Un altro dei libri di Stephen King prende forma sul grande schermo: questa è la volta di Pet Sematary, la misteriosa storia dlella famiglia che ha giocato con la vita di uomini e animali.
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Pet sematary recensione : forse ci siamo!
1. Gabriele Bellè May 19,
2019
Pet Sematary recensione: forse ci siamo!
Pet Sematary recensione: forse ci siamo!
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Dopo il successo di IT, un altro film tratto da un libro di Stephen King sembra essere riuscito.
Nonostante ci siano diversi problemi nella produzione del film (nemmeno troppo), il lavoro è
venuto sicuramente abbastanza bene. Erano diversi anni che non si vedeva un horror così
convincente. Certo, non aspettarti di saltare dalla poltrona del cinema, ma per buona parte
del film ho avuto un po’ di ansia e brividi. Visto da casa non sarà di certo lo stesso, perciò ti
consiglio di vederlo esclusivamente al cinema.
Trama
Il film narra la storia del Dr. Creed e della sua famiglia. La famiglia si trasferisce in una zona
rurale del Maine per trovare un po’ di tranquillità e trovare rifugio dai ritmi serrati del
lavoro. Sin da subito è chiaro che la tranquillità tanto desiderata è ben lontana dalle vite dei
protagonisti. Strani avvenimenti, boschi inquietanti e il misterioso vicino di casa faranno
parte della quotidianità dei personaggi. La storia, tuttavia, non tarda a diventare più cupa
che mai. Dopo la morte del gatto di Ellie, la figlia più grande, una serie di azioni e
conseguenze di esse faranno degenerare la storia in un modo che solo Stephen King poteva
pensare.
1/4
2. Regia e ambientazione
Dal punto di vista puramente registico la pellicola è interessante. Brilla su tutti John
Lithgow, l’attore che interpreta il misterioso vicino di casa. Si cala perfettamente nella parte,
riesce a lasciare quella sensazione di inquietudine che accompagna lo spettatore per tutto il
film, dalla sua apparizione al finale.
L’ambientazione, invece, è ciò che più ci fa capire che si tratta di una storia uscita dal
genio di Stephen King. La casa situata nella zona rurale, i boschi cupi sia di giorno che di
notte, i personaggi che si evolvono e crescono fino a decadere. Insomma, la presenza di
Stephen King è palese ed è resa nel modo giusto.
Jud (John Lithgow) e Ellie ( Jetè Laurence) in una delle scene del film.
Aspetti negativi
Nonostante sia un film complessivamente positivo, Pet Sematary ha diverse problematiche
da sottolineare.
La prima menzione riguarda alcuni passaggi logici. Sappiamo bene che costruire un film
sulla base di un libro non è mai semplice e spesso si perdono molti particolari, ma non solo.
Nel caso della pellicola di Dennis Widmyer ci sono diversi passaggi che non vengono
spiegati, nè solo intuibili con il passare dei minuti di visione. Questo, secondo me, dal punto
di vista della scorrevolezza è un grosso problema.
Un altro aspetto da analizzare è quello dei dialoghi. Spesso, infatti, mi sono sembrati un po’
spenti, forzati e dubito fortemente che faccia parte di una scelta stilistica.
2/4
3. Lo svolgimento del rituale da parte dei bambini.
Conclusioni
Complessivamente il prodotto è positivo, anche se ci sono diverse cose che non mi hanno
convinto. Dal punto di vista stilistico il film rende bene, è un horror ben riuscito e secondo
me l’intento del regista era proprio quello: costruire un horror che funzioni. La presenza di
King c’è e si vede e questo è un altro aspetto da esaltare. Per il resto c’è da sottolineare
anche il fatto che Widmyer è solo agli albori della sua carriera, può permettersi certi errori. Il
nostro amico Dennis è sulla strada giusta, speriamo che non si perda!
Pet Sematary
Al cinema dal 9 Maggio 2019
3/4