Puglia: il Turismo Intreccia Reti – 2^ Parte Casi di Successo del Turismo 2.0
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Successo del Turismo 2.0 | Formazione Turismo
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March 11, 2013
Primo Mercoledì di Ottobre, con Casi di Successo del Turismo 2.0, interviste mensili a
stakeholder del panorama dell’accoglienza italiana, rimandando alla prossima settimana il
nostro “Turismo 2.0 Navigando si impara”.
L’intervista odierna è anomala per ben due ragioni:
1. è corale, per dare spazio a un affresco policromoche ci descrive un territorio sotto diversi
punti di vista
2. ci fa tornare in una regione che abbiamo già visitato con l’intervista di settembre a Dino
Tabasso, presidente dell’Associazione Ospitalità Diffusa: la Puglia.
Prima di leggere l’intervista di oggi, lancia un’occhiata alle precedenti:
Muse Comunicazione oggi intervista:
1. Dr.ssa Marina Lalli, imprenditrice e Presidente di Confindustria – Sezione Turismo delle
Province di Bari e di Barletta – Andria – Trani
2. Dr Gianclaudio Pint o, consulente di strategia d’impresa
3. Nicola Dif ino, Fondatore del Fooding Club Social, artista, promotore ed organizzatore di
eventi
Iniziamo la nostra ricerca sull’evoluzione dell’Ospitalità in Puglia, incontrando la Dr.ssa Marina
Lalli, imprenditrice e Presidente di Confindustria – Sezione Turismo per Bari e Barletta – Andria
– Trani.
Muse Comunicazione: Intanto grazie per aver
accettato di condividere pensieri ed esperienze con
noi. Ci racconta qualcosa di lei e della sua attività
professionale?
Marina Lalli: Ho iniziato nel 2004 ad assumere un
ruolo di responsabilità in un’azienda di famiglia, le
Terme di Margherita di Savoia s.r.l., in seguito alla
laurea in Giurisprudenza alla LUISS ed un’esperienza
all’estero, a Washington D.C., per sei anni. Da subito,
con mia sorella, ho iniziato ad apportare dei
cambiamenti per rendere il nostro stabilimento
termale all’avanguardia. Abbiamo quindi concentrato
inizialmente gli sforzi sul core business termale,
sostituendo tutti gli apparecchi con quelli di ultima generazione, più efficaci e moderni. Abbiamo
poi provveduto a creare il nostro centro benessere per intercettare la crescente domanda della
fascia di persone che va dai 25 ai 50 anni che fisiologicamente si allontana dalle cure termali. E
poi ci siamo concentrate sulle attività collaterali quali l’albergo, il lido balneare, i rist orant i,
apportando modifiche sostanziali e miglioramenti in ciascuno di essi.
Muse Comunicazione: Quanto la sua carica istituzionale le dà il polso delle esigenze di un
territorio, dei bisogni di un nutrito gruppo di imprenditori, dei problemi dell’accoglienza in
quest’Italia battuta dai venti della Crisi?
Marina Lalli: Da quando nel 2011 sono stata eletta Presidente della Sezione Turismo delle
2. Province di Bari e di Barletta Andria Trani, ho iniziato ad avere una prospettiva molto più ampia
del settore.
In particolare ho potuto apprendere le difficoltà di un settore, come quello turistico, che
presenta numerose sfaccettature perché va dall’alberghiero, al trasporto, agli eventi e così via.
Tutti questi settori, in diversa misura e per diverse ragioni sono stati colpiti dalla crisi perché
risentono fortemente dell’andamento dell’economia. Basti pensare che in una situazione come
quella attuale, dove c’è una forte disoccupazione ed un costo della vita in crescita, la vacanza
intesa in senso tradizionale diventa un miraggio per pochi. Ecco che si inventano nuovi tipi di
vacanza e il settore deve sempre sapersi adeguare alle nuove tendenze.
Muse Comunicazione: Come sta cambiando lo spirito dell’Ospitalità in una Puglia ormai da
decenni avvezza a confrontarsi con turisti provenienti da ogni angolo del mondo? Quali ne
rappresentano le linee guida?
Marina Lalli: La tradizione dell’ospitalità è insita in ogni pugliese, ma quando si parla di ospitalità
in senso professionale, allora va fatta qualche precisazione. La parte di Puglia da decenni
abituata ad ospitare turisti stranieri e non, è quella del Gargano. La vocazione turistica nel resto
della regione è decisamente molto più giovane. Tuttavia in questi anni ci sono stati andamenti
molto positivi che hanno fatto registrare tassi di crescita elevatissimi anche in periodi per altre
regioni poco fortunati. Tutto questo ci ha fatto migliorare molto il livello medio di ospitalità e ci
ha anche aiutato a prendere consapevolezza circa la capacità attrattiva del nostro territorio.
La bellezza del nostro territorio che vanta un mare su costa attrezzata e selvaggia, cat t edrali,
cast elli, collina, campagna, il tutto condito da un cibo ed una t radizione culinaria eccellenti,
culla della dieta mediterranea, non può che aiutarci a renderci unici agli occhi del visitatore
attento e alla ricerca di una vacanza particolare.
Muse Comunicazione: Social Networking, Web Marketing, Formazione Continua. Cosa le
viene in mente se tocco questi tre temi, argomenti dominanti sul nostro portale e presenti nei post
e nelle interviste di “Turismo 2.0 – Navigando si Impara.”?
Marina Lalli: Sono tutte parole che nel giro di pochi anni hanno stravolto il settore del turismo. Il
modo di pensare, concepire e prenotare una vacanza, ma anche quello di viverla, è cambiato in
modo radicale. La prenotazione via web detta legge. Chi ha risentito di più di ciò sono state le
agenzie e i Tour Operators, ma anche gli albergatori che non hanno saputo cogliere l’importante
passaggio e non hanno sfruttato al meglio i nuovi mezzi a loro disposizione hanno perso fette
di mercato importanti a beneficio dei loro competitors. I social sono poi diventati sempre più
partners delle strutture alberghiere: penso a Facebook, Pinterest, Tripadvisor e a tutto ciò che
ha reso l’esperienza del cliente protagonista e le ha dato una valenza ben maggiore rispetto a
quella rivestita dal sito istituzionale del luogo da visitare. Per quel che riguarda invece la
formazione, temo che ci sia ancora parecchia strada da fare. La formazione in questo settore
dovrebbe essere fatta in gran parte sul campo, in strutture eterogenee e dovrebbe puntare
molto, in aula, a fare acquisire ai frequentanti padronanza e consapevolezza del lavoro che
andranno a svolgere.
Muse Comunicazione: Per salutarci, ringraziandola della sua disponibilità, le chiedo di dare
qualche consiglio ai nostri lettori (operatori di settore, albergatori, studenti). Grazie mille
Marina Lalli: Questo è un settore interessantissimo, ricco di mille sfaccettature che solo chi
ama riesce a comprendere fino in fondo. Bisogna scrollarsi di dosso però l’idea che sia un
settore divertente e che possa prescindere dalle pure regole economiche che accompagnano
qualunque settore produttivo. Solo in questo modo si possono ottenere risultati apprezzabili e
soddisfacenti.
Occorre andare ad intercettare la domanda, trovando il modo migliore per farlo a seconda della
nicchia alla quale si appartiene. E in questo internet può essere un alleato insostituibile.
3. Rincuorata dal sentire imprenditori ed esponenti di associazioni di categoria parlare con egual
passione di un t errit orio e di nuovi ed innovat ivi st rument i per comunicarlo e promuoverlo, ho
incontrato un consulente che con gli albergatori lavora quotidianamente.
Gianclaudio Pint o è laureato in Economia del
Turismo e, dopo anni vissuti nel mondo del Travel,
fonda Alvearia, progetto in rete con altri
professionisti, per fare strategia d’impresa, senza
lasciare la sua splendida Putignano.
Muse Comunicazione: Il suo attuale ruolo di
consulente del Turismo, a contatto con operatori della
micro-imprenditoria e delle PMI del Travel pugliese,
le restituisce quale mappa del comparto, in relazione
a bisogni e obiettivi?
Gianclaudio Pint o: Ho la sensazione che il settore
sia ad un punto di svolta. La Puglia è al centro
dell’attenzione nel panorama turistico italiano,
europeo e non solo. Ma il settore ha bisogno di
strutturarsi. Le intuizioni di business che hanno
caratterizzato la spinta iniziale delle tante aziende
operanti nel settore, dalla ricettività all’intermediazione, hanno ora bisogno di fare un passo in
avanti, di professionalizzarsi per competere meglio con i competitor internazionali. Perché il
competitor della Puglia oggi non è la Calabria o l’Emilia Romagna, ma l’Andalusia, la Provenza o
la Florida. A titolo di esempio La Notte della Taranta, un evento organizzato da una rete,
l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, che ha saputo cogliere un forte elemento di identità
locale: la pizzica. E’ nato per valorizzare e promuovere questa identità e, grazie alla
lungimiranza e alla professionalità dei suoi organizzatori, oggi è diventato uno degli
appuntamenti musicali più importanti d’Italia che attrae un pubblico internazionale.
La strada che oggi tutto il comparto in Puglia deve seguire è esattamente questa: rafforzare
l’identità, strutturare un modello organizzativo e un modello di marketing efficace, fare rete e
guardare alla competizione mondiale come un’opportunità e non una minaccia.
Muse Comunicazione: Istanze e bisogni con i quali lei viene in contatto quotidianamente,
vengono rappresentati ed accolti da associazioni, consorzi, istituzioni territoriali?
Gianclaudio Pint o: I bisogni fondamentali di chi opera nel comparto in questo momento sono
fondamentalmente 3:
1) Essere adeguatamente rappresent at i nelle sedi ist it uzionali per partecipare alla
formulazione di regolamenti e iniziative, in modo da attivare processi virtuosi di partecipazione
democratica, ma anche di tutela delle varie categorie del comparto.
2) C’è bisogno di st imolare l’aggregazione e la commercializzazione, attività finora svolta
dalle singole attività, senza il supporto delle associazioni di settore o dei consorzi, ma anche
delle istituzioni, che invece dovrebbero sostenere l’attività di booking delle strutture ricettive e
dei TO.
3) C’è bisogno di curare maggiormente la f ormazione e di aumentare il livello di
prof essionalit à di t ut t i gli addet t i, dai titolari delle attività ai dipendenti stagionali. Solo in
questo modo si potrà davvero competere nel mercato senza sfigurare, in questo senso il
sistema della formazione professionale regionale è inadeguato, e tutti i tentativi delle varie
associazioni e consorzi mi sono sembrati molto timidi e poco efficaci. C’è bisogno di molto di
più. Penso per esempio alle lingue o alle nuove tecnologie.
Muse Comunicazione: E’ un gioco che facciamo con tutti i nostri intervistati: che cosa le
4. evocano queste 3 parole: Social Networking, Web Marketing, Formazione Continua?
Gianclaudio Pint o: Sono tre elementi centrali anche nella mia attività e credo che siano
fondamentali per lo sviluppo qualitativo e quantitativo del turismo pugliese. Sulla f ormazione
ho già avuto modo di soffermarmi. La presenza sui Social Net work in questi anni è
progressivamente aumentata, ma si può fare ancora tantissimo. Avere una strategia web
efficace è fondamentale per tanti motivi. Perché il turista usa il web come principale strumento
per reperire informazioni e farsi un’idea della destinazione e delle sue qualità, ma anche perché
la promo-commercializzazione vede e vedrà il web sempre più protagonista. In questo quadro
investire su destination blog, App, Social Network (Facebook, Pinterest, Youtube,…), portali di
booking online, non è una scelta, ma una necessità.
Lancio un consiglio agli imprenditori del settore turistico: f at e ret e. Non coltivate
l’individualismo, non abbiate paura del vicino. Il vostro competitor può essere il vostro migliore
alleato. Da lui e con lui potrete imparare, condividere, migliorare, risparmiare.
La rete è l’unico modo vero per affrontare la crisi. Ma la rete è l’unico modo per fare davvero
turismo in modo intelligente e offrendo ai turisti un ventaglio di proposte e servizi ampio di
qualità in grado di rendere la sua esperienza davvero unica.
Infine un consiglio un po’filosofico, ma con estremi risvolti pratici.
Il turismo è un settore economico meraviglioso. La crescita e l’arricchimento non si misura solo
in termini economici, ma anche emozionali, spirituali, esperienziali.
L’accoglienza quindi è centro vero dell’esperienza turistica, senza di essa il turismo non avrebbe
senso o comunque ne avrebbe molto poco. Ricordatevi che il denaro nel turismo è quasi un
effetto collaterale, perché viene dopo tutto il resto. È un mezzo importante, ma il fine è
l’incontro, l’accoglienza, lo scambio, vedrete che questo settore saprà stupirvi e arricchirvi
veramente.
Gli incontri in Puglia non fanno che confermare quella convinzione che mi accompagna da anni,
che questa regione, pur con le sue complessità e le sue contraddizioni, sia matura e stia
portando avanti un percorso di consapevolezza che è il primo gradino nella crescita,
soprattutto nel Turismo e in particola modo in un momento di crisi economica e di instabilità nel
progettare nuovi modelli produttivi nella nostra bella terra.
Con questo spirito chiudo i miei incontri pugliesi, con il
Dr Nicola Dif ino, che conosco da un po’ di tempo, ma
che riesce sempre a stupirmi per la coerenza dei suoi
progetti, che a primo acchito possono apparire invece
frammentari ed estemporanei.
Mai come con le sue esperienze la varietà converge
verso un chiaro punto di fuga, nella prospettiva della
sua esperienza di Foodj, artista, Chef, promotore
culturale ed organizzatore di eventi.
Passa dai progetti sociali ed ecosostenibili con il Food
(Fooding Social Club) a quelli legati alla bio-
architettura (Macrohabitat), passando attraverso
l’organizzazione di TED in Italia.
Ma ogni step fa parte di un cammino di cambiamento
sociale di promozione ambientale e per lo sviluppo del
territorio.
Muse Comunicazione: Nicola, come nasce il progetto
Fooding Social Club? Come è stato accolto dalle
5. istituzioni territoriali?
Nicola Dif ino: Il progetto Fooding Social Club nasce come un’esperienza di cooking-t herapy
per i Centri di Salute Mentale, come deterrente all isolamento sociale, ansia e depressione. Qui
ci siamo accorti che si può cambiare qualcosa con il cibo, parlando di cibo, utilizzando il cibo. Il
primo passo è stato quello di organizzare cene a tema invitando persone sconosciute: abbiamo
creato un social net work fatto di persone che si ritrovavano intorno ad una tavola imbandita.
Abbiamo inoltre sviluppato laboratori didattici, azioni di comunicazione, conferenze sul tema
alimentare e dello spreco di cibo, Showcooking, consulenze.
Il progetto si è sviluppato con una rapidità inattesa, grazie anche al lavoro di supporto dei
media che ci hanno subito ripresi e coccolati.
La rete è stato lo strumento di forza. Noi siamo la rete stessa, il nostro logo è una pentola
senza coperchio e al posto del tipico vapore, fuoriesce il segnale di rete. Più social di così!
Muse Comunicazione: Anche a te chiedo come questi 3 elementi contino nella promozione dei
tuoi progetti e del territorio: Social Networking, Web Marketing, Formazione Continua?
Nicola Dif ino: Noi stiamo riuscendo a fare tutto col nulla. Autofinanziandoci, reinvestendo i
rimborsi che riusciamo a prendere dagli eventi, cercando sponsorizzazioni conformi al pensiero
e alla linea filosofica che sosteniamo.
La rete è stata ed è la grande madre, lo strumento che abbiamo utilizzato per tutti i nostri
eventi. Chiaro che dalla rete poi passiamo al contatto live. Per tanto la rete resta il nostro primo
canale capace di connetterci con tutto il mondo, condividere le nostre esperienze ed arricchirci
di quelle dei nostri compagni. Senza Rete non avremmo mai partecipato al Food Revolut ion,
con Jamie Oliver; non saremmo stati su Gnammo e non ci saremmo potuti far conoscere alla
stampa nazionale.
Operiamo a basso costo dato che siamo abbastanza smanettoni e abbiamo un know-how di
web marketing.
Un saluto alla Puglia e al suo spirito di rinnovamento!
Che cosa ne pensi di queste esperienze? Vuoi candidare la tua storia o il tuo territorio per
un’intervista di Casi di Successo del Turismo 2.0? Scrivici a info@musecomunicazione.it o sul
Forum Web Marketing Turistico Alberghiero.
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