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PERCORSI FORMATIVI 2017
1
Non ci piace parlare di personale.
E per una volta non parleremo neppure di risorse umane.
Ci piace parlare di PERSONE. Nell’accezione del Premio Nobel
Amartya Sen, cioè uomini e donne che possono pienamente
esprimere le proprie capacità.
Sono loro che fanno la differenza. Come sempre. In qualunque
contesto. In qualsiasi periodo. In qualsivoglia struttura, sia essa
aziendale, sia essa sociale.
Capacità che emergono e che vanno a sconfinare, dando luce e
spessore a ciò che rappresentano.
Sono loro i trascinatori di un movimento basato sul fare.
Noi siamo solo un frameset per dare corpo e forma(zione)
a storie che innescano un meccanismo virtuoso dentro e fuori
l’azienda.
Competenze che si mischiano con personalità, attitudini e
voglia di crescere.
Sono le persone che fanno la differenza, anche nelle aziende.
Quella differenza che permette di evolvere.
Come Copernico mise il sole al centro della sua rivoluzione, così
noi vogliamo mettere le persone al centro del nostro universo
formativo. E allo stesso modo deve fare l’impresa per il suo
futuro.
Crediamo che si debba investire le persone del ruolo di
protagonista. Spingerle a pensare, ad attivarsi per scoprire il
proprio talento e la propria expertise.
Noi? Solo dei facilitatori. Di contenuti e di metodo.
Innovare gli strumenti di gestione, governo e formazione, questo
il nostro compito. Progettare nuovi palinsesti formativi capaci
di affrontare e vincere la sfida più emozionante: coinvolgere
le persone in un processo continuo fatto di apprendimento
attivo, partecipativo e trasformativo. Ma soprattutto intriso di
SENSO.
Di quel senso che dà la possibilità di andare al di là del presente
e di tirarsi fuori “dall’immediato”.
Questa è la formazione a cui aspiriamo per permettere di
immaginare scenari di sviluppo possibili, per sé e per le aziende.
Prima di tutto.
People
PERCORSI FORMATIVI 2017
3p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014
Città di Bologna
PERCORSI
FORMATIVI
2017
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154
6
8
10
L’ARCHITETTURA FORMATIVA
LA METODOLOGIA
PROJECT MANAGEMENT
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55
67
83
131
101
PROGETTAZIONE, INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO
PRODUZIONE E ACQUISTI
RISORSE UMANE
COMMERCIALE E MARKETING
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO
INTERNAZIONALIZZAZIONE
141CROSS SKILLS
SOFT SKILLS
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
I VANTAGGI DELLE CONVENZIONI FONDAZIONE ALDINI VALERIANI
I NOSTRI CLIENTI
PROFESSIONAL TOOLS 115
156
157
CERTIFICAZIONI
INFORMAZIONI GENERALI
PERCORSI FORMATIVI 2017
4 5
PERCORSI FORMATIVI 2017
Indice analitico
Risorse Umane Costruisci il tuo percorso: Responsabile Risorse Umane
Il budget del personale
Mappare i ruoli e le competenze in azienda
Amministrazione del personale e gestione delle buste paga
La selezione del personale: dal recruitment al talent management
Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti
Diversity Management
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Amministrazione
finanza
e controllo
Costruisci il tuo percorso:
Responsabile Amministrativo
Controller
La gestione del rapporto fra azienda controllata e controllante
Il rendiconto finanziario
Il bilancio consolidato e la riforma operativa del 2016
Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS
La riforma del bilancio civilistico
L’affidabilitá finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendale
Recupero crediti
La gestione dei cespiti
I controlli contabili per la redazione del bilancio annuale e infra-annuale
Controlling
Nuove tecniche di budgeting
Unbundling contabile: la contabilità obbligatoria per le imprese di produzione
e vendita energia
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Internazionalizzazione Costruisci il tuo percorso: Export Manager
Bank Payment Obligation (BPO)
Export Project Management
Finanziamenti per l’internazionalizzazione e gli investimenti all’estero
Il commercio elettronico nella disciplina nazionale e internazionale
Iva: adempimenti e normative nei rapporti con l’estero
La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale uniforme
Operazioni doganali
La strategia cluster per l’internazionalizzazione
Transfer Pricing
Automotive Business: come essere un fornitore di successo
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Bilancio per “non” specialisti
Marketing per “non” Marketing Manager
Finanza per “non” Financial Manager
La valutazione dei bisogni formativi
W-TRAIN®
: la formazione che ottiene risultati
Industrial Controlling
Cross Skills
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Capacità negoziali e successo nel business
Il coraggio di decidere
Delega ed empowerment
Sliding stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling
Gestire team virtuali e multiculturali
Gestire il team per ottenere risultati
La voce oltre l’ostacolo: parlare abilmente in pubblico
Presenting your company and your products
Soft Skills
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Commerciale
e Marketing Costruisci il tuo percorso : Responsabile Commerciale Marketing
Key Account Manager
Forecasting
Il piano commerciale
Politiche di Pricing
Big Data, Business Intelligence & KPI Management
Lean marketing per le imprese B2B
Nuovi tools per il marketing e la gestione commerciale
Marketing Metrics
Lead Generation: acquisire nuovi contatti e trasformarli in clienti
E-commerce Strategy & Management
Social Customer Care
SEO&SEM e Analytics
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Produzione
e Acquisti
Buyer
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Costruisci il tuo percorso:
Operation Manager
EXECUTIVE PROGRAM CPO - Chief Procurement Officer
Toyota Way
Il sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game
Lean Office: il metodo Toyota nelle imprese di servizi
SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitività
Visual Management e Metodo 5S
La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban
Service Operations Management
Strategie di acquisto e politiche di gestione
Gestione approvvigionamenti e livello di servizio
Vendor rating: strumenti di valutazione dei fornitori
I processi di acquisto: alternative gestionali e impatto organizzativo
Acquisti internazionali
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53
Costruisci il tuo percorso:
Responsabile tecnico sviluppo prodotto
Progettista di macchine e sistemi di automazione
Modelli di sviluppo prodotto
Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost
Problem Solving in progettazione
R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa
Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto
Progettazione e gestione Atex
Prototipazione virtuale
Materiali innovativi per l’automazione
Additive Manufacturing
Realtà aumentata per le applicazioni industriali
Machine Vision
Progettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion Control
Touch Panel TP 170 Siemens - HMI
Direttiva Macchine
Progettazione
Innovazione
e sviluppo nuovo
prodotto
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EXECUTIVE PROGRAM PMP®
PROGRAM
Smart Working
Business e Email Writing
Videocracy
Time e Meeting Management
Project Management Basic
La sinergia fra earned value method e risk management
Project scheduling
Project procurement management
Business analysis
Professional tools
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PERCORSI FORMATIVI 2017
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PERCORSI FORMATIVI 2017
Formazione fa rima con progettazione. Formazione è anche innovazione.
Contrariamente a quanto postulato dalla geometria euclidea, nel Management e nelle
nostre imprese, A e B non identificano un’unica retta. Le risorse, gli obiettivi, sono
punti sfocati e sempre più interconnessi. E anche le traiettorie lineari e prevedibili di un
tempo non esistono e forse non servono più.
Così come servono a poco i corsi nella loro forma tradizionale e cristallizzata.
Progettare architetture formative fluide ed evolutive capaci di tras-formare vecchi
concetti, comportamenti e attitudini cercando di fare emergere i talenti di ciascuno.
Questo il nostro modo di lavorare.
Mettiamo al centro la flessibilità per rispondere alle più contemporanee leggi del
mercato e per dare valore all’investimento formativo delle persone e di chi è chiamato
in azienda a occuparsi della loro crescita. Esigenze diverse che sposano soluzioni
formative personalizzate tra dimensioni CORE, CROSS E SOFT.
Saper collegare creando parentesi, tracciando linee tra i punti e creando incroci tra
input e output per tessere una maglia di senso. Mantenendo sempre una visione
d’insieme, con la capacità di cambiare in corsa, saltando da un collegamento all’altro
con l’equilibrio di un funambulo.
Questo è quello che ci chiedono le aziende. Questo è quello che abbiamo provato a
fare e che proviamo a fare ogni giorno riprogettando non solo il PERCHÈ e il COSA ma
anche il COME.
Ognuno può crearsi il proprio percorso formativo incrociando dimensioni core, cross e soft.
- velocità per ottimizzare il tempo
- efficacia per portare risultati
- connessione per condividere in community professionali successi e contatti
Bisogni diversi, differenti risposte, linee di soluzioni formative personalizzate.
Executive Program per lo sviluppo poliedrico di competenze funzionali, specialistiche
e manageriali attraverso metodi basati sul problem-solving, action-learning e
networking.
Programmi Cross per lavorare su piani interfunzionali e superare le tradizionali
logiche settoriali. Pensati e progettati per chi vuole integrare le proprie competenze
specialistiche e funzionali con quelle di altre aree aziendali.
Con un solo obiettivo: utilizzare abilità e linguaggi aziendali comuni per creare valore
aggiunto e raggiungere un unico risultato, remando nella stessa direzione.
L’ARCHITETTURA FORMATIVA
Business English
An essential tool for international success.
Un modo rapido per acquisire contenuti di particolare rilevanza
per la comunicazione professionale e permettere lo sviluppo di
conoscenze linguistiche, relazionali e culturali tali da sviluppare
business internazionale e creare davvero valore per la propria
impresa.
Sicurezza, Energia, Ambiente
Una formazione coinvolgente e partecipativa che, pur rispondendo
in modo adeguato e conforme alla normativa, favorisce la diffusione
della cultura e dei valori della sicurezza. “Fare formazione” sulla
sicurezza significa indirizzare le persone verso atteggiamenti adeguati
e comportamenti preventivi sul posto di lavoro in modo da ridurre gli
infortuni con conseguente riduzione di costi sociali, produttivi e per
minor controlli ed ispezioni.
Indoor e Outdoor Training
Formazione esperienziale centrata sul lavoro all’aperto e non,
individuale e di gruppo, con il coinvolgimento dei partecipanti
sul piano fisico, cognitivo ed emozionale. Per sperimentare
direttamente comportamenti manageriali attraverso esperienze
pervasive e mutuate dallo sport, dal teatro e dalla cucina. L’attività
di formazione outdoor si basa su un mix calibrato di:
-avventura: permette di avanzare in contesti sconosciuti dove è
più facile lasciarsi andare all’azione spontanea e al conseguente
apprendimento;
-metafora: lega le attività proposte con i contesti lavorativi e
garantisce il “trasferimento” dell’apprendimento nel contesto
professionale;
-osservazione e riflessione: l’osservazione e la riflessione sui
comportamenti di tutti permette di scambiarsi feedback di sviluppo.
Le brochure tematiche
Architetture e training dedicati ad ambiti specialistici.
LABTech
L’avanguardia tecnologica e formativa dedicata ai training di tipo
tecnico-informatico svolti in moderni laboratori tecnologici dotati
di attrezzature e macchine in ambito meccanico, elettronico,
elettrotecnico e grafico. In particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i
migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione virtuale, Stampa
3D, Controllo e Collaudo, Saldatura e CND in collaborazione con
l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio.
PERCORSI FORMATIVI 2017
8 9
PERCORSI FORMATIVI 2017
Il meglio di quello che facciamo è come lo facciamo.
Contenuti e metodo in una continua staffetta tra specializzazione e coinvolgimento
partecipativo. Si impara sempre più creando parentesi, momenti di focalizzazione
assistita o condivisa. Sperimentando e rielaborando e poi facendo ancora nuove e più
fruttuose esperienze. Il tutto per rendere più dinamico e denso di significato il “sistema
del saper fare”.
E i protagonisti ancora una volta le persone, tanti hyperlink di conoscenze e abilità
alle quali ancora non abbiamo dato un nome. Un design di nuovi percorsi che allarga i
perimetri della formazione e che da spazio a forme di apprendimento evolutivo.
La palestra formativa
La palestra formativa è una forma innovativa di aula dove almeno l’80% del tempo è
dedicato all’esperienza, all’allenamento delle competenze critiche. Il 20% del tempo
rimanente è dedicato alle istruzioni operative e al commento delle prestazioni da parte
del docente esperto.
Affiancamento in company
Possibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del
corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli
strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito.
Pillole formative
L’apprendimento multimediale a piccole dosi con leggerezza, piacere, humour.
Attraverso corsi molto brevi, ma fortemente strutturati, l’aula viene preceduta dalla
somministrazione di video e pillole formative multimediali che stimolano il partecipante,
preparandolo ad un utilizzo più consapevole della formazione tradizionale. I contenuti
vengono esemplificati attraverso il linguaggio, la schematizzazione visiva, il continuo
ancoraggio alle esperienze vissute.
Visual thinking
Rappresentazione dei concetti usando diagrammi e disegni sulle lavagne a fogli mobili,
per comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini.
Il metodo dei casi
Risolvere casi per essere efficaci nella realtà organizzativa. Il metodo tende a stimolare
le capacità investigative ed analitiche dei partecipanti e ad esporli anche ad idee e
principi diversi rispetto a quelli precedentemente seguiti grazie al confronto con il
gruppo di lavoro.
Si privilegia l’action learning, una strategia di apprendimento basata sull’esperienza
di progetti reali, attraverso la quale i partecipanti imparano da e insieme agli altri;
l’aula diviene più simile ad un laboratorio, il coaching un supporto alla performance del
singolo e del team.
LA METODOLOGIA
AFFIANCAMENTO
IN COMPANY
PALESTRA
ESPERENZIALE
VISUAL
THINKING
SKYPE
CALL
VIDEO
E-LEARNING
L’attività
formativa
Il teatro nella formazione
Attraverso interventi esperienziali a “forte impatto emotivo” si genera cambiamento:
si creano nuove visioni, drammatizzazioni di alcuni modi di agire e soprattutto si
sperimentano, in un ambiente protetto com’è quello dell’esperienza formativa, nuovi
comportamenti basati sulla fiducia, sull’apertura comunicativa, sul piacere di buttarsi
in cose nuove.
ACTION
LEARNING
PERCORSI FORMATIVI 2017
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PERCORSI FORMATIVI 2017
LEADERSHIP
STRATEGIC and
BUSINESS MANAGEMENT
Strategie
d’innovazione
• Business
Analysis •
Strategie d’impresa
• Finanza per “non”
Financial Manager •
Bilancio per non specialisti •
Marketing per “non” Marketing
Manager • Customer Experience
Engeneering • Laboratori di Design
Thinking • Valutazione d’impresa
TECHNICAL
PROJECT MANAGEMENT
Fondazione Aldini Valeriani è R.E.P.
internazionale di Project Management.La più autorevole organizzazione
Registered Education Provider
dal PMI Project Management Institute
Eccellenza di metodo e certificazione internazionale.
Questo il binomio che contraddistingue i nostri training che
rispettano gli standard internazionali definiti dal PMI.
I training FAV sul Project Management
e il processo di certificazione
Online Aula
35 ore Project Management Education
PREPARAZIONE ALL’ESAME - 21 ore di simulazione, verifica e controllo con il docente
Online Aula
24 ore Project Management Education
3 ore
150 domande
a risposta
multipla
SOSTIENI
L’ESAME
4 ore
200 domande
a risposta
multipla
SOSTIENI
L’ESAME
Sei diventato
CERTIFIED PROFESSIONAL CERTIFIED PROFESSIONAL
Sei diventato
Project Management ProfessionalProject Management Basic
60
PDU
3
anni
Per mantenere la
certificazione PMP®
bisogna ottenere
60 PDU in tre anni.
Dovranno riguardare,
in misura equa, le tre
direttrici del triangolo
delle competenze
definito dal PMI.
Novità 2017
Le proposte FAV approvate dal PMI relative
alle 3 dimensioni per chi deve acquisite PDU.
The PMI Talent Triangle™
BEYOND PMP®
Come si mantiene la certificazione PMP®
Evm e Risk Management
in sinergia • Planning &
Scheduling, Tricks and
Techniques •
Project Procurement
Management
• Capacità negoziali e successo nel
business • Gestire il team per ottenere
risultati • La voce oltre l’ostacolo•
I-coach • Time e meeting
management • Training
avanzato di negoziazione
• Laboratorio di
leadership • Change
Agility • Tecniche
di creatività •
Mindfulness
• Power to
belive
PROGETTAZIONE,
INNOVAZIONE E
SVILUPPO NUOVO
PRODOTTO
PERCORSI FORMATIVI 2017
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PERCORSI FORMATIVI 2017
RESPONSABILE
TECNICO
SVILUPPO
PRODOTTO
Crea il tuo percorso
Modelli di sviluppo prodotto
Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost
Problem Solving in progettazione
R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa
Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto
Progettazione e gestione Atex
Prototipazione virtuale
Materiali innovativi per l’automazione
Additive Manufacturing
Realtà aumentata per le applicazioni industriali
Machine Vision
Industrial Controlling
Core
Competences
Project Management Basic
Il coraggio di decidere
Gestire il team per ottenere risultati
Time e Meeting Management
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Bilancio per “non” specialisti
Marketing per “non” Marketing ManagerCross
Skills
Soft
Skills &
Professional
Tools
Core Soft Cross
PERCORSI FORMATIVI 2017
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PERCORSI FORMATIVI 2017
PROGETTISTA
DI MACCHINE
E SISTEMI
DI AUTOMAZIONE
Modelli di sviluppo prodotto
Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost
Problem Solving in progettazione
R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa
Prototipazione virtuale
Materiali innovativi per l’automazione
Additive Manufacturing
Realtà aumentata per le applicazioni industriali
Machine Vision
Progettazione e programmazione di architetture PLC e
sistemi di Motion Control
Touch Panel TP 170 Siemens - HMI
Direttiva macchine
Industrial Controlling
Core
Competences
Project Management Basic
Il coraggio di decidere
Gestire il team per ottenere risultati
Time e Meeting Management
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Bilancio per “non” specialisti
Marketing per “non” Marketing ManagerCross
Skills
Soft
Skills &
Professional
Tools
Core Soft Cross
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PERCORSI FORMATIVI 2017
DESIGN FOR...
MANUFACTURING, ASSEMBLY,
MAINTAINABILITY, COST
Strumenti e metodologie per identificare, sin dalle prime fasi
di progettazione del prodotto, soluzioni volte alla riduzione
del costo totale, dei costi di lavorazione e della complessità delle
attrezzature, dei costi produttivi e dei costi di assemblaggio.
CONTENUTI
Sviluppo e pianificazione di nuovi prodotti, utilizzando il “Design
for” come strumento di supporto alla progettazione.
Life Cycle Design del prodotto.
Soluzioni volte alla riduzione del costo totale, a parità di
prestazioni del prodotto.
Principi e tecniche operative del Design to Cost.
Riduzione del numero di componenti e riduzione delle varianti.
Progettazione dei componenti in funzione dei processi di
lavorazione.
Riduzione dei costi di lavorazione (numero delle operazioni,
tempo di ciclo) e della complessità delle attrezzature.
Valutazione dei costi di produzione attraverso accorgimenti sul
processo produttivo.
Definizione delle tolleranze.
Progettazione di componenti e sistemi volti alla semplificazione
e/o ottimizzazione dei processi di assemblaggio.
Valutazione di costi e tempi di assemblaggio.
Metodi strutturati (Hitachi, Lucas, Boothroyd, Dewhurst)
Misura della manutenibilità e analisi della funzionalità di
prodotto.
Analisi di Weibull.
Cenni al Design to Standard.
MODELLI
DI SVILUPPO PRODOTTO
Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi
produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli
di sviluppo prodotto. Comprendere e incrementare la
collaborazione e le interdipendenze tra le diverse aree
aziendali e le diverse fasi del processo per sviluppare le migliori
caratteristiche di un nuovo prodotto percepite dal mercato e
ottimizzarne i costi di progettazione, realizzazione e gestione.
CONTENUTI
Il progetto concettuale: dalla chiarificazione del compito alla
stesura della specifica tecnica
La progettazione simultanea: tempi, costi, qualità della
progettazione e dei prodotti. L’analisi dei requisiti, delle
specifiche e degli obiettivi del progetto. QFD (Quality Function
Deployment): documentare l’ambiente e sintetizzare le esigenze
(diagrammi di affinità), valutare l’importanza relativa dei
requisiti (matrici di interrelazione), dare una risposta tecnica alle
esigenze (matrice di relazione), valutare l’importanza tecnica ed
il posizionamento rispetto alla concorrenza (casa della qualità).
La stesura della specifica tecnica. Esempi applicativi.
Il progetto esecutivo
Regole base del progetto esecutivo. I principi del progetto
esecutivo: trasmissione delle forze, suddivisione dei compiti,
self-help, stabilità e bistabilità. Assenza di difetti. Linee guida
per il progetto esecutivo in area meccanica: costo, sicurezza,
ergonomia, estetica, facilità di produzione e di assemblaggio.
Design to Standards. Esempi applicativi.
Progettare per la Qualità
FMEA di progetto e di processo. Root Cause Analysis, matrici
causa-effetto. Diagramma di Ishikawa. Fault Tree Analysis.
FMECA e relativi aspetti normativi (MIL-STD1629). Indici di
Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto. Indice di
priorità di rischio (IPR). Un parallelo con la Direttiva Macchine
2006/42 CE. Esempi applicativi.
Validazione del progetto
Progettazione ed analisi degli esperimenti: introduzione e
concetti statistici di base. Esperimenti con singolo fattore e più
livelli. Esperimenti a due fattori e due livelli con prove ripetute.
Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. L’analisi della
varianza per la determinazione dei fattori significativi: ANOVA,
il test di Fischer. Effetti principali ed effetti di interazione
dei fattori. Metodo delle superfici di risposta. Il metodo di
Taguchi: funzione di perdita, rapporto segnale-rumore. Esempi
applicativi.
Docente
Silvia Funaioli
Consulente
specializzata in ambito
sviluppo prodotto;
professore a contratto
di “Tecnologie dei
Materiali” presso
l’Università degli studi
di Bologna.
Durata
7 ore
Date
Bologna
9 marzo 2017
09.00 - 17.00
25 settembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Docente
Massimiliano
De Agostinis
Dottore di Ricerca in
Progetto e Sviluppo
di Prodotti e Processi
Industriali. Ricercatore
di Progettazione
Meccanica e
Costruzione di
Macchine presso
l’Università di Bologna.
Durata
14 ore
Date
Bologna
10, 12 aprile 2017
09.00 – 17.00
10, 12 ottobre 2017
09.00 – 17.00
Quota di iscrizione
€ 600,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
20 21
PERCORSI FORMATIVI 2017
R&D: SVILUPPO PRODOTTI
E VALORE PER L’IMPRESA
Oggi chi cura attività di Ricerca e Sviluppo si trova a dover
selezionare in maniera rigorosa quali progetti meritano
di avere priorità. Occorrono strumenti e metodologie per
formarsi una visione d’insieme sintetica a cui fare riferimento.
Fattori essenziali sono la capacità di tradurre il progetto in
numeri e misure economico-finanziarie, la corretta valutazione
del loro impatto sulla generazione di valore per i clienti e per
l’impresa, il sapiente collegamento fra le esigenze del mercato
e la tecnologia disponibile.
CONTENUTI
I fattori di base di progetti R&D e Sviluppo Prodotto.
Evoluzione delle tecnologie e stimoli all’innovazione.
Modelli e architetture di sviluppo di nuovi prodotti.
Definire la mappa dei bisogni del cliente/mercato.
Tecniche QFD per coordinare requisiti prestazionali e specifiche
tecniche.
Obiettivi strategici ed ecofin dell’azienda per i processi R&D e
Sviluppo Prodotto.
Il Performance Measurement System per misurare gli obiettivi di
progetto R&D.
Strumenti di Value Engineering e Cost Sensitivity Analysis.
R&D e Sviluppo Prodotto: costo o investimento?
Il Target Costing.
Il trade off tra costi e tempi di progetto R&D.
Il Life Cycle Costing.
Il Total Cost of Ownership.
La valutazione finanziaria dei progetti R&D e Sviluppo Prodotto.
La valutazione del portafoglio dei progetti R&D.
PROBLEM SOLVING
IN PROGETTAZIONE
Come migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi
operativi? Si deve partire dalla funzione di progettazione, così
spesso coinvolta anche in fase di manutenzione o di service
post vendita. Sempre più spesso i processi operativi aziendali
sono caratterizzati da complessità crescente, tempi operativi
compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie
di prodotto. In ambito prodotto/processo, la capacità di
identificare tempestivamente ed efficacemente i problemi
consente di elaborare le migliori risposte le quali, quando sono
preventive, generano rilevanti cost-saving aziendali.
CONTENUTI
Atteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi.
Strategie di reazione ai problemi.
Individuazione e sperimentazione dei problemi.
Tecniche di problem finding e problem setting.
I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la
ricerca di soluzioni.
Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell,
Tecniche di Processo).
Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto,
5-Why Analysis, FMEA).
Casi concreti di problem solving di prodotto.
Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving.
Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di
strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli
allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo
di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso
l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi
nell’applicazione delle tecniche apprese.
Docente
Giuseppe Gherardi
Manager e
consulente, si occupa
di consulenza
e temporary
management per
diverse aziende
manifatturiere italiane
ed estere. Ha una
ventennale esperienza
aziendale in area
operations, R&D e
direzionale. Ha avviato
e gestito progetti
industriali in Cina,
USA, Sud America ed
Est EU. È professore
a contratto presso
l’Università di Bologna.
Durata
14 ore
Date
Bologna
29 giugno, 6 luglio 2017
09.00 - 17.00
23, 30 novembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 580,00 + iva
Docente
Giuseppe Gherardi
Manager
e consulente, si
occupa di consulenza
e temporary
management per
diverse aziende
manifatturiere italiane
ed estere. Ha una
ventennale esperienza
aziendale in area
operations, R&D e
direzionale. Ha avviato
e gestito progetti
industriali in Cina,
USA, Sud America ed
Est EU. È professore
a contratto presso
l’Università di Bologna.
Durata
16 ore
Date
Bologna
4, 11 maggio 2017
09.00 - 18.00
19, 26 ottobre 2017
09.00 – 18.00
Quota di iscrizione
€ 600,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
22 23
PERCORSI FORMATIVI 2017
PROGETTAZIONE
E GESTIONE ATEX
Il corso fornisce gli strumenti per affrontare la progettazione
di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali
a rischio di esplosione (Gruppo II).
CONTENUTI
La legislazione sociale e di prodotto.
Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE.
Quadro normativo - le norme En60079.
Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di
esplosione.
La valutazione dei rischi nella progettazione di macchine
destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di
esplosione.
Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di
macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere
a rischio di esplosione.
I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex.
Le procedure di classificazione delle zone Atex.
Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali.
Applicazioni delle direttive Atex.
Docente
Luigi Franzoni
Dipendente presso
Cefla sc - Finishing
Division, dove ha
operato sia come
responsabile
assicurazione qualità
che, in seguito,
come responsabile
tecnico presso lo
stabilimento di Imola.
Ha approfondito
le direttive e le
norme relative alla
sicurezza macchine
con riferimento alla
prevenzione dei rischi
di esplosione connessi
a macchine e impianti
di verniciatura.
Attualmente è Sales
Engineering Manager
della Business Unit
Finishing.
Durata
7 ore
Date
Bologna
26 gennaio 2017
09.00 - 17.00
13 luglio 2017
09.00 - 17.00
Imola
17 ottobre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Leggi, norme, applicazioni
SVILUPPO PRODOTTO:
L’INNOVAZIONE CHE
GENERA PROFITTO
Le trasformazioni che il mondo industriale sta affrontando
pongono in primo piano il tema dell’innovazione come
elemento chiave per distinguersi dalla concorrenza e costruire
vantaggio competitivo. Affinchè le innovazioni tecnologiche
sviluppate dalle imprese possano tradursi in quote di mercato
e redditività occorre però che il processo di generazione
dell’innovazione sia solidamente fondato su:
• una chiara strategia di mercato
• processi operativi “robusti” che consentano di tradurre
rapidamente l’innovazione in prodotti performanti
• una pianificazione efficace a livello single project e multiproject
• un rigoroso sistema di controllo dell’investimento in sviluppo.
Il corso, strutturato con un format agile e interattivo, definisce in
termini pratici un rigoroso modello di sviluppo prodotto per le
PMI e presenta i principali strumenti e metodologie a supporto
dei temi trattati.
CONTENUTI
Struttura del processo di sviluppo prodotto.
Il nuovo prodotto come investimento: strumenti economici e
finanziari per le decisioni di sviluppo (valutazione investimenti,
make or buy, delocalizzazioni).
Tradurre le aspettative del cliente in specifiche tecniche.
Il costo come specifica: Target Costing.
Integrare lo sviluppo prodotto, la funzione commerciale e la
produzione: Concurrent Engineering.
Eliminare gli sprechi e ridurre i tempi dello sviluppo prodotto.
Pianificazione e controllo del portafoglio commesse e della
singola commessa.
Come costruire un cruscotto di indicatori semplice e focalizzato.
Docente
Mauro Marini
Partner Opta,
svolge attività di
consulenza in aziende
manifatturiere e
di servizi sui temi
dell’organizzazione
della supply chain,
del company
turnaround e del
project management,
integrando diversi
approcci
(Lean Manufacturing,
TOC). Docente
di Supply Chain
Management presso
l’Università di Bologna
Durata
12 ore
Date
Bologna
7 febbraio 2017
09.00 - 18.00
14 febbraio 2017
09.00 - 13.00
14 novembre 2017
09.00 - 18.00
21 novembre 2017
09.00 - 13.00
Quota di iscrizione
€ 500,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
24 25
PERCORSI FORMATIVI 2017
PROTOTIPAZIONE
VIRTUALE
Nel campo delle macchine automatiche il prototipo virtuale
è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della
macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi
molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico.
Nel corso verranno analizzati i diversi strumenti commerciali
utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale. Saranno
presentati due diversi approcci alla simulazione: uno relativo
alla modellazione di intere macchine automatiche ed uno
caratterizzato da un livello di dettaglio maggiore, relativo a
singoli gruppi macchina. Verranno sviluppati casi applicativi, è
richiesta la conoscenza di software CAD meccanici come Pro-E
e SolidWorks.
CONTENUTI
Prototipazione virtuale.
Analisi degli obiettivi.
Prototipo reale e virtuale a confronto.
Panoramica sui principali approcci alla simulazione di
componenti, macchine e sistemi.
Simulazioni Hardware In the Loop e Software In the Loop.
Modelli Real Time o Virtual Time.
Strumenti per la prototipazione virtuale.
Interfaccia con i processi aziendali – Machine level.
Rappresentazione CAD 3D realistica.
Modellazione dei comportamenti.
Simulazione di prodotto e processo.
Comportamenti integrati con logiche di controllo.
Comunicazione Hardware in the loop.
Interattività con il modello.
Caso applicativo - Machine level.
Presentazione dell’ambiente software.
Case study, set up di un prototipo virtuale.
Discussione risultati del case study.
Interfaccia con i processi aziendali – Device level.
Modellazione multibody.
Dinamica a corpi flessibili.
Co-simulazione ed integrazione di sistemi di controllo.
Post-processing dei risultati.
Caso applicativo – Device level.
Presentazione dell’ambiente software.
Case study, set up di un prototipo virtuale.
Discussione risultati del case study.
Docente
Antonio Costantino
Assegnista di ricerca
dell’università di
Modena e Reggio
Emilia nel settore
“Disegno e Metodi
dell’Ingegneria
Industriale” su
simulazione integrata
di sistemi automatici
e celle robotizzate,
collabora con il
laboratorio LIAM per
l’attività di virtual
commissioning. Come
docente ha tenuto
diversi seminari e corsi
presso aziende su
tematiche riguardanti
simulazione e virtual
commissioning.
Durata
14 ore
Date
Bologna
13, 20 novembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 600,00 + iva
MATERIALI INNOVATIVI
PER L’AUTOMAZIONE
Il corso offre una panoramica sui materiali e sui trattamenti
più innovativi oggi disponibili sul mercato per il settore delle
macchine automatiche e delinea le criticità e peculiarità dei
materiali metallici, polimerici e compositi utilizzabili in questo
settore con particolare attenzione ai costi e alle prestazioni
ottenibili.
CONTENUTI
Materiali metallici
Materiali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi
innovativi.
Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche
meccaniche.
Trattamenti termici dei materiali ferrosi.
Trattamenti termici dei materiali non ferrosi.
Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali
metallici.
Materiali polimerici (plastiche)
Generalitàdellemacromolecole:monomeri,polimeriecopolimeri.
Polimeri di prima produzione e rigenerati.
Polimeri termoplastici e termoindurenti.
Fase amorfa e fase cristallina.
Proprietà meccaniche e termiche.
Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e
rotazionale.
I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging.
Rivestimenti superficiali per materiali polimerici.
Materiali compositi
Introduzione ai materiali compositi: elementi costitutivi, proprietà
fisiche e caratteristiche meccaniche.
Tipologie di fibre: di vetro, di carbonio, aramidiche, di basalto e
di polietilene.
Tipologie di matrici: termoplastiche e termoindurenti.
Tecnologia di fabbricazione dei compositi industriali.
Docente
Vincenzo Sartori
Ingegnere dei
materiali, docente
e consulente
sulle tematiche
dell’automazione,
delle macchine
utensili e dei
materiali polimerici.
Svolge attività
di progettazione
meccanica,
programmazione di
macchine a controllo
numerico, analisi e
sviluppo di nuovi
prodotti con utilizzo di
materiali innovativi e
di tecnologie avanzate
di produzione.
Durata
14 ore
Date
Bologna
17, 24 maggio 2017
09.00 - 17.00
15, 22 novembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 560,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
26 27
PERCORSI FORMATIVI 2017
ADDITIVE
MANUFACTURING
Essere in grado di sviluppare prodotti e servizi altamente
personalizzabili. È quanto oggi viene richiesto alle aziende per
rimanere competitive in un contesto di domanda sempre più
volatileedifficiledaprevedere.Tralelevestrategichechemeglio
rispondono a questa necessità di customizzazione, le tecnologie
di manifattura digitale ricoprono un ruolo cruciale nell’abilitare
una produzione on demand. L’Additive Manufacturing, non solo
sta mettendo in discussione le tecnologie tradizionali, sottrattive
e formative, ma anche i modelli di business e il ciclo di vita dei
prodotti e le configurazioni di filiera. La tecnologia però non ha
ancora raggiunto la maturità e non garantisce la robustezza dei
processi di fabbricazione tradizionali, tanto da essere utilizzata
quasi esclusivamente per la prototipazione rapida, termine con
cui era conosciuta già più di 30 anni fa.
CONTENUTI
Introduzione al Rapid Manufacturing (RM).
Il passaggio dalla prototipazione alla produzione.
Il concetto dello Slicing.
Pensare Additive.
Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa
prestazionale ed economica.
Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing.
Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing.
Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche.
Esempi di prodotti.
Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo.
Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche
Rapid Manufacturing.
Docente
Vincenzo Sartori
Ingegnere dei
materiali, docente
e consulente
sulle tematiche
dell’automazione,
delle macchine
utensili e dei
materiali polimerici.
Svolge attività
di progettazione
meccanica,
programmazione di
macchine a controllo
numerico, analisi e
sviluppo di nuovi
prodotti con utilizzo di
materiali innovativi e
di tecnologie avanzate
di produzione.
Durata
14 ore
Date
Bologna
8, 15 marzo 2017
09.00 - 17.00
11, 18 ottobre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 560,00 + iva
Nuovo approccio alla stampa 3D
REALTÀ AUMENTATA
PER LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI
Un nuovo modo di concepire le istruzioni di montaggio per
l’operatore. Riconoscimento automatico delle parti e della fase
del montaggio, suggerimenti interattivi, animazioni sovrapposte
alla realtà, sintesi vocale e riconoscimento, consultazione del
manuale in versione digitale, il tutto proiettato sulla realtà.
Fondamentale per istruire un nuovo operatore in modo autonomo,
indispensabile per l’aggiornamento dell’operatore esperto.
Utilizzando tecnologie di visione per il riconoscimento oggetti,
sintesi e riconoscimento vocale, interfaccia con CAD e computer
graphics per la virtualizzazione di oggetti, l’applicazione permette
al responsabile di produzione di creare istruzioni di montaggio
e di riparazione in modo pratico e rapido e all’operatore di
montaggio di vedere le istruzioni proiettate sulla realtà. Il corso
sviluppa le competenze nell’uso delle tecniche e delle tecnologie
che consentono di realizzare applicazioni industriali sfruttando le
potenzialità offerte dalla realtà aumentata.
CONTENUTI
La realtà aumentata
Mixed reality, localizzazione della realtà: geolocalizzazione vs
utilizzo di sistemi di visione (con e senza marker), identificazione
della realtà (e.g. QR code) vs calcolo della posa (e.g. marker based),
riconoscimento e calcolo della posa per oggetti 3D (non planari)
senzamarker,presentazionedell’informazione:testo,audio,immagini
virtuali, sovrapposizione di immagini virtuali alla scena reale.
Visione 3D
Riconoscimento, calcolo della posa e tracking. Tecniche di
riconoscimento 3D: Shape 3D matching, Surface matching,
Localizzazione: inside-out e outside-in, Tracking (basato su
localizzazione e posa precedenti), stabilizzazionedelcalcolodellaposa.
Visualizzazione	
Ray tracing, Spatial Data Structures. Blender: primitive di
modellazione, texture, animazioni. Formati modelli discreti.
OpenGL: costruzione della scena, gestione modelli. WebGL.
Esempi di interazione con Leap Motion.
Grafica computerizzata e CAD
Panoramica sulla teoria della grafica 3D e sulle librerie di
visualizzazione/manipolazione(Blender),generazionediimmagini
e animazioni 3D a partire da modelli CAD, sovrapposizione di
oggetti e animazioni 3D sulla scena reale, rendering di oggetti e
animazioni virtuali (luminosità, ombreggiatura).
Interfacce utente
Sintesi e analisi audio: strumenti SW e microfoni, esempi di menu
virtuali attraverso riconoscimento delle mani, integrazione con la
Machine Vision (metrologia, ispezioni di qualità).
Docente
Luca Piccinini
Si occupa presso
T3Lab di realtà
aumentata per
applicazioni industriali.
Il suo ruolo è quello di
sviluppare, utilizzando
librerie commerciali
e open source, vari
tipi di algoritmi
di image vision,
quali ad esempio
il riconoscimento
di oggetti a partire
da modelli CAD, il
controllo dimensionale
di parti meccaniche
e il riconoscimento di
codici e marker.
Durata
28 ore
Date
Bologna
4, 6, 11, 13
aprile 2017
09.00 - 17.00
21, 23, 28, 30
novembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 980,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
28 29
PERCORSI FORMATIVI 2017
MACHINE VISION
Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed
illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati
alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali.
In particolare saranno poi approfondite le tematiche del
riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena,
sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due
librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della
MVTec) e una open source (OpenCV).
CONTENUTI
Teoria dei sistemi di visione.
Riconoscimento di oggetti 2D e 3D.
Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali e librerie di
visione commerciali (Halcon) e open (OpenCV).
Casi di studio e applicazioni in campo industriale.
I benefici della tecnologia e nuove tendenze.
Docente
Luca Piccinini
Si occupa presso
T3Lab di realtà
aumentata per
applicazioni industriali.
Il suo ruolo è quello di
sviluppare, utilizzando
librerie commerciali
e open source, vari
tipi di algoritmi
di image vision,
quali ad esempio
il riconoscimento
di oggetti a partire
da modelli CAD, il
controllo dimensionale
di parti meccaniche
e il riconoscimento di
codici e marker.
Durata
14 ore
Date
Bologna
19, 26 maggio 2017
09.00 - 17.00
13, 20 ottobre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 560,00 + iva
PROGETTAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DI
ARCHITETTURE PLC
E SISTEMI DI MOTION CONTROL
Il sistema di controllo nelle moderne macchine automatiche
svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle
performance desiderate, l’alto numero di piattaforme di controllo
rende sempre difficile la scelta finale. Il corso vuole analizzare le
moderne architetture di controllo PLC e PC-Based, sia dal punto di
vista dell’hardware che della programmazione. Nella prima parte
del corso verranno mostrate le moderne architetture di controllo
commerciali, i principali bus di campo utilizzati ed i sistemi di
motion control. Nell’ultima parte del corso, dopo aver presentato
i linguaggi di programmazione per i sistemi di Motion Control,
verrà affrontato il problema della progettazione della logica di
controllo per le macchine automatiche, fornendo i concetti per
una programmazione modulare basata su componenti di libreria
software riutilizzabili. All’interno del corso verranno sviluppati
esempi su piattaforma Codesys.
CONTENUTI
Sistemi di controllo PLC e PC-Based
Sistemi di controllo per l’automazione industriale.
Architettura di controllo basata su PLC.
Gestione task ed I/O distribuiti.
Caratteristiche dei principali bus di campo.
Principali differenze tra le diverse architetture di controllo
commerciali.
Architetture di Motion Control
Architetture di Motion Control centralizzate e decentralizzate.
Interazione tra PLC e sistema di Motion Control.
Il concetto di asse nella programmazione dei sistemi di Motion
Control.
Programmazione dei sistemi di Motion Control mediante
PLCopen.
La gestione delle camme elettroniche.
Programmazione in ambiente PLC
Linguaggi di programmazione della normativa IEC 61131-3.
Progettazione della logica di controllo per una macchina
automatica.
Un approccio alla programmazione modulare per il mondo
macchine automatiche.
Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine
automatiche in testo strutturato.
Docente
Matteo Sartini
Ha conseguito laurea
e dottorato di ricerca
in automazione,
presso l’Università di
Bologna. Attualmente
è direttore tecnico del
laboratorio LIAM, si
occupa di architetture
software per le
macchine automatiche
e benchmarking
delle piattaforme di
controllo. Ha svolto
attività di docenza su
tematiche riguardanti
architetture di
controllo, attualmente
è professore a
contratto presso
l’Università di Bologna
per il corso di
tecnologie e sistemi di
controllo.
Durata
25 ore
Date
Bologna
12, 14,
19 settembre 2017
09.00 – 17.00
21 settembre 2017
09.00-13.00
Quota di iscrizione
€ 1.100,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
30 31
PERCORSI FORMATIVI 2017
DIRETTIVA MACCHINE
Il corso permette di acquisire metodologie di progettazione
integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali
per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina e fornisce
i corretti elementi per la verifica di conformità delle macchine
esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare. Il corso
spiegherà come implementare in modo corretto i concetti di
affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza.
CONTENUTI
Il contesto normativo e la valutazione dei rischi
La Direttiva Macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs
17/2010.
Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico.
Il manuale di installazione uso e manutenzione.
Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del
macchinario.
Vendita e acquisto di macchine usate.
Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE.
Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine.
La progettazione integrata della sicurezza
Progettazione integrata della sicurezza.
Individuazione delle misure di protezione.
Studio dell’ergonomia della macchina.
Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine.
Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN
13849-1 ed EN 13849-2.
Validazione del progetto.
Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed
elettronici.
Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di
sicurezza.
Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati.
L’equipaggiamento elettrico delle macchine
Prove di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali.
Conformità alla Direttiva Emc e alle Direttive Atex.
Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine.
Realizzazione e validazione del Manuale di Istruzioni.
Applicazioni pratiche
Esemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per
macchine/impianti del settore automotive e/o medicale.
Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici
per macchine/impianti.
Case history.
Docente
Luca Milani
Consulente e
formatore esperto
di sicurezza e igiene
negli ambienti di
lavoro, progettazione
impiantistica e di
prevenzione incendi
all’interno di varie
realtà aziendali
pubbliche e private.
Durata
16 ore
Date
Bologna
14, 21 giugno 2017
09.00 – 18.00
Quota di iscrizione
€ 750,00 + iva
TOUCH PANEL
TP 170 SIEMENS - HMI
Utilizzando il software TIA Portal di Siemens, nel corso
si apprende come impostare un progetto per la gestione
completa dell’interfaccia operatore con i Pannelli standard
Siemens. Oltre all’impostazione dell’interfaccia verrà visto
e provato, mediante esercitazioni, l’integrazione con i PLC
Siemens 1200. Tutto questo al fine di avere una visione
completa dell’utilizzo, della programmazione e dell’integrazione
dell’interfaccia operatore con i moderni PLC Siemens.
CONTENUTI
Sistemi di automazione industriale.
Hardware plc e hmi.
Come funziona il plc.
Il software tia portal V13.
Istruzioni di programma
combinazioni logiche dei bit.
Contatori, temporizzatori, merker.
Programmazione lineare
Blocchi OB.
La stazione di supervisione HMI.
Basi per lo sviluppo di un’applicazione.
Caratteristiche del pannello HMI- SIEMENS.
Tipologie di variabili.
Oggetti grafici.
Interazione HMI con PLC.
Configurazione pagine.
Gestione pagine
creazione di applicazioni e simulazione.
Gestione dei dati numerici e di testo.
Utilizzo degli oggetti disponibili.
Gestione della grafica, importazione di immagini.
Esempi di applicazione HMI-PLC.
Il corso verrà svolto in un laboratorio di ultima generazione.
Docente
Vincenzo
Di Domenico
Docente e consulente
senior di Fondazione
Aldini Valeriani,
esperto nei settori
elettrico, elettronico
ed automazione
industriale.
Durata
16 ore
Date
Bologna
13, 16, 20,
23 giugno 2017
14.00 – 18.00
Quota di iscrizione
€ 620,00 + iva
PRODUZIONE
E ACQUISTI
3534
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
Crea il tuo percorso
OPERATION
MANAGER
Finanza per “non” Financial Manager
La valutazione dei bisogni formativi
Bilancio per “non” specialisti
Marketing per “non” Marketing Manager
p.
p.
p.
p.
Toyota Way
Il Sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game
Lean Office: il metodo Toyota nelle imprese di servizi
SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare
la competitività
Visual Management e Metodo 5S
La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban
Service Operations Management
Industrial Controlling
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
Gestire il team per ottenere risultati
Time e Meeting Management
Smart Working
Project Management Basic
Il coraggio di decidere
Delega ed empowerment
p.
p.
p.
p.
p.
p.
42
43
44
45
46
47
48
147
137
124
120
125
133
134
144
145
142
143
Cross
Skills
Core
Competences
Soft
Skills &
Professional
Tools
Core Soft Cross
3736
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
BUYER
Bilancio per “non” specialisti
Marketing per “non” Marketing Manager
Finanza per “non” Financial Manager
La valutazione dei bisogni formativi
Executive Program CPO - Chief Procurement Officer
Strategie di acquisto e politiche di gestione
Gestione approvvigionamenti e livello di servizio
Vendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori
I processi di acquisto: alternative gestionali e impatto
organizzativo
Acquisti internazionali
Time e Meeting Management
Capacità negoziali e successo nel business
Delega ed empowerment
Smart Working
Project Management Basic
Il coraggio di decidere
38
49
50
51
52
53
124
132
134
120
125
133
142
143
144
145
Core Soft Cross
Crea il tuo percorso
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
Cross
Skills
Core
Competences
Soft
Skills &
Professional
Tools
3938
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
CPO
CHIEF PROCUREMENT OFFICER
Approcci per ottimizzare il processo degli acquisti
Vendere di più genera più fatturato, ma acquistare meglio genera più profitto. Motto
delle Direzioni acquisti e piano di azione operativo del CPO Executive Program.
Generare vantaggio competitivo è determinante, si sa. Come farlo lo vediamo
attraverso lungo tutta la catena del valore. Una specializzazione per buyer senior
e responsabili acquisti per contribuire a definire le strategie aziendali, definirne gli
obiettivi di budget e le politiche di acquisto attraverso tools concettuali ed operativi.
Focus: sviluppare una prospettiva di Supply Chain integrata mixando strumenti e
risorse a disposizione.
Modulo 4 Executive
GESTIONE RISCHIO CONTRATTUALE
NEGLI ACQUISTI
Il contratto d’acquisto. Chi decide e chi
stipula il contratto. Procura, proposta
ferma e irrevocabile, patto di opzione,
accettazione espressa e conclusione
del contratto a mezzo di inizio di
esecuzione. Causa–Forma–Oggetto:
elementi essenziali di ogni contratto.
Termine iniziale e termine finale.
Clausola penale, multa penitenziale,
caparra confirmatoria e penitenziale.
Forme di garanzia e Fideiussione. Forme
di protezione del patrimonio aziendale.
Adempimento delle obbligazioni
e inadempimento del contratto. Il
contenzioso giudiziale, recesso e
risoluzione nei contratti. Forme di tutela
anticipata e principi in tema di assistenza
giudiziale. Clausola compromissoria e
arbitrato. Il D. Lgs. 28/2010 aggiornato
con Legge 98/2013 e la conciliazione.
Conciliazione obbligatoria, volontaria e
Modulo 3 Executive
MARKET INTELLIGENCE E SVILUPPO
FORNITORI, E-PROCUREMENT
Analisi strategica del contesto operativo,
analisi di materie prime, beni e servizi
(tipologia, qualità, quantità e calendario
di delivery) e possibilità di sostituzione.
Tecniche di previsioni di prezzo. Supplier
development e supplier improvement. La
partnership. Strumenti IT a supporto del
procurement:qualisonoequandoconviene
adottarli. Matrice di KRALJIC, strumento
per definire strategie di acquisto ottimali.
Modulo 5 Executive
REPORTISTICA, BENCHMARKING, KPI E
SUPPLY CHAIN, RISK ANALYSIS
Definizionedellareportisticaperilcontrollo
degli acquisti e la comunicazione con l’Alta
Direzione. Benchmarking. Impostazione
del KPI set. Definizione e monitoraggio
per l’efficienza della funzione acquisti.
Monitoraggio della solidità dei fornitori.
Principi di Supply Chain Risk Analysis.
Modulo 6 Opzionale
ACQUISTI INTERNAZIONALI
Vantaggi dei low cost countries. Prezzi
e convenienza nelle differenti aree
geografiche. Tattiche per la riduzione
del rischio nei mercati internazionali.
Acquisto diretto o tramite intermediari:
rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli dei
manager del global sourcing. Piano di
marketing degli acquisti internazionali.
Scouting internazionale: prodotto,
fornitore, fonte di approvvigionamento.
Risk management nell’international
scouting: rischio economico, rischio
tecnico, rischio logistico. Gestire la
Supply Chain e le modalità di trasporto
dai paesi low cost.
Modulo 7 Opzionale
CAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO
NEL BUSINESS
Elementi chiave del negoziato.
Preparazione, processo, percezione
del potere, persone. Differenti contesti
di negoziazione e di stili negoziali. La
preparazione alla negoziazione e la
definizione degli obiettivi. La definizione
del proprio BATNA e di quello della
controparte. Definizione della strategia
negoziale.
Modulo 1 Executive
CPO - IL RUOLO - IL PROCESSO DEGLI
ACQUISTIEL’ORGANIZZAZIONEDELTEAM
Direzione Acquisti e Team: competenze
e centro di profitto. Il processo acquisti
come leva competitiva strategica.
Sostenibilità: la visione sistemica e la
Responsabilità sociale d’impresa (CSR).
La gestione delle relazioni con i fornitori:
il valore per i clienti. L’approccio per
Modulo 2 Executive
POLITICHE, STRATEGIE DI ACQUISTO
E POLITICHE DI GESTIONE
La connessione tra le strategie
aziendali e le priorità per gli Acquisti.
Il marketing di acquisto e le leve
EXECUTIVE
PROGRAM
Modulo 4 Gestione rischio contrattuale negli acquisti - 11 ore
Modulo 3 Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement - 7 ore
Modulo 1 CPO- Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del team - 11 ore
LA STRUTTURA
OPZIONALI
Modulo 6 Acquisti internazionali - 7 ore
Modulo 7 Capacità negoziali e successo nel business - 14 ore
Modulo 2 Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione - 7 ore
Modulo 5 Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis - 7 ore
CPO EXECUTIVE COMPLETO
5 moduli (43 ore) + 2 moduli opzionali (21 ore)
processi e l’organizzazione degli
approvvigionamenti. Business Ethics
e responsabilità negli acquisti.
delegata. La “media-conciliazione” per le
vertenze in materia di affitto di aziende. Il
“Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005)
visto dalla parte dell’impresa.
del procurement mix: prodotto-
prezzo-canale-comunicazione. Analisi
SWOT. Individuazione delle priorità e
pianificazione. Il livello di servizio, la
gestione delle scorte, l’integrazione
operativa. Politiche di acquisto e di
gestione dei fornitori e controllo delle
performance (vendor rating).
4140
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
Executive Program CPO - Chief Procurement Officer
Massimo Olivotti
Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach.
Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD
di una società specializzata nella distribuzione di merci su pallet, operante
secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società
internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.
Docenti ADACI
Conpluriennaleesperienzaaziendale,presenterannoitemicontagliopraticoe
applicativo. Loro obiettivo sarà quello di far riflettere i partecipanti sui modelli
applicati nelle loro realtà, creando momenti di riflessione e di confronto delle
esperienze. ADACI è l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management
(www.adaci.it) che dal 1968 supporta i professionisti degli acquisti che si
occupano di approvvigionamenti, gestione materiali, logistica e supply
management. Per loro costituisce un punto di riferimento culturale, offrendo
molteplici occasioni per condividere esperienze, fare rete e aggiornarsi
professionalmente.
Andrea Zanni
Socio di un importante studio legale associato con sede a Bologna e a Forlì,
con ultradecennale esperienza forense, è specializzato in assistenza nel
contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di contrattualistica,
diritto commerciale e societario, diritto bancario e finanziario. Consulente legale
FIMAA Bologna e Arbitro Unico presso la Camera di Commercio di Bologna.
Executive Program (Mod. 1-2-3-4-5) €
€ 1.800,00 + IVA
Modulo 6 Opzionale € 300,00 + IVA
Modulo 7 Opzionale € 600,00 + IVA
Executive Program Completo
(Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 2.500,00 + IVA
La quota di iscrizione comprende
coffee break e light lunch. I moduli
opzionali sono anche acquistabili
singolarmente. Ai partecipanti che
frequentano l’intero percorso o i
singoli moduli (con almeno l’80% della
frequenza) verrà rilasciato un attestato
di frequenza e un Open Badge.
EUGENIO CAMILUCCI, Purchasing Manager
Meccanica Nova S.p.A.
“Definire l’esperienza CPO FAV un “corso” sarebbe riduttivo e declinarlo
ad una sequenza di seminari ne porrebbe un’implicita immeritata idea di
parcellizzazione. Preferisco pensare di aver partecipato ad un percorso
animato da formatori e facilitatori che hanno stimolato riflessioni e diversa
coscienza di metodi variamente noti, arricchendoli cosi del valore aggiunto
di chi solo con capacita ne sintetizza, esplica ed eleva a concetti portanti
l’architettura teorica e l’operatività funzionale. Docenti preparati e motivanti,
supportati da un’organizzazione attenta e precisa sono, come sempre,
distintivi del brand della professionalità di FAV”.
SILVIA GROSSI - Responsabile Servizi generali e Acquisti
Clarins Italia S.p.A.
“Un percorso formativo completo e ricco di contenuti, a supporto della mia
funzione in azienda”.
LE TESTIMONIANZE
LA FACULTY
QUOTA DI ISCRIZIONE
Andrea Mattei
Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di
progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella
gestione di negoziazioni complesse. Ha partecipato a corsi di negoziazione
avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di
Coach presso la scuola di Jan Ardui.
CPO - Il ruolo, il processo degli acquisti
e l’organizzazione del team
Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione
Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement
Gestione rischio contrattuale negli acquisti
Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis
Acquisti Internazionali
Capacità negoziali e successo nel business
05, 12/05/17
19/05/17
26/05/17
09, 16/06/17
23/06/17
11/12/17
22, 29/11/17
11 ore
7 ore
7 ore
11 ore
7 ore
7 ore
14 ore
Modulo 1
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Modulo 5
Modulo 6
Modulo 7
CALENDARIO
FONDI INTERPROFESSIONALI
Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo
interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione
Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa per cui le aziende aderenti
potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV
supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli
aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.
Ai soci ADACI e alle aziende associate UNINDUSTRIA BOLOGNA verrà riservato
lo sconto del 10%.
Durante il percorso sarà possibile ricevere informazioni sulle iniziative
associative di ADACI sia locali che nazionali.
4342
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
TOYOTA WAY
Il Toyota Way è un ideale, una filosofia ed un faro guida per
tutte le persone appartenenti all’intera organizzazione Toyota.
Toyota Way rappresenta i valori condivisi all’interno di Toyota nei
suoi due pilastri fondanti: “miglioramento continuo” e “rispetto
per le persone” – ma coinvolge anche tutti i soggetti esterni
in relazione con l’organizzazione Toyota stessa. Attraverso
questo corso ci poniamo innanzitutto l’obiettivo di spiegare
come i valori del Toyota Way possano essere introdotti in tutte
le organizzazioni, nel convincimento che solo attraverso una
continua crescita delle persone – a tutti i livelli, come vero e unico
motore propulsivo del miglioramento continuo – sia possibile
innescare il processo di cambiamento necessario per seguire le
continue variazioni del mercato e del cliente incrementando la
competitività aziendale.
CONTENUTI
Il corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del
gruppo Toyota, che hanno contribuito a definire il suo vantaggio
competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio
esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello
mondiale. Tali contenuti possono essere facilmente adattati alle
diverse realtà aziendali, anche di medio piccole dimensioni.
Le origini della filosofia Toyota
Il concetto di Toyota Way
Challenge: concepire una prospettiva a lungo termine, che sia
in grado di rispondere alle sfide con coraggio e creatività, per
realizzare i nostri desideri.
Kaizen: migliorare in continuazione il nostro metodo di lavoro,
mirando sempre all’innovazione ed allo sviluppo - cambiare per
stare meglio.
Genchi Genbutsu: andare alla sorgente per trovare i presupposti
che ci consentiranno di prendere decisioni corrette, di creare
ed allargare il consenso e di raggiungere gli obiettivi nei tempi
prestabiliti.
Respect: rispettare gli altri, impegnarsi al massimo per capirsi
vicendevolmente, per assumerci responsabilità condivise, fare
del proprio meglio per creare e garantire fiducia reciproca.
Teamwork: stimolare la crescita sia personale che professionale,
condividere le opportunità di miglioramento e amplificare i
risultati sia individuali che, e soprattutto, di gruppo.
Definizione e storia del Toyota Production System
L’approccio tradizionale e l’approccio TPS
IL SISTEMA TOYOTA
LEAN PRODUCTION
E TOYOTA SIMULATION GAME
CONTENUTI
Definizione di Toyota Production System.
Il Toyota Way come base fondante del sistema Toyota.
L’approccio tradizionale e l’approccio Lean.
Terminologia di riferimento.
Analisi dettagliata degli strumenti e dei metodi per ridurre e
controllare gli sprechi nelle diverse aree, entrando nello specifico
dei concetti di: Just in Time (come produrre solo ciò che è
necessario, quando è necessario e nella quantità necessaria);
Jidoka (come rendere i problemi visibili perché possano
essere immediatamente affrontati) e Kaizen (come tendere al
miglioramento continuo).
Legame esistente tra il TPS e gli aspetti legati all’ambiente, in
un approccio sempre più eco-sostenibile, alla salute ed alla
sicurezza.
Toyota Simulation Game: offre una vera e propria esperienza a
livello pratico volta ad apprendere in modo facile e interattivo
i principi base del Lean. L’obiettivo del gioco è la simulazione
di un modello produttivo snello partendo da un modello
tradizionale, introducendo azioni di miglioramento mirate a
rimuovere i vincoli di quest’ultimo. Il gioco si compone dunque
di: una prima simulazione effettuata seguendo un approccio di
tipo tradizionale (push) e una seconda simulazione effettuata,
invece, seguendo un approccio Lean (pull).
Docenti
Maurizio Mazzieri
Deputy Managing
Director di Toyota
Material Handling Italia
Emanuele Cesari
Toyota Academy
Manager
Durata
8 ore
Date
Bologna
20 aprile 2017
09.00 - 18.00
14 novembre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Docente
La docenza sarà
tenuta da un
formatore Senior
di Toyota Academy
Durata
16 ore
Date
Bologna
18, 25 maggio 2017
09.00 - 1 8.00
23, 30 novembre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 600,00 + iva
Ideato da Toyota UniversityIl sistema delle persone che pensano
Al centro dell’attenzione i temi della cosidetta “produzione
snella” che permette la semplificazione dei processi e un
recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella
quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa
adattare alle nuove condizioni economiche. Per ottenere questa
caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi
nei processi aziendali, identificando gli ambiti di miglioramento
per una migliore gestione complessiva.
Il Toyota Simulation Game è un importante momento formativo
esperienziale con l’obiettivo di meglio comprendere e, quindi,
applicare all’interno della propria organizzazione i valori del
Toyota Way e gli strumenti generati dal Toyota Production
System (TPS, chiamato anche Lean).
La simulazione da noi formulata è semplice e di facile attuazione
e si basa sull’interazione pratica, la verifica empirica e sul
confronto dei risultati - tra un approccio tradizionale (push) ed
uno ispirato al TPS (pull) – attraverso un’esperienza reale.
4544
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
LEAN OFFICE
IL METODO TOYOTA
NELLE IMPRESE DI SERVIZI
Il Lean Office è l’applicazione dei principi del Toyota
Production System (anche conosciuto come Lean Thinking)
a tutti i processi non produttivi per offrire ai clienti (interni o
esterni) un servizio migliore abbattendo gli sprechi (costi). È
confermato, infatti, che la sola amministrazione – includendo
in questo termine tutto ciò che non è legato direttamente al
mondo produttivo e che rappresenta l’infrastruttura aziendale –
pesa, a seconda del core business delle imprese, per una quota
variabile del costo totale compresa tra il 25 e il 60%. Il Lean Office
è certamente un sistema potente che identifica il valore per il
cliente e conseguentemente lo spreco; ne deriva la capacità di
fornire ciò che il cliente vuole, quando lo vuole, dove lo vuole e
nel modo in cui lo vuole. Obiettivo del corso è quello di fornire
la metodologia per intraprendere un percorso di trasformazione
snella anche negli uffici ed abbattere i costi di struttura indiretti.
Le aziende che hanno adottato le logiche del Lean Office
hanno ottenuto gli stessi risultati delle aziende manifatturiere,
che possono riassumersi in: qualità elevata e soddisfazione del
cliente, costi contenuti e alti margini di redditività, flessibilità e
reattività alle condizioni dinamiche del mercato.
CONTENUTI
Cos’è il Lean Office
I concetti di base
Attenzione al cliente.
Azienda per processi.
Lotta agli sprechi.
Il contributo delle persone.
Miglioramento continuo.
Applicabilità a tutti i processi aziendali: esempi pratici
Gli strumenti base per misurare i processi: dall’AS IS al TO BE
Il value stream mapping nei processi di ufficio
Approcci consigliati per i percorsi di implementazione
Docente
La docenza sarà
tenuta da un
formatore Senior
di Toyota Academy
Durata
8 ore
Date
Bologna
21 marzo 2017
09.00 - 18.00
19 ottobre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
SMED: COME RIDURRE
I TEMPI DI ATTREZZAGGIO
E AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ	
CONTENUTI
La rilevanza del set-up nei processi produttivi.
Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari.
Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio.
Riduzione e semplificazione delle attività di set-up:
la metodologia SMED.
Fasi di applicazione della tecnica SMED.
Indici di efficacia ed efficienza dei set-up.
Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio.
Casi studio ed esempi concreti.
Docente
La docenza sarà
tenuta da un
formatore Senior
di Toyota Academy
Durata
8 ore
Date
Bologna
13 luglio 2017
09.00 - 18.00
1 dicembre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Per rispondere alle esigenze di flessibilità e competitività
imposte dal mercato, la necessità di ridurre i tempi di set-up
(cambio di produzione) è di fatto un obbligo. Il corso intende
far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di
attrezzaggio sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare
l’applicazione dei principi della metodologia SMED, che nasce
nell’industria dell’auto ma diventa applicabile in tutti i settori
industriali. I risultati ottenibili dall’applicazione dello SMED si
possono riassumere nei seguenti punti: maggiore flessibilità,
tempi di attrezzaggio/set up ridottissimi, maggiore produttività
in tempi inferiori, maggiore soddisfazione del cliente, assenza
di eccessi di produzione, migliore organizzazione del lavoro per
gli operatori.
I concetti più evoluti del Lean, di ottimizzazione dei flussi e
di eliminazione degli sprechi, hanno introdotto una serie di
metodologiedieccellenzachepossonosupportareconsuccesso
la gestione dei processi aziendali. La metodologia SMED (Single
Minute Exchange of Die) fornisce una serie di criteri di facile
applicazione che permettono di ridurre sensibilmente i tempi di
cambio attrezzatura, attività critica per fronteggiare le sempre
maggiori richieste dei clienti di lotti piccoli o di mix produttivi
importanti.
4746
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
VISUAL MANAGEMENT
E METODO 5S
CONTENUTI
Il Toyota Production System, ribattezzato anche Lean Production
(produzione snella o lean manufacturing), è un sistema di
organizzazione produttiva alternativo alla produzione in serie e
su larga scala alla cui base c’è l’idea di “fare di più con meno”,
utilizzando le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo
possibile ed eliminando gli sprechi in ogni aspetto del processo,
con un approccio a piccoli passi basato sul miglioramento
continuo, il kaizen.
Attività e Tecniche di Problem Solving e Prevenzione quali
Asaichi, PDCA, 5W, Standardizzazione, 2S, 5S, SE, nonché
metodologie anche comportamentali quali Genchi Genbutsu,
sono parte integrante della cultura TPS.
Spieghiamo come ognuna di queste tecniche non sia
caratterizzata da complessità esecutiva ma piuttosto da
semplicità e trasparenza, risultando molto efficace quando
applicata con metodo e determinazione. Molto evocativo del
significato di «semplicità» e «trasparenza» è l’importanza che
viene data al Visual Management quale «modus operandi» in
tutte le attività di miglioramento della Qualità.
Quando si parla di eliminazione degli sprechi, sono molti quelli
che pensano a risparmi sulle spese o a tattiche connesse con
la parsimonia. Certo ci sono anche questi aspetti ma la messa a
punto dell’ambiente di lavoro attuabile con l’implementazione
delle 5S è il punto di partenza che permette il miglioramento.
Docente
La docenza sarà
tenuta da un
formatore Senior
di Toyota Academy
Durata
8 ore
Date
Bologna
20 febbraio 2017
09.00 - 18.00
28 settembre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
L’eliminazione degli sprechi inizia da qui
Si analizza come il Visual Management permetta, mediante
semplici strumenti, di evidenziare gli stati di avanzamento
dei processi aziendali, rendendoli visibili agli attori stessi di
processo. Si chiarisce come l’obiettivo fondamentale sia quello
di rendere istantaneamente fruibili tutte le informazioni legate
allo stato di avanzamento del processo, mettendo in luce le
possibili criticità che si generano, potendole dunque attaccare
in tempo reale. Il metodo 5S, che si basa sulle tecniche di
Visual Management, è uno strumento fondamentale del Toyota
Production System. Esso consente di aumentare produttività,
qualità,costi,tempidiconsegna,sicurezza,moraleemotivazione
del personale, elementi connessi con il miglioramento della
forza produttiva e della forza dei reparti produttivi.
Il corso 5S consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che
serve per implementare e gestire il metodo 5S, con l’obiettivo
ultimo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere e
migliorare le condizioni di un posto di lavoro ordinato e pulito
con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi.
LA GESTIONE DELLE SCORTE:
JUST IN TIME E SISTEMA KANBAN
Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali,
con particolare enfasi al sistema Just In Time, ed offre
un approfondimento sul Sistema Kanban, definendone i
principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi
per l’applicazione. La gestione delle scorte è un’attività
fondamentale per tutte le aziende, il cui obiettivo è minimizzare
il costo di mantenimento a magazzino garantendo una corretta
alimentazione dei flussi produttivi.
Taiichi Ohno, ingegnere alla Toyota, partendo dall’osservazione
della gestione degli stock realizzata nei suddetti supermercati
americani sviluppò in Giappone il Kanban. Verrà spiegato nel
dettaglio questo strumento - secondo cui i rimpiazzi vengono
riordinati ai reparti a monte o ai fornitori esterni dopo che se
ne manifesta la reale esigenza - e del metodo di produzione
JIT incentrato sull’eliminazione degli sprechi e dei tempi morti
per: produrre i prodotti finiti appena in tempo per consegnarli,
produrreisemilavoratiappenaintempoperutilizzarli,acquistare
i materiali all’esterno appena in tempo per trasformarli.
CONTENUTI
Sistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali.
La filosofia JIT (Just In Time).
Tipologie di sistemi Kanban.
I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban.
Il Sistema a cartellini.
Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori.
I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia.
Casi studio ed esempi concreti.
Docente
La docenza sarà
tenuta da un
formatore Senior
di Toyota Academy
Durata
8 ore
Date
Bologna
8 giugno 2017
09.00 - 18.00
27 ottobre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Toyota Warehousing System
4948
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
SERVICE OPERATIONS
MANAGEMENT
CONTENUTI
Il Service Operations Management.
La natura dei servizi e le loro caratteristiche: differenze tra
servizi e prodotti.
L’importanza della qualità percepita del servizio: che cosa
cercano i clienti e che cosa apprezzano realmente.
I principi del Service Operations Management: rischi legati
all’applicazione delle strategie manageriali tradizionali.
Progettare servizi senza difetti: i principi del servizio eccellente.
Le strategie per l’industrializzazione dei servizi.
La gestione della produttività dei servizi.
Il miglioramento dei servizi: superare le aspettative dei clienti.
Processi di servizio tipici delle aziende manifatturiere:
installazione, post vendita.
Presentazione di casi aziendali di successo.
Docente
Gianluca Spada
Svolge attività di
consulenza e di
formazione sui temi
delle Operations,
in particolare come
capoprogetto nella
riorganizzazione
dei processi di
produzione, della
logistica e dei servizi.
È titolare di OPTA,
società di consulenza
specializzata nella
gestione delle
Operations.
Durata
8 ore
Date
Bologna
22 marzo 2017
09.00 - 18.00
22 settembre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Una nuova opportunità per vincere
la competizione sul mercato
Il servizio è ormai un fattore discriminante per eccellere sul
mercato sia per le aziende appartenenti al terziario sia per le
aziende che offrono prodotti fisici che, da soli, non sono più
sufficienti a garantire il successo. La crescita dei profitti passa
necessariamente attraverso la soddisfazione e fidelizzazione
dei clienti che sempre più sono influenzati dall’esperienza
trasmessa dalla fruizione del servizio. Il corso, strutturato con
un format agile e interattivo, ha l’obiettivo di presentare le best
practices per una gestione eccellente del servizio, iniziando
dalla corretta definizione della strategia per poi proseguire
con una panoramica sulle fasi di progettazione, erogazione e
miglioramento dei processi.
STRATEGIE DI ACQUISTO
E POLITICHE DI GESTIONE
CONTENUTI
Analisi dell’ambiente di fornitura:
contesto competitivo e segmentazione del mercato (prodotti,
fornitori e concorrenza).
Piano prodotto: prodotti attuali, nuovi prodotti, volumi e mix,
ciclo di vita dei prodotti.
Analisi dei rischi e delle opportunità di fase: SWOT analysis
Strategia degli acquisti e le 4 variabili chiave
Procurement mix: leve decisionali e leve di marketing di
acquisto
Prodotto da acquistare	 (decisioni relative ai materiali/
tecnologie e tipologie di fornitori).
Prezzo da negoziare (definire gli aspetti commerciali delle
forniture).
Fonti di acquisto (valutazione del numero di fornitori, dei
mercati).
Relazioni operative (tipologie di procedure di coordinamento/
controllo, comunicazione).
Politica di gestione dei fornitori: le dinamiche evolutive
Riduzione dei costi e dei rischi di fornitura
Approccio organizzativo alle attività di acquisto (cenni)
Docente
Massimo Olivotti
Consulente di
Direzione nell’ambito
delle operations e del
change management,
formatore e coach.
Logistic manager per
importanti aziende
italiane. Ha ricoperto
il ruolo di AD di una
società specializzata
nella distribuzione
espressa di merci
su pallet, operante
secondo il modello
d’impresa di rete.
Partner nella sede
italiana di una società
internazionale
specializzata in
consulenza ambientale
e sviluppo sostenibile.
Durata
7 ore
Date
Bologna
21 febbraio 2017
09.00 - 17.00
18 ottobre 2017
09.00 - 17.00
Imola
22 marzo 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Le leve di marketing di acquisto
Per operare efficacemente in un ambiente di fornitura è
necessario che la strategia degli acquisti sia tradotta in modo
efficace in politiche differenziate in funzione della natura dei
diversi tipi di fornitori. Obiettivo del corso è fornire strumenti
per individuare politiche e prassi operative adeguate al proprio
contesto al fine di: diminuire i costi di acquisto, aumentando la
marginalità dell’azienda; scegliere il fornitore in grado di offrire
performance adeguate e capacità di miglioramento.
5150
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
GESTIONE
APPROVVIGIONAMENTI
E LIVELLO DI SERVIZIO
Il corso fornisce strumenti e metodi operativi per
ottenere una gestione dei fornitori e del flusso materiali in
approvvigionamento allineata con le necessità aziendali. Per
assicurarsi un servizio performante è necessario scegliere un
sistema di gestione delle scorte che sia coerente alle necessità
del cliente interno e alle capacità dei fornitori di adottare
tecniche di gestione del flusso efficaci.
CONTENUTI
Il livello di servizio e le sue componenti:
fattore tempo e sua variabilità.
Probabilità di completezza della consegna.
Qualità logistica e difettosità.
La gestione degli approvvigionamenti e le scorte:
di ciclo, di sicurezza, per effetto lotto, per anticipo stagionale.
Alcuni cenni di statistica applicata:
la distribuzione normale, la deviazione standard, la probabilità di
dare servizio.
Sistemi previsionali più comunemente in uso
Principali modelli di programmazione delle scorte: a programma,
a livello di riordino, a scorta massima, a ripristino.
Processi operativi schedulazione e recall materiali
Analisi ABC, 80/20 o legge di Pareto: applicazione alla gestione
scorte
Esercitazioni:
Simulazione nell’utilizzo della BSC per la valutazione in casi
concreti;
Calcolo del lotto economico e determinazione del lotto tecnico;
Applicazione di algoritmi per la gestione scorte in assenza di
previsioni e in base a serie storica consumi;
Esercitazioni su algoritmi di gestione sui prodotti con previsione
della domanda;
Analisi ABC (volumi dei prodotti in flusso, giacenze in stock,
incrociata flusso-stock e scelte di ottimizzazione).
Docente
Massimo Olivotti
Consulente di
Direzione nell’ambito
delle operations e del
change management,
formatore e coach.
Logistic manager per
importanti aziende
italiane. Ha ricoperto
il ruolo di AD di una
società specializzata
nella distribuzione
espressa di merci
su pallet, operante
secondo il modello
d’impresa di rete.
Partner nella sede
italiana di una società
internazionale
specializzata in
consulenza ambientale
e sviluppo sostenibile.
Durata
7 ore
Date
Bologna
7 marzo 2017
09.00 -17.00
25 ottobre 2017
09.00 - 17.00
Imola
13 giugno 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
VENDOR RATING:
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
DEI FORNITORI
Per una efficace gestione delle politiche di acquisto è
rilevante disporre di un adeguato processo di valutazione
delle prestazioni dei fornitori volto a attuare il vendor rating.
La selezione in progressione di un parco di fornitori allineati con
il posizionamento strategico dell’azienda è leva fondamentale
di presidio della propria capacità competitiva attraverso la
gestione della vendor list. Le implicazioni tattiche e strategiche
di questo approccio implicano la individuazione di strumenti
operativi efficaci e sostenibili a livello organizzativo.
CONTENUTI
I parametri di selezione del mix fornitori
politiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco?
verifica di posizionamento: merceologie e fornitori (vedi matrici
di Kraljic).
La relazione coi fornitori e le 4 variabili chiave.
I diversi livelli/variabili di valutazione
Approccio alla valutazione
Integrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e
congruenza.
La metrica della valutazione.
Confronto tra approcci teorici e scelte pratiche
Confronto tra diverse tecniche: case histories.
Analisi critica e comparativa.
Un approccio unificante, la Balanced Score Card (BSC)
Le implicazioni di sostenibilità organizzativa
Scelta operativa del campo di applicazione.
Valutazione della frequenza di analisi.
Gli attori del processo.
Passi da fare e da evitare in un percorso di implementazione
Docente
Massimo Olivotti
Consulente di
Direzione nell’ambito
delle operations e del
change management,
formatore e coach.
Logistic manager per
importanti aziende
italiane. Ha ricoperto
il ruolo di AD di una
società specializzata
nella distribuzione
espressa di merci
su pallet, operante
secondo il modello
d’impresa di rete.
Partner nella sede
italiana di una società
internazionale
specializzata in
consulenza ambientale
e sviluppo sostenibile.
Durata
7 ore
Date
Bologna
21 marzo 2017
09.00 - 17.00
8 novembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
5352
PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017
ACQUISTI INTERNAZIONALI
Acquistare, oggi, significa operare in un mercato globale.
Un mercato fatto di tanti e ancora poco conosciuti low cost
Countries. Certamente una grande opportunità di business grazie
ad offerte diversificate e margini di risparmio. Ma non mancano
i rischi. Obiettivo, quindi, identificare e selezionare i paesi più
adeguati al proprio business, evidenziarne i pericoli, strutturare
un piano di scouting, analizzarne i costi. Il tutto senza trascurare
aspetti normativi e legali. Non resta che partire. Per cogliere le
opportunità, ridurre i rischi e trarre il maggior vantaggio.
CONTENUTI
Vantaggi nell’acquisto nei Low Cost Countries
Riduzione dei costi totali d’acquisto nei principali Paesi Low Cost.
Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografiche.
Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i
mercati internazionali.
La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e
vantaggi.
Evoluzione dei ruoli professionali dei manager del global
sourcing.
Come scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato
il bene da acquistare.
Piano di marketing degli acquisti internazionali.
Come strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto,
fornitore, fonte di approvvigionamento (Paese).
Valutazione e omologazione di un fornitore internazionale.
Risk management nell’international scouting: rischio economico,
rischio tecnico, rischio logistico.
Differenza di usi tra i diversi Paesi.
Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi Low
Cost.
Valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali
Acquistare a costo totale.
Vantaggi e svantaggi, costi, benefici.
Difficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle
correttamente.
Costi degli spostamenti e delle informazioni.
Costi accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi,
assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione
del personale (lingue, commercio internazionale).
Pericolo dell’interruzione della fornitura.
Basso costo della manodopera e/o delle materie prime.
Tempi di trasporto.
Maturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttiva.
Calcolo del costo totale e del ROI.
I PROCESSI DI ACQUISTO:
ALTERNATIVE GESTIONALI
E IMPATTO ORGANIZZATIVO
CONTENUTI
Il ruolo degli acquisti e le diverse risposte organizzative
Approccio funzionale.
Acquisti nell’ambito dei processi.
Approccio misto.
L’approccio sistemico-organico al contesto competitivo
Pressioni competitive.
Capacità di adattamento.
Gestione del cambiamento organizzativo.
Le regole e i colli di bottiglia della organizzazione funzionale
L’approccio per processi e la delega degli acquisti
Triarticolazione dei processi (business, servizio, manageriali).
Il “process owner”.
Le attività di acquisto.
Gli impatti evolutivi sulle forme organizzative di acquisto
Le regole chiave per progredire nella relazione coi fornitori
Misurare e gestire: i KPI.
Delega di responsabilità: applicazione metodo ABC.
Come gestire il cambiamento organizzativo
Cosa fare e cosa non fare nel Change Management.
Il miglioramento continuo.
Docente
Yadvinder Rana
MBA presso la
Manchester Business
School ed Executive
Certificate in Global
Negotiations presso
la Thunderbird School
of Management,
attualmente è
Professore di Cross
Cultural Management
presso l’Università
Cattolica e progetta
ed eroga corsi di
negoziazione avanzata
e interculturale, cross
cultural management
e strategie di
internazionalizzazione
d’impresa presso
università Italiane e
Straniere ed aziende.
Durata
8 ore
Date
Bologna
10 aprile 2017
09.00 - 18.00
11 dicembre 2017
09.00 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Docente
Massimo Olivotti
Consulente di
Direzione nell’ambito
delle operations e del
change management,
formatore e coach.
Logistic manager per
importanti aziende
italiane. Ha ricoperto
il ruolo di AD di una
società specializzata
nella distribuzione
espressa di merci
su pallet, operante
secondo il modello
d’impresa di rete.
Partner nella sede
italiana di una società
internazionale
specializzata in
consulenza ambientale
e sviluppo sostenibile.
Durata
7 ore
Date
Bologna
9 maggio 2017
09.00 - 17.00
15 novembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 300,00 + iva
Per ottenere i risultati attesi da efficaci politiche di acquisto
e da un team di professionisti adeguato necessita definire
i processi operativi di acquisto delegati alla funzione e le
specifiche responsabilità. Esistono, infatti, diverse soluzioni
possibili in relazione ad acquisti diretti, indiretti e relativi
a prodotti/servizi utilizzati specificamente in alcune aree
aziendali. Risulta, quindi, opportuno disporre di metodi adeguati
per intervenire sui processi di cambiamento organizzativo che
impattano sulle procedure di acquisto.
Il nuovo mercato dei Low Cost Countries
RISORSE UMANE
PERCORSI FORMATIVI 2017
56 57
PERCORSI FORMATIVI 2017
Crea il tuo percorso
RESPONSABILE
RISORSE
UMANE
Cross
Skills
Core
Competences
Soft
Skills &
Professional
Tools
Bilancio per “non” specialisti
Marketing per “non” Marketing Manager
Finanza per “non” Financial Manager
W-TRAIN®
: la formazione che ottiene risultati
p.
p.
p.
p.
Il budget del personale
Mappare i ruoli e le competenze in azienda
Amministrazione del personale e gestione delle buste paga
La selezione del personale: dal recruitment al talent management
Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti
Diversity Management
Gestire team virtuali e multiculturali
p.
p.
p.
p.
p.
p.
p.
Sliding stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling
Capacità negoziali e successo nel business
Time e Meeting Management
Project Management Basic
Videocracy
Business e Email Writing
p.
p.
p.
p.
p.
p.
58
59
60
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136
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142
143
144
146
Core Soft Cross
PERCORSI FORMATIVI 2017
58 59
PERCORSI FORMATIVI 2017
MAPPARE I RUOLI E LE
COMPETENZE IN AZIENDA
C’era una volta il mansionario. Uno strumento sicuramente
utile ma limitativo, essendo per sua natura monodimensionale.
Le grandi trasformazioni dei mercati e le rapide accelerazioni
dei sistemi competitivi a cui assistiamo rendono necessario
un aggiornamento degli strumenti di analisi organizzativa e
rappresentazione della complessità che si vive all’interno delle
organizzazioni. Le job descriptions, spostando l’attenzione
dal concetto più elementare di mansione a quello di ruolo e di
comportamento in termini di obiettivi e risultati, interpretano
con maggiore flessibilità l’evoluzione delle competenze e delle
aree di responsabilità all’interno delle aziende. Inoltre sono
concepite per essere periodicamente discusse e all’occorrenza
aggiornate attraverso un coinvolgimento diretto di chi ricopre
la funzione in un dato periodo storico. Infine le job descriptions
rappresentano la “baseline” su cui costituire un sistema
organizzativo efficiente e credibile. Un sistema mirato alla
valorizzazione delle professionalità e dei talenti in un quadro di
coerenza con gli obiettivi strategici dell’azienda.
CONTENUTI
Uno sguardo macro: il modello delle 4 P (Posizione, Profilo,
Prestazione e Potenziale).
I fondamentali della job analysis: saper rilevare con chiarezza
le responsabilità e le competenze associate ai ruoli; aumentare
il livello di consapevolezza e riconoscimento delle persone
rispetto a risultati ed obiettivi attesi; monitorare l’efficacia e
l’efficienza dei processi organizzativi attuali e futuri.
L’intervista semi-strutturata come strumento di rilevazione e
di rafforzamento della consapevolezza.
Le job descriptions come strumento di supporto per le politiche
di sviluppo organizzativo: selezione, valutazione, politiche
retributive.
Guida pratica alla stesura di una job description.
Guida pratica alla realizzazione
delle job descriptions
Docente
Federico Bencivelli
Consulente e
formatore senior
di Fondazione
Aldini Valeriani,
ha sviluppato
metodologie e
strumenti finalizzati
alla valorizzazione
dei comportamenti
organizzativi di
imprenditori, dirigenti
e responsabili di
funzione. Realizza
interventi di
assessment delle
competenze
manageriali e
coaching individuale.
È ACC- Associate
Certified coach - ICF
(International Coach
Federation).
Durata
7 ore
Date
Bologna
9 febbraio 2017
09.00 - 17.00
22 giugno 2017
09.00 - 17.00
Imola
25 ottobre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 280,00 + iva
IL BUDGET DEL PERSONALE
Il corso fornisce le competenze per pianificare attentamente
il budget del personale affinché risulti sempre allineato
alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Durante
il corso verranno analizzati gli strumenti utili alla corretta
predisposizione di consuntivi, forecast e budget, fondamentali
nella determinazione dei relativi parametri gestionali.
CONTENUTI
Le fasi della strutturazione del budget
Analisi degli obiettivi aziendali: previsioni di sviluppo o riduzione.
Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni,
cessazioni, picchi di fabbisogno di personale, diversi rapporti di
lavoro. Contrattazione collettiva, individuale, costi fissi aziendali
e ripercussioni sul costo del personale. Analisi di eventuali costi
aggiuntivi.
Gli elementi che compongono il budget
Il costo del lavoro: dal budget individuale al budget aziendale.
Analisi degli elementi retributivi. Determinazione degli oneri
contributivi. Analisi e quantificazione degli elementi variabili.
Le politiche retributive
Piani retributivi, premi aziendali, fringe benefits, coperture
assicurative, compensi in natura.
Il trattamento di fine rapporto
Calcolo e risoluzioni incentivate. Orario di lavoro. Le assenze: natura
e incidenza sul costo. Ammortizzatori sociali: utilizzo e incidenza.
Assunzioni: le assunzioni incentivate. Altri costi: terziarizzazione,
trasferta, servizi generali e vitto.
L’analisi del budget
Le politiche retributive: effetti derivanti dalla contrattazione
collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di
secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle
competenze ed incidenza dei costi. Politiche di sviluppo ed
incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni.
Il controllo del budget
Verifica periodica della rispondenza delle previsioni a quella dei
consuntivi. Ricerca e analisi degli scostamenti. Eventuale rettifica
del budget in relazione a variazioni intervenute.
Docente
Matteo Errigo
Consulente del lavoro
specializzato nelle
materie del diritto
del lavoro, del diritto
sindacale e delle
relazioni industriali,
del diritto della
previdenza sociale e
di tutti gli aspetti di
amministrazione del
personale dipendente.
Durata
14 ore
Date
Bologna
3, 6 aprile 2017
09.00 - 17.00
25, 28 settembre 2017
09.00 - 17.00
Quota di iscrizione
€ 560,00 + iva
PERCORSI FORMATIVI 2017
60 61
PERCORSI FORMATIVI 2017
Maternità e congedi parentali: congedo di maternità e paternità,
congedo obbligatorio e facoltativo, documentazione, trattamento
economico e calcolo dell’indennità, integrazione a carico azienda,
congedi per malattia del figlio, riposi giornalieri per allattamento,
Uniemens.
Altri congedi c/Inps: Legge 104/92 per portatori di handicap,
donazioni sangue, congedo matrimoniale.
Infortunio: comunicazioni obbligatorie, calcolo indennità c/Inail e
integrazione c/azienda.
Autoliquidazione Inail
Basi di calcolo del premio e comunicazione del tasso, modulo di
dichiarazione delle retribuzioni, versamento su modelli F24.
Orario di lavoro
Definizione di orario normale di lavoro, lavoro straordinario,
notturno, festivo, a turni, riposi e pause, assenze retribuite (ferie,
rol, ex festività). Adempimenti fiscali e TFR. Reddito da lavoro
dipendente – Reddito imponibile, tassazione ordinaria: scaglioni
di reddito e aliquote, tassazione separata, detrazioni di imposta,
addizionale regionale e comunale, compilazione modello F24,
conguaglio fiscale, modello CUD e 770, cenni.
Conguaglio fiscale di fine anno e di fine rapporto.
Trattamento di fine rapporto: retribuzione utile, calcolo e
rivalutazione, aliquota media, cenni di tassazione, previdenza
complementare. Il costo del lavoro.
Esercitazioni su:
Compilazione di modelli di contratto di assunzione per le diverse
tipologie contrattuali.
Definizione della retribuzione fissa e variabile da CCNL in base alla
mansione e qualifica.
Elaborazione di busta paga con elementi variabili per la definizione
del corretto imponibile previdenziale.
Elaborazione di un cedolino per definire l’indennità di malattia a
carico Inps e la quota a carico del datore di lavoro.
Elaborazione di un credito per il calcolo dell’indennità di malattia.
Elaborazionedicedolinipagaperladeterminazionedelleindennità.
Elaborazione di una busta paga per il calcolo dell’indennità di
infortunio.
Calcolo dell’autoliquidazione e compilazione del modello F24.
Elaborazione dei cedolini secondo le casistiche trattate e
determinazione del netto.
AMMINISTRAZIONE
DEL PERSONALE E GESTIONE
DELLE BUSTE PAGA
Il corso ha l’obiettivo di far conoscere i vari passaggi relativi
all’inserimento corretto in azienda del personale dipendente,
attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento
sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle
norme che regolano la gestione del personale. Si affronterà la
corretta lettura ed elaborazione della busta paga, quale elemento
essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del
personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente
all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing.
CONTENUTI
Inserimento del lavoratore
Gli adempimenti del datore di lavoro
Posizioni assicurative e previdenziali: le aperture e il rapporto con
gli Enti. Il ruolo della contrattazione collettiva. Le comunicazioni
telematiche: assunzione, variazione e cessazione.
Libri obbligatori (Libro Unico del Lavoro e Libro Infortuni).
Il rapporto di lavoro subordinato
Tipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato,
tempo parziale, apprendistato, lavoro accessorio, lavoro
intermittente, parasubordinazione.
Elementi essenziali del contratto di assunzione: luogo di lavoro,
periodo di prova, inquadramento, qualifica, mansione.
Modulistica da sottoporre al dipendente: destinazione del TFR,
detrazioni, privacy, anf.
Composizionedellaretribuzione,determinazionedell’imponibile
fiscale e previdenziale
Incidenza della Contrattazione Collettiva Nazionale, Aziendale,
Individuale. Elementi della retribuzione: minimo contrattuale,
scatti di anzianità, superminimo individuale, indennità da CCNL,
mensilità aggiuntive. Determinazione della retribuzione giornaliera
e oraria. Elementi variabili della retribuzione: lavoro straordinario,
festivo, notturno, lavoro a turni, indennità varie (cassa, mensa…)
fringe benefit, buoni pasto.
Adempimenti previdenziali e trattamento economico delle
assenze. Imponibile contributivo e adempimenti previdenziali
La contribuzione obbligatoria: aliquote contributive e settori di
inquadramento. Flusso Uniemens.
Assunzioni agevolate (mobilità, percettori di Aspi, apprendisti).
Le voci assoggettabili.
La gestione delle assenze e il trattamento economico
La malattia: certificazione e obblighi di comunicazione, visite di
controllo, trattamento economico e calcolo dell’indennità a carico
Inps: operai e impiegati, differenze, lordizzazione, integrazione a
carico azienda, compilazione Uniemens.
Docenti
Matteo Errigo e
Danila Mola
Consulenti del lavoro
specializzati nelle
materie del diritto
del lavoro, del diritto
sindacale e delle
relazioni industriali,
del diritto della
previdenza sociale e
di tutti gli aspetti di
amministrazione del
personale dipendente.
Durata
35 ore
Date
Bologna
21, 23, 28 febbraio
2017
2, 7, 9, 14, 16, 21,
23 marzo 2017
14.30 - 18.00
12, 14, 19, 21, 26,
28 giugno 2017,
3, 5, 10, 12 luglio 2017
14.30 - 18.00
9, 12, 16, 19, 23,
26 ottobre 2017
6, 9, 13, 16 novembre
2017
14.30 - 18.00
Quota di iscrizione
€ 700,00 + iva
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  • 1.
  • 2. PERCORSI FORMATIVI 2017 1 Non ci piace parlare di personale. E per una volta non parleremo neppure di risorse umane. Ci piace parlare di PERSONE. Nell’accezione del Premio Nobel Amartya Sen, cioè uomini e donne che possono pienamente esprimere le proprie capacità. Sono loro che fanno la differenza. Come sempre. In qualunque contesto. In qualsiasi periodo. In qualsivoglia struttura, sia essa aziendale, sia essa sociale. Capacità che emergono e che vanno a sconfinare, dando luce e spessore a ciò che rappresentano. Sono loro i trascinatori di un movimento basato sul fare. Noi siamo solo un frameset per dare corpo e forma(zione) a storie che innescano un meccanismo virtuoso dentro e fuori l’azienda. Competenze che si mischiano con personalità, attitudini e voglia di crescere. Sono le persone che fanno la differenza, anche nelle aziende. Quella differenza che permette di evolvere. Come Copernico mise il sole al centro della sua rivoluzione, così noi vogliamo mettere le persone al centro del nostro universo formativo. E allo stesso modo deve fare l’impresa per il suo futuro. Crediamo che si debba investire le persone del ruolo di protagonista. Spingerle a pensare, ad attivarsi per scoprire il proprio talento e la propria expertise. Noi? Solo dei facilitatori. Di contenuti e di metodo. Innovare gli strumenti di gestione, governo e formazione, questo il nostro compito. Progettare nuovi palinsesti formativi capaci di affrontare e vincere la sfida più emozionante: coinvolgere le persone in un processo continuo fatto di apprendimento attivo, partecipativo e trasformativo. Ma soprattutto intriso di SENSO. Di quel senso che dà la possibilità di andare al di là del presente e di tirarsi fuori “dall’immediato”. Questa è la formazione a cui aspiriamo per permettere di immaginare scenari di sviluppo possibili, per sé e per le aziende. Prima di tutto. People
  • 3. PERCORSI FORMATIVI 2017 3p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014 Città di Bologna PERCORSI FORMATIVI 2017 150 153 154 6 8 10 L’ARCHITETTURA FORMATIVA LA METODOLOGIA PROJECT MANAGEMENT 13 33 55 67 83 131 101 PROGETTAZIONE, INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO PRODUZIONE E ACQUISTI RISORSE UMANE COMMERCIALE E MARKETING AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO INTERNAZIONALIZZAZIONE 141CROSS SKILLS SOFT SKILLS MODALITÀ DI ISCRIZIONE I VANTAGGI DELLE CONVENZIONI FONDAZIONE ALDINI VALERIANI I NOSTRI CLIENTI PROFESSIONAL TOOLS 115 156 157 CERTIFICAZIONI INFORMAZIONI GENERALI
  • 4. PERCORSI FORMATIVI 2017 4 5 PERCORSI FORMATIVI 2017 Indice analitico Risorse Umane Costruisci il tuo percorso: Responsabile Risorse Umane Il budget del personale Mappare i ruoli e le competenze in azienda Amministrazione del personale e gestione delle buste paga La selezione del personale: dal recruitment al talent management Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti Diversity Management 56 58 59 60 62 64 65 Amministrazione finanza e controllo Costruisci il tuo percorso: Responsabile Amministrativo Controller La gestione del rapporto fra azienda controllata e controllante Il rendiconto finanziario Il bilancio consolidato e la riforma operativa del 2016 Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS La riforma del bilancio civilistico L’affidabilitá finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendale Recupero crediti La gestione dei cespiti I controlli contabili per la redazione del bilancio annuale e infra-annuale Controlling Nuove tecniche di budgeting Unbundling contabile: la contabilità obbligatoria per le imprese di produzione e vendita energia 84 86 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 Internazionalizzazione Costruisci il tuo percorso: Export Manager Bank Payment Obligation (BPO) Export Project Management Finanziamenti per l’internazionalizzazione e gli investimenti all’estero Il commercio elettronico nella disciplina nazionale e internazionale Iva: adempimenti e normative nei rapporti con l’estero La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale uniforme Operazioni doganali La strategia cluster per l’internazionalizzazione Transfer Pricing Automotive Business: come essere un fornitore di successo 102 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing Manager Finanza per “non” Financial Manager La valutazione dei bisogni formativi W-TRAIN® : la formazione che ottiene risultati Industrial Controlling Cross Skills 142 143 144 145 146 147 Capacità negoziali e successo nel business Il coraggio di decidere Delega ed empowerment Sliding stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling Gestire team virtuali e multiculturali Gestire il team per ottenere risultati La voce oltre l’ostacolo: parlare abilmente in pubblico Presenting your company and your products Soft Skills 132 133 134 135 136 137 138 139 Commerciale e Marketing Costruisci il tuo percorso : Responsabile Commerciale Marketing Key Account Manager Forecasting Il piano commerciale Politiche di Pricing Big Data, Business Intelligence & KPI Management Lean marketing per le imprese B2B Nuovi tools per il marketing e la gestione commerciale Marketing Metrics Lead Generation: acquisire nuovi contatti e trasformarli in clienti E-commerce Strategy & Management Social Customer Care SEO&SEM e Analytics 68 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 Produzione e Acquisti Buyer 34 36 Costruisci il tuo percorso: Operation Manager EXECUTIVE PROGRAM CPO - Chief Procurement Officer Toyota Way Il sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game Lean Office: il metodo Toyota nelle imprese di servizi SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitività Visual Management e Metodo 5S La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban Service Operations Management Strategie di acquisto e politiche di gestione Gestione approvvigionamenti e livello di servizio Vendor rating: strumenti di valutazione dei fornitori I processi di acquisto: alternative gestionali e impatto organizzativo Acquisti internazionali 38 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 Costruisci il tuo percorso: Responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista di macchine e sistemi di automazione Modelli di sviluppo prodotto Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost Problem Solving in progettazione R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto Progettazione e gestione Atex Prototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazione Additive Manufacturing Realtà aumentata per le applicazioni industriali Machine Vision Progettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion Control Touch Panel TP 170 Siemens - HMI Direttiva Macchine Progettazione Innovazione e sviluppo nuovo prodotto 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 14 16 EXECUTIVE PROGRAM PMP® PROGRAM Smart Working Business e Email Writing Videocracy Time e Meeting Management Project Management Basic La sinergia fra earned value method e risk management Project scheduling Project procurement management Business analysis Professional tools 116 120 121 122 124 125 126 127 128 129
  • 5. PERCORSI FORMATIVI 2017 6 7 PERCORSI FORMATIVI 2017 Formazione fa rima con progettazione. Formazione è anche innovazione. Contrariamente a quanto postulato dalla geometria euclidea, nel Management e nelle nostre imprese, A e B non identificano un’unica retta. Le risorse, gli obiettivi, sono punti sfocati e sempre più interconnessi. E anche le traiettorie lineari e prevedibili di un tempo non esistono e forse non servono più. Così come servono a poco i corsi nella loro forma tradizionale e cristallizzata. Progettare architetture formative fluide ed evolutive capaci di tras-formare vecchi concetti, comportamenti e attitudini cercando di fare emergere i talenti di ciascuno. Questo il nostro modo di lavorare. Mettiamo al centro la flessibilità per rispondere alle più contemporanee leggi del mercato e per dare valore all’investimento formativo delle persone e di chi è chiamato in azienda a occuparsi della loro crescita. Esigenze diverse che sposano soluzioni formative personalizzate tra dimensioni CORE, CROSS E SOFT. Saper collegare creando parentesi, tracciando linee tra i punti e creando incroci tra input e output per tessere una maglia di senso. Mantenendo sempre una visione d’insieme, con la capacità di cambiare in corsa, saltando da un collegamento all’altro con l’equilibrio di un funambulo. Questo è quello che ci chiedono le aziende. Questo è quello che abbiamo provato a fare e che proviamo a fare ogni giorno riprogettando non solo il PERCHÈ e il COSA ma anche il COME. Ognuno può crearsi il proprio percorso formativo incrociando dimensioni core, cross e soft. - velocità per ottimizzare il tempo - efficacia per portare risultati - connessione per condividere in community professionali successi e contatti Bisogni diversi, differenti risposte, linee di soluzioni formative personalizzate. Executive Program per lo sviluppo poliedrico di competenze funzionali, specialistiche e manageriali attraverso metodi basati sul problem-solving, action-learning e networking. Programmi Cross per lavorare su piani interfunzionali e superare le tradizionali logiche settoriali. Pensati e progettati per chi vuole integrare le proprie competenze specialistiche e funzionali con quelle di altre aree aziendali. Con un solo obiettivo: utilizzare abilità e linguaggi aziendali comuni per creare valore aggiunto e raggiungere un unico risultato, remando nella stessa direzione. L’ARCHITETTURA FORMATIVA Business English An essential tool for international success. Un modo rapido per acquisire contenuti di particolare rilevanza per la comunicazione professionale e permettere lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali tali da sviluppare business internazionale e creare davvero valore per la propria impresa. Sicurezza, Energia, Ambiente Una formazione coinvolgente e partecipativa che, pur rispondendo in modo adeguato e conforme alla normativa, favorisce la diffusione della cultura e dei valori della sicurezza. “Fare formazione” sulla sicurezza significa indirizzare le persone verso atteggiamenti adeguati e comportamenti preventivi sul posto di lavoro in modo da ridurre gli infortuni con conseguente riduzione di costi sociali, produttivi e per minor controlli ed ispezioni. Indoor e Outdoor Training Formazione esperienziale centrata sul lavoro all’aperto e non, individuale e di gruppo, con il coinvolgimento dei partecipanti sul piano fisico, cognitivo ed emozionale. Per sperimentare direttamente comportamenti manageriali attraverso esperienze pervasive e mutuate dallo sport, dal teatro e dalla cucina. L’attività di formazione outdoor si basa su un mix calibrato di: -avventura: permette di avanzare in contesti sconosciuti dove è più facile lasciarsi andare all’azione spontanea e al conseguente apprendimento; -metafora: lega le attività proposte con i contesti lavorativi e garantisce il “trasferimento” dell’apprendimento nel contesto professionale; -osservazione e riflessione: l’osservazione e la riflessione sui comportamenti di tutti permette di scambiarsi feedback di sviluppo. Le brochure tematiche Architetture e training dedicati ad ambiti specialistici. LABTech L’avanguardia tecnologica e formativa dedicata ai training di tipo tecnico-informatico svolti in moderni laboratori tecnologici dotati di attrezzature e macchine in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico e grafico. In particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione virtuale, Stampa 3D, Controllo e Collaudo, Saldatura e CND in collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio.
  • 6. PERCORSI FORMATIVI 2017 8 9 PERCORSI FORMATIVI 2017 Il meglio di quello che facciamo è come lo facciamo. Contenuti e metodo in una continua staffetta tra specializzazione e coinvolgimento partecipativo. Si impara sempre più creando parentesi, momenti di focalizzazione assistita o condivisa. Sperimentando e rielaborando e poi facendo ancora nuove e più fruttuose esperienze. Il tutto per rendere più dinamico e denso di significato il “sistema del saper fare”. E i protagonisti ancora una volta le persone, tanti hyperlink di conoscenze e abilità alle quali ancora non abbiamo dato un nome. Un design di nuovi percorsi che allarga i perimetri della formazione e che da spazio a forme di apprendimento evolutivo. La palestra formativa La palestra formativa è una forma innovativa di aula dove almeno l’80% del tempo è dedicato all’esperienza, all’allenamento delle competenze critiche. Il 20% del tempo rimanente è dedicato alle istruzioni operative e al commento delle prestazioni da parte del docente esperto. Affiancamento in company Possibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito. Pillole formative L’apprendimento multimediale a piccole dosi con leggerezza, piacere, humour. Attraverso corsi molto brevi, ma fortemente strutturati, l’aula viene preceduta dalla somministrazione di video e pillole formative multimediali che stimolano il partecipante, preparandolo ad un utilizzo più consapevole della formazione tradizionale. I contenuti vengono esemplificati attraverso il linguaggio, la schematizzazione visiva, il continuo ancoraggio alle esperienze vissute. Visual thinking Rappresentazione dei concetti usando diagrammi e disegni sulle lavagne a fogli mobili, per comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini. Il metodo dei casi Risolvere casi per essere efficaci nella realtà organizzativa. Il metodo tende a stimolare le capacità investigative ed analitiche dei partecipanti e ad esporli anche ad idee e principi diversi rispetto a quelli precedentemente seguiti grazie al confronto con il gruppo di lavoro. Si privilegia l’action learning, una strategia di apprendimento basata sull’esperienza di progetti reali, attraverso la quale i partecipanti imparano da e insieme agli altri; l’aula diviene più simile ad un laboratorio, il coaching un supporto alla performance del singolo e del team. LA METODOLOGIA AFFIANCAMENTO IN COMPANY PALESTRA ESPERENZIALE VISUAL THINKING SKYPE CALL VIDEO E-LEARNING L’attività formativa Il teatro nella formazione Attraverso interventi esperienziali a “forte impatto emotivo” si genera cambiamento: si creano nuove visioni, drammatizzazioni di alcuni modi di agire e soprattutto si sperimentano, in un ambiente protetto com’è quello dell’esperienza formativa, nuovi comportamenti basati sulla fiducia, sull’apertura comunicativa, sul piacere di buttarsi in cose nuove. ACTION LEARNING
  • 7. PERCORSI FORMATIVI 2017 10 11 PERCORSI FORMATIVI 2017 LEADERSHIP STRATEGIC and BUSINESS MANAGEMENT Strategie d’innovazione • Business Analysis • Strategie d’impresa • Finanza per “non” Financial Manager • Bilancio per non specialisti • Marketing per “non” Marketing Manager • Customer Experience Engeneering • Laboratori di Design Thinking • Valutazione d’impresa TECHNICAL PROJECT MANAGEMENT Fondazione Aldini Valeriani è R.E.P. internazionale di Project Management.La più autorevole organizzazione Registered Education Provider dal PMI Project Management Institute Eccellenza di metodo e certificazione internazionale. Questo il binomio che contraddistingue i nostri training che rispettano gli standard internazionali definiti dal PMI. I training FAV sul Project Management e il processo di certificazione Online Aula 35 ore Project Management Education PREPARAZIONE ALL’ESAME - 21 ore di simulazione, verifica e controllo con il docente Online Aula 24 ore Project Management Education 3 ore 150 domande a risposta multipla SOSTIENI L’ESAME 4 ore 200 domande a risposta multipla SOSTIENI L’ESAME Sei diventato CERTIFIED PROFESSIONAL CERTIFIED PROFESSIONAL Sei diventato Project Management ProfessionalProject Management Basic 60 PDU 3 anni Per mantenere la certificazione PMP® bisogna ottenere 60 PDU in tre anni. Dovranno riguardare, in misura equa, le tre direttrici del triangolo delle competenze definito dal PMI. Novità 2017 Le proposte FAV approvate dal PMI relative alle 3 dimensioni per chi deve acquisite PDU. The PMI Talent Triangle™ BEYOND PMP® Come si mantiene la certificazione PMP® Evm e Risk Management in sinergia • Planning & Scheduling, Tricks and Techniques • Project Procurement Management • Capacità negoziali e successo nel business • Gestire il team per ottenere risultati • La voce oltre l’ostacolo• I-coach • Time e meeting management • Training avanzato di negoziazione • Laboratorio di leadership • Change Agility • Tecniche di creatività • Mindfulness • Power to belive
  • 9. PERCORSI FORMATIVI 2017 14 15 PERCORSI FORMATIVI 2017 RESPONSABILE TECNICO SVILUPPO PRODOTTO Crea il tuo percorso Modelli di sviluppo prodotto Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost Problem Solving in progettazione R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto Progettazione e gestione Atex Prototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazione Additive Manufacturing Realtà aumentata per le applicazioni industriali Machine Vision Industrial Controlling Core Competences Project Management Basic Il coraggio di decidere Gestire il team per ottenere risultati Time e Meeting Management p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 147 p. p. p. p. 125 133 137 124 p. p. 142 143 Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing ManagerCross Skills Soft Skills & Professional Tools Core Soft Cross
  • 10. PERCORSI FORMATIVI 2017 16 17 PERCORSI FORMATIVI 2017 PROGETTISTA DI MACCHINE E SISTEMI DI AUTOMAZIONE Modelli di sviluppo prodotto Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost Problem Solving in progettazione R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa Prototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazione Additive Manufacturing Realtà aumentata per le applicazioni industriali Machine Vision Progettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion Control Touch Panel TP 170 Siemens - HMI Direttiva macchine Industrial Controlling Core Competences Project Management Basic Il coraggio di decidere Gestire il team per ottenere risultati Time e Meeting Management 18 19 20 21 24 25 26 27 28 29 30 31 147 125 133 137 124 142 143 Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing ManagerCross Skills Soft Skills & Professional Tools Core Soft Cross p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. Crea il tuo percorso
  • 11. PERCORSI FORMATIVI 2017 18 19 PERCORSI FORMATIVI 2017 DESIGN FOR... MANUFACTURING, ASSEMBLY, MAINTAINABILITY, COST Strumenti e metodologie per identificare, sin dalle prime fasi di progettazione del prodotto, soluzioni volte alla riduzione del costo totale, dei costi di lavorazione e della complessità delle attrezzature, dei costi produttivi e dei costi di assemblaggio. CONTENUTI Sviluppo e pianificazione di nuovi prodotti, utilizzando il “Design for” come strumento di supporto alla progettazione. Life Cycle Design del prodotto. Soluzioni volte alla riduzione del costo totale, a parità di prestazioni del prodotto. Principi e tecniche operative del Design to Cost. Riduzione del numero di componenti e riduzione delle varianti. Progettazione dei componenti in funzione dei processi di lavorazione. Riduzione dei costi di lavorazione (numero delle operazioni, tempo di ciclo) e della complessità delle attrezzature. Valutazione dei costi di produzione attraverso accorgimenti sul processo produttivo. Definizione delle tolleranze. Progettazione di componenti e sistemi volti alla semplificazione e/o ottimizzazione dei processi di assemblaggio. Valutazione di costi e tempi di assemblaggio. Metodi strutturati (Hitachi, Lucas, Boothroyd, Dewhurst) Misura della manutenibilità e analisi della funzionalità di prodotto. Analisi di Weibull. Cenni al Design to Standard. MODELLI DI SVILUPPO PRODOTTO Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. Comprendere e incrementare la collaborazione e le interdipendenze tra le diverse aree aziendali e le diverse fasi del processo per sviluppare le migliori caratteristiche di un nuovo prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di progettazione, realizzazione e gestione. CONTENUTI Il progetto concettuale: dalla chiarificazione del compito alla stesura della specifica tecnica La progettazione simultanea: tempi, costi, qualità della progettazione e dei prodotti. L’analisi dei requisiti, delle specifiche e degli obiettivi del progetto. QFD (Quality Function Deployment): documentare l’ambiente e sintetizzare le esigenze (diagrammi di affinità), valutare l’importanza relativa dei requisiti (matrici di interrelazione), dare una risposta tecnica alle esigenze (matrice di relazione), valutare l’importanza tecnica ed il posizionamento rispetto alla concorrenza (casa della qualità). La stesura della specifica tecnica. Esempi applicativi. Il progetto esecutivo Regole base del progetto esecutivo. I principi del progetto esecutivo: trasmissione delle forze, suddivisione dei compiti, self-help, stabilità e bistabilità. Assenza di difetti. Linee guida per il progetto esecutivo in area meccanica: costo, sicurezza, ergonomia, estetica, facilità di produzione e di assemblaggio. Design to Standards. Esempi applicativi. Progettare per la Qualità FMEA di progetto e di processo. Root Cause Analysis, matrici causa-effetto. Diagramma di Ishikawa. Fault Tree Analysis. FMECA e relativi aspetti normativi (MIL-STD1629). Indici di Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto. Indice di priorità di rischio (IPR). Un parallelo con la Direttiva Macchine 2006/42 CE. Esempi applicativi. Validazione del progetto Progettazione ed analisi degli esperimenti: introduzione e concetti statistici di base. Esperimenti con singolo fattore e più livelli. Esperimenti a due fattori e due livelli con prove ripetute. Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. L’analisi della varianza per la determinazione dei fattori significativi: ANOVA, il test di Fischer. Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. Metodo delle superfici di risposta. Il metodo di Taguchi: funzione di perdita, rapporto segnale-rumore. Esempi applicativi. Docente Silvia Funaioli Consulente specializzata in ambito sviluppo prodotto; professore a contratto di “Tecnologie dei Materiali” presso l’Università degli studi di Bologna. Durata 7 ore Date Bologna 9 marzo 2017 09.00 - 17.00 25 settembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Docente Massimiliano De Agostinis Dottore di Ricerca in Progetto e Sviluppo di Prodotti e Processi Industriali. Ricercatore di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine presso l’Università di Bologna. Durata 14 ore Date Bologna 10, 12 aprile 2017 09.00 – 17.00 10, 12 ottobre 2017 09.00 – 17.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva
  • 12. PERCORSI FORMATIVI 2017 20 21 PERCORSI FORMATIVI 2017 R&D: SVILUPPO PRODOTTI E VALORE PER L’IMPRESA Oggi chi cura attività di Ricerca e Sviluppo si trova a dover selezionare in maniera rigorosa quali progetti meritano di avere priorità. Occorrono strumenti e metodologie per formarsi una visione d’insieme sintetica a cui fare riferimento. Fattori essenziali sono la capacità di tradurre il progetto in numeri e misure economico-finanziarie, la corretta valutazione del loro impatto sulla generazione di valore per i clienti e per l’impresa, il sapiente collegamento fra le esigenze del mercato e la tecnologia disponibile. CONTENUTI I fattori di base di progetti R&D e Sviluppo Prodotto. Evoluzione delle tecnologie e stimoli all’innovazione. Modelli e architetture di sviluppo di nuovi prodotti. Definire la mappa dei bisogni del cliente/mercato. Tecniche QFD per coordinare requisiti prestazionali e specifiche tecniche. Obiettivi strategici ed ecofin dell’azienda per i processi R&D e Sviluppo Prodotto. Il Performance Measurement System per misurare gli obiettivi di progetto R&D. Strumenti di Value Engineering e Cost Sensitivity Analysis. R&D e Sviluppo Prodotto: costo o investimento? Il Target Costing. Il trade off tra costi e tempi di progetto R&D. Il Life Cycle Costing. Il Total Cost of Ownership. La valutazione finanziaria dei progetti R&D e Sviluppo Prodotto. La valutazione del portafoglio dei progetti R&D. PROBLEM SOLVING IN PROGETTAZIONE Come migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi operativi? Si deve partire dalla funzione di progettazione, così spesso coinvolta anche in fase di manutenzione o di service post vendita. Sempre più spesso i processi operativi aziendali sono caratterizzati da complessità crescente, tempi operativi compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie di prodotto. In ambito prodotto/processo, la capacità di identificare tempestivamente ed efficacemente i problemi consente di elaborare le migliori risposte le quali, quando sono preventive, generano rilevanti cost-saving aziendali. CONTENUTI Atteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi. Strategie di reazione ai problemi. Individuazione e sperimentazione dei problemi. Tecniche di problem finding e problem setting. I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioni. Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche di Processo). Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto, 5-Why Analysis, FMEA). Casi concreti di problem solving di prodotto. Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving. Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nell’applicazione delle tecniche apprese. Docente Giuseppe Gherardi Manager e consulente, si occupa di consulenza e temporary management per diverse aziende manifatturiere italiane ed estere. Ha una ventennale esperienza aziendale in area operations, R&D e direzionale. Ha avviato e gestito progetti industriali in Cina, USA, Sud America ed Est EU. È professore a contratto presso l’Università di Bologna. Durata 14 ore Date Bologna 29 giugno, 6 luglio 2017 09.00 - 17.00 23, 30 novembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 580,00 + iva Docente Giuseppe Gherardi Manager e consulente, si occupa di consulenza e temporary management per diverse aziende manifatturiere italiane ed estere. Ha una ventennale esperienza aziendale in area operations, R&D e direzionale. Ha avviato e gestito progetti industriali in Cina, USA, Sud America ed Est EU. È professore a contratto presso l’Università di Bologna. Durata 16 ore Date Bologna 4, 11 maggio 2017 09.00 - 18.00 19, 26 ottobre 2017 09.00 – 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva
  • 13. PERCORSI FORMATIVI 2017 22 23 PERCORSI FORMATIVI 2017 PROGETTAZIONE E GESTIONE ATEX Il corso fornisce gli strumenti per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (Gruppo II). CONTENUTI La legislazione sociale e di prodotto. Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE. Quadro normativo - le norme En60079. Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione. La valutazione dei rischi nella progettazione di macchine destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione. Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione. I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex. Le procedure di classificazione delle zone Atex. Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali. Applicazioni delle direttive Atex. Docente Luigi Franzoni Dipendente presso Cefla sc - Finishing Division, dove ha operato sia come responsabile assicurazione qualità che, in seguito, come responsabile tecnico presso lo stabilimento di Imola. Ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione connessi a macchine e impianti di verniciatura. Attualmente è Sales Engineering Manager della Business Unit Finishing. Durata 7 ore Date Bologna 26 gennaio 2017 09.00 - 17.00 13 luglio 2017 09.00 - 17.00 Imola 17 ottobre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Leggi, norme, applicazioni SVILUPPO PRODOTTO: L’INNOVAZIONE CHE GENERA PROFITTO Le trasformazioni che il mondo industriale sta affrontando pongono in primo piano il tema dell’innovazione come elemento chiave per distinguersi dalla concorrenza e costruire vantaggio competitivo. Affinchè le innovazioni tecnologiche sviluppate dalle imprese possano tradursi in quote di mercato e redditività occorre però che il processo di generazione dell’innovazione sia solidamente fondato su: • una chiara strategia di mercato • processi operativi “robusti” che consentano di tradurre rapidamente l’innovazione in prodotti performanti • una pianificazione efficace a livello single project e multiproject • un rigoroso sistema di controllo dell’investimento in sviluppo. Il corso, strutturato con un format agile e interattivo, definisce in termini pratici un rigoroso modello di sviluppo prodotto per le PMI e presenta i principali strumenti e metodologie a supporto dei temi trattati. CONTENUTI Struttura del processo di sviluppo prodotto. Il nuovo prodotto come investimento: strumenti economici e finanziari per le decisioni di sviluppo (valutazione investimenti, make or buy, delocalizzazioni). Tradurre le aspettative del cliente in specifiche tecniche. Il costo come specifica: Target Costing. Integrare lo sviluppo prodotto, la funzione commerciale e la produzione: Concurrent Engineering. Eliminare gli sprechi e ridurre i tempi dello sviluppo prodotto. Pianificazione e controllo del portafoglio commesse e della singola commessa. Come costruire un cruscotto di indicatori semplice e focalizzato. Docente Mauro Marini Partner Opta, svolge attività di consulenza in aziende manifatturiere e di servizi sui temi dell’organizzazione della supply chain, del company turnaround e del project management, integrando diversi approcci (Lean Manufacturing, TOC). Docente di Supply Chain Management presso l’Università di Bologna Durata 12 ore Date Bologna 7 febbraio 2017 09.00 - 18.00 14 febbraio 2017 09.00 - 13.00 14 novembre 2017 09.00 - 18.00 21 novembre 2017 09.00 - 13.00 Quota di iscrizione € 500,00 + iva
  • 14. PERCORSI FORMATIVI 2017 24 25 PERCORSI FORMATIVI 2017 PROTOTIPAZIONE VIRTUALE Nel campo delle macchine automatiche il prototipo virtuale è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico. Nel corso verranno analizzati i diversi strumenti commerciali utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale. Saranno presentati due diversi approcci alla simulazione: uno relativo alla modellazione di intere macchine automatiche ed uno caratterizzato da un livello di dettaglio maggiore, relativo a singoli gruppi macchina. Verranno sviluppati casi applicativi, è richiesta la conoscenza di software CAD meccanici come Pro-E e SolidWorks. CONTENUTI Prototipazione virtuale. Analisi degli obiettivi. Prototipo reale e virtuale a confronto. Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemi. Simulazioni Hardware In the Loop e Software In the Loop. Modelli Real Time o Virtual Time. Strumenti per la prototipazione virtuale. Interfaccia con i processi aziendali – Machine level. Rappresentazione CAD 3D realistica. Modellazione dei comportamenti. Simulazione di prodotto e processo. Comportamenti integrati con logiche di controllo. Comunicazione Hardware in the loop. Interattività con il modello. Caso applicativo - Machine level. Presentazione dell’ambiente software. Case study, set up di un prototipo virtuale. Discussione risultati del case study. Interfaccia con i processi aziendali – Device level. Modellazione multibody. Dinamica a corpi flessibili. Co-simulazione ed integrazione di sistemi di controllo. Post-processing dei risultati. Caso applicativo – Device level. Presentazione dell’ambiente software. Case study, set up di un prototipo virtuale. Discussione risultati del case study. Docente Antonio Costantino Assegnista di ricerca dell’università di Modena e Reggio Emilia nel settore “Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale” su simulazione integrata di sistemi automatici e celle robotizzate, collabora con il laboratorio LIAM per l’attività di virtual commissioning. Come docente ha tenuto diversi seminari e corsi presso aziende su tematiche riguardanti simulazione e virtual commissioning. Durata 14 ore Date Bologna 13, 20 novembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva MATERIALI INNOVATIVI PER L’AUTOMAZIONE Il corso offre una panoramica sui materiali e sui trattamenti più innovativi oggi disponibili sul mercato per il settore delle macchine automatiche e delinea le criticità e peculiarità dei materiali metallici, polimerici e compositi utilizzabili in questo settore con particolare attenzione ai costi e alle prestazioni ottenibili. CONTENUTI Materiali metallici Materiali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativi. Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccaniche. Trattamenti termici dei materiali ferrosi. Trattamenti termici dei materiali non ferrosi. Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metallici. Materiali polimerici (plastiche) Generalitàdellemacromolecole:monomeri,polimeriecopolimeri. Polimeri di prima produzione e rigenerati. Polimeri termoplastici e termoindurenti. Fase amorfa e fase cristallina. Proprietà meccaniche e termiche. Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e rotazionale. I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging. Rivestimenti superficiali per materiali polimerici. Materiali compositi Introduzione ai materiali compositi: elementi costitutivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche. Tipologie di fibre: di vetro, di carbonio, aramidiche, di basalto e di polietilene. Tipologie di matrici: termoplastiche e termoindurenti. Tecnologia di fabbricazione dei compositi industriali. Docente Vincenzo Sartori Ingegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e dei materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e di tecnologie avanzate di produzione. Durata 14 ore Date Bologna 17, 24 maggio 2017 09.00 - 17.00 15, 22 novembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva
  • 15. PERCORSI FORMATIVI 2017 26 27 PERCORSI FORMATIVI 2017 ADDITIVE MANUFACTURING Essere in grado di sviluppare prodotti e servizi altamente personalizzabili. È quanto oggi viene richiesto alle aziende per rimanere competitive in un contesto di domanda sempre più volatileedifficiledaprevedere.Tralelevestrategichechemeglio rispondono a questa necessità di customizzazione, le tecnologie di manifattura digitale ricoprono un ruolo cruciale nell’abilitare una produzione on demand. L’Additive Manufacturing, non solo sta mettendo in discussione le tecnologie tradizionali, sottrattive e formative, ma anche i modelli di business e il ciclo di vita dei prodotti e le configurazioni di filiera. La tecnologia però non ha ancora raggiunto la maturità e non garantisce la robustezza dei processi di fabbricazione tradizionali, tanto da essere utilizzata quasi esclusivamente per la prototipazione rapida, termine con cui era conosciuta già più di 30 anni fa. CONTENUTI Introduzione al Rapid Manufacturing (RM). Il passaggio dalla prototipazione alla produzione. Il concetto dello Slicing. Pensare Additive. Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica. Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing. Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing. Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche. Esempi di prodotti. Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo. Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche Rapid Manufacturing. Docente Vincenzo Sartori Ingegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e dei materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e di tecnologie avanzate di produzione. Durata 14 ore Date Bologna 8, 15 marzo 2017 09.00 - 17.00 11, 18 ottobre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva Nuovo approccio alla stampa 3D REALTÀ AUMENTATA PER LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI Un nuovo modo di concepire le istruzioni di montaggio per l’operatore. Riconoscimento automatico delle parti e della fase del montaggio, suggerimenti interattivi, animazioni sovrapposte alla realtà, sintesi vocale e riconoscimento, consultazione del manuale in versione digitale, il tutto proiettato sulla realtà. Fondamentale per istruire un nuovo operatore in modo autonomo, indispensabile per l’aggiornamento dell’operatore esperto. Utilizzando tecnologie di visione per il riconoscimento oggetti, sintesi e riconoscimento vocale, interfaccia con CAD e computer graphics per la virtualizzazione di oggetti, l’applicazione permette al responsabile di produzione di creare istruzioni di montaggio e di riparazione in modo pratico e rapido e all’operatore di montaggio di vedere le istruzioni proiettate sulla realtà. Il corso sviluppa le competenze nell’uso delle tecniche e delle tecnologie che consentono di realizzare applicazioni industriali sfruttando le potenzialità offerte dalla realtà aumentata. CONTENUTI La realtà aumentata Mixed reality, localizzazione della realtà: geolocalizzazione vs utilizzo di sistemi di visione (con e senza marker), identificazione della realtà (e.g. QR code) vs calcolo della posa (e.g. marker based), riconoscimento e calcolo della posa per oggetti 3D (non planari) senzamarker,presentazionedell’informazione:testo,audio,immagini virtuali, sovrapposizione di immagini virtuali alla scena reale. Visione 3D Riconoscimento, calcolo della posa e tracking. Tecniche di riconoscimento 3D: Shape 3D matching, Surface matching, Localizzazione: inside-out e outside-in, Tracking (basato su localizzazione e posa precedenti), stabilizzazionedelcalcolodellaposa. Visualizzazione Ray tracing, Spatial Data Structures. Blender: primitive di modellazione, texture, animazioni. Formati modelli discreti. OpenGL: costruzione della scena, gestione modelli. WebGL. Esempi di interazione con Leap Motion. Grafica computerizzata e CAD Panoramica sulla teoria della grafica 3D e sulle librerie di visualizzazione/manipolazione(Blender),generazionediimmagini e animazioni 3D a partire da modelli CAD, sovrapposizione di oggetti e animazioni 3D sulla scena reale, rendering di oggetti e animazioni virtuali (luminosità, ombreggiatura). Interfacce utente Sintesi e analisi audio: strumenti SW e microfoni, esempi di menu virtuali attraverso riconoscimento delle mani, integrazione con la Machine Vision (metrologia, ispezioni di qualità). Docente Luca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker. Durata 28 ore Date Bologna 4, 6, 11, 13 aprile 2017 09.00 - 17.00 21, 23, 28, 30 novembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 980,00 + iva
  • 16. PERCORSI FORMATIVI 2017 28 29 PERCORSI FORMATIVI 2017 MACHINE VISION Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV). CONTENUTI Teoria dei sistemi di visione. Riconoscimento di oggetti 2D e 3D. Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali e librerie di visione commerciali (Halcon) e open (OpenCV). Casi di studio e applicazioni in campo industriale. I benefici della tecnologia e nuove tendenze. Docente Luca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker. Durata 14 ore Date Bologna 19, 26 maggio 2017 09.00 - 17.00 13, 20 ottobre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI ARCHITETTURE PLC E SISTEMI DI MOTION CONTROL Il sistema di controllo nelle moderne macchine automatiche svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate, l’alto numero di piattaforme di controllo rende sempre difficile la scelta finale. Il corso vuole analizzare le moderne architetture di controllo PLC e PC-Based, sia dal punto di vista dell’hardware che della programmazione. Nella prima parte del corso verranno mostrate le moderne architetture di controllo commerciali, i principali bus di campo utilizzati ed i sistemi di motion control. Nell’ultima parte del corso, dopo aver presentato i linguaggi di programmazione per i sistemi di Motion Control, verrà affrontato il problema della progettazione della logica di controllo per le macchine automatiche, fornendo i concetti per una programmazione modulare basata su componenti di libreria software riutilizzabili. All’interno del corso verranno sviluppati esempi su piattaforma Codesys. CONTENUTI Sistemi di controllo PLC e PC-Based Sistemi di controllo per l’automazione industriale. Architettura di controllo basata su PLC. Gestione task ed I/O distribuiti. Caratteristiche dei principali bus di campo. Principali differenze tra le diverse architetture di controllo commerciali. Architetture di Motion Control Architetture di Motion Control centralizzate e decentralizzate. Interazione tra PLC e sistema di Motion Control. Il concetto di asse nella programmazione dei sistemi di Motion Control. Programmazione dei sistemi di Motion Control mediante PLCopen. La gestione delle camme elettroniche. Programmazione in ambiente PLC Linguaggi di programmazione della normativa IEC 61131-3. Progettazione della logica di controllo per una macchina automatica. Un approccio alla programmazione modulare per il mondo macchine automatiche. Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato. Docente Matteo Sartini Ha conseguito laurea e dottorato di ricerca in automazione, presso l’Università di Bologna. Attualmente è direttore tecnico del laboratorio LIAM, si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Ha svolto attività di docenza su tematiche riguardanti architetture di controllo, attualmente è professore a contratto presso l’Università di Bologna per il corso di tecnologie e sistemi di controllo. Durata 25 ore Date Bologna 12, 14, 19 settembre 2017 09.00 – 17.00 21 settembre 2017 09.00-13.00 Quota di iscrizione € 1.100,00 + iva
  • 17. PERCORSI FORMATIVI 2017 30 31 PERCORSI FORMATIVI 2017 DIRETTIVA MACCHINE Il corso permette di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina e fornisce i corretti elementi per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare. Il corso spiegherà come implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza. CONTENUTI Il contesto normativo e la valutazione dei rischi La Direttiva Macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010. Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico. Il manuale di installazione uso e manutenzione. Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario. Vendita e acquisto di macchine usate. Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE. Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine. La progettazione integrata della sicurezza Progettazione integrata della sicurezza. Individuazione delle misure di protezione. Studio dell’ergonomia della macchina. Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine. Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN 13849-1 ed EN 13849-2. Validazione del progetto. Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici. Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezza. Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati. L’equipaggiamento elettrico delle macchine Prove di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali. Conformità alla Direttiva Emc e alle Direttive Atex. Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine. Realizzazione e validazione del Manuale di Istruzioni. Applicazioni pratiche Esemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicale. Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti. Case history. Docente Luca Milani Consulente e formatore esperto di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private. Durata 16 ore Date Bologna 14, 21 giugno 2017 09.00 – 18.00 Quota di iscrizione € 750,00 + iva TOUCH PANEL TP 170 SIEMENS - HMI Utilizzando il software TIA Portal di Siemens, nel corso si apprende come impostare un progetto per la gestione completa dell’interfaccia operatore con i Pannelli standard Siemens. Oltre all’impostazione dell’interfaccia verrà visto e provato, mediante esercitazioni, l’integrazione con i PLC Siemens 1200. Tutto questo al fine di avere una visione completa dell’utilizzo, della programmazione e dell’integrazione dell’interfaccia operatore con i moderni PLC Siemens. CONTENUTI Sistemi di automazione industriale. Hardware plc e hmi. Come funziona il plc. Il software tia portal V13. Istruzioni di programma combinazioni logiche dei bit. Contatori, temporizzatori, merker. Programmazione lineare Blocchi OB. La stazione di supervisione HMI. Basi per lo sviluppo di un’applicazione. Caratteristiche del pannello HMI- SIEMENS. Tipologie di variabili. Oggetti grafici. Interazione HMI con PLC. Configurazione pagine. Gestione pagine creazione di applicazioni e simulazione. Gestione dei dati numerici e di testo. Utilizzo degli oggetti disponibili. Gestione della grafica, importazione di immagini. Esempi di applicazione HMI-PLC. Il corso verrà svolto in un laboratorio di ultima generazione. Docente Vincenzo Di Domenico Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani, esperto nei settori elettrico, elettronico ed automazione industriale. Durata 16 ore Date Bologna 13, 16, 20, 23 giugno 2017 14.00 – 18.00 Quota di iscrizione € 620,00 + iva
  • 19. 3534 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 Crea il tuo percorso OPERATION MANAGER Finanza per “non” Financial Manager La valutazione dei bisogni formativi Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing Manager p. p. p. p. Toyota Way Il Sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game Lean Office: il metodo Toyota nelle imprese di servizi SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitività Visual Management e Metodo 5S La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban Service Operations Management Industrial Controlling p. p. p. p. p. p. p. p. Gestire il team per ottenere risultati Time e Meeting Management Smart Working Project Management Basic Il coraggio di decidere Delega ed empowerment p. p. p. p. p. p. 42 43 44 45 46 47 48 147 137 124 120 125 133 134 144 145 142 143 Cross Skills Core Competences Soft Skills & Professional Tools Core Soft Cross
  • 20. 3736 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 BUYER Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing Manager Finanza per “non” Financial Manager La valutazione dei bisogni formativi Executive Program CPO - Chief Procurement Officer Strategie di acquisto e politiche di gestione Gestione approvvigionamenti e livello di servizio Vendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori I processi di acquisto: alternative gestionali e impatto organizzativo Acquisti internazionali Time e Meeting Management Capacità negoziali e successo nel business Delega ed empowerment Smart Working Project Management Basic Il coraggio di decidere 38 49 50 51 52 53 124 132 134 120 125 133 142 143 144 145 Core Soft Cross Crea il tuo percorso p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. Cross Skills Core Competences Soft Skills & Professional Tools
  • 21. 3938 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 CPO CHIEF PROCUREMENT OFFICER Approcci per ottimizzare il processo degli acquisti Vendere di più genera più fatturato, ma acquistare meglio genera più profitto. Motto delle Direzioni acquisti e piano di azione operativo del CPO Executive Program. Generare vantaggio competitivo è determinante, si sa. Come farlo lo vediamo attraverso lungo tutta la catena del valore. Una specializzazione per buyer senior e responsabili acquisti per contribuire a definire le strategie aziendali, definirne gli obiettivi di budget e le politiche di acquisto attraverso tools concettuali ed operativi. Focus: sviluppare una prospettiva di Supply Chain integrata mixando strumenti e risorse a disposizione. Modulo 4 Executive GESTIONE RISCHIO CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI Il contratto d’acquisto. Chi decide e chi stipula il contratto. Procura, proposta ferma e irrevocabile, patto di opzione, accettazione espressa e conclusione del contratto a mezzo di inizio di esecuzione. Causa–Forma–Oggetto: elementi essenziali di ogni contratto. Termine iniziale e termine finale. Clausola penale, multa penitenziale, caparra confirmatoria e penitenziale. Forme di garanzia e Fideiussione. Forme di protezione del patrimonio aziendale. Adempimento delle obbligazioni e inadempimento del contratto. Il contenzioso giudiziale, recesso e risoluzione nei contratti. Forme di tutela anticipata e principi in tema di assistenza giudiziale. Clausola compromissoria e arbitrato. Il D. Lgs. 28/2010 aggiornato con Legge 98/2013 e la conciliazione. Conciliazione obbligatoria, volontaria e Modulo 3 Executive MARKET INTELLIGENCE E SVILUPPO FORNITORI, E-PROCUREMENT Analisi strategica del contesto operativo, analisi di materie prime, beni e servizi (tipologia, qualità, quantità e calendario di delivery) e possibilità di sostituzione. Tecniche di previsioni di prezzo. Supplier development e supplier improvement. La partnership. Strumenti IT a supporto del procurement:qualisonoequandoconviene adottarli. Matrice di KRALJIC, strumento per definire strategie di acquisto ottimali. Modulo 5 Executive REPORTISTICA, BENCHMARKING, KPI E SUPPLY CHAIN, RISK ANALYSIS Definizionedellareportisticaperilcontrollo degli acquisti e la comunicazione con l’Alta Direzione. Benchmarking. Impostazione del KPI set. Definizione e monitoraggio per l’efficienza della funzione acquisti. Monitoraggio della solidità dei fornitori. Principi di Supply Chain Risk Analysis. Modulo 6 Opzionale ACQUISTI INTERNAZIONALI Vantaggi dei low cost countries. Prezzi e convenienza nelle differenti aree geografiche. Tattiche per la riduzione del rischio nei mercati internazionali. Acquisto diretto o tramite intermediari: rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli dei manager del global sourcing. Piano di marketing degli acquisti internazionali. Scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento. Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico. Gestire la Supply Chain e le modalità di trasporto dai paesi low cost. Modulo 7 Opzionale CAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS Elementi chiave del negoziato. Preparazione, processo, percezione del potere, persone. Differenti contesti di negoziazione e di stili negoziali. La preparazione alla negoziazione e la definizione degli obiettivi. La definizione del proprio BATNA e di quello della controparte. Definizione della strategia negoziale. Modulo 1 Executive CPO - IL RUOLO - IL PROCESSO DEGLI ACQUISTIEL’ORGANIZZAZIONEDELTEAM Direzione Acquisti e Team: competenze e centro di profitto. Il processo acquisti come leva competitiva strategica. Sostenibilità: la visione sistemica e la Responsabilità sociale d’impresa (CSR). La gestione delle relazioni con i fornitori: il valore per i clienti. L’approccio per Modulo 2 Executive POLITICHE, STRATEGIE DI ACQUISTO E POLITICHE DI GESTIONE La connessione tra le strategie aziendali e le priorità per gli Acquisti. Il marketing di acquisto e le leve EXECUTIVE PROGRAM Modulo 4 Gestione rischio contrattuale negli acquisti - 11 ore Modulo 3 Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement - 7 ore Modulo 1 CPO- Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del team - 11 ore LA STRUTTURA OPZIONALI Modulo 6 Acquisti internazionali - 7 ore Modulo 7 Capacità negoziali e successo nel business - 14 ore Modulo 2 Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione - 7 ore Modulo 5 Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis - 7 ore CPO EXECUTIVE COMPLETO 5 moduli (43 ore) + 2 moduli opzionali (21 ore) processi e l’organizzazione degli approvvigionamenti. Business Ethics e responsabilità negli acquisti. delegata. La “media-conciliazione” per le vertenze in materia di affitto di aziende. Il “Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005) visto dalla parte dell’impresa. del procurement mix: prodotto- prezzo-canale-comunicazione. Analisi SWOT. Individuazione delle priorità e pianificazione. Il livello di servizio, la gestione delle scorte, l’integrazione operativa. Politiche di acquisto e di gestione dei fornitori e controllo delle performance (vendor rating).
  • 22. 4140 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 Executive Program CPO - Chief Procurement Officer Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. Docenti ADACI Conpluriennaleesperienzaaziendale,presenterannoitemicontagliopraticoe applicativo. Loro obiettivo sarà quello di far riflettere i partecipanti sui modelli applicati nelle loro realtà, creando momenti di riflessione e di confronto delle esperienze. ADACI è l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management (www.adaci.it) che dal 1968 supporta i professionisti degli acquisti che si occupano di approvvigionamenti, gestione materiali, logistica e supply management. Per loro costituisce un punto di riferimento culturale, offrendo molteplici occasioni per condividere esperienze, fare rete e aggiornarsi professionalmente. Andrea Zanni Socio di un importante studio legale associato con sede a Bologna e a Forlì, con ultradecennale esperienza forense, è specializzato in assistenza nel contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di contrattualistica, diritto commerciale e societario, diritto bancario e finanziario. Consulente legale FIMAA Bologna e Arbitro Unico presso la Camera di Commercio di Bologna. Executive Program (Mod. 1-2-3-4-5) € € 1.800,00 + IVA Modulo 6 Opzionale € 300,00 + IVA Modulo 7 Opzionale € 600,00 + IVA Executive Program Completo (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 2.500,00 + IVA La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. I moduli opzionali sono anche acquistabili singolarmente. Ai partecipanti che frequentano l’intero percorso o i singoli moduli (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge. EUGENIO CAMILUCCI, Purchasing Manager Meccanica Nova S.p.A. “Definire l’esperienza CPO FAV un “corso” sarebbe riduttivo e declinarlo ad una sequenza di seminari ne porrebbe un’implicita immeritata idea di parcellizzazione. Preferisco pensare di aver partecipato ad un percorso animato da formatori e facilitatori che hanno stimolato riflessioni e diversa coscienza di metodi variamente noti, arricchendoli cosi del valore aggiunto di chi solo con capacita ne sintetizza, esplica ed eleva a concetti portanti l’architettura teorica e l’operatività funzionale. Docenti preparati e motivanti, supportati da un’organizzazione attenta e precisa sono, come sempre, distintivi del brand della professionalità di FAV”. SILVIA GROSSI - Responsabile Servizi generali e Acquisti Clarins Italia S.p.A. “Un percorso formativo completo e ricco di contenuti, a supporto della mia funzione in azienda”. LE TESTIMONIANZE LA FACULTY QUOTA DI ISCRIZIONE Andrea Mattei Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella gestione di negoziazioni complesse. Ha partecipato a corsi di negoziazione avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di Coach presso la scuola di Jan Ardui. CPO - Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del team Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement Gestione rischio contrattuale negli acquisti Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis Acquisti Internazionali Capacità negoziali e successo nel business 05, 12/05/17 19/05/17 26/05/17 09, 16/06/17 23/06/17 11/12/17 22, 29/11/17 11 ore 7 ore 7 ore 11 ore 7 ore 7 ore 14 ore Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Modulo 5 Modulo 6 Modulo 7 CALENDARIO FONDI INTERPROFESSIONALI Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa per cui le aziende aderenti potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo. Ai soci ADACI e alle aziende associate UNINDUSTRIA BOLOGNA verrà riservato lo sconto del 10%. Durante il percorso sarà possibile ricevere informazioni sulle iniziative associative di ADACI sia locali che nazionali.
  • 23. 4342 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 TOYOTA WAY Il Toyota Way è un ideale, una filosofia ed un faro guida per tutte le persone appartenenti all’intera organizzazione Toyota. Toyota Way rappresenta i valori condivisi all’interno di Toyota nei suoi due pilastri fondanti: “miglioramento continuo” e “rispetto per le persone” – ma coinvolge anche tutti i soggetti esterni in relazione con l’organizzazione Toyota stessa. Attraverso questo corso ci poniamo innanzitutto l’obiettivo di spiegare come i valori del Toyota Way possano essere introdotti in tutte le organizzazioni, nel convincimento che solo attraverso una continua crescita delle persone – a tutti i livelli, come vero e unico motore propulsivo del miglioramento continuo – sia possibile innescare il processo di cambiamento necessario per seguire le continue variazioni del mercato e del cliente incrementando la competitività aziendale. CONTENUTI Il corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo Toyota, che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello mondiale. Tali contenuti possono essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medio piccole dimensioni. Le origini della filosofia Toyota Il concetto di Toyota Way Challenge: concepire una prospettiva a lungo termine, che sia in grado di rispondere alle sfide con coraggio e creatività, per realizzare i nostri desideri. Kaizen: migliorare in continuazione il nostro metodo di lavoro, mirando sempre all’innovazione ed allo sviluppo - cambiare per stare meglio. Genchi Genbutsu: andare alla sorgente per trovare i presupposti che ci consentiranno di prendere decisioni corrette, di creare ed allargare il consenso e di raggiungere gli obiettivi nei tempi prestabiliti. Respect: rispettare gli altri, impegnarsi al massimo per capirsi vicendevolmente, per assumerci responsabilità condivise, fare del proprio meglio per creare e garantire fiducia reciproca. Teamwork: stimolare la crescita sia personale che professionale, condividere le opportunità di miglioramento e amplificare i risultati sia individuali che, e soprattutto, di gruppo. Definizione e storia del Toyota Production System L’approccio tradizionale e l’approccio TPS IL SISTEMA TOYOTA LEAN PRODUCTION E TOYOTA SIMULATION GAME CONTENUTI Definizione di Toyota Production System. Il Toyota Way come base fondante del sistema Toyota. L’approccio tradizionale e l’approccio Lean. Terminologia di riferimento. Analisi dettagliata degli strumenti e dei metodi per ridurre e controllare gli sprechi nelle diverse aree, entrando nello specifico dei concetti di: Just in Time (come produrre solo ciò che è necessario, quando è necessario e nella quantità necessaria); Jidoka (come rendere i problemi visibili perché possano essere immediatamente affrontati) e Kaizen (come tendere al miglioramento continuo). Legame esistente tra il TPS e gli aspetti legati all’ambiente, in un approccio sempre più eco-sostenibile, alla salute ed alla sicurezza. Toyota Simulation Game: offre una vera e propria esperienza a livello pratico volta ad apprendere in modo facile e interattivo i principi base del Lean. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale, introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli di quest’ultimo. Il gioco si compone dunque di: una prima simulazione effettuata seguendo un approccio di tipo tradizionale (push) e una seconda simulazione effettuata, invece, seguendo un approccio Lean (pull). Docenti Maurizio Mazzieri Deputy Managing Director di Toyota Material Handling Italia Emanuele Cesari Toyota Academy Manager Durata 8 ore Date Bologna 20 aprile 2017 09.00 - 18.00 14 novembre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 16 ore Date Bologna 18, 25 maggio 2017 09.00 - 1 8.00 23, 30 novembre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva Ideato da Toyota UniversityIl sistema delle persone che pensano Al centro dell’attenzione i temi della cosidetta “produzione snella” che permette la semplificazione dei processi e un recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alle nuove condizioni economiche. Per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi nei processi aziendali, identificando gli ambiti di miglioramento per una migliore gestione complessiva. Il Toyota Simulation Game è un importante momento formativo esperienziale con l’obiettivo di meglio comprendere e, quindi, applicare all’interno della propria organizzazione i valori del Toyota Way e gli strumenti generati dal Toyota Production System (TPS, chiamato anche Lean). La simulazione da noi formulata è semplice e di facile attuazione e si basa sull’interazione pratica, la verifica empirica e sul confronto dei risultati - tra un approccio tradizionale (push) ed uno ispirato al TPS (pull) – attraverso un’esperienza reale.
  • 24. 4544 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 LEAN OFFICE IL METODO TOYOTA NELLE IMPRESE DI SERVIZI Il Lean Office è l’applicazione dei principi del Toyota Production System (anche conosciuto come Lean Thinking) a tutti i processi non produttivi per offrire ai clienti (interni o esterni) un servizio migliore abbattendo gli sprechi (costi). È confermato, infatti, che la sola amministrazione – includendo in questo termine tutto ciò che non è legato direttamente al mondo produttivo e che rappresenta l’infrastruttura aziendale – pesa, a seconda del core business delle imprese, per una quota variabile del costo totale compresa tra il 25 e il 60%. Il Lean Office è certamente un sistema potente che identifica il valore per il cliente e conseguentemente lo spreco; ne deriva la capacità di fornire ciò che il cliente vuole, quando lo vuole, dove lo vuole e nel modo in cui lo vuole. Obiettivo del corso è quello di fornire la metodologia per intraprendere un percorso di trasformazione snella anche negli uffici ed abbattere i costi di struttura indiretti. Le aziende che hanno adottato le logiche del Lean Office hanno ottenuto gli stessi risultati delle aziende manifatturiere, che possono riassumersi in: qualità elevata e soddisfazione del cliente, costi contenuti e alti margini di redditività, flessibilità e reattività alle condizioni dinamiche del mercato. CONTENUTI Cos’è il Lean Office I concetti di base Attenzione al cliente. Azienda per processi. Lotta agli sprechi. Il contributo delle persone. Miglioramento continuo. Applicabilità a tutti i processi aziendali: esempi pratici Gli strumenti base per misurare i processi: dall’AS IS al TO BE Il value stream mapping nei processi di ufficio Approcci consigliati per i percorsi di implementazione Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 21 marzo 2017 09.00 - 18.00 19 ottobre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva SMED: COME RIDURRE I TEMPI DI ATTREZZAGGIO E AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ CONTENUTI La rilevanza del set-up nei processi produttivi. Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari. Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio. Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED. Fasi di applicazione della tecnica SMED. Indici di efficacia ed efficienza dei set-up. Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio. Casi studio ed esempi concreti. Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 13 luglio 2017 09.00 - 18.00 1 dicembre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Per rispondere alle esigenze di flessibilità e competitività imposte dal mercato, la necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di fatto un obbligo. Il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED, che nasce nell’industria dell’auto ma diventa applicabile in tutti i settori industriali. I risultati ottenibili dall’applicazione dello SMED si possono riassumere nei seguenti punti: maggiore flessibilità, tempi di attrezzaggio/set up ridottissimi, maggiore produttività in tempi inferiori, maggiore soddisfazione del cliente, assenza di eccessi di produzione, migliore organizzazione del lavoro per gli operatori. I concetti più evoluti del Lean, di ottimizzazione dei flussi e di eliminazione degli sprechi, hanno introdotto una serie di metodologiedieccellenzachepossonosupportareconsuccesso la gestione dei processi aziendali. La metodologia SMED (Single Minute Exchange of Die) fornisce una serie di criteri di facile applicazione che permettono di ridurre sensibilmente i tempi di cambio attrezzatura, attività critica per fronteggiare le sempre maggiori richieste dei clienti di lotti piccoli o di mix produttivi importanti.
  • 25. 4746 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 VISUAL MANAGEMENT E METODO 5S CONTENUTI Il Toyota Production System, ribattezzato anche Lean Production (produzione snella o lean manufacturing), è un sistema di organizzazione produttiva alternativo alla produzione in serie e su larga scala alla cui base c’è l’idea di “fare di più con meno”, utilizzando le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile ed eliminando gli sprechi in ogni aspetto del processo, con un approccio a piccoli passi basato sul miglioramento continuo, il kaizen. Attività e Tecniche di Problem Solving e Prevenzione quali Asaichi, PDCA, 5W, Standardizzazione, 2S, 5S, SE, nonché metodologie anche comportamentali quali Genchi Genbutsu, sono parte integrante della cultura TPS. Spieghiamo come ognuna di queste tecniche non sia caratterizzata da complessità esecutiva ma piuttosto da semplicità e trasparenza, risultando molto efficace quando applicata con metodo e determinazione. Molto evocativo del significato di «semplicità» e «trasparenza» è l’importanza che viene data al Visual Management quale «modus operandi» in tutte le attività di miglioramento della Qualità. Quando si parla di eliminazione degli sprechi, sono molti quelli che pensano a risparmi sulle spese o a tattiche connesse con la parsimonia. Certo ci sono anche questi aspetti ma la messa a punto dell’ambiente di lavoro attuabile con l’implementazione delle 5S è il punto di partenza che permette il miglioramento. Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 20 febbraio 2017 09.00 - 18.00 28 settembre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva L’eliminazione degli sprechi inizia da qui Si analizza come il Visual Management permetta, mediante semplici strumenti, di evidenziare gli stati di avanzamento dei processi aziendali, rendendoli visibili agli attori stessi di processo. Si chiarisce come l’obiettivo fondamentale sia quello di rendere istantaneamente fruibili tutte le informazioni legate allo stato di avanzamento del processo, mettendo in luce le possibili criticità che si generano, potendole dunque attaccare in tempo reale. Il metodo 5S, che si basa sulle tecniche di Visual Management, è uno strumento fondamentale del Toyota Production System. Esso consente di aumentare produttività, qualità,costi,tempidiconsegna,sicurezza,moraleemotivazione del personale, elementi connessi con il miglioramento della forza produttiva e della forza dei reparti produttivi. Il corso 5S consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il metodo 5S, con l’obiettivo ultimo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere e migliorare le condizioni di un posto di lavoro ordinato e pulito con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi. LA GESTIONE DELLE SCORTE: JUST IN TIME E SISTEMA KANBAN Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, con particolare enfasi al sistema Just In Time, ed offre un approfondimento sul Sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi per l’applicazione. La gestione delle scorte è un’attività fondamentale per tutte le aziende, il cui obiettivo è minimizzare il costo di mantenimento a magazzino garantendo una corretta alimentazione dei flussi produttivi. Taiichi Ohno, ingegnere alla Toyota, partendo dall’osservazione della gestione degli stock realizzata nei suddetti supermercati americani sviluppò in Giappone il Kanban. Verrà spiegato nel dettaglio questo strumento - secondo cui i rimpiazzi vengono riordinati ai reparti a monte o ai fornitori esterni dopo che se ne manifesta la reale esigenza - e del metodo di produzione JIT incentrato sull’eliminazione degli sprechi e dei tempi morti per: produrre i prodotti finiti appena in tempo per consegnarli, produrreisemilavoratiappenaintempoperutilizzarli,acquistare i materiali all’esterno appena in tempo per trasformarli. CONTENUTI Sistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali. La filosofia JIT (Just In Time). Tipologie di sistemi Kanban. I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban. Il Sistema a cartellini. Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori. I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia. Casi studio ed esempi concreti. Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 8 giugno 2017 09.00 - 18.00 27 ottobre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Toyota Warehousing System
  • 26. 4948 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 SERVICE OPERATIONS MANAGEMENT CONTENUTI Il Service Operations Management. La natura dei servizi e le loro caratteristiche: differenze tra servizi e prodotti. L’importanza della qualità percepita del servizio: che cosa cercano i clienti e che cosa apprezzano realmente. I principi del Service Operations Management: rischi legati all’applicazione delle strategie manageriali tradizionali. Progettare servizi senza difetti: i principi del servizio eccellente. Le strategie per l’industrializzazione dei servizi. La gestione della produttività dei servizi. Il miglioramento dei servizi: superare le aspettative dei clienti. Processi di servizio tipici delle aziende manifatturiere: installazione, post vendita. Presentazione di casi aziendali di successo. Docente Gianluca Spada Svolge attività di consulenza e di formazione sui temi delle Operations, in particolare come capoprogetto nella riorganizzazione dei processi di produzione, della logistica e dei servizi. È titolare di OPTA, società di consulenza specializzata nella gestione delle Operations. Durata 8 ore Date Bologna 22 marzo 2017 09.00 - 18.00 22 settembre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Una nuova opportunità per vincere la competizione sul mercato Il servizio è ormai un fattore discriminante per eccellere sul mercato sia per le aziende appartenenti al terziario sia per le aziende che offrono prodotti fisici che, da soli, non sono più sufficienti a garantire il successo. La crescita dei profitti passa necessariamente attraverso la soddisfazione e fidelizzazione dei clienti che sempre più sono influenzati dall’esperienza trasmessa dalla fruizione del servizio. Il corso, strutturato con un format agile e interattivo, ha l’obiettivo di presentare le best practices per una gestione eccellente del servizio, iniziando dalla corretta definizione della strategia per poi proseguire con una panoramica sulle fasi di progettazione, erogazione e miglioramento dei processi. STRATEGIE DI ACQUISTO E POLITICHE DI GESTIONE CONTENUTI Analisi dell’ambiente di fornitura: contesto competitivo e segmentazione del mercato (prodotti, fornitori e concorrenza). Piano prodotto: prodotti attuali, nuovi prodotti, volumi e mix, ciclo di vita dei prodotti. Analisi dei rischi e delle opportunità di fase: SWOT analysis Strategia degli acquisti e le 4 variabili chiave Procurement mix: leve decisionali e leve di marketing di acquisto Prodotto da acquistare (decisioni relative ai materiali/ tecnologie e tipologie di fornitori). Prezzo da negoziare (definire gli aspetti commerciali delle forniture). Fonti di acquisto (valutazione del numero di fornitori, dei mercati). Relazioni operative (tipologie di procedure di coordinamento/ controllo, comunicazione). Politica di gestione dei fornitori: le dinamiche evolutive Riduzione dei costi e dei rischi di fornitura Approccio organizzativo alle attività di acquisto (cenni) Docente Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. Durata 7 ore Date Bologna 21 febbraio 2017 09.00 - 17.00 18 ottobre 2017 09.00 - 17.00 Imola 22 marzo 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Le leve di marketing di acquisto Per operare efficacemente in un ambiente di fornitura è necessario che la strategia degli acquisti sia tradotta in modo efficace in politiche differenziate in funzione della natura dei diversi tipi di fornitori. Obiettivo del corso è fornire strumenti per individuare politiche e prassi operative adeguate al proprio contesto al fine di: diminuire i costi di acquisto, aumentando la marginalità dell’azienda; scegliere il fornitore in grado di offrire performance adeguate e capacità di miglioramento.
  • 27. 5150 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 GESTIONE APPROVVIGIONAMENTI E LIVELLO DI SERVIZIO Il corso fornisce strumenti e metodi operativi per ottenere una gestione dei fornitori e del flusso materiali in approvvigionamento allineata con le necessità aziendali. Per assicurarsi un servizio performante è necessario scegliere un sistema di gestione delle scorte che sia coerente alle necessità del cliente interno e alle capacità dei fornitori di adottare tecniche di gestione del flusso efficaci. CONTENUTI Il livello di servizio e le sue componenti: fattore tempo e sua variabilità. Probabilità di completezza della consegna. Qualità logistica e difettosità. La gestione degli approvvigionamenti e le scorte: di ciclo, di sicurezza, per effetto lotto, per anticipo stagionale. Alcuni cenni di statistica applicata: la distribuzione normale, la deviazione standard, la probabilità di dare servizio. Sistemi previsionali più comunemente in uso Principali modelli di programmazione delle scorte: a programma, a livello di riordino, a scorta massima, a ripristino. Processi operativi schedulazione e recall materiali Analisi ABC, 80/20 o legge di Pareto: applicazione alla gestione scorte Esercitazioni: Simulazione nell’utilizzo della BSC per la valutazione in casi concreti; Calcolo del lotto economico e determinazione del lotto tecnico; Applicazione di algoritmi per la gestione scorte in assenza di previsioni e in base a serie storica consumi; Esercitazioni su algoritmi di gestione sui prodotti con previsione della domanda; Analisi ABC (volumi dei prodotti in flusso, giacenze in stock, incrociata flusso-stock e scelte di ottimizzazione). Docente Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. Durata 7 ore Date Bologna 7 marzo 2017 09.00 -17.00 25 ottobre 2017 09.00 - 17.00 Imola 13 giugno 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva VENDOR RATING: STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI FORNITORI Per una efficace gestione delle politiche di acquisto è rilevante disporre di un adeguato processo di valutazione delle prestazioni dei fornitori volto a attuare il vendor rating. La selezione in progressione di un parco di fornitori allineati con il posizionamento strategico dell’azienda è leva fondamentale di presidio della propria capacità competitiva attraverso la gestione della vendor list. Le implicazioni tattiche e strategiche di questo approccio implicano la individuazione di strumenti operativi efficaci e sostenibili a livello organizzativo. CONTENUTI I parametri di selezione del mix fornitori politiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco? verifica di posizionamento: merceologie e fornitori (vedi matrici di Kraljic). La relazione coi fornitori e le 4 variabili chiave. I diversi livelli/variabili di valutazione Approccio alla valutazione Integrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e congruenza. La metrica della valutazione. Confronto tra approcci teorici e scelte pratiche Confronto tra diverse tecniche: case histories. Analisi critica e comparativa. Un approccio unificante, la Balanced Score Card (BSC) Le implicazioni di sostenibilità organizzativa Scelta operativa del campo di applicazione. Valutazione della frequenza di analisi. Gli attori del processo. Passi da fare e da evitare in un percorso di implementazione Docente Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. Durata 7 ore Date Bologna 21 marzo 2017 09.00 - 17.00 8 novembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva
  • 28. 5352 PERCORSI FORMATIVI 2017PERCORSI FORMATIVI 2017 ACQUISTI INTERNAZIONALI Acquistare, oggi, significa operare in un mercato globale. Un mercato fatto di tanti e ancora poco conosciuti low cost Countries. Certamente una grande opportunità di business grazie ad offerte diversificate e margini di risparmio. Ma non mancano i rischi. Obiettivo, quindi, identificare e selezionare i paesi più adeguati al proprio business, evidenziarne i pericoli, strutturare un piano di scouting, analizzarne i costi. Il tutto senza trascurare aspetti normativi e legali. Non resta che partire. Per cogliere le opportunità, ridurre i rischi e trarre il maggior vantaggio. CONTENUTI Vantaggi nell’acquisto nei Low Cost Countries Riduzione dei costi totali d’acquisto nei principali Paesi Low Cost. Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografiche. Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionali. La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli professionali dei manager del global sourcing. Come scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato il bene da acquistare. Piano di marketing degli acquisti internazionali. Come strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento (Paese). Valutazione e omologazione di un fornitore internazionale. Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico. Differenza di usi tra i diversi Paesi. Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi Low Cost. Valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali Acquistare a costo totale. Vantaggi e svantaggi, costi, benefici. Difficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle correttamente. Costi degli spostamenti e delle informazioni. Costi accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione del personale (lingue, commercio internazionale). Pericolo dell’interruzione della fornitura. Basso costo della manodopera e/o delle materie prime. Tempi di trasporto. Maturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttiva. Calcolo del costo totale e del ROI. I PROCESSI DI ACQUISTO: ALTERNATIVE GESTIONALI E IMPATTO ORGANIZZATIVO CONTENUTI Il ruolo degli acquisti e le diverse risposte organizzative Approccio funzionale. Acquisti nell’ambito dei processi. Approccio misto. L’approccio sistemico-organico al contesto competitivo Pressioni competitive. Capacità di adattamento. Gestione del cambiamento organizzativo. Le regole e i colli di bottiglia della organizzazione funzionale L’approccio per processi e la delega degli acquisti Triarticolazione dei processi (business, servizio, manageriali). Il “process owner”. Le attività di acquisto. Gli impatti evolutivi sulle forme organizzative di acquisto Le regole chiave per progredire nella relazione coi fornitori Misurare e gestire: i KPI. Delega di responsabilità: applicazione metodo ABC. Come gestire il cambiamento organizzativo Cosa fare e cosa non fare nel Change Management. Il miglioramento continuo. Docente Yadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è Professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, cross cultural management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e Straniere ed aziende. Durata 8 ore Date Bologna 10 aprile 2017 09.00 - 18.00 11 dicembre 2017 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Docente Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. Durata 7 ore Date Bologna 9 maggio 2017 09.00 - 17.00 15 novembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva Per ottenere i risultati attesi da efficaci politiche di acquisto e da un team di professionisti adeguato necessita definire i processi operativi di acquisto delegati alla funzione e le specifiche responsabilità. Esistono, infatti, diverse soluzioni possibili in relazione ad acquisti diretti, indiretti e relativi a prodotti/servizi utilizzati specificamente in alcune aree aziendali. Risulta, quindi, opportuno disporre di metodi adeguati per intervenire sui processi di cambiamento organizzativo che impattano sulle procedure di acquisto. Il nuovo mercato dei Low Cost Countries
  • 30. PERCORSI FORMATIVI 2017 56 57 PERCORSI FORMATIVI 2017 Crea il tuo percorso RESPONSABILE RISORSE UMANE Cross Skills Core Competences Soft Skills & Professional Tools Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing Manager Finanza per “non” Financial Manager W-TRAIN® : la formazione che ottiene risultati p. p. p. p. Il budget del personale Mappare i ruoli e le competenze in azienda Amministrazione del personale e gestione delle buste paga La selezione del personale: dal recruitment al talent management Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti Diversity Management Gestire team virtuali e multiculturali p. p. p. p. p. p. p. Sliding stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling Capacità negoziali e successo nel business Time e Meeting Management Project Management Basic Videocracy Business e Email Writing p. p. p. p. p. p. 58 59 60 62 64 65 136 135 132 124 125 122 121 142 143 144 146 Core Soft Cross
  • 31. PERCORSI FORMATIVI 2017 58 59 PERCORSI FORMATIVI 2017 MAPPARE I RUOLI E LE COMPETENZE IN AZIENDA C’era una volta il mansionario. Uno strumento sicuramente utile ma limitativo, essendo per sua natura monodimensionale. Le grandi trasformazioni dei mercati e le rapide accelerazioni dei sistemi competitivi a cui assistiamo rendono necessario un aggiornamento degli strumenti di analisi organizzativa e rappresentazione della complessità che si vive all’interno delle organizzazioni. Le job descriptions, spostando l’attenzione dal concetto più elementare di mansione a quello di ruolo e di comportamento in termini di obiettivi e risultati, interpretano con maggiore flessibilità l’evoluzione delle competenze e delle aree di responsabilità all’interno delle aziende. Inoltre sono concepite per essere periodicamente discusse e all’occorrenza aggiornate attraverso un coinvolgimento diretto di chi ricopre la funzione in un dato periodo storico. Infine le job descriptions rappresentano la “baseline” su cui costituire un sistema organizzativo efficiente e credibile. Un sistema mirato alla valorizzazione delle professionalità e dei talenti in un quadro di coerenza con gli obiettivi strategici dell’azienda. CONTENUTI Uno sguardo macro: il modello delle 4 P (Posizione, Profilo, Prestazione e Potenziale). I fondamentali della job analysis: saper rilevare con chiarezza le responsabilità e le competenze associate ai ruoli; aumentare il livello di consapevolezza e riconoscimento delle persone rispetto a risultati ed obiettivi attesi; monitorare l’efficacia e l’efficienza dei processi organizzativi attuali e futuri. L’intervista semi-strutturata come strumento di rilevazione e di rafforzamento della consapevolezza. Le job descriptions come strumento di supporto per le politiche di sviluppo organizzativo: selezione, valutazione, politiche retributive. Guida pratica alla stesura di una job description. Guida pratica alla realizzazione delle job descriptions Docente Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È ACC- Associate Certified coach - ICF (International Coach Federation). Durata 7 ore Date Bologna 9 febbraio 2017 09.00 - 17.00 22 giugno 2017 09.00 - 17.00 Imola 25 ottobre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 280,00 + iva IL BUDGET DEL PERSONALE Il corso fornisce le competenze per pianificare attentamente il budget del personale affinché risulti sempre allineato alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Durante il corso verranno analizzati gli strumenti utili alla corretta predisposizione di consuntivi, forecast e budget, fondamentali nella determinazione dei relativi parametri gestionali. CONTENUTI Le fasi della strutturazione del budget Analisi degli obiettivi aziendali: previsioni di sviluppo o riduzione. Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni, cessazioni, picchi di fabbisogno di personale, diversi rapporti di lavoro. Contrattazione collettiva, individuale, costi fissi aziendali e ripercussioni sul costo del personale. Analisi di eventuali costi aggiuntivi. Gli elementi che compongono il budget Il costo del lavoro: dal budget individuale al budget aziendale. Analisi degli elementi retributivi. Determinazione degli oneri contributivi. Analisi e quantificazione degli elementi variabili. Le politiche retributive Piani retributivi, premi aziendali, fringe benefits, coperture assicurative, compensi in natura. Il trattamento di fine rapporto Calcolo e risoluzioni incentivate. Orario di lavoro. Le assenze: natura e incidenza sul costo. Ammortizzatori sociali: utilizzo e incidenza. Assunzioni: le assunzioni incentivate. Altri costi: terziarizzazione, trasferta, servizi generali e vitto. L’analisi del budget Le politiche retributive: effetti derivanti dalla contrattazione collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle competenze ed incidenza dei costi. Politiche di sviluppo ed incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni. Il controllo del budget Verifica periodica della rispondenza delle previsioni a quella dei consuntivi. Ricerca e analisi degli scostamenti. Eventuale rettifica del budget in relazione a variazioni intervenute. Docente Matteo Errigo Consulente del lavoro specializzato nelle materie del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle relazioni industriali, del diritto della previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del personale dipendente. Durata 14 ore Date Bologna 3, 6 aprile 2017 09.00 - 17.00 25, 28 settembre 2017 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva
  • 32. PERCORSI FORMATIVI 2017 60 61 PERCORSI FORMATIVI 2017 Maternità e congedi parentali: congedo di maternità e paternità, congedo obbligatorio e facoltativo, documentazione, trattamento economico e calcolo dell’indennità, integrazione a carico azienda, congedi per malattia del figlio, riposi giornalieri per allattamento, Uniemens. Altri congedi c/Inps: Legge 104/92 per portatori di handicap, donazioni sangue, congedo matrimoniale. Infortunio: comunicazioni obbligatorie, calcolo indennità c/Inail e integrazione c/azienda. Autoliquidazione Inail Basi di calcolo del premio e comunicazione del tasso, modulo di dichiarazione delle retribuzioni, versamento su modelli F24. Orario di lavoro Definizione di orario normale di lavoro, lavoro straordinario, notturno, festivo, a turni, riposi e pause, assenze retribuite (ferie, rol, ex festività). Adempimenti fiscali e TFR. Reddito da lavoro dipendente – Reddito imponibile, tassazione ordinaria: scaglioni di reddito e aliquote, tassazione separata, detrazioni di imposta, addizionale regionale e comunale, compilazione modello F24, conguaglio fiscale, modello CUD e 770, cenni. Conguaglio fiscale di fine anno e di fine rapporto. Trattamento di fine rapporto: retribuzione utile, calcolo e rivalutazione, aliquota media, cenni di tassazione, previdenza complementare. Il costo del lavoro. Esercitazioni su: Compilazione di modelli di contratto di assunzione per le diverse tipologie contrattuali. Definizione della retribuzione fissa e variabile da CCNL in base alla mansione e qualifica. Elaborazione di busta paga con elementi variabili per la definizione del corretto imponibile previdenziale. Elaborazione di un cedolino per definire l’indennità di malattia a carico Inps e la quota a carico del datore di lavoro. Elaborazione di un credito per il calcolo dell’indennità di malattia. Elaborazionedicedolinipagaperladeterminazionedelleindennità. Elaborazione di una busta paga per il calcolo dell’indennità di infortunio. Calcolo dell’autoliquidazione e compilazione del modello F24. Elaborazione dei cedolini secondo le casistiche trattate e determinazione del netto. AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE E GESTIONE DELLE BUSTE PAGA Il corso ha l’obiettivo di far conoscere i vari passaggi relativi all’inserimento corretto in azienda del personale dipendente, attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle norme che regolano la gestione del personale. Si affronterà la corretta lettura ed elaborazione della busta paga, quale elemento essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing. CONTENUTI Inserimento del lavoratore Gli adempimenti del datore di lavoro Posizioni assicurative e previdenziali: le aperture e il rapporto con gli Enti. Il ruolo della contrattazione collettiva. Le comunicazioni telematiche: assunzione, variazione e cessazione. Libri obbligatori (Libro Unico del Lavoro e Libro Infortuni). Il rapporto di lavoro subordinato Tipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato, tempo parziale, apprendistato, lavoro accessorio, lavoro intermittente, parasubordinazione. Elementi essenziali del contratto di assunzione: luogo di lavoro, periodo di prova, inquadramento, qualifica, mansione. Modulistica da sottoporre al dipendente: destinazione del TFR, detrazioni, privacy, anf. Composizionedellaretribuzione,determinazionedell’imponibile fiscale e previdenziale Incidenza della Contrattazione Collettiva Nazionale, Aziendale, Individuale. Elementi della retribuzione: minimo contrattuale, scatti di anzianità, superminimo individuale, indennità da CCNL, mensilità aggiuntive. Determinazione della retribuzione giornaliera e oraria. Elementi variabili della retribuzione: lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni, indennità varie (cassa, mensa…) fringe benefit, buoni pasto. Adempimenti previdenziali e trattamento economico delle assenze. Imponibile contributivo e adempimenti previdenziali La contribuzione obbligatoria: aliquote contributive e settori di inquadramento. Flusso Uniemens. Assunzioni agevolate (mobilità, percettori di Aspi, apprendisti). Le voci assoggettabili. La gestione delle assenze e il trattamento economico La malattia: certificazione e obblighi di comunicazione, visite di controllo, trattamento economico e calcolo dell’indennità a carico Inps: operai e impiegati, differenze, lordizzazione, integrazione a carico azienda, compilazione Uniemens. Docenti Matteo Errigo e Danila Mola Consulenti del lavoro specializzati nelle materie del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle relazioni industriali, del diritto della previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del personale dipendente. Durata 35 ore Date Bologna 21, 23, 28 febbraio 2017 2, 7, 9, 14, 16, 21, 23 marzo 2017 14.30 - 18.00 12, 14, 19, 21, 26, 28 giugno 2017, 3, 5, 10, 12 luglio 2017 14.30 - 18.00 9, 12, 16, 19, 23, 26 ottobre 2017 6, 9, 13, 16 novembre 2017 14.30 - 18.00 Quota di iscrizione € 700,00 + iva