SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 5
Downloaden Sie, um offline zu lesen
Documento di approfondimento della soluzione:
L’INPS E LA REALTA’ AUMENTATA AL SERVIZIO DEL CITTADINO E DELL’AMBIENTE
1. Descrizione soluzione. Premessa 1.
Immaginate una ragazzina con le trecce. Immaginate che sia profondamente triste, e profondamente seria. Immaginate che ogni
venerdì decida di non andare a scuola e manifesti per il futuro del suo Pianeta seduta sulla scalinata del Parlamento del suo
Paese. Una protesta muta, e al tempo stesso assordante. Un silenzio che fa più rumore di un ordigno che deflagra, e uno sguardo
severo, di profonda preoccupazione, totalmente colpevolizzante.
E ora, immaginate quella stessa ragazzina in piedi davanti a un microfono, a parlare ai grandi della Terra: “Non voglio il vostro
aiuto”, dice. “Non voglio che siate senza speranza. Voglio che andiate in panico, per sentire la paura che provo ogni giorno.
Occorre agire immediatamente per il clima, come se la vostra casa fosse in fiamme”. “Nel 2078 festeggerò il mio
settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini, probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi
chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli, ma state rubando
loro il futuro davanti agli occhi.” “Se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema, significa che dobbiamo cambiarlo.
Non siamo venuti qui per pregare i leader di occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete ad ignorarci. Voi non
avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o
no. Il vero potere appartiene alla gente”.
Stiamo sfogliando le nuove pagine di storia, la storia 3.0, che ci parla di nuovi bisogni, di nuove necessità, di nuove emergenze.
Stiamo assistendo ad un film del genere catastrofico, con isole di plastica che galleggiano nel Pacifico, e che misurano tre volte la
Francia, e con capodogli che si spiaggiano soffocati da ventitré chili di plastica nello stomaco. Solo che tutto questo non è un film,
e noi non ne dobbiamo essere inermi spettatori.
Questo è l’imperativo che punge, e crea malessere, anche se non abbiamo più quindici anni, e le trecce non le portiamo da un
pezzo.
E allora un bel giorno ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “Facciamo qualcosa?” Noi siamo tante piccole voci, ma insieme
possiamo iniziare a seminare qualcosa, e dal germe – si sa - nasce la pianta.
1a. Descrizione soluzione. Premessa 2.
Chi di noi non ha mai sentito parlare del Pokemon Go? Sono impazziti in tanti per quel giochino virtuale, come ipnotizzati da
mappe che vedevano solo i giocatori, con lo sguardo fisso sullo schermo dello smartphone, a incuriosire i passanti che
incrociavano il loro cammino, ai quali sembravano strane creature alla ricerca di qualcosa.
E quel qualcosa di insolito, divertente, affascinante che il gioco attivava, era la realtà aumentata.
1b. Descrizione soluzione. Premessa 3.
“Ogni favola è un gioco”, cantava Bennato, e ogni luogo è un racconto.
Ed è un bel racconto, il nostro, pieno di tante cose: un “pieno”, appunto, di esperienze da condividere con il nostro pubblico di
fruitori: i cittadini.
Possiamo dire - senza rischiare di apparire megalomani – che l’INPS è a casa di ognuno di noi. In ogni famiglia. Prima, durante e
dopo la nostra nascita. Prima, durante e oltre la nostra morte. Sempre. Con noi.
Dunque, alzi la mano chi non ha mai avuto bisogno di recarsi a un nostro sportello. Beh, è stato fortunato. Perché ne fruiamo
anche noi. Certo, per noi è più facile, almeno non dobbiamo fare la fila. Ma quanto tempo può durare una fila? E la gente, come lo
passa quel tempo? Si annoia? O si stanca? Si innervosisce, forse… Oppure aspetta pazientemente il suo turno, come quando va
dal medico?
Su una cosa siamo tutti d’accordo: il tempo è prezioso. E va ottimizzato. Sul tempo bisogna costruire. Investire. Trasformare. Una
risorsa scarsa, in un valore aggiunto, e diverso.
E allora, ci abbiamo ragionato, e abbiamo cercato di trovare delle risposte a queste domande. Ma non delle risposte qualunque.
Delle risposte intelligenti. O intellegibili. Fate voi. La radice è la stessa.
“Unire i puntini”, “connecting the dots”, diceva Steve Jobs, che di idee e di innovazione se ne intendeva.
Tutto è nato dall’osservazione. Partiamo.
4. Descrizione dei destinatari della misura e (3.) dei bisogni che si intende soddisfare
Lo scopo dell’idea progettuale è connesso con il tempo, e con il rispetto.
Con il tempo perché? Con il rispetto perché?
Ma anche: con il tempo di chi? Con il rispetto per cosa?
A premesse un po’ teatrali devono corrispondere – ci rendiamo conto – effetti speciali conseguenti.
E allora raccontiamo la nostra idea progettuale rispondendo alle vostre facce dubbiose e ai vostri sguardi giustamente interrogativi.
Il tempo di cui parliamo è quello dei cittadini che si recano presso i nostri uffici in cerca di risposte ai loro problemi in materia di
previdenza, ma anche – sempre più – in materia di assistenza, poiché il ruolo dell’Istituto ha subìto un profondo mutamento col
passare degli anni.
Il rispetto è quello nei confronti di una nuova cultura ambientale e di educazione e promozione della cultura della legalità.
Il (nuovo) ruolo che qui si vuole rivendicare è quello – privilegiato – di traino culturale, di sollecitatore di stimoli e reazioni spontanee
della comunità con cui interagiamo.
Cultura deriva il suo nome (e il suo significato) da coltivare: noi speriamo di coltivare un messaggio e di diffondere dei contenuti
che facciano pensare.
Questa l’idea. Il gioco diventa percorso. Il tempo diventa investimento.
Il cittadino che si reca in uno degli uffici INPS della Sardegna, cosa fa? Prende il suo numeretto, si siede e aspetta (più o meno)
pazientemente che arrivi il suo turno. Attendere, prego. Sbuffa? Forse. Si guarda intorno? Anche. Ma il nostro è un utente 3.0, e ha
scaricato la nostra app. Punta lo smartphone davanti a sé, e all’improvviso lui vede. Vede i percorsi che gli abbiamo organizzato,
l’accoglienza diventa un piacevole intrattenersi: è curioso di saperne di più.
Vuole giocare al nostro gioco. Certo, fino a quando questo gioco sarà necessario; fino a quando questo gioco non sarà superato da
nuove possibilità, che non vedranno più il cittadino costretto a fare la fila ai nostri sportelli.
I NOSTRI DUBBI
Al momento dell’iscrizione della nostra idea progettuale abbiamo avuto dei dubbi di “inquadramento”, in relazione all’ambito di
riferimento del Premio. Infatti il progetto è un unicum, ma le sue applicazioni possono essere molteplici.
In particolare, in questa sede vogliamo raccontarvi due aspetti, ugualmente importanti, la cui rilevanza ben si sposa con la missione
del nostro Istituto, e – ci pare – con quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda 2030, in un’ottica di comune sviluppo sostenibile, non
più, oltremodo, rinviabile.
Dunque, dicevamo, i due sviluppi che di seguito descriveremo estendono la loro sfera di influenza, rispettivamente, nell’ambito 6:
“Giustizia, trasparenza, partecipazione e partenariati” e nell’ambito 1: “Ambiente, energia, capitale naturale”. Per ragioni di coerenza
con lo spirito che ci ha mosso a partecipare per rendere conosciuta la nostra idea, abbiamo deciso di iscrivere la stessa nell’ambito
6, la cui SDGs di riferimento, peraltro, è descritta da parole potenti, e bellissime: Pace, giustizia e istituzioni solide; Partnership per
gli obiettivi. E sintesi estrema del tutto -: Comunicazione.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Innanzitutto vorremmo presentarci: noi siamo il team regionale della Comunicazione dell’I.N.P.S. Sardegna. Siamo molto diversi fra
noi, anzi: non potremmo essere più diversi di così!, ma proprio in virtù del valore delle differenze, le nostre idee – che spesso
entrano in collisione in ragione delle diversità di pensiero – da quelle stesse diversità prendono forza, e si colorano delle attitudini e
dei punti di vista di ognuno. Siamo una dirigente che da grande voleva fare la giornalista, un informatico applicato ai processi
comunicativi e la responsabile regionale del team “relazioni con il pubblico”, capitanati da un Direttore donna, aperta ai contributi di
tutti e un po’ – buon per noi – visionaria, che mette gambe e voce ai nostri progetti e al nostro “sentire”, a volte – ce ne rendiamo
conto – un po’ folle.
Dunque, le competenze di noi componenti sono le più disparate e varie: ma proprio in questo sta la nostra ricchezza.
IN COSA CONSISTE LA NOSTRA IDEA
Fatte le doverose presentazioni, è arrivato il momento di sciogliere i dubbi iniziali e di raccontarvi le applicazioni del nostro progetto
e le due interazioni principali che possono – a buon titolo – essere ricomprese negli ambiti poc’anzi citati.
La prima interazione ha a che fare con l’impiego del tempo di attesa del cittadino che si reca presso uno sportello I.N.P.S. in
un’attività piacevole – è quello che auspichiamo – e, in un certo senso, didattica: la realizzazione di una sala d’attesa multimediale.
L’investimento è minimo: è sufficiente riservare uno spazio - all’interno di quello destinato all’accoglienza del pubblico - alla posa in
essere di semplici pannelli in plexiglas, che, una volta inquadrati dagli smartphone dotati del programma di lettura dei Qr code,
ossia i quadratini neri contenenti dei codici a barre, consentono di accedere a percorsi interattivi con il rimando a immagini o
informazioni virtuali: la realtà consueta si sovrappone a un altro tipo di realtà, diversa e tridimensionale.
Ogni luogo è un racconto, dicevamo prima. E noi vogliamo condividere, mettere in comune, comunicare, appunto, il nostro
racconto, i nostri luoghi, la nostra storia, che poi è la storia di un grande Istituto, che fa parte della vita di ciascuno di noi. Vogliamo
far conoscere ai nostri utenti quello che facciamo, renderli partecipi dei percorsi virtuali pensati per loro, per informare e diffondere
quelle informazioni, che non sempre e non solo sono informazioni di servizio, ma illustrano - con il potere delle immagini e della
parola – tutti gli eventi che vedono per protagonista l’Istituto e i suoi “operai”.
I percorsi saranno suddivisi per tematiche: si andrà dal settore pensionistico a quello degli ammortizzatori sociali (un esempio per
tutti, la sezione relativa al reddito di cittadinanza, con le istruzioni per l’uso, la normativa in essere, come pure l’elenco completo dei
CAF e degli uffici postali presso cui recarsi), dal settore delle aziende a quello delle prestazioni assistenziali, come le invalidità
civili, al sanitario.
Ma per coloro che desiderano conoscere meglio le attività in campo, sarà anche possibile ascoltare le video-interviste del personale
che le ha realizzate, mentre, per chi è curioso di apprendere i dati riportati nei resoconti annuali delle attività della regione, saranno
accessibili passaggi scelti dei nostri Bilanci sociali, così come passi di convegni e dibattiti in cui il nostro Istituto è rappresentato a
livello locale.
Il cittadino scoprirà ben presto che l’I.N.P.S. ha a cuore il ruolo sociale, politico ed economico della donna; che è in prima linea
nella lotta per l’emancipazione femminile e combatte apertamente il femminicidio; che apre le porte alla cultura partecipando alla
Fiera del libro e premiando le migliori opere inedite dei suoi dipendenti; che fa proprie le battaglie in difesa e a tutela della legalità,
ovunque combattute; che realizza il museo virtuale delle opere d’arte presenti nelle sue sedi sul territorio, e ne apre le porte ai
cittadini con un semplice click.
Ci piace pensare che il miglior partenariato tra tutti quelli possibili sia quello con il proprio pubblico, che poi è la cittadinanza tutta,
la quale – rispetto al passato – è educata e consapevole dell’esercizio dei propri diritti, incluso quello primario di essere informata.
Di poter esercitare le proprie scelte in maniera consapevole. Di poter contribuire a migliorare il servizio che offriamo con valutazioni
e suggerimenti di pubblica utilità.
Cultura, educazione, non sono soltanto parole, con un bel suono, e nulla più.
Cultura è l’acquisizione di un patrimonio immateriale, la manifestazione di un processo evolutivo di adattamento alle mutate e
mutabili situazioni ambientali: è un percorso di crescita connaturato nell’uomo.
E insieme – e oltre – alla realizzazione della sala d’attesa multimediale, la nostra idea accoglie, fino ad abbracciarla, la realtà
aumentata, un’esperienza sensoriale con finalità di educazione ecologista multiforme.
Con il servizio integrato nella app INPSmobile, all’interno di un progetto di comunicazione condiviso, si consentirà agli utenti di
aprire le finestre sul nostro impegno ambientale, facendo loro virtualmente visitare il percorso EcoINPS pensato e realizzato
all’interno delle sedi. Puntando lo smartphone davanti a noi, appariranno in 3D gli spazi ove sono ubicati i contenitori più vicini per
la raccolta differenziata dei rifiuti; inoltre, delle mappe virtuali illustreranno il percorso verso i distributori di acqua alla spina e le
macchinette in cui bicchieri e palette di plastica sono sostituiti da prodotti simili ma ecosostenibili, di ben altro impatto sull’ambiente.
La Realtà Aumentata farà virtualmente accedere anche alle terrazze delle sedi che ospitano già – o presto ospiteranno – impianti
fotovoltaici per la produzione di energia pulita.
Esperienze virtuali ed esperienze reali si fondono fino a varcare i confini e ad arrivare tra i banchi di scuola, ove con la tecnica
dello storytelling e del fumetto verranno insegnate l’educazione previdenziale, la cultura della legalità e il rispetto per l’ambiente e
per questo nostro Pianeta maltrattato, mentre – in omaggio alla campagna plasticless – la modulistica dell’Istituto recherà in calce
un breve messaggio a sostegno dello sviluppo sostenibile: “Contribuisci anche tu a rendere il nostro mondo più vivibile. L’I.N.P.S. a
sostegno dell’ambiente”.
5. Descrizione della tecnologia adottata e 6. Tempi di progetto
La tecnologia sottesa alla nostra idea progettuale è molto semplice, e di uso comune per quanto concerne la realizzazione della
sala d’attesa multimediale, poiché essa si basa essenzialmente sull’utilizzo dell’applicazione che legge i Qr code, presente in quasi
tutti gli smartphone, o, in difetto, scaricabile gratuitamente dal web. Di conseguenza i tempi di “lancio” del progetto possono essere
immediati. La tecnologia esiste già: ciò che manca ancora è un uso accorto e mirato delle potenzialità del suo utilizzo. Ciò che
finora è mancata è l’idea. Il mettere la scienza al servizio della cultura e dell’arricchimento ad essa innato.
Un po’ più complesso, ma non troppo di più, è il percorso legato all’utilizzo della realtà aumentata, prestata ad illustrare i passi che
conducono ad una nuova e più “pulita” coscienza ambientale.
Si tratta, in questo caso, di realizzare una app che – anche senza i visori, ma con il semplice movimento dello smartphone –
consenta di fruire di immagini tridimensionali sovrapposte e arricchisca la percezione sensoriale del fruitore naturale di esse.
Tecnologia in prestito alla realtà aumentata e tempi di realizzazione, dunque, sono intimamente connessi, ma per niente
insuperabili. La RA è già presente nei percorsi museali e nei siti archeologici e storici più famosi della Capitale, ad esempio. Tarda,
però, inspiegabilmente – forse perché se ne sottovalutano le implicazioni – a consolidare la propria presenza nei settori della
Pubblica amministrazione estranei al mondo dell’arte.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari)
I costi della traduzione in essere dell’idea progettuale saranno necessariamente ridotti, poiché sarà possibile avvalersi delle
professionalità di tipo informatico, presenti in Istituto, per quanto concerne lo sviluppo di una sezione dedicata alla Realtà
Aumentata all’interno dell’app INPSmobile. Il costo sotteso all’acquisto dei pannelli in plexiglas è certamente contenuto e non
significativo, se si tiene presente che – a fronte di un esborso minimo – l’investimento ricercato è quello, ben più importante, della
trasmissione di un messaggio culturale ampio e trasversale, destinato alle generazioni giovani e meno giovani, liberali e non,
ecologiste come anche a quelle tiepide di fronte alle campagne di sensibilizzazione relative ai temi ambientali.
Poiché non la sola bellezza salverà il mondo, ma anche la cultura della legalità e del rispetto per i luoghi che abitiamo.
CONCLUSIONI
PRIMA DI TUTTO, L’UOMO. (N. HIKMET) (l’ultima lettera a suo figlio)
Non vivere su questa terra
Come un inquilino o un villeggiante.
Vivi in questo mondo
Come se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano, al mare, alla terra,
Ma soprattutto credi nell’uomo.
Ama la nuvola, la machina, il libro,
Ma prima di tutto, ama l’uomo.
Senti la tristezza
Del ramo che si secca,
Del pianeta che si spegne,
Dell’animale infermo,
Ma innanzitutto, la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestri
Ti diano la gioia,
Che l’ombra e la luce
Ti diano la gioia,
Che le quattro stagioni
Ti diano la gioia,
Ma che soprattutto l’Uomo
Ti dia a piene mani
La gioia.
Dedicato a tutti coloro che hanno il coraggio di perseguire un ideale.

Weitere ähnliche Inhalte

Ähnlich wie Premio pa sostenibile_2019_template_word inps sardegna ultima

#design nel mondo nuovo: un manuale personale
#design nel mondo nuovo: un manuale personale#design nel mondo nuovo: un manuale personale
#design nel mondo nuovo: un manuale personaleWhoami_edu
 
16 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 616 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 6Paolo Micunco
 
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)
Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)ilfattoquotidiano.it
 
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)
Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)ilfattoquotidiano.it
 
Righetto.Essere digitali non Computercentrici
Righetto.Essere digitali non ComputercentriciRighetto.Essere digitali non Computercentrici
Righetto.Essere digitali non ComputercentriciGiorgio Jannis
 
Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...
Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...
Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...Istituto nazionale di statistica
 
Dott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solving
Dott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solvingDott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solving
Dott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solvingCarlo Cremaschi
 
Kolbe 2012 ven20gennaio_ok
Kolbe 2012 ven20gennaio_okKolbe 2012 ven20gennaio_ok
Kolbe 2012 ven20gennaio_okmacripur
 
Premio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTA
Premio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTAPremio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTA
Premio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTAGiorgiaConversi
 
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
 
50 cose da fare prima di compiere 12 anni
50 cose da fare prima di compiere 12 anni50 cose da fare prima di compiere 12 anni
50 cose da fare prima di compiere 12 anniRoberta Franceschetti
 
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdfBrochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdfValentina Serri
 

Ähnlich wie Premio pa sostenibile_2019_template_word inps sardegna ultima (20)

#design nel mondo nuovo: un manuale personale
#design nel mondo nuovo: un manuale personale#design nel mondo nuovo: un manuale personale
#design nel mondo nuovo: un manuale personale
 
Trova la tua alternativa
Trova la tua alternativaTrova la tua alternativa
Trova la tua alternativa
 
16 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 616 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 6
 
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)
Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (2)
 
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)
Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)Niente restera come prima   associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)
Niente restera come prima associazione gianroberto casaleggio 2020 - 1 (1)
 
Righetto.Essere digitali non Computercentrici
Righetto.Essere digitali non ComputercentriciRighetto.Essere digitali non Computercentrici
Righetto.Essere digitali non Computercentrici
 
Pagine da joy of moving
Pagine da joy of movingPagine da joy of moving
Pagine da joy of moving
 
Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...
Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...
Come spiego a un bambino o a un adulto che la statistica è importante? - di R...
 
CRISI E LAVORO: hai un piano B?
CRISI E LAVORO: hai un piano B?CRISI E LAVORO: hai un piano B?
CRISI E LAVORO: hai un piano B?
 
Dott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solving
Dott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solvingDott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solving
Dott.ssa Toni - Il linguaggio e le tecniche di problem solving
 
Kolbe 2012 ven20gennaio_ok
Kolbe 2012 ven20gennaio_okKolbe 2012 ven20gennaio_ok
Kolbe 2012 ven20gennaio_ok
 
Premio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTA
Premio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTAPremio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTA
Premio pa sostenibile e resiliente 2021-VENTITRENTA
 
Catalog of the fair
Catalog of the fair Catalog of the fair
Catalog of the fair
 
Catalogo Fiera - V201001
Catalogo Fiera - V201001Catalogo Fiera - V201001
Catalogo Fiera - V201001
 
Catalogo della Fiera - V200915
Catalogo della Fiera - V200915Catalogo della Fiera - V200915
Catalogo della Fiera - V200915
 
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico
 
50 cose da fare prima di compiere 12 anni
50 cose da fare prima di compiere 12 anni50 cose da fare prima di compiere 12 anni
50 cose da fare prima di compiere 12 anni
 
Message Of Founders It[1]
Message Of Founders It[1]Message Of Founders It[1]
Message Of Founders It[1]
 
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdfBrochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
 
NewSton 21-01-2013
NewSton 21-01-2013NewSton 21-01-2013
NewSton 21-01-2013
 

Premio pa sostenibile_2019_template_word inps sardegna ultima

  • 1. Documento di approfondimento della soluzione: L’INPS E LA REALTA’ AUMENTATA AL SERVIZIO DEL CITTADINO E DELL’AMBIENTE 1. Descrizione soluzione. Premessa 1. Immaginate una ragazzina con le trecce. Immaginate che sia profondamente triste, e profondamente seria. Immaginate che ogni venerdì decida di non andare a scuola e manifesti per il futuro del suo Pianeta seduta sulla scalinata del Parlamento del suo Paese. Una protesta muta, e al tempo stesso assordante. Un silenzio che fa più rumore di un ordigno che deflagra, e uno sguardo severo, di profonda preoccupazione, totalmente colpevolizzante. E ora, immaginate quella stessa ragazzina in piedi davanti a un microfono, a parlare ai grandi della Terra: “Non voglio il vostro aiuto”, dice. “Non voglio che siate senza speranza. Voglio che andiate in panico, per sentire la paura che provo ogni giorno. Occorre agire immediatamente per il clima, come se la vostra casa fosse in fiamme”. “Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini, probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.” “Se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema, significa che dobbiamo cambiarlo. Non siamo venuti qui per pregare i leader di occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete ad ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alla gente”. Stiamo sfogliando le nuove pagine di storia, la storia 3.0, che ci parla di nuovi bisogni, di nuove necessità, di nuove emergenze. Stiamo assistendo ad un film del genere catastrofico, con isole di plastica che galleggiano nel Pacifico, e che misurano tre volte la Francia, e con capodogli che si spiaggiano soffocati da ventitré chili di plastica nello stomaco. Solo che tutto questo non è un film, e noi non ne dobbiamo essere inermi spettatori. Questo è l’imperativo che punge, e crea malessere, anche se non abbiamo più quindici anni, e le trecce non le portiamo da un pezzo. E allora un bel giorno ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “Facciamo qualcosa?” Noi siamo tante piccole voci, ma insieme possiamo iniziare a seminare qualcosa, e dal germe – si sa - nasce la pianta. 1a. Descrizione soluzione. Premessa 2. Chi di noi non ha mai sentito parlare del Pokemon Go? Sono impazziti in tanti per quel giochino virtuale, come ipnotizzati da mappe che vedevano solo i giocatori, con lo sguardo fisso sullo schermo dello smartphone, a incuriosire i passanti che incrociavano il loro cammino, ai quali sembravano strane creature alla ricerca di qualcosa. E quel qualcosa di insolito, divertente, affascinante che il gioco attivava, era la realtà aumentata. 1b. Descrizione soluzione. Premessa 3. “Ogni favola è un gioco”, cantava Bennato, e ogni luogo è un racconto. Ed è un bel racconto, il nostro, pieno di tante cose: un “pieno”, appunto, di esperienze da condividere con il nostro pubblico di fruitori: i cittadini. Possiamo dire - senza rischiare di apparire megalomani – che l’INPS è a casa di ognuno di noi. In ogni famiglia. Prima, durante e dopo la nostra nascita. Prima, durante e oltre la nostra morte. Sempre. Con noi.
  • 2. Dunque, alzi la mano chi non ha mai avuto bisogno di recarsi a un nostro sportello. Beh, è stato fortunato. Perché ne fruiamo anche noi. Certo, per noi è più facile, almeno non dobbiamo fare la fila. Ma quanto tempo può durare una fila? E la gente, come lo passa quel tempo? Si annoia? O si stanca? Si innervosisce, forse… Oppure aspetta pazientemente il suo turno, come quando va dal medico? Su una cosa siamo tutti d’accordo: il tempo è prezioso. E va ottimizzato. Sul tempo bisogna costruire. Investire. Trasformare. Una risorsa scarsa, in un valore aggiunto, e diverso. E allora, ci abbiamo ragionato, e abbiamo cercato di trovare delle risposte a queste domande. Ma non delle risposte qualunque. Delle risposte intelligenti. O intellegibili. Fate voi. La radice è la stessa. “Unire i puntini”, “connecting the dots”, diceva Steve Jobs, che di idee e di innovazione se ne intendeva. Tutto è nato dall’osservazione. Partiamo. 4. Descrizione dei destinatari della misura e (3.) dei bisogni che si intende soddisfare Lo scopo dell’idea progettuale è connesso con il tempo, e con il rispetto. Con il tempo perché? Con il rispetto perché? Ma anche: con il tempo di chi? Con il rispetto per cosa? A premesse un po’ teatrali devono corrispondere – ci rendiamo conto – effetti speciali conseguenti. E allora raccontiamo la nostra idea progettuale rispondendo alle vostre facce dubbiose e ai vostri sguardi giustamente interrogativi. Il tempo di cui parliamo è quello dei cittadini che si recano presso i nostri uffici in cerca di risposte ai loro problemi in materia di previdenza, ma anche – sempre più – in materia di assistenza, poiché il ruolo dell’Istituto ha subìto un profondo mutamento col passare degli anni. Il rispetto è quello nei confronti di una nuova cultura ambientale e di educazione e promozione della cultura della legalità. Il (nuovo) ruolo che qui si vuole rivendicare è quello – privilegiato – di traino culturale, di sollecitatore di stimoli e reazioni spontanee della comunità con cui interagiamo. Cultura deriva il suo nome (e il suo significato) da coltivare: noi speriamo di coltivare un messaggio e di diffondere dei contenuti che facciano pensare. Questa l’idea. Il gioco diventa percorso. Il tempo diventa investimento. Il cittadino che si reca in uno degli uffici INPS della Sardegna, cosa fa? Prende il suo numeretto, si siede e aspetta (più o meno) pazientemente che arrivi il suo turno. Attendere, prego. Sbuffa? Forse. Si guarda intorno? Anche. Ma il nostro è un utente 3.0, e ha scaricato la nostra app. Punta lo smartphone davanti a sé, e all’improvviso lui vede. Vede i percorsi che gli abbiamo organizzato, l’accoglienza diventa un piacevole intrattenersi: è curioso di saperne di più. Vuole giocare al nostro gioco. Certo, fino a quando questo gioco sarà necessario; fino a quando questo gioco non sarà superato da nuove possibilità, che non vedranno più il cittadino costretto a fare la fila ai nostri sportelli. I NOSTRI DUBBI Al momento dell’iscrizione della nostra idea progettuale abbiamo avuto dei dubbi di “inquadramento”, in relazione all’ambito di riferimento del Premio. Infatti il progetto è un unicum, ma le sue applicazioni possono essere molteplici. In particolare, in questa sede vogliamo raccontarvi due aspetti, ugualmente importanti, la cui rilevanza ben si sposa con la missione del nostro Istituto, e – ci pare – con quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda 2030, in un’ottica di comune sviluppo sostenibile, non più, oltremodo, rinviabile.
  • 3. Dunque, dicevamo, i due sviluppi che di seguito descriveremo estendono la loro sfera di influenza, rispettivamente, nell’ambito 6: “Giustizia, trasparenza, partecipazione e partenariati” e nell’ambito 1: “Ambiente, energia, capitale naturale”. Per ragioni di coerenza con lo spirito che ci ha mosso a partecipare per rendere conosciuta la nostra idea, abbiamo deciso di iscrivere la stessa nell’ambito 6, la cui SDGs di riferimento, peraltro, è descritta da parole potenti, e bellissime: Pace, giustizia e istituzioni solide; Partnership per gli obiettivi. E sintesi estrema del tutto -: Comunicazione. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Innanzitutto vorremmo presentarci: noi siamo il team regionale della Comunicazione dell’I.N.P.S. Sardegna. Siamo molto diversi fra noi, anzi: non potremmo essere più diversi di così!, ma proprio in virtù del valore delle differenze, le nostre idee – che spesso entrano in collisione in ragione delle diversità di pensiero – da quelle stesse diversità prendono forza, e si colorano delle attitudini e dei punti di vista di ognuno. Siamo una dirigente che da grande voleva fare la giornalista, un informatico applicato ai processi comunicativi e la responsabile regionale del team “relazioni con il pubblico”, capitanati da un Direttore donna, aperta ai contributi di tutti e un po’ – buon per noi – visionaria, che mette gambe e voce ai nostri progetti e al nostro “sentire”, a volte – ce ne rendiamo conto – un po’ folle. Dunque, le competenze di noi componenti sono le più disparate e varie: ma proprio in questo sta la nostra ricchezza. IN COSA CONSISTE LA NOSTRA IDEA Fatte le doverose presentazioni, è arrivato il momento di sciogliere i dubbi iniziali e di raccontarvi le applicazioni del nostro progetto e le due interazioni principali che possono – a buon titolo – essere ricomprese negli ambiti poc’anzi citati. La prima interazione ha a che fare con l’impiego del tempo di attesa del cittadino che si reca presso uno sportello I.N.P.S. in un’attività piacevole – è quello che auspichiamo – e, in un certo senso, didattica: la realizzazione di una sala d’attesa multimediale. L’investimento è minimo: è sufficiente riservare uno spazio - all’interno di quello destinato all’accoglienza del pubblico - alla posa in essere di semplici pannelli in plexiglas, che, una volta inquadrati dagli smartphone dotati del programma di lettura dei Qr code, ossia i quadratini neri contenenti dei codici a barre, consentono di accedere a percorsi interattivi con il rimando a immagini o informazioni virtuali: la realtà consueta si sovrappone a un altro tipo di realtà, diversa e tridimensionale. Ogni luogo è un racconto, dicevamo prima. E noi vogliamo condividere, mettere in comune, comunicare, appunto, il nostro racconto, i nostri luoghi, la nostra storia, che poi è la storia di un grande Istituto, che fa parte della vita di ciascuno di noi. Vogliamo far conoscere ai nostri utenti quello che facciamo, renderli partecipi dei percorsi virtuali pensati per loro, per informare e diffondere quelle informazioni, che non sempre e non solo sono informazioni di servizio, ma illustrano - con il potere delle immagini e della parola – tutti gli eventi che vedono per protagonista l’Istituto e i suoi “operai”. I percorsi saranno suddivisi per tematiche: si andrà dal settore pensionistico a quello degli ammortizzatori sociali (un esempio per tutti, la sezione relativa al reddito di cittadinanza, con le istruzioni per l’uso, la normativa in essere, come pure l’elenco completo dei CAF e degli uffici postali presso cui recarsi), dal settore delle aziende a quello delle prestazioni assistenziali, come le invalidità civili, al sanitario. Ma per coloro che desiderano conoscere meglio le attività in campo, sarà anche possibile ascoltare le video-interviste del personale che le ha realizzate, mentre, per chi è curioso di apprendere i dati riportati nei resoconti annuali delle attività della regione, saranno accessibili passaggi scelti dei nostri Bilanci sociali, così come passi di convegni e dibattiti in cui il nostro Istituto è rappresentato a livello locale.
  • 4. Il cittadino scoprirà ben presto che l’I.N.P.S. ha a cuore il ruolo sociale, politico ed economico della donna; che è in prima linea nella lotta per l’emancipazione femminile e combatte apertamente il femminicidio; che apre le porte alla cultura partecipando alla Fiera del libro e premiando le migliori opere inedite dei suoi dipendenti; che fa proprie le battaglie in difesa e a tutela della legalità, ovunque combattute; che realizza il museo virtuale delle opere d’arte presenti nelle sue sedi sul territorio, e ne apre le porte ai cittadini con un semplice click. Ci piace pensare che il miglior partenariato tra tutti quelli possibili sia quello con il proprio pubblico, che poi è la cittadinanza tutta, la quale – rispetto al passato – è educata e consapevole dell’esercizio dei propri diritti, incluso quello primario di essere informata. Di poter esercitare le proprie scelte in maniera consapevole. Di poter contribuire a migliorare il servizio che offriamo con valutazioni e suggerimenti di pubblica utilità. Cultura, educazione, non sono soltanto parole, con un bel suono, e nulla più. Cultura è l’acquisizione di un patrimonio immateriale, la manifestazione di un processo evolutivo di adattamento alle mutate e mutabili situazioni ambientali: è un percorso di crescita connaturato nell’uomo. E insieme – e oltre – alla realizzazione della sala d’attesa multimediale, la nostra idea accoglie, fino ad abbracciarla, la realtà aumentata, un’esperienza sensoriale con finalità di educazione ecologista multiforme. Con il servizio integrato nella app INPSmobile, all’interno di un progetto di comunicazione condiviso, si consentirà agli utenti di aprire le finestre sul nostro impegno ambientale, facendo loro virtualmente visitare il percorso EcoINPS pensato e realizzato all’interno delle sedi. Puntando lo smartphone davanti a noi, appariranno in 3D gli spazi ove sono ubicati i contenitori più vicini per la raccolta differenziata dei rifiuti; inoltre, delle mappe virtuali illustreranno il percorso verso i distributori di acqua alla spina e le macchinette in cui bicchieri e palette di plastica sono sostituiti da prodotti simili ma ecosostenibili, di ben altro impatto sull’ambiente. La Realtà Aumentata farà virtualmente accedere anche alle terrazze delle sedi che ospitano già – o presto ospiteranno – impianti fotovoltaici per la produzione di energia pulita. Esperienze virtuali ed esperienze reali si fondono fino a varcare i confini e ad arrivare tra i banchi di scuola, ove con la tecnica dello storytelling e del fumetto verranno insegnate l’educazione previdenziale, la cultura della legalità e il rispetto per l’ambiente e per questo nostro Pianeta maltrattato, mentre – in omaggio alla campagna plasticless – la modulistica dell’Istituto recherà in calce un breve messaggio a sostegno dello sviluppo sostenibile: “Contribuisci anche tu a rendere il nostro mondo più vivibile. L’I.N.P.S. a sostegno dell’ambiente”. 5. Descrizione della tecnologia adottata e 6. Tempi di progetto La tecnologia sottesa alla nostra idea progettuale è molto semplice, e di uso comune per quanto concerne la realizzazione della sala d’attesa multimediale, poiché essa si basa essenzialmente sull’utilizzo dell’applicazione che legge i Qr code, presente in quasi tutti gli smartphone, o, in difetto, scaricabile gratuitamente dal web. Di conseguenza i tempi di “lancio” del progetto possono essere immediati. La tecnologia esiste già: ciò che manca ancora è un uso accorto e mirato delle potenzialità del suo utilizzo. Ciò che finora è mancata è l’idea. Il mettere la scienza al servizio della cultura e dell’arricchimento ad essa innato. Un po’ più complesso, ma non troppo di più, è il percorso legato all’utilizzo della realtà aumentata, prestata ad illustrare i passi che conducono ad una nuova e più “pulita” coscienza ambientale. Si tratta, in questo caso, di realizzare una app che – anche senza i visori, ma con il semplice movimento dello smartphone – consenta di fruire di immagini tridimensionali sovrapposte e arricchisca la percezione sensoriale del fruitore naturale di esse. Tecnologia in prestito alla realtà aumentata e tempi di realizzazione, dunque, sono intimamente connessi, ma per niente
  • 5. insuperabili. La RA è già presente nei percorsi museali e nei siti archeologici e storici più famosi della Capitale, ad esempio. Tarda, però, inspiegabilmente – forse perché se ne sottovalutano le implicazioni – a consolidare la propria presenza nei settori della Pubblica amministrazione estranei al mondo dell’arte. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) I costi della traduzione in essere dell’idea progettuale saranno necessariamente ridotti, poiché sarà possibile avvalersi delle professionalità di tipo informatico, presenti in Istituto, per quanto concerne lo sviluppo di una sezione dedicata alla Realtà Aumentata all’interno dell’app INPSmobile. Il costo sotteso all’acquisto dei pannelli in plexiglas è certamente contenuto e non significativo, se si tiene presente che – a fronte di un esborso minimo – l’investimento ricercato è quello, ben più importante, della trasmissione di un messaggio culturale ampio e trasversale, destinato alle generazioni giovani e meno giovani, liberali e non, ecologiste come anche a quelle tiepide di fronte alle campagne di sensibilizzazione relative ai temi ambientali. Poiché non la sola bellezza salverà il mondo, ma anche la cultura della legalità e del rispetto per i luoghi che abitiamo. CONCLUSIONI PRIMA DI TUTTO, L’UOMO. (N. HIKMET) (l’ultima lettera a suo figlio) Non vivere su questa terra Come un inquilino o un villeggiante. Vivi in questo mondo Come se fosse la casa di tuo padre. Credi al grano, al mare, alla terra, Ma soprattutto credi nell’uomo. Ama la nuvola, la machina, il libro, Ma prima di tutto, ama l’uomo. Senti la tristezza Del ramo che si secca, Del pianeta che si spegne, Dell’animale infermo, Ma innanzitutto, la tristezza dell’uomo. Che tutti i beni terrestri Ti diano la gioia, Che l’ombra e la luce Ti diano la gioia, Che le quattro stagioni Ti diano la gioia, Ma che soprattutto l’Uomo Ti dia a piene mani La gioia. Dedicato a tutti coloro che hanno il coraggio di perseguire un ideale.