2. Giuseppe Busà
Alla mia Provincia,
con l’augurio che questo
semplice lavoro possa essere
illuminante e ispiratore
per i presenti e futuri
amministratori politici.
ANALISI QUALI-QUANTITATIVA DEI FLUSSI
TURISTICI NELLA PROVINCIA DI SIRACUSA:
DATI A CONFRONTO.
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2
3. Giuseppe Busà
ANALISI QUALI-QUANTITATIVA DEI FLUSSI
TURISTICINELLA PROVINCIA DI SIRACUSA:
DATI A CONFRONTO.
Giuseppe Busà
Premessa storica
La provincia di Siracusa è una delle realtà
territoriali ed economiche più importanti del mediterraneo e
rappresenta, in un contesto che và al di là delle limitazioni
di confine regionale, una delle terre più affascinanti a
livello planetario.
I diversi popoli che l’hanno occupata hanno
lasciato, nel corso dei secoli, un incommensurabile
patrimonio artistico, culturale a cui si aggiunge quello
paesaggistico-territoriale rappresentato da isolette, monti,
pianure, fiumi, laghi, fondali e spiagge incontaminate, etc.
Da sempre, sin dai tempi preistorici, Siracusa1 è
stata meta di molti popoli e oggetto di notevoli
dominazioni: colonizzata dai Greci, da cui ricevette in
eredità un patrimonio culturale e sociale impareggiabile,
passò successivamente sotto i predomini dei romani, dei
bizantini, degli arabi, dei normanni, degli svevi, per poi
passare sotto la supremazia spagnola; solo nel XIX secolo,
con l’avvento di Garibaldi, la stessa provincia, così come il
resto dell’isola, fu strappata ai Borboni e consegnata al
resto d’Italia.
Sotto il profilo territoriale, riguardante le diverse
circoscrizioni siciliane, Siracusa rappresenta, sicuramente,
una entità economica, culturale e sociologica di differente
statura rispetto alle altre province; sin dai tempi dell’antica
Grecia, infatti, il predominio siracusano riguardava non
1
Per maggiori approfondimenti, vedere: SICILIA, la storia, l’arte, la
cultura, l’economia, le tradizioni – a cura di: F. Moncada, A. Romano –
Casa editrice Antares, 1997.
3
4. Giuseppe Busà
solo l’aspetto meramente economico, ma anche quello
politico e militare.
L’apparato scenico della medesima provincia è
oggigiorno lo stesso che ha contribuito a diffondere, pur
con le note difficoltà congiunturali, l’immagine dell’intera
isola nel mondo.
Gli avvenimenti interni alla provincia siracusana
verificatosi nel tempo, così come del resto per l’intera
Sicilia, hanno diffuso fra i popoli che l’hanno abitata una
profonda cultura verso l’arte2 ed in genere verso il bello;
tutto ciò ha contribuito, grazie anche alle caratteristiche
vocazionali, allo sviluppo ed al proliferare del fenomeno
turistico: fonte primaria di produzione, di cultura e di
ricchezza fra i differenti settori economici dell’intero
bacino sud-orientale del mediterraneo.
2
Ci si riferisce alle diverse realtà culturali presenti in Sicilia, dalla
poesia, alle opere artistiche, architettoniche, etc.
4
5. Giuseppe Busà
1. Il turismo nella provincia di Siracusa: un quadro di
sintesi
Il turismo è un fenomeno che si incunea fra
l’economia e la statistica. E’ grazie, infatti, a queste
discipline, attraverso indagini descrittive e, soprattutto,
inferenziali, che vengono individuati aspetti latenti ed
esteriorizzati dello stesso fenomeno.
Tradizionalmente la provincia di Siracusa, grazie
alle proprie qualità endogene, è stata meta di attrazione per
numerosi turisti sia nazionali che esteri e costituisce
tutt’oggi, per il medesimo territorio, una finestra aperta sul
mediterraneo da cui affluiscono, attraverso continui flussi
provenienti da diverse parti del mondo, civiltà ed etnie
diversificate.
Il presente lavoro, prendendo spunto dall’analisi dei
flussi turistici rilevati dall’Azienda Provinciale Turismo di
Siracusa, si propone di verificare le variazioni, gli impatti di
natura ambientale e territoriale, le caratteristiche di natura
deterministica3 (trend, ciclo, stagionalità) inerenti al
fenomeno associato al territorio considerato, nonché di
essere un presunto strumento di programmazione su cui
imperniare attività politiche gestionali.
Come è noto il fenomeno turistico, in genere, è
alquanto complesso e dinamico ed in una logica espressiva
in continuo mutamento, l’interpretazione statistica appare
un percorso obbligato di cui non si può fare a meno.
Sotto questo profilo sono stati analizzati,
relativamente al periodo 2002/2006, i dati delle affluenze
registrate in base alla tipologia di:
- turisti italiani;
- turisti stranieri;
- turisti complessivi.
3
Per maggiori approfondimenti, vedere: VIANELLI S. – Lineamenti di
metodologia statistica per l’analisi economica delle serie storiche - Bologna, Il
mulino – 1946
5
6. Giuseppe Busà
Dalla tavola 1 si evince come, in riferimento alla
distribuzione di ogni singolo mese relativa al quinquennio
suindicato, l’affluenza turistica complessiva, limitatamente
alle presenze, registra una nota estremamente positiva;
infatti, ad eccezione del mese di marzo in cui si evidenzia
una diminuzione media annua4 di 590 unità con un saggio
di decremento medio relativo5 dell’1,71%, si contrappone
per tutti i mesi rimanenti un incremento medio mensile
relativo che va dal 2,09%, registrato nel mese di maggio, al
9,2% inerente al mese di settembre.
Tavola 1. Distribuzione dei turisti complessivi in base ai mesi
dell’anno – periodo 2002/2006
Anni gen feb mar Apr mag giu lug ago set ott nov dic
2002 20690 22643 44266 80733 133327 138051 175474 249418 121630 56227 30132 30099
2003 21772 23264 46683 94766 121265 126955 159106 239049 133487 55223 31151 25532
2004 19446 21381 33532 69401 117108 126901 161568 246511 121230 62669 30159 27598
2005 20146 20606 49967 83508 114629 148922 183059 260904 156540 72297 39620 31326
2006 26090 25879 41314 101924 144839 170149 198316 283351 173040 77217 39304 38192
I.M.M. 1080 647,2 -590,4 4238,2 2302,4 6419,6 4568,4 6786,6 10282 4198 1834,4 1618,6
I.M.M.R. 1,059 1,034 0,983 1,06 1,020 1,05365 1,031 1,032 1,0921 1,082 1,068 1,061
Nostra elaborazione su dati A.P.T. di Siracusa
Dal quadro analitico dedotto dalla medesima tavola,
si evince, altresì, come gli aumenti medi mensili6 associati
ai mesi prettamente estivi : giugno (+5,36%),
luglio(+3,10%) e agosto (+3,24%), appaiono, in ordine di
crescita, minori rispetto ai mesi successivi dei diversi anni
considerati: settembre (+9,2%), ottobre (+8,25), novembre
(+6,87) e dicembre (+6,13%).
Il grafico sottostante mostra, oltre l’immagine
sommaria dei movimenti turistici complessivi in entrata,
come il fenomeno in se nel territorio Siracusano risulti
4
Ci si riferisce alla media delle variazioni fra i periodi considerati
5
Esprime la media geometrica delle variazioni fra i diversi periodi
oggetto di studio.
6
. Per maggiori approfondimenti, vedere: Ballatori E. – Vaccaio G. –
Elementi di Statistica per il Turismo, Milano 1992.
6
7. Giuseppe Busà
alquanto regolare; le diverse spezzate, infatti, al di là delle
oscillazioni casuali e/o sistematiche, appaiono, a
prescindere dall’anno di afferenza, strutturalmente
omogenei tra loro.
Grafico 1. Distribuzione dei turisti complessivi per mesi nella
Provincia di Siracusa: periodo 2002-2006
Distribuzione dei turisti com plessivi per mesi - periodo (2002/2006)
300000
250000
200000
150000
100000
50000
0
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006
Nostra rappresentazione su dati A.P.T. di Siracusa.
I molteplici aspetti del turismo moderno, inquadrato
sempre più in un contesto responsabile7, cioè vincolato a
requisiti di rispetto per l’ambiente e le culture locali, non
possono prescindere dal monitoraggio costante e continuato
da parte di enti pubblici e privati.
Le informazioni derivanti nelle diverse fasi di
rilevazione, per ciò che riguarda gli aspetti quali-
quantitativi di qualsiasi fenomeno economico rilevante,
rappresentano fonte e strumento decisionale per chi intende
investire in diversi territori e/o società politiche
organizzate. In riferimento al fenomeno turistico, in
particolare, le interpretazioni e le analisi dei movimenti
effettivi registrati, oltre a non poter fare a meno di una
costante e continua procedura di monitoraggio, non
possono non considerare il binomio inscindibile “uomo-
ambiente”.
7
Alan W. Evans – Economia urbana, Casa editrice “Il Mulino”, 1985.
7
8. Giuseppe Busà
Storicamente, infatti, la relazione antropico-
territoriale ha rappresentato oggetto di studio e analisi da
parte di cultori, studiosi, ambientalisti, sociologi, politici,
allo scopo di concepire principi generali e requisiti per un
turismo sempre più sostenibile8.
Nelle tavole che seguono, compatibilmente con le
esigenze di natura eziologica legate alle finalità della
ricerca, nonché in un quadro di perfetta coerenza con la
preservazione ed in controllo ambientale, sono stati
calcolati una serie di indici di natura turistica che meglio si
prestano per l’interpretazione del fenomeno in un quadro
sempre più attento al territorio oggetto di studio.
Tavola 2. Indici statistici relativi ai turisti italiani.
Dato Numer Perm Indice Indice Indice Indice Indice Indice Indice
assol. i indici . di di di tur. di imp di di di
Anno di a base Med. turist turisti terr Amb. affolla densit sfrutt
affluen fissa territ. cità Pres. mento à am.
za (base= territ extra- per turisti territo
2002) Pres alb Km.2 ca riale
alberg territ
2002 748881 100 3,66 1,89 1,34 0,549 5,178 542,98 96,96 2,848
2003 735976 98,28 3,46 1,86 1,428 0,429 5,089 536,86 100,91 2,887
2004 734847 98,13 3,28 1,85 1,456 0,398 5,081 536,33 106,13 2,939
2005 848080 115,41 3,50 2,14 1,73 0,41 5,864 590,02 115,05 3,029
2006 915842 122,29 3,56 2,31 1,86 0,44 6,33 622,15 122,02 3,098
Nostra elaborazione su dati A.P.T. di Siracusa
Dalla tavola 2 si evince come, limitatamente ai
turisti italiani affluenti, il dato assoluto e, ancor più, gli
indici a base fissa8 calcolati su denominatore 2002, hanno
registrato una variazione media percentuale fra l’anno 2006
e la stessa base del +22% circa; tale crescita, tuttavia,
risulta contrastata se si pongono a confronto gli anni
2003/2004 sempre rispetto alla medesima base, in quanto si
evidenziano variazioni in diminuzione, rispettivamente,
dell’1,72% e dell’1,87%. Gli aumenti risultano più limitati
(+14,12%) se si riferiscono ai turisti stranieri (vedi tav. 3);
si attestano intorno al +19,67%, invece, quelli che
riguardano l’ammontare complessivo dei movimenti
registrati nella tavola 4.
8
Vedi: www.istat.it
8
9. Giuseppe Busà
Tavola 3. Indici statistici relativi ai turisti stranieri.
Dato Numer Perm Indice Indice Indice Indice Indice Indice Indice
assol. i indici Med. di di di tur. di imp di di di
Anno di a base turist turisti terr Amb. affolla densit sfrutt
affluen fissa territ. cità Pres. mento à am.
(base= territ extra- per turisti territo
2002) Pres alb Km.2 ca riale
alberg territ
2002 353809 100 2,83 0,89 0,79 0,10 2,446 355,64 59,332 2,471
2003 342277 96,74 2,99 0,86 0,76 0,097 2,367 350,17 54,336 2,422
2004 340642 96,28 2,59 0,76 0,66 0,11 2,355 349,39 55,405 2,432
2005 333444 94,24 2,96 0,85 0,73 0,12 2,305 345,98 56,918 2,447
2006 403773 114,1 2,89 1,02 0,87 0,146 2,792 379,33 66,345 2,542
Nostra elaborazione su dati A.P.T. di Siracusa
In merito alla permanenza media dei turisti italiani,
il dato appare abbastanza omogeneo e privo di differenze
significative, con un target di variazione che va dal 3,28 -
relativo all’anno 2004 - al 3,66 inerente al 2002; sempre
relativamente allo stesso aspetto, occorre sottolineare la
differenza dei quozienti e quindi di propensione
comportamentale fra le due tipologie di unità statistiche
considerate: i turisti stranieri permangono nel territorio
siracusano meno rispetto a quelli nazionali, con una media
che va dai 2,59 ai 2,99 giorni.
Gli indici di turisticità, sia generici che specifici
(alberghieri ed extralberghieri), esprimono, relativamente a
ciascuna tavola considerata, l’alto livello vocazionale a
dimostrazione dell’importanza del fenomeno considerato
per il medesimo territorio.
Relativamente agli aspetti legati all’ambiente, gli
indici riguardanti l’impatto, nonché quelli inerenti allo
sfruttamento territoriale, presentano entrambi un trend in
crescita, evidenziando una costante componente negativa
connessa al depauperamento ed alle conseguenti esternalità
negative che ne derivano.
Un’altra nota sicuramente non positiva va altresì
aggiunta in merito all’indice di affollamento complessivo
per Km2, con un dato superiore, fra i diversi anni
considerati, alle 700 unità9 (vedi tav. 4).
9
Ci si riferisce, in particolare, agli anni 2002/2005/2006.
9
10. Giuseppe Busà
Tavola 4. Indici statistici relativi ai turisti complessivi.
10
Dato Numer Perm Indice Indice Indice Indice Indice Indice Indice
assol. i indici . di di di tur. di imp di di di
Anno di a base medi turist turisti terr Amb. affolla densit sfrutt
affluen fissa a territ. cità Pres. mento à am.
. (base= territ extra- per turisti territo
(dati in 2002) Pres alb Km.2 ca riale
migl.) alberg territ
7,625 710,76 156,29 3,44
2002 110269 100 3,35 2,78 2,13 0,65
7,456 699,17 155,24 3,43
2003 107825 97,78 3,29 2,72 2,19 0,53
7,174 679,85 161,53 3,49
2004 103750 94,09 3,05 2,62 2,11 0,51
8,170 748,14 171,96 3,59
2005 118152 107,15 3,26 2,98 2,457 0,52
9,125 813,62 188,37 3,76
2006 131961 119,67 3,32 3,33 2,74 0,59
Nostra elaborazione su dati A.P.T. di Siracusa
Sempre in riferimento ai turisti complessivi, la
matrice di correlazione sottoindicata evidenzia l’intensità
delle diverse interdipendenze bi-direzionali dei singoli
indicatori.
Fra gli indici10 maggiormente significativi, si
sottolinea la sostenuta correlazione11 fra il dato assoluto,
ovvero quello inerente ai turisti registrati/affluenti, e
l’indice di turisticità territoriale riferito alle presenze
alberghiere; quest’ultimo, a sua volta, risulta fortemente
correlato positivamente con tutte le variabili di natura
ambientale: impatto, affollamento, densità e sfruttamento
territoriale.
Correlation Matrix
turterrpresealber
turterrimprextra
impattoambi
sfruttamterr
permmedia
densturist
turistterrit
datoasso
affoll
Correlation datoasso 1,000 ,514 1,000 ,977 ,293 1,000 1,000 ,932 ,933
permmedia ,514 1,000 ,509 ,377 ,699 ,514 ,514 ,168 ,170
turistterrit 1,000 ,509 1,000 ,978 ,290 1,000 1,000 ,934 ,935
turterrpresealber ,977 ,377 ,978 1,000 ,084 ,977 ,977 ,963 ,963
turterrimprextra ,293 ,699 ,290 ,084 1,000 ,293 ,293 ,046 ,047
impattoambi 1,000 ,514 1,000 ,977 ,293 1,000 1,000 ,932 ,933
affoll 1,000 ,514 1,000 ,977 ,293 1,000 1,000 ,932 ,933
densturist ,932 ,168 ,934 ,963 ,046 ,932 ,932 1,000 1,000
sfruttamterr ,933 ,170 ,935 ,963 ,047 ,933 ,933 1,000 1,000
Fonte: Nostra elaborazione su dati A.P.T. di Siracusa
10
Bonato D.- Lorenzo G.- Lezione di tecnica turistica, Bologna, 1999
11
Da notare che esistono delle perfette relazioni matematiche (r=1) fra
alcune variabili considerate.
10
11. Giuseppe Busà
Un altro dato particolarmente interessante, è
rappresentato dalla relazione fra l’indice di turisticità
territoriale legato alle presenze e la permanenza media
registrata: dai risultati si evince, infatti, come,
generalmente, i turisti permangono maggiormente nelle
strutture extra-alberghiere rispetto a quelle alberghiere,
determinando tra l’altro una limitata conseguenza negativa
da un punto di vista ambientale.
2. I flussi turistici nella provincia di Siracusa 2002/2006:
analisi della serie storica
Tradizionalmente - come è noto dalla letteratura
statistica - il turismo, da un punto di vista interpretativo,
presenta tre diverse forme di problemi riguardanti la
definizione di turista, la loro mobilità e la distinzione degli
atti turistici e non. Questi aspetti sono resi comuni dai
sistemi informativi pubblici e/o privati, che, in un contesto
di informazione orientato verso l’interpretazione e la
previsione dei risultati delle diverse analisi, si rifanno ad
una logica di controllo e monitoraggio sempre più
conforme alla realtà studiata.
In questo ambito la bontà dei dati, intesa come
qualità informativa, dipende non solo dal complesso di
fattori connessi al disegno di selezione delle unità da
osservare, ma anche al concreto ed all’intero processo di
osservazione e misura che si adotta nelle fasi dell’indagine
empirica (O’Muirchearaigh, 1997).
I dati, generalmente, derivano da un definito sistema
di ipotesi statistiche, di definizioni, di scelte operative e di
misura da cui dipende la loro attendibilità12 (Carlo
Filippucci, 2002).
12
Per maggiori approfondimenti, vedere: Strategie e modelli di
controllo della qualità dei dati – a cura di Carlo Filippucci, Franco
Angeli, 2002.
11
12. Giuseppe Busà
A fronte della disponibilità di fonti informative
sempre più numerose, ci si rende conto che l’informazione
diventa un dato statistico soltanto se trattata o raccolta
secondo un metodo13 rigoroso; se è accurato e trasparente il
processo di misura; se è disponibile in tempi utili per
l’analisi dei fenomeni osservati; in breve: se è possibile
giudicare in qualche modo “sempre” la sua qualità. Il
compito dello statistico è dunque quello di documentare
chiaramente il sistema di ipotesi su cui la misura si fonda
(Pinuccia Calia, Carlo Filippucci, 2002).
Tralasciando l’aspetto inerente all’importanza delle
fasi ed ai metodi di rilevazione e quindi della qualità dei
dati, le elaborazioni che seguono si propongono di mettere
in evidenza le dinamiche latenti del settore considerato in
un periodo relativamente congruo da un punto di vista
storico.
La misurazione, in generale, dei fenomeni
economici nel tempo viene effettuata con la finalità di
verificare e, soprattutto, prevedere gli sviluppi su cui si
basano le manifestazioni dei medesimi fenomeni. 14
Relativamente alla Provincia siracusana si sa, da
sempre, che il turismo rappresenta una fonte economica di
particolare importanza ed esprime, al contempo, un
elemento di ricchezza sottoposto alle oscillazioni,
turbolenze, dipendenze dei cicli dell’economia mondiale.
Per poter interpretare meglio la dinamica dei flussi
turistici in entrata, è stata effettuata l’analisi storica della
serie cronologica visibile nelle tabelle indicate.
Il primo approccio elaborativo, derivante dai
risultati dell’esame sulla autocorrelazione totale e
14
parziale fra le diverse unità temporali, mette in evidenza
13
Per maggiori approfondimenti, vedere: Morazzoni M. “Territorio e
cultura”, Varese, 2003.
14
Per maggiori approfondimenti,vedere: Vitali Ornello: “Statistica
Economica”. Editore Cacucci – Bari.
12
13. Giuseppe Busà
la complessità del fenomeno in esame ed esprime, già in
una prima fase di specificazione, la presenza dell’alta
componente deterministica evincibile dalla tavola 5.
Tavola 5. Statistiche descrittive inerenti alla serie storica considerata
Analisi descrittiva (Turisti complessivi)
Deviaz. Lim. Infer. Lim. Super. Autocorrel. Deviaz. Lim. infer. Lim. Super.
Ritardo Autocorrel. Stand. (95%) (95%) Parz. Stand. (95%) (95%)
0 1,000 0,000 1,000 0,000
1 0,722 0,129 -0,253 0,253 0,722 0,129 -0,253 0,253
2 0,309 0,184 -0,362 0,362 -0,443 0,129 -0,253 0,253
3 -0,060 0,193 -0,378 0,378 -0,159 0,129 -0,253 0,253
4 -0,381 0,193 -0,379 0,379 -0,325 0,129 -0,253 0,253
5 -0,613 0,205 -0,402 0,402 -0,293 0,129 -0,253 0,253
6 -0,700 0,234 -0,458 0,458 -0,281 0,129 -0,253 0,253
7 -0,578 0,266 -0,522 0,522 -0,101 0,129 -0,253 0,253
8 -0,292 0,287 -0,562 0,562 -0,050 0,129 -0,253 0,253
9 -0,005 0,292 -0,571 0,571 -0,196 0,129 -0,253 0,253
10 0,275 0,292 -0,571 0,571 0,016 0,129 -0,253 0,253
11 0,567 0,296 -0,580 0,580 0,268 0,129 -0,253 0,253
12 0,763 0,313 -0,614 0,614 0,352 0,129 -0,253 0,253
13 0,557 0,343 -0,672 0,672 -0,496 0,129 -0,253 0,253
14 0,230 0,358 -0,701 0,701 0,230 0,129 -0,253 0,253
15 -0,056 0,360 -0,706 0,706 0,085 0,129 -0,253 0,253
Fonte: Nostra elaborazione
Successivamente, a supporto dell’elaborazione
descrittiva proposta ed allo scopo di poter interpretate
meglio la dinamica relativa alla manifestazione del
fenomeno, limitatamente ai turisti complessivi è stata
effettuata un’analisi classica della serie storica. Le diverse
fasi dell’elaborazione sono desumibili dalle differenti
operazioni della pagina successiva.
13
15. Giuseppe Busà
La tabella su-indicata mette in evidenza nella
seconda, terza e quarta colonna, la distribuzione dei turisti
italiani, stranieri e complessivi, fra i diversi mesi del
quinquennio 2002/2006 registrati nell’intera provincia.
A causa della difficoltà di individuazione di una
funzione polinomiale consona ai dati altamente stagionali,
la prima fase di depurazione dei flussi è stata effettuata
attraverso l’applicazione della formula di Wagemann-
Maculay:
1 1 1
Y* = ⋅ X i. j −6 + X i. j −5 + ......... + X i. j +5 + ⋅ X i. j +6
12 2 2
I valori stimati e visibili nella quinta colonna,
esprimono i risultati dell’applicazione della formula di cui
sopra ed evidenziano una significativa differenza fra gli
stessi ed i valori empirici derivanti dalla rilevazione. Tale
disuguaglianza è resa ancor più evidente dal grafico 2, nel
quale si evince dai massimi relativi, inerenti a ciascuna
delle tre distribuzioni (turisti italiani, stranieri,
complessivi), l’altissimo livello di stagionalità.
A completamento della prima fase di elaborazione,
la penultima colonna della tavola precedente indica la
distribuzione dei flussi turistici depurati dalla componente
deterministica inerente alla parte di manifestazione
sistematica.
Grafico 2. Distribuzione dei turisti nella Provincia di Siracusa:
anno 2002/2006
Distribuzione dei turisti ne lla prov incia di Siracusa - anno 2002-2006
3 0 00 0 0
2500 0 0
2 0 00 0 0
1500 0 0
1 00 0 0
0
500 0 0
0
g en- mar- mag - lug- set - no v- g en- mar- mag - lug - set- no v- g en- mar- mag - lug - set- nov- g en- mar- mag - lug - set - no v- g en- mar- mag - lug - set - no v-
02 02 02 02 02 02 03 03 03 03 03 03 04 04 04 04 04 04 05 05 05 05 05 05 06 06 06 06 06 06
Turisti stranieri Turisti it aliani Turist i co mp lessivi
Nostra rappresentazione su dati A.P.T. di Siracusa
15
16. Giuseppe Busà
Specificatamente alla tavola 6, si evincono, in
relazione a ciascuna variabile trattata, una serie di
statistiche descrittive rappresentate dai valori massimi,
minimi, dalle medie aritmetiche, nonché dagli scarti
quadratici medi. In merito a questi ultimi, si nota come la
variabilità fra i movimenti dei turisti stranieri appare
inferiore rispetto a quella registrata dai turisti italiani.
Tavola 6. Statistiche descrittive sommarie delle variabili considerate
Variabile Osservazioni Min Max µ σ
Turisti stranieri 60 4068 61444 28932,6 18617,08
Turisti italiani 60 14109 221907 66392,2 56701,56
Turisti complessivi 60 19446 283351 95326,4 72121,188
Nostre elaborazioni su dati A.P.T. di Siracusa
Sempre in relazione ai valori complessivi della
quarta colonna della tavola dei flussi empirici, dopo aver
espletato l’operazione di detrendizzazione, si è proceduto
alla verifica scientifica della quantificazione della
stagionalità15.
La significativa differenza16 fra i valori delle F di
Snedecor - calcolato (Fsper.= 585,32) e tabulato (F
crit=2,02) – evidenzia, l’altissima presenza della
componente deterministica e quindi il rigetto dell’ipotesi17
nulla, Ho , di uguaglianza fra le medie mensili.
Tavola 7. Analisi della varianza: confronto fra gruppi.
Gruppi Conteggio Somma Media Varianza
Gennaio 5 0,981548 0,245387 0,000101
Febbraio 5 1,028922 0,25723 0,000425
Marzo 5 2,123232 0,530808 0,005354
Aprile 5 3,87798 0,969495 0,013445
Maggio 5 5,466805 1,366701 0,012412
Giugno 5 6,401345 1,600336 0,002908
Luglio 5 10,03002 2,006004 0,00287
Agosto 5 14,61543 2,923085 0,009768
Settembre 5 7,98777 1,597554 0,015836
Ottobre 5 3,684285 0,736857 0,003829
Novembre 5 1,956789 0,391358 0,001042
Dicembre 5 1,664857 0,332971 0,000164
Nostre elaborazioni su dati A.P.T. di Siracusa
16
17. Giuseppe Busà
Tavola 8. Analisi della varianza
Origine della Gradi di Valore di
variazione SQ libertà MQ F sper. significatività F crit
Tra gruppi 36,48126 11 3,316478 585,3205 3,17057E-42 2,025229
In gruppi 0,237976 42 0,005666
Totale 36,71924 53
Nostre elaborazioni su dati A.P.T. di Siracusa
Prima di procedere alla fase successiva, ovvero alla
eliminazione della componente periodica ripetuta
(stagionalità), si è reso necessario verificare la presenza di
eventuali indici anomali nell’ambito degli intervalli
bilaterali considerati al 95% di probabilità.
Poiché dall’esame non è emersa presenza di indici
anormali (outliers) e/o irregolari, si è passati all’operazione
di destagionalizzazione, attraverso l’utilizzo dei rispettivi
indici netti corrispondenti con le medie di ciascun mese.
Tavola 9. Eliminazione dei presunti indici di stagionalità lorda
Anni gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
2002 - - - - - - 1,909 2,711 1,320 0,606 0,32 0,33
2003 0,24 0,26 0,52 1,05 1,34 1,41 1,77 2,67 1,50 0,63 0,36 0,30
2004 0,23 0,25 0,39 0,81 1,36 1,47 1,87 2,85 1,39 0,71 0,34 0,31
2005 0,22 0,22 0,53 0,86 1,17 1,51 1,85 2,63 1,58 0,73 0,39 0,30
2006 0,25 0,24 0,38 0,93 1,32 1,55 - - - - - -
Media 0,234 0,243 0,454 0,913 1,299 1,486 1,851 2,715 1,448 0,668 0,354 0,309
s.q.m. 0,0110 0,013 0,0688 0,0913 0,072 0,052 0,049 0,08 0,099 0,050 0,024 0,011
M-1,96σ 0,212 0,216 0,319 0,734 1,154 1,383 1,754 2,552 1,252 0,569 0,305 0,286
M+1,96σ 0,255 0,270 0,589 1,092 1,445 1,590 1,948 2,878 1,644 0,768 0,403 0,331
Nostre elaborazioni su dati A.P.T. di Siracusa
15
15
Nella fase di elaborazione, è stata assunta l’ipotesi di un modello di
stagionalità costante.
16
La differenza fra il valore della Fsper e quello teorico, a causa
dell’enorme divario, prescinde dal valore di α (livello di significatività).
16. Per poter ottenere stime cicliche esaustive, è necessario considerare
una serie storica almeno ventennale.
17
Per maggiori approfondimenti, vedere: Introduzione all’analisi delle
serie storiche, Piccolo D. - Roma – La nuova Italia scientifica, 1990
17
18. Giuseppe Busà
Il grafico 3, evidenzia la distribuzione dei flussi
turistici residui complessivi, privi della componente
deterministica (trend-ciclo e stagionalità) e risponde al
seguente questito: come si comporterebbero e/o
distribuirebbero i flussi turistici nel territorio siracusano,
senza la presenza delle medesime componenti sistematiche?
Grafico 3. Distribuzione dei flussi turistici residui detrendizzati e
destagionalizzati
Distribuzione dei flussi turistici
detrendizzati e destagionalizzati
1,4
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Nostra rappresentazione su dati A.P.T. di Siracusa
La risposta alla domanda di cui sopra, evincibile
nella fase successiva, permette di individuare altresì la
presenza della cosiddetta componente aleatoria, a cui si
aggiunge sicuramente una parte ciclica derivante da
caratteristiche congiunturali17.
A completamente dell’analisi espletata, per verificare
l’assenza di componente sistematica nei valori residui
restanti, è stato effettuato il test del segno (test non
parametrico); quest’ultimo, data la differenza sostanziale
fra il valore del test χ2 calcolato (0,0164) con quello
tabulato (3,84), per α=5%, ha evidenziato il corretto
18
19. Giuseppe Busà
percorso elaborativo seguito nelle diverse fasi esperite: non
è possibile, pertanto, respingere l’ipotesi secondo la quale i
caratteri (segni) siano fra loro indipendenti.
19
20. Giuseppe Busà
3. Conclusioni
In un campo come quello del turismo, i cui fattori
che intervengono in ogni fase della propria manifestazione
sono variegati e tali da rendere problematica
l’implementazione di qualsiasi schema interpretativo,
l’ideazione di un modello deterministico appare alquanto
difficoltoso.
Il quadro statistico delineato, derivante dall’analisi
effettuata sui dati in esame, permette di verificare le
dinamiche evolutive e involutive espressioni distributive
del fenomeno nel periodo esaminato.
In merito ai risultati dell’indagine, si sottolinea
come nel quinquennio considerato gli indici specifici
calcolati sulle tre diverse distribuzioni di turisti (italiani,
stranieri, complessivi), hanno evidenziato, ad eccezione del
mese di marzo, un incremento di affluenza turistica (riferita
alle presenze), distribuito fra i diversi mesi dell’anno. Tale
aumento ha riguardato, in particolare, il ricorso alle
strutture alberghiere per i turisti italiani ed, in genere, per
quelli complessivi; mentre, in riferimento ai turisti stranieri,
è stata riscontrato un maggior interesse degli stessi, nei
confronti delle forme ricettive extra-alberghiere.
Sempre in riferimento al diverso comportamento e/o
propensione delle unità turistiche poste a confronto, si
registra come la permanenza media degli italiani è
superiore rispetto a quella straniera e presenta, tra l’altro,
una forte correlazione positiva con la dimora legata alle
strutture extra-alberghiere.
Dall’analisi della serie storica, invece, è emersa la
nota complessità del fenomeno, nonchè la sistematicità
della distribuzione turistica nella Provincia siracusana.
La significativa differenza della Fsper con quella
tabulata ottenuta dall’analisi della varianza, ha evidenziato
quanto già preannunciato nell’analisi descrittiva e mostrato
dai grafici 1 e 2, ovvero la fortissima presenza della
componente stagionale nella manifestazione del fenomeno.
20
21. Giuseppe Busà
A tale caratteristica si aggiunge altresì una
componente congiunturale - su cui sarebbe opportuno
indagare da un punto di vista empirico - legata alla
manifestazione ciclica e derivante dallo stato di salute
dell’economia mondiale.
Accanto alle analisi espletate, va tuttavia rilevata
l’importanza, quasi esclusiva, in termini di informazione e
strumentazione politica, della ricerca, atta
all’individuazione di modelli strutturali di natura
deterministica; nonché alla scoperta di variabili latenti
influenzanti il comportamento dei turisti, in riferimento alla
percezione che hanno gli stessi in merito alla qualità dei
servizi ricevuti.
21
22. Giuseppe Busà
Riferimenti bibliografici:
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1992.
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Relazione presentata al Seminario Istat, La nuova contabilità nazionale
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Milano Giuffrè, 1996.
Priestley M.B. – Non-linear and Non-Stationary Time Series Analysis.
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Sgargi A.P. Flussi internazionali e gravitazione turistica fra paesi
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Wto, World Tourism Organization. Yearbook of tourism statistics,
Madrid, 2000.
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Zani S., Indicatori statistici della congiuntura, Loescher edit., Torino.
Zani S. 2000. Analisi dei dati statistici II – Osservazioni
multidimensionale. Giuffrè editore – Milano
22
23. Giuseppe Busà
Appendice 1. Distribuzione18 mensile dei flussi turistici
complessivi relativa al semestre Gennaio-Giugno19
(2002-2006).
Turisti complessivi - Gennaio Turist i complessivi - Febbraio
(2002/ 2006) 30000 (2002/2006)
30000
25000
20000 20000
15 0 0 0
y = 721x3 - 5578,3x2 + 12469x + y = 712, 67x 3 - 5670, 3x 2 +12738x +14844
10000 10 0 0 0 R 2 = 0, 9985
13139
5000
R2 = 0,9909
0 0
2002 2003 2004 2005 2006 2002 2003 2004 2005 2006
gennai o P ol i . (gennai o) f ebbr ai o P ol i . (f ebbr ai o)
Turisti complessivi - Marzo Turist i complessivi - Aprile
120000
(2002/2006) (2002/ 2006)
60000 100000
50000
80000
40000 y = 3642,2x3 - 29335x2 + 68396x +
y = -4159,5x4 + 491 x3 - 1
21 98521 2 +
x 60000
30000 39658
316526x - 1 8701
1 40000
20000 R 2 = 0,7097
R2 = 1 20000
10000
0
0
2002 2003 2004 2005 2006
2002 2003 2004 2005 2006
mar zo P ol i . (mar z o) apr i l e P ol i . (apr i l e)
Turist i complessivi - M aggio
Turist i complessivi - Giugno
(2002/2006)
300000 (2002/ 2006)
200000
250000
150000
200000
150000 100000 y =- 986,33x 3 + 15071x 2 - 51827x + 176278
3 2
y =2065,3x - 12429x + 13428x + 129731
100000
2 50000
R2 =0,9875
50000
R =0,969
0 0
2002 2003 2004 2005 2006 2002 2003 2004 2005 2006
maggi o P ol i . (maggi o) gi ugno P ol i . (gi ugno)
16
18
Le spezzate di colore blu si riferiscono ai dati empirici, mentre quelle
verdi esprimono le funzioni polinomiali adattate col metodo dei minimi
quadrati ordinari.
23
24. Giuseppe Busà
Appendice 2. Distribuzione mensile dei flussi turistici
complessivi relativa al semestre Luglio-Dicembre -
(2002-2006)
Turist i complessivi - Agosto Turist i complessivi - Luglio
(2002/2006) (2002/ 2006)
290000 240000
280000
270000 190000
3 2
260000y =-814,75x + 12516x - 41354x + 278900
250000
R2 =0,9983
140000 y = -2088,7x3 + 24675x2 - 77591x +
240000
230000 90000 230843
220000 2
R = 0,9911
210000 40000
2002 2003 2004 2005 2006 2002 2003 2004 2005 2006
agost o P ol i . (agos t o) l ugl i o P ol i . (l ugl i o)
Turist i complessivi - Set t embre
Turist i complessivi - Ott obre
(2002/ 2006)
200000 (2002/ 2006)
100000
150000 80000
60000
100000
y = 442x3 + 82,929x2 - 1347,1x + 40000
y =- 1096,5x 3 + 10871x 2 - 25985x + 72447
50000 124424 20000
R2 =1
R2 = 0,8697 0
0
2002 2003 2004 2005 2006
2002 2003 2004 2005 2006
s et t embr e P ol i . (s et t embr e) ot t obr e P ol i . (ot t obr e)
Turist i complessivi - Novembre T ur i t i c o mpl s s i i - D i e mb r e ( 2 0 0 2 / 2 0 0 6 )
s e v c
(2002/ 2006) 50000
50000
40000
40000
30000
30000
20000
20000 y =-291,25x 3 + 4373,2x 2 - 15188x + 41112
y =-647,17x 3 + 6380,4x 2 - 15927x + 40793 10000
10000
R2 =0,9936
R2 =0,8434 0
0
2002 2003 2004 2005 2006
2002 2003 2004 2005 2006
nov embr e P ol i . (nov embr e) di cembr e P ol i . (di c embr e)
19
In riferimento al mese di marzo (vedi pag. precedente), la funzione
adattata risulta poco attendibile da un punto di vista statistico.
24
25. Giuseppe Busà
Appendice 3. Strumenti politici e gestionali adottati da
diversi paesi ad economia turistica sviluppata.
1. Istituzione di centri di ricerca appropriati, con finalità di
indagare sulle innovazioni internazionali da un punto di vista
turistico, sulle variegate esigenze dei fruitori dei servizi, sui
controlli delle azioni esperite dai governi locali in merito ai
processi di destagionalizzazione e, in generale, di
programmazione.
2. Rafforzamento della cooperazione tra università, ricerca e
innovazione d’impresa . Costituire consorzi, cooperative fra
diversi enti territoriali operanti nel campo turistico, con lo
scopo di creare sinergie d’azione.
3. Creazione di pacchetti turistici altamente qualificati e
variegati, con la capacità di investimento e coinvolgimento di
circoscrizioni zonali e ambientali.
4. Completamento e adeguamento della dotazione infrastrutturale
territoriale (strade, autostrade, ponti, porti, etc.)
5. Consolidamento di normali condizioni di esercizio dell’attività
d’impresa, dal punto di vista della sicurezza, del
funzionamento della giustizia civile e penale, della
semplificazione amministrativa.
6. Agevolazione per favorire l’ingresso nel mondo produttivo di
nuove figure imprenditoriali femminili.
7. Potenziamento dei collegamenti fra territori interni alle
circoscrizioni interessate ed il mondo esterno.
8. Consolidamento e rafforzamento, sia da un punti di vista
quantitativo che qualitativo, dell’impresa turistica, con
l’obiettivo di incrementare la competitività delle industrie
tradizionali e favorire la nascita di nuove imprese di settore.
25
26. Giuseppe Busà
9. Ricerca di azioni rivolte alla destagionalizzazione dell’offerta
ed al rafforzamento delle reti turistiche, attraverso il
miglioramento degli accordi con tour operators nazionali ed
internazionali.
10. Progettazione di azioni integrate e di promozione turistica,
orientate sempre più verso la formazione di sistemi territoriali
e/o comprensoriali.
11. Realizzazione di progetti integrati, come i sistemi turistici
locali, finalizzati al recupero e alla valorizzazione dei beni
culturali, storici, ambientali.
12. Innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta turistica
complessiva e potenziamento dell’infrastrutturazione a
supporto.
13. Utilizzo della leva fiscale, con priorità per la riduzione delle
imposte locali sulle imprese turistico-alberghiere ai livelli
medi europei.
14. Utilizzo di misure premianti per le imprese che ottengono la
certificazione di qualità secondo gli standard internazionali .
15. Promozione di una più ampia tutela normativa e contrattuale in
tutte le fasi del processo produttivo.
16. Potenziamento degli strumenti di finanza agevolata, con
particolare riferimento alla nascita di strutture ricettizie, alla
collaborazione sinergica ed al potenziamento fra quelle
esistenti.
17. Potenziamento delle filiere turistiche, attraverso l’obbligo di
utilizzo di marchi territoriali specifici rappresentanti un’intera
circoscrizione territoriale.
26
27. Giuseppe Busà
18. Controllo costante delle esigenze della domanda, attraverso
l’istituzione di enti di ricerca, osservatori turistici, strutture
qualificate.
19. Sviluppo dei fattori di competitivita’ territoriale, attraverso la
ricerca di modelli consoni alle esigenze dei fruitori turistici.
20. Creazione di agenzie di sviluppo, operanti in tutto il territorio
nazionale e/o regionale, da costituire attraverso il
coinvolgimento di tecnici di settore.
21. Espletamento costante delle attività di monitoraggio e analisi
dei singoli settori dell’economia locale. Organizzazione di
corsi di formazione tenuti da tours operator da rivolgere agli
operatori del settore turistico.
22. Attivazione di un sistema di riordino, pulizia ed efficienza di
alta qualita’.
23. Valorizzazione dei prodotti tipici, attraverso l’erogazione di
premi a chi si associa a consorzi e/o utilizza marchi
rappresentativi di un territorio a sfondo ed a promozione
turistica.
24. Partecipazione a fiere e/o manifestazioni nell’ambito
turistico.
25. Creazione di sinergie fra categorie di imprenditori e
imprenditrici, operanti nel settore turistico, attraverso la
formazione di siti unici, pacchetti comuni, programmi
sinergici, creazione di fondi da utilizzare collettivamente, etc.
26. Partecipazione a fiere, manifestazioni nell’ambito turistico.
27
28. Giuseppe Busà
27. sviluppo del il turismo enogastronomico e di promozione del
territorio, attraverso il coordinamento e la messa in opera
delle diverse azioni già in essere.
28. Esaltazione dell'identità – organizzazione delle risorse,
creazione dell'immagine della città, identificazione delle
proposte innovative per stimolare l'affluenza, accoglienza
adeguata dei turisti.
29. Comunicazione all'esterno dell’identità di un territorio con la
divulgazione di eventi attraverso l'indicazione delle principali
manifestazioni previste e conseguenze attese.
30. redazione di un piano di marketing adeguato a finalità
turistica, mirato alla valorizzazione, organizzazione e
promozione delle risorse di un territorio
31. Espletamento di azioni rivolte all’unicità e tipicità di un
territorio, attraverso serie di interventi, sia sul piano dell'analisi
teorica sia a livello di progettazione e di proposte, in grado di
fornire una panoramica esaustiva delle caratteristiche, delle
possibilità e dei limiti di tutte le risorse su cui contare.
32. Individuazione del target su cui rivolgere l'offerta turistica e
messa in atto delle strategie di attrazione.
33. Incentivazione della cultura dell'ospitalità e della gentilezza.
34. Redazione di un programma temporale, individuazione delle
azioni da espletare, loro classificazione per priorità e
concatenamento degli interventi .
35. Creazione di un piano economico sugli interventi:
- identificazione dei costi
- ricerca di eventuali sponsor
- calcolo del rapporto costi/benefici.
28
29. Giuseppe Busà
36. Produzione di materiale informativo: mappa completa della
città con accessi, luoghi significativi, itinerari, linee autobus,
ricettività, ristorazione, localizzazione punti vendita prodotti.
37. Creazione di un "apparato di divulgazione" in grado di
coordinare la distribuzione informativa agli info-point, ai
media ecc.
38. Realizzazione di calendari delle iniziative culturali e di
intrattenimento da concordare attraverso la concertazione fra
pubblico e privato.
39. Creazione, con relativa pubblicità, della presenza di parcheggi
per automobili e autobus turistici.
40. Realizzazione di itinerari con indicazioni visive dei percorsi.
41. Divulgazione di un costante standard qualitativo
dell'immagine strutturale ed urbana da ritrovare in occasione
di ogni visita successiva.
42. Divulgazione dell'ubicazione degli impianti pubblicitari.
43. Diffusione, in un ambiente differente dal proprio, di
un'atmosfera di disponibilità, cortesia e calda accoglienza
44. Creazione delle condizioni ottimali per il turista, in merito alla
capacità dello stesso di poter trovare e/o riconoscere un'
offerta adeguata alle proprie esigenze in un ragionevole
rapporto qualità / prezzo
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45. Adeguamento di ogni struttura ricettiva a piccolo ufficio
informazioni. Snellimento della macchina amministrativa,
attraverso la creazione di appositi uffici locali, per
l’espletamento di pratiche inerenti a tematiche turistiche.
46. Creazione di una sinergia tra operatori alberghieri, ristoratori,
negozianti del luogo, enti pubblici e strutture operanti nel
settore dei trasporti.
47. Ideazione di strumenti per far conoscere la propria struttura
ricettiva, le sue attrattive, le attività, gli eventi .
48. Creazione di guide, libri, cd - articoli su giornali e riviste
specializzate, su cui specificare eventi e programmi. Creazione
di siti internet facilmente accessibili con la costituzione di un
portafoglio clienti e di una mailing list.
49. Raccolta di tutte le occasioni per "far parlare" di se, delle
proprie attrattive e risorse, attività turistiche ed eventi
spettacolari; allo scopo di
curare nel dettaglio la qualità del servizio offerto, così da
indurre nei turisti un incentivo al "passaparola positivo".
50. Organizzazione in merito alla partecipazione ad iniziative di
incontro, scambio e pubblicità: fiere, workshop, borse del
turismo. Allestimento e organizzazione di strumenti e strutture
per la partecipazione a tali manifestazioni.
51. Realizzazione di attività promozionali:
- azioni e proposte (sconti, week - end, potenza card
- altre attività promozionali ad hoc (buoni sconto per i periodi
di scarsa affluenza)
52. Soddisfacimento di bisogni espressi anche dall'utente interno.
53. Miglioramento complessivo della qualità della vita.
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54. Favorire attraverso l’erogazione di fondi pubblici locali, la
nascita di cooperative e imprese per l'organizzazione e la
gestione dei servizi turistici
55. Erogazione di fondi, sottoforma di contributi e/o indennizzi,
per l’ottenimento della certificazione di qualità dei prodotti e
dei servizi di natura turistica. Agevolare le diverse forme di
progettazione, allo scopo di fruire dei fondi europei.
56. Esistenza di una efficiente rete di servizi (guide, autonoleggi,
taxi ecc, pubblicizzata presso le strutture commerciali e
ricettive).
57. Incentivazione e sviluppo dei modelli più rappresentativi in
merito a nuove tendenze turistiche.
58. Creazione di modelli turistici verdi e alternativi nello spazio
rurale e di montagna (colline, montagne, etc.)
59. Creazione di modelli turistici culturali e legati ai problemi
della salute, spesso in contesti urbani, che realizzano una poli-
attività turistico-ricreativa-culturale (centri congressi, musei,
festival) o relativa alla salute (stabilimenti termali e cliniche di
rigenerazione).
60. Creare appositi uffici pubblici, con la finalità di divulgare
notizie in merito ai costi praticati dai diversi operatori di
settore.
61. Controllo dell’analisi dei trend, allo scopo di prevedere i flussi
turistici. Attuazione di ricerche costanti per analisi s.w.o.t. del
territorio.
62. Attuazione di analisi quali-quantitativa, attraverso le
metodiche statistiche, per la valutazione degli aspetti endogeni
ed esogeni del fenomeno turistico.
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63. Attuazione di analisi statistiche, attraverso indagini
campionarie, rivolte all’individuazione della customer
satisfaction dei turisti.
64. Controllo costante dei costi e benefici, in un ottica di
monitoraggio ambientale.
65. Controllo costante sulla gestione locale delle strutture
ricettive, per mantenere i costi sui livelli previsti.
66. Istituzione di un organo provinciale, attraverso il
coinvolgimento della camera di commercio più vicina da un
punto di vista territoriale, preposto al controllo dei prezzi
adottati da privati nell’affitto di strutture extra-alberghiere.
67. Organizzazione di corsi di formazione, rivolti a titolari,
imprenditori, direttori di strutture ricettive, tenuti da
rappresentanti ed esperti operanti nel campo turistico (tours
operatuor, etc.)
68. Aumento dei controlli di natura ambientale, con l’attuazione di
provvedimenti restrittivi in merito alla garanzia dei contenuti
normativi sui livelli di emissione atmosferica.
69. Agevolazioni locali per chi intende investire nel campo
turistico in zone ad alta densità.
70. Favorire politiche di investimento, attraverso lo stanziamento e
la destinazione di fondi pubblici.
71. Attuare azioni di razionalizzazione dei costi e/o ricavi,
evitando esuberi dei prezzi.
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