Il Giorno - Parenti, un'estate di teatro e successi
1. MILANO
MILANO
di Diego Vincenti
Parenti, un’estate di teatro e successi
sale(comesempre)apertee orasi riparte
Lascommessavintadi Andrée RuthShammah.Frai nomi dellanuova stagioneTimi,Gassmann,Haber e laMorante
«Non siamo solo corpo. Abbia-
mo bisogno di incontrarci, sta-
re insieme, vedere film su gran-
de schermo e andare a teatro,
non al supermercato. Pensare
il contrario, significa ridurre il
nostro essere uomini e donne.
Ma i teatri lavorano invece sul-
la completezza. Anche per que-
sto non bisogna far passare
l’idea che la cultura sia secon-
daria. È un pensiero offensi-
vo». Come non condividere le
parole di Andrée Ruth Sham-
mah. Perentoria nel rimettere il
teatro al centro del villaggio.
Forte anche del successo della
sua programmazione estiva:
4.200 ingressi nelle sale inter-
ne, 5.200 nell’arena dei Bagni
Misteriosi, 1500 a seguire I Ca-
mios nei paesini della provin-
cia.
Numeri importanti. Frutto di
circostanze e intuizioni. A parti-
re dagli spazi di cui può usufrui-
re il Franco Parenti, con l’unici-
tà en plein air delle piscine. Ma
il valore politico della program-
mazione degli ultimi mesi sta
soprattutto nella scelta di apri-
re anche le sale interne. Imme-
diatamente. Senza paura. E
non con una manciata di rea-
ding raffazzonati. Ma con pro-
getti (anche) corali e titoli per
buona parte di spessore. «Già
è difficile riempire una sala al
chiuso in estate - continua la di-
rettrice -, figurarsi in questo pe-
riodo. C’è dunque da capire le
ragioni della risposta del pub-
ragioni della risposta del pub-
blico. Non so se il motivo è che
c’eravamo solo noi o se magari
invece i risultati si sarebbero in
ogni caso moltiplicati per la cit-
tà. Certo è che le persone
aspettavano che ci fosse un
teatro aperto. Il ministero deve
dunque sostenerci per rimane-
re aperti, non chiusi. Abbiamo
il dovere di lavorare, parlare,
dare serenità». In realtà la pro-
posta teatrale metropolitana
ha avuto una sua complessità,
nonostante alcune rumorosissi-
me assenze. E diversi palcosce-
nici non sono venuti meno alla
propria responsabilità cultura-
le. Si pensi solo alle serate in
Triennale, ai tentativi del Picco-
lo, agli esperimenti nei cortili o
all’eterogeneo cartellone
dell’Estate Sforzesca, i cui risul-
tati raccontano di una stagione
altalenante ma positiva, con
300 spettatori in media a sera-
ta e il valore aggiunto di una
evidente attenzione a supporta-
re associazioni più piccine e
maestranze tecniche.
Il Franco Parenti ha però dimo-
strato che tutto questo è possi-
bile farlo di nuovo al chiuso, a
teatro. Certo riducendo le pol-
trone (saranno 380 in autunno,
grazie ai plexiglass) e seguen-
do in maniera meticolosa le
norme sanitarie. Ma si può fa-
re. A settembre gli ultimi ap-
puntamenti estivi, fra cui Lino
Guanciale giovedì 9 e il Sacre
di Susanna Beltrami con Lucia-
na Savignano. Da fine mese la
rassegna “Campo aperto”: da
“Black dick” con Alessandro
Berti a “Pandora”, nuova produ-
zione dei Gordi; da “Opera pa-
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :44
SUPERFICIE :37 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Di Diego Vincenti
2 settembre 2020 - Edizione Milano
2. Pandora, nuova produzione dei Gordi, sarà da fine mese al Franco Parenti
che ha rimesso il teatro al centro dell’attenzione dopo l’emergenza sanitaria
zione dei Gordi; da “Opera pa-
nica XL” a “Fammi un’altra do-
manda” di Gabrielli o “La ban-
ca dei sogni” di Domesticalchi-
mia. Mentre ancora in divenire
la prossima stagione, pur con
qualche certezza: Filippo Timi,
Alessandro Gassmann, Haber,
Laura Morante. Tutti al chiuso,
ovviamente. Tutti a teatro.
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