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• Che cosa è stato fatto
• L'esperienza di un Comandante dei Vigili del Fuoco e dei
suoi collaboratori
• Il C.O.M. come centro di erogazione di servizi
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Non si desidera mai ardentemente
ciò che si desidera solo con la ragione
FRANÇOIS DE LA ROCHEFOUCAULD
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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CD-ROM allegati
Il presente lavoro è integrato da due CD-ROM.
Un CD-ROM contenente la cartografia numerica del COM di Foligno in formato per lo standard
ARC-INFO®.
La cartografia comprende anche circa 500 punti significativi in relazione alla emergenza gestita
(campi di accoglienza, elisuperfici, campi base, aree villaggi, …) rilevati direttamente da carte o
mediante strumentazione GPS.
Il secondo CD-ROM contiene documentazione, copia del presente lavoro, immagini, filmati, tabel-
le, norme, di vario tipo, tutta attinente all'attività svolta.
Per accedere al contento occorre disporre di browser in grado di leggere il formato HTML (Micro-
soft explorer® o Netscape®) e, per leggere o stampare tabelle e documenti del COM, di Acrbat
Reader® la cui istallazione per Windows® e Macintosh® è contenuta nello stesso CD-ROM.
Nello stesso CD-ROM sono anche contenuti due "data base" realizzati con Micrsoft Access®.
Il data base "Buoni di acquisto" consente la gestione delle autorizzazioni di spesa, "IGM" contiene i
punti dominanti rilevati nel territorio ed inseriti nella cartografia; i due data base possono essere
riutilizzati.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Premessa
Questo documento ha visto la luce anche grazie al fondamentale apporto di queste persone:
Lo Staff di segreteria Tecnica (in ordine di arrivo sulla scena del sisma)
• C.S. Massimo Appolloni (PI)
• C.S. Riccardo Noris (BG)
• C.S. Dario Zangarini (BG)
• V.P. Giuliano Mattiuz (BL)
• V.P. Pompeo Pitetti (CH)
• V.P. Tarcisio Ubbiali (BG)
• V.P. Francesco Natali (BG)
• V.P. Marco Ravasio (BG)
• V.P. Bruno Carchesio (CH)
• V.P. Nino Chiulli (CH)
• V.P. Nicola Caporale (CH)
• V.P. Gianluca D’Intino (CH)
Lo staff di segreteria Amministrativa (in ordine di entrata in servizio alla segreteria C.O.M.)
• Silvana Bevilacqua
• Wilma Conocchia
• Antonella Barontini
• Adria Coccia
• Antonella Cecchini
• Roberta Infussi
• Isenia Fiorani
• Fabiola Pallini
L’Ufficio Stampa Comune di Foligno:
Roberto Testa – giornalista Erminio Beltrame – fotoreporter
Servizi WWW sito internet
• David Cotugno - Soldato in forza al 44° Reggimento Trasmissioni “Penne”.
Un particolare ringraziamento va alla Polizia Municipale Foligno per la professionalità, la pazienza
e l'ospitalità.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 5 14/12/98 - 15.54
INTRODUZIONE
Questo lavoro è destinato a tutti coloro che sono coinvolti nell'attività di Protezione Civile, sia a
tempo pieno come professionisti che occasionalmente come volontari.
Una particolare attenzione è, ovviamente, rivolta al ruolo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
come perno intorno al quale, con pari "dignità", operano e collaborano tutte le altre Componenti
della Protezione Civile, professioniste e volontarie.
Con il patrimonio di esperienza che deriva dall'attuazione quotidiana dell'attività di Protezione ci-
vile con la gestione continua delle emergenze sul territorio, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, la
struttura organizzativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sembra proprio essere la più ido-
nea per distillare, al proprio interno, figure professionali con una particolare preparazione nell'atti-
vità di gestione dei punti chiave del sistema di protezione civile.
L'esperienza svolta in questi tre mesi a Foligno è un ampio banco di prova nel quale sono state te-
state sul campo molte capacità gestionali degli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuo-
co.
Può darsi che queste capacità di svolgere ruoli chiave in un sistema di protezione civile, che richie-
de apertura mentale e preparazione a 360°, non siano ancora capillarmente diffuse nelle componenti
del C.N.VV.F. Con un adeguato aggiornamento, ed una ancor più raffinata preparazione alla gestio-
ne di attività di coordinamento all'interno di team che comprendono anche Dirigenti, Funzionari e
Dipendenti di altri Enti ed altre Organizzazioni, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sarà in gra-
do di mettere in campo tutta la professionalità necessaria per rappresentare un sicuro punto di rife-
rimento per le Istituzioni e per i Cittadini.
La grandissima parte di tutti coloro che hanno lavorato per il Centro Operativo Misto intercomunale
di Foligno, hanno lavorato con il massimo impegno, adeguandosi, fino dai primi momenti, al prin-
cipio che tutto il necessario doveva essere fatto per dare il migliore servizio possibile alla popola-
zione: a tutti i responsabili era stato reso noto che non sarebbe stato giustificato il "non fare" per
non rischiare di sbagliare, mentre chiunque avesse sbagliato per cercare di far bene sarebbe stato
sempre giustificato.
Se il Centro Operativo Misto intercomunale di Foligno è stato apprezzato ed è stata una macchina
che ha "girato bene", ciò è stato possibile grazie all'impegno, alla passione ed alla professionalità
profuse dai tanti che vi hanno lavorato, giorno dopo giorno, notte dopo notte, nei numerosi ruoli,
compiti e funzioni attivate in molti luoghi.
Ma nessuno avrebbe potuto lavorare con la serenità necessaria, assumendo continuamente iniziative
e responsabilità anche "pesanti", se le scelte di fondo, la strategia, la filosofia generale adottate non
fossero state fortemente e manifestamente condivise dal vertice della protezione civile italiana.
Giuseppe Romano
Antonio Dusi
Gianmario Gnecchi
Franco Magrin
Ferdinando Napolione
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L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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SOMMARIO
CD-ROM ALLEGATI...............................................................................................................................................3
PREMESSA ...............................................................................................................................................................4
INTRODUZIONE......................................................................................................................................................5
IL TERREMOTO DEL 26 SETTEMBRE 1997 .......................................................................................................9
FATTORI CHE HANNO CARATTERIZZATO L’EMERGENZA......................................................................10
Composizione del COM di Foligno....................................................................................................................11
GLI OBIETTIVI PRIORITARI DEL SOCCORSO E DEL RIPRISTINO DELLE FONDAMENTALI
CONDIZIONI DI VIVIBILITÀ ..............................................................................................................................13
CHE COSA È UN C.O.M. E COME SI ARTICOLANO LE STRUTTURE DI SOCCORSO DEL SISTEMA DI
PROTEZIONE CIVILE ITALIANO......................................................................................................................13
ISTITUZIONE DEL C.O.M. INTERCOMUNALE DI FOLIGNO E IMPLEMENTAZIONE DEL METODO
"AUGUSTUS".........................................................................................................................................................15
SCHEMA DELLA STRUTTURA FUNZIONALE DEL C.O.M. DI FOLIGNO ..........................................................................16
I COMPITI DELLO STAFF TECNICO............................................................................................................................17
I COMPITI DELLO STAFF AMMINISTRATIVO..............................................................................................................17
I COMPITI DELLA SEGRETERIA.................................................................................................................................18
I COMPITI DELLA SALA OPERATIVA.........................................................................................................................18
I DISASTER MANAGER ............................................................................................................................................18
I COMPITI DELLE FUNZIONI ......................................................................................................................................19
RESPONSABILI.................................................................................................................................................21
FUNZIONE 1 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE..........................................................21
FUNZIONE 2 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE.....................................................................22
FUNZIONE 3 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE....................................................................22
FUNZIONE 4 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - VOLONTARIATO............................................................................................22
FUNZIONE 5 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - MATERIALI E MEZZI .......................................................................................23
FUNZIONE 6 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - TRASPORTO, CIRCOLAZIONE E VIABILITA'.......................................................23
FUNZIONE 7 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - TELECOMUNICAZIONI ...................................................................................24
FUNZIONE 8 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - SERVIZI ESSENZIALI......................................................................................24
FUNZIONE 9 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE..........................................................25
FUNZIONE 10 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - STRUTTURE OPERATIVE S.A.R......................................................................25
FUNZIONE 11 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - ENTI LOCALI...............................................................................................25
FUNZIONE 12 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE , LOGISTICA EVACUATI, ZONE OSPITANTI....26
FUNZIONE 13 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - DERRATE ALIMENTARI, VESTIARIO...............................................................26
SEGRETERIA C.O.M................................................................................................................................................27
DIREZIONE C.O.M................................................................................................................................................27
IL CENTRO OPERATIVO LOCALE DI COLFIORITO.......................................................................................................27
LE ATTIVITÀ DEL C.O.M. DI FOLIGNO ...........................................................................................................29
STRATEGIA.............................................................................................................................................................29
ATTIVITÀ OPERATIVE..............................................................................................................................................30
ATTIVITÀ GESTIONALI.............................................................................................................................................31
LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CONTABILI .......................................................................................32
EMANAZIONE DI LINEE GUIDA .................................................................................................................................35
ANALISI DELLE FASI CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITÀ DEL C.O.M........................................................................36
LA GESTIONE DELLA SISTEMAZIONE LOGISTICA DELLA POPOLAZIONE .......................................................................38
SISTEMAZIONE LOGISTICA E OPERATIVITÀ DELLE STRUTTURE DI SOCCORSO ..............................................................42
LE ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA REALIZZAZIONE DEI CAMPI DI ACCOGLIENZA...........................................................43
LE ATTIVITÀ DI CONCERTO CON LA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARTISTICI ARCHEOLOGICI AMBIENTALI E STORICI..44
IL SUPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO E LA REALIZZAZIONE DEL NUMERO UNICO .......................................................44
I GRUPPI D’INTERVENTO CON IMPIEGO DI TECNICHE SPECIALI DEI VIGILI DEL FUOCO .................................................45
IL PROBLEMA DELLE DEMOLIZIONI...........................................................................................................................46
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L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 7 14/12/98 - 15.54
LA PIANIFICAZIONE "EMERGENZA NEVE".................................................................................................................47
ATTIVITÀ DI DIVULGAZIONE/INFORMAZIONE/FORMAZIONE.......................................................................................48
ATTIVITÀ COLLATERALI..........................................................................................................................................49
ATTIVITÀ DI INTRATTENIMENTO ..................................................................................................................49
CONTATTI CON PERSONALITA’......................................................................................................................49
CONTATTI CON DELEGAZIONI ESTERE.........................................................................................................49
COLLABORAZIONE CON GRUPPI DI STUDIO ................................................................................................49
LA RESPONSABILITÀ DEL C.O.M. ASSEGNATA AD UN COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO......50
IL C.N.VV.F. , COMPONENTE FONDAMENTALE DELLA PROTEZIONE CIVILE.......................................52
LE ALTRE STRUTTURE OPERATIVE DEL SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE, VISTE
DAL C.O.M..............................................................................................................................................................53
LE FORZE ARMATE ...........................................................................................................................................53
LE FORZE DI POLIZIA........................................................................................................................................53
IL CORPO FORESTALE DELLO STATO............................................................................................................53
I SERVIZI TECNICI NAZIONALI........................................................................................................................53
LA CROCE ROSSA ITALIANA ...........................................................................................................................54
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE............................................................................................................54
IL VOLONTARIATO............................................................................................................................................56
IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO E IL C.O.M. .........................................................................57
TENDENZA ALL’AUTONOMIA.........................................................................................................................58
LA SISTEMAZIONE LOGISTICA NECESSARIA PER SVOLGERE L'ATTIVITÀ DI COMANDO. .............58
RAPPORTI CON LE COMPONENTI POLITICO-AMMINISTRATIVE-SINDACALI.....................................59
L'IMPORTANZA DELLE TELECOMUNICAZIONI ..........................................................................................60
LE RISORSE INFORMATICHE ...........................................................................................................................60
ASPETTATIVE, RISULTATI, PROSPETTIVE....................................................................................................60
STRATEGIA GENERALE DI INTERVENTO PER GLI ASPETTI LEGATI AL SOCCORSO ALLA
POPOLAZIONE "DURANTE" IL TERREMOTO .................................................................................................61
PROPOSTE PER UNA REVISIONE DELLE PROCEDURE DI IMPIEGO DELLE COLONNE MOBILI DEI
VIGILI DEL FUOCO..............................................................................................................................................63
DALL'ESPERIENZA LE INDICAZIONI: IL COM COME CENTRO DI EROGAZIONE DI SERVIZI..........64
LA STRUTTURA FORMALE................................................................................................................................64
LA RISORSA UMANA COME VARIABILE STRATEGICA NELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI
PROTEZIONE CIVILE..........................................................................................................................................66
CULTURA E STILE DI LEADERSHIP NELL'EROGAZIONE DEL SERVIZIO. .............................................67
IL CITTADINO/UTENTE ......................................................................................................................................68
CUSTOMER SATISFACTION: COSA SIGNIFICA SODDISFARE L’UTENTE NEL CASO DEI SERVIZI DI
PROTEZIONE CIVILE..........................................................................................................................................69
INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO DEGLI ATTORI...............................................................................70
TABELLE................................................................................................................................................................72
SCOSSE PIÙ SIGNIFICATIVE DEI 3 MESI (DAL 26/9, OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE 1997) .........77
DISPOSIZIONI EMANATE DAL C.O.M..............................................................................................................81
Scala MCS (Mercalli - Cancani - Sieberg) di intensità del terremoto...............................................................................95
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Prima Parte
Il Terremoto del 26 settembre 1997
Il 26 settembre 1997 due scosse di terremoto, alle ore 02:33, (magnitudo 5.5, VIII grado della scala
Mercalli) e alle ore 11:40 (magnitudo 5.8, VIII-IX grado della scala Mercalli) hanno disastrato am-
pie aree del territorio dell'Umbria delle Marche.
Le coordinate geografiche dell'epicentro delle due scosse principali del 26/9/1997 sono:
Latitudine 43.0°N, Longitudine 12.9°E, in prossimità di Colfiorito, frazione del Comune di Foligno.
Da un primo bilancio dei danni, che faceva registrare due morti, molti feriti, circa 20.000 sfollati,
moltissimi edifici lesionati, appariva subito la vastità dell'evento sismico.
L'apparato di soccorso si è messo in movimento, dapprima con le risorse disponibili localmente e
via via con quelle provenienti dalle regioni più vicine, fino a coinvolgere praticamente l'intera Na-
zione.
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L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Tutte le Forze Istituzionali e di Volontariato si sono attivate e, dopo sole 24 ore, nelle aree coinvolte
operavano:
• Vigili del Fuoco
• Esercito
• Forze dell’Ordine
• Croce Rossa
• Volontariato
con una punta massima di personale impiegato per la gestione dell’emergenza di circa 10.000
unità registrata dopo 10 giorni dal primo evento sismico.
Nel solo territorio di competenza del COM di Foligno si erano costituiti:
• 111 villaggi temporanei d’accoglienza per circa 14.000 persone su una popolazione complessiva
di 90.000 abitanti
• 14 cucine periferiche
• 11 campi delle Organizzazioni di soccorso
Fattori che hanno caratterizzato l’emergenza
La tipologia dell’evento sismico (breve durata delle scosse, intensità non superiore al IX grado della
scala Mercalli) da un lato ha limitato la perdita di vite umane, ma dall’altro ha lesionato gli edifici
in modo tale da renderli pericolosamente inagibili senza però distruggerli del tutto. Questi ed altri
elementi hanno caratterizzato l’emergenza rendendola per alcuni aspetti più complessa per altri più
semplice
Fattori che hanno reso più complessa l’emergenza
• sequenza di continue scosse
• vastità del territorio
• distribuzione degli insediamenti abitativi sul territorio a bassa densità
• presenza sul territorio di numerosi beni artistici, architettonici, archeologici e storici
Fattori che hanno reso più semplice la gestione dell’emergenza
• pochi danni alle persone
• pochi danni agli animali
• danni irrilevanti alle infrastrutture
• poche interruzioni nell’erogazione di servizi essenziali (energia elettrica, gas, acquedotti, fo-
gnature, linee telefoniche e di telecomunicazione in genere)
La scossa del 14 Ottobre
Il 14 Ottobre alle ore 17.23 una scossa del VII-VIII grado della scala Mercalli ha colpito partico-
larmente il Comune di Sellano e parte della Val Nerina, determinando la pressoché completa inagi-
bilità del centro storico del paese e circa 1000 nuove persone senza tetto.
Nella notte dello stesso giorno tende e posti letto erano già pronte per tutti i senza tetto.
A venti giorni dalla prima scossa un secondo terremoto di fatto si sovrapponeva al precedente.
La stessa scossa provocava il crollo del “Torrino” rendendo vani tutti gli sforzi fatti fino al quel
momento per il suo salvataggio.
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L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Dopo la scossa del 14 veniva costituito il COM di Cerreto di Spoleto, e pertanto il COM di Foligno
veniva ridotto da 13 a 9 Comuni.
Su richiesta del Sindaco il Comune di Sellano, pur appartenendo all’area geografica del COM di
Cerreto di Spoleto, veniva di nuovo incluso nel COM di Foligno.
Composizione del COM di Foligno
Prima della scossa del 14 Ottobre Dopo la scossa del 14 Ottobre
Bevagna Bevagna
Campello sul Clitunno Campello sul Clitunno
Castel Ritaldi Castel Ritaldi
Cerreto di Spoleto Foligno
Foligno Montefalco
Montefalco Sellano
Preci Spello
S.Anatolia di Narco Trevi
Sellano Valtopina
Spello
Trevi
Vallo di Nera
Valtopina
La competenza territoriale del C.O.M. comprendeva un'estensione complessiva di 720 kmq e circa
90.000 abitanti. La cartografia in formato numerico è disponibile sul CD-ROM che integra la pre-
sente relazione.
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GRAFICO DELLE ONDE SISMICHE RILEVATE - MAGNITUDO LOCALE 5.57
SISMA DELLE ORE 02:33 (00:33 GMT) DEL 26/9/1997
MAPPA DELLE STAZIONI CHE HANNO EFFETTUATO IL RILEVAMENTO
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Gli obiettivi prioritari del soccorso e del ripristino delle fondamentali
condizioni di vivibilità
Nel momento in cui si verifica un sisma le attività del sistema di Protezione civile si concentrano su
alcuni ben precisi scopi, ciascuno secondo un ordine di ovvie priorità.
• Il soccorso alla popolazione per la tutela dell’incolumità delle persone
• Il primo ricovero, l’assistenza e il vettovagliamento per la popolazione
• La verifica della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi essenziali con gli interventi di ri-
pristino urgenti
• La messa in sicurezza delle strutture pericolanti
• La verifica dell’agibilità delle strutture
• La realizzazione dei villaggi temporanei con i moduli abitativi mobili
• La sicurezza dei villaggi temporanei (impianti elettrici, termici e viabilità).
• L’ordine pubblico nei villaggi temporanei con particolare riferimento all’affluenza di immigrati
e nomadi.
• Il recupero di materiali per il primo ricovero della popolazione (tende e roulottes)
• Il progressivo ripristino delle attività sociali/economiche/produttive
• L'avvio del ritorno alla normalità
Che cosa è un C.O.M. e come si articolano le strutture di soccorso del Sistema di
Protezione Civile Italiano
Per il raggiungimento degli obiettivi primari di stabilizzazione dell'emergenza, il sistema Italiano di
Protezione civile entra in azione costituendo, secondo procedure prefissate, una serie di "Centri" per
la gestione dell'emergenza.
Le linee generali di intervento, soprattutto per quanto riguarda la gestione complessiva "ammini-
strativa/economica" dell'emergenza, vengono fissate con Ordinanze del Ministro delegato alla Pro-
tezione Civile che, nell’attuale governo, è lo stesso Ministro dell'Interno (On. Napolitano).
Nel rispetto dei principi generali opera in modo più diretto, con proprie ordinanze, il Sottosegretario
alla Protezione Civile che il Ministro ha delegato ad occuparsi delle emergenze (Prof. Barberi).
Per quanto riguarda il coordinamento di tutta l'attività necessaria al ripristino delle condizioni di
normalità della vita nelle zone colpite dal sisma, vengono nominati dei Commissari Straordinari (in
questo caso i due Presidenti delle Regioni Umbria e Marche) incaricati di provvedere a quanto ne-
cessario per l'avvio del ritorno alla normalità.
Per lo svolgimento di tutte le attività operative di soccorso immediato alla popolazione, a livello
Provinciale, il Prefetto costituisce il C.C.S., Centro Coordinamento Soccorsi mentre a livello Co-
munale, o Intercomunale (che ricopre un ambito territoriale che coinvolge più comuni), vengono
istituiti tanti C.O.M. (Centri Operativi Misti) quanti sono necessari a coprire capillarmente le zone
colpite dall'evento.
Il Prefetto nomina un Responsabile per ogni C.O.M..; In questo caso i responsabili di C.O.M. hanno
avuto piena autonomia decisionale e di spesa.
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L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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La responsabilità della gestione del C.O.M. di Foligno è stata affidata ad un Comandante Provin-
ciale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il C.O.M. ha i compiti di coordinare "sul campo" le strutture operative del Sistema Nazionale di
Protezione Civile, nel proprio territorio di competenza.
In Italia le strutture operative Nazionali di Protezione Civile sono quelle riportate all'art. 11 della L.
225/90.
Costituiscono strutture operative nazionali del Servizio nazionale di Protezione Civile:
a) Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
quale componente fondamentale della
Protezione Civile;
b) Le Forze Armate;
c) Le Forze di Polizia;
d) Il Corpo Forestale dello Stato;
e) I Servizi Tecnici Nazionali;
f) I gruppi nazionali di ricerca scientifica,
l'istituto nazionale di geofisica ed altre
istituzioni di ricerca;
g) La Croce Rossa Italiana;
h) Le strutture del Servizio Sanitario Na-
zionale;
i) Il Volontariato;
l) Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino
CNSA (CAI).
Nel paragrafo seguente sono riassunte, a grandi linee, le fasi di istituzione del C.O.M. di Foligno e
la sua struttura organizzativa interna.
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L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Istituzione del C.O.M. intercomunale di Foligno e implementazione del metodo "Au-
gustus"
Il 29 settembre 97 con decreto del Prefetto di Perugia è stato istituito il C.O.M. di Foligno con le
seguenti componenti:
• Direttore Responsabile: Dott. Ing. Romano
• Sindaci
• Rappresentante della Regione
• Rappresentante della Provincia
• Segretario Comunale del Comune di Foligno
• Capo ufficio tecnico del Comune di Foligno
• Funzionario responsabile del Commissariato P.S. di Foligno
• Comandante della Compagnia Carabinieri di Foligno
• Rappresentante della Polizia Stradale
• Rappresentante del Corpo Forestale dello Stato
• Funzionario responsabile del Distaccamento VV.F. di Foligno
• Rappresentante delle Forze Armate
• Rappresentante della Croce Rossa
• Rappresentante dei Volontari
• Rappresentante A.S.L. n.3 di Foligno
• Rappresentante dell’ENEL
• Rappresentante della TELECOM
Il C.O.M. ha trovato spazio per organizzarsi all'inter-
no della sede della Polizia Municipale di Foligno.
L'edificio è risultato essere quanto di meglio si potes-
se avere a disposizione dato che è un edificio ad un
solo piano, con struttura prefabbricata portante in le-
gno e metallo, realizzato nel 1996, con ampio par-
cheggio recintato e sufficientemente lontano da altri
edifici in muratura che potessero rappresentare qual-
che pericolo di crollo in caso di ulteriori scosse.
All'interno del fabbricato era già predisposta la
"Sala operativa di protezione civile".
Questo ha consentito di rendere immediatamente ope-
rative le varie Componenti, tutte riunite intorno ad un
grande tavolo, dotate di propria postazione telefonica
e apparato radio.
Inoltre, con molto spirito di sacrificio ed adattamento,
il Personale del Corpo di Polizia Municipale ha reso
disponibile la quasi totalità dei propri uffici che sono
stati immediatamente utilizzati per la segreteria
C.O.M. e per la sistemazione degli uffici delle Fun-
zioni C.O.M. .
Una parte degli uffici è comunque servita per il sig.
Primi momenti alla segreteria del COM
Sala Operativa del COM
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Sindaco, il Vice Sindaco, gli assessori e i dirigenti del Comune di Foligno, in quanto l'edificio Co-
munale risultava inagibile per il pericolo di crollo del famoso "torrino".
La Regione Umbria ha utilizzato, per
l'allestimento dei propri uffici tecnici e di
ricevimento del pubblico, l'ampia autorimessa
adiacente all'edificio.
Ulteriori postazioni per lo svolgimento delle
Funzioni del C.O.M. sono state allestite tramite
tende nel terreno antistante, sempre all'interno
della recinzione.
Ogni postazione è stata dotata di telefono e,
anche di fax.
Schema della struttura funzionale del C.O.M. di Foligno
(Tratto dal Metodo Augu-
stus):
"Il COM è una struttura
operativa, decentrata,
che dipende dalla Pre-
fettura ed il cui direttore
è un funzionario o un
Sindaco di uno dei
comuni interessati
dall'evento. Vi
partecipano i rappresen-
tanti dei comuni e delle
strutture operative. I
compiti del COM sono
quelli di favorire coordi-
namento dei servizi di
emergenza organizzati
dal Prefetto con gli inter-
venti dei sindaci apparte-
nenti al COM stesso.
L'ubicazione del COM
deve essere
baricentrica rispetto ai
comuni coordinati e
localizzata in locali non
vulnerabili."
Tende C.A.P.I. nel piazzale del COM montate per ospita-
re gli uffici di alcune Funzioni
C.C.S.
Centro Coordinamento Soccorsi
Staff Tecnico SALA OPERATIVA
Staff Amministrativo Segreteria
Funzione 1
Tecnico Scientifico
Pianificazione
Funzione 2
Sanità
e Assistenza Sociale
Funzione 3
Mass-Media
e Informazione
Funzione 4
Volontariato
Funzione 5
Materiali e Mezzi
Funzione 6
Trasporto, circolazione
e viabilità
Funzione 7
Telecomunicazioni
Funzione 8
Servizi Essenziali
Funzione 9
Censimento danni
a persone e cose
Funzione 10
Strutture Operative
S.a.R.(Search and Rescue)
Funzione 11
Enti Locali
Funzione 12
Assistenza alla popola-
zione, logistica evacuati
Funzione 13
Derrate alimentari
Vestiario
C.O.M.
FOLIGNO
Responsabile
SINDACI
DEI COMUNI
COLPITI
PREFETTURA di PERUGIA
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 17 14/12/98 - 15.54
I Compiti dello Staff Tecnico
Lo Staff Tecnico supportava in modo diretto il Responsabile del C.O.M., secondo le indicazioni ri-
cevute, vagliando e valutando le richieste provenienti dall'esterno, ricercando direttamente soluzioni
per le materie e le problematiche più "ordinarie" e lasciando al Responsabile le scelte più importanti
e strategiche. In questo modo si è cercato di ridurre la pressione sul Responsabile del C.O.M. che
poteva meglio far fronte all'elevato carico di lavoro ed al grande numero di decisioni da prendere in
pochissimo tempo.
Operativamente lo staff tecnico provvedeva anche a predisporre documentazione, disposizioni nor-
mative e "ordinanze" per far fronte ai diversi aspetti della gestione dell'emergenza. Copie di queste
ordinanze sono riportate più avanti.
La Segreteria Tecnica del C.O.M. ha garantito la continuità della presenza della "testa" di tutta l'or-
ganizzazione assumendo la direzione della struttura nei momenti in cui il Responsabile del C.O.M.
era impegnato.
Spesso lo staff tecnico doveva occuparsi di questioni relative alla soluzione di problematiche, ap-
punto tecniche, come gruppi di lavoro per le demolizioni dei fabbricati, supporto tecnico per la rea-
lizzazione delle aree dove installare i moduli abitativi, predisposizione di piani (piano neve, ecc.)
riunioni gestionali con altri Enti. Lo staff tecnico provvedeva anche a smistare le richieste di sup-
porto logistico provenienti dai campi, alle funzioni competenti.
Lo Staff Tecnico era costituito da quattro Funzionari del Ruolo Tecnico Antincendio del Corpo Na-
zionale dei Vigili del Fuoco ciascuno a sua volta supportato dal proprio aiutante/autista. I funzionari
si sono alternati quasi sempre in coppia durante tutta l'emergenza per periodi da 6 a 10 giorni. Cia-
scuno, nei quattro mesi ai quali si fa riferimento, ha presenziato per 6-7 periodi.
I Compiti dello Staff Amministrativo
Fin dall'inizio si è prospettata la grande mole di lavoro da svolgere per la gestione amministrati-
va/contabile dei servizi erogati dal C.O.M.
A questo riguardo, il Responsabile del C.O.M. ha subito richiesto alla Prefettura la presenza di Per-
sonale amministrativo/contabile che potesse occuparsi immediatamente della "sistemazione delle
carte".
Sono stati prodotti, ad hoc, dei programmi software che hanno consentito una più snella e precisa
archiviazione delle "pratiche" relative agli acquisti in modo che queste potessero essere pronte per
la successiva liquidazione.
Lo Staff amministrativo, ha provveduto anche ad emanare istruzioni ai Comuni per l'applicazione
delle disposizioni provenienti dalla Prefettura.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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I Compiti della Segreteria
La segreteria ha filtrato tutte le chiamate telefoniche in arrivo alla Direzione C.O.M.; ha protocol-
lato oltre 7000 atti in arrivo e in partenza; ha curato tutta l'archiviazione dei documenti e provve-
duto all'inoltro via fax e via posta delle note preparate dalla Direzione C.O.M.
Parallelamente alla corrispondenza e alle comunicazioni gestite direttamente dalla segreteria, le sin-
gole funzioni, nell’ambito della delega assegnata, hanno colloquiato con l’esterno con i medesimi
canali.
Per molti cittadini e per chiunque si rivolgesse al C.O.M., la Segreteria ha rappresentato il primo
punto di contatto. È stata quindi di vitale importanza la qualità del lavoro svolto dalle addette alla
segreteria che hanno saputo creare e mantenere - pur in condizioni di forte stress - un clima di corte-
sia, professionalità, orientato al compito ed ai risultati.
La segreteria ha assolto anche le funzioni tipiche dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
I Compiti della Sala Operativa
La Sala Operativa era costituita da postazioni con rappresentanti di: Prefettura, Vigili del Fuoco,
Forze Armate, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Croce
Rossa, Comuni, ANAS, Telecom, ENEL, ASL, Provincia, Volontari.
La continuità delle funzioni di Comando della Sala Operativa era garantita dallo Staff Tecnico. Oc-
casionalmente tali funzioni erano assegnate al funzionario della prefettura o ad altro responsabile
individuato dal Direttore del C.O.M.
Le decisioni operative immediate erano prese nell'ambito della sala operativa, provvedendo diret-
tamente a dare risposta alla quasi totalità delle richieste di soccorso che arrivavano ai capi delle li-
nee telefoniche o radio delle varie postazioni dei rappresentanti degli Organismi preposti al soccor-
so di Protezione Civile.
Per problematiche particolarmente complesse, si attivava un "consulto" con il Responsabile del
C.O.M. o con lo Staff Tecnico la fine determinare la migliore strategia da adottare.
In relazione alle esigenze, si provvedeva a ridimensionare la consistenza della sala operativa me-
diante la riduzione o l’aumento delle componenti presenti, allo scopo di erogare un servizio ade-
guato alle necessità del momento evitando, nello stesso tempo, dispendio di risorse.
I Disaster Manager
I DI.MA. sono professionalità specificamente formate sulla gestione dell’emergenza dal Diparti-
mento della Protezione Civile. Nell’ambito del C.O.M. è stata largamente impiegata la professiona-
lità dei DI.MA., soprattutto per le attività per le quali non sono disponibili immediate competenze
nell’ambito di enti e amministrazione pubblica. In particolare sono state assegnate ai DI.MA. il co-
ordinamento del volontariato, l’analisi dei dati relativi alla popolazione assistita, la gestione del
Centro Operativo Locale.
Per iniziativa dei DI.MA. è stato realizzato un pieghevole intitolato “Difendiamoci dal Terremoto”
destinato alla popolazione e allegato. E’ stata fondamentale l’opera di promozione, divulgazione e
formazione svolta dai DI.MA. presso i comuni fino alla costituzione dei Centri Operativi Comunali.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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I compiti delle funzioni
Il Metodo Augustus - sintesi
Il Metodo Augustus, predisposto dal Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consi-
glio dei Ministri, è un sistema articolato per strutturare l'organizzazione di Protezione Civile nel ter-
ritorio dello Stato italiano, individuando una serie di attività, funzioni ed operazioni da svolgere sia
prima, sia dopo il verificarsi dell'evento calamitoso.
Le strutture operative e di pianificazione descritte nel metodo Augustus sono essenzialmente arti-
colate su tre livelli: nazionale/regionale, Provinciale, Comunale.
Per ogni livello vengono previste delle procedure per l'impianto della struttura organizzativa tramite
l'ausilio di funzioni di supporto con adeguate risorse umane che supportano i diversi responsabili
incaricati dell'attività di comando e controllo.
Il testo completo del metodo Augustus è riportato in appendice.
Il Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno è stato strutturato sulla base dello schema pre-
visto per le 14 funzioni di supporto del Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura, con una
organizzazione quindi di taglio quasi Provinciale. Questo schema è risultato equilibrato e ben di-
mensionato per fronteggiare le problematiche a livello intercomunale.
Le funzioni previste, secondo lo schema del metodo Augustus sono le seguenti.
1 tecnico - scientifico - pianificazione
2 sanità - assistenza sociale -veterinaria
3 mass-media e informazione
4 volontariato
5 materiali e mezzi
6 trasporto - circolazione e viabilità
7 telecomunicazioni
8 servizi essenziali
9 censimento danni -persone -cose
10 strutture operative S.a.R.
11 enti locali
12 materiali pericolosi
13 logistica evacuati - zone ospitanti
14 coordinamento centri operativi
1 - TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE
Saranno presenti i gruppi nazionali di ricerca ed i servizi tecnici.
Il referente sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune o del
Genio Civile o del Servizio Tecnico Nazionale, prescelto giàin fase di piani-
ficazione: dovràmantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie compo-
nenti scientifiche e tecniche per l'interpretazione fisica del fenomeno e dei
dati relativi alle reti di monitoraggio.
2 - SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
Saranno presenti i responsabili del Servizio Sanitario locale, la C.R.I., le Or-
ganizzazioni di volontariato che operano nel settore sanitario.
Il referente saràil rappresentante del Servizio Sanitario Locale.
3 - MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE
Presso il CCS ed il COM l'addetto stampa saràindicato dal Prefetto che ne
darànotizia al Dipartimento della Protezione Civile, al Ministero dell'interno
ed alla Presidenza della Regione. La Sala Stampa dovràessere realizzata
in un locale diverso dalla Sala Operativa.
Saràcura dell'addetto stampa stabilire il programma e le modalitàdegli in-
contri con i rappresentanti dei Mass-Media. Per quanto concerne l'informa-
zione al pubblico saràcura dell'addetto stampa, d'accordo con il Prefetto,
procedere alla divulgazione della notizia per mezzo dei Mass-Media. Im-
portante è: - informare e sensibilizzare la popolazione; - far conoscere le at-
tività; - realizzare spot, creare annunci, fare comunicati; - organizzare tavole
rotonde e conferenze stampa
4 - VOLONTARIATO
I compiti delle Organizzazioni di volontariato in emergenza. vengono indivi-
duati nei piani di protezione civile in relazione alla tipologia del rischio da af-
frontare. alla natura ed alla specificitàdelle attivitàesplicate dalla Organiz-
zazione e dai mezzi a loro disposizione. Pertanto, in sala operativa. prende-
rà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile che avrà il
compito di mantenere i rapporti con la consulta provinciale per il volontaria-
to. Il coordinatore provvederà, in tempo di pace, ad organizzare esercitazio-
ni congiunte con altre forze preposte all'emergenza al fine di verificare le
capacitàorganizzative ed operative delle suddette Organizzazioni.
5 - MATERIALI E MEZZI
La funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggia-
re una emergenza di qualunque tipo. Questa funzione censisce i materiali
ed i mezzi in dotazione alle amministrazioni: sono censimenti che debbono
essere aggiornati ogni 6 mesi per passare Cosi di fatto dalla concezione er-
rata del "censimento" delle risorse alla concezione moderna di Disponibilità!
delle risorse. Si tratta di avere un quadro delle risorse suddivise per aree di
stoccaggio. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo
di arrivo nell'area dell'intervento.
Alla gestione di tale funzione concorrono i materiali e mezzi comunque di-
sponibili e normalmente appartenenti a FF.AA. CAPI (Ministero Interno).
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CRI, Amministrazioni locali, volontariato, ditte private.
Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non può essere fronteg-
giata a livello locale, il coordinatore rivolgerà analoga richiesta al Diparti-
mento P.C..
6 - TRASPORTO, CIRCOLAZIONE E VIABILITA'
La parte riguardante il trasporto è strettamente collegata alla movimentazio-
ne dei materiali, al trasferimento dei mezzi, ad ottimizzare i flussi lungo le vie
di fuga ed il funzionamento dei cancelli di accesso, per regolare il flusso dei
soccorritori. Questa funzione di supporto deve necessariamente operare a
stretto contatto con il responsabile della funzione 10 "Strutture Operative".
Per quanto concerne la parte relativa ali attivitàdi circolazione e viabilità il
coordinatore è, normalmente, il rappresentante della Polstrada o suo sosti-
tuto; concorrono per questa attivitàoltre alla Polizia Stradale, i Carabinieri
ed i Vigili Urbani: i primi due per il duplice aspetto di Polizia giudiziaria e tu-
tori della legge e gli altri per l'indiscussa idoneitànella gestione della funzio-
ne in una emergenza a carattere locale.
Si dovranno prevedere esercitazioni congiunte tra le varie forze al fine di ve-
rificare ed ottimizzare l esatto andamento dei flussi lungo le varie direttrici.
7 - TELECOMUNICAZIONI
Il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile ter-
ritoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. con il rappre-
sentante dell'associazione di radioamatori presente sul territorio, organizza-
re una rete di telecomunicazione affidabile anche in caso di evento di note-
vole gravità.
Il centro TLC del Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta del Pre-
fetto. assicureràil collegamento tra la zona interessata dall'evento per mez-
zo di sistemi alternativi di emergenza (sistema satellitare INMARSAT - si-
stema satellitare ARGO).
8 - SERVIZI ESSENZIALI
In questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi es-
senziali erogati sul territorio coinvolto. Mediante i Compartimenti Territoriali e
le corrispondenti sale operative nazionali o regionali deve essere mantenuta
costantemente aggiornata la situazione circa l'efficienza e gli interventi sulla
rete. L'utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle
utenze è comunque coordinata dal proprio rappresentante in Sala Operati-
va. Eventuali concorsi di personale e mezzi vanno coordinati dal responsa-
bile della S. O. e dal Prefetto (interventi di mezzi speciali, impiego di spaz-
zaneve, etc.).
Dovranno essere previste esercitazioni nelle quali i singoli Enti preposti al-
l'erogazione dei servizi ottimizzeranno il concorso di uomini e mezzi nelle
varie ipotesi di emergenza, secondo i criteri di garanzia, messa in sicurezza
degli impianti e ripristino dell'erogazione.
9 - CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE
L'effettuazione del censimento dei danni a persone e cose riveste particola-
re importanza al fine di fotografare la situazione determinatasi a seguito del-
l'evento calamitoso e determinare sulla base dei risultati riassunti in schede
riepilogative gli interventi d'emergenza.
Il responsabile della suddetta funzione, al verificarsi dell'evento calamitoso,
dovràeffettuare un censimento dei danni riferito a: - persone; - edifici pub-
blici; - edifici privati; - impianti industriali; - servizi essenziali; - attivitàprodut-
tive . opere di interesse culturale; - infrastrutture pubbliche; - agricoltura e
zootecnia; - altro.
Per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si
avvarràdi: - funzionari dell'Ufficio Tecnico del Comune o del Genio Civile-
esperti del settore sanitario, industriale e commerciale;
è altresì ipotizzabile l'impiego di squadre miste di tecnici del Servizio Lavori
Pubblici, del Genio Civile o l'intervento della ComunitàScientifica per le ve-
rifiche speditive di stabilitàche dovranno essere effettuate in tempi necessa-
riamente ristretti.
10 - STRUTTURE OPERATIVE S.a.R.
Il responsabile della suddetta funzione, dovrà coordinare le varie compo-
nenti, di seguito elencate, costituite da rappresentanti del Servizio Nazionale
della Protezione Civile (S.a.R.,, quali sono presenti presso tutti i CCS e
COM: - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; - Forze Armate; - Forze del-
l'Ordine; - Corpo Forestale dello Stato; - Servizi Tecnici Nazionali; - Gruppi
nazionali di ricerca scientifica; - Croce Rossa Italiana; - Strutture del Servizio
sanitario nazionale; - Organizzazioni di volontariato; - Corpo nazionale di
soccorso alpino
11 - ENTI LOCALI
In relazione all'evento il responsabile della funzione dovrà essere in pos-
sesso della documentazione riguardante tutti i referenti di ciascun Ente ed
Amministrazioni della zona interessata all'evento.
Si dovranno anche organizzare fra le Amministrazioni comunali colpite le
"municipalizzate" dei comuni o delle regioni che portano soccorso dei ge-
mellaggi per il ripristino immediato nei comuni colpiti dei servizi essenziali
affidando alle municipalizzate soccorritrici compiti operativi specifici in singoli
comuni (riattivazione delle discariche, acquedotto, scuole, servizi vari ecc.).
12 - MATERIALI PERICOLOSI
Lo stoccaggio di materiali pericolosi, il censimento delle industrie a notifica e
a dichiarazione o altre attività pericolose che possono innescare ulteriori
danni alla popolazione dopo un evento distruttivo di varia natura, saranno
preventivamente censite e per ognuno studiato il potenziale pericolo che
può provocare alla popolazione giàcolpita.
13 - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE
Per fronteggiare le esigenze della popolazione che a seguito dell'evento
calamitoso risultano senza tetto, si dovràorganizzare in loco o in altre zone
sicure delle aree ospitanti per i senzatetto e fornire loro i servizi necessari
per fronteggiare il periodo dell'emergenza e la fase del ripristino.
Dovrà presiedere questa funzione un funzionario dell'Ente amministrativo
locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio
abitativo, alla ricettivitàdelle strutture turistiche (alberghi campeggi ecc.) ed
alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come zone
ospitanti'.
Il funzionario dovrà fornire un quadro delle "disponibilità" di materiali per
l'alloggiamento e dialogare con le autoritàpreposte alla emanazione degli
atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree recet-
tive sia pubbliche che private. Per quanto concerne l'aspetto alimentare si
dovràgarantire un costante flusso di derrate alimentari, il loro stoccaggio e
la distribuzione alla popolazione assistita.
Si dovranno anche censire a livello nazionale e locale le varie aziende di
produzione e/o distribuzione alimentare.
14 - COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI
Il coordinatore della sala operativa che gestisce le 14 funzioni di supporto.
saràanche responsabile di questa funzione in quanto dovrà conoscere le
operativitàdegli altri centri operativi dislocati sul territorio al fine di garantire
nell'area dell'emergenza il massimo coordinamento delle operazioni di soc-
corso razionalizzando risorse di uomini e materiali.
Con l'attivazione delle 14 funzioni di supporto tramite i loro singoli respon-
sabili esperti, si raggiungono due distinti obiettivi: si individuano a priori i re-
sponsabili-esperti delle singole funzioni da impiegare in emergenza e al
tempo stesso. tempo di pace, si garantisce il continuo aggiornamento del
piano di emergenza con l'attivitàdegli stessi responsabili-esperti. I respon-
sabili delle 14 funzioni di supporto avranno quindi la possibilità di tenere
sempre efficiente il piano di emergenza nelle varie Prefetture.
Questo consente al Prefetto di avere nella propria sala operativa esperti che
giàsi conoscono e lavorano nel piano ciò porteràa una maggiore efficacia
operativa fra le "componenti" e le "strutture operative" (amministrazioni loca-
li, volontariato, FF.AA, Vigili del Fuoco, ecc.).
Il responsabile della funzione 14 assumerà anche il ruolo di coordinatore
della Sala Operativa composta dalle altre restanti funzioni.
Il COM è una struttura operativa decentrata che dipende dalla Prefettura ed
il cui direttore è un funzionario o un Sindaco di uno dei comuni interessati
dall'evento. vi partecipano i rappresentanti dei comuni e delle strutture ope-
rative. I compiti del COM sono quelli di favorire coordinamento dei servizi di
emergenza organizzati dal Prefetto con gli interventi dei sindaci apparte-
nenti al COM stesso.
L'ubicazione del COM deve essere baricentrica rispetto ai comuni coordinati
e localizzata in locali non vulnerabili.
(tratto dal Metodo Augustus)
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Le Funzioni effettivamente attivate al C.O.M. di Foligno sono state le seguenti
FUNZIONE DENOMINAZIONE RESPONSABILI
Funzione 1 Tecnico – Scientifico
– Pianificazione
Tecnici del Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti del Ser-
vizio Sismico Nazionale
Funzione 2 Sanità e assistenza
sociale
Funzionario U.S.S.L.
Funzione 3 Mass-media ed in-
formazione
Addetto Stampa del Comune di Foligno
Funzione 4 Volontariato DI.MA.
Funzione 5 Materiali e mezzi Ispettore C.R.I.
Funzione 6 Trasporto, circolazio-
ne e viabilità
Funzionario Polizia Stradale e A.N.A.S.
Funzione 7 Telecomunicazioni Funzionario Telecom
Funzione 8 Servizi essenziali Ingegnere Responsabile del settore Manutenzione del Co-
mune di Foligno
Funzione 9 Censimento danni,
persone e cose
DI.MA.
Funzione 10 Strutture Operative
S.a.R.
Rappresentante Esercito Italiano
Funzione 11 Enti Locali Funzionario della Provincia
Funzione 12 Assistenza alla po-
polazione, logistica
evacuati, zone ospi-
tanti
DI.MA.
Funzione 13 Derrate alimentari,
vestiario
Rappresentante Volontariato di Zona e Servizio mensa del
Comune di Foligno
Funzione 1 del C.O.M. di Foligno - TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE
Saranno presenti i gruppi nazionali di ricerca ed i servizi tecnici.
Il referente sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune o del Genio Civile o del Servizio Tecnico Nazionale, pre-
scelto già in fase di pianificazione: dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche
per l'interpretazione fisica del fenomeno e dei dati relativi alle reti di monitoraggio.
Allestita presso un ufficio nell'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale Foligno)
Aveva propria linea telefonica e fax. Disponeva di computer e modem con collegamento Internet
Incarichi svolti: Verifica dell’agibilità delle strutture pubbliche
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Funzione 2 del C.O.M. di Foligno - SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
Saranno presenti i responsabili del Servizio Sanitario locale, la C.R.I., le Organizzazioni di volontariato che operano nel settore
sanitario. Il referente sarà il rappresentante del Servizio Sanitario Locale.
Non aveva un proprio ufficio. I responsabili ruotavano in turni stazionando presso la propria posta-
zione in Sala Operativa C.O.M. Disponeva di linea telefonica.
I responsabili erano stati dotati di telefono cellulare.
Incarichi svolti: Controlli sanitari presso i campi, in particolare presso le cucine, vaccinazioni per le
fasce più vulnerabili della popolazione, assistenza sociale, ambulatori e consultori presso i campi di
accoglienza.
Funzione 3 del C.O.M. di Foligno - MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE
Presso il CCS ed il COM l'addetto stampa sarà indicato dal Prefetto che ne darà notizia al Dipartimento della Protezione Civile,
al Ministero dell'interno ed alla Presidenza della Regione. La Sala Stampa dovrà essere realizzata in un locale diverso dalla
Sala Operativa.
Sarà cura dell'addetto stampa stabilire il programma e le modalità degli incontri con i rappresentanti dei Mass-Media.
Per quanto concerne l'informazione al pubblico sarà cura dell'addetto stampa, d'accordo con il Prefetto, procedere alla divulga-
zione della notizia per mezzo dei Mass-Media. Importante è: - informare e sensibilizzare la popolazione; - far conoscere le atti-
vità; - realizzare spot, creare annunci, fare comunicati; - organizzare tavole rotonde e conferenze stampa
Allestita presso il locale dell'archivio nell'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale Foligno)
Disponeva di propria linea telefonica, fax, computer stampante e modem con collegamento ad in-
ternet. Il responsabile era stato dotato di telefono cellulare.
Incarichi svolti: Rapporti con i “Mass- media”, redazione e diffusione comunicati stampa (Numero
320, si allegano alcuni esempi), pubblicazione di “C.O.M. Informa” (due numeri), redazione delle
pagine Web del Sito Internet.
Funzione 4 del C.O.M. di Foligno - VOLONTARIATO
I compiti delle Organizzazioni di volontariato in emergenza, vengono individuati nei piani di protezione civile in relazione alla ti-
pologia del rischio da affrontare. alla natura ed alla specificità delle attività esplicate dalla Organizzazione e dai mezzi a loro di-
sposizione. Pertanto, in sala operativa. prenderà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile che avrà il compito
di mantenere i rapporti con la consulta provinciale per il volontariato. Il coordinatore provvederà, in tempo di pace, ad organiz-
zare esercitazioni congiunte con altre forze preposte all'emergenza al fine di verificare le capacità organizzative ed operative
delle suddette Organizzazioni.
Allestita presso un ufficio nell'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale Foligno)
Disponeva di propria linea telefonica, fax, computer, stampante, fotocopiatrice, apparato radio rice-
trasmittente fisso (radioamatori) e radio portatile DPC.
I responsabili sono stati dotati di telefono cellulare.
Incarichi svolti: Coordinamento delle organizzazioni di volontariato, gestione dei due campi di vo-
lontariato in località Paciana e in via Umbria a Foligno, inserimento del volontariato locale nella
Protezione Civile, assistenza e vigilanza presso i campi e villaggi abitativi, piccole manutenzioni
presso campi di accoglienza e moduli abitativi, montaggio - smontaggi tende e recupero roulotte,
gestione del Network ricognitivo.
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Funzione 5 del C.O.M. di Foligno - MATERIALI E MEZZI
La funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo.
Questa funzione censisce i materiali ed i mezzi in dotazione alle amministrazioni: sono censimenti che debbono essere ag-
giornati ogni 6 mesi per passare cosi di fatto dalla concezione errata del "censimento" delle risorse alla concezione moderna di
disponibilità delle risorse.
Si tratta di avere un quadro delle risorse suddivise per aree di stoccaggio. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto
ed il tempo di arrivo nell'area dell'intervento.
Alla gestione di tale funzione concorrono i materiali e mezzi comunque disponibili e normalmente appartenenti a FF.AA. CAPI
(Ministero Interno), CRI, Amministrazioni locali, volontariato, ditte private.
Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non può essere fronteggiata a livello locale, il coordinatore rivolgerà analoga
richiesta al Dipartimento P.C..
Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata, nel terreno antistante al C.O.M. (c/o
Polizia Municipale di Foligno).Disponeva di due linee telefoniche, fax, computer, stampante, appa-
rato portatile radio rice-trasmittente DPC.
Incarichi svolti: Gestione complessiva dei materiali di prima accoglienza (tende, roulotte, effetti
letterecci, stufette elettriche, servizi igienici, kit elettrici), recupero materiali, coordinamento dei
mezzi necessari alla movimentazione dei materiali. Nei primi giorni ha svolto anche le mansioni
della Funzione 13.
Funzione 6 del C.O.M. di Foligno - TRASPORTO, CIRCOLAZIONE E VIABILITA'
La parte riguardante il trasporto è strettamente collegata alla movimentazione dei materiali, al trasferimento dei mezzi, ad otti-
mizzare i flussi lungo le vie di fuga ed il funzionamento dei cancelli di accesso, per regolare il flusso dei soccorritori.
Questa funzione di supporto deve necessariamente operare a stretto contatto con il responsabile della funzione 10 "Strutture
Operative".
Per quanto concerne la parte relativa ali attività di circolazione e viabilità il coordinatore è, normalmente, il rappresentante della
Polstrada o suo sostituto; concorrono per questa attività oltre alla Polizia Stradale, i Carabinieri ed i Vigili Urbani: i primi due per
il duplice aspetto di Polizia giudiziaria e tutori della legge e gli altri per l'indiscussa idoneità nella gestione della funzione in una
emergenza a carattere locale.
Si dovranno prevedere esercitazioni congiunte tra le varie forze al fine di verificare ed ottimizzare l esatto andamento dei flussi
lungo le varie direttrici.
Non aveva un proprio ufficio. I responsabili ruotavano in turni stazionando presso la propria posta-
zione in Sala Operativa C.O.M.. Disponeva di linea telefonica.
Incarichi svolti: Monitoraggio della viabilità, scorte, controllo cancelli di accesso. Gli interventi di
ripristino della viabilità di competenza A.N.A.S., sono stati eseguiti direttamente dallo stesso ente.
Gli incarichi erano concordati e pianificati tra il personale della Polstrada e il personale del-
l'A.N.A.S. entrambi con propria postazione telefonica presso la sala operativa.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
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Funzione 7 del C.O.M. di Foligno - TELECOMUNICAZIONI
Il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provin-
ciale P.T. con il rappresentante dell'associazione di radioamatori presente sul territorio, organizzare una rete di telecomunica-
zione affidabile anche in caso di evento di notevole gravità.
Il centro TLC del Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta del Prefetto, assicurerà il collegamento tra la zona interes-
sata dall'evento per mezzo di sistemi alternativi di emergenza (sistema satellitare INMARSAT - sistema satellitare ARGO).
La funzione 7 aveva due postazioni, una in Sala Operativa C.O.M. per il rappresentante Telecom e
l'altra in un piccolo ufficio dell'edificio del C.O.M. adibito a sala radio.
Disponeva di propria linea telefonica in sala operativa. Disponeva di apparati radio ricetrasmittenti
fissi e mobili (radioamatori) e di apparato radio portatile DPC.
Nelle ultima settimane la postazione radio è stata trasferita in una roulotte nel parcheggio del
C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno)
Incarichi svolti: Linee telefoniche presso campi e insediamenti di emergenza, potenziamento della
rete e telefonia mobile Tim,
Funzione 8 del C.O.M. di Foligno - SERVIZI ESSENZIALI
In questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto.
Mediante i Compartimenti Territoriali e le corrispondenti sale operative nazionali o regionali deve essere mantenuta costante-
mente aggiornata la situazione circa l'efficienza e gli interventi sulla rete.
L'utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque coordinata dal proprio rappresentante
in Sala Operativa.
Eventuali concorsi di personale e mezzi vanno coordinati dal responsabile della S. O. e dal Prefetto (interventi di mezzi specia-
li, impiego di spazzaneve, etc.).
Dovranno essere previste esercitazioni nelle quali i singoli Enti preposti all'erogazione dei servizi ottimizzeranno il concorso di
uomini e mezzi nelle varie ipotesi di emergenza, secondo i criteri di garanzia, messa in sicurezza degli impianti e ripristino del-
l'erogazione.
Allestita in un ufficio nell'edificio del C.O.M (c/o polizia Municipale di Foligno).
Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stampante. Ai responsabili è stato fornito un telefono
cellulare.
Incarichi svolti: Allestimento e manutenzione degli impianti (idrici, sanitari ed elettrici) dei campi
di accoglienza, ripristino della viabilità comunale, convenzione con gli impianti distribuzione car-
burante, fornitura combustibile ai campi, approvvigionamento materiali e carburante per le opera-
zioni di soccorso dei Vigili del Fuoco, manutenzione impianti dei villaggi moduli abitativi.
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Funzione 9 del C.O.M. di Foligno - CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE
L'effettuazione del censimento dei danni a persone e cose riveste particolare importanza al fine di fotografare la situazione
determinatasi a seguito dell'evento calamitoso e determinare sulla base dei risultati riassunti in schede riepilogative gli inter-
venti d'emergenza.
Il responsabile della suddetta funzione, al verificarsi dell'evento calamitoso, dovrà effettuare un censimento dei danni riferito a:
- persone; - edifici pubblici; - edifici privati; - impianti industriali; - servizi essenziali; - attività produttive . opere di interesse cultu-
rale; - infrastrutture pubbliche; - agricoltura e zootecnia; - altro.
Per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si avvarrà di: - funzionari dell'Ufficio Tecnico del Comu-
ne o del Genio Civile- esperti del settore sanitario, industriale e commerciale;
è altresì ipotizzabile l'impiego di squadre miste di tecnici del Servizio Lavori Pubblici, del Genio Civile o l'intervento della Comu-
nità Scientifica per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti.
Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata nel terreno antistante all'edificio del
C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno)
Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stampante.
Incarichi svolti: Monitoraggio campi di accoglienza di riferimento alla popolazione ospitata, rile-
vamento e analisi dei dati, ricognizione diretta presso i campi per la verifica dell’affidabilità dei da-
ti.
Funzione 10 del C.O.M. di Foligno - STRUTTURE OPERATIVE S.a.R.
Il responsabile della suddetta funzione, dovrà coordinare le varie componenti, di seguito elencate, costituite da rappresentanti
del Servizio Nazionale della Protezione Civile (S.a.R.,, quali sono presenti presso tutti i CCS e COM: - Corpo Nazionale dei Vi-
gili del Fuoco; - Forze Armate; - Forze dell'Ordine; - Corpo Forestale dello Stato; - Servizi Tecnici Nazionali; - Gruppi nazionali
di ricerca scientifica; - Croce Rossa Italiana; - Strutture del Servizio sanitario nazionale; - Organizzazioni di volontariato; - Cor-
po nazionale di soccorso alpino
Non aveva un proprio ufficio. I responsabili ruotavano in turni stazionando presso la propria posta-
zione in Sala Operativa C.O.M.
Disponeva di linea telefonica e apparati radio ricetrasmittenti (esercito).
Incarichi svolti: Monitoraggio delle risorse e delle attività delle componenti operative della Prote-
zione Civile (Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze dell’Ordine).
Funzione 11 del C.O.M. di Foligno - ENTI LOCALI
In relazione all'evento il responsabile della funzione dovrà essere in possesso della documentazione riguardante tutti i referenti
di ciascun Ente ed Amministrazioni della zona interessata all'evento.
Si dovranno anche organizzare fra le Amministrazioni comunali colpite le "municipalizzate" dei comuni o delle regioni che por-
tano soccorso dei gemellaggi per il ripristino immediato nei comuni colpiti dei servizi essenziali affidando alle municipalizzate
soccorritrici compiti operativi specifici in singoli comuni (riattivazione delle discariche, acquedotto, scuole, servizi vari ecc.).
Allestita presso un ufficio dell'edificio del C.O.M.
Disponeva di linea telefonica
Incarichi svolti: Monitoraggio e interventi di ripristino della viabilità provinciale, contatti con gli
enti locali per informazioni e definizioni delle procedure.
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Funzione 12 del C.O.M. di Foligno - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE , LOGISTICA EVACUATI,
ZONE OSPITANTI
(FUNZIONE 13 METODO AUGUSTUS- ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE) - Per fronteggiare le esigenze della popola-
zione che a seguito dell'evento calamitoso risultano senza tetto, si dovrà organizzare in loco o in altre zone sicure delle aree
ospitanti per i senzatetto e fornire loro i servizi necessari per fronteggiare il periodo dell'emergenza e la fase del ripristino.
Dovrà presiedere questa funzione un funzionario dell'Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in
merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi campeggi ecc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree
pubbliche e private da utilizzare come zone ospitanti'.
Il funzionario dovrà fornire un quadro delle "disponibilità" di materiali per l'alloggiamento e dialogare con le autorità preposte
alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree recettive sia pubbliche che private.
Per quanto concerne l'aspetto alimentare si dovrà garantire un costante flusso di derrate alimentari, il loro stoccaggio e la di-
stribuzione alla popolazione assistita.
Si dovranno anche censire a livello nazionale e locale le varie aziende di produzione e/o distribuzione alimentare.
Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata nel terreno antistante all'edificio del
C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno)
Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stampante.
Incarichi svolti: Monitoraggio e gestione dell’accoglienza presso alberghi, strutture ricettive, alloggi
messi a disposizione, con particolare attenzione alle fasce di popolazione vulnerabili. Tale attività è
stata sostanzialmente limitata per precisa volontà della popolazione di rimanere in prossimità delle
proprie abitazioni e per la sufficiente rapidità con la quale si è resa disponibile la sistemazione nei
moduli abitativi.
Funzione 13 del C.O.M. di Foligno - DERRATE ALIMENTARI, VESTIARIO
Si è reso necessario attivare questa funzione data l'enorme mole di lavoro relativa alla confezione ed
ala distribuzione dei pasti, nonché alla distribuzione dei capi di abbigliamento.
Inizialmente questo incarico era accorpato alla funzione 5, ma dopo alcune settimane si è reso ne-
cessario alleggerire la funzione 5 per crearne una nuova.
Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata nel terreno antistante all'edificio del
C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno). Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stam-
pante. I responsabili sono stati dotati di telefono cellulare.
Incarichi svolti: approvvigionamento, gestione e distribuzione delle derrate alimentari per il funzio-
namento delle cucine da campo (14), del vestiario e dei prodotti per l’igiene personale destinati alla
popolazione senza tetto.
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Segreteria C.O.M.
Allestita presso un ufficio dell'edificio C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno).
Disponeva di due linee telefoniche, fax, 3 computers in rete, 2 stampanti, modem e collegamento ad
internet e con la Prefettura tramite posta elettronica. Disponeva di fotocopiatrice.
Nell’ufficio segreteria trovavano posto anche il Responsabile del C.O.M. ed i collaboratori dello
staff tecnico. I collaboratori dello staff tecnico ed amministrativo sono stati dotati di telefoni cellu-
lari.
DIREZIONE C.O.M.
14 - COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI
Il coordinatore della sala operativa che gestisce le 14 funzioni di supporto. sarà anche responsabile di questa funzione in
quanto dovràconoscere le operativitàdegli altri centri operativi dislocati sul territorio al fine di garantire nell'area dell'emergenza
il massimo coordinamento delle operazioni di soccorso razionalizzando risorse di uomini e materiali.
Con l'attivazione delle 14 funzioni di supporto tramite i loro singoli responsabili esperti, si raggiungono due distinti obiettivi: si
individuano a priori i responsabili-esperti delle singole funzioni da impiegare in emergenza e al tempo stesso. tempo di pace, si
garantisce il continuo aggiornamento del piano di emergenza con l'attivitàdegli stessi responsabili-esperti. I responsabili delle
14 funzioni di supporto avranno quindi la possibilitàdi tenere sempre efficiente il piano di emergenza nelle varie Prefetture.
Questo consente al Prefetto di avere nella propria sala operativa esperti che giàsi conoscono e lavorano nel piano ciò porterà
a una maggiore efficacia operativa fra le "componenti" e le "strutture operative" (amministrazioni locali, volontariato, FF.AA, Vi-
gili del Fuoco, ecc.).
Il responsabile della funzione 14 assumerà anche il ruolo di coordinatore della Sala Operativa composta dalle altre restanti
funzioni.
Il COM è una struttura operativa decentrata che dipende dalla Prefettura ed il cui direttore è un funzionario o un Sindaco di uno
dei comuni interessati dall'evento. vi partecipano i rappresentanti dei comuni e delle strutture operative.
I compiti del COM sono quelli di favorire coordinamento dei servizi di emergenza organizzati dal Prefetto con gli interventi dei
sindaci appartenenti al COM stesso.
L'ubicazione del COM deve essere baricentrica rispetto ai comuni coordinati e localizzata in locali non vulnerabili.
La direzione del C.O.M. è stata condotta direttamente dal Responsabile con il pronto ausilio dello
staff tecnico nella prima fase dell’emergenza.
Successivamente, nella seconda fase, i quattro funzionari tecnici si sono avvicendati settimanal-
mente in due unità per volta assicurando la conduzione ordinaria.
Il responsabile del C.O.M., tracciate le linee guida operative, ha direttamente seguito i momenti di
avvicendamento e le fasi fondamentali per la conduzione del C.O.M., assicurando la costante repe-
ribilità per ogni decisione di rilevanza strategica, la presenza in loco entro due ore in caso di neces-
sità, la partecipazione diretta nei momenti istituzionali.
Tale organizzazione ha consentito la continuità delle funzioni di comando, l’omogeneità della poli-
tica di gestione e, anche se parzialmente, la non interruzione delle funzioni ordinariamente svolte da
ciascuno nel rispettivo luogo di lavoro.
Il Centro Operativo Locale di Colfiorito
Fino dai primi momenti di attivazione del COM è stata avvertita la necessità di dedicare una parti-
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colare attenzione alla zona di Confiorito, essenzialmente per i seguenti motivi concomitanti:
• era decentrata rispetto alla posizione geografica del COM;
• era la zona epicentrale rispetto alle prime scosse ed aveva subito i danni maggiori;
• comprendeva numerosissimi piccoli centri abitati;
• era in quota e perciò più difficilmente raggiungibile anche a seguito dei crolli;
• le condizioni climatiche erano più difficili.
Si istituiva perciò un Centro Operativo Locale che, con buon grado di autonomia gestionale ed ope-
rativa, provvedeva direttamente alla condizione delle attività di soccorso ed assistenza alla popola-
zione. La responsabilità del COL veniva assegnata ad un Disaster Manager.
La scelta si è dimostrata strategicamente adeguata.
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Le attività del C.O.M. di Foligno
Strategia
Il COM di Foligno ha avuto dimensioni non consuete rispetto alle pianificazioni nazionali (linee
guida DPC). Queste prevedono la dimensione massima, in termini di popolazione complessiva, di
circa 25.000 persone. La popolazione assistita dal COM di Foligno, ha raggiunto la punta massima
di 90.000 abitanti e si è attestata su un valore medio di 70.000.
Tutte le attività del COM, per le caratteristiche dimensionali suddette e per precisa scelta di svolge-
re un ruolo di supporto e di coordinamento per i Sindaci senza assumere alcuna posizione sovraor-
dinata o sostitutiva, se non in frangenti molto limitati, sono state condotte, per quanto possibile,
tramite le strutture comunali competenti per territorio.
A tal fine, sono state emanate direttive e linee guida che hanno consentito alle “macchine” Comu-
nali, strutturate e dimensionate per le condizioni ordinarie di lavoro, di attivarsi per operare con ef-
ficacia anche nella situazione di emergenza contingente.
Tutte le volte nelle quali è stato reputato necessario o è stato richiesto l’intervento operativo, ammi-
nistrativo e di consulenza del COM, questo è stato fornito con immediatezza.
In tale situazione è stata particolarmente funzionale una struttura organizzativa con due soli livelli
gerarchici, la Direzione con le relative strutture di staff e le funzioni, consentendo così la semplifi-
cazione del processo decisionale e una più rapida verifica del conseguimento degli obiettivi stabiliti.
Pur essendo al vertice della piramide organizzativa, la dire-
zione si è continuamente confrontata ed ha interagito ripetu-
tamente con gli operatori (dipendenti comunali, volontari, re-
sponsabili dei villaggi temporanei e delle cucine, forze
dell’ordine, vigili del fuoco, ecc.) e con l’utenza (cittadini as-
sistiti) garantendo, ove necessario, la presenza fisica sul terri-
torio del responsabile o del suo delegato. Si è così cercato di
realizzare una verifica diretta del servizio erogato e la soddi-
sfazione dell’utenza.
La mole di lavoro svolta in termini di gestione delle relazioni
interpersonali è stata immane.
E’ stato inoltre fondamentale definire, esplicitare e rendere noti a tutti, gli obiettivi prioritari nelle
successive fasi dell’emergenza, ciò è avvenuto quotidianamente nelle riunioni svolte ed è stato
espresso tutte le volte che è stato possibile nelle comunicazioni formali.
Staff
Funzioni
Direzione
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Attività operative
La Sala Operativa C.O.M. ha rappresentato il cuore del coordinamento
delle attività di tutte le forze di soccorso e le risorse sanitarie, tecniche
e logistiche operanti sul territorio. Il compito della sala operativa è
stato quello di ricevere ed indirizzare le richieste di soccorso ed inter-
vento, attivando immediatamente le necessarie risorse che i vari Enti
rappresentati nella Sala Operativa potevano mettere a disposizione.
La contemporanea presenza nella sala operativa dei rappresentanti di ciascun organismo preposto al
soccorso, consente di "produrre" immediatamente le decisioni necessarie per far fronte alle richieste
d’intervento. Ad esempio:
- Soccorso alla popolazione.
- Verifica della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi essenziali, con relative attività di ri-
pristino.
- Ricovero, prima assistenza e vettovagliamento alla popolazione (senza tetto, abitanti in strutture
di agibilità non verificabile nell’immediato a causa delle continue scosse telluriche, stati di pa-
nico).
- Assistenza sanitaria alla popolazione
- Verifica stabilità delle strutture.
- Messa in sicurezza dei fabbricati mediante puntellamenti e rimozione di parti pericolanti.
- Demolizione parziale o totale di fabbricati.
- Interventi di soccorso per danni derivanti da avverse condizioni meteorologiche.
- Attività di supporto per la realizzazione dei villaggi temporanei dei moduli abitativi.
- Interventi per la sicurezza dei villaggi temporanei (impianti elettrici, termici e viabilità).
- Intervento di Ordine Pubblico nei villaggi temporanei con particolare riferimento all’affluenza
di immigrati e nomadi.
- Recupero di materiali per il primo ricovero della popolazione (tende e roulotte)
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Attività gestionali
Le attività gestionali hanno presentato moltissime sfaccettature. L'attivazione delle Funzioni, previ-
sta nel Metodo "Augustus" ha permesso di mettere in piedi una potente organizzazione gestionale
che era in grado di produrre un elevato numero di decisioni in pochissimo tempo.
La piena autonomia, in ordine agli obiettivi prefissati, che ogni responsabile di funzione aveva, ha
consentito una gestione molto fluida e adeguatamente strutturata per far fronte all'imponente mole
di lavoro e di richieste, soprattutto nelle prime settimane dell'emergenza.
Ad esempio: approvvigionamento delle derrate alimentari, dei combustibili e dei materiali, gestione
delle risorse umane e dei mezzi, rapporti con gli Enti Locali, riunione giornaliera con i Responsabili
delle Funzioni, riunione con i Sindaci (cadenza giornaliera nella prima fase e settimanale nella se-
conda), logistica campi base dei soccorritori, supporto per la distribuzione delle donazioni, confe-
renze di servizio per l’installazione di ponti radio di telefonia mobile e di linee per l’elettrificazione
dei villaggi temporanei.
I principali campi di accoglienza erano assegnati
alla responsabilità di “capi campo”.
I capi campo sono stati nominati dai Sindaci, se-
condo criteri definiti in autonomia.
Ai capi campo il COM ha fatto continuo riferi-
mento per l’attività gestionale indirizzata alla
popolazione ospitata; questi hanno perciò rap-
presentato un elemento fondamentale nell'eroga-
zione del servizio, raccogliendo le esigenze
emergenti e provvedendo direttamente al soddi-
sfacimento.
Ogni necessità di approvvigionamento di materiali e attrezzature veniva manifestato dai capi campo
direttamente alla Direzione del COM, che emetteva spesso in tempo reale il relativo provvedimento.
La zona montana del Comune di Foligno comprendeva i centri abitati maggiormente colpiti, tutti di
piccole dimensioni e difficilmente raggiungibili.
La scelta della popolazione di non allontanarsi dal proprio centro abitato e la scelta di erogare il
servizio di assistenza capillarmente, ha indotto la costituzione di un Centro Operativo Locale asse-
gnato alla responsabilità di un Disaster Manager.
In tale maniera aree critiche e difficilmente monitorabili e raggiungibili, hanno avuto dedicata una
specifica struttura, dotata di risorse umane, materiali e sufficiente autonomia, in grado di assicurare
quindi rapidamente il soddisfacimento delle necessità.
Terminata la fase di prima emergenza con il completamento degli insediamenti provvisori dei mo-
duli abitativi mobili, uno dei più delicati momenti gestionali è rappresentato dal trasferimento delle
funzioni dal COM agli uffici comunali.
Questa fase gestionale deve essere particolarmente seguita dalla Direzione per garantire la conti-
nuità nell’erogazione dei servizi, fino alla formale costituzione da parte dei Sindaci dei Centri Ope-
rativi Comunali che gradualmente assumono tutte le funzioni precedentemente svolte dal COM.
Tutti gli approvvigionamenti di materiali sono avvenuti utilizzando i canali normalmente impiegati
dall’Amministrazione Comunale di Foligno
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LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CONTABILI
Fino dai primi momenti di attivazione del C.O.M. è stata dedicata particolare cura alla definizione
delle procedure amministrative e contabili strettamente necessarie per il buon andamento degli uffi-
ci.
È stato subito istituito il registro di protocollo per registrare tutti gli atti emessi e ricevuti sia ai fini
amministrativi che, soprattutto, per disporre di uno strumento fondamentale di ricerca e di ricostru-
zione cronologica dei procedimenti.
In applicazione delle leggi in materia di trasparenza amministrativa, per facilitare l'accesso agli atti
fondamentali e ridurre le difficoltà dei cittadini, è stata comunicata a tutti, particolarmente agli or-
ganismi tecnici (Vigili del Fuoco, Regione, Comuni, S.S.N.), ma anche agli organi amministrativi,
la necessità di rilasciare copie degli atti attestanti le situazioni di disagio (inagibilità di fabbricati,
chiusura di strade, ecc.) con immediatezza, senza formalità, annotando soltanto il rilascio della co-
pia e le generalità del richiedente. È stato anche stabilito che, ove l'atto richiesto da cittadino fosse
disponibile presso altro organismo rappresentato al C.O.M., colui che riceveva la richiesta doveva
farsi carico di reperire l'atto, evitando in ogni caso di indirizzare i cittadini verso uffici che spesso
erano trasferiti di sede o avevano accessibilità limitata.
Dal 30.10.1997 al 2.2.1998 sono stati protocollati 7500 atti. Nel grafico seguente sono riportati i
numeri di atti protocollati giorno per giorno dal 30.9.1997 al 31.12.1997 (barre), la curva che inte-
gra i dati (curva rossa crescente), la curva di tendenza media (nera).
6056
75
108
57
959895
79
9196
66
85
110
123121
63
81
32
89
83
77
57
79
42
21
62
108
194
9999
79
2327
64
76
62
85
76
3733
77
39
120
82
55
37
15
37
49
7074
165
48
13
42
111
57
241
119
42
9
45
373337
119
93
1517
3334
39
140
44
25
51
39
60
44
140
46
8
3236
14
3
12
107
18
182
25
134
5
34
19
9
19
3
25
192221
1
2925
49
17
29
32
19
106
43
85
1111
2
1713
48
16
127
711
1715
0
50
100
150
200
250
300
data
numeri/giorno
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
numeritotali
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Le procedure di acquisizione di forniture e
servizi sono evidentemente particolarmente
critiche.
Per l'emissione degli ordini di acquisto è
stata realizzata una procedura informatizzata
che, con la stampa dell'autorizzazione, da
sottoporre alla firma del responsabile del
COM, aggiornava automaticamente il totale
delle somme impegnate. La procedura è
contenuta nel CD-ROM allegato.
Peraltro, la notevole dimensione dell'area e
della popolazione gestita, imponevano l'ado-
zione di procedure che consentissero il rapi-
do soddisfacimento delle necessità dei citta-
dini già duramente colpiti. Per gli approvvi-
gionamenti "di routine" la direzione del
C.O.M. ha pertanto definito procedure da
adottare, per questi l'emissione dell'atto di
spesa era delegata al responsabile di funzio-
ne, il direttore del C.O.M. ratificava succes-
sivamente. Gli acquisti di derrate per le cu-
cine dei campi di accoglienza, ad esempio,
eseguiti sulla base di menù e grammature
fissati dalla USL e delle presenze indicate
dai capi campo, venivano eseguite diretta-
mente dal responsabile della funzione 13.
Sono state definite procedure, ed è stata quindi delegata l'emissione del relativo atto d'ordine, per la
riparazione dei mezzi, per l'acquisto di materiale per l'allestimento dei campi, per l'approvvigiona-
mento del carburante, prima della sottoscrizione delle convenzioni.
Il volontariato, secondo la vigente normativa,
deve essere del tutto autonomo sulle calamità,
e può accedere successivamente al rimborso
delle spese. Peraltro l'impegno prolungato
delle associazioni e dei singoli, che spesso
intervengono direttamente sostenendo anche
le spese dell'associazione d'appartenenza,
comportavano pesanti esposizioni finanziarie,
spesso non sostenibili, che mettevano in diffi-
coltà i volontari. Le richieste di disporre al-
meno del carburante e delle derrate per il con-
fezionamento dei pasti erano ripetute e so-
stanziate. Avendo prefissato l'obiettivo di ga-
rantire comunque, senza interruzioni, il servizio di assistenza e soccorso alla popolazione, ad uno
standard di efficienza adeguato, si procedeva pertanto a definire procedure per l'approvvigiona-
mento di tali prodotti. In particolare, per i carburanti, poiché avveniva un ritardo eccessivo nel rice-
vimento dei buoni, si stipulavano, senza alcun onere aggiuntivo rispetto all'uso dei buoni (anzi otte-
nendo degli sconti), delle convenzioni con i titolari dei distributori.
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Com'è noto il regime giuridico della spesa nel settore pubblico si articola in cinque momenti:
a) Previsione, è conseguente all'approvazione del "bilancio di previsione";
b) Impegno, è la fase nella quale sorge per lo Stato l'obbligo a pagare anche se non sono esatta-
mente individuati l'importo ed il creditore;
c) Liquidazione, è la fase di determinazione del preciso ammontare della spesa e della individua-
zione precisa del creditore;
d) Ordinazione, è la fase nella quale si dà ordine alla tesoreria di pagare la somma liquidata;
e) Pagamento, è la fase conclusiva del ciclo, è eseguito dai tesorieri che devono accertare la re-
golarità formale del titolo e l'identità personale del beneficiario.
Il C.O.M. è un organo che ha delega prefettizia, con compiti definiti e limitati nel tempo. Ne conse-
gue che le fasi finali del ciclo di spesa avvengono dopo la chiusura del COM, a cura delle strutture
contabili proprie della Prefettura. Inoltre le ordinanze emesse a seguito degli eventi calamitosi pre-
vedono procedure di spesa più rapide del normale, in deroga a numerose normative, per consentire
il rapido approvvigionamento di tutti i beni ed i servizi necessari a portare soccorso ed assistenza. Il
ciclo di spesa conseguente è perciò difforme da quello ordinario ed è bene, anzi è indispensabile,
per consentire il pagamento nei tempi dovuti, che gli uffici di ragioneria della Prefettura siano coin-
volti fino dal primo momento.
Il COM di Foligno non ha avuto la possibilità di disporre di funzionari di ragioneria della Prefettura
di Perugia (alcuni impiegati assegnati provenivano da altre sedi), ciò ha comportato, con la chiusura
del COM, alcune difficoltà nella liquidazione e nel pagamento di impegni assunti nella fase iniziale
dell'emergenza che hanno richiesto, per essere superate, chiarimenti, precisazioni, atti integrativi.
L'ordinanza 2669 del 30/10/97, prevedeva la possibilità di attingere ai fondi per la rimozione delle
situazioni di pericolo e per l'assistenza alla popolazione, da parte dei COM e dei Sindaci.
Nella maggior parte dei casi i Sindaci hanno sottoposto gli impegni di spesa assunti all'approvazio-
ne, o alla ratifica, del responsabile del COM; peraltro molti impegni di spesa sono stati assunti au-
tonomamente.
Alla data del 20.02.1998 gli impegni di spesa contabilizzati dal COM ammontavano a £
7.800.416.668 così suddivisi:
DESCRIZIONE IMPORTO
Derrate alimentari £ 1.511.611.957
Attrezzature £ 312.610.384
Materiali £ 1.332.865.752
Trasporto materiali £ 144.725.314
Puntellature £ 308.672.757
Fornitura servizi £ 1.923.349.629
Altre spese £ 2.266.580.875
Totale £ 7.800.416.668
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 35 14/12/98 - 15.54
Emanazione di linee guida
Nella gestione ordinaria dei campi d'accoglienza si è ripetutamente manifestata la necessità di as-
sumere linee di comportamento generali uniformi.
Ad esempio si è reso necessario regolamentare l’impiego di apparecchiature elettriche, le modalità
di erogazione dei pasti, la definizione dei menù per l’alimentazione, regolamentare il flusso degli
automezzi nelle zone terremotate, ecc.
Analoghe necessità si sono manifestate anche nell’erogazione dei servizi al di fuori dei campi, come
il rilascio dei verbali di verifica statica, l’organizzazione logistica del volontariato, l’assegnazione
delle tende e delle roulotte, la regolamentazione delle tendopoli spontanee.
Il COM ha emanato linee guida e regole finalizzate al superamento in via generale dei numerosi
problemi di volta in volta riscontrati.
Al fine di dare capillare diffusione a tali norme, tramite la Segreteria del C.O.M. si è proceduto alla
loro trasmissione a tutte le Funzioni di supporto e ai Comuni; la Funzione 4, inoltre, ha avuto il
compito di inviarle, tramite fax o a mano, anche a tutti i campi di accoglienza.
Nell’emanazione di tali regole, si è prestata maggior attenzione e cura al raggiungimento del risul-
tato più che alla precisione formale degli atti amministrativi; se ciò può non avere avuto il crisma di
una procedura burocraticamente corretta ha permesso una più rapida ed efficace risoluzione di un
maggior numero di problemi.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 36 14/12/98 - 15.54
Analisi delle fasi caratteristiche delle attività del C.O.M.
L’analisi dei dati relativi all’attività amministrativa prima esposta, rappresentata dalla curva inte-
grale (rossa) e con la curva di tendenza media (nera) già riportate nel grafico relativo agli atti proto-
collati e nuovamente evidenziate nel grafico che segue, mette in evidenza le 6 differenti fasi caratte-
ristiche nelle quali può essere suddivisa l’attività svolta.
La tabella descrive le 6 fasi.
N° Denominazione Descrizione
1 AVVIAMENTO Nei primi 10 giorni la curva media è crescente, il carico
di lavoro aumenta progressivamente sino al valore mas-
simo (tra il 9/10 ed il 12/10); è la fase di avvio e d'im-
postazione delle strutture operative e gestionali; il lavo-
ro da svolgere è il più intenso, difficile, faticoso; è la
fase critica che influenza sostanzialmente tutta la ge-
stione dell'emergenza.
2 ASSESTAMENTO A seguito dell'assestamento organizzativo e strutturale,
si ha una progressiva riduzione del carico di lavoro (fi-
no al 7-9/11), si va verso la gestione di "routine" del-
l'emergenza.
3 GESTIONE ORDINARIA La curva media ha andamento orizzontale, il carico di
lavoro è costante, le strutture per la gestione dei servizi
sono adeguatamente dimensionate ed organizzate, sono
definiti e costituiti i Centri Operativi Comunali, le forze
in campo possono essere ridotte se non necessarie (ter-
minata intorno al 3/12);.
0
50
100
150
200
250
300
data
numeri/giorno
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
numeritotali
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 37 14/12/98 - 15.54
4 RIDUZIONE L'attività subisce una seconda riduzione, i villaggi di
moduli abitativi sono oramai quasi del tutto realizzati e
consegnati, vengono avviati i Centri Operativi Comu-
nali già costituiti, i servizi da erogare a carico del COM
si riducono.
5 GESTIONE RIDOTTA Gli impegni si assestano sul nuovo livello inferiore, si
concludono gli interventi nei villaggi dei moduli; si può
procedere ad una ulteriore riduzione.
6 CHIUSURA Comprende il trasferimento definitivo delle funzioni ai
Centri Operativi Comunali che devono essere già stati
avviati nelle fasi precedenti, devono essere efficienti e
consolidati. .
Nella tabella che segue è riportata la suddivisione temporale delle 6 fasi. Nella quinta colonna è ri-
portata la valutazione del carico di lavoro giornaliero del C.O.M., dedotto dal volume degli atti
emessi e ricevuti, riferito alla fase iniziale. L'ultima colonna riporta la frazione percentuale del vo-
lume di lavoro prodotto nel periodo.
Si osserva la progressiva riduzione del carico di lavoro sino alla fase di chiusura che presenta un
leggero incremento. Si può altresì rilevare che il maggiore volume di lavoro è stato erogato nelle fa-
si intermedie. Tali dati possono essere un'utile indicazione per il dimensionamento delle risorse
nella progressione temporale.
N° Denominazione Durata
(giorni)
Durata
%
Carico di lavoro Volume di lavoro
1 AVVIAMENTO 10 8 1,0 12
2 ASSESTAMENTO 26 21 0,9 29
3 GESTIONE ORDINARIA 27 21 0,8 26
4 RIDUZIONE 36 29 0,6 24
5 GESTIONE RIDOTTA 22 17 0,3 8
6 CHIUSURA 5 4 0,5 3
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 38 14/12/98 - 15.54
La gestione della sistemazione logistica della popolazione
Ricovero provvisorio ed alloggio
Come in genere avviene in tutte le emergenze derivanti da un sisma è necessario provvedere da su-
bito alla sistemazione logistica della popolazione; la predisposizione dei ricoveri è stata articolata
secondo la seguente modalità:
1 in tenda
2 in roulotte
3 in moduli abitativi mobili
In considerazione delle particolari caratteristiche del sisma, che
si è manifestato con numerose scosse in sequenza in un periodo
molto lungo, le necessità di ricovero provvisorio della popolazio-
ne hanno avuto un andamento altalenante anche per venire in-
contro alle richieste di persone che, pur avendo l’abitazione anco-
ra agibile, ricadevano in una condizione di panico al presentarsi
di nuove scosse.
Ciò ha determinato ulteriori difficoltà di gestione dell’attività di ricovero provvisorio della popola-
zione.
Per fronteggiare con immediatezza tali improvvise necessità si faceva ricorso, oltre che alle tende
già installate e non più utilizzate, anche a treni con carrozze passeggeri riscaldate messe a disposi-
zioni dalle Ferrovie dello Stato presso le stazioni.
Dove le condizioni lo hanno consentito, e quando la popolazione ha accettato di lasciare la località
di abituale residenza per spostarsi in luoghi non colpiti dal sisma, erano di-
sponibili anche altri tipi di sistemazione a cui si è fatto ricorso in maniera li-
mitata:
• alloggio in albergo
• affitto in appartamenti non lesionati con il contributo statale
• alloggio presso seconde case o presso conoscenti
L’alloggiamento in albergo è stato anche riservato a necessità riguardanti per-
sone con precario stato di salute.
“COMFOLIGNO”
L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997
C:agecomcomfoligno.doc 39 14/12/98 - 15.54
La funzione 5
La movimentazione e l'allestimento delle tende e delle roulotte è stata interamente curata dalla fun-
zione 5 - materiali e mezzi del C.O.M. .
È stato costituito, presso l'aeroporto di Foligno, un centro di raccolta delle tende e dei materiali per
l'allestimento delle tendopoli, provenienti dai magazzini dei C.A.P.I. (Centri Assistenziali di Pronto
Intervento - Ministero dell'Interno).
Presso il Centro distribuzione merci di Bastia sono stati concentrati tutti gli arrivi delle roulotte che
venivano poi movimentate verso i campi di accoglienza.
Nel momento di massima attività sono state messe a disposizione della popolazione gravitante sul
C.O.M. di Foligno:
• circa 1500 tende
• circa 1100 roulotte
Va tenuto presente che la morfolo-
gia del territorio e la realtà so-
cio/economica locale, che vede di-
stribuiti su un vasto territorio centi-
naia di piccole frazioni, villaggi, in-
sediamenti e singole cascine o sin-
gole abitazioni, ha costretto l'orga-
nizzazione del C.O.M. ad articolare
le gestione del posizionamento di
tende e roulotte con una distribuzio-
ne più capillare per poter soddisfare
le richieste di coloro che, per casi
particolari, non ritenevano possibile
allontanarsi troppo dalla propria
abitazione lesionata o luogo di la-
voro per concentrarsi nei campi di accoglienza posti magari ad alcuni chilometri di distanza.
Quest'aspetto ha senz'altro appesantito il lavoro da svolgere, ma ha consentito di limitare, per
quanto possibile, il disagio della popolazione. Nello stesso tempo è stato ottenuto il risultato di ri-
durre il rischio dello sfaldamento del tessuto sociale precedentemente in essere.
COM FOLIGNO
COM FOLIGNO
COM FOLIGNO
COM FOLIGNO
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COM FOLIGNO

  • 1. LLL'''aaattttttiiivvviiittt ààà dddeeelll CCCeeennntttrrrooo OOOpppeeerrraaatttiiivvvooo MMMiiissstttooo IIInnnttteeerrrcccooommmuuunnnaaallleee dddiii FFFooollliiigggnnnooo nnneeellllll'''EEEmmmeeerrrgggeeennnzzzaaa SSSiiisssmmmaaa dddeeelll 222666///999///111999999777 • Che cosa è stato fatto • L'esperienza di un Comandante dei Vigili del Fuoco e dei suoi collaboratori • Il C.O.M. come centro di erogazione di servizi
  • 2. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 2 14/12/98 - 15.54 Non si desidera mai ardentemente ciò che si desidera solo con la ragione FRANÇOIS DE LA ROCHEFOUCAULD
  • 3. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 3 14/12/98 - 15.54 CD-ROM allegati Il presente lavoro è integrato da due CD-ROM. Un CD-ROM contenente la cartografia numerica del COM di Foligno in formato per lo standard ARC-INFO®. La cartografia comprende anche circa 500 punti significativi in relazione alla emergenza gestita (campi di accoglienza, elisuperfici, campi base, aree villaggi, …) rilevati direttamente da carte o mediante strumentazione GPS. Il secondo CD-ROM contiene documentazione, copia del presente lavoro, immagini, filmati, tabel- le, norme, di vario tipo, tutta attinente all'attività svolta. Per accedere al contento occorre disporre di browser in grado di leggere il formato HTML (Micro- soft explorer® o Netscape®) e, per leggere o stampare tabelle e documenti del COM, di Acrbat Reader® la cui istallazione per Windows® e Macintosh® è contenuta nello stesso CD-ROM. Nello stesso CD-ROM sono anche contenuti due "data base" realizzati con Micrsoft Access®. Il data base "Buoni di acquisto" consente la gestione delle autorizzazioni di spesa, "IGM" contiene i punti dominanti rilevati nel territorio ed inseriti nella cartografia; i due data base possono essere riutilizzati.
  • 4. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 4 14/12/98 - 15.54 Premessa Questo documento ha visto la luce anche grazie al fondamentale apporto di queste persone: Lo Staff di segreteria Tecnica (in ordine di arrivo sulla scena del sisma) • C.S. Massimo Appolloni (PI) • C.S. Riccardo Noris (BG) • C.S. Dario Zangarini (BG) • V.P. Giuliano Mattiuz (BL) • V.P. Pompeo Pitetti (CH) • V.P. Tarcisio Ubbiali (BG) • V.P. Francesco Natali (BG) • V.P. Marco Ravasio (BG) • V.P. Bruno Carchesio (CH) • V.P. Nino Chiulli (CH) • V.P. Nicola Caporale (CH) • V.P. Gianluca D’Intino (CH) Lo staff di segreteria Amministrativa (in ordine di entrata in servizio alla segreteria C.O.M.) • Silvana Bevilacqua • Wilma Conocchia • Antonella Barontini • Adria Coccia • Antonella Cecchini • Roberta Infussi • Isenia Fiorani • Fabiola Pallini L’Ufficio Stampa Comune di Foligno: Roberto Testa – giornalista Erminio Beltrame – fotoreporter Servizi WWW sito internet • David Cotugno - Soldato in forza al 44° Reggimento Trasmissioni “Penne”. Un particolare ringraziamento va alla Polizia Municipale Foligno per la professionalità, la pazienza e l'ospitalità.
  • 5. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 5 14/12/98 - 15.54 INTRODUZIONE Questo lavoro è destinato a tutti coloro che sono coinvolti nell'attività di Protezione Civile, sia a tempo pieno come professionisti che occasionalmente come volontari. Una particolare attenzione è, ovviamente, rivolta al ruolo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco come perno intorno al quale, con pari "dignità", operano e collaborano tutte le altre Componenti della Protezione Civile, professioniste e volontarie. Con il patrimonio di esperienza che deriva dall'attuazione quotidiana dell'attività di Protezione ci- vile con la gestione continua delle emergenze sul territorio, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, la struttura organizzativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sembra proprio essere la più ido- nea per distillare, al proprio interno, figure professionali con una particolare preparazione nell'atti- vità di gestione dei punti chiave del sistema di protezione civile. L'esperienza svolta in questi tre mesi a Foligno è un ampio banco di prova nel quale sono state te- state sul campo molte capacità gestionali degli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuo- co. Può darsi che queste capacità di svolgere ruoli chiave in un sistema di protezione civile, che richie- de apertura mentale e preparazione a 360°, non siano ancora capillarmente diffuse nelle componenti del C.N.VV.F. Con un adeguato aggiornamento, ed una ancor più raffinata preparazione alla gestio- ne di attività di coordinamento all'interno di team che comprendono anche Dirigenti, Funzionari e Dipendenti di altri Enti ed altre Organizzazioni, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sarà in gra- do di mettere in campo tutta la professionalità necessaria per rappresentare un sicuro punto di rife- rimento per le Istituzioni e per i Cittadini. La grandissima parte di tutti coloro che hanno lavorato per il Centro Operativo Misto intercomunale di Foligno, hanno lavorato con il massimo impegno, adeguandosi, fino dai primi momenti, al prin- cipio che tutto il necessario doveva essere fatto per dare il migliore servizio possibile alla popola- zione: a tutti i responsabili era stato reso noto che non sarebbe stato giustificato il "non fare" per non rischiare di sbagliare, mentre chiunque avesse sbagliato per cercare di far bene sarebbe stato sempre giustificato. Se il Centro Operativo Misto intercomunale di Foligno è stato apprezzato ed è stata una macchina che ha "girato bene", ciò è stato possibile grazie all'impegno, alla passione ed alla professionalità profuse dai tanti che vi hanno lavorato, giorno dopo giorno, notte dopo notte, nei numerosi ruoli, compiti e funzioni attivate in molti luoghi. Ma nessuno avrebbe potuto lavorare con la serenità necessaria, assumendo continuamente iniziative e responsabilità anche "pesanti", se le scelte di fondo, la strategia, la filosofia generale adottate non fossero state fortemente e manifestamente condivise dal vertice della protezione civile italiana. Giuseppe Romano Antonio Dusi Gianmario Gnecchi Franco Magrin Ferdinando Napolione
  • 6. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 6 14/12/98 - 15.54 SOMMARIO CD-ROM ALLEGATI...............................................................................................................................................3 PREMESSA ...............................................................................................................................................................4 INTRODUZIONE......................................................................................................................................................5 IL TERREMOTO DEL 26 SETTEMBRE 1997 .......................................................................................................9 FATTORI CHE HANNO CARATTERIZZATO L’EMERGENZA......................................................................10 Composizione del COM di Foligno....................................................................................................................11 GLI OBIETTIVI PRIORITARI DEL SOCCORSO E DEL RIPRISTINO DELLE FONDAMENTALI CONDIZIONI DI VIVIBILITÀ ..............................................................................................................................13 CHE COSA È UN C.O.M. E COME SI ARTICOLANO LE STRUTTURE DI SOCCORSO DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO......................................................................................................................13 ISTITUZIONE DEL C.O.M. INTERCOMUNALE DI FOLIGNO E IMPLEMENTAZIONE DEL METODO "AUGUSTUS".........................................................................................................................................................15 SCHEMA DELLA STRUTTURA FUNZIONALE DEL C.O.M. DI FOLIGNO ..........................................................................16 I COMPITI DELLO STAFF TECNICO............................................................................................................................17 I COMPITI DELLO STAFF AMMINISTRATIVO..............................................................................................................17 I COMPITI DELLA SEGRETERIA.................................................................................................................................18 I COMPITI DELLA SALA OPERATIVA.........................................................................................................................18 I DISASTER MANAGER ............................................................................................................................................18 I COMPITI DELLE FUNZIONI ......................................................................................................................................19 RESPONSABILI.................................................................................................................................................21 FUNZIONE 1 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE..........................................................21 FUNZIONE 2 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE.....................................................................22 FUNZIONE 3 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE....................................................................22 FUNZIONE 4 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - VOLONTARIATO............................................................................................22 FUNZIONE 5 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - MATERIALI E MEZZI .......................................................................................23 FUNZIONE 6 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - TRASPORTO, CIRCOLAZIONE E VIABILITA'.......................................................23 FUNZIONE 7 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - TELECOMUNICAZIONI ...................................................................................24 FUNZIONE 8 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - SERVIZI ESSENZIALI......................................................................................24 FUNZIONE 9 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE..........................................................25 FUNZIONE 10 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - STRUTTURE OPERATIVE S.A.R......................................................................25 FUNZIONE 11 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - ENTI LOCALI...............................................................................................25 FUNZIONE 12 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE , LOGISTICA EVACUATI, ZONE OSPITANTI....26 FUNZIONE 13 DEL C.O.M. DI FOLIGNO - DERRATE ALIMENTARI, VESTIARIO...............................................................26 SEGRETERIA C.O.M................................................................................................................................................27 DIREZIONE C.O.M................................................................................................................................................27 IL CENTRO OPERATIVO LOCALE DI COLFIORITO.......................................................................................................27 LE ATTIVITÀ DEL C.O.M. DI FOLIGNO ...........................................................................................................29 STRATEGIA.............................................................................................................................................................29 ATTIVITÀ OPERATIVE..............................................................................................................................................30 ATTIVITÀ GESTIONALI.............................................................................................................................................31 LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CONTABILI .......................................................................................32 EMANAZIONE DI LINEE GUIDA .................................................................................................................................35 ANALISI DELLE FASI CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITÀ DEL C.O.M........................................................................36 LA GESTIONE DELLA SISTEMAZIONE LOGISTICA DELLA POPOLAZIONE .......................................................................38 SISTEMAZIONE LOGISTICA E OPERATIVITÀ DELLE STRUTTURE DI SOCCORSO ..............................................................42 LE ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA REALIZZAZIONE DEI CAMPI DI ACCOGLIENZA...........................................................43 LE ATTIVITÀ DI CONCERTO CON LA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARTISTICI ARCHEOLOGICI AMBIENTALI E STORICI..44 IL SUPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO E LA REALIZZAZIONE DEL NUMERO UNICO .......................................................44 I GRUPPI D’INTERVENTO CON IMPIEGO DI TECNICHE SPECIALI DEI VIGILI DEL FUOCO .................................................45 IL PROBLEMA DELLE DEMOLIZIONI...........................................................................................................................46
  • 7. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 7 14/12/98 - 15.54 LA PIANIFICAZIONE "EMERGENZA NEVE".................................................................................................................47 ATTIVITÀ DI DIVULGAZIONE/INFORMAZIONE/FORMAZIONE.......................................................................................48 ATTIVITÀ COLLATERALI..........................................................................................................................................49 ATTIVITÀ DI INTRATTENIMENTO ..................................................................................................................49 CONTATTI CON PERSONALITA’......................................................................................................................49 CONTATTI CON DELEGAZIONI ESTERE.........................................................................................................49 COLLABORAZIONE CON GRUPPI DI STUDIO ................................................................................................49 LA RESPONSABILITÀ DEL C.O.M. ASSEGNATA AD UN COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO......50 IL C.N.VV.F. , COMPONENTE FONDAMENTALE DELLA PROTEZIONE CIVILE.......................................52 LE ALTRE STRUTTURE OPERATIVE DEL SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE, VISTE DAL C.O.M..............................................................................................................................................................53 LE FORZE ARMATE ...........................................................................................................................................53 LE FORZE DI POLIZIA........................................................................................................................................53 IL CORPO FORESTALE DELLO STATO............................................................................................................53 I SERVIZI TECNICI NAZIONALI........................................................................................................................53 LA CROCE ROSSA ITALIANA ...........................................................................................................................54 IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE............................................................................................................54 IL VOLONTARIATO............................................................................................................................................56 IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO E IL C.O.M. .........................................................................57 TENDENZA ALL’AUTONOMIA.........................................................................................................................58 LA SISTEMAZIONE LOGISTICA NECESSARIA PER SVOLGERE L'ATTIVITÀ DI COMANDO. .............58 RAPPORTI CON LE COMPONENTI POLITICO-AMMINISTRATIVE-SINDACALI.....................................59 L'IMPORTANZA DELLE TELECOMUNICAZIONI ..........................................................................................60 LE RISORSE INFORMATICHE ...........................................................................................................................60 ASPETTATIVE, RISULTATI, PROSPETTIVE....................................................................................................60 STRATEGIA GENERALE DI INTERVENTO PER GLI ASPETTI LEGATI AL SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE "DURANTE" IL TERREMOTO .................................................................................................61 PROPOSTE PER UNA REVISIONE DELLE PROCEDURE DI IMPIEGO DELLE COLONNE MOBILI DEI VIGILI DEL FUOCO..............................................................................................................................................63 DALL'ESPERIENZA LE INDICAZIONI: IL COM COME CENTRO DI EROGAZIONE DI SERVIZI..........64 LA STRUTTURA FORMALE................................................................................................................................64 LA RISORSA UMANA COME VARIABILE STRATEGICA NELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE..........................................................................................................................................66 CULTURA E STILE DI LEADERSHIP NELL'EROGAZIONE DEL SERVIZIO. .............................................67 IL CITTADINO/UTENTE ......................................................................................................................................68 CUSTOMER SATISFACTION: COSA SIGNIFICA SODDISFARE L’UTENTE NEL CASO DEI SERVIZI DI PROTEZIONE CIVILE..........................................................................................................................................69 INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO DEGLI ATTORI...............................................................................70 TABELLE................................................................................................................................................................72 SCOSSE PIÙ SIGNIFICATIVE DEI 3 MESI (DAL 26/9, OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE 1997) .........77 DISPOSIZIONI EMANATE DAL C.O.M..............................................................................................................81 Scala MCS (Mercalli - Cancani - Sieberg) di intensità del terremoto...............................................................................95
  • 8. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 8 14/12/98 - 15.54
  • 9. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 9 14/12/98 - 15.54 Prima Parte Il Terremoto del 26 settembre 1997 Il 26 settembre 1997 due scosse di terremoto, alle ore 02:33, (magnitudo 5.5, VIII grado della scala Mercalli) e alle ore 11:40 (magnitudo 5.8, VIII-IX grado della scala Mercalli) hanno disastrato am- pie aree del territorio dell'Umbria delle Marche. Le coordinate geografiche dell'epicentro delle due scosse principali del 26/9/1997 sono: Latitudine 43.0°N, Longitudine 12.9°E, in prossimità di Colfiorito, frazione del Comune di Foligno. Da un primo bilancio dei danni, che faceva registrare due morti, molti feriti, circa 20.000 sfollati, moltissimi edifici lesionati, appariva subito la vastità dell'evento sismico. L'apparato di soccorso si è messo in movimento, dapprima con le risorse disponibili localmente e via via con quelle provenienti dalle regioni più vicine, fino a coinvolgere praticamente l'intera Na- zione.
  • 10. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 10 14/12/98 - 15.54 Tutte le Forze Istituzionali e di Volontariato si sono attivate e, dopo sole 24 ore, nelle aree coinvolte operavano: • Vigili del Fuoco • Esercito • Forze dell’Ordine • Croce Rossa • Volontariato con una punta massima di personale impiegato per la gestione dell’emergenza di circa 10.000 unità registrata dopo 10 giorni dal primo evento sismico. Nel solo territorio di competenza del COM di Foligno si erano costituiti: • 111 villaggi temporanei d’accoglienza per circa 14.000 persone su una popolazione complessiva di 90.000 abitanti • 14 cucine periferiche • 11 campi delle Organizzazioni di soccorso Fattori che hanno caratterizzato l’emergenza La tipologia dell’evento sismico (breve durata delle scosse, intensità non superiore al IX grado della scala Mercalli) da un lato ha limitato la perdita di vite umane, ma dall’altro ha lesionato gli edifici in modo tale da renderli pericolosamente inagibili senza però distruggerli del tutto. Questi ed altri elementi hanno caratterizzato l’emergenza rendendola per alcuni aspetti più complessa per altri più semplice Fattori che hanno reso più complessa l’emergenza • sequenza di continue scosse • vastità del territorio • distribuzione degli insediamenti abitativi sul territorio a bassa densità • presenza sul territorio di numerosi beni artistici, architettonici, archeologici e storici Fattori che hanno reso più semplice la gestione dell’emergenza • pochi danni alle persone • pochi danni agli animali • danni irrilevanti alle infrastrutture • poche interruzioni nell’erogazione di servizi essenziali (energia elettrica, gas, acquedotti, fo- gnature, linee telefoniche e di telecomunicazione in genere) La scossa del 14 Ottobre Il 14 Ottobre alle ore 17.23 una scossa del VII-VIII grado della scala Mercalli ha colpito partico- larmente il Comune di Sellano e parte della Val Nerina, determinando la pressoché completa inagi- bilità del centro storico del paese e circa 1000 nuove persone senza tetto. Nella notte dello stesso giorno tende e posti letto erano già pronte per tutti i senza tetto. A venti giorni dalla prima scossa un secondo terremoto di fatto si sovrapponeva al precedente. La stessa scossa provocava il crollo del “Torrino” rendendo vani tutti gli sforzi fatti fino al quel momento per il suo salvataggio.
  • 11. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 11 14/12/98 - 15.54 Dopo la scossa del 14 veniva costituito il COM di Cerreto di Spoleto, e pertanto il COM di Foligno veniva ridotto da 13 a 9 Comuni. Su richiesta del Sindaco il Comune di Sellano, pur appartenendo all’area geografica del COM di Cerreto di Spoleto, veniva di nuovo incluso nel COM di Foligno. Composizione del COM di Foligno Prima della scossa del 14 Ottobre Dopo la scossa del 14 Ottobre Bevagna Bevagna Campello sul Clitunno Campello sul Clitunno Castel Ritaldi Castel Ritaldi Cerreto di Spoleto Foligno Foligno Montefalco Montefalco Sellano Preci Spello S.Anatolia di Narco Trevi Sellano Valtopina Spello Trevi Vallo di Nera Valtopina La competenza territoriale del C.O.M. comprendeva un'estensione complessiva di 720 kmq e circa 90.000 abitanti. La cartografia in formato numerico è disponibile sul CD-ROM che integra la pre- sente relazione.
  • 12. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 12 14/12/98 - 15.54 GRAFICO DELLE ONDE SISMICHE RILEVATE - MAGNITUDO LOCALE 5.57 SISMA DELLE ORE 02:33 (00:33 GMT) DEL 26/9/1997 MAPPA DELLE STAZIONI CHE HANNO EFFETTUATO IL RILEVAMENTO
  • 13. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 13 14/12/98 - 15.54 Gli obiettivi prioritari del soccorso e del ripristino delle fondamentali condizioni di vivibilità Nel momento in cui si verifica un sisma le attività del sistema di Protezione civile si concentrano su alcuni ben precisi scopi, ciascuno secondo un ordine di ovvie priorità. • Il soccorso alla popolazione per la tutela dell’incolumità delle persone • Il primo ricovero, l’assistenza e il vettovagliamento per la popolazione • La verifica della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi essenziali con gli interventi di ri- pristino urgenti • La messa in sicurezza delle strutture pericolanti • La verifica dell’agibilità delle strutture • La realizzazione dei villaggi temporanei con i moduli abitativi mobili • La sicurezza dei villaggi temporanei (impianti elettrici, termici e viabilità). • L’ordine pubblico nei villaggi temporanei con particolare riferimento all’affluenza di immigrati e nomadi. • Il recupero di materiali per il primo ricovero della popolazione (tende e roulottes) • Il progressivo ripristino delle attività sociali/economiche/produttive • L'avvio del ritorno alla normalità Che cosa è un C.O.M. e come si articolano le strutture di soccorso del Sistema di Protezione Civile Italiano Per il raggiungimento degli obiettivi primari di stabilizzazione dell'emergenza, il sistema Italiano di Protezione civile entra in azione costituendo, secondo procedure prefissate, una serie di "Centri" per la gestione dell'emergenza. Le linee generali di intervento, soprattutto per quanto riguarda la gestione complessiva "ammini- strativa/economica" dell'emergenza, vengono fissate con Ordinanze del Ministro delegato alla Pro- tezione Civile che, nell’attuale governo, è lo stesso Ministro dell'Interno (On. Napolitano). Nel rispetto dei principi generali opera in modo più diretto, con proprie ordinanze, il Sottosegretario alla Protezione Civile che il Ministro ha delegato ad occuparsi delle emergenze (Prof. Barberi). Per quanto riguarda il coordinamento di tutta l'attività necessaria al ripristino delle condizioni di normalità della vita nelle zone colpite dal sisma, vengono nominati dei Commissari Straordinari (in questo caso i due Presidenti delle Regioni Umbria e Marche) incaricati di provvedere a quanto ne- cessario per l'avvio del ritorno alla normalità. Per lo svolgimento di tutte le attività operative di soccorso immediato alla popolazione, a livello Provinciale, il Prefetto costituisce il C.C.S., Centro Coordinamento Soccorsi mentre a livello Co- munale, o Intercomunale (che ricopre un ambito territoriale che coinvolge più comuni), vengono istituiti tanti C.O.M. (Centri Operativi Misti) quanti sono necessari a coprire capillarmente le zone colpite dall'evento. Il Prefetto nomina un Responsabile per ogni C.O.M..; In questo caso i responsabili di C.O.M. hanno avuto piena autonomia decisionale e di spesa.
  • 14. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 14 14/12/98 - 15.54 La responsabilità della gestione del C.O.M. di Foligno è stata affidata ad un Comandante Provin- ciale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il C.O.M. ha i compiti di coordinare "sul campo" le strutture operative del Sistema Nazionale di Protezione Civile, nel proprio territorio di competenza. In Italia le strutture operative Nazionali di Protezione Civile sono quelle riportate all'art. 11 della L. 225/90. Costituiscono strutture operative nazionali del Servizio nazionale di Protezione Civile: a) Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, quale componente fondamentale della Protezione Civile; b) Le Forze Armate; c) Le Forze di Polizia; d) Il Corpo Forestale dello Stato; e) I Servizi Tecnici Nazionali; f) I gruppi nazionali di ricerca scientifica, l'istituto nazionale di geofisica ed altre istituzioni di ricerca; g) La Croce Rossa Italiana; h) Le strutture del Servizio Sanitario Na- zionale; i) Il Volontariato; l) Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino CNSA (CAI). Nel paragrafo seguente sono riassunte, a grandi linee, le fasi di istituzione del C.O.M. di Foligno e la sua struttura organizzativa interna.
  • 15. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 15 14/12/98 - 15.54 Istituzione del C.O.M. intercomunale di Foligno e implementazione del metodo "Au- gustus" Il 29 settembre 97 con decreto del Prefetto di Perugia è stato istituito il C.O.M. di Foligno con le seguenti componenti: • Direttore Responsabile: Dott. Ing. Romano • Sindaci • Rappresentante della Regione • Rappresentante della Provincia • Segretario Comunale del Comune di Foligno • Capo ufficio tecnico del Comune di Foligno • Funzionario responsabile del Commissariato P.S. di Foligno • Comandante della Compagnia Carabinieri di Foligno • Rappresentante della Polizia Stradale • Rappresentante del Corpo Forestale dello Stato • Funzionario responsabile del Distaccamento VV.F. di Foligno • Rappresentante delle Forze Armate • Rappresentante della Croce Rossa • Rappresentante dei Volontari • Rappresentante A.S.L. n.3 di Foligno • Rappresentante dell’ENEL • Rappresentante della TELECOM Il C.O.M. ha trovato spazio per organizzarsi all'inter- no della sede della Polizia Municipale di Foligno. L'edificio è risultato essere quanto di meglio si potes- se avere a disposizione dato che è un edificio ad un solo piano, con struttura prefabbricata portante in le- gno e metallo, realizzato nel 1996, con ampio par- cheggio recintato e sufficientemente lontano da altri edifici in muratura che potessero rappresentare qual- che pericolo di crollo in caso di ulteriori scosse. All'interno del fabbricato era già predisposta la "Sala operativa di protezione civile". Questo ha consentito di rendere immediatamente ope- rative le varie Componenti, tutte riunite intorno ad un grande tavolo, dotate di propria postazione telefonica e apparato radio. Inoltre, con molto spirito di sacrificio ed adattamento, il Personale del Corpo di Polizia Municipale ha reso disponibile la quasi totalità dei propri uffici che sono stati immediatamente utilizzati per la segreteria C.O.M. e per la sistemazione degli uffici delle Fun- zioni C.O.M. . Una parte degli uffici è comunque servita per il sig. Primi momenti alla segreteria del COM Sala Operativa del COM
  • 16. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 16 14/12/98 - 15.54 Sindaco, il Vice Sindaco, gli assessori e i dirigenti del Comune di Foligno, in quanto l'edificio Co- munale risultava inagibile per il pericolo di crollo del famoso "torrino". La Regione Umbria ha utilizzato, per l'allestimento dei propri uffici tecnici e di ricevimento del pubblico, l'ampia autorimessa adiacente all'edificio. Ulteriori postazioni per lo svolgimento delle Funzioni del C.O.M. sono state allestite tramite tende nel terreno antistante, sempre all'interno della recinzione. Ogni postazione è stata dotata di telefono e, anche di fax. Schema della struttura funzionale del C.O.M. di Foligno (Tratto dal Metodo Augu- stus): "Il COM è una struttura operativa, decentrata, che dipende dalla Pre- fettura ed il cui direttore è un funzionario o un Sindaco di uno dei comuni interessati dall'evento. Vi partecipano i rappresen- tanti dei comuni e delle strutture operative. I compiti del COM sono quelli di favorire coordi- namento dei servizi di emergenza organizzati dal Prefetto con gli inter- venti dei sindaci apparte- nenti al COM stesso. L'ubicazione del COM deve essere baricentrica rispetto ai comuni coordinati e localizzata in locali non vulnerabili." Tende C.A.P.I. nel piazzale del COM montate per ospita- re gli uffici di alcune Funzioni C.C.S. Centro Coordinamento Soccorsi Staff Tecnico SALA OPERATIVA Staff Amministrativo Segreteria Funzione 1 Tecnico Scientifico Pianificazione Funzione 2 Sanità e Assistenza Sociale Funzione 3 Mass-Media e Informazione Funzione 4 Volontariato Funzione 5 Materiali e Mezzi Funzione 6 Trasporto, circolazione e viabilità Funzione 7 Telecomunicazioni Funzione 8 Servizi Essenziali Funzione 9 Censimento danni a persone e cose Funzione 10 Strutture Operative S.a.R.(Search and Rescue) Funzione 11 Enti Locali Funzione 12 Assistenza alla popola- zione, logistica evacuati Funzione 13 Derrate alimentari Vestiario C.O.M. FOLIGNO Responsabile SINDACI DEI COMUNI COLPITI PREFETTURA di PERUGIA
  • 17. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 17 14/12/98 - 15.54 I Compiti dello Staff Tecnico Lo Staff Tecnico supportava in modo diretto il Responsabile del C.O.M., secondo le indicazioni ri- cevute, vagliando e valutando le richieste provenienti dall'esterno, ricercando direttamente soluzioni per le materie e le problematiche più "ordinarie" e lasciando al Responsabile le scelte più importanti e strategiche. In questo modo si è cercato di ridurre la pressione sul Responsabile del C.O.M. che poteva meglio far fronte all'elevato carico di lavoro ed al grande numero di decisioni da prendere in pochissimo tempo. Operativamente lo staff tecnico provvedeva anche a predisporre documentazione, disposizioni nor- mative e "ordinanze" per far fronte ai diversi aspetti della gestione dell'emergenza. Copie di queste ordinanze sono riportate più avanti. La Segreteria Tecnica del C.O.M. ha garantito la continuità della presenza della "testa" di tutta l'or- ganizzazione assumendo la direzione della struttura nei momenti in cui il Responsabile del C.O.M. era impegnato. Spesso lo staff tecnico doveva occuparsi di questioni relative alla soluzione di problematiche, ap- punto tecniche, come gruppi di lavoro per le demolizioni dei fabbricati, supporto tecnico per la rea- lizzazione delle aree dove installare i moduli abitativi, predisposizione di piani (piano neve, ecc.) riunioni gestionali con altri Enti. Lo staff tecnico provvedeva anche a smistare le richieste di sup- porto logistico provenienti dai campi, alle funzioni competenti. Lo Staff Tecnico era costituito da quattro Funzionari del Ruolo Tecnico Antincendio del Corpo Na- zionale dei Vigili del Fuoco ciascuno a sua volta supportato dal proprio aiutante/autista. I funzionari si sono alternati quasi sempre in coppia durante tutta l'emergenza per periodi da 6 a 10 giorni. Cia- scuno, nei quattro mesi ai quali si fa riferimento, ha presenziato per 6-7 periodi. I Compiti dello Staff Amministrativo Fin dall'inizio si è prospettata la grande mole di lavoro da svolgere per la gestione amministrati- va/contabile dei servizi erogati dal C.O.M. A questo riguardo, il Responsabile del C.O.M. ha subito richiesto alla Prefettura la presenza di Per- sonale amministrativo/contabile che potesse occuparsi immediatamente della "sistemazione delle carte". Sono stati prodotti, ad hoc, dei programmi software che hanno consentito una più snella e precisa archiviazione delle "pratiche" relative agli acquisti in modo che queste potessero essere pronte per la successiva liquidazione. Lo Staff amministrativo, ha provveduto anche ad emanare istruzioni ai Comuni per l'applicazione delle disposizioni provenienti dalla Prefettura.
  • 18. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 18 14/12/98 - 15.54 I Compiti della Segreteria La segreteria ha filtrato tutte le chiamate telefoniche in arrivo alla Direzione C.O.M.; ha protocol- lato oltre 7000 atti in arrivo e in partenza; ha curato tutta l'archiviazione dei documenti e provve- duto all'inoltro via fax e via posta delle note preparate dalla Direzione C.O.M. Parallelamente alla corrispondenza e alle comunicazioni gestite direttamente dalla segreteria, le sin- gole funzioni, nell’ambito della delega assegnata, hanno colloquiato con l’esterno con i medesimi canali. Per molti cittadini e per chiunque si rivolgesse al C.O.M., la Segreteria ha rappresentato il primo punto di contatto. È stata quindi di vitale importanza la qualità del lavoro svolto dalle addette alla segreteria che hanno saputo creare e mantenere - pur in condizioni di forte stress - un clima di corte- sia, professionalità, orientato al compito ed ai risultati. La segreteria ha assolto anche le funzioni tipiche dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico. I Compiti della Sala Operativa La Sala Operativa era costituita da postazioni con rappresentanti di: Prefettura, Vigili del Fuoco, Forze Armate, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Croce Rossa, Comuni, ANAS, Telecom, ENEL, ASL, Provincia, Volontari. La continuità delle funzioni di Comando della Sala Operativa era garantita dallo Staff Tecnico. Oc- casionalmente tali funzioni erano assegnate al funzionario della prefettura o ad altro responsabile individuato dal Direttore del C.O.M. Le decisioni operative immediate erano prese nell'ambito della sala operativa, provvedendo diret- tamente a dare risposta alla quasi totalità delle richieste di soccorso che arrivavano ai capi delle li- nee telefoniche o radio delle varie postazioni dei rappresentanti degli Organismi preposti al soccor- so di Protezione Civile. Per problematiche particolarmente complesse, si attivava un "consulto" con il Responsabile del C.O.M. o con lo Staff Tecnico la fine determinare la migliore strategia da adottare. In relazione alle esigenze, si provvedeva a ridimensionare la consistenza della sala operativa me- diante la riduzione o l’aumento delle componenti presenti, allo scopo di erogare un servizio ade- guato alle necessità del momento evitando, nello stesso tempo, dispendio di risorse. I Disaster Manager I DI.MA. sono professionalità specificamente formate sulla gestione dell’emergenza dal Diparti- mento della Protezione Civile. Nell’ambito del C.O.M. è stata largamente impiegata la professiona- lità dei DI.MA., soprattutto per le attività per le quali non sono disponibili immediate competenze nell’ambito di enti e amministrazione pubblica. In particolare sono state assegnate ai DI.MA. il co- ordinamento del volontariato, l’analisi dei dati relativi alla popolazione assistita, la gestione del Centro Operativo Locale. Per iniziativa dei DI.MA. è stato realizzato un pieghevole intitolato “Difendiamoci dal Terremoto” destinato alla popolazione e allegato. E’ stata fondamentale l’opera di promozione, divulgazione e formazione svolta dai DI.MA. presso i comuni fino alla costituzione dei Centri Operativi Comunali.
  • 19. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 19 14/12/98 - 15.54 I compiti delle funzioni Il Metodo Augustus - sintesi Il Metodo Augustus, predisposto dal Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consi- glio dei Ministri, è un sistema articolato per strutturare l'organizzazione di Protezione Civile nel ter- ritorio dello Stato italiano, individuando una serie di attività, funzioni ed operazioni da svolgere sia prima, sia dopo il verificarsi dell'evento calamitoso. Le strutture operative e di pianificazione descritte nel metodo Augustus sono essenzialmente arti- colate su tre livelli: nazionale/regionale, Provinciale, Comunale. Per ogni livello vengono previste delle procedure per l'impianto della struttura organizzativa tramite l'ausilio di funzioni di supporto con adeguate risorse umane che supportano i diversi responsabili incaricati dell'attività di comando e controllo. Il testo completo del metodo Augustus è riportato in appendice. Il Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno è stato strutturato sulla base dello schema pre- visto per le 14 funzioni di supporto del Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura, con una organizzazione quindi di taglio quasi Provinciale. Questo schema è risultato equilibrato e ben di- mensionato per fronteggiare le problematiche a livello intercomunale. Le funzioni previste, secondo lo schema del metodo Augustus sono le seguenti. 1 tecnico - scientifico - pianificazione 2 sanità - assistenza sociale -veterinaria 3 mass-media e informazione 4 volontariato 5 materiali e mezzi 6 trasporto - circolazione e viabilità 7 telecomunicazioni 8 servizi essenziali 9 censimento danni -persone -cose 10 strutture operative S.a.R. 11 enti locali 12 materiali pericolosi 13 logistica evacuati - zone ospitanti 14 coordinamento centri operativi 1 - TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE Saranno presenti i gruppi nazionali di ricerca ed i servizi tecnici. Il referente sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune o del Genio Civile o del Servizio Tecnico Nazionale, prescelto giàin fase di piani- ficazione: dovràmantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie compo- nenti scientifiche e tecniche per l'interpretazione fisica del fenomeno e dei dati relativi alle reti di monitoraggio. 2 - SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE Saranno presenti i responsabili del Servizio Sanitario locale, la C.R.I., le Or- ganizzazioni di volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente saràil rappresentante del Servizio Sanitario Locale. 3 - MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE Presso il CCS ed il COM l'addetto stampa saràindicato dal Prefetto che ne darànotizia al Dipartimento della Protezione Civile, al Ministero dell'interno ed alla Presidenza della Regione. La Sala Stampa dovràessere realizzata in un locale diverso dalla Sala Operativa. Saràcura dell'addetto stampa stabilire il programma e le modalitàdegli in- contri con i rappresentanti dei Mass-Media. Per quanto concerne l'informa- zione al pubblico saràcura dell'addetto stampa, d'accordo con il Prefetto, procedere alla divulgazione della notizia per mezzo dei Mass-Media. Im- portante è: - informare e sensibilizzare la popolazione; - far conoscere le at- tività; - realizzare spot, creare annunci, fare comunicati; - organizzare tavole rotonde e conferenze stampa 4 - VOLONTARIATO I compiti delle Organizzazioni di volontariato in emergenza. vengono indivi- duati nei piani di protezione civile in relazione alla tipologia del rischio da af- frontare. alla natura ed alla specificitàdelle attivitàesplicate dalla Organiz- zazione e dai mezzi a loro disposizione. Pertanto, in sala operativa. prende- rà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile che avrà il compito di mantenere i rapporti con la consulta provinciale per il volontaria- to. Il coordinatore provvederà, in tempo di pace, ad organizzare esercitazio- ni congiunte con altre forze preposte all'emergenza al fine di verificare le capacitàorganizzative ed operative delle suddette Organizzazioni. 5 - MATERIALI E MEZZI La funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggia- re una emergenza di qualunque tipo. Questa funzione censisce i materiali ed i mezzi in dotazione alle amministrazioni: sono censimenti che debbono essere aggiornati ogni 6 mesi per passare Cosi di fatto dalla concezione er- rata del "censimento" delle risorse alla concezione moderna di Disponibilità! delle risorse. Si tratta di avere un quadro delle risorse suddivise per aree di stoccaggio. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell'area dell'intervento. Alla gestione di tale funzione concorrono i materiali e mezzi comunque di- sponibili e normalmente appartenenti a FF.AA. CAPI (Ministero Interno).
  • 20. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 20 14/12/98 - 15.54 CRI, Amministrazioni locali, volontariato, ditte private. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non può essere fronteg- giata a livello locale, il coordinatore rivolgerà analoga richiesta al Diparti- mento P.C.. 6 - TRASPORTO, CIRCOLAZIONE E VIABILITA' La parte riguardante il trasporto è strettamente collegata alla movimentazio- ne dei materiali, al trasferimento dei mezzi, ad ottimizzare i flussi lungo le vie di fuga ed il funzionamento dei cancelli di accesso, per regolare il flusso dei soccorritori. Questa funzione di supporto deve necessariamente operare a stretto contatto con il responsabile della funzione 10 "Strutture Operative". Per quanto concerne la parte relativa ali attivitàdi circolazione e viabilità il coordinatore è, normalmente, il rappresentante della Polstrada o suo sosti- tuto; concorrono per questa attivitàoltre alla Polizia Stradale, i Carabinieri ed i Vigili Urbani: i primi due per il duplice aspetto di Polizia giudiziaria e tu- tori della legge e gli altri per l'indiscussa idoneitànella gestione della funzio- ne in una emergenza a carattere locale. Si dovranno prevedere esercitazioni congiunte tra le varie forze al fine di ve- rificare ed ottimizzare l esatto andamento dei flussi lungo le varie direttrici. 7 - TELECOMUNICAZIONI Il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile ter- ritoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. con il rappre- sentante dell'associazione di radioamatori presente sul territorio, organizza- re una rete di telecomunicazione affidabile anche in caso di evento di note- vole gravità. Il centro TLC del Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta del Pre- fetto. assicureràil collegamento tra la zona interessata dall'evento per mez- zo di sistemi alternativi di emergenza (sistema satellitare INMARSAT - si- stema satellitare ARGO). 8 - SERVIZI ESSENZIALI In questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi es- senziali erogati sul territorio coinvolto. Mediante i Compartimenti Territoriali e le corrispondenti sale operative nazionali o regionali deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l'efficienza e gli interventi sulla rete. L'utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque coordinata dal proprio rappresentante in Sala Operati- va. Eventuali concorsi di personale e mezzi vanno coordinati dal responsa- bile della S. O. e dal Prefetto (interventi di mezzi speciali, impiego di spaz- zaneve, etc.). Dovranno essere previste esercitazioni nelle quali i singoli Enti preposti al- l'erogazione dei servizi ottimizzeranno il concorso di uomini e mezzi nelle varie ipotesi di emergenza, secondo i criteri di garanzia, messa in sicurezza degli impianti e ripristino dell'erogazione. 9 - CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE L'effettuazione del censimento dei danni a persone e cose riveste particola- re importanza al fine di fotografare la situazione determinatasi a seguito del- l'evento calamitoso e determinare sulla base dei risultati riassunti in schede riepilogative gli interventi d'emergenza. Il responsabile della suddetta funzione, al verificarsi dell'evento calamitoso, dovràeffettuare un censimento dei danni riferito a: - persone; - edifici pub- blici; - edifici privati; - impianti industriali; - servizi essenziali; - attivitàprodut- tive . opere di interesse culturale; - infrastrutture pubbliche; - agricoltura e zootecnia; - altro. Per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si avvarràdi: - funzionari dell'Ufficio Tecnico del Comune o del Genio Civile- esperti del settore sanitario, industriale e commerciale; è altresì ipotizzabile l'impiego di squadre miste di tecnici del Servizio Lavori Pubblici, del Genio Civile o l'intervento della ComunitàScientifica per le ve- rifiche speditive di stabilitàche dovranno essere effettuate in tempi necessa- riamente ristretti. 10 - STRUTTURE OPERATIVE S.a.R. Il responsabile della suddetta funzione, dovrà coordinare le varie compo- nenti, di seguito elencate, costituite da rappresentanti del Servizio Nazionale della Protezione Civile (S.a.R.,, quali sono presenti presso tutti i CCS e COM: - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; - Forze Armate; - Forze del- l'Ordine; - Corpo Forestale dello Stato; - Servizi Tecnici Nazionali; - Gruppi nazionali di ricerca scientifica; - Croce Rossa Italiana; - Strutture del Servizio sanitario nazionale; - Organizzazioni di volontariato; - Corpo nazionale di soccorso alpino 11 - ENTI LOCALI In relazione all'evento il responsabile della funzione dovrà essere in pos- sesso della documentazione riguardante tutti i referenti di ciascun Ente ed Amministrazioni della zona interessata all'evento. Si dovranno anche organizzare fra le Amministrazioni comunali colpite le "municipalizzate" dei comuni o delle regioni che portano soccorso dei ge- mellaggi per il ripristino immediato nei comuni colpiti dei servizi essenziali affidando alle municipalizzate soccorritrici compiti operativi specifici in singoli comuni (riattivazione delle discariche, acquedotto, scuole, servizi vari ecc.). 12 - MATERIALI PERICOLOSI Lo stoccaggio di materiali pericolosi, il censimento delle industrie a notifica e a dichiarazione o altre attività pericolose che possono innescare ulteriori danni alla popolazione dopo un evento distruttivo di varia natura, saranno preventivamente censite e per ognuno studiato il potenziale pericolo che può provocare alla popolazione giàcolpita. 13 - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Per fronteggiare le esigenze della popolazione che a seguito dell'evento calamitoso risultano senza tetto, si dovràorganizzare in loco o in altre zone sicure delle aree ospitanti per i senzatetto e fornire loro i servizi necessari per fronteggiare il periodo dell'emergenza e la fase del ripristino. Dovrà presiedere questa funzione un funzionario dell'Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettivitàdelle strutture turistiche (alberghi campeggi ecc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come zone ospitanti'. Il funzionario dovrà fornire un quadro delle "disponibilità" di materiali per l'alloggiamento e dialogare con le autoritàpreposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree recet- tive sia pubbliche che private. Per quanto concerne l'aspetto alimentare si dovràgarantire un costante flusso di derrate alimentari, il loro stoccaggio e la distribuzione alla popolazione assistita. Si dovranno anche censire a livello nazionale e locale le varie aziende di produzione e/o distribuzione alimentare. 14 - COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI Il coordinatore della sala operativa che gestisce le 14 funzioni di supporto. saràanche responsabile di questa funzione in quanto dovrà conoscere le operativitàdegli altri centri operativi dislocati sul territorio al fine di garantire nell'area dell'emergenza il massimo coordinamento delle operazioni di soc- corso razionalizzando risorse di uomini e materiali. Con l'attivazione delle 14 funzioni di supporto tramite i loro singoli respon- sabili esperti, si raggiungono due distinti obiettivi: si individuano a priori i re- sponsabili-esperti delle singole funzioni da impiegare in emergenza e al tempo stesso. tempo di pace, si garantisce il continuo aggiornamento del piano di emergenza con l'attivitàdegli stessi responsabili-esperti. I respon- sabili delle 14 funzioni di supporto avranno quindi la possibilità di tenere sempre efficiente il piano di emergenza nelle varie Prefetture. Questo consente al Prefetto di avere nella propria sala operativa esperti che giàsi conoscono e lavorano nel piano ciò porteràa una maggiore efficacia operativa fra le "componenti" e le "strutture operative" (amministrazioni loca- li, volontariato, FF.AA, Vigili del Fuoco, ecc.). Il responsabile della funzione 14 assumerà anche il ruolo di coordinatore della Sala Operativa composta dalle altre restanti funzioni. Il COM è una struttura operativa decentrata che dipende dalla Prefettura ed il cui direttore è un funzionario o un Sindaco di uno dei comuni interessati dall'evento. vi partecipano i rappresentanti dei comuni e delle strutture ope- rative. I compiti del COM sono quelli di favorire coordinamento dei servizi di emergenza organizzati dal Prefetto con gli interventi dei sindaci apparte- nenti al COM stesso. L'ubicazione del COM deve essere baricentrica rispetto ai comuni coordinati e localizzata in locali non vulnerabili. (tratto dal Metodo Augustus)
  • 21. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 21 14/12/98 - 15.54 Le Funzioni effettivamente attivate al C.O.M. di Foligno sono state le seguenti FUNZIONE DENOMINAZIONE RESPONSABILI Funzione 1 Tecnico – Scientifico – Pianificazione Tecnici del Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti del Ser- vizio Sismico Nazionale Funzione 2 Sanità e assistenza sociale Funzionario U.S.S.L. Funzione 3 Mass-media ed in- formazione Addetto Stampa del Comune di Foligno Funzione 4 Volontariato DI.MA. Funzione 5 Materiali e mezzi Ispettore C.R.I. Funzione 6 Trasporto, circolazio- ne e viabilità Funzionario Polizia Stradale e A.N.A.S. Funzione 7 Telecomunicazioni Funzionario Telecom Funzione 8 Servizi essenziali Ingegnere Responsabile del settore Manutenzione del Co- mune di Foligno Funzione 9 Censimento danni, persone e cose DI.MA. Funzione 10 Strutture Operative S.a.R. Rappresentante Esercito Italiano Funzione 11 Enti Locali Funzionario della Provincia Funzione 12 Assistenza alla po- polazione, logistica evacuati, zone ospi- tanti DI.MA. Funzione 13 Derrate alimentari, vestiario Rappresentante Volontariato di Zona e Servizio mensa del Comune di Foligno Funzione 1 del C.O.M. di Foligno - TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE Saranno presenti i gruppi nazionali di ricerca ed i servizi tecnici. Il referente sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune o del Genio Civile o del Servizio Tecnico Nazionale, pre- scelto già in fase di pianificazione: dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche per l'interpretazione fisica del fenomeno e dei dati relativi alle reti di monitoraggio. Allestita presso un ufficio nell'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale Foligno) Aveva propria linea telefonica e fax. Disponeva di computer e modem con collegamento Internet Incarichi svolti: Verifica dell’agibilità delle strutture pubbliche
  • 22. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 22 14/12/98 - 15.54 Funzione 2 del C.O.M. di Foligno - SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE Saranno presenti i responsabili del Servizio Sanitario locale, la C.R.I., le Organizzazioni di volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente sarà il rappresentante del Servizio Sanitario Locale. Non aveva un proprio ufficio. I responsabili ruotavano in turni stazionando presso la propria posta- zione in Sala Operativa C.O.M. Disponeva di linea telefonica. I responsabili erano stati dotati di telefono cellulare. Incarichi svolti: Controlli sanitari presso i campi, in particolare presso le cucine, vaccinazioni per le fasce più vulnerabili della popolazione, assistenza sociale, ambulatori e consultori presso i campi di accoglienza. Funzione 3 del C.O.M. di Foligno - MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE Presso il CCS ed il COM l'addetto stampa sarà indicato dal Prefetto che ne darà notizia al Dipartimento della Protezione Civile, al Ministero dell'interno ed alla Presidenza della Regione. La Sala Stampa dovrà essere realizzata in un locale diverso dalla Sala Operativa. Sarà cura dell'addetto stampa stabilire il programma e le modalità degli incontri con i rappresentanti dei Mass-Media. Per quanto concerne l'informazione al pubblico sarà cura dell'addetto stampa, d'accordo con il Prefetto, procedere alla divulga- zione della notizia per mezzo dei Mass-Media. Importante è: - informare e sensibilizzare la popolazione; - far conoscere le atti- vità; - realizzare spot, creare annunci, fare comunicati; - organizzare tavole rotonde e conferenze stampa Allestita presso il locale dell'archivio nell'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale Foligno) Disponeva di propria linea telefonica, fax, computer stampante e modem con collegamento ad in- ternet. Il responsabile era stato dotato di telefono cellulare. Incarichi svolti: Rapporti con i “Mass- media”, redazione e diffusione comunicati stampa (Numero 320, si allegano alcuni esempi), pubblicazione di “C.O.M. Informa” (due numeri), redazione delle pagine Web del Sito Internet. Funzione 4 del C.O.M. di Foligno - VOLONTARIATO I compiti delle Organizzazioni di volontariato in emergenza, vengono individuati nei piani di protezione civile in relazione alla ti- pologia del rischio da affrontare. alla natura ed alla specificità delle attività esplicate dalla Organizzazione e dai mezzi a loro di- sposizione. Pertanto, in sala operativa. prenderà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile che avrà il compito di mantenere i rapporti con la consulta provinciale per il volontariato. Il coordinatore provvederà, in tempo di pace, ad organiz- zare esercitazioni congiunte con altre forze preposte all'emergenza al fine di verificare le capacità organizzative ed operative delle suddette Organizzazioni. Allestita presso un ufficio nell'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale Foligno) Disponeva di propria linea telefonica, fax, computer, stampante, fotocopiatrice, apparato radio rice- trasmittente fisso (radioamatori) e radio portatile DPC. I responsabili sono stati dotati di telefono cellulare. Incarichi svolti: Coordinamento delle organizzazioni di volontariato, gestione dei due campi di vo- lontariato in località Paciana e in via Umbria a Foligno, inserimento del volontariato locale nella Protezione Civile, assistenza e vigilanza presso i campi e villaggi abitativi, piccole manutenzioni presso campi di accoglienza e moduli abitativi, montaggio - smontaggi tende e recupero roulotte, gestione del Network ricognitivo.
  • 23. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 23 14/12/98 - 15.54 Funzione 5 del C.O.M. di Foligno - MATERIALI E MEZZI La funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Questa funzione censisce i materiali ed i mezzi in dotazione alle amministrazioni: sono censimenti che debbono essere ag- giornati ogni 6 mesi per passare cosi di fatto dalla concezione errata del "censimento" delle risorse alla concezione moderna di disponibilità delle risorse. Si tratta di avere un quadro delle risorse suddivise per aree di stoccaggio. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell'area dell'intervento. Alla gestione di tale funzione concorrono i materiali e mezzi comunque disponibili e normalmente appartenenti a FF.AA. CAPI (Ministero Interno), CRI, Amministrazioni locali, volontariato, ditte private. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non può essere fronteggiata a livello locale, il coordinatore rivolgerà analoga richiesta al Dipartimento P.C.. Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata, nel terreno antistante al C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno).Disponeva di due linee telefoniche, fax, computer, stampante, appa- rato portatile radio rice-trasmittente DPC. Incarichi svolti: Gestione complessiva dei materiali di prima accoglienza (tende, roulotte, effetti letterecci, stufette elettriche, servizi igienici, kit elettrici), recupero materiali, coordinamento dei mezzi necessari alla movimentazione dei materiali. Nei primi giorni ha svolto anche le mansioni della Funzione 13. Funzione 6 del C.O.M. di Foligno - TRASPORTO, CIRCOLAZIONE E VIABILITA' La parte riguardante il trasporto è strettamente collegata alla movimentazione dei materiali, al trasferimento dei mezzi, ad otti- mizzare i flussi lungo le vie di fuga ed il funzionamento dei cancelli di accesso, per regolare il flusso dei soccorritori. Questa funzione di supporto deve necessariamente operare a stretto contatto con il responsabile della funzione 10 "Strutture Operative". Per quanto concerne la parte relativa ali attività di circolazione e viabilità il coordinatore è, normalmente, il rappresentante della Polstrada o suo sostituto; concorrono per questa attività oltre alla Polizia Stradale, i Carabinieri ed i Vigili Urbani: i primi due per il duplice aspetto di Polizia giudiziaria e tutori della legge e gli altri per l'indiscussa idoneità nella gestione della funzione in una emergenza a carattere locale. Si dovranno prevedere esercitazioni congiunte tra le varie forze al fine di verificare ed ottimizzare l esatto andamento dei flussi lungo le varie direttrici. Non aveva un proprio ufficio. I responsabili ruotavano in turni stazionando presso la propria posta- zione in Sala Operativa C.O.M.. Disponeva di linea telefonica. Incarichi svolti: Monitoraggio della viabilità, scorte, controllo cancelli di accesso. Gli interventi di ripristino della viabilità di competenza A.N.A.S., sono stati eseguiti direttamente dallo stesso ente. Gli incarichi erano concordati e pianificati tra il personale della Polstrada e il personale del- l'A.N.A.S. entrambi con propria postazione telefonica presso la sala operativa.
  • 24. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 24 14/12/98 - 15.54 Funzione 7 del C.O.M. di Foligno - TELECOMUNICAZIONI Il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provin- ciale P.T. con il rappresentante dell'associazione di radioamatori presente sul territorio, organizzare una rete di telecomunica- zione affidabile anche in caso di evento di notevole gravità. Il centro TLC del Dipartimento della Protezione Civile, su richiesta del Prefetto, assicurerà il collegamento tra la zona interes- sata dall'evento per mezzo di sistemi alternativi di emergenza (sistema satellitare INMARSAT - sistema satellitare ARGO). La funzione 7 aveva due postazioni, una in Sala Operativa C.O.M. per il rappresentante Telecom e l'altra in un piccolo ufficio dell'edificio del C.O.M. adibito a sala radio. Disponeva di propria linea telefonica in sala operativa. Disponeva di apparati radio ricetrasmittenti fissi e mobili (radioamatori) e di apparato radio portatile DPC. Nelle ultima settimane la postazione radio è stata trasferita in una roulotte nel parcheggio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno) Incarichi svolti: Linee telefoniche presso campi e insediamenti di emergenza, potenziamento della rete e telefonia mobile Tim, Funzione 8 del C.O.M. di Foligno - SERVIZI ESSENZIALI In questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto. Mediante i Compartimenti Territoriali e le corrispondenti sale operative nazionali o regionali deve essere mantenuta costante- mente aggiornata la situazione circa l'efficienza e gli interventi sulla rete. L'utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque coordinata dal proprio rappresentante in Sala Operativa. Eventuali concorsi di personale e mezzi vanno coordinati dal responsabile della S. O. e dal Prefetto (interventi di mezzi specia- li, impiego di spazzaneve, etc.). Dovranno essere previste esercitazioni nelle quali i singoli Enti preposti all'erogazione dei servizi ottimizzeranno il concorso di uomini e mezzi nelle varie ipotesi di emergenza, secondo i criteri di garanzia, messa in sicurezza degli impianti e ripristino del- l'erogazione. Allestita in un ufficio nell'edificio del C.O.M (c/o polizia Municipale di Foligno). Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stampante. Ai responsabili è stato fornito un telefono cellulare. Incarichi svolti: Allestimento e manutenzione degli impianti (idrici, sanitari ed elettrici) dei campi di accoglienza, ripristino della viabilità comunale, convenzione con gli impianti distribuzione car- burante, fornitura combustibile ai campi, approvvigionamento materiali e carburante per le opera- zioni di soccorso dei Vigili del Fuoco, manutenzione impianti dei villaggi moduli abitativi.
  • 25. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 25 14/12/98 - 15.54 Funzione 9 del C.O.M. di Foligno - CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE L'effettuazione del censimento dei danni a persone e cose riveste particolare importanza al fine di fotografare la situazione determinatasi a seguito dell'evento calamitoso e determinare sulla base dei risultati riassunti in schede riepilogative gli inter- venti d'emergenza. Il responsabile della suddetta funzione, al verificarsi dell'evento calamitoso, dovrà effettuare un censimento dei danni riferito a: - persone; - edifici pubblici; - edifici privati; - impianti industriali; - servizi essenziali; - attività produttive . opere di interesse cultu- rale; - infrastrutture pubbliche; - agricoltura e zootecnia; - altro. Per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si avvarrà di: - funzionari dell'Ufficio Tecnico del Comu- ne o del Genio Civile- esperti del settore sanitario, industriale e commerciale; è altresì ipotizzabile l'impiego di squadre miste di tecnici del Servizio Lavori Pubblici, del Genio Civile o l'intervento della Comu- nità Scientifica per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata nel terreno antistante all'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno) Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stampante. Incarichi svolti: Monitoraggio campi di accoglienza di riferimento alla popolazione ospitata, rile- vamento e analisi dei dati, ricognizione diretta presso i campi per la verifica dell’affidabilità dei da- ti. Funzione 10 del C.O.M. di Foligno - STRUTTURE OPERATIVE S.a.R. Il responsabile della suddetta funzione, dovrà coordinare le varie componenti, di seguito elencate, costituite da rappresentanti del Servizio Nazionale della Protezione Civile (S.a.R.,, quali sono presenti presso tutti i CCS e COM: - Corpo Nazionale dei Vi- gili del Fuoco; - Forze Armate; - Forze dell'Ordine; - Corpo Forestale dello Stato; - Servizi Tecnici Nazionali; - Gruppi nazionali di ricerca scientifica; - Croce Rossa Italiana; - Strutture del Servizio sanitario nazionale; - Organizzazioni di volontariato; - Cor- po nazionale di soccorso alpino Non aveva un proprio ufficio. I responsabili ruotavano in turni stazionando presso la propria posta- zione in Sala Operativa C.O.M. Disponeva di linea telefonica e apparati radio ricetrasmittenti (esercito). Incarichi svolti: Monitoraggio delle risorse e delle attività delle componenti operative della Prote- zione Civile (Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze dell’Ordine). Funzione 11 del C.O.M. di Foligno - ENTI LOCALI In relazione all'evento il responsabile della funzione dovrà essere in possesso della documentazione riguardante tutti i referenti di ciascun Ente ed Amministrazioni della zona interessata all'evento. Si dovranno anche organizzare fra le Amministrazioni comunali colpite le "municipalizzate" dei comuni o delle regioni che por- tano soccorso dei gemellaggi per il ripristino immediato nei comuni colpiti dei servizi essenziali affidando alle municipalizzate soccorritrici compiti operativi specifici in singoli comuni (riattivazione delle discariche, acquedotto, scuole, servizi vari ecc.). Allestita presso un ufficio dell'edificio del C.O.M. Disponeva di linea telefonica Incarichi svolti: Monitoraggio e interventi di ripristino della viabilità provinciale, contatti con gli enti locali per informazioni e definizioni delle procedure.
  • 26. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 26 14/12/98 - 15.54 Funzione 12 del C.O.M. di Foligno - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE , LOGISTICA EVACUATI, ZONE OSPITANTI (FUNZIONE 13 METODO AUGUSTUS- ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE) - Per fronteggiare le esigenze della popola- zione che a seguito dell'evento calamitoso risultano senza tetto, si dovrà organizzare in loco o in altre zone sicure delle aree ospitanti per i senzatetto e fornire loro i servizi necessari per fronteggiare il periodo dell'emergenza e la fase del ripristino. Dovrà presiedere questa funzione un funzionario dell'Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi campeggi ecc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come zone ospitanti'. Il funzionario dovrà fornire un quadro delle "disponibilità" di materiali per l'alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree recettive sia pubbliche che private. Per quanto concerne l'aspetto alimentare si dovrà garantire un costante flusso di derrate alimentari, il loro stoccaggio e la di- stribuzione alla popolazione assistita. Si dovranno anche censire a livello nazionale e locale le varie aziende di produzione e/o distribuzione alimentare. Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata nel terreno antistante all'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno) Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stampante. Incarichi svolti: Monitoraggio e gestione dell’accoglienza presso alberghi, strutture ricettive, alloggi messi a disposizione, con particolare attenzione alle fasce di popolazione vulnerabili. Tale attività è stata sostanzialmente limitata per precisa volontà della popolazione di rimanere in prossimità delle proprie abitazioni e per la sufficiente rapidità con la quale si è resa disponibile la sistemazione nei moduli abitativi. Funzione 13 del C.O.M. di Foligno - DERRATE ALIMENTARI, VESTIARIO Si è reso necessario attivare questa funzione data l'enorme mole di lavoro relativa alla confezione ed ala distribuzione dei pasti, nonché alla distribuzione dei capi di abbigliamento. Inizialmente questo incarico era accorpato alla funzione 5, ma dopo alcune settimane si è reso ne- cessario alleggerire la funzione 5 per crearne una nuova. Allestita presso una tenda di tipo CAPI illuminata e riscaldata nel terreno antistante all'edificio del C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno). Disponeva di linea telefonica, fax, computer, stam- pante. I responsabili sono stati dotati di telefono cellulare. Incarichi svolti: approvvigionamento, gestione e distribuzione delle derrate alimentari per il funzio- namento delle cucine da campo (14), del vestiario e dei prodotti per l’igiene personale destinati alla popolazione senza tetto.
  • 27. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 27 14/12/98 - 15.54 Segreteria C.O.M. Allestita presso un ufficio dell'edificio C.O.M. (c/o Polizia Municipale di Foligno). Disponeva di due linee telefoniche, fax, 3 computers in rete, 2 stampanti, modem e collegamento ad internet e con la Prefettura tramite posta elettronica. Disponeva di fotocopiatrice. Nell’ufficio segreteria trovavano posto anche il Responsabile del C.O.M. ed i collaboratori dello staff tecnico. I collaboratori dello staff tecnico ed amministrativo sono stati dotati di telefoni cellu- lari. DIREZIONE C.O.M. 14 - COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI Il coordinatore della sala operativa che gestisce le 14 funzioni di supporto. sarà anche responsabile di questa funzione in quanto dovràconoscere le operativitàdegli altri centri operativi dislocati sul territorio al fine di garantire nell'area dell'emergenza il massimo coordinamento delle operazioni di soccorso razionalizzando risorse di uomini e materiali. Con l'attivazione delle 14 funzioni di supporto tramite i loro singoli responsabili esperti, si raggiungono due distinti obiettivi: si individuano a priori i responsabili-esperti delle singole funzioni da impiegare in emergenza e al tempo stesso. tempo di pace, si garantisce il continuo aggiornamento del piano di emergenza con l'attivitàdegli stessi responsabili-esperti. I responsabili delle 14 funzioni di supporto avranno quindi la possibilitàdi tenere sempre efficiente il piano di emergenza nelle varie Prefetture. Questo consente al Prefetto di avere nella propria sala operativa esperti che giàsi conoscono e lavorano nel piano ciò porterà a una maggiore efficacia operativa fra le "componenti" e le "strutture operative" (amministrazioni locali, volontariato, FF.AA, Vi- gili del Fuoco, ecc.). Il responsabile della funzione 14 assumerà anche il ruolo di coordinatore della Sala Operativa composta dalle altre restanti funzioni. Il COM è una struttura operativa decentrata che dipende dalla Prefettura ed il cui direttore è un funzionario o un Sindaco di uno dei comuni interessati dall'evento. vi partecipano i rappresentanti dei comuni e delle strutture operative. I compiti del COM sono quelli di favorire coordinamento dei servizi di emergenza organizzati dal Prefetto con gli interventi dei sindaci appartenenti al COM stesso. L'ubicazione del COM deve essere baricentrica rispetto ai comuni coordinati e localizzata in locali non vulnerabili. La direzione del C.O.M. è stata condotta direttamente dal Responsabile con il pronto ausilio dello staff tecnico nella prima fase dell’emergenza. Successivamente, nella seconda fase, i quattro funzionari tecnici si sono avvicendati settimanal- mente in due unità per volta assicurando la conduzione ordinaria. Il responsabile del C.O.M., tracciate le linee guida operative, ha direttamente seguito i momenti di avvicendamento e le fasi fondamentali per la conduzione del C.O.M., assicurando la costante repe- ribilità per ogni decisione di rilevanza strategica, la presenza in loco entro due ore in caso di neces- sità, la partecipazione diretta nei momenti istituzionali. Tale organizzazione ha consentito la continuità delle funzioni di comando, l’omogeneità della poli- tica di gestione e, anche se parzialmente, la non interruzione delle funzioni ordinariamente svolte da ciascuno nel rispettivo luogo di lavoro. Il Centro Operativo Locale di Colfiorito Fino dai primi momenti di attivazione del COM è stata avvertita la necessità di dedicare una parti-
  • 28. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 28 14/12/98 - 15.54 colare attenzione alla zona di Confiorito, essenzialmente per i seguenti motivi concomitanti: • era decentrata rispetto alla posizione geografica del COM; • era la zona epicentrale rispetto alle prime scosse ed aveva subito i danni maggiori; • comprendeva numerosissimi piccoli centri abitati; • era in quota e perciò più difficilmente raggiungibile anche a seguito dei crolli; • le condizioni climatiche erano più difficili. Si istituiva perciò un Centro Operativo Locale che, con buon grado di autonomia gestionale ed ope- rativa, provvedeva direttamente alla condizione delle attività di soccorso ed assistenza alla popola- zione. La responsabilità del COL veniva assegnata ad un Disaster Manager. La scelta si è dimostrata strategicamente adeguata.
  • 29. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 29 14/12/98 - 15.54 Le attività del C.O.M. di Foligno Strategia Il COM di Foligno ha avuto dimensioni non consuete rispetto alle pianificazioni nazionali (linee guida DPC). Queste prevedono la dimensione massima, in termini di popolazione complessiva, di circa 25.000 persone. La popolazione assistita dal COM di Foligno, ha raggiunto la punta massima di 90.000 abitanti e si è attestata su un valore medio di 70.000. Tutte le attività del COM, per le caratteristiche dimensionali suddette e per precisa scelta di svolge- re un ruolo di supporto e di coordinamento per i Sindaci senza assumere alcuna posizione sovraor- dinata o sostitutiva, se non in frangenti molto limitati, sono state condotte, per quanto possibile, tramite le strutture comunali competenti per territorio. A tal fine, sono state emanate direttive e linee guida che hanno consentito alle “macchine” Comu- nali, strutturate e dimensionate per le condizioni ordinarie di lavoro, di attivarsi per operare con ef- ficacia anche nella situazione di emergenza contingente. Tutte le volte nelle quali è stato reputato necessario o è stato richiesto l’intervento operativo, ammi- nistrativo e di consulenza del COM, questo è stato fornito con immediatezza. In tale situazione è stata particolarmente funzionale una struttura organizzativa con due soli livelli gerarchici, la Direzione con le relative strutture di staff e le funzioni, consentendo così la semplifi- cazione del processo decisionale e una più rapida verifica del conseguimento degli obiettivi stabiliti. Pur essendo al vertice della piramide organizzativa, la dire- zione si è continuamente confrontata ed ha interagito ripetu- tamente con gli operatori (dipendenti comunali, volontari, re- sponsabili dei villaggi temporanei e delle cucine, forze dell’ordine, vigili del fuoco, ecc.) e con l’utenza (cittadini as- sistiti) garantendo, ove necessario, la presenza fisica sul terri- torio del responsabile o del suo delegato. Si è così cercato di realizzare una verifica diretta del servizio erogato e la soddi- sfazione dell’utenza. La mole di lavoro svolta in termini di gestione delle relazioni interpersonali è stata immane. E’ stato inoltre fondamentale definire, esplicitare e rendere noti a tutti, gli obiettivi prioritari nelle successive fasi dell’emergenza, ciò è avvenuto quotidianamente nelle riunioni svolte ed è stato espresso tutte le volte che è stato possibile nelle comunicazioni formali. Staff Funzioni Direzione
  • 30. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 30 14/12/98 - 15.54 Attività operative La Sala Operativa C.O.M. ha rappresentato il cuore del coordinamento delle attività di tutte le forze di soccorso e le risorse sanitarie, tecniche e logistiche operanti sul territorio. Il compito della sala operativa è stato quello di ricevere ed indirizzare le richieste di soccorso ed inter- vento, attivando immediatamente le necessarie risorse che i vari Enti rappresentati nella Sala Operativa potevano mettere a disposizione. La contemporanea presenza nella sala operativa dei rappresentanti di ciascun organismo preposto al soccorso, consente di "produrre" immediatamente le decisioni necessarie per far fronte alle richieste d’intervento. Ad esempio: - Soccorso alla popolazione. - Verifica della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi essenziali, con relative attività di ri- pristino. - Ricovero, prima assistenza e vettovagliamento alla popolazione (senza tetto, abitanti in strutture di agibilità non verificabile nell’immediato a causa delle continue scosse telluriche, stati di pa- nico). - Assistenza sanitaria alla popolazione - Verifica stabilità delle strutture. - Messa in sicurezza dei fabbricati mediante puntellamenti e rimozione di parti pericolanti. - Demolizione parziale o totale di fabbricati. - Interventi di soccorso per danni derivanti da avverse condizioni meteorologiche. - Attività di supporto per la realizzazione dei villaggi temporanei dei moduli abitativi. - Interventi per la sicurezza dei villaggi temporanei (impianti elettrici, termici e viabilità). - Intervento di Ordine Pubblico nei villaggi temporanei con particolare riferimento all’affluenza di immigrati e nomadi. - Recupero di materiali per il primo ricovero della popolazione (tende e roulotte)
  • 31. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 31 14/12/98 - 15.54 Attività gestionali Le attività gestionali hanno presentato moltissime sfaccettature. L'attivazione delle Funzioni, previ- sta nel Metodo "Augustus" ha permesso di mettere in piedi una potente organizzazione gestionale che era in grado di produrre un elevato numero di decisioni in pochissimo tempo. La piena autonomia, in ordine agli obiettivi prefissati, che ogni responsabile di funzione aveva, ha consentito una gestione molto fluida e adeguatamente strutturata per far fronte all'imponente mole di lavoro e di richieste, soprattutto nelle prime settimane dell'emergenza. Ad esempio: approvvigionamento delle derrate alimentari, dei combustibili e dei materiali, gestione delle risorse umane e dei mezzi, rapporti con gli Enti Locali, riunione giornaliera con i Responsabili delle Funzioni, riunione con i Sindaci (cadenza giornaliera nella prima fase e settimanale nella se- conda), logistica campi base dei soccorritori, supporto per la distribuzione delle donazioni, confe- renze di servizio per l’installazione di ponti radio di telefonia mobile e di linee per l’elettrificazione dei villaggi temporanei. I principali campi di accoglienza erano assegnati alla responsabilità di “capi campo”. I capi campo sono stati nominati dai Sindaci, se- condo criteri definiti in autonomia. Ai capi campo il COM ha fatto continuo riferi- mento per l’attività gestionale indirizzata alla popolazione ospitata; questi hanno perciò rap- presentato un elemento fondamentale nell'eroga- zione del servizio, raccogliendo le esigenze emergenti e provvedendo direttamente al soddi- sfacimento. Ogni necessità di approvvigionamento di materiali e attrezzature veniva manifestato dai capi campo direttamente alla Direzione del COM, che emetteva spesso in tempo reale il relativo provvedimento. La zona montana del Comune di Foligno comprendeva i centri abitati maggiormente colpiti, tutti di piccole dimensioni e difficilmente raggiungibili. La scelta della popolazione di non allontanarsi dal proprio centro abitato e la scelta di erogare il servizio di assistenza capillarmente, ha indotto la costituzione di un Centro Operativo Locale asse- gnato alla responsabilità di un Disaster Manager. In tale maniera aree critiche e difficilmente monitorabili e raggiungibili, hanno avuto dedicata una specifica struttura, dotata di risorse umane, materiali e sufficiente autonomia, in grado di assicurare quindi rapidamente il soddisfacimento delle necessità. Terminata la fase di prima emergenza con il completamento degli insediamenti provvisori dei mo- duli abitativi mobili, uno dei più delicati momenti gestionali è rappresentato dal trasferimento delle funzioni dal COM agli uffici comunali. Questa fase gestionale deve essere particolarmente seguita dalla Direzione per garantire la conti- nuità nell’erogazione dei servizi, fino alla formale costituzione da parte dei Sindaci dei Centri Ope- rativi Comunali che gradualmente assumono tutte le funzioni precedentemente svolte dal COM. Tutti gli approvvigionamenti di materiali sono avvenuti utilizzando i canali normalmente impiegati dall’Amministrazione Comunale di Foligno
  • 32. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 32 14/12/98 - 15.54 LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CONTABILI Fino dai primi momenti di attivazione del C.O.M. è stata dedicata particolare cura alla definizione delle procedure amministrative e contabili strettamente necessarie per il buon andamento degli uffi- ci. È stato subito istituito il registro di protocollo per registrare tutti gli atti emessi e ricevuti sia ai fini amministrativi che, soprattutto, per disporre di uno strumento fondamentale di ricerca e di ricostru- zione cronologica dei procedimenti. In applicazione delle leggi in materia di trasparenza amministrativa, per facilitare l'accesso agli atti fondamentali e ridurre le difficoltà dei cittadini, è stata comunicata a tutti, particolarmente agli or- ganismi tecnici (Vigili del Fuoco, Regione, Comuni, S.S.N.), ma anche agli organi amministrativi, la necessità di rilasciare copie degli atti attestanti le situazioni di disagio (inagibilità di fabbricati, chiusura di strade, ecc.) con immediatezza, senza formalità, annotando soltanto il rilascio della co- pia e le generalità del richiedente. È stato anche stabilito che, ove l'atto richiesto da cittadino fosse disponibile presso altro organismo rappresentato al C.O.M., colui che riceveva la richiesta doveva farsi carico di reperire l'atto, evitando in ogni caso di indirizzare i cittadini verso uffici che spesso erano trasferiti di sede o avevano accessibilità limitata. Dal 30.10.1997 al 2.2.1998 sono stati protocollati 7500 atti. Nel grafico seguente sono riportati i numeri di atti protocollati giorno per giorno dal 30.9.1997 al 31.12.1997 (barre), la curva che inte- gra i dati (curva rossa crescente), la curva di tendenza media (nera). 6056 75 108 57 959895 79 9196 66 85 110 123121 63 81 32 89 83 77 57 79 42 21 62 108 194 9999 79 2327 64 76 62 85 76 3733 77 39 120 82 55 37 15 37 49 7074 165 48 13 42 111 57 241 119 42 9 45 373337 119 93 1517 3334 39 140 44 25 51 39 60 44 140 46 8 3236 14 3 12 107 18 182 25 134 5 34 19 9 19 3 25 192221 1 2925 49 17 29 32 19 106 43 85 1111 2 1713 48 16 127 711 1715 0 50 100 150 200 250 300 data numeri/giorno 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 numeritotali
  • 33. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 33 14/12/98 - 15.54 Le procedure di acquisizione di forniture e servizi sono evidentemente particolarmente critiche. Per l'emissione degli ordini di acquisto è stata realizzata una procedura informatizzata che, con la stampa dell'autorizzazione, da sottoporre alla firma del responsabile del COM, aggiornava automaticamente il totale delle somme impegnate. La procedura è contenuta nel CD-ROM allegato. Peraltro, la notevole dimensione dell'area e della popolazione gestita, imponevano l'ado- zione di procedure che consentissero il rapi- do soddisfacimento delle necessità dei citta- dini già duramente colpiti. Per gli approvvi- gionamenti "di routine" la direzione del C.O.M. ha pertanto definito procedure da adottare, per questi l'emissione dell'atto di spesa era delegata al responsabile di funzio- ne, il direttore del C.O.M. ratificava succes- sivamente. Gli acquisti di derrate per le cu- cine dei campi di accoglienza, ad esempio, eseguiti sulla base di menù e grammature fissati dalla USL e delle presenze indicate dai capi campo, venivano eseguite diretta- mente dal responsabile della funzione 13. Sono state definite procedure, ed è stata quindi delegata l'emissione del relativo atto d'ordine, per la riparazione dei mezzi, per l'acquisto di materiale per l'allestimento dei campi, per l'approvvigiona- mento del carburante, prima della sottoscrizione delle convenzioni. Il volontariato, secondo la vigente normativa, deve essere del tutto autonomo sulle calamità, e può accedere successivamente al rimborso delle spese. Peraltro l'impegno prolungato delle associazioni e dei singoli, che spesso intervengono direttamente sostenendo anche le spese dell'associazione d'appartenenza, comportavano pesanti esposizioni finanziarie, spesso non sostenibili, che mettevano in diffi- coltà i volontari. Le richieste di disporre al- meno del carburante e delle derrate per il con- fezionamento dei pasti erano ripetute e so- stanziate. Avendo prefissato l'obiettivo di ga- rantire comunque, senza interruzioni, il servizio di assistenza e soccorso alla popolazione, ad uno standard di efficienza adeguato, si procedeva pertanto a definire procedure per l'approvvigiona- mento di tali prodotti. In particolare, per i carburanti, poiché avveniva un ritardo eccessivo nel rice- vimento dei buoni, si stipulavano, senza alcun onere aggiuntivo rispetto all'uso dei buoni (anzi otte- nendo degli sconti), delle convenzioni con i titolari dei distributori.
  • 34. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 34 14/12/98 - 15.54 Com'è noto il regime giuridico della spesa nel settore pubblico si articola in cinque momenti: a) Previsione, è conseguente all'approvazione del "bilancio di previsione"; b) Impegno, è la fase nella quale sorge per lo Stato l'obbligo a pagare anche se non sono esatta- mente individuati l'importo ed il creditore; c) Liquidazione, è la fase di determinazione del preciso ammontare della spesa e della individua- zione precisa del creditore; d) Ordinazione, è la fase nella quale si dà ordine alla tesoreria di pagare la somma liquidata; e) Pagamento, è la fase conclusiva del ciclo, è eseguito dai tesorieri che devono accertare la re- golarità formale del titolo e l'identità personale del beneficiario. Il C.O.M. è un organo che ha delega prefettizia, con compiti definiti e limitati nel tempo. Ne conse- gue che le fasi finali del ciclo di spesa avvengono dopo la chiusura del COM, a cura delle strutture contabili proprie della Prefettura. Inoltre le ordinanze emesse a seguito degli eventi calamitosi pre- vedono procedure di spesa più rapide del normale, in deroga a numerose normative, per consentire il rapido approvvigionamento di tutti i beni ed i servizi necessari a portare soccorso ed assistenza. Il ciclo di spesa conseguente è perciò difforme da quello ordinario ed è bene, anzi è indispensabile, per consentire il pagamento nei tempi dovuti, che gli uffici di ragioneria della Prefettura siano coin- volti fino dal primo momento. Il COM di Foligno non ha avuto la possibilità di disporre di funzionari di ragioneria della Prefettura di Perugia (alcuni impiegati assegnati provenivano da altre sedi), ciò ha comportato, con la chiusura del COM, alcune difficoltà nella liquidazione e nel pagamento di impegni assunti nella fase iniziale dell'emergenza che hanno richiesto, per essere superate, chiarimenti, precisazioni, atti integrativi. L'ordinanza 2669 del 30/10/97, prevedeva la possibilità di attingere ai fondi per la rimozione delle situazioni di pericolo e per l'assistenza alla popolazione, da parte dei COM e dei Sindaci. Nella maggior parte dei casi i Sindaci hanno sottoposto gli impegni di spesa assunti all'approvazio- ne, o alla ratifica, del responsabile del COM; peraltro molti impegni di spesa sono stati assunti au- tonomamente. Alla data del 20.02.1998 gli impegni di spesa contabilizzati dal COM ammontavano a £ 7.800.416.668 così suddivisi: DESCRIZIONE IMPORTO Derrate alimentari £ 1.511.611.957 Attrezzature £ 312.610.384 Materiali £ 1.332.865.752 Trasporto materiali £ 144.725.314 Puntellature £ 308.672.757 Fornitura servizi £ 1.923.349.629 Altre spese £ 2.266.580.875 Totale £ 7.800.416.668
  • 35. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 35 14/12/98 - 15.54 Emanazione di linee guida Nella gestione ordinaria dei campi d'accoglienza si è ripetutamente manifestata la necessità di as- sumere linee di comportamento generali uniformi. Ad esempio si è reso necessario regolamentare l’impiego di apparecchiature elettriche, le modalità di erogazione dei pasti, la definizione dei menù per l’alimentazione, regolamentare il flusso degli automezzi nelle zone terremotate, ecc. Analoghe necessità si sono manifestate anche nell’erogazione dei servizi al di fuori dei campi, come il rilascio dei verbali di verifica statica, l’organizzazione logistica del volontariato, l’assegnazione delle tende e delle roulotte, la regolamentazione delle tendopoli spontanee. Il COM ha emanato linee guida e regole finalizzate al superamento in via generale dei numerosi problemi di volta in volta riscontrati. Al fine di dare capillare diffusione a tali norme, tramite la Segreteria del C.O.M. si è proceduto alla loro trasmissione a tutte le Funzioni di supporto e ai Comuni; la Funzione 4, inoltre, ha avuto il compito di inviarle, tramite fax o a mano, anche a tutti i campi di accoglienza. Nell’emanazione di tali regole, si è prestata maggior attenzione e cura al raggiungimento del risul- tato più che alla precisione formale degli atti amministrativi; se ciò può non avere avuto il crisma di una procedura burocraticamente corretta ha permesso una più rapida ed efficace risoluzione di un maggior numero di problemi.
  • 36. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 36 14/12/98 - 15.54 Analisi delle fasi caratteristiche delle attività del C.O.M. L’analisi dei dati relativi all’attività amministrativa prima esposta, rappresentata dalla curva inte- grale (rossa) e con la curva di tendenza media (nera) già riportate nel grafico relativo agli atti proto- collati e nuovamente evidenziate nel grafico che segue, mette in evidenza le 6 differenti fasi caratte- ristiche nelle quali può essere suddivisa l’attività svolta. La tabella descrive le 6 fasi. N° Denominazione Descrizione 1 AVVIAMENTO Nei primi 10 giorni la curva media è crescente, il carico di lavoro aumenta progressivamente sino al valore mas- simo (tra il 9/10 ed il 12/10); è la fase di avvio e d'im- postazione delle strutture operative e gestionali; il lavo- ro da svolgere è il più intenso, difficile, faticoso; è la fase critica che influenza sostanzialmente tutta la ge- stione dell'emergenza. 2 ASSESTAMENTO A seguito dell'assestamento organizzativo e strutturale, si ha una progressiva riduzione del carico di lavoro (fi- no al 7-9/11), si va verso la gestione di "routine" del- l'emergenza. 3 GESTIONE ORDINARIA La curva media ha andamento orizzontale, il carico di lavoro è costante, le strutture per la gestione dei servizi sono adeguatamente dimensionate ed organizzate, sono definiti e costituiti i Centri Operativi Comunali, le forze in campo possono essere ridotte se non necessarie (ter- minata intorno al 3/12);. 0 50 100 150 200 250 300 data numeri/giorno 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 numeritotali
  • 37. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 37 14/12/98 - 15.54 4 RIDUZIONE L'attività subisce una seconda riduzione, i villaggi di moduli abitativi sono oramai quasi del tutto realizzati e consegnati, vengono avviati i Centri Operativi Comu- nali già costituiti, i servizi da erogare a carico del COM si riducono. 5 GESTIONE RIDOTTA Gli impegni si assestano sul nuovo livello inferiore, si concludono gli interventi nei villaggi dei moduli; si può procedere ad una ulteriore riduzione. 6 CHIUSURA Comprende il trasferimento definitivo delle funzioni ai Centri Operativi Comunali che devono essere già stati avviati nelle fasi precedenti, devono essere efficienti e consolidati. . Nella tabella che segue è riportata la suddivisione temporale delle 6 fasi. Nella quinta colonna è ri- portata la valutazione del carico di lavoro giornaliero del C.O.M., dedotto dal volume degli atti emessi e ricevuti, riferito alla fase iniziale. L'ultima colonna riporta la frazione percentuale del vo- lume di lavoro prodotto nel periodo. Si osserva la progressiva riduzione del carico di lavoro sino alla fase di chiusura che presenta un leggero incremento. Si può altresì rilevare che il maggiore volume di lavoro è stato erogato nelle fa- si intermedie. Tali dati possono essere un'utile indicazione per il dimensionamento delle risorse nella progressione temporale. N° Denominazione Durata (giorni) Durata % Carico di lavoro Volume di lavoro 1 AVVIAMENTO 10 8 1,0 12 2 ASSESTAMENTO 26 21 0,9 29 3 GESTIONE ORDINARIA 27 21 0,8 26 4 RIDUZIONE 36 29 0,6 24 5 GESTIONE RIDOTTA 22 17 0,3 8 6 CHIUSURA 5 4 0,5 3
  • 38. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 38 14/12/98 - 15.54 La gestione della sistemazione logistica della popolazione Ricovero provvisorio ed alloggio Come in genere avviene in tutte le emergenze derivanti da un sisma è necessario provvedere da su- bito alla sistemazione logistica della popolazione; la predisposizione dei ricoveri è stata articolata secondo la seguente modalità: 1 in tenda 2 in roulotte 3 in moduli abitativi mobili In considerazione delle particolari caratteristiche del sisma, che si è manifestato con numerose scosse in sequenza in un periodo molto lungo, le necessità di ricovero provvisorio della popolazio- ne hanno avuto un andamento altalenante anche per venire in- contro alle richieste di persone che, pur avendo l’abitazione anco- ra agibile, ricadevano in una condizione di panico al presentarsi di nuove scosse. Ciò ha determinato ulteriori difficoltà di gestione dell’attività di ricovero provvisorio della popola- zione. Per fronteggiare con immediatezza tali improvvise necessità si faceva ricorso, oltre che alle tende già installate e non più utilizzate, anche a treni con carrozze passeggeri riscaldate messe a disposi- zioni dalle Ferrovie dello Stato presso le stazioni. Dove le condizioni lo hanno consentito, e quando la popolazione ha accettato di lasciare la località di abituale residenza per spostarsi in luoghi non colpiti dal sisma, erano di- sponibili anche altri tipi di sistemazione a cui si è fatto ricorso in maniera li- mitata: • alloggio in albergo • affitto in appartamenti non lesionati con il contributo statale • alloggio presso seconde case o presso conoscenti L’alloggiamento in albergo è stato anche riservato a necessità riguardanti per- sone con precario stato di salute.
  • 39. “COMFOLIGNO” L'attività del Centro Operativo Misto Intercomunale di Foligno nell'Emergenza Sisma del 26/9/1997 C:agecomcomfoligno.doc 39 14/12/98 - 15.54 La funzione 5 La movimentazione e l'allestimento delle tende e delle roulotte è stata interamente curata dalla fun- zione 5 - materiali e mezzi del C.O.M. . È stato costituito, presso l'aeroporto di Foligno, un centro di raccolta delle tende e dei materiali per l'allestimento delle tendopoli, provenienti dai magazzini dei C.A.P.I. (Centri Assistenziali di Pronto Intervento - Ministero dell'Interno). Presso il Centro distribuzione merci di Bastia sono stati concentrati tutti gli arrivi delle roulotte che venivano poi movimentate verso i campi di accoglienza. Nel momento di massima attività sono state messe a disposizione della popolazione gravitante sul C.O.M. di Foligno: • circa 1500 tende • circa 1100 roulotte Va tenuto presente che la morfolo- gia del territorio e la realtà so- cio/economica locale, che vede di- stribuiti su un vasto territorio centi- naia di piccole frazioni, villaggi, in- sediamenti e singole cascine o sin- gole abitazioni, ha costretto l'orga- nizzazione del C.O.M. ad articolare le gestione del posizionamento di tende e roulotte con una distribuzio- ne più capillare per poter soddisfare le richieste di coloro che, per casi particolari, non ritenevano possibile allontanarsi troppo dalla propria abitazione lesionata o luogo di la- voro per concentrarsi nei campi di accoglienza posti magari ad alcuni chilometri di distanza. Quest'aspetto ha senz'altro appesantito il lavoro da svolgere, ma ha consentito di limitare, per quanto possibile, il disagio della popolazione. Nello stesso tempo è stato ottenuto il risultato di ri- durre il rischio dello sfaldamento del tessuto sociale precedentemente in essere.