Ci sono domande a cui dobbiamo saper rispondere nel modo più vero, ingaggiante ed efficace possibile. Questa storia di fiction lo racconta... con un importante invito in fondo!

2. Questa è la storia di un
giorno qualsiasi.
La sveglia è suonata,
Di un giorno qualsiasi.
La sveglia è suonata,

3. il caffè ha riempito
di odore caldo la
stanza, giù in strada
una macchina viene
accesa,
e parte.

4. Ti lavi, indossi l’abito
che hai scelto per gli
impegni di oggi,
prendi il cellulare, le
chiavi, apri la porta
ed esci.

5. Fuori, una densa nebbia ti avvolge.
Sembra di essere in un’altra dimensione,
c’è nell’aria quella sottile sensazione di
una crepa sul muro, che in silenzio si sta
allargando.

6. Arrivato al lavoro,
uno strano
personaggio
ti accosta.

7. Senza dire niente, ti porge una busta.
Il tuo cuore si ferma: quella busta l’hai già vista
consegnare ad altre persone.
Chi l’ha ricevuta non è più tornato,
chi è tornato, aveva strani poteri.
Quella è una “T.Q.”.

8. Con le mani che tremano,
rompi la carta.
Dentro c’è solo una mappa:
indica che devi entrare nel
padiglione B dell’azienda.
Tu sai che non esiste nessun
padiglione B.

9. A chi chiedere aiuto? Vuoi salire in ufficio, ma
una guardia ti sbarra l’ingresso.
Mentre arretri, ti sembra di sentire una voce:
“Scendi ancora più in basso”.

10. Rassegnato ti volti.
Hai un grattacielo
davanti, non c’era
fino a pochi minuti fa.
È il padiglione B.
La mappa indica
che devi entrarci.

11. Decidi di scappare.
Ma appena ti giri, vedi che tutto è sparito.
Non c’è più la tua macchina,
non ci sono cancelli, guardie, strade, alberi.
Il telefono non ha alcun segnale.
Il tempo è di sale. Il tuo sangue di ghiaccio.

12. Entri nel grattacielo, la porta alle spalle si chiude
con rumore di saracinesca. C’è solo una scala, che sale.

13. Poi un corridoio

14. e una scala che sale più in alto

15. infine, una stanza.

16. “Chi sei?”
Una voce rompe l’oscurità,
facendo tremare le pareti e i pavimenti.

17. Balbetti parole scomposte: il tuo nome,
la tua professione.
Non sai cosa rispondere.

18. “Come osi?”,
tuona la voce,
folgorando la
stanza.
“Hai una T.Q!
Dalle risposte
dipende la tua
stessa vita!”.

19. “Perché fai questo lavoro?”
Nell’ombra, qualcosa sta strisciando verso di te,
attratta dal calore che emana il tuo corpo sudato...

20. Più in fretta che puoi, descrivi il percorso di studi
che hai fatto, i ruoli, le tue competenze.

21. “Hai sbagliato ancora!
Hai diritto solo
a un’altra domanda!”.

22. “Cosa ti distingue dagli altri?”

23. La mente è confusa,
i pensieri si accavallano
uno sull’altro, cerchi parole
per dire qualcosa che, in fondo,
non sai neanche tu.
Apri la bocca, accenni a un inizio.
Ma ormai è troppo tardi.

24. La furia si scatena.
Ti precipita addosso.
Ti arrendi, hai la faccia per terra.
È la fine.

25. “Scendi ancora
più in basso...”

26. “Scendi ancora
più in basso...”

27. “Scendi ancora
più in basso...”

28. “Scendi ancora
più in basso...”

29. E, improvvisamente,
capisci.
“Più in basso” è: sotto, dentro,
in profondità.

30. È chi sei sotto ogni definizione.
È la tua storia.

31. Mentre riprendi
conoscenza e le forze
ti tornano, la luce nella
stanza diventa più calda.
I colpi sembrano
indebolirsi.

32. “T.Q”: The Question,
ha una sola
risposta. È racchiusa
nell’intreccio di
strade che hai
fatto, per essere
chi sei.

33. Ricordi, sogni,
motivazioni, si
chiariscono nella
tua mente.

34. La tua storia dice chi sei, cosa fai,
perché ti alzi al mattino, racconta
il valore che ti distingue dagli altri,
nella vita e sul lavoro.
Crea connessioni, ha potere e magia.

35. È ora di
raccontarla.

36. Storytelling Academy presenta:
“PERSONAL STORYBRANDING:
VALORIZZAZIONE, NARRAZIONE E
POSIZIONAMENTO
DELLA PROPRIA CORE-STORY”
WORK SHOP - Milano, 25-26 Giugno 2012
“Dalla conoscenza della propria evoluzione personale/professionale,
alla definizione di una narrazione autentica, chiara, potenziante e ingaggiante,
nel mondo dei mass-media”.
APERTURA LAVORI: Andrea Fontana
DOCENTI: Francesca Marchegiano, Helga Ogliari
www.storytellinglab.org