1. Progettare la Multicanalità | Formazione Turismo
http://www.formaz ioneturismo.com/in- evidenz a/progettare- la- multicanalita March 7, 2013
La rete ogni giorno è caratterizzata
da diversi cambiamenti i quali
generano, in diverse misure, delle
conseguenze che si riflettono sulle
linee strategiche dettate dal
management alberghiero. Si aprono
nuovi scenari, se ne complicano degli
altri tanto che è veramente difficile
attuare delle scelte, soprattuto
rispetto alla distribuzione alberghiera.
La situazione economica attuale ci
vuole molto aggressivi, tanto che
ogni albergatore è spinto in modo
compulsivo ad essere presente su
diverse piattaforme. Tutto sommato
è comprensibile: si pensi a Google
che sembra stia “de-enfatizzando” la
prenotazione diretta a favore delle OTA, portando fuori strada gli sforzi che ogni giorno un
albergatore cerca di compiere sui risultati organici. Così facendo Google cerca di dirottare gli
utenti (albergatori) verso le famose Google adwords (sistema a pagamento messo a
disposizione da Google
il quale mostra la pubblicità alle persone che effettuano ricerche sul suo motore per determinate
parole chiavi) creando di conseguenza un aumento generale dei costi di acquisizione per
cliente, se analizzata in maniera complessiva.
Fortunatamente le evoluzioni non esistono solo a livello tecnico. Le rivoluzioni sociali hanno in
qualche modo mitigato queste gelide correnti provocate dai grossi player. Le piazze sociali
basate su paradigmi relazionali anzichè transazionali offrono la possibilità (se ben strutturate)
di alleggerire tutte quelle serie di attività in qualche modo volute da pochi player.
[...] Progettare la Multicanalità
Esistono zone in Italia, all’interno delle quali è veramente difficile che singoli strumenti (come le
OTA ad esempio) risolvano la situazione (a qualsiasi livello) di un hotel.
Se un hotel è fortemente legato alla propria destinazione, e se quest’ultima è legata a tipologie
di offerta che per forza di cose sono stagionali (vedesi il turismo balneare) non esist e
st rument o che da solo possa risolvere problemi. Questa è la motivazione che dovrebbe
spingere ogni singolo albergatore a proget t are la mult icanalit à a valle e non a mont e. A
monte si cercano di progettare prodotti turistici in grado di attirare altre tipologie di turisti e
quindi a valle capire attraverso quali canali strumenti arrivare a loro.
Nel precedente post – Male che vada ci sono le Ot a – ponevo alcune domande in
relazione al canale agenziale: agenzie di viaggio e tour operator, sono generalisti,
specializzati a livello territoriale, per prodotto? Che commissioni? In che modo
promuovono l’hotel? in che termini? con quali strumenti?
Alcune agenzie di viaggio, per rispondere in particolare alle ultime tre domande, inseriscono
delle clausole contrattuali che contengono la possibilità di utilizzare il nome dell’hotel per fini
promozionali, per quanto possa apparire normale capita che alcune di esse realizzino un sito ad
2. hoc con uguale nome a dominio dell’hotel.
Se per qualche hotel potrebbe non essere un problema, per altri è un grosso problema
soprattutto se questo si piazza nel top delle Serp (Search Engine Result Page) e per giunta
con diverse chiavi di ricerca. Certamente il problema non si avverte nel momento in cui il sito
dell’hotel gode di un buon posizionamento, viceversa bisogna correre ai ripari, attendere che il
contratto scada e prepare immediat ament e azioni di web market ing at t e a f ront eggiare il
“f uoco amico”.
Il messaggio che deve passare è che il proprio sit o int ernet deve essere impeccabile sot t o
ogni punt o di vist a; non è solo un biglietto di visita ma si voglia o meno è ormai consolidato
come una vera e propria fonte di reddito.
I Canali Sociali
Se è vero che un potenziale nostro cliente compie diverse ricerche per il web prima di prenotare,
prima o poi cercherà di rintracciare l’hotel anche su Facebook, (o “facebook troverà loro”).
Sono diversi gli hotel che oggi cercano di disint ermediare at t raverso i canali sociali. In tal
senso predisporre un piano di comunicazione e di dist ribuzione 2.0 int egrat o volto ad
attirare l’attenzione e creare quel che si chiama engagement aiuterà il brand stesso, ridurrà i
costi di mantenimento del cliente se non anche di acquisizione.
Se allo strumento facebook è inoltre abbinato un booking engine (software di prenotazione
online) è possibile in maggior misura raggiungerre gli obiettivi di disintermediazione ed avere un
altro canale di vendita diretto.
Alcuni dati mostravano già nel 2009 come…(continua nel post della prossima settimana )
Interagisci con noi e sii sociale, con i commenti al post o direttamente sul nostro forum.
Se ti sei perso le prime puntate della rubrica “Distribuzione Turismo 2.0:
Imparare a conoscere i canali online OTA”, corri ai ripari:
• Male che vada ci sono le Ota
• Riflessioni sulla distribuzione e punti di Sv-Olta
Giovanni Cerminara
Consulente Web Marketing Turistico
www.giovannicerminara.com