2. Un REGNO costituito di organismi eterogenei,
riuniti per il semplice fatto di essere
unicellulari ed eucarioti:
ATTENZIONE: secondo alcuni biologi tutte le alghe fanno parte dei
protisti, mentre secondo altri solo quelle formate da un’unica cellula. Per
questi ultimi, infatti, le alghe verdi, le alghe rosse e le alghe brune fanno
parte del Regno Piante.
N.B. All’interno del regno dei protisti vengono collocati anche i funghi
unicellulari (LIEVITI).
Euglena
I protisti ETEROTROFIETEROTROFI
vengono chiamati protozoi.
Ameba Paramecio Acetabularia Diatomea
I protisti AUTOTROFIAUTOTROFI
vengono chiamati protofiti
(gruppo delle alghe)
Dimensione:
0,2/10 µm
Flagellato
Alga
verde
Circa 250000 specie
3. I protisti sono diffusi in tutti gli ambienti,I protisti sono diffusi in tutti gli ambienti,
ovunque ci siaovunque ci sia acquaacqua (sia dolce che salata)(sia dolce che salata)
anche in minima quantità,anche in minima quantità,
compresa la sottile pellicola d’acqua che ricopre i granuli di terra!compresa la sottile pellicola d’acqua che ricopre i granuli di terra!
Numerose le specie parassite, responsabili diNumerose le specie parassite, responsabili di gravi malattiegravi malattie..
4. PROTISTI “FAMOSI”
CILIATI
Il PARAMECIO (Paramecium caudatum) è
un protozoo molto comune, diffusissimo in
tutte le acque stagnanti, nelle quali si
muove molto velocemente. Talvolta può
superare il decimo di millimetro rendendosi
visibile a occhio nudo come un minuscolo
puntino bianco!
Per osservarlo con facilità
basta aggiungere in un po’
d’acqua qualche pezzetto
di cavolo navone essiccato
una goccia di latte ogni
due, tre giorni.
Il COLEPS è facilmente riconoscibile
perché ha una forma caratteristica “a
botte” dovuta alla sua “corazza”. Nuota
molto velocemente ed è facile trovarne
gruppi assai numerosi. Fondamentalmente è
un cacciatore di ciliati, come i parameci,
che si difendono sparando “dardi” chiamati
tricocisti.
5. PROTISTI “FAMOSI”
CILIATI
Lo STENTOR è un grosso ciliato che usa le
ciglia sia per nuotare che per procurarsi il
cibo. Può variare aspetto passando da una
forma sferica a quella di una lunga tromba.
Può diventare grande fino a 2 millimetri!
Vive in acque contenenti
molte sostanze nutritive
e spesso si fissa con la
sua parte posteriore a
vegetali o particelle
sommerse.
La VORTICELLA è molto frequente nelle
pozze d'acqua. Appare simile a una campana
rovesciata, in grado di trasformarsi
repentinamente in una sferetta; il vortice
creato dal moto incessante delle ciglia fa
precipitare batteri o materiale organico. Da
adulta vive ancorata ad altri oggetti
tramite un peduncolo che può essere
ritratto a spirale in caso di pericolo.
6. PROTISTI “FAMOSI”
AMEBA
L’AMEBA ha un corpo che varia
continuamente di forma e si muove
estroflettendo delle appendici d'aspetto
tentacolare chiamate pseudopodi, cioè
"falsi piedi", con i quali si muove alla ricerca
di cibo da fagocitare (batteri, alghe e
piccoli animali). L'ameba vive nell'acqua, nei
luoghi umidi, sul terreno, sulla corteccia
degli alberi e persino sui vostri denti, ove
"pascola" in mandrie molto numerose!
Alcune amebe dei paesi tropicali possono
causare una malattia detta, per l'appunto,
AMEBIASI, causata dall’Entamoeba
histolytica.
TECAMEBA
È una parente dell’ameba da cui si
differenzia perché vive sotto una specie di
rotonda conchiglia ad una sola valva, la cui
forma ricorda un vetrino da orologio.
Cacciano flagellati, batteri, diatomee e
ciliati. Vivono nell’acqua dolce, sui terreni
umidi e nei muschi. Spesso si trovano le
teche vuote poiché sono molto resistenti.
7. PROTISTI “FAMOSI”
FLAGELLATI ELIOZOI
Il nome significa “animaletti di sole” in
quanto presentano sottilissimi pseudopodi
(assopodi) simili a raggi che prendono
origine dal centro della cellula. Queste
strutture sono capaci di contrarsi
repentinamente e sono in grado di
catturare le prede poiché contengono una
proteina (accumulata in strutture
secretorie, gli estrusomi) che ha la
funzione di paralizzare la preda che
casualmente viene in contatto per poterla
successivamente fagocitare.
Sono un gruppo di protozoi che comprende
molte specie, comuni nel plancton, che si
contraddistinguono per la presenza di uno o
più flagelli che servono da propulsori.
Alcuni contengono clorofilla (=protofiti) e
sono chiamati dinoflagellati (da “deinos” =
spaventoso) e venivano classificati nelle
alghe, come per esempio Chlamydomonas.
Molto famose sono le NOTTILUCHE come
la Noctiluca scintillans che con il buio
illumina l’acqua sotto la prua delle barche!
8. PROTISTI “FAMOSI”
RADIOLARI
Sono caratterizzati da uno scheletro siliceo
dotato di caratteristiche protuberanze che
danno a questi protozoi una elegante
struttura che spesso attira la curiosità dei
microscopisti. Costituiscono parte del
plancton marino e alla loro morte i gusci si
depositano sui fondali oceanici formando i
cosiddetti “fanghi a radiolari” accumulati
talvolta i quantità tali da dare origine a
vere rocce sedimentarie.
FORAMINIFERI
Sono diffusi in tutti gli ambienti marini.
Hanno spesso un guscio che può raggiungere
notevoli dimensioni (10-14 cm di diametro!).
Sono molto importanti in paleontologia
grazie alla facilità con cui si ritrovano
fossili nelle rocce sedimentarie e alla
grande varietà di forme in cui le varie
specie si sviluppano.
9. MALATTIE CAUSATE DA PROTISTI
MALARIA
È la malattia da parassiti più diffusa al mondo (la seconda come numero di vittime dopo la
tubercolosi!). Detta anche “paludismo”, è provocata dal protozoo Plasmodium falciparum
trasmesso all’uomo dalla puntura della zanzara Anopheles. In Italia è stata endemica
intorno agli anni ‘50).
10. MALATTIE CAUSATE DA PROTISTI
TRIPANOSOMIASI TOXOPLASMOSI
È una malattia tropicale che rappresenta
un grave problema sanitario preceduto
solo da AIDS e malaria. Il nome “malattia
del sonno” deriva dal fatto che negli stadi
finali la malattia provoca apatia e
sonnolenza. L’agente patogeno è il
protozoo flagellato Tripanosoma
trasmesso da una mosca del genere
Glossina (mosca tze-tze).
È una malattia infettiva, causata dal
protozoo Toxoplasma gondii, che vive
generalmente nel tratto intestinale del
gatto (infettato cibandosi di roditori). Le
feci del gatto possono essere ingerite da un
altro animale (rarissimamente dall’uomo).
N.B. per la trasmissione della malattia è più
pericoloso cibarsi di carni crude o verdure
crude non lavate che non la convivenza con
un gatto! Il pericolo si ha per le donne
gestanti in quanto l’infezione può far
abortire il feto o provocarne gravi malattie.