)
 Mezzi finanziari (costo della copertura, della frequenza e dell’impatto etc.)
 Misurazione (effettuare una pre-misurazione ed una post-misurazione della campagna).
Oltre a tutti questi aspetti bisogna tenere presente anche la soggettività dei consumatori, ovviamente
attraverso la comunicazione sono presenti punti di forza uguali (o quasi) per tutti noi sui quali puntare.
Uno di essi è l’effetto visivo, cioè la vista; l’80% delle informazioni presenti nel nostro cervello proviene dalla
vista (che le acquisisce), successivamente per venir memorizzate e percepite come “importanti” dal cervello
devono esprimere percezioni provenienti dal mondo esterno e riuscire a far immedesimare in azioni,
immagini, suoni, colori, odori colui che le sta guardando, catturandolo non solo empaticamente, ma anche
mentalmente con ricordi il consumatore.
Tutti questi dati, ed anche altri, dovranno venir messi in relazione con il mercato attuale, con la società
contemporanea, con la posizione che l’azienda assume in quel momento ed altri fattori esterni ad essa.
Per la parte del prodotto si potrebbe creare un database all’interno del quale sono presenti tutte le tipologie
di materiali per creare i prodotti, indipendentemente se sono prodotti di bellezza, accessori della casa o
quant’altro; si potrebbero inserire forme, colori ed altro per visualizzare solo graficamente il prodotto finito.
In questo caso verrà testata l’associazione materiale-forma-oggetto, attraverso il quale vengono prese in
considerazioni le qualità del materiale, per il peso dell’oggetto finale, la cromatura e tutte le caratteristiche
fisiche attraverso le quali l’oggetto risulterà migliore di altri.
Attraverso questo verrà valutata anche la funzionalità dell’oggetto, il rapporto tra usabilità e necessità da
parte degli utenti, se l’oggetto può venir prodotto in larga scala, se il materiale può venir sostituito, dove può
venir posizionato il logo dell’azienda, se oggetti simili effettuano gli stessi scopi/lavori etc.
Tutto questo dovrà ovviamente essere preso in considerazione in base anche alla richiesta del mercato, alla
disponibilità dell’azienda stessa, della validità del prodotto, del fatto che per produrlo l’azienda debba
comprare nuovi macchinari, se servirà ulteriore manodopera etc.
In tutti questi casi potrebbe comparire un’incompatibilità tra l’idea iniziale e quella riscontrata attraverso il
test.
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Ovviamente queste sono quasi tutte supposizioni di come un prodotto possa venir “testato” prima di venire
prodotto.
Questa potrebbe essere una possibile soluzione per cercare di capire se un prodotto verrà acquistato da dei
consumatori, se una certa idea è efficace, se è il caso di aspettare un determinato momento del mercato per
proporre un nuovo prodotto etc.
Ovviamente il mercato non è stabile o prosegue seguendo delle regole, però grazie a queste idee potremmo
essere in grado di anticipare alcune mosse dei nostri concorrenti per riuscire ad accaparrarci una nuova fetta
di mercato, oppure renderci più affidabili ed attivi nel settore proponendo e realizzando sempre nuove idee
per facilitare alcuni progetti, ma anche solo per mettersi sempre in gioco per dimostrare ai propri clienti
(reali o potenziali) che siamo presenti sul mercato e che l’importante non è solo vendere-vendere-vendere,
ma anche attraverso la vendita di un prodotto riuscire a trasmettere un significato aziendale di forza ed
affidabilità.
Tutte queste idee ovviamente possono venire applicate per la produzione di prodotti/materiali, ma allo
stesso tempo aiutano a determinare se una strategia pensata è quella migliore o se gli obiettivi prefissati
sono quelli ideali; oltre a tutto questo i vari test possono venir applicati da una azienda anche per la vendita
di servizi all’interno dei quali saranno sempre presenti la parte economica, quella idealistica, la campagna
pubblicitaria ed il legame tra produttore-consumatore, però al posto del prodotto verrà preso in esame il
servizio offerto, anche perché sia per il prodotto che per il servizio alla base ci deve essere un’idea che valga
la pena di essere realizzata.
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  • 1. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 1
  • 2. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 2 Sommario RELAZIONE GENERALE PER L’ANALISI DELL’USO DEI “QUADRATONI DA VISITA”:.......................................... 3 AMLETO....................................................................................................................................................... 5 LOGO VERDE................................................................................................................................................ 8 LOGO ROSSO ..............................................................................................................................................10 MONDO......................................................................................................................................................14 ANALISI SITI WEB........................................................................................................................................19 IDEE PER PROMUOVERE L’AZIENDA............................................................................................................31 Regole per la creazione di brochure............................................................................................................33 Regole per l’utilizzo di testimonianze come forma di presentazione (e non solo) ........................................34 POSSIBILITÀ PER AL BO.DI. (per l’utilizzo di testimonianze e/o testimonials) ...............................................37 Test per un qualsiasi prodotto (prima che venga realizzato come prototipo)...............................................38 Analisi effettuata sulle tecniche di 4 aziende famose nel mondo.................................................................43 Strategie di marketing con uso di QR code..................................................................................................46 1° idea per la promozione dell’azienda: ......................................................................................................47 2° idea: Comunicazione dell’azienda tramite video istituzionale..................................................................48 Fotografie, emozioni o testimonianze? .......................................................................................................51 Comunicazione non verbale: non sono solo i gesti!.....................................................................................52 Lo slogan non è per tutti.............................................................................................................................53 I colori del web...........................................................................................................................................54 Call-to-Action “chiamata all’azione”............................................................................................................55 Analisi della situazione aziendale della comunicazione................................................................................56 Studio sulle “best practices” nel campo della comunicazione web aziendale...............................................69
  • 3. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 3 RELAZIONE GENERALE PER L’ANALISI DELL’USO DEI “QUADRATONI DA VISITA”: L’utilizzo dei bigliettini cartacei è un tipo di marketing non convenzionale e sfrutta la forma di promozione pubblicitaria a basso budget con mezzi che fanno leva sull’immaginario ed i meccanismi psicologici degli utenti finali. Questo, sin dal periodo antecedente alla seconda guerra mondiale, è il metodo più veloce e per arrivare ad un ampio pubblico per effettuare propaganda e pubblicità, però si potrebbe sfruttare questa forma creando non solo dei volantini da leggere ed archiviare, ma rendendoli anche una risorsa per appunti (magari riguardanti il web o alcuni suoi utilizzi specifici) perché se una cosa viene trattata troppo genericamente spesso viene presa poco in considerazione e/o poco memorizzata. In questo caso stiamo prendendo in considerazione il marketing esperienziale, cioè tenendo conto che non è importante il prodotto in sé, ma l'esperienza che il prodotto stesso permette di ottenere al consumatore: 1. Nel momento in cui viene percepito uno stimolo esterno al consumatore, esso risponderà scegliendo il prodotto più accessibile e quello che risponde meglio alle caratteristiche richieste (ovviamente puntando al massimo risultato con la minima spesa); 2. Se l’individuo percepisce degli stimoli sociali e commerciali provenienti dall’ambiente/mercato, il sistema cognitivo del consumatore fornisce delle risposte che però saranno condizionate dalle scelte degli altri per una maggiore efficienza. Tenendo presente che un biglietto ti questo tipo può essere trovato solo in alcuni posti (ovviamente non lo troveremo uno in ospedale o in panificio) o addirittura verrà consegnato a mano. Esso potrà fornire la visibilità all’azienda a coloro che ne hanno bisogno, o ne avranno in un prossimo futuro, magari mettendo a confronto la azienda con la quale hanno già contatti con una concorrente e magari che offre servizi migliori o addirittura servizi nuovi. Essendo in forma cartacea fornisce la possibilità di contattare in qualsiasi momento la società (se la propaganda fosse su internet o sul giornale dovremmo avere sempre sotto mano il mezzo per poterla consultare) e pone allo stesso piano il soggetto con la società facendolo sentire a proprio agio. Lo scopo del marketing per una azienda è la capacità di esprimere offerte uniche all’interno del mercato rispetto ai concorrenti, ma allo stesso tempo deve basare la propria comunicazione del prodotto per renderlo desiderabile ed essenzialmente l’unico per soddisfare tutti i bisogni. Esso deve accattivare il cliente dimostrandogli di essere in grado di realizzare i benefici attesi, in questo caso attraverso i biglietti si è in grado di dare una prima impressione dei un lavoro che è possibile realizzare e della qualità di esso sul quale il cliente potrà contare. Facendo un’analisi dei modelli più evoluti della pubblicità, da parte dell’azienda, troviamo il modello delle 4I – 4C di Fabris il quale prende in considerazione:  4 I : impatto, interesse, informazione, identificazione  4 C : comprensione, credibilità, coerenza, convinzione. L’azienda quando soddisfa questi requisiti sta creando una pubblicità competitiva ed efficiente da poter immettere sul mercato.
  • 4. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 4 In questo caso nelle 4 I vengono presi in considerazione come impatto l’effetto finale che il biglietto avrà su chi lo guarda, esso susciterà e creerà interesse (o meno), fornisce una parziale informazione dell’obiettivo al quale si punta (fino a quando il biglietto non viene girato) e il cliente entrando in contatto con l’azienda si deve anche parzialmente identificare nei suoi lavori. Le 4 C vengono realizzate da questi biglietti con il retro, cioè: - La comprensione dello scopo la otteniamo solo leggendo il testo dietro e i dati dell’azienda, questo può creare una iniziale curiosità; - La credibilità dell’azienda viene a crearsi, da parte del consumatore, solo dopo aver preso contatto con essa ed aver potuto valutare il suo operato, però la credibilità può anche venir assunta da altri fattori come il passaparola, la fiducia in una azienda finanziariamente affidabile ecc. - Anche il fatto della coerenza si viene a valutare dopo un primo approccio con l’azienda, però può essere anche valutato attraverso lo stesso biglietto che diventa quasi una presentazione muta e propria di come l’azienda cerca di porsi verso il cliente; - La convinzione è un elemento fondamentale che l’azienda deve essere in grado si suscitare nei clienti perché è grazie ad esso che si baserà tra di due soggetti il rapporto di fiducia e di stabilità. Questa è una tipologia di pubblicità di teoria debole, la quale ha lo scopo di rafforzare le convinzioni dei consumatori, ma non gli impone una nuova opinione. Ora analizziamo i 4 “quadratoni” sviluppati dalla Bo. Di. Srl tenendo presenti questi aspetti.
  • 5. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 5 AMLETO L’uso di una foto in bianco e nero può essere vista come un tabù visto che attualmente i colori fanno parte della vita di tutti noi, e tutti noi abbiamo qualche volta voglia di scappare dalla monotonia di questo mondo. L’uso delle foto in bianco e nero richiama un personale senso estetico. Per alcuni rappresentano la naturalezza, la vera forma di ciò che viene rappresentato e soprattutto al significato vero. Però l’uso delle foto a colori richiama anche una nostalgia, un sentimento drammatico, il quale delle volte annulla quasi del tutto la possibilità del soggetto di soffermarsi sul biglietto e quindi sul messaggio. Le foto in bianco e nero però hanno anche la capacità di legarci a dei ricordi, dei sogni mai realizzati e quindi di creare internamente delle speranze per una loro realizzazione, come attraverso la sua vista sul web, ma soprattutto l’essenzialità della vita stessa. L’immagine è fortemente legata alla frase d’effetto tratta da Amleto, però salta subito all’occhio che è presente un forte contrasto tra la forma della foto e quella della scritta, cioè il cambio di colore e genere. Il legame tra di esse, oltre alle parole, è il colore; il bianco crea come una continuità con la foto e il logo riportato sull’angolo inferiore sinistro. Il forte colore fuxia della nuvoletta di dialogo attualizza il tutto, però allo stesso tempo lo rende quasi falso, astratto. Il contrasto tra il voler inserire un testo in una nuvola di dialogo così e la foto ci sta, però magari si sarebbe potuto usare un colore più volto sul pastello, richiamando i colori tenui dello sfondo ed allo stesso tempo facendolo risaltare rispetto al contesto, magari con un verde o un rosso e la scritta o bianca o nera per farla risaltare. L’uso del colore rosa, per la nuvola di dialogo, spesso viene associato ad un colore femminile e che esprime romanticismo, delicatezza, sogni (in questo caso è molto indicato per creare un contatto tra passato e presente). Con l’uso di questo rosa shock si vuole incuriosire e far parlare si sé coloro che lo guardano; però usando un colore di una tonalità più chiara si riflette un senso di energia e senso di relax. Usando l’associazione bianco-nero con una scritta rosa ci si vuole rivolgere soprattutto ad un pubblico femminile. Essendo già l’immagine non perfettamente squadrata, cioè il teschio leggermente inclinato e lo sguardo dell’uomo rivolto verso il basso; notando il rispetto della regola dei due terzi per il volto, la scritta si sarebbe potuta inserire un po’ ruotata per non dover coprire troppo la figura dell’uomo ed allo stesso tempo riempire lo sfondo grigio e triste che riempie l’angolo superiore destro. Possibilità 1: Per essere reso più attuale un biglietto di questo genere potrebbe avere avuto, al posto della foto di Amleto, una foto rappresentante magari una vignetta di due bambini/ragazzi in un parco (sempre in bianco e nero con le scritte rosa, o blu, in base a quale pubblico ci si vuole rivolgere) davanti ad un bivio, con dei cartelli che rappresentano L’ESSERE O NON ESSERE e si guardano sbigottiti. Sul fondo della vignetta la scritta: “questo (non) è il problema. Il problema è farsi trovare...” mantenendo il logo dell’azienda in basso a sinistra. Però potrebbe venir interpretata come una cosa di poco conto e troppo scherzosa e banale per riuscire a rappresentare l’immagine fornita di una azienda informatica.
  • 6. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 6 Possibilità 2: Dato che la parola ESSERE inizia per “E” si potrebbe giocare con il fatto che, essendo in un momento di crisi economica non solo locale; per valorizzare l’ESSERE si possa proprio introdurre nella parola il simbolo dell’euro (€) e di barrarlo all’interno della parola NON ESSERE. Ovviamente il colore dell’Europa è il blu e il simbolo dell’euro viene riprodotto in giallo, però in questo caso si potrebbe porre il simbolo in blu su uno sfondo neutro per farlo risaltare. Questo gioco potrebbe anche catturare l’attenzione soprattutto delle aziende, le quali, dopo le famiglie, sono in una posizione di maggiore difficoltà economica ed anche di comunicazione. Il fatto di giocare proprio con questo simbolo conosciuto da tutti fornisce un’anticipazione che nel biglietto si tratterà di cambiamenti, non solo economici, ma che potrebbero diventare l’incipit per risolvere l’attuale problema. Questo potrebbe aiutare a farsi rendere più visibili ed aumentare i propri contatti. Nella scritta posta nel retro si potrebbero valorizzare anche in questo caso delle parole chiave come: “aumentare” “visibilità” “contatti commerciali” ecc. per rendere accattivante il progetto. La foto che riempie il biglietto è empatica, colui che la guarda prova una emozione in base alle proprie esperienze vissute attraverso la frase stessa o l’immagine. L’empatia che si crea tra il biglietto e colui che lo guarda deve non solo creare un legame tra i due, ma anche riuscire a creare un ulteriore collegamento tra la frase/foto e la società che si sta presentando attraverso esso. Questo biglietto rimarrà più impresso a coloro i quali hanno un particolare interesse verso l’arte, il teatro, la storia, la poesia perché collega i loro interessi con l’azienda, ma potrebbe allo stesso modo anche far crescere la curiosità anche a coloro che non hanno una conoscenza di queste materie e quindi farli interessare al fatto di questa associazione foto-azienda. Però potrebbe anche suscitare sentimenti di tristezza a causa dei colori così tendenti al cupo ed al grigio; oppure potrebbe essere visto come rappresentazione di questo attuale periodo di crisi dal quale dobbiamo porci la domanda: ”come facciamo a farci trovare?” e quindi come un incitamento a reagire. Essa può venire intesa come una comunicazione che pone al centro il consumatore; cerca di far identificare il consumatore nella comunicazione d’azienda utilizzando un linguaggio conosciuto e facendogli intendere che con la loro collaborazione riusciranno a prefiggere gli obiettivi di entrambi. In maniera non visibile, il ricevente del messaggio fornito dal biglietto occupa una posizione di inferiorità nei confronti del flusso comunicativo e ne subisce gli effetti non essendo manipolato nelle proprie opinioni, ma rafforzando quelle che ha se sono nella stessa lunghezza d’onda di quelle poste dal biglietto. Il biglietto potrebbe venir realizzato come cartoncino semirigido; avendo anche una foto conosciuta può essere usato come segnalibro, appeso per bellezza o come foto-promemoria. Però potrebbe anche venir plastificato rendendolo resistente e duraturo nel tempo come rappresenta la foto nella storia. La scritta dei dati sul retro potrebbe venire leggermente ingrandita e magari si potrebbe mettere in grassetto solo il nome della società così da farci cadere l’occhio. Però avendo inserito la possibilità di un collegamento diretto con il sito alcuni dati potrebbero venir tolti per creare anche curiosità sul dove è ubicata la società e come poterla raggiungere e contattare. Inserimento nella seconda facciata/retro di una frese come: “IO CI SONO, E TU?” anche per creare una sorta di conversazione con il lettore ed interrogarlo sul fatto che come persone siamo in grado di scegliere e pensare autonomamente, al contrario dalle macchine. Il passaggio da dei colori tenui e tendenti al grigio ad arrivare al bianco candido dà l’impressione di un cambiamento, di una nuova aria pulita.
  • 7. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 7 Il bianco è un colore che indica purezza, candore ed allo stesso tempo può dare anche la sensazione di vuoto, di incompleto. Infatti, dagli anni 2000 si è iniziato ad usare molto il genere minimal, cioè l’uso di un solo colore per una intera superficie per far risaltare tutto il resto e soprattutto semplificarlo. I colori si annullano e così facendo ci si focalizza principalmente sulle finiture, ed in questo caso vengono a risaltare le scritte dei dati dell’azienda ed il testo per la promozione della società. Avendo inserito una nuvoletta di dialogo ovale nella facciata principale, nel retro si potrebbero smussare gli angoli del colore della scritta per rendere tutto più omogeneo.
  • 8. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 8 LOGO VERDE Ad un primo impatto con il biglietto, c’è la curiosità di prenderlo in mano per tastare con mano se le mascotte raffigurate sono in rilievo, per valutare il tipo della carta usata, per controllare se c’è una stampa anche sul retro ecc., questo rende ancora più partecipe il cliente ed è propenso a conservare il biglietto. Con l’uso dei colori bianco-verde-grigio si viene a richiamare l’ecologia, la natura; richiama i biglietti che si trovano in giro riguardanti il riciclaggio, la natura, il territorio. Il colore verde è il colore dell’Io, della vitalità, del riposo come espressione di difesa, ma viene anche associato alla fortuna, alla speranza ed al via libera per effettuare qualcosa. Questo colore evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione, però viene generalmente scelto come colore da coloro i quali preferiscono l’individualità. Questo ultimo aspetto si lega molto alle immagini presenti nel biglietto stesso, l’immagine che evidenzia una sola figura rafforza ancora di più il senso del colore. Guardando lo sfondo notiamo la serialità e la ripetitività della mascotte della società; l’accostamento del colore grigio e del bianco rende il tutto non rilevante, quasi superfluo e quindi aiuta ancora di più a focalizzare l’attenzione sui colori presenti, in questo caso il verde. Il fatto della ripetizione delle figure sullo sfondo può rappresentare la serialità delle nostre vite e quindi che ad un certo punto una di esse ci cambia la prospettiva; in questo caso la figura verde incentra l’Io rispetto alla serialità e fortifica il fatto di dover essere aiutati (e quindi trovati) per riuscire a realizzare un cambiamento. Però questa serialità potrebbe anche suscitare il sentimento opposto, cioè il fatto di essere tutti uguali e quindi non riusciremmo a far risaltare come vorremmo l’idea della società all’interno del mercato. Per incentrare l’attenzione sul volantino, la nuvola di dialogo è posta proprio al centro del foglio per far soffermare l’attenzione sul testo in essa contenuto. Il testo, volutamente bianco, non entra in contrasto con l’insieme del biglietto, però diventa anche facilmente dispersivo, ma l’inserimento di un ulteriore colore potrebbe creare ancora più confusione. Avendo come obiettivo la promozione, questo biglietto sarà come una presentazione della società ed esprimerà il fatto di essere attenti alla natura, ma anche a voler valorizzare ogni singolo elemento che per la collettività diventa essenziale. Infatti con l’uso di internet, delle mail e del computer stesso, siamo stati portati a renderci conto di non dover per forza utilizzare molta carta per comunicare, ma basta avere un computer ed una connessione internet. Il biglietto non vuole rappresentare un senso di aggressività verso il mercato, vuole semplicemente rafforzare le convinzioni che il cliente ha verso alcuni principi, come in questo caso il puntare sul verde e sull’ecologia e quindi potrebbe venir realizzato con carta riciclata. Indirettamente però il biglietto colpisce gli atteggiamenti ed i comportamenti che il cliente assume verso questi principi; se nota che è stato realizzato con carta riciclata associa la stessa azienda al fatto che, magri, non spreca tanta carta, che sta attenta al fatto della raccolta differenziata etc. Tutte queste piccolezze a poco a poco incideranno sull’idea che il cliente ha dell’azienda, ma soprattutto sul modo di porsi verso questa. Se il cliente ha gli stessi principi sarà più propenso a collaborare ed ad espandere queste idee, ma se non se ne cura sarà solo un dettaglio che verrà intuito marginalmente e non graverà sul rapporto che si viene a creare tra di loro.
  • 9. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 9 Sia il colore verde, che quello grigio, non sono molto brillanti e questa graduazione di colore rende un po’ più “reale” la percezione della naturalità, ma soprattutto rappresenta la tranquillità. In questo biglietto la mascotte non viene messa in risalto come una star, ma viene posta ad un livello medio; questo fa sì che non si vengano a creare discriminazioni e che faccia anche un po’ sorridere colui che la guarda e venga reso partecipe. Nella facciata principale, volendo far risaltare una sola figura su tutte, si va ad evidenziare il valore dell’individualismo, del fatto che sì facciamo parte di una collettività, ma ognuno di noi ha dei bisogni propri da soddisfare, i quali sono diversi da quelli degli altri. Questo collega il biglietto al grado in base al quale gli individui sono integrati all’interno di gruppi; in questo caso possiamo associalo sia all’individualismo, come il fatto che ogni persona deve percorrere un proprio percorso realizzato prendendo delle proprie decisioni, ma possiamo collegarlo anche al collettivismo, che indica l’integrazione del soggetto in gruppi forti all’interno dei quali lui ha un minimo potere decisionale. Analizzando il biglietto nella società può venire preso in considerazione anche l’avversione all’incertezza, cioè il grado di tolleranza di una società verso l’incertezza e l’ambiguità di alcuni messaggi o pensieri; in questo caso si valutano le varie opinioni, ma è un valore totalmente soggettivo, cioè ci può essere solo una verità ed è la nostra. Analizzando il biglietto all’interno della cultura di una collettività, che rappresenta un sistema di valori condivisi, non è necessario che tutti i soggetti abbiamo le medesime idee, anche perché esso stesso rappresenta ed esalta la diversità del singolo. Lo scopo di questo bigliettino, oltre a far conoscere la società, fornirà anche un biglietto da visita valorizzando il lavoro effettuato per realizzarlo, delle scelte per il materiale, dei colori, ma soprattutto fornirà un quadro completo sulla realizzazione di un lavoro effettuato direttamente dall’azienda (anche se per se stessa) che oltre alla forma cartacea inciterà il cliente a visitare il sito per valutare non solo la parte grafica, ma anche l’aspetto creativo e dinamico che la società esprime attraverso le sue idee e i suoi progetti. Il logo dell’azienda posto sulla facciata principale in basso a destra potrebbe essere più grande di qualche punto. Sul retro del biglietto notiamo la volontà di riuscire a farsi conoscere dal cliente puntando quasi ad un dialogo diretto con il cliente (come avviene durante la cooperazione) e soprattutto farsi riconoscere anche attraverso la mascotte, e non solo attraverso il logo. In entrambi i fronti del biglietto vengono usate delle linee abbastanza fluide e senza spigoli che rendono il senso di qualcosa di morbido, di non pericoloso e soprattutto di sano e coinvolgente grazie al quale sarà possibile entrare in contatto. Anche in questo caso la parte riguardante i dati della società andrebbe leggermente di dimensioni maggiori così da non soccombere alla mascotte accanto, ed anche il testo posizionato nel riquadro verde andrebbe un po’ aumentato così da poter ruotare la nuvoletta verso la parte bianco del foglio e ridurla.
  • 10. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 10 LOGO ROSSO Il colore che viene usato è il rosso che può assumere vari significati come la passione, l’energia, l’importanza del testo sottolineato, ma accostato al bianco può anche dare l’impressione dei colori dei segnali di pericolo e/o di divieto (potrebbe stare ad indicare a colui che guarda che si deve soffermare un momento a leggere ciò che c’è scritto, a pensare ciò che quel volantino rappresenta o vuole rappresentare). Il colore evoca l’istinto a cercare una motivazione per evitare una qualcosa (reazione fortemente radicata nel nostro cervello)perché: - È il colore dell’errore, del fallimento, del debito e azione un imprinting negativo; - Allo stesso momento però evoca il bisogno di agire con una certa urgenza (infatti generalmente i pulsanti di acquisto vengono evidenziati in rosso). Il bianco ed il rosso generalmente sono colori che richiamano le pubblicità delle banche o della sanità/prevenzione, ma che creano sempre un forte impatto a chi li guarda potendo attirare l’attenzione di
  • 11. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 11 qualsiasi fascia d’età. Però esso, essendo un colore primario, è fortemente collegato ai bisogni fondamentali di ogni individuo. Il rosso è uno dei colori che risalta di più su sfondo bianco (oltre al nero, però troppo banale) però si potrebbe provare a realizzare una variante blu/azzurra con sfondo bianco richiamando i colori base che troviamo durante l’utilizzo di un computer. Essendo il rosso un colore inscindibile per la nostra collettività, esso viene associato alle principali maggiori case italiane come la Fiat per l’ambito automobilistico e delle corse, per il Milan in ambito calcistico ecc. e questa associazione potrebbe portare una maggiore visibilità ed interesse, oltre al senso del patriottismo. All’interno della società e della nostra cultura italiana il rosso usato può venire collegato come colore primario, legato alla musica Pop, agli anni ’60 e soprattutto nell’ambito tecnologico come uno dei primi colori usati per realizzare effetti speciali all’interno di film e foto. Per richiamare il fatto che si sta parlando del web si potrebbe inserire una freccia/icona nera vicino alla nuvoletta con la scritta nella facciata principale. Questo potrebbe rendere interessante il messaggio verso una persona che ha un minimo di dimestichezza con il computer o magari interesse ad ampliare le proprie prospettive per l’uso di esso, ma può anche scoraggiare coloro che non ne sono appassionati e quindi associano l’icona a qualcosa che per loro è superficiale. Usando solo 3 colori nella prima facciata la scritta nera presente nella nuvoletta dovrebbe essere più centrale perché contiene, oltre all’unico testo presente, anche la parola chiave che è la cosa che colpisce di più chi lo guarda. Però se il logo della società venisse spostato piò in alto e magari avesse un contorno nero fino creerebbe quasi una risposta alla domanda retorica sopra, perché così messo si mimetizza troppo con il rosso delle figure accanto. Avendo a disposizione una figura molto stilizzata, se dovesse esserci l’occasione di associarla ad un evento o ad una manifestazione, si potrebbe metterle di fianco degli elementi che la potrebbero contraddistinguere (ad esempio il gugjet rosso, simbolo della Carnia e del territorio nel quale si trova la società del bigliettino). La presenza delle figure a metà può stare a significare due cose:  Le figure vogliono essere trovate da chi legge e quindi sarà istintivo girare il foglio per vedere se si completano;  Le figure sono incomplete e per riuscire a vederle complete bisogna in qualche modo entrare in contatto con l’azienda (anche solo tramite il sito),però che scopriremo solo se giriamo il bigliettino, e rappresentano una sorta di indecisione (voglio o no essere trovato?!) Però la figura incompleta può essere vista anche come un progetto creato a metà, anche volutamente, che non è stato interamente creato per questo fine , ma vuole essere completato proprio da chi lo guarda e ne può immaginare personalmente la parte mancante, quasi un coinvolgimento. In tutto il bigliettino sono state usate delle linee curve che creano un’armonia, oltre ad essere presenti nelle figure e nella nuvoletta, richiamano gli angoli arrotondati del logo della società stessa. L’uso di linee curve da l’idea di essere disposti a nuove idee e questo associato al fatto di avere in ordine il testo crea quasi uno schema. L’uso di linee curve crea un senso di rilassamento, percezione del colore e della protezione, in questo caso riferito al fatto della fiducia da concedere alla società. Se lo schema viene tenuto presente nella prima facciata (come in questo caso) si vuole dare un aria di professionalità, ordine, ma anche di staticità e quasi di autorevolezza nel voler esporre i propri lavori e progetti.
  • 12. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 12 Nella facciata iniziale c’è tanto spazio bianco al centro del foglio e può far disperdere tutto il lavoro, però può suggerire di fare come se dovessimo scrivere noi una risposta al fatto di farsi trovare. Questo introduce una possibilità per annotarci qualcosa creando il biglietto con il cartoncino e non plastificando il foglio (magari per annotare un primo incontro o una informazione) e dà anche la possibilità di adattarlo alla tasca (se è troppo rigido è scomodo da tenere in tasca o in borsa) e può anche diventare utile come segnalibro o come magari possibile biglietto da visita. In questi ultimi casi potrebbero essere effettuate delle stampe con diverse dimensioni per essere facilmente conservati come ad esempio rettangolari (di lunghezza maggiore all’altezza) per esprimere un senso di coinvolgimento, oppure con l’uso di angoli arrotondati richiamando le linee presenti nel biglietto. Se ruotassimo la nuvoletta verso il centro, tutto lo schema rigido dell’insieme cambierebbe e creerebbe movimento e dinamicità, un senso di libertà (ma anche una possibile mancanza di regole) che è legata anche alla navigazione nel web e dalla possibilità di esprimere i propri pensieri senza restrizioni. La frase potrebbe essere modificata: “SUL WEB L’IMPORTANTE NON è ESSERCI, MA FARSI TROVARE.” Esso racchiude anche già al suo interno il senso stesso dell’azienda e quindi incita ad andare a scoprire nel retro il DOVE farsi trovare. Però questa frase potrebbe anche essere un suggerimento per navigare responsabilmente e, se necessario, rivolgersi a persone competenti per la propria presenza sulla rete. Nella parte posteriore in entrambi i casi la scritta con i dati della società dovrebbe essere più in grassetto così da poter risaltare rispetto alla figura ed al cerchio con il collegamento al sito. Se prendiamo in considerazione il testo dove viene brevemente descritto cosa fa l’azienda leggiamo tutto di seguito, invece si potrebbe riprendere la formattazione del testo davanti evidenziando delle parole chiave in rosso come: “visibilità”, “contatti” per rendere più appetibile il contatto con essa anche perché nel retro il colore rosso è molto dominante e la scritta si perde nell’insieme. 1° retro: Nel retro con la scritta rossa a destra si potrebbe allineare il testo a destra per rendere il tutto meno squadrato e formale, mentre si potrebbe ruotare la parte con i dati della società ed alzarli graficamente per non avere il cerchio rosso troppo attaccato alla figura a destra. Però solo se anche nella parte davanti viene applicata la regola dello schema fisso nella composizione grafica. Lo spessore dei cerchi potrebbe essere ridotto per non renderlo così l’epicentro di tutto. Però per farlo risaltare si potrebbe spostarlo nell’angolo superiore a sinistra per bilanciare un po’ l’effetto del bianco-nero- rosso. 2° retro: Lo spessore giusto per esso sarebbe come nel biglietto con la figura a metà, che cattura l’attenzione ed allo stesso tempo invoglia ad utilizzarlo per vedere cosa si cela dietro esso. Per entrambi i retri: Però avendo già sul biglietto tutte le indicazioni dell’azienda, magari si potrebbe spostare il logo invece che in alto a sinistra in alto a destra per colmare l’angolo vuoto e così da creare quasi una cornice ai dati. Però non avendo il logo vicino al nome esso potrebbe non essere preso in considerazione, oppure si potrebbe allineare il testo a destra e mantenere il logo a sinistra per colmare lo spazio bianco.
  • 13. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 13 Potrebbero essere inserite nel retro in un angolo delle righe vuote dove poter appuntare un nome, un numero, una informazione inerente magari ad un accordo o ad un appuntamento.
  • 14. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 14 MONDO Questo biglietto a primo impatto sembra quasi volerci inviare un messaggio della situazione attuale della Terra. Un messaggio al suo interno complesso perché raffigura la Terra in mezzo al nulla, come se fossimo da soli nell’Universo. Questo sfondo nero, cupo, sembra come voler inghiottire l’immagine della Terra, come se la nostra fine fosse imminente ed il tutto suscita un senso di angoscia e terrore, infatti è il colore del caos. Esso però sta ad indicare anche un processo di passaggio e di trasformazione attraverso la quale, magari si potrebbe intuire uno stimolo alla scoperta delle tenebre qui rappresentate (ciò che ci circonda).
  • 15. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 15 La fascia blu tra la Terra e l’oscurità si oppone al nero e crea come un’aurea che crea speranza, come se rappresentasse l’atmosfera; anche se il blu è un colore freddo, in questo caso riflette un sentimento quasi di salvezza, di mediazione, di un passaggio. L’immagine della terra è perfettamente posizionata al centro del foglio e cattura tutta l’attenzione, anche se le immagini di posizione rosse catturano ancora di più la nostra attenzione. Il contrasto di tutti i colori presenti all’interno del biglietto fanno sì che chi lo guarda cerca di stare molto attento a tutti i livelli di colori-significati presenti (principale: rosso, secondario: Terra, ultimo: nero-sfondo). Ovviamente avendo dei colori così forti il biglietto rimarrà più impresso come immagine che come scritta- parole e questo può indurci ad associare al fatto delle connessioni con il mondo che ci circonda la società del biglietto stesso. La nuvola di dialogo, rossa come le immagini di posizione, ci fa riflettere sul fatto di dove ci troviamo fisicamente nel momento in cui leggiamo il biglietto, ma allo stesso tempo inconsciamente il nostro sguardo cerca nella cartina del mondo la propria nazione (all’incirca). Questa reazione è causata dalla curiosità irrefrenabile che l’uomo ha di certezze, infatti, nella nostra attuale società, c’è una tolleranza molto bassa verso l’ambiguità e l’incertezza (causate anche dalla paura di sbagliare); tutti vogliono essere sicuri di ciò che fanno per non incombere in ulteriori problemi. Però questo potrebbe suscitare reazioni contrastanti, trovandosi sulla cartina non si fa caso di tutto il resto, ma al contrario potrebbe indurci a capire cosa c’è sotto. Allo stesso tempo con i sempre incombenti mutamenti del mondo che ci circonda, si tende alla ricerca di similarità e utilizzo di regole generali uguali per tutti i gruppi per creare l’universalismo. L’avvento del web ha portato all’intero stravolgimento delle regole perché ogni Nazione ne ha delle proprie che però entrando in conflitto magari con quelle di altre Nazioni; non essendo ancora ben chiaro quali possono essere applicate e quali no, si è venuta a creare una conflittualità grazie alla quale tutti si sentono la possibilità ed il diritto di dire e/o scrivere qualsiasi cosa pensino riguardo qualsiasi argomento. Questa immagine incentiva la comunicazione tra persone di posti diversi, ma indirettamente propone che questa comunicazione passi attraverso questa società, grazie alla quale questa comunicazione potrà davvero essere efficiente e affidabile. L’immagine richiama un po’ Google Maps e quindi una persona che sa anche parzialmente che cos’è e come funziona come applicazione e viene associato direttamente ad internet, ma se una persona non è molto informata su questi aspetti, l’immagine potrebbe venir interpretata come connessione magari satellitare, delle televisioni o di altre apparecchiature. Le immagini che rappresentano le posizioni nelle varie parti dell’immagine sono come degli indicatori di posizione e sarebbe più stimolante se ognuno di essi avesse una lettera diversa, così magari da formare un nome o una dicitura (essendo già graficamente collegati), magari anche non creando un significato ben preciso. Questa immagine usata può venir compresa da tutti quelli che la vedono perché è una raffigurazione mondiale della nostra Terra. Se dovesse esserci la possibilità di ampliare gli obiettivi della società questo biglietto potrebbe essere lasciato anche a stranieri, ovviamente cambiando la lingua dei messaggi, ma il suo senso non cambierebbe. Essendo una forma di marketing non convenzionale sfrutta la capacità di arrivare a più soggetti finali con l’uso di semplici testi ed immagini, fornendo la possibilità di libera interpretazione.
  • 16. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 16 Usando anche in questo caso il colore rosso si richiama al fatto dell’evocare una reazione del cliente ad una situazione, in questo caso potrebbe essere di accettazione all’ammodernamento rispetto alla rete ad al web, ma anche una reazione contraria, ovvero di rifiuto. Però in entrambi i casi nell’inconscio del cliente rimarrà impressa la reazione al biglietto e quindi una sua propensione a ricordare l’incontro con l’azienda. L’immagine crittografata per il collegamento al sito presente sul retro potrebbe essere contenuta all’interno del logo dell’azienda nell’ultimo quadratino (quello più grande) richiamando contemporaneamente così i tre colori principali: il nero, il bianco ed il rosso. Richiamando i colori della facciata principale creiamo una continuazione del discorso e soprattutto dello scopo che avrà questo biglietto. Seguendo l’obiettivo di rimanere impressi, si potrebbe rendere leggermente più grande la scritta centrale così da far scorrere l’occhio sui punti più “bianchi” presenti sulla facciata e quindi aumentando la curiosità e l’interesse. Se l’obiettivo è di farsi trovare e creare un rapporto di lavoro si potrebbe puntare più sull’aspetto grafico e quindi visivo (come si è fatto nella facciata principale) però stando attenti a non rendere il tutto troppo pesante e carico di colori. Però si potrebbe ingrandire il logo della società e spostare più a destra l’immagine di posizione rossa rendendo simmetrici i colori (rosso in due angoli opposti e bianco un angolo e la scritta centrale). L’idea di inserire solo i dati essenziali per il contatto con la società è utile per il fatto di coloro che sono esperti, o hanno una minima conoscenza di internet, ma se dovessero esserci dei problemi o urgenze sarebbe più utile avere magari il nome ed il numero di telefono; soprattutto il nome della società! Venendo usato anche come biglietto da visita, in questo caso, sarebbe utile crearlo plastificandolo, rendendolo così resistente sia fisicamente, che per fornire un’aria forte e resistente da qualsiasi problema anche della società.
  • 17. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 17
  • 18. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 18 Nel secondo capitolo ho scelto dal web tre siti internet di diversa natura; uno di ambito turistico-locale, uno di ambito aziendale/e-commerce ed uno di ambito turistico-viaggi. Essendo diversi sia come argomenti trattati che come struttura ho cercato di analizzare il tutto secondo il mio punto di vista; la struttura grafica, le immagini e fotografie utilizzate, i colori, i contenuti e tanto altro presente in essi. In questo caso sono potuta partire dall’analisi che avevo effettuato sui “quadratoni” che sono una forma di pubblicità tradizionale, per poi confrontare alcuni aspetti con l’utilizzo della pubblicità effettuata attraverso il web. Non avendo delle basi sul web marketing, sulla struttura di siti aziendali e dell’utilizzo del web in questo campo ho provato ad applicare ciò che avevo acquisito attraverso il corso universitario di “Marketing e comunicazione pubblicitaria” sugli aspetti fondamentali di questo settore. Successivamente ho cercato di unire anche ciò che avevo studiato sull’utilizzo di spot, immagini e slogan di appeal nel settore cinematografico, in ambito televisivo, tenendo in riferimento le tecniche della comunicazione in psicologia e in sociologia. Ho cercato di creare legami attraverso tutto ciò che sapevo e che ho acquisito in questo periodo leggendo blog, commenti, slide universitarie dei corsi, prendendo appunti e cercando di crearmi un parere su ciò che sapevo e che veniva messi in discussione. Ovviamente le successive analisi, ed anche quelle precedenti, sono personali interpretazioni di ciò che ho valutato e compreso.
  • 19. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 19 ANALISI SITI WEB www.castello-miramare.it Già dall’apertura della home del sito notiamo una certa curanza dei dettagli come lo sfondo che richiama il tema usato nella tappezzeria all’interno del castello, una sere di successioni di foto del castello e dei suoi dintorni che ci fanno quasi sognare di essere lì davvero. Tutti questi dettagli si legano tra loro grazie alle varie sfumature di azzurro e celeste che richiamano contemporaneamente il mare ed il cielo. A primo impatto c’è un’ampia presenza dello sfondo rispetto alla tabella contenente i principali dati e caratteristiche che vengono fornite dal sito; però questo ci aiuta molto a focalizzarci sulle parole ed immagini usate e non dover navigare con lo sguardo su una pagina molto ampia e che disperde i dati. Già inizialmente ci viene fornita la possibilità di selezionare la lingua e quindi di navigare sul sito agevolmente nella lingua selezionata per tutto il tempo, questo mette a proprio agio l’utente perché se non sono in grado di poter leggere il sito neanche ci voglio navigare all’interno. Nella schermata iniziale il movimento delle immagini richiama anche il movimento del mare, oltre a sapere dove è il luogo ci vengono fornite anche le informazioni principali avere dei contatti o per ricevere altre informazioni. L’azzurro usato è un colore pastello il quale evoca una sensazione di calma, tranquillità, anche se è un colore freddo. Però allo stesso tempo come il blu, questo colore rappresenta la quiete, la meditazione, l’armonia ed anche il senso misterioso dell’infinito.
  • 20. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 20 L’uso di immagini che rappresentano ambienti aperti accresce ancora di più la sensazione che forniva il colore azzurro. Un aspetto interessante di questo sito è che quando viene scelta la lingua da utilizzare, come l’inglese, il francese o il tedesco il sito apre in una nuova scheda così da fornire la possibilità all’utente di chiuderla successivamente se avesse sbagliato a sceglierla. Però se viene scelta la lingua italiana il link viene aperto nella medesima scheda della schermata principale. Questo potrebbe creare dei problemi a coloro che scelgono per sbaglio la lingua italiana perché non è presente all’interno della pagina un pulsante per tornare indietro alla schermata precedente. Il layout usato per la pagina principale verrà mantenuto anche in quelle successive, cioè i colori usati, la tipologia del testo, la larghezza della tabella dove sono presenti tutti i dati e le informazioni a piè di pagina. Nella testata della pagina troviamo una foto del castello dove vi è sovrapposto il titolo del luogo a sinistra ed in basso a destra una foto raffigurante parte dell’interno del castello. Nella home page della lingua selezionata a sinistra sarà presente per tutta la durata della navigazione un menù verticale con le principali categorie di informazioni fornite. La tipologia del carattere usato per i nomi presenti nel menù è semplice e di chiara lettura, al passaggio sopra con il mouse esse cambiano colore per facilitare la selezionabilità. Lo sfondo del menù è del medesimo colore che avevamo trovato nei pulsanti di scelta della lingua della schermata iniziale. La pagina la possiamo vedere come una tabella così composta: - riga superiore larga come l’intera tabella che contiene un’intestazione e le foto principali; - Corpo della tabella composto da una colonna sinistra che contiene il menù ed è più stretta di quella di destra, che invece contiene le informazioni scelte tramite il menù stesso; - Riga inferiore larga come l’intera tabella contiene le informazioni di piè di pagina, cioè i dati del castello ed i recapiti (presenti anche nella pagina di apertura del sito).
  • 21. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 21 La colonna sinistra e la riga inferiore hanno lo stesso colore così da creare l’effetto di unione dei due elementi. Per il testo presente nella parte centrale (menù e testo) e della parte inferiore il colore usato è il bianco, così da legarlo al tema posto come sfondo della pagina. Nella parte centrale del sito sono presenti: - I titoli della classe scelta richiamanti i colori degli interni del castello, - Un testo coinciso che fornisce le informazioni principali. La navigazione all’interno del sito avviene tutta tramite il menù presente a sinistra così non è necessaria la presenza di icone per la navigazione da una pagina precedente a quella successiva, ma è possibile saltare da un argomento all’altro. Non in tutte le parole presenti sul menù c’è la possibilità dell’apertura di un sotto-menù che compare a tendina per fornire un’ulteriore scelta per l’utente. All’interno del sito sono presenti sempre delle foto del castello e del parco che creano armonia con il sito perché contengono sempre i colori principali, cioè l’azzurro, il bianco ed il verde. Una cosa che sarebbe stata utile è che alcune foto inserite nelle pagine potessero essere visualizzate a grandezza naturale per poterle ancor meglio apprezzare. intestazione corpo centrale piè di pagina
  • 22. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 22 Navigando nella maggior parte delle pagine del menù la foto più piccola presente nell’intestazione raffigura l’interno del castello, mentre nella parte riguardante la “storia” notiamo che al cambiare degli argomenti anche quell’immagine cambia rendendosi un filo conduttore del testo che racconta la storia e dell’immagine che ne rappresenta l’andamento mostrando gli eventuali cambiamenti ed i lavori svolti nel tempo. All’interno del sito la presenza di foto è al minimo indispensabile così da informare l’utente e magari indurlo a visitare il posto di persona per poterlo apprezzare. Anche il testo non è lungo e barboso, fornisce delle informazioni, ma non troppe così da dare la possibilità di scoprirne di nuove durante la visita. Il testo usato in tutto il sito è alla portata di ognuno così da rendere attuali tutte le informazioni rese. Il sito non contiene moltissime pagine e quindi è ben suddiviso e facilmente navigabile ed accessibile a tutti coloro che lo vogliono visitare. Non è possibile lasciare dei commenti delle proprie esperienze o chiedere informazioni tramite un blog, ma viene data la possibilità di prendere dei contatti con gli uffici ed associazioni competenti. Il sito nella sua semplicità soddisfa tutti i requisiti che un sito informativo deve avere, cioè:
  • 23. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 23 - Fornisce un gradevole impatto al suo primo utilizzo - È interessante ed allo stesso tempo “tiene nascoste” delle informazioni più dettagliate che magari potranno essere scoperte attuando la vista - Identifica in modo diretto e chiaro il luogo e la struttura - usa un linguaggio comprensibile a tutti - ha una sua credibilità fornendo dei contati come quello del comune, dell’info-point, per le prenotazioni delle visite, delle possibilità per il raggiungimento tramite ferrovia, aereo ecc. - c’è coerenza tra le immagini ed il testo fornito WOOD WORK Children Furniture www.woodwork.be Il sito si apre con una carrellata di immagini a pieno schermo riguardanti i prodotti dell’azienda stessa; non vuole essere una carrellata di uno showroom, bensì adattare i prodotti alla propria casa creando un gioco di colori ed oggetti davvero realistico. All’interno della pagina c’è la possibilità di bloccare l’animazione e di potersi soffermare su una o più immagini desiderate. Il sito è stato realizzato con la lingua inglese di default, però al suo interno è possibile selezionare la lingua che si preferisce. Se cambiamo la lingua del sito possiamo notare che la struttura della home cambia per alcune di esse; notiamo pure che le diciture presenti nel menù non cambiano al cambio della lingua. Effettuando l’entrata al sito vero e proprio notiamo che esso verrà averto in una nuova scheda, diversa dalla precedente. Entrando nel sito vero e proprio si viene trasportati direttamente all’interno di un mondo quasi incantato con una presentazione di foto e testi con colori tenui e rilassanti. La struttura del sito è abbastanza semplice perché è composto da una testata contenente il nome dell’azienda (a sinistra) e la possibilità del cambio della lingua con un menù a tendina che compare quando viene selezionato (a destra). Il menù presente nel sito è posto orizzontalmente subito sotto la testata; la sua grafica è molto semplice così da richiamare la riga presente sotto il nome dell’azienda, ma allo stesso tempo di creare una continuazione della pagina senza la presenza di fastidiose tabelle o divisioni.
  • 24. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 24 Lo sfondo presente in tutto il sito è di colore bianco così da richiamare il candore dei lavori presentati attraverso il sito stesso ed anche il candore dei soggetti che ne usufruiranno, cioè i bambini. Anche i colori dei testi presenti sono molto tenui così da non essere invadenti nella lettura, infatti all’interno del sito il testo è presente in minima parte (solo come breve descrizione delle caratteristiche dei prodotti) e così non è necessario l’utilizzo di parole chiave. La parte più eloquente e descrittiva che troviamo all’interno del sito è il testo nella presentazione, il quale comprende: - presentazione dell’azienda al pubblico, - racconto della sua breve storia e l’obiettivo che si è prefissata in base al settore di mercato che la comprende, - descrizione breve della nuova collezione dell’azienda cercando di catturare la curiosità del cliente associando ai prodotti dei nomi fantasiosi e di luoghi molto famosi. Le foto usate sono tutte richiamati i colori pastello per dare un aspetto al sito quasi irreale, però a questo si contrappongono delle foto che raffigurano dei bambini ed esprimono un senso di vita e realtà. Il tutto può stare a rappresentare il connubio del momento dell’arrivo di un bimbo nella vita di delle persone che rende il tutto un po’ più magico, un po’ più candido (ecco il senso del colore bianco). Questo collegamento tra prodotto e nome fornisce al cliente l’immagine di un prodotto di qualità, originale e creativo. Generalmente non viene assegnato ad un prodotto materiale un nome proprio di persona, ma in questo caso si vuole esprimere un senso di attaccamento e di unicità del prodotto.
  • 25. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 25 La navigabilità del sito si basa principalmente sull’uso di foto e nomi, attraverso le quali vengono creati anche dei sottomenù che differenziano le varie categorie. Il sito è stato realizzato per la promozione di prodotti di arredamento adatti per bambini e neonati e quindi ovviamente i fruitori principali saranno i genitori, amici e/o parenti che cercano oggettistiche nuove e particolari. Sia i colori che le foto usate vogliono esprimere la purezza, l’innocenza, ma allo stesso tempo anche raffinatezza ed eleganza. Il bianco rappresenta anche il bene e la verità, quindi l’effetto che darà il sito è quello di non nascondere nulla a coloro che lo visitano, di essere trasparenti, ma allo stesso momento di dare sicurezza e protezione. Essendo un sito che si basa principalmente sul mercato europeo (si capisce dalla possibilità delle lingue da usare), ma anche con prospettive verso quello americano. Il fatto di questa prospettiva viene resa nota anche dal fatto dell’uso di colori ed immagini richiamanti la cultura europea. All’interno del sito tutto è perfettamente al proprio posto, il menù rimarrà sempre nello stesso posto, nella pagina saranno presenti il nome del prodotto che si sta consultando e la relativa immagine, la presenza di foto, descrizioni ecc. renderà tutto ordinato e d elegante (ciò che raffigurano anche le foto). Grazie alla mancanza di schemi e riquadri viene permesso all’occhio di potersi spostare all’interno della pagina senza restrizioni o fastidiosi sbalzi di colore che creerebbero disorientamento e confusione. Quando si sta visitando una determinata categoria presente nel menù, oltre al nome che apparirà nella parte centrale del sito, viene evidenziato il nome presente nel menù così da fornire la certezza di dove ci troviamo all’interno del sito stesso.
  • 26. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 26 All’interno del menù abbiamo la possibilità di navigare: - nella home - nei prodotti, - nelle nuove collezioni, - negli store presenti nel mondo, - in una parte “business to business” all’interno della quale bisogna iscriversi per entrare in contatto (come azienda) con l’azienda del sito, - la presenza del catalogo, - la newsletter che permette un primo contatto con l’azienda, - le news contenenti nel catalogo o pertinenti ad un periodo dell’anno particolare, - parte dei contatti per le informazioni. Un aspetto inusuale in questo sito è la presenza nell’angolo in altro a destra di una animazione che raffigura le novità, però che richiama anche la figura di un prodotto presente già all’interno del menù principale. Essendoci uno spazio ben definito all’interno del sito per i prodotti in legno, è anche presente una parte dove vengono pubblicizzati dei prodotti come peluche o dei sonagli musicali adatti ai bambini. In questa pagina però l’intestazione della pagina varia ed invece di riportare il nome dell’azienda, richiama il nome del prodotto stesso. In questo caso l’azienda oltre a pubblicizzare i propri prodotti tratti dal legno, pubblicizza anche questi pupazzi che vengono usati anche come mascotte dell’azienda stessa.
  • 27. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 27 Il sito essendo coinciso ed allo stesso tempo ricco di informazioni rese dalle immagini, fornisce tutte le informazioni essenziali dei prodotti, ma allo stesso tempo rende quasi inevitabile prendere contatto con l’azienda stessa per averne di ulteriori, per conoscere i prezzi o anche solo per verificare la presenza del prodotto in magazzino. Il sito potrebbe essere stato creato con lo scopo di convertire i visitatori del sito in possibili acquirenti dei propri prodotti, non essendoci la possibilità di poter ordinare il prodotto tramite il sito (a meno che non ci si registri e ci si metta in contatto diretto con l’azienda). VIAGGI DELL’ELEFANTE www.viaggidellelefante.it Il sito tratta la tematica turistica e cerca di promuovere e dare informazioni su dei viaggi. Già dal nome dell’agenzia intuiamo che verrà trattato il tema principale e dall’immagine presente accanto al nome viene richiamato il nome stesso dell’agenzia. La parte più impattante del sito è la presenza di immagini molto accattivanti che si alternano nella parte superiore della pagina esponendo le possibili mete turistiche proposte all’interno del sito. Ovviamente dalle immagini non è possibile capire il luogo raffigurato quindi viene anche segnalato il nome del luogo delle foto, alle quali viene assegnato un proprio colore. I colori principali presenti all’interno del sito sono il marron (in varie graduazioni), l’azzurro (in varie graduazioni), il verde, l’arancione e l’alternanza di un rosa acceso con il rosso. Tutti questi colori vengono usati anche per richiamare i 4 elementi principali: acqua (blu), terra (verde/marrone), fuoco (rosso/arancione) e aria (azzurro).
  • 28. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 28 Oltre ad essi viene usato anche il colore bianco così da poterli legare assieme senza creare dei contrasti troppo forti, e magari anche fastidiosi; l’unione di essi fornisce un senso di benessere, tranquillità ed allo stesso tempo danno un aria di raffinatezza, energia ed eleganza al sito. Le foto che si susseguono sono state accuratamente scelte perché esaltino contemporaneamente la natura con le sue sfaccettature ed il posto stesso, ma anche gli aspetti architettonici, culturali del luogo che lo caratterizzano dagli altri raffigurati. Ad esempio, vengono affiancate foto di alture e cascate, dell’habitat e gli animali in un momento suggestivo, l’eleganza delle strutture del passato in contrapposizione con gli edifici contemporanei ecc.; oltre al valore delle foto anche i loro colori sono contrastanti, ma allo stesso tempo si completano perché sembra vogliano esaltare la possibilità della convivenza di entrambi in uno stesso luogo senza che uno prevalga sull’altro. Nella home del sito oltre alla parte fotografica troviamo due tipi di menù (segnalati nell’immagine sopra con i riquadri rossi): - uno orizzontale presente nella parte più alta della pagina, - uno verticale a sinistra. I due menù, in alcuni casi, ci riportano alla medesima pagina (questa può essere vista come una ridondanza).
  • 29. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 29 In entrambi i menù, ed anche all’interno del sito, le scritte principali sono in marroncino così da richiamare la fascia presente in sottofondo alla pagina stessa, la quale rispecchia il senso di una pergamena (simbolo di una mappa e quindi di un viaggio da intraprendere). Il menù orizzontale porta alle pagine principali per colui che deve organizzare un viaggio; al suo fianco è possibile collegarsi alle pagine dei principali social networks dell’agenzia per leggere i commenti lasciati magari da altri utenti e/o immagini e poterne lasciarne di nuovi. Questo permette non solo agli utenti, ma anche all’agenzia, di avere in tempo reale un’idea del servizio offerto, della visibilità e anche di prendere nota dei commenti critici. Attraverso l’uso del menù verticale invece siamo in grado di ottenere più informazioni anche riguardanti l’agenzia vera e propria come: - la sua sede, - possibilità di effettuare una richiesta di preventivo, - marchi ad essa associati, - suoi punti di forza e vantaggi; oltre a questo offre la possibilità di effettuare il controllo reale dello status del proprio volo e di tutti i dettagli legati alla prenotazione, di richiedere il preventivo sia da parte di un privato che da parte di una azienda e trovare l’agenzia di viaggio più vicina. Un aiuto importante ad un utente per la scelta, o semplicemente per la scoperta del sito, è la presenza di una mappa nella quale vengono indicati i punti principali delle possibili destinazioni. La navigabilità all’interno del sito è molto fluida, come ad esempio quando viene effettuata una ricerca, viene fornita la possibilità all’utilizzatore di effettuarla su più campi attraverso: - la scelta in base alla tipologia del viaggio (avventura, archeologia, mare&relax, gruppi, ecc.), - scelta dell’area e della nazione che si vuole visitare (continente da selezionare),
  • 30. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 30 - indicazioni delle nazioni con le partenze garantite, - consultando le offerte speciali, - consultando le meraviglie segrete evidenziate dall’agenzia stessa tramite una sezione particolare del sito. Una cosa utile all’interno della navigazione è la possibilità durante una ricerca attraverso il catalogo di poter visualizzare separatamente l’itinerario (durate, destinazione e prezzo) dalle strutture (n° stelle e nome struttura), e la possibilità di organizzare anche mini-tour. Durante essa viene fornita anche la possibilità della visualizzazione della proposta in diversi formati, cioè come pagina web o in formato pdf. All’interno di entrambe viene comunque suddiviso l’itinerario in base al numero delle giornate e viene anche associata una cartina posta all’inizio della pagina che indicherà il luogo di partenza, le destinazioni toccate e quindi dove geograficamente l’utente si troverebbe con quell’itinerario selezionato. Il testo usato è facilmente comprensibile da chiunque, non essendo una guida turistica ma fornendo la possibilità di prenotare od informarsi per un viaggio vengono fornite così le informazioni essenziali per l’effettuazione di una prenotazione. Quando vengono visitati i cataloghi si viene a creare quasi l’effetto di essere in una agenzia turistica o avere sotto mano il catalogo cartaceo attraverso il quale ricevere tutte le informazioni e le immagini relative ai luoghi richiesti, come la descrizione delle condizioni di partecipazione. Strutturalmente il sito è ben proporzionato perché al suo interno non son presenti spazi vuoti o spazi troppo carichi di informazioni. Sia sulla home che all’interno delle schede degli itinerari sono presenti fotografie, le quali sono essenziali per una agenzia di viaggi per essere in grado di persuadere il cliente ad effettuare la prenotazione, ma allo stesso tempo si deve essere in grado di rappresentare l’efficienza e le competenze per ispirare fiducia ed essere incisivi sul mercato. Avendo lo scopo di convincere una persona a prenotare un viaggio, il sito deve suscitare emozioni, deve essere in grado di indirizzare il cliente a fidarsi dell’agenzia e quindi a prendere contatto e/o prenotare.
  • 31. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 31 IDEE PER PROMUOVERE L’AZIENDA Per la creazione di una campagna di promozione si devono definire in principio:  Campaign research = identificazione degli obiettivi della campagna puntando sul brand building (incrementare la notorietà del prodotto/marca)  Gli obiettivi della campagna devono essere: - Specifici - Misurabili - Traducibili in Azioni - Orientati ai Risultati - Precisi in confini spazio Temporali  Creazione dei media plan = identificazione della tipologia del target audience, che sarà ampio (per una campagna di brand building)  Media buying = analizzare la situazione nella quale ci si trova, ed anche quella della concorrenza (punti di debolezza e di forza)  Analisi e valutazione dei mercati = fissare il raggiungimento di un determinato obiettivo o definire un budget da utilizzare. Le tipologie per la realizzazione di video aziendale per creare pubblicità sono: o Video istituzionale = comunicare un’azienda nella maniera più coinvolgente possibile (la sua immagine aziendale, la filosofia, la storia, i propri obiettivi) , uso immagini e audio per creare una partecipazione emotiva di colui/coloro che guardano. o Spot pubblicitario = video emozionale di breve durata per la promozione di un prodotto/servizio (uso di slogan ed immagini facili da memorizzare), con forte impatto emotivo degli elementi per entrare nella mente del cliente. o Video promozionale = maggiore lunghezza rispetto allo spot precedente, viene usato per l’approfondimento dell’oggetto da promuovere (predispone una domanda più consapevole da parte del cliente), può contenere interviste ed approfondimenti. o Video tutorial = risponde alle esigenze informative di particolari ambienti tecnici (serve per spiegare ai propri addetti, fornitori o collaboratori l’utilizzo/montaggio di uno specifico prodotto), viene utilizzato per creare una formazione efficace ed a distanza, o come documentazione di qualità delle attività interne. o Video documentario = viene scelto per effettuare approfondimenti di particolari tematiche/problematiche (video di approfondimenti di discreta durata, con interviste e sopralluoghi). L’uso dell’audiovisivo porta alla presentazione intera della realtà aziendale, dei prodotti e delle loro applicazioni; è lo strumento più credibile ed efficace. È bene creare dei motivi unici per coinvolgere i potenziali clienti del mercato, per dimostrargli che i brand lo possono rappresentare nel mondo, creare occasioni e luoghi opportuni affinché questo engagement sia un processo spontaneo.
  • 32. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 32 In questi casi dobbiamo distinguere due tipologie di marketing: Inbound marketing =farsi trovare dai consumatori (da parte dell’azienda che generalmente conosciuta in ampie zone, o nel territorio). Outbound marketing = comunicazione e messaggi unidirezionali e non targettizzati da parte dell’azienda. Per creare valore di una marca è bene tenere presente: - Fedeltà della marca (che si viene a creare da parte dei consumatori) - Notorietà del nome/marchio (utilizzo di esperienze dirette, ma anche di esperienze riferite da altri attraverso il passaparola) - Qualità percepita dagli utilizzatori del sistema d’offerta, a cui è connessa la marca - Associazioni di marca (perceived quality = qualità percepita dal consumatore, brand attitude = atteggiamento assunto dalla marca, brand image = immagine di marca, brand awareness = consapevolezza di marca) La brand image rappresenta le percezioni su una marca presente nella mente del consumatore; è composta dalla marca come persona, dalla marca come organizzazione, dalla marca come simbolo e dalla marca come servizio offerto.
  • 33. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 33 Regole per la creazione di brochure Tipologie di brochure possibili: - Formato digitale = come i PDF da scaricare, da inviare tramite e-mail, condividere sui social networks etc. che forniscono una lettura immediata e veloce del documento - Formato cartaceo = viene consegnato di persona, magari durante un incontro di presentazione ed ha una funzione più profonda, ed ovviamente introduce non solo l’azienda ma anche la persona. È meglio creare due tipologie di documento diverse (ma non troppo tra loro) così da fornire l’impressione che siamo in grado di variare il lavoro ed il modo di porci in base al mezzo di comunicazione che usiamo, ed allo stesso tempo di fornire prove tecniche e grafiche delle nostre capacità. Essendo la brochure un documento informativo dobbiamo tenere conto del contesto comunicativo che vogliamo evocare, cioè attraverso l’effetto delle immagini, la grafica ed il testo vogliamo che il tutto ci rappresenti. Se vogliamo usare un testo oggettivo e tecnico (come per la descrizione tecnica di prodotti) è meglio non usare troppe immagini e decorazioni che potrebbero distogliere l’attenzione; mentre se puntiamo su un testo emozionale ed evocativo (magari puntando a descrivere i progetti non tecnicamente) è meglio associare alla parte scritta delle immagini che completino ciò che viene detto/spiegato, come avviene nelle istruzioni di montaggio ad esempio. All’interno di qualsiasi brochure la parte che cattura l’attenzione è il TITOLO; esso oltre a catturare l’attenzione deve aiutare a far leggere almeno l’inizio del testo successivo, riassumere o suggerire il vantaggio del servizio/prodotto che stiamo offrendo. In questo caso il titolo deve risaltare di più rispetto al testo, non è consigliabile usare font di piccole dimensioni, ma per attirare l’attenzione possono venir usate caratteristiche grafiche come il corsivo o il grassetto. L’introduzione non deve superare la lunghezza di un paragrafo, ed il testo viene seguito di più se suddiviso in paragrafi e così da riuscire ad esprimere l’identità dell’azienda stessa.
  • 34. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 34 Regole per l’utilizzo di testimonianze come forma di presentazione (e non solo) Esistono diversi tipi di testimonianze che una azienda può utilizzare/creare:  Inventate “ad hoc” dall’azienda stessa o da consulenti di comunicazione per attirare l’attenzione (riconoscibili subito)  Scritte dall’azienda modificando/interpretando il pensiero reale di alcuni clienti che magari glie lo avevano espresso verbalmente o in forma scritta  Scritte direttamente dal cliente e non modificate/influenzate dall’azienda (tecnica più efficace e sicura!) L’elemento fondamentale del testimonial, e quindi delle testimonianze, è l’obiettività. Per riuscire a raccogliere testimonianze valide, l’azienda deve: - Darsi degli obiettivi (contattare X testimonial al mese, definire quante testimonianze pubblicare/mostrare in un trimestre etc.) realistici, chiari e misurabili; se è possibile trasformare piano piano la raccolta di queste opinioni in routine (magari dopo 2 - 3 mesi dalla fine del lavoro per valutare anche se racchiude l’idea effettiva del cliente o se ci sono delle cose da chiarire) - Contattare un certo numero di clienti fissando appuntamenti, spiegare che si sta conducendo un’analisi periodica dei loro livelli di soddisfazione basandosi su: o Domande facili (prima parte che contiene sentimenti ed esperienze) o Domande importanti (seconda parte che punta a risposte più mirate e che si basano sul prodotto e sul servizio offerto) Meglio porre domande che spingono a fornire risposte discorsive (evitare solo i Si/No), chiedere commenti e spiegazioni/dettagli su quello che dicono/raccontano. È meglio registrare tutto quello che viene detto e prendere appunti sul commenti sia positivi che negativi aiuta a rafforzare le proprie carenze. - Se sono presenti commenti positivi che si vogliono usare si deve trascriverli integralmente e chiedere il permesso scritto al cliente per il loro utilizzo (liberatoria di dichiarazione) - È bene creare un archivio delle dichiarazioni del clienti soddisfatti ed uno con le proposte/migliorie, comprendendo pure i dato principali del cliente stesso così da poter avvantaggiare una futura ricerca; l’elenco delle proposte vi servirà per migliorare i prodotti ed allo stesso tempo verificare se è una “critica” generica o circoscritta solo da pochi clienti. Le testimonianze possono avere molteplici scopi, fornire soluzioni, soddisfare dei bisogni, creare necessità, aiutare a prendere una decisione etc.; tutto questo crea un legame tra anima-cuore-cervello che spinge un cliente ad effettuare una azione/acquisto. Infatti esse aiutano a fornire un valore in più alla presentazione dell’azienda e dei suoi prodotti. Alcune delle regole da seguire quando si pensa di utilizzare delle testimonianze sono: 1) Definire “cosa ne ricavo?” inteso come opportunità per chi compra quel prodotto/servizio che hanno pubblicizzato, la testimonianza mi aiuterà a focalizzare il lettore sulla scelta proposta e convincerlo che quel prodotto è utile per ciò che devo fare o che gli servirà in un futuro 2) Una testimonianza scritta in modo sincero su un’esperienza vissuta personalmente e sui risultati ottenuti spinge ad utilizzare (da parte di chi scrive) dei modi di dire ed espressioni particolari nel racconto; più le testimonianze sono sincere e più vengono prese in considerazione e riflettono fiducia/sicurezza
  • 35. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 35 3) L’utilizzo di frasi con le virgolette attivano l’attenzione del lettore (vengono anche lette in maniera più attenta e scrupolosa perché raccontate a voce alta da qualcuno e poi riportate nella testimonianza) anche perché esse contengono un ritmo colloquiale, però viene sconsigliato l’utilizzo di un carattere corsivo che affatica la lettura (anche se molte per distinguerlo dal testo normale si usa) 4) È bene scrivere solo ciò che è fondamentale per convincere il cliente/lettore, il testo troppo lungo viene generalmente escluso dalla lettura istintivamente (siamo abituati sul web alla rapidità e concisione) 5) L’uso di brevi storie (raccontate da terzi) per comunicare un messaggio in maniera indiretta aiuta a farlo ricordare meglio, ed allo stesso tempo far immedesimare il lettore in una situazione che potrebbe verificarsi anche per lui (legame forte tra testimone e lettore) 6) Una testimonianza personale fornisce specificità e credibilità (punti fondamentali!) e crea una associazione tra il beneficio ottenuto e lo scopo che ci si era prefissati 7) Secondo John Carlton (copywriter e scrittore di articoli che definisce regole per scrivere articoli e non solo) si deve seguire questo schema per redigere una testimonianza: o Definire la propria USP (Unique Selling Position, parte di messaggio di marketing differente dalla concorrenza, grazie al quasi ci si vuole distinguere) o Saper rispondere alla domanda “perché dovrei scegliere te ed il tuo prodotto/servizio rispetto agli altri?” (se si riesce a fornire una risposta valida siamo già a metà strada perché sappiamo che trasmettiamo qualcosa di speciale) o Elencare i benefici del prodotto, descrizione, offerta, garanzia etc. o Inserirli nelle testimonianze, farsi capire, incuriosire, indurre chi ci ascolta a chiedere ulteriori informazioni 8) L’inserimento dei dati del testimone rende più credibile la testimonianza, e la rende verificabile 9) È bene conoscere la concorrenza, definire l’unicità del mio prodotto, la differenziazione del servizio, cosa viene garantito, ma senza nominare i concorrenti; mettendo in risalto solo le mie qualità (quelle che i concorrenti non mettono in luce o che non offrono) 10) Nominare noni del personale aziendale che hanno aiutato il cliente a relazionarsi con il progetto e/o a realizzarlo può aiutare a rendere più “reale” la testimonianza 11) L’utilizzo di titoli ad ogni articolo non sono obbligatori e (a parere mio) non è necessario che all’interno della testimonianza sia presente più volte il nome dell’azienda, ma magari quello del prodotto si per rendergli più visibilità. Prima di redigere o far redigere le testimonianze è bene analizzare il Market Research, cioè valutare attraverso un’analisi macro del mercato ciò che viene offerto dai concorrenti, ma anche cosa ritengono importante i clienti (è bene affinare la propria USP in base ad esso così da venir messo al primo posto durante la scelta). Come può funzionare l’uso di una testimonianza? Essa deve essere credibile come fonte, deve risultare attrattiva (creare familiarità, piacevolezza, similarità), deve produrre un trasferimento di significato (associazione celebrità-prodotto, processi d’acquisto etc.) ed altri vantaggi come catturare l’attenzione, favorire il ricordo. Esse devono venir poste all’interno del sito internet/pagina del sito stesso, in un posto dove l’utente guarda mentre sta decidendo se effettuare o meno l’acquisto, ma allo stesso momento possono venir posizionate all’interno della pagina di vendita o di iscrizione (magari possono diventare fonti di domande riferenti alla “pagina FAQ”).
  • 36. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 36 Esse possono far nascere una conversazione sia tra l’utente e l’azienda, ma anche tra l’utente ed il testimone (che magari vuole verificare la testimonianza) così da creare un rapporto di fiducia per contenuti e metodi, questo porta ad una continuità d’azione che può tramutarsi in un’azione d’acquisto. I “veri testimonials” (sia come figura che come eloquio) devono essere in grado di consigliare, fornire conferme sulla qualità, aiutare nella decisione d’acquisto, far riflettere; la loro figura professionale accentua ancora di più il consiglio e la veridicità. Alcuni aspetti attraverso i quali possiamo migliorare una testimonianza sono:  Inserire la foto del testimone (o con il suo consenso i dati personali principali: nome, cognome, professione, luogo, indirizzo sito creato, indirizzo e-mail)  Definire il suo settore/ramo di lavoro  Definire il prodotto che lo ha aiutato nello svolgere il suo problema/lavoro  Indicare cosa cercava e cosa ha ottenuto con il rapporto con l’azienda (obiettivi del progetto)  Cosa lo ha reso particolarmente soddisfatto del prodotto/servizio  Come è entrato in contatto con l’azienda  Utilizzo di terminologia non troppo specifica (in base alla sua conoscenza del campo, alcune testimonianze possono risultare più specifiche e dettagliate di altre)  Scritti di testimonianze devono essere brevi (se sono lunghi il lettore non le leggerà tutte, lo scopo di internet è proprio puntare sulla rapidità e concisione delle informazioni in ambiti generali)  Possono rilevare aspetti positivi sul prodotto/servizio rispetto al mercato  Utilizzare uno stile serio e razionale, anche un po’ formale, ma non troppo positivo (perché potrebbe insospettire il lettore e non essere credibile)  Alcune testimonianze possono essere più informali di altre (come i rapporti umani non sono tutti uguali), basta venir visti sempre come persone serie ed efficienti.  Le testimonianze possono anche arrivare da articoli di giornale per progetti realizzati o bandi vinti, in questo caso può essere una soluzione riportare l’articolo come allegato (o inserire il link all’articolo vero e proprio)  L’inserimento di indicatori temporali può essere d’aiuto e creare ancora più veridicità (es.: “è da X anni/mesi che collaboro con l’azienda Y e nei momenti di dubbi o problemi sono sempre stati disponibili a seguirmi passo passo”)  Non dobbiamo per forza vendere il prodotto, ma piuttosto vendere un sogno/soddisfare un bisogno All’interno di questo articolo ( http://goo.gl/QIpIW ) vengono descritti 7 “posizionamenti” che potrebbero essere utili per un adattamento di un prodotto all’interno del mercato (cioè come rendere un prodotto la realizzazione di un sogno, invece che solo uno strumento); ovviamente non solo di nicchia ma per aiutare l’azienda a far vedere un prodotto specifico attraverso “personalità” associanti. Nell’articolo è presente anche un esempio che aiuta a capire come possono venir associate e che effetti possono provocare (aiutando ovviamente l’azienda a creare un rapporto con i futuri clienti). Le persone comprano per ricavare un’esperienza emozionante ed in grado di immergerli totalmente; inoltre cercano conversazione e senso di identità. Queste personalità aiuta l’azienda a creare una personalità che non solo interpreta un carattere, ma lo associa ad un prodotto per farlo riconoscere in esso.
  • 37. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 37 POSSIBILITÀ PER AL BO.DI. (per l’utilizzo di testimonianze e/o testimonials) Creare dei formati ibridi, cioè pagine PDF con un inserimento audio che verranno inserite all’interno della documentazione presente sul sito internet; l’unico “difetto” è che quando verrà stampata l’audio “scompare”. Un aspetto interessante e nuovo potrebbe essere, per ovviare alla mancanza dell’audio nel cartaceo, l’inserimento di un QR Code che contiene solo l’audio che può venire riprodotto senza l’ausilio di uno schermo o di una connessione ad internet. Questo potrebbe essere sviluppato attraverso l’utilizzo della fotocamera, il QR Code si collega con una pagina offline con l’audio e magari anche con la foto e le principali credenziali della persona che ha lasciato la testimonianza così da venire subito riconosciuta (l’utilizzo di una immagine fissa è la migliore soluzione, il video distrae). Tutto questo rende anche più “facile” la realizzazione del progetto perché non servono mille prove per le riprese (sincronizzazione video e audio), il testimone è libero di esprimere ciò che pensa sia in forma scritta che parlata, questo può portare visibilità anche a lui/lei per mettere in contatto l’utente con il testimone per verificare ciò che ha espresso etc. Queste testimonianze possono venire consultate attraverso il sito internet, cioè via web e quindi lette ed ascoltate “normalmente” attraverso il pc o altri supporti con collegamento ad internet; mentre, quando viene effettuato un incontro con un potenziale cliente gli si può fornire (indipendentemente dal luogo in cui ci si trova) delle testimonianze cartacee con le caratteristiche sopra riportate così da dimostrare una dinamicità nelle realizzazioni di prodotti ed allo stesso tempo di dimostrarsi al passo con i tempi e le tecnologie (infatti questa è una tecnica poco utilizzata nel mercato d’oggi). Ovviamente oltre al collegamento offline, si può inserire un link al sito vero e proprio così da creare un collegamento tra l’online e l’offline, che il cliente o possibile cliente potrà visionare con tranquillità alla fine del colloquio.
  • 38. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 38 Test per un qualsiasi prodotto (prima che venga realizzato come prototipo) Innanzitutto questo test verrà suddiviso in sottocategorie per il semplice fatto che ci sono troppi elementi da valutare da diversi esperti in diverse discipline. Secondo me, la miglior suddivisione è: - Parte economica (comprende tutti i fattori economici disponibili come il budget predisposto, le spese calcolate, il profitto voluto, realizzazione profitti a breve o medio lungo termine, vendita del prodotto solo in un lasso di tempo o per un lungo tempo etc.) - Parte del prodotto (comprende ciò che si è pensato del prodotto vero e proprio da realizzare: materiali da usare, macchinari, tempistica di realizzo, colori, dimensioni, acquisti possibili etc.) - Parte “idealistica” (comprende gli obiettivi che l’azienda si è prefissata, l’idea di realizzazione, il mercato nel quale verrà posizionato il prodotto, la concorrenza, zona geografica della realizzazione e della vendita, valutazione idea-processo di amministrazione etc.) - Parte campagna pubblicitaria (essa viene realizzata in base ai punti precedenti, ma allo stesso tempo si deve avere presente il target del prodotto e quindi della pubblicità stessa, del modo attraverso il quale voler far conoscere il proprio prodotto, se deve venir presentato in anteprima o solo essere venduto normalmente etc.) - Parte legame produttore-consumatore (è bene prendere in considerazione l’idea di realizzazione di un nuovo prodotto, ma è ancora più utile durante la sua fase di realizzazione tenersi informati attraverso blog, social networks, pagine FAQ sulle richieste dei propri clienti, o migliorie dei precedenti prodotti, per cercare di anticipare un loro bisogno attraverso il prodotto stesso etc.). Per riuscire anche solo a pensare una cosa del genere è bene focalizzarsi su ogni singolo fattore per riuscire a far combaciare nuove possibilità. Ovviamente non è possibile realizzare un modello che sia universale perché si dovrebbero creare talmente tante possibilità di associazioni che le risposte potrebbero anche non essere esatte o venir interpretate in maniera scorretta sia dal test che da colui che lo usa. Invece, sarebbe possibile basarsi su un questionario, magari prima redatto dalla società sulle basi principali (sui primi 3 punti sicuramente), e da quelli riuscire a ricavare l’idea che l’azienda vuole trasmettere del nuovo prodotto. Cioè, non è possibile far determinare da terzi le proprie spese di realizzazione (anche se non sono certe), o far decidere i profitti ad una macchina; il punto è che questi fattori vengono approssimamente decisi dall’azienda che successivamente sarà in grado di variarli in base agli altri elementi. Oltre a questi valori, per effettuare un test di validità prima di produrre un prodotto, devono essere ben chiari dei punti che solo l’azienda produttrice deve definire, come il mercato/target, tempistica di realizzo e per l’inizio del profitto, tipologie di spese, etc. Quando si hanno a disposizione tutte queste informazioni è possibile iniziare a selezionare delle linee guida attraverso le quali delineare se il prodotto sarà un successo o meno. Secondo me per la realizzazione di questo “test” si dovrebbero avere a disposizione del personale qualificato in ogni campo sopra descritto in cui è possibile effettuare il test, ma che non sia direttamente collegato all’azienda produttrice (cioè se è meglio usare un materiale piuttosto che un altro, se un prodotto simile è
  • 39. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 39 già sul mercato etc.), tutto questo aiuterebbe non solo l’azienda a prefissarsi nuovi obiettivi, ma verrebbe a conoscenza di aspetti dei suoi concorrenti dei quali non era informata. Un problema possibile per questo test sarebbe la registrazione del brevetto, cioè si dovrebbe creare questo test, il quale garantisca la privacy dell’idea solo al soggetto che l’ha proposta (o si definisce il progetto suddiviso in ambiti diversi). Un aspetto che potrebbe essere preso in considerazione e visto da più prospettive è il brand image, che fa parte della Brand Association, che rappresenta le percezione su una marca presente nella mente del consumatore. Se si deve prendere in considerazione una marca che non esiste ancora è possibile crearle ed associarle uno stile di vita attraverso il quale essa evita alcune “problematiche” ed allo stesso tempo riesce a realizzare dei prodotti che soddisfano i bisogni dei consumatori, basandosi sulle debolezze della concorrenza ad esempio. Per la verifica del brand image, o per rivisitarne uno, è bene prendere in considerazione 4 aspetti forti: 1) Marca come persona, cioè la marca interpretata come prodotto; 2) Marca come organizzazione, cioè la marca è alla luce di percezioni riferite all’organizzazione; 3) Marca come simbolo, cioè definire il valore simbolico della marca stessa; 4) Marca come servizio, cioè lo sviluppare relazioni di un lungo periodo con la marca. Attraverso tutto questo è possibile entrare in contatto anche con la concorrenza presente nel mercato e quindi riuscire a verificare se la propria idea è efficace, se e quando sarà il momento di proporla sul mercato e soprattutto riuscire ad essere competitivi e non venendo subito “dimenticati” a causa di imperfezioni che potrebbero venir risolte dalla concorrenza velocemente subito dopo il lancio del vostro prodotto. Un altro aspetto che può fornire risultati in questi ambiti sarà, in base all’idea iniziale decisa dall’azienda, il piano integrato di comunicazione, il quale comprenderà i tipi di forme di comunicazione da usare, il metodo con cui usarle, la frequenza etc. Tutto questo può venire realizzato attraverso degli studi, ma come detto sopra, la parte iniziale deve venir esposta dall’azienda stessa perché la ricerca si orienti verso l’obiettivo prefissato. Non so se sia possibile realizzare un test attraverso l’uso di formule matematiche che aiutino a fornire dei dati sulla realizzazione e l’efficacia di un prodotto, anche perché il mercato è in continua evoluzione e sarebbero da prendere in considerazioni innumerevoli varianti per fornire dei dati certi; poi ovviamente bisognerebbe prendere in considerazione un margine di errore per i dati elaborati e quelli restituiti, ed ovviamente alla fine non è detto che il risultato ottenuto dal test sia veritiero!! La realizzazione di un test che riesca a comprendere tutti i fattori possibili per la realizzazione di un prodotto sarebbe un grande spreco di energie e di capitali, invece, sarebbe possibile realizzare dei test su alcuni elementi in esso contenuti. Come ad esempio la verifica della visibilità della marca sopra descritta, o come ad esempio per la suddivisione dei costi. Ovviamente essa dovrà venir effettuata all’interno dell’azienda, ma si può redigere una prima bozza attraverso la quale vengono segnati tutti i punti principali (spese, obiettivo etc.), poi da questi vengono ricavati dei punti secondari (suddivisioni di spese, costi dei singoli materiali etc.) e da qui è possibile iniziare a redigere un secondo schema valutando realmente se i costi sono troppo alti, se l’obiettivo è realmente fattibile, se si può ridurre le spese appoggiandosi ad un’altra azienda e così via. Questo permette di avere sotto mano una bozza delle intenzioni dell’azienda per la realizzazione di un prodotto, ma non solo, essi possono venir messi a confronto con quelli di una produzione già in atto, oppure si può redigere più prospetti per valutare quale è il più efficace.
  • 40. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 40 Tutto questo, secondo me, deve venir seguito da un contabile, il quale sarà a conoscenza o meno della situazione dell’azienda e riesce a fornire un parere obiettivo solo sulla ripartizione delle spese, del profitto che si vuole raggiungere etc. Ovviamente tutto questo verrà influenzato dal costo delle materie prime, dei trasporti del prodotto finito e da altri fattori i quali potrebbero venir momentaneamente tenuti in secondo piano perché da ripartire su tutte le produzioni e non solo su quella “nuova”. Un altro aspetto che si può prendere in considerazione prima della produzione vera e propria del prodotto è un suo possibile ciclo di vita, cioè dalla sua possibile uscita sul mercato (introduzione), ad un possibile aumento delle vendite (crescita), ad un seguente possibile rallentamento delle vendite (maturità) ed ad una sua possibile diminuzione (declino). Questo ciclo di vita non sempre sarà sempre così lineare, si deve tener conto della situazione del mercato, della concorrenza, delle liquidità in mano ai possibili consumatori ed altri mille fattori che in ogni momento potrebbero influenzare, direttamente o indirettamente, il prodotto. Un altro tipo di test potrebbe venir effettuato sulla comunicazione (in questo caso non solo quella per nuovi prodotti, ma anche su quella attuale e passata), essendo essa un processo di costruzione di significati. In essa sono racchiusi tanti elementi come il linguaggio, il messaggio, la tipologia, il processo, i mezzi usati, i criteri base ecc. Con questo test sarebbe possibile rendere personalizzabile la comunicazione in base all’oggetto del messaggio ed al mezzo che si vuole usare. Successivamente in base al mezzo viene deciso il linguaggio da usare, cioè il target da raggiungere, l’idea che si vuole fornire dell’azienda e del prodotto stesso; in base al mezzo usati identifichiamo “above the line” (uso di mezzi indiretti che agiscono sull’opinione pubblica come le affissioni, la pubblicità etc.) o “below the line” (usi di strumenti diretti come brochure, newsletters etc.). Un altro aspetto importante è il messaggio che si vuole fornire, in questo caso esso verrà direttamente associato al prodotto e alla stessa azienda e quindi ha dei punti chiave da rispettare: - Deve dire qualcosa di importante e/o desiderabile, - Deve dire qualcosa di esclusivo e/o distintivo dagli altri, - Deve essere credibile e/o dimostrabile. Grazie ad essi è possibile creare una reputazione dell’azienda anche solo attraverso degli slogan che impersonano e rappresentano l’idea stessa e le forniscono credibilità. La tipologia di comunicazione utilizzata è il cardine di tutto, cioè se è: - Di massa (produzione e diffusione di messaggi mediali e di merci simboliche con la fissione e trasmissione di informazioni e contenuti simbolici) - Pubblica (suscita effetti istituzionali, ma anche politici presenti nella stessa comunicazione) - Politica(poter contare sulla legittimazione del potere politico attraverso il consenso) - Sociale(rappresentazione dei valori, stimolare ed agire in funzione di essi, fornire risposte concrete agli elementi della società e non solo ad essi) - D’impresa (processi di comunicazione che l’impresa istituisce con l’obiettivo di influire sugli atteggiamenti del pubblico dell’impresa stessa) - Etc. Deve anche venir definito se la comunicazione è autoprodotta (l’organizzazione stessa ha il controllo della sua comunicazione) o etero-prodotta (i messaggi derivano dal sistema dei media o da altre organizzazioni).
  • 41. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 41 Un altro aspetto della comunicazione da tenere presente sono dei passaggi fondamentali: 1- Analisi dello scenario in quale ci si vuole inserire 2- Individuazione degli obiettivi di comunicazione principali 3- Individuazione del target di riferimento 4- Scelte strategiche da utilizzare 5- Scelte di contenuto efficaci 6- Individuazioni di azioni e strumenti di comunicazione 7- Misurazione dei risultati. Durante queste analisi bisogna tenere conto anche dei criteri base per concepire un buon messaggio pubblicitario (di tutte le forme):  Missione (informare, persuadere, far ricordare, rafforzare una decisione di acquisto etc.)  Messaggio (comunicare il valore peculiare della marca tramite parole ed immagini ad esempio)  Media (scelti in base alla loro capacità di raggiungere il mercato-obiettivo in modo efficace in rapporto ai costi)  Mezzi finanziari (costo della copertura, della frequenza e dell’impatto etc.)  Misurazione (effettuare una pre-misurazione ed una post-misurazione della campagna). Oltre a tutti questi aspetti bisogna tenere presente anche la soggettività dei consumatori, ovviamente attraverso la comunicazione sono presenti punti di forza uguali (o quasi) per tutti noi sui quali puntare. Uno di essi è l’effetto visivo, cioè la vista; l’80% delle informazioni presenti nel nostro cervello proviene dalla vista (che le acquisisce), successivamente per venir memorizzate e percepite come “importanti” dal cervello devono esprimere percezioni provenienti dal mondo esterno e riuscire a far immedesimare in azioni, immagini, suoni, colori, odori colui che le sta guardando, catturandolo non solo empaticamente, ma anche mentalmente con ricordi il consumatore. Tutti questi dati, ed anche altri, dovranno venir messi in relazione con il mercato attuale, con la società contemporanea, con la posizione che l’azienda assume in quel momento ed altri fattori esterni ad essa. Per la parte del prodotto si potrebbe creare un database all’interno del quale sono presenti tutte le tipologie di materiali per creare i prodotti, indipendentemente se sono prodotti di bellezza, accessori della casa o quant’altro; si potrebbero inserire forme, colori ed altro per visualizzare solo graficamente il prodotto finito. In questo caso verrà testata l’associazione materiale-forma-oggetto, attraverso il quale vengono prese in considerazioni le qualità del materiale, per il peso dell’oggetto finale, la cromatura e tutte le caratteristiche fisiche attraverso le quali l’oggetto risulterà migliore di altri. Attraverso questo verrà valutata anche la funzionalità dell’oggetto, il rapporto tra usabilità e necessità da parte degli utenti, se l’oggetto può venir prodotto in larga scala, se il materiale può venir sostituito, dove può venir posizionato il logo dell’azienda, se oggetti simili effettuano gli stessi scopi/lavori etc. Tutto questo dovrà ovviamente essere preso in considerazione in base anche alla richiesta del mercato, alla disponibilità dell’azienda stessa, della validità del prodotto, del fatto che per produrlo l’azienda debba comprare nuovi macchinari, se servirà ulteriore manodopera etc. In tutti questi casi potrebbe comparire un’incompatibilità tra l’idea iniziale e quella riscontrata attraverso il test.
  • 42. WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 42 Ovviamente queste sono quasi tutte supposizioni di come un prodotto possa venir “testato” prima di venire prodotto. Questa potrebbe essere una possibile soluzione per cercare di capire se un prodotto verrà acquistato da dei consumatori, se una certa idea è efficace, se è il caso di aspettare un determinato momento del mercato per proporre un nuovo prodotto etc. Ovviamente il mercato non è stabile o prosegue seguendo delle regole, però grazie a queste idee potremmo essere in grado di anticipare alcune mosse dei nostri concorrenti per riuscire ad accaparrarci una nuova fetta di mercato, oppure renderci più affidabili ed attivi nel settore proponendo e realizzando sempre nuove idee per facilitare alcuni progetti, ma anche solo per mettersi sempre in gioco per dimostrare ai propri clienti (reali o potenziali) che siamo presenti sul mercato e che l’importante non è solo vendere-vendere-vendere, ma anche attraverso la vendita di un prodotto riuscire a trasmettere un significato aziendale di forza ed affidabilità. Tutte queste idee ovviamente possono venire applicate per la produzione di prodotti/materiali, ma allo stesso tempo aiutano a determinare se una strategia pensata è quella migliore o se gli obiettivi prefissati sono quelli ideali; oltre a tutto questo i vari test possono venir applicati da una azienda anche per la vendita di servizi all’interno dei quali saranno sempre presenti la parte economica, quella idealistica, la campagna pubblicitaria ed il legame tra produttore-consumatore, però al posto del prodotto verrà preso in esame il servizio offerto, anche perché sia per il prodotto che per il servizio alla base ci deve essere un’idea che valga la pena di essere realizzata.