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La filiera vitivinicola irpina:
qualità e sostenibilità
Montemarano, 13 marzo 2014
PSR Campania 2007-2013 mis 111
1
Presentazione corso
• Modulo 1: introduzione e normativa vigente
• Modulo 2: sostenibilità e innovazione nel
settore vitivinicolo
• Modulo 3: enologia varietale
• Modulo 4: sostenibilità certificazione etichetta
• Modulo 5 : comunicazione e marketing
• Modulo 6 :viaggio studio
• Esame finale
2
Modulo 1
Normativa vigente
• Test ingresso
• Inquadramento normativo specifico comparto
vitivinicolo docenti Addolorata Ruocco Marco Silvestri
• Sostenibilità evoluzione del concetto di sviluppo
sostenibile nel panorama normativo docenti
Addolorata Ruocco Marco Silvestri
• OCM inquadramento e evoluzione nella nuova
programmazione comunitaria dott. Lorenzo Filomena
responsabile dell’ OCM vite
• Totale ore lezioni 9
• Test fine modulo e gradimento
3
Sviluppo sostenibile: concetti chiave
• processo finalizzato al raggiungimento di
obiettivi di miglioramento ambientale,
economico, sociale ed istituzionale
• Dimensione: locale , globale
4
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• Crisi petrolifera 1970:
guerra Israele e Paesi Arabi
riduzione delle esportazioni di petrolio verso Occidente
aumento dei costi energetici
Crisi finanziaria
Politiche di austerity
Fonti energetiche rinnovabili alternative al fossili combustibili
Presa di coscienza della società industrializzata delle limitazioni
della disponibilità delle risorse del pianeta
5
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 1972 Conferenza ONU sull’Ambiente Umano Stoccolma afferma l'opportunità di
intraprendere azioni tenendo conto non soltanto degli obiettivi di pace e di sviluppo
socio-economico del mondo, per i quali «la protezione ed il miglioramento
dell’ambiente è una questione di capitale importanza», ma anche avendo come
«obiettivo imperativo» dell'umanità «difendere e migliorare l'ambiente per le
generazioni presenti e future».
• Si individua una modello di crescita economica che non consumi tutte le risorse
ambientali e le renda disponibili anche per il futuro
6
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• IUCN 1980, International Union for Conservation of Nature elabora il documento
Strategia Mondiale per la Conservazione nel quale si delineano i seguenti obiettivi:
• mantenimento dei processi ecologici essenziali;
• salvaguardia e conservazione della conservazione della biodiversità
• utilizzo sostenibile degli ecosistemi.
• Framework di Sviluppo Sostenibile Strategico, noto anche come The Natural Step
Framework adottato da diverse organizzazione la più nota è IKEA che l’ha adottato
per prima già nel 1990
• Approccio sistemico e integrato (introduce la pianificazione strategica) che
evidenzia le interrelazioni tra le parti di un sistema
7
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 1983- ONU istituisce la I Commissione Mondiale su Sviluppo e Ambiente
presieduta dal Premier norvegese Gro Harlem Brundtland
• 1987 Rapporto Brundtland che definisce il concetto di Sviluppo
Sostenibile: Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva
condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo
sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento
dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti
con i bisogni futuri oltre che con gli attuali »
tutela dei bisogni di tutti gli individui, legittimità universale al miglioramento
condizioni di vita; necessità e importanza di una maggiore partecipazione
dei cittadini.
8
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 1991- World Conservation Union e altre organizzazioni hanno elaborato una
successiva definizione di Sviluppo Sostenibile inteso come « ...un miglioramento
della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di
supporto, dai quali essa dipende »
L'economista Daly definisce lo S.S. come l’insieme delle azioni il cui obiettivo di
sviluppo deve mantenersi entro la capacità di carico degli ecosistemi cioè:
• Il peso dell’impatto antropico sui sistemi naturali non deve superare la capacità di
carico della natura
• Il tasso di utilizzo delle risorse rinnovabili non deve essere superiore alla loro
velocità di rigenerazione
• L’immissione di sostanze inquinanti e di scorie non deve superare la capacità di
assorbimento dell’ambiente
• L’utilizzazione di risorse non rinnovabili deve essere compensato dalla produzione
di una quantità pari di risorse rinnovabili
Equilibrio tra uomo e ecosistema che assicuri il consumo delle risorse senza
depauperamenti delle stesse
9
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 1992 – Rio de Janeiro 2° Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo
Si confermano le strategie della 1° Conferenza Mondiale tenutasi a Stoccolma nel
1972 introducendo altri contenuti:
• il diritto allo sviluppo per un equo soddisfacimento dei bisogni sia delle
generazioni presenti che di quelle future;
• la tutela ambientale non separata ma parte integrante del processo di sviluppo;
• la partecipazione dei cittadini, a vari livelli, per affrontare i problemi ambientali.
• la possibilità di accedere alle informazioni riguardanti l'ambiente, che gli Stati
dovranno rendere disponibili, e di partecipare ai processi decisionali;
• il principio del chi inquina paga per scoraggiare gli sprechi, stimolare la ricerca e
l’innovazione tecnologica per ridurre l’uso di materie prime
10
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• Dalla Conferenza di Rio de Janeiro scaturiscono due iniziative di rilievo:
• Programma d'azione Agenda 21
manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al XXI secolo. È un documento
di 800 pagine che parte dalla premessa che le società umane non possono
continuare nella strada finora percorsa aumentando il divario economico tra le
varie nazioni e tra gli strati di popolazione all’interno delle nazioni stesse,
incrementando così povertà, fame, malattia e analfabetismo e causando il
continuo deterioramento degli ecosistemi dai quali dipende il mantenimento della
vita sul pianeta.
• Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici
Sottoscritta a New York il 9 maggio 1992 per ridurre le emissioni causa dell’effetto
serra preludio al Protocollo di Kyoto del 1997
11
Le tappe della sostenibilità a livello nazionale
1993 Piano Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile dal Ministero dell’Ambiente
l’attuazione di Agenda 21
• Agenda 21 è quindi un piano d'azione per lo sviluppo sostenibile, da
realizzare su scala globale, nazionale e locale con il coinvolgimento più
ampio possibile di tutti i portatori di interesse di un dato territorio
Costituito da 40 capitoli, divisi in 4 parti:
• dimensione economica e sociale: povertà, sanità, ambiente, aspetti
demografici, produzione;
• conservazione e gestione delle risorse:
atmosfera, foreste, deserti, montagne, acqua, prodotti chimici, rifiuti;
• rafforzamento del ruolo dei gruppi più significativi:
donne, giovani, anziani, Ong, agricoltori, sindacati, settori
produttivi, comunità scientifica;
• mezzi di esecuzione del programma: strumenti
scientifici, formazione, informazione, cooperazione
internazionali, strumenti finanziari e giuridici
12
Agenda 21:pensare globale agire locale
Principi : corresponsabilità, trasversalità, governance, condivisione, partenariato,monitoraggio
13
Protocollo di Kyoto
1997- trattato internazionale tra più di 180 Paesi
2005 entra in vigore dopo la adesione della Russia
• obbligo di operare una riduzione delle emissioni di elementi di
inquinamento (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero
metano, ossido di azoto idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro
di zolfo) in una misura non inferiore al 8% rispetto alle emissioni registrate
nel 1990 – considerato come anno base – nel periodo 2008-2013.
• sostituire le fonti non rinnovabili con Fonti Energetiche Rinnovabili
• ridurre l’uso di combustibili fossili
• aumentare l’efficienza energetica
• ridurre i consumi energetici;
• ridurre la deforestazione
• 16 marzo 2012 è stato attuato da Clini Il Fondo rotativo per Kyoto di 600
Meuro per investimenti energetici a favore di strutture pubbliche poli
industriali
14
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
1994 Aalborg (Danimarca) 1° Conferenza Europea sulle Città Sostenibile
• Carta delle Città Europee per lo sviluppo durevole e sostenibile in
attuazione di Agenda 21
• ulteriore definizione di sviluppo sostenibile: “Sviluppo che offre servizi
ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità,
senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturali, edificato e sociale da cui
dipende la fornitura di tali servizi”.
• le tre dimensioni economiche, sociali ed ambientali sono strettamente
correlate, ed ogni intervento di programmazione deve tenere conto delle
reciproche interrelazioni, senza pregiudizio alla vitalità dei sistemi naturali
urbani sociali
15
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
1996 Lisbona, 2° Conferenza Europea sulle Città Sostenibili
Approvazione del Piano di azione di Lisbona per l’attuazione di Agenda 21 indirizzi
operativi si individuano gli indicatori di sviluppo sostenibile, la valutazione
impatto ambientale (VIA), i sistemi di certificazione volontaria europea EMAS
• 2000 Hannover (Germania) 3° Conferenza Europea sulle Città Sostenibili per
Agenda 21 noto come appello per il rafforzamento delle azioni per l’attuazione dei
programmi di Agenda 2000 dall’Agenda all’Azione rivolto alla Comunità
Internazionale, alle Istituzioni Europee, ai Governi nazionali e locali, ai vertici
dell'Economia e della Finanza, a tutti gli attori coinvolti e coinvolgibili in clima di
cooperazione
• 2001 Unione Europea, VI Piano d'Azione Ambientale 2002/2010 definisce la
politica ambientale comunitaria fino al 2010, individuando 4 campi di azioni
prioritarie (cambiamenti climatici; natura e biodiversità; ambiente, salute, qualità
della vita; uso sostenibile delle risorse) e sostenendo la promozione di Agenda 21
locale, l’intervento sul sistema dei trasporti, l’adozione degli indicatori ambientali
urbani.
Uno degli elementi emergenti è che la dimensione urbana assume, dopo
Johannesburg, un rilievo ancora maggiore
16
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 2002 Johannesburg Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile
Si ribadisce che :
• la crescita economica non è la base dello sviluppo;
• è opportuno distinguere tra crescita e sviluppo;
• nella piramide dei valori, il pilastro sociale è al vertice dei pilastri economico ed ambientale;
comunque nessuno dei pilastri potrà essere considerato a sé stante;
• è prioritario lo sviluppo rispetto alla crescita economica;
• è necessario valutare i costi sociali ed ambientali delle politiche.
Paradigma sviluppo economico- sviluppo sociale- protezione ambientale.
• I temi trattati nel documento riguardano infatti
• la pace,
• la sicurezza,
• il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo,
• il rispetto per le diversità culturali,
• l’estirpazione della povertà,
• il cambiamento nei modelli di produzione e consumo insostenibili,
• la protezione e la gestione delle risorse naturali,
riconoscendo quindi in queste tematiche la basi essenziali per il raggiungimento della sostenibilità
(economica, sociale e ambientale) quale beneficio per tutti e in particolar modo per le donne, i
giovani, i bambini e le persone più emarginate della società.
17
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 2006- UE Strategia Europea per Lo Sviluppo sostenibile
• Equilibrio tra crescita economica standards di vita tutela ambientale
• La strategia cambiamento dei modelli comportamentali dei cittadini,
• Le sfide principali individuate sono sette:
• cambiamento climatico ed energia pulita - conseguimento dei traguardi delle energie rinnovabili e
riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
• trasporto sostenibile - riduzione dell'inquinamento e delle vittime degli incidenti stradali
• consumo e produzione sostenibili - attuazione del Piano d'azione per le tecnologie ambientali
(ETAP) e compatibilità ecologica di prodotti e processi
• conservazione e gestione delle risorse naturali - arresto della perdita della biodiversità entro il 2010
e migliore gestione delle risorse atmosferiche, idriche, terriere, forestali e ittiche
• sanità pubblica (con particolare attenzione ai bambini)
• inclusione sociale, demografia e immigrazione - fornitura di assistenza ai gruppi più vulnerabili
come gli anziani
• povertà globale e sviluppo sostenibile –
assunzione di un ruolo di primo piano in tutte le politiche esterne dell'UE
18
Le tappe della sostenibilità a livello internazionale
• 2009 Dir Ce 28/2009 promozione dell’ uso di energia da fonti rinnovabili
Pacchetto Clima Energia
Obiettivi da raggiungere per il 2020:
• Ridurre le emissioni di CO2 del 20% rispetto ai livelli del 1990
• Incrementare del 20% l’efficienza negli usi finali dell’energia rispetto ai livelli attuali
(Comunicazione CE del 19.10.2006 “Piano d’azione per l’
”)
• Promuovere le energie rinnovabili con un obiettivo vincolante del 20% sul totale
dei consumi energetici della UE, con valori diversi per i diversi paesi (per l’Italia il
17%) e del 10%, per ciascun paese membro, dei consumi nel settore dei trasporti
terrestri
• Stabilire uno stretto collegamento tra lo sviluppo della produzione di energia da
FER e l’aumento dell’efficienza energetica
19
Le tappe della sostenibilità
2009 Dir 128/2009 Ce uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
2012 Dec. Leg. 150 del 14/07/2012 attuazione della direttiva attraverso il
PAN approvato febbraio 2014 strumento tecnico operativo
Obiettivi
• Salute umana ambiente biodiversità
• Lotta integrata o strategie alternative senza l’apporto della chimica
Azioni
• Formazione informazione (uso professionale dei presidi fitosanitari)
• Revisione dei formulati e principi attivi
• Controllo attrezzature irroratrici
• Stoccaggio e smaltimento
20
Le tappe della sostenibilità
• 1972 – Dichiarazione di Stoccolma sull’ambiente umano Conferenza ONU
• 1980 Strategia Mondiale per la Conservazione IUCN International Union for Conservation of Nature
• 1983 Commissione mondiale su sviluppo e Ambiente ONU presieduta da Bruntland ( Norvegia)
• 1987 – Rapporto Brundtland Il Futuro di tutti noi
• 1992 – Rio de Janeiro, Brasile Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo Vertice della Terra/UNCED
Agenda XXI e Convenzione quadro sui cambiamenti climatici
• 1993 Italia PIANO Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
• 1994 – Aalborg, Danimarca: 1ª Conferenza Europea sulle città sostenibili
• 1996 Lisbona –2° Conferenza Europea città sostenibili
• 1997 – Protocollo di Kyoto Cop3, III Conferenza Mondiale sul Cambiamento climatico
• 1999 Italia Conferenza di Ferrara Istituzione coordinamento Agende XXI locali e istituzione del Servizio per lo
sviluppo Sostenibile Ministero dell’Ambiente
• 2000 Hannover 3° Conferenza Europea sulle Città sostenibili
• 2001 VI piano Azione ambientale UE 2002/2010 Ambiente 2010 Il nostro futuro la nostra scelta
• 2002 – Johannesburg, Sud Africa – Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile organizzato dalle Nazioni
Unite
2006 – La Strategia per lo Sviluppo Sostenibile
• 2008 Dec Leg 4 del 16/01/2008 che modifica il testo unico ambientale dec. Leg. 152/2006
• 2009 Dir 2009/28/ce uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia pacchetto clima energia
• 2009 Dir 2009/128/ce quadro per uso sostenibile dei pesticidi
• 2012 Dec. Leg. 150 del 14/07/2012 attuazione della direttiva attraverso il PAN approvato febbraio 2014
strumento tecnico operativo
21
Sviluppo sostenibile
Definizioni:
- Processo in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni
attuali senza compromettere la possibilità delle generazioni
future di far fronte ai loro bisogni(1987 Commissione
Brundtland)
- un processo di cambiamento tale
per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli
investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i
cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni
futuri oltre che con gli attuali (Risoluzione 1/2008 OIV).
• Quattro pilastri: ambiente ( ridurre fabbisogno energetico e
chimico), sociale (capitale umano stakeholders), economico
(competitività) , istituzionale (governance)
22
Sviluppo Sostenibile
23
Sviluppo sostenibile in agricoltura :
concetti chiave
Approccio globale basato su
Perennità economica delle strutture e dei
territori (resilienza ottimizzazione degli inputs,
mitigazione cambiamenti climatici)
Multifunzionalità ( valorizzazione aspetti
paesaggistici, produttivi, storici culturali
ecologici)
Qualità ( tipicità, ambiente, sicurezza ,salute,
valore marketing)
24
Interpreti Sostenibilità Ambientale in agricoltura
BIOLOGICO
• 8 marzo 2012, con il regolamento N 203 sulla base dello studio condotto a livello
Europeo “Orwine”
possibile svolgere per la
produzione di vini certificati biologici.
BIODINAMICA
• Fondata sulle teorie antroposofiche del filosofo Rudolf Steiner. L’
del suolo tramite preparati specifici, ed il
funzionamento delle forze cosmiche che intervengono nello sviluppo della pianta.
AGRICOLTURA INTEGRATA (disciplinari di produzione reg 1698/2005)
• Per produrre un bene agricolo/vinicolo occorre unire le forze della natura e quelle
dell’uomo. Dalla gestione del suolo con azioni meccaniche e non, fino alla lotta
integrata. L’ la prevenzione del danno tramite misure adeguate quali:
• •Pianificazione della coltura/Viticoltura di precisione
•Interventi rispettosi dell’ambiente •Introduzione e salvaguardia degli insetti utili
•
25
Sostenibilità della vitivinicoltuta
• definita dall’OIV come:
l’approccio globale su scala dei sistemi di produzione e di trasformazione
delle uve, associando contemporaneamente:
• economica delle strutture e dei territori,
• l’ ,
• la presa in considerazione delle esigenze di una viticoltura di
precisione, dei rischi legati all’ambiente, alla sicurezza dei prodotti e alla
salute dei consumatori e la valorizzazione degli aspetti
patrimoniali, storici, culturali, ecologici e paesaggistici
26
Interpreti sostenibilità economica
• Competitività
• Riduzione costi
• Marketing prodotto
• Innovazione tecnologica e culturale
• Sviluppo rurale
27
Interpreti sostenibilità sociale
dimensione interna
• Gestione risorse umane formazione contratti
lavoro pari opportunità inclusione e coesione
• Tutela salute e sicurezza nel lavoro norme ISO
• Condivisione processo di innovazione e
trasformazione riconversione professionale
28
Interpreti sostenibilità sociale
dimensione esterna
• Interazione con la comunità locale
partenariato locale per la promozione del
territorio
• Interazione con fornitori clienti e consumatori
comportamenti socialmente responsabili
• Rispetto ambiente FER gestione ambientale e
rifiuti
• Reputazione territoriale
29
• GRAZIE PER L’ATTENZIONE
30

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Presentazione 2

  • 1. La filiera vitivinicola irpina: qualità e sostenibilità Montemarano, 13 marzo 2014 PSR Campania 2007-2013 mis 111 1
  • 2. Presentazione corso • Modulo 1: introduzione e normativa vigente • Modulo 2: sostenibilità e innovazione nel settore vitivinicolo • Modulo 3: enologia varietale • Modulo 4: sostenibilità certificazione etichetta • Modulo 5 : comunicazione e marketing • Modulo 6 :viaggio studio • Esame finale 2
  • 3. Modulo 1 Normativa vigente • Test ingresso • Inquadramento normativo specifico comparto vitivinicolo docenti Addolorata Ruocco Marco Silvestri • Sostenibilità evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile nel panorama normativo docenti Addolorata Ruocco Marco Silvestri • OCM inquadramento e evoluzione nella nuova programmazione comunitaria dott. Lorenzo Filomena responsabile dell’ OCM vite • Totale ore lezioni 9 • Test fine modulo e gradimento 3
  • 4. Sviluppo sostenibile: concetti chiave • processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale • Dimensione: locale , globale 4
  • 5. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • Crisi petrolifera 1970: guerra Israele e Paesi Arabi riduzione delle esportazioni di petrolio verso Occidente aumento dei costi energetici Crisi finanziaria Politiche di austerity Fonti energetiche rinnovabili alternative al fossili combustibili Presa di coscienza della società industrializzata delle limitazioni della disponibilità delle risorse del pianeta 5
  • 6. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 1972 Conferenza ONU sull’Ambiente Umano Stoccolma afferma l'opportunità di intraprendere azioni tenendo conto non soltanto degli obiettivi di pace e di sviluppo socio-economico del mondo, per i quali «la protezione ed il miglioramento dell’ambiente è una questione di capitale importanza», ma anche avendo come «obiettivo imperativo» dell'umanità «difendere e migliorare l'ambiente per le generazioni presenti e future». • Si individua una modello di crescita economica che non consumi tutte le risorse ambientali e le renda disponibili anche per il futuro 6
  • 7. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • IUCN 1980, International Union for Conservation of Nature elabora il documento Strategia Mondiale per la Conservazione nel quale si delineano i seguenti obiettivi: • mantenimento dei processi ecologici essenziali; • salvaguardia e conservazione della conservazione della biodiversità • utilizzo sostenibile degli ecosistemi. • Framework di Sviluppo Sostenibile Strategico, noto anche come The Natural Step Framework adottato da diverse organizzazione la più nota è IKEA che l’ha adottato per prima già nel 1990 • Approccio sistemico e integrato (introduce la pianificazione strategica) che evidenzia le interrelazioni tra le parti di un sistema 7
  • 8. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 1983- ONU istituisce la I Commissione Mondiale su Sviluppo e Ambiente presieduta dal Premier norvegese Gro Harlem Brundtland • 1987 Rapporto Brundtland che definisce il concetto di Sviluppo Sostenibile: Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali » tutela dei bisogni di tutti gli individui, legittimità universale al miglioramento condizioni di vita; necessità e importanza di una maggiore partecipazione dei cittadini. 8
  • 9. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 1991- World Conservation Union e altre organizzazioni hanno elaborato una successiva definizione di Sviluppo Sostenibile inteso come « ...un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende » L'economista Daly definisce lo S.S. come l’insieme delle azioni il cui obiettivo di sviluppo deve mantenersi entro la capacità di carico degli ecosistemi cioè: • Il peso dell’impatto antropico sui sistemi naturali non deve superare la capacità di carico della natura • Il tasso di utilizzo delle risorse rinnovabili non deve essere superiore alla loro velocità di rigenerazione • L’immissione di sostanze inquinanti e di scorie non deve superare la capacità di assorbimento dell’ambiente • L’utilizzazione di risorse non rinnovabili deve essere compensato dalla produzione di una quantità pari di risorse rinnovabili Equilibrio tra uomo e ecosistema che assicuri il consumo delle risorse senza depauperamenti delle stesse 9
  • 10. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 1992 – Rio de Janeiro 2° Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo Si confermano le strategie della 1° Conferenza Mondiale tenutasi a Stoccolma nel 1972 introducendo altri contenuti: • il diritto allo sviluppo per un equo soddisfacimento dei bisogni sia delle generazioni presenti che di quelle future; • la tutela ambientale non separata ma parte integrante del processo di sviluppo; • la partecipazione dei cittadini, a vari livelli, per affrontare i problemi ambientali. • la possibilità di accedere alle informazioni riguardanti l'ambiente, che gli Stati dovranno rendere disponibili, e di partecipare ai processi decisionali; • il principio del chi inquina paga per scoraggiare gli sprechi, stimolare la ricerca e l’innovazione tecnologica per ridurre l’uso di materie prime 10
  • 11. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • Dalla Conferenza di Rio de Janeiro scaturiscono due iniziative di rilievo: • Programma d'azione Agenda 21 manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al XXI secolo. È un documento di 800 pagine che parte dalla premessa che le società umane non possono continuare nella strada finora percorsa aumentando il divario economico tra le varie nazioni e tra gli strati di popolazione all’interno delle nazioni stesse, incrementando così povertà, fame, malattia e analfabetismo e causando il continuo deterioramento degli ecosistemi dai quali dipende il mantenimento della vita sul pianeta. • Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici Sottoscritta a New York il 9 maggio 1992 per ridurre le emissioni causa dell’effetto serra preludio al Protocollo di Kyoto del 1997 11
  • 12. Le tappe della sostenibilità a livello nazionale 1993 Piano Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile dal Ministero dell’Ambiente l’attuazione di Agenda 21 • Agenda 21 è quindi un piano d'azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala globale, nazionale e locale con il coinvolgimento più ampio possibile di tutti i portatori di interesse di un dato territorio Costituito da 40 capitoli, divisi in 4 parti: • dimensione economica e sociale: povertà, sanità, ambiente, aspetti demografici, produzione; • conservazione e gestione delle risorse: atmosfera, foreste, deserti, montagne, acqua, prodotti chimici, rifiuti; • rafforzamento del ruolo dei gruppi più significativi: donne, giovani, anziani, Ong, agricoltori, sindacati, settori produttivi, comunità scientifica; • mezzi di esecuzione del programma: strumenti scientifici, formazione, informazione, cooperazione internazionali, strumenti finanziari e giuridici 12
  • 13. Agenda 21:pensare globale agire locale Principi : corresponsabilità, trasversalità, governance, condivisione, partenariato,monitoraggio 13
  • 14. Protocollo di Kyoto 1997- trattato internazionale tra più di 180 Paesi 2005 entra in vigore dopo la adesione della Russia • obbligo di operare una riduzione delle emissioni di elementi di inquinamento (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero metano, ossido di azoto idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo) in una misura non inferiore al 8% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 – considerato come anno base – nel periodo 2008-2013. • sostituire le fonti non rinnovabili con Fonti Energetiche Rinnovabili • ridurre l’uso di combustibili fossili • aumentare l’efficienza energetica • ridurre i consumi energetici; • ridurre la deforestazione • 16 marzo 2012 è stato attuato da Clini Il Fondo rotativo per Kyoto di 600 Meuro per investimenti energetici a favore di strutture pubbliche poli industriali 14
  • 15. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale 1994 Aalborg (Danimarca) 1° Conferenza Europea sulle Città Sostenibile • Carta delle Città Europee per lo sviluppo durevole e sostenibile in attuazione di Agenda 21 • ulteriore definizione di sviluppo sostenibile: “Sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturali, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi”. • le tre dimensioni economiche, sociali ed ambientali sono strettamente correlate, ed ogni intervento di programmazione deve tenere conto delle reciproche interrelazioni, senza pregiudizio alla vitalità dei sistemi naturali urbani sociali 15
  • 16. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale 1996 Lisbona, 2° Conferenza Europea sulle Città Sostenibili Approvazione del Piano di azione di Lisbona per l’attuazione di Agenda 21 indirizzi operativi si individuano gli indicatori di sviluppo sostenibile, la valutazione impatto ambientale (VIA), i sistemi di certificazione volontaria europea EMAS • 2000 Hannover (Germania) 3° Conferenza Europea sulle Città Sostenibili per Agenda 21 noto come appello per il rafforzamento delle azioni per l’attuazione dei programmi di Agenda 2000 dall’Agenda all’Azione rivolto alla Comunità Internazionale, alle Istituzioni Europee, ai Governi nazionali e locali, ai vertici dell'Economia e della Finanza, a tutti gli attori coinvolti e coinvolgibili in clima di cooperazione • 2001 Unione Europea, VI Piano d'Azione Ambientale 2002/2010 definisce la politica ambientale comunitaria fino al 2010, individuando 4 campi di azioni prioritarie (cambiamenti climatici; natura e biodiversità; ambiente, salute, qualità della vita; uso sostenibile delle risorse) e sostenendo la promozione di Agenda 21 locale, l’intervento sul sistema dei trasporti, l’adozione degli indicatori ambientali urbani.
Uno degli elementi emergenti è che la dimensione urbana assume, dopo Johannesburg, un rilievo ancora maggiore 16
  • 17. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 2002 Johannesburg Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile Si ribadisce che : • la crescita economica non è la base dello sviluppo; • è opportuno distinguere tra crescita e sviluppo; • nella piramide dei valori, il pilastro sociale è al vertice dei pilastri economico ed ambientale; comunque nessuno dei pilastri potrà essere considerato a sé stante; • è prioritario lo sviluppo rispetto alla crescita economica; • è necessario valutare i costi sociali ed ambientali delle politiche. Paradigma sviluppo economico- sviluppo sociale- protezione ambientale. • I temi trattati nel documento riguardano infatti • la pace, • la sicurezza, • il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo, • il rispetto per le diversità culturali, • l’estirpazione della povertà, • il cambiamento nei modelli di produzione e consumo insostenibili, • la protezione e la gestione delle risorse naturali, riconoscendo quindi in queste tematiche la basi essenziali per il raggiungimento della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) quale beneficio per tutti e in particolar modo per le donne, i giovani, i bambini e le persone più emarginate della società. 17
  • 18. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 2006- UE Strategia Europea per Lo Sviluppo sostenibile • Equilibrio tra crescita economica standards di vita tutela ambientale • La strategia cambiamento dei modelli comportamentali dei cittadini, • Le sfide principali individuate sono sette: • cambiamento climatico ed energia pulita - conseguimento dei traguardi delle energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra • trasporto sostenibile - riduzione dell'inquinamento e delle vittime degli incidenti stradali • consumo e produzione sostenibili - attuazione del Piano d'azione per le tecnologie ambientali (ETAP) e compatibilità ecologica di prodotti e processi • conservazione e gestione delle risorse naturali - arresto della perdita della biodiversità entro il 2010 e migliore gestione delle risorse atmosferiche, idriche, terriere, forestali e ittiche • sanità pubblica (con particolare attenzione ai bambini) • inclusione sociale, demografia e immigrazione - fornitura di assistenza ai gruppi più vulnerabili come gli anziani • povertà globale e sviluppo sostenibile – assunzione di un ruolo di primo piano in tutte le politiche esterne dell'UE 18
  • 19. Le tappe della sostenibilità a livello internazionale • 2009 Dir Ce 28/2009 promozione dell’ uso di energia da fonti rinnovabili Pacchetto Clima Energia Obiettivi da raggiungere per il 2020: • Ridurre le emissioni di CO2 del 20% rispetto ai livelli del 1990 • Incrementare del 20% l’efficienza negli usi finali dell’energia rispetto ai livelli attuali (Comunicazione CE del 19.10.2006 “Piano d’azione per l’ ”) • Promuovere le energie rinnovabili con un obiettivo vincolante del 20% sul totale dei consumi energetici della UE, con valori diversi per i diversi paesi (per l’Italia il 17%) e del 10%, per ciascun paese membro, dei consumi nel settore dei trasporti terrestri • Stabilire uno stretto collegamento tra lo sviluppo della produzione di energia da FER e l’aumento dell’efficienza energetica 19
  • 20. Le tappe della sostenibilità 2009 Dir 128/2009 Ce uso sostenibile dei prodotti fitosanitari 2012 Dec. Leg. 150 del 14/07/2012 attuazione della direttiva attraverso il PAN approvato febbraio 2014 strumento tecnico operativo Obiettivi • Salute umana ambiente biodiversità • Lotta integrata o strategie alternative senza l’apporto della chimica Azioni • Formazione informazione (uso professionale dei presidi fitosanitari) • Revisione dei formulati e principi attivi • Controllo attrezzature irroratrici • Stoccaggio e smaltimento 20
  • 21. Le tappe della sostenibilità • 1972 – Dichiarazione di Stoccolma sull’ambiente umano Conferenza ONU • 1980 Strategia Mondiale per la Conservazione IUCN International Union for Conservation of Nature • 1983 Commissione mondiale su sviluppo e Ambiente ONU presieduta da Bruntland ( Norvegia) • 1987 – Rapporto Brundtland Il Futuro di tutti noi • 1992 – Rio de Janeiro, Brasile Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo Vertice della Terra/UNCED Agenda XXI e Convenzione quadro sui cambiamenti climatici • 1993 Italia PIANO Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile • 1994 – Aalborg, Danimarca: 1ª Conferenza Europea sulle città sostenibili • 1996 Lisbona –2° Conferenza Europea città sostenibili • 1997 – Protocollo di Kyoto Cop3, III Conferenza Mondiale sul Cambiamento climatico • 1999 Italia Conferenza di Ferrara Istituzione coordinamento Agende XXI locali e istituzione del Servizio per lo sviluppo Sostenibile Ministero dell’Ambiente • 2000 Hannover 3° Conferenza Europea sulle Città sostenibili • 2001 VI piano Azione ambientale UE 2002/2010 Ambiente 2010 Il nostro futuro la nostra scelta • 2002 – Johannesburg, Sud Africa – Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile organizzato dalle Nazioni Unite
2006 – La Strategia per lo Sviluppo Sostenibile • 2008 Dec Leg 4 del 16/01/2008 che modifica il testo unico ambientale dec. Leg. 152/2006 • 2009 Dir 2009/28/ce uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia pacchetto clima energia • 2009 Dir 2009/128/ce quadro per uso sostenibile dei pesticidi • 2012 Dec. Leg. 150 del 14/07/2012 attuazione della direttiva attraverso il PAN approvato febbraio 2014 strumento tecnico operativo 21
  • 22. Sviluppo sostenibile Definizioni: - Processo in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni attuali senza compromettere la possibilità delle generazioni future di far fronte ai loro bisogni(1987 Commissione Brundtland) - un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali (Risoluzione 1/2008 OIV). • Quattro pilastri: ambiente ( ridurre fabbisogno energetico e chimico), sociale (capitale umano stakeholders), economico (competitività) , istituzionale (governance) 22
  • 24. Sviluppo sostenibile in agricoltura : concetti chiave Approccio globale basato su Perennità economica delle strutture e dei territori (resilienza ottimizzazione degli inputs, mitigazione cambiamenti climatici) Multifunzionalità ( valorizzazione aspetti paesaggistici, produttivi, storici culturali ecologici) Qualità ( tipicità, ambiente, sicurezza ,salute, valore marketing) 24
  • 25. Interpreti Sostenibilità Ambientale in agricoltura BIOLOGICO • 8 marzo 2012, con il regolamento N 203 sulla base dello studio condotto a livello Europeo “Orwine” possibile svolgere per la produzione di vini certificati biologici. BIODINAMICA • Fondata sulle teorie antroposofiche del filosofo Rudolf Steiner. L’ del suolo tramite preparati specifici, ed il funzionamento delle forze cosmiche che intervengono nello sviluppo della pianta. AGRICOLTURA INTEGRATA (disciplinari di produzione reg 1698/2005) • Per produrre un bene agricolo/vinicolo occorre unire le forze della natura e quelle dell’uomo. Dalla gestione del suolo con azioni meccaniche e non, fino alla lotta integrata. L’ la prevenzione del danno tramite misure adeguate quali: • •Pianificazione della coltura/Viticoltura di precisione •Interventi rispettosi dell’ambiente •Introduzione e salvaguardia degli insetti utili • 25
  • 26. Sostenibilità della vitivinicoltuta • definita dall’OIV come: l’approccio globale su scala dei sistemi di produzione e di trasformazione delle uve, associando contemporaneamente: • economica delle strutture e dei territori, • l’ , • la presa in considerazione delle esigenze di una viticoltura di precisione, dei rischi legati all’ambiente, alla sicurezza dei prodotti e alla salute dei consumatori e la valorizzazione degli aspetti patrimoniali, storici, culturali, ecologici e paesaggistici 26
  • 27. Interpreti sostenibilità economica • Competitività • Riduzione costi • Marketing prodotto • Innovazione tecnologica e culturale • Sviluppo rurale 27
  • 28. Interpreti sostenibilità sociale dimensione interna • Gestione risorse umane formazione contratti lavoro pari opportunità inclusione e coesione • Tutela salute e sicurezza nel lavoro norme ISO • Condivisione processo di innovazione e trasformazione riconversione professionale 28
  • 29. Interpreti sostenibilità sociale dimensione esterna • Interazione con la comunità locale partenariato locale per la promozione del territorio • Interazione con fornitori clienti e consumatori comportamenti socialmente responsabili • Rispetto ambiente FER gestione ambientale e rifiuti • Reputazione territoriale 29
  • 30. • GRAZIE PER L’ATTENZIONE 30