INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
1. FIRAB
Fondazione Italiana per la Ricerca
in Agricoltura Biologica e Biodinamica
INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI
TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN
AGRICOLTURA BIOLOGICA
a cura di Livia Ortolani e Cristina Micheloni
2010
2. Indice
1. Introduzione …..........................................................................................Pag. 3
2. Tipologia Aziendale ….............................................................................Pag. 3
3. Orientamenti colturali, produzioni e temi sperimentali........................Pag. 7
4. Temi Trasversali......................................................................................Pag.17
5. Conclusioni …........................................................................................Pag.23
Allegato I – Tabella riassuntiva delle attività di sperimentazione nelle aziende
censite
Allegato II – Anagrafica Aziende Censite
2
3. INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO
DELL’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
1. Introduzione
L'A.R.S.I.A. ha previsto tra le attività di promozione della ricerca la strutturazione di un coordinamento dei dei
centri sperimentali che a livello nazionale si occupano di Agricoltura Biologica, con l'obiettivo di avviare
specifiche sinergie e collaborazioni attraverso incontri tecnici e progetti condivisi (anche con altri enti).
In quest'ottica ARSIA ha iniziato a novembre 2008 un censimento delle attività sperimentali legate
all'agricoltura biologica presso i centri sperimentali del territorio nazionale. A febbraio 2010 FIRAB,
Fondazione Italiana per l'Agricoltura Biologica ha provveduto ad estendere ed aggiornare tale censimento. I
centri sperimentali contattati nel 2008 sono stati ricontattati sia per aggiornare i dati già forniti che per
raccogliere ulteriori informazioni sui temi trasversali.
Questa relazione riporta e commenta i risultati dell'indagine 2010. Il censimento rimarrà comunque un
documento di lavoro aperto, soggetto ad ulteriori modifiche ed aggiornamenti negli anni a venire che potrà
essere messo al servizio non solo dei centri di ricerca, ma anche delle Regioni, del MIPAF e di tutte le altre
strutture che si occupano di ricerca in agricoltura e del loro orientamento e finanziamento.
2. Tipologie Aziendali
Sono state censite 39 aziende sperimentali ubicate su tutto il territorio nazionale.
Tab. 1 – Aziende censite e indirizzi colturali
3
Regione Aziende ente
Colture
S OR F OL VT Z
Liguria CCIAA Savona
X
Piemonte CRAB
X X X X
Lombardia CRA
X
Veneto
X X X
Veneto
X
Veneto
X X
Veneto
X X X
X X
Centro Regionale di Sperimentazione e
Assistenza Agricola
CRAB Centro di Riferimento Agricoltura
Biologica
CRA-SVC Centro di ricerca per la selezione dei
cereali e la valorizzazione delle varietà vegetali
S. Angelo Lodigiano
Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di
Tramontana”
Veneto
Agricoltura
Centro Ittico Bonello
Veneto
Agricoltura
Az. Villiago
Veneto
Agricoltura
Az. Sasse Rami
Veneto
Agricoltura
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale
Laimburg
Centro
Laimburg
4. S= Seminativi; OR=Orticoltura; F=Frutticoltura; OL=Olivicoltura; VT=Viticoltura; Z=Zootecnia
4
Regione Aziende ente
Colture
S OR F OL VT Z
IASMA
X
Friuli VG ERSA X X
Friuli VG ERSA X X
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli ERSA X
Emilia Rom. CRA
X
Emilia Rom. CRPV X X X X
Emilia Rom. CRPV X X
Emilia Rom. CRPV CRPV X X X
Toscana ARSIA X X X X
Toscana UNIFI X X
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
X X
Marche CRA-ORA Unità di ricerca per l'orticoltura CRA X
Marche CERMIS
X
Marche
X X X
Marche Campo di Jesi ASSAM X
Umbria
X X
Umbria
X
Lazio
X X X
Lazio CRA
X
Puglia CRSA
X X X X
Puglia IAMB – MOAN CIHEAM X X X
Puglia IAMB – Impianto di Compostaggio CIHEAM
Puglia CRA-CER Centro di Ricerca per la Cerealicoltura CRA
X
Puglia UNIBA
X
Basilicata ALSIA
X X
Basilicata CRA
X X X
Calabria
X X X
Calabria CRA
X
Sardegna AGRIS
X
Sicilia CRA
X
Sicilia Regione Sicilia
X
Prov TN
FEM-IASMA Unità Sperimentazione Agraria e
Agricoltura Sostenibile
Az. Marianis Volpares
Az. Rinascita
CRA Centro di ricerca per la genomica e la post-
genomica vegetale Fiorenzuola d’Arda
Az. Sperimentale Mario Marani
Az. Sperimentale Stuard
Centro per il Collaudo dell’Innovazione di Gr.
Az. Agr. di Montepaldi Srl
Università di
Pisa
CERMIS Centro Ricerche e Sperimentazione per
il miglioramento vegetale N. Strampelli
Az. Agraria Didattico Sperimentale Pasquale
Rosati (rete azionale frumento)
Università di
Ancona
Laboratorio didattico sperimentale di Papiano
Università di
Perugia
Dipartimento di Biologia Applicata - sezione di
genetica agraria e biotecnologie genetiche
Università di
Perugia
Az. Agraria Didattico Sperimentale “Nello Lucori”
Università della
Tuscia
CRA-QCE Unità di ricerca per la valorizzazione
qualitativa dei Cereali, Roma
CRSA Centro i Ricerca e Sperimentazione in
agricoltura Basile Caramia
Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali,
Università di Bari
Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa
Pantanello
CRA – SCC Unità di ricerca per lo studio dei
sistemi colturali
Centro Sperimentale Mirto Crosia
ARSSA
Calabria
CRA Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e
l’Industria Olearia, Rende (CS)
Agris Dipartimento per la ricerca nelle produzioni
vegetali (rete nazionale frumento)
CRA Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le
colture mediterranee, Acireale (CT)
Stazione Consorziale sperimentale di
granicoltura per la Sicilia, Caltagirone (rete
nazionale frumento)
5. I centri sperimentali e di trasferimento dell'innovazione in agricoltura biologica sono presenti su gran parte
del territorio nazionale, ma con presenza importante in alcune regioni e assenza in altre. In Emilia Romagna
ad esempio, dove da sempre il metodo di produzione biologica gode di buona considerazione, sono presenti
4 centri sperimentali in diverse province e con diverso orientamento colturale. Da notare il caso del Trentino
Alto Adige in cui sono presenti due centri di sperimentazione, uno per provincia che coprono tutte le
produzioni più comuni a livello regionale (viticoltura, frutticoltura ed orticoltura).
Non sono state invece riscontrate attività di sperimentazione in agricoltura biologica in Valle d'Aosta,
Abruzzo, Campania e Molise. Molto limitate come tipo di coltivazioni e attività svolte risultano Sardegna e
Sicilia, sebbene dal punto di vista produttivo abbiano un settore biologico significativo.
Fig. 1 – Estensione delle superfici in convenzionale e in biologico all’interno delle aziende
sperimentali censite.
Dal punto di vista delle dimensioni aziendali ci sono situazioni assai disparate sia come superfici delle
aziende sperimentali sia come superfici dedicate alla sperimentazione in biologico, che comunque
rappresentano quasi sempre solo una porzione della superficie aziendale totale. Le superfici delle aziende
sperimentali vanno dai 400 ha ai 10 ha di estensione; mentre le superfici dedicate alla sperimentazione in
biologico, all'interno delle aziende sperimentali variano dai 67 ha ai 5000 m2
. La maggior parte però si
riferiscono ad attività su superfici di limitata estensione, considerando che solo 3 campi sperimentali gestiti in
biologico superano i 20 ha. Fa eccezione il “Centro per il Collaudo dell’Innovazione di Grosseto” gestito
5
1
3
5
7
9
11
13
15
17
19
21
23
25
27
29
31
0 50 100 150 200 250 300 350 400 450
6. dall'ARSIA Toscana che ha una estensione di 13 ha interamente dedicati alla sperimentazione in agricoltura
biologica. La tabella che segue mostra come, in generale, le superfici in biologico abbiano estensioni
assolutamente parziali alle superfici sperimentali.
In alcuni casi la sperimentazione è realizzata presso aziende agricole private (regolarmente certificate), che
collaborano con l'ente di ricerca. Almeno 9 centri sperimentali hanno dichiarato di utilizzare questa strategia
e le ragioni sembrano molteplici. In alcuni casi si tratta di una scelta legata ad una volontà da parte dei
ricercatori di collaborare con il territorio, soprattutto nel caso di centri sperimentali a gestione regionale, in
altri invece è una necessità dovuta alla mancanza di strutture o possibilità di coltivazione del centro stesso,
in altri ancora l'azienda sperimentale è condotta interamente in convenzionale e la scelta delle aziende
esterne riguarda solo la produzione biologica.
Per quanto riguarda la certificazione solo 11 aziende sperimentali, a cui ovviamente vanno aggiunte le
sperimentazioni condotte in aziende private, sono certificate da un organismo di controllo riconosciuto dal
MIPAAF. La maggior parte delle attività sperimentali in biologico vengono effettuate in terreni non certificati,
spesso si tratta di una scelta dei ricercatori che sostengono che questa condizione permetta una maggiore
libertà soprattutto dal punto di vista della sperimentazione di prodotto per la difesa e dei mezzi tecnici non
ancora autorizzati nel regolamento europeo. In ogni caso, la maggior parte dei centri sperimentali che
lavorano sull'agricoltura biologica dichiarano di aver iniziato la gestione in biologico dei terreni da più di 5
anni, ed almeno 8 centri hanno iniziato la gestione in biologico dei terreni negli anni 90.
L'indagine inoltre ha preso in considerazione la capacità di collaborazione e di creare rete dei diversi centri
sperimentali. Per alcuni centri, almeno una decina, la collaborazione è una consuetudine che si riscontra
anche nella presenza di progetti di ricerca finanziati da risorse pubbliche con più partner scientifici. In altri
casi invece, tale collaborazione è completamente assente e le attività di ricerca sono legate principalmente
alla realtà e alle esperienze del territorio o del singolo istituto. Nei casi in cui la collaborazione e la creazione
di partenariati diventa una consuetudine si riscontrano relazioni con un numero elevato di soggetti. In altri
casi invece si riscontrano iniziative portate avanti da un centro di ricerca capofila che si giova della
collaborazione di altri, come nel caso della rete nazionale frumento coordinata dal CRA -QCE Unità di
ricerca per la valorizzazione qualitativa dei Cereali. La presenza o meno di collaborazioni con altri enti di
ricerca rappresenta un importante indicatore dell'approccio sperimentale che seguono i singoli enti e delle
potenzialità nella creazione di ulteriori sinergie. Sui 35 centri di ricerca coinvolti nell'indagine, 16 hanno
collaborazioni con più di altri due soggetti che in 3 casi risiedono al di fuori del territorio nazionale.
3. Orientamenti colturali, produzioni e temi sperimentali
La maggior parte delle aziende e dei centri censiti sono attivi nelle colture seminative. L’unica realtà davvero
strutturata a livello di coordinamento è quella della rete sulla valutazione delle varietà di frumento (duro e
tenero) che coinvolge circa 20 campi sperimentali.
Le sperimentazioni sui seminativi coinvolgono 21 centri sui 39 intervistati. Le tabelle che seguono descrivono
le attività di sperimentazione nei diversi campi.
6
7. Tab 2 – Le attività sperimentali sui seminativi – confronti varietali cereali
7
regione Azienda confronti varietali cereali
Veneto Prove varietali di frumento duro e tenero
Friuli VG confronto varietale frumento tenero (rete nazionale)
Friuli VG
Lazio CRA-QCE
Lombardia CRA-SCV
Marche confronto varietale frumento tenero e duro (rete nazionale)
Marche confronto varietale frumento tenero e duro (rete nazionale)
Piemonte frumento tenero (rete nazionale)
Puglia CRA-CER confronto varietale frumento tenero e duro (rete nazionale)
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Toscana frumento duro e tenero (rete nazionale)
Umbria
Umbria Prove varietali orzo,
Marche
Sardegna
Sicilia
Puglia Prova varietali di frumento duro.
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp.Mario Marani
rete nazionale frumento tenero; confronto varietale mais; confronto
varietale orzo.
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp. Stuard
rete nazionale frumento duro e frumento tenero; confronto varietale mais;
confronto varietale orzo
Az. sasse Rami
Azienda "Marianis-Volpares"
Azienda Sperimentale Stuard
Prove varietali di cereali (frumento tenero e duro rete nazionale,
orzo, mais)
Coordinatore rete nazionale frumento duro. Confronto varietale frumento
duro, tenero e farro.
Coordinatore rete nazionale frumento tenero. Confronto varietale
frumento tenero e duro.
CERMIS Centro Ricerche e
Sperimentazione per il miglioramento
vegetale N. Strampelli
Az. Agraria Didattico Sperimentale
Pasquale Rosati (Dip. di scienze
ambientali e delle produzioni vegetali
Università di Ancona)
Crab
Confronto e valutazione di differenti varietà di frumento tenero e duro (rete
nazionale)
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
Dip. di Scienze Agrarie e Ambientali -
sezione di agronomia e coltivazioni
erbacee - Laboratorio didattico
sperimentale di Papiano (Univ di
Perugia)
prove di confronto tra varietà di frumento tenero e di frumento duro
biologici (reti nazionali)
UNIPG Dipartimento di Biologia
Applicata - sezione di genetica
agraria e biotecnologie genetiche
Emilia
Romagna
CRA Centro di ricerca per la
Genomica e la post-genomica
vegetale Fiorenzuola d’Arda (rete
nazionale frumento)
Prove varietali di orzo, frumento tenero e duro, Pisello da Zootecnia in
rotazione.
Emilia
Romagna CRPV – settore orticolo e sementiero
Le specie sono cereali autunno-vernini: grano tenero e duro, orzo, mais.
Campo di Jesi (Rete Nazionale
frumento)
Prove sperimentali sui cereali autunno-vernini, sul frumento duro e
tenero.
Agris Dipartimento per la ricerca nelle
produzioni vegetali (rete nazionale
frumento)
L’azienda sperimentale di “S. Michele” è impegnata nella conduzione di
prove varietale di grano duro, afferenti alla rete nazionale grano BIO,
coordinata a livello nazionale, dall’Ente CRA (ex Istituto Sperimentale
per la Cerealicoltura).
Stazione Consorziale sperimentale di
granicoltura per la Sicilia, Caltagirone
(rete nazionale frumento)
La conduzione di prove varietale di grano duro, afferenti alla rete
nazionale grano BIO, coordinata a livello nazionale, dall’Ente CRA (ex
Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura). In questo ambito effettua
prove di confronto varietale di frumenti duri e teneri.
Dipartimento di scienze delle
produzioni vegetali, Università di Bari
8. Tab. 3 – Le attività sperimentali sui seminativi – confronti varietali leguminose
Tab. 4 – Le attività sperimentali sui seminativi – confronti varietali foraggere
Tab. 5 – Le attività sperimentali sui seminativi – sovesci
8
regione Azienda confronti varietali foraggere
Marche erba medica (rete CRPA)
Toscana erba medica
Umbria erba medica (rete CRPA)
Az. Agraria Didattico Sperimentale
Pasquale Rosati (Dip. di scienze
ambientali e delle produzioni vegetali
Università di Ancona)
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
Dip. di Scienze Agrarie e Ambientali -
sezione di agronomia e coltivazioni
erbacee - Laboratorio didattico
sperimentale di Papiano (Univ di
Perugia)
regione Azienda sovesci
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Toscana Campo catalogo di sovesci autunno primaverili
Veneto
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp. Stuard
impiego di sovesci e altre matrici organiche nella fertilizzazione del
pomodoro da industria biologico
Confronto e valutazione di differenti specie da sovescio
L’attività ha lo scopo di valutare il valore di differenti specie, appartenenti
alle famiglie delle leguminose, graminacee e brassicacee in coltura pura
o miscuglio, come specie da destinarsi al sovescio a vantaggio delle
colture da rinnovo.
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
Centro Sperimentale Ortofloricolo 'Po
di Tramontana'
prove di sovesci intercalari: panoramica delle specie primaverili, estive,
autunnali prove di
avvicendamento di ortive e cereali consociati a leguminose con
monitoraggio di alcuni
parametri di fertilità del terreno
regione Azienda confronti varietali leguminose
Marche Leguminose in biologico
Umbria
Puglia CRA-CER valutazione di varietà/linee di cece
Toscana
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp.Mario Marani Pisello proteico, favino
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp. Stuard
Prove varietali leguminose da granella (pisello proteico, soia)
CERMIS Centro Ricerche e
Sperimentazione per il miglioramento
vegetale N. Strampelli
UNIPG Dipartimento di Biologia
Applicata - sezione di genetica
agraria e biotecnologie genetiche
Prove varietali erba medica, fagiolo, favino, veccia
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
favino e veccia (negli anni scorsi anche pisello proteico)
Emilia
Romagna CRPV – settore orticolo e sementiero
pisello proteico, favino, soia. Su queste fanno confronti varietali e
prevenzione del rischio da micotossine.
9. Tab. 6 – Le attività sperimentali sui seminativi – fertilizzazione
Tab. 7 – Le attività sperimentali sui seminativi – controllo infestanti
9
regione Azienda fertilizzazione
Piemonte Valorizzazione di compost certificato per l’agricoltura biologica
Puglia IAMB
Puglia CRA-CER prove di concimazione su farro e altri cereali minori
Toscana
Toscana
Basilicata
Crab
Produzione di compost: analisi delle sue caratteristiche chimico-fisiche
e applicazione nei campi sperimentali
Az. Agr. di Montepaldi Srl
Valutazione della fertilizzazione con concimi organici per la coltura di
grano duro da agricoltura biologica
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
prove di fertilizzazione del mais da granella e del pomodoro da industria
biologici mediante il riscorso al sovescio intercalare, alla fertirrigazione e
alla concimazione organica. Prova sperimentale sulla consociazione
temporanea favino – frumento volta alla individuazione di strategie
ecocompatibili di fertilizzazione per la produzione di frumento bio di
qualità.
CRA – SCC Unità di ricerca per lo
studio dei sistemi colturali
Prove di fertilizzazione con l'utilizzo di compost in sistemi colturali di
cereali e leguminose
regione Azienda controllo infestanti
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
CRPV
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp.Mario Marani
LABMAD (laboratorio macchine per l'agricoltura bio): collezione di macchine per
attività dimostrativa relativa al controllo infestanti e lavorazioni in agricoltura bio
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp. Stuard tecniche di controllo delle infestanti su mais bio e su soia bio
sviluppo di attrezzature innovative (operatrice per il pirodiserbo, sarchiatrici di
precisione, erpice a dischi attivi) per il controllo delle malerbe. Le operatrici messe
a punto sono state di volta in volta adattate alle condizioni di coltivazione (sesti
d’impianto, lunghezza del ciclo colturale, habitus vegetativo) imposte dalle diverse
esigenze delle specie orticole su cui sono impiegate.
Emilia
Romagna
Prove sui cereali e le leguminose in biologico su cui fanno prove di difesa e
diserbo meccanico.
10. Tab. 8 – Le attività sperimentali sui seminativi – sistemi colturali
Tab. 9 – Le attività sperimentali sui seminativi – germoplasma
10
regione Azienda
Lombardia CRA-SCV sviluppo di nuove linee di frumento tenero
Marche
Piemonte
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Sicilia
Calabria
germoplasma
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp. Stuard
Messa a punto della fertilizzazione su frumenti antichi in coltivazione
biologica e low input
CERMIS Centro Ricerche e
Sperimentazione per il miglioramento
vegetale N. Strampelli
Cereali in biologico – farro, frumento tenero, orzo – iscrizione di varietà in
passato. Conservazione di vecchie varieta per aziende.
Crab
Programma per l’iscrizione di sette ecotipi locali di mais al registro
nazionale delle sementi
Tra le varietà di cereali in prova nei confronti varietali sono “recuperate”
anche alcune varietà storiche e tradizionali non più in uso nella
agricoltura attuale.
Stazione Consorziale sperimentale di
granicoltura per la Sicilia, Caltagirone
(rete nazionale frumento)
In passato hanno fatto rivalutazione di ecotipi siciliani di leguminose
(cicerchia.)
Centro Sperimentale Mirto Crosia
Tutela e salvaguardia varietà legate al territorio calabrese biodiversità
leguminosa
regione Azienda sistemi colturali
Veneto
Veneto
Lazio CRA-QCE
Lazio
Puglia IAMB
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Toscana
Toscana
Umbria
Veneto
Az. Villiago studio rotazione orzo – trifoglio (bulato) due anni – mais
Az. Sasse Rami
Valutazione di avvicendamenti colturali e consociazioni (orzo-trifoglio,
orzo-pisello-proteico, ecc.).
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sp. Stuard
ottimizzazione dei metodi di gestione agronomica di colture erbacee ed orticole di
pieno campo coltivate in sistemi biologici (Simbioveg), ndividuazione di
tecniche e prodotti per migliorare il contenuto proteico e la risposta
produttiva del frumento tenero bio; monitoraggio delle micotossine e
caratterizzazione dei campioni provenienti da campi di mais con differenti
caratteristiche.
rotazione triennale favino-frumento-cece, nell'ambito della quale si realizzano le
prove varietali sui cereali
Az.Agr. Didattico Sperimentale
"Nello Lucori
confronto di lungo periodo su un avvivcendamento (frumento-pisello-pomodoro)
gestito in bio e convenzionale
Analisi di sostenibilità agronomica, economica e ambientale di diverse realtà
aziendali
Confronto tra sistema di coltivazione convenzionale e biologico su un
avvicendamento quinquennale mais -frumento tenero-girasole-favino-frumento duro.
La sperimentazione si configura come una esperienza di lungo periodo volta a
valutare la dinamica delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del terreno,
dei macro-nutrienti, delle popolazioni di piante infestanti e della biodiversità e degli
aspetti economici ed energetici dell'intero processo produttivo.
Az. Agr. di Montepaldi Srl
confronto di lungo periodo bio - convenzionale. Le rotazioni colturali sono le
seguenti: Biologico: sovescio + mais – grano + trifoglio - trifoglio II – grano
Convenzionale: mais-grano
Obiettivi: valutare la sostenibilità attraverso le dinamiche di lungo periodo del suolo
(fisiche, chimiche, biologiche), della biodiversità dei sistemi, strutturale e
associata (popolazioni di infestanti e insetti), l’efficienza dei macronutrienti (NPK)
e l’efficienza energetica
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
rotazione quinquennale girasole - grano duro - cece - grano duro - sulla, con
monitoraggio produttivo e analisi terreni; rotazione grano - sovescio invernale
-girasole allo scopo di confrontare 5 diversi sovesci
Dip. di Scienze Agrarie e
Ambientali - sezione di
agronomia e coltivazioni erbacee
- Laboratorio didattico
sperimentale di Papiano
valutazione di lungo periodo di un sistema colturale bio e di un sistema colturale
convenzionale a basso input: due rotazioni sessennali identiche, basata su
frumento duro- frumento tenero- favino da granella –mais da granella – pomodoro
da industria e melone.
Centro Sperimentale Ortofloricolo
'Po di Tramontana'
avvicendamento di ortive e cereali consociati a leguminose con monitoraggio di
alcuni parametri di fertilità del terreno
11. L’orticoltura è la seconda in termini di interesse anche se l’estensione delle prove ed alcune attività risultano
limitate. Nonostante 21 centri sul totale dei censiti siano attivi sulle produzioni orticole, non esiste un
coordinamento tra le attività. Le sperimentazioni in orticoltura riguardano soprattutto confronti varietali,
sistemi colturali e difesa.
In particolare 8 centri sul totale dei censiti effettuano prove di confronto varietale ed altri 8 effettuano prove
su sistemi colturali che combinano l'orticoltura con le colture erbacee. Un altro tema importante nella
sperimentazione in orticoltura è quello della difesa, affrontato da 7 centri sul totale dei censiti.
Tab. 10 – Le attività sperimentali in orticoltura - sovesci
Tab. 11 – Le attività sperimentali in orticoltura – confronti varietali
11
Regione Azienda sovesci
Veneto
Emilia Romagna Controllo dei nutrienti nel terreno e nei vegetali
Toscana Campo catalogo sovesci autunno-invernali
Lazio Si effettua sovescio prima del pomodoro, ma non sperimentazione
Centro Sperimentale Ortofloricolo
“Po di Tramontana”
Prove di sovesci intercalari (panoramiche delle specie primaverili, estive,
autunnali). Prova di sovesci autunno vernini partita nel 2009, con prova di
concimazione su coltura di zucca primaverile 2010.
CRPV – settore orticolo e
sementiero
Centro per il Collaudo
dell’Innovazione di Grosseto
Az. Agraria Didattico Sperimentale
“Nello Lucori”
Regione Azienda confronti varietali
Veneto
Prove varietali orticole.
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli
Emilia Romagna Prove di confronto varietale
Emilia Romagna Prove varietali su cipolla e pomodoro da industria.
Emilia Romagna CRPV Confronti varietali
Toscana
Marche
Marche
Puglia IAMB
Centro Sperimentale Ortofloricolo
“Po di Tramontana”
Presso aziende biologiche in regione: prove di confronto varietale, prove
agronomiche; Nel 2009 sono iniziate prove varietali su pomodoro a frutto ovale
per selezionare le varietà più adatte al biologico
Az. Sperimentale Mario Marani
Azienda Sperimentale Stuard
Centro per il Collaudo
dell’Innovazione di Grosseto
Confronto varietale pomodoro da industria
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
Prove di adattamento e confronti varietali su pomodoro da mensa, melone,
finocchio, lattuga, cavolfiore, fagiolo.
Az. Agraria Didattico Sperimentale
Pasquale Rosati Cipolla bio: prova di coltivazione
Ill lavoro sulle aziende MOAN consente sia di raccogliere una “serie storica”di
dati, sia di gestire tesi di master o di dottorato, sia di conoscere la situazione
sul territorio dell’agricoltura biologica.
12. Tab. 12 – Le attività sperimentali in orticoltura – fertilizzazione
Tab. 13 – Le attività sperimentali in orticoltura – sistemi colturali
Tab. 14 – Le attività sperimentali in orticoltura – controllo infestanti
12
Regione Azienda fertilizzazione
Veneto Prova di concimazione su coltura di zucca primaverile 2010.
Emilia Romagna
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Umbria
Calabria
Basilicata Prove di fertilizzazione con l'utilizzo di compost in sistemi colturali orticoli
Centro Sperimentale Ortofloricolo
“Po di Tramontana”
Az. Sperimentale Stuard
Confronto tra sovesci e altre matrici organiche per la fertilizzazione del
pomodoro da industria
Produzione ed utilizzo di substrati per la vivaistica, miglioramento delle
tecniche di gestione del suolo e delle strategie di fertilizzazione dei sistemi
ortofrutticoli mediterranei da reddito condotti con in biologico.
Laboratorio didattico sperimentale
di Papiano
prove di fertilizzazione del pomodoro da industria biologico mediante il ricorso
al sovescio intercalare, alla fertirrigazione e alla concimazione organica.
Centro Sperimentale Mirto Crosia
orticoltura biologica condotta su accessioni locali fertilizzazione e difesa, in
totale 1 ha con rotazione triennale
CRA – SCC Unità di ricerca per lo
studio dei sistemi colturali
Regione Azienda sistemi colturali
Piemonte
Veneto
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli
Emilia Romagna CRPV Attività su sistemi aziendali (rotazioni,)
Toscana
Marche
Studio di rotazioni orticole in biologico e convenzionale.
Umbria
Lazio
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
Monitoraggio agronomico di tecniche di agricoltura biologica sinergica in
Piemonte
Centro Sperimentale Ortofloricolo
“Po di Tramontana”
Prove di avvicendamento di ortive e cereali consociati a leguminose con
monitoraggio di alcuni parametri di fertilità del terreno
Prova di portainnesti per la melanzana.
Az. Agr. di Montepaldi Srl Gestione della flora infestante in sistemi agricoli biologici
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
Laboratorio didattico sperimentale
di Papiano
valutazione di lungo periodo di un sistema colturale biologico e di un sistema
colturale convenzionale a basso input: due rotazioni siennali identiche, basata
su frumento duro- frumento tenero- favino da granella –mais da granella –
pomodoro da industria e melone
Az. Agraria Didattico Sperimentale
“Nello Lucori”
confronto di lungo periodo (8 anni) su un 1ha avvicendamento gestito in bio e
convenzionale
Frumento-pisello-pomodoro; Un sorgo dopo il pomodoro che ora è stato
sostituto con un colza
Regione Azienda Controllo Infestanti
Emilia Romagna Prove di controllo delle infestanti con tecniche meccaniche e fisiche
Emilia Romagna CRPV Controllo delle malerbe
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Az. Sperimentale Mario Marani
Messa a punto di tecniche (falsa semina, sarchiature di precisione) in grado di
contrastare efficacemente lo sviluppo della flora infestante. Sviluppo di
attrezzature innovative (operatrice per il pirodiserbo, sarchiatrici di precisione,
erpice a dischi attivi) per il controllo delle malerbe.
13. Tab. 15 – Le attività sperimentali in orticoltura – difesa
Tab. 16 – Le attività sperimentali in orticoltura – germoplasma
Il settore della frutticoltura biologica riguarda 11 aziende sul totale delle aziende censite, sono state
considerate separatamente le attività di sperimentazione in viticoltura e olivicoltura.
Tab. 17 – Le attività sperimentali in frutticoltura – confronti varietali
Tab. 18 – Le attività sperimentali in frutticoltura – fertilizzazione
13
Regione Azienda
Piemonte
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli
Toscana
Calabria
germoplasma
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
Programma per l’iscrizione dell’asparago di Santena al registro nazionale delle
sementi, Programma per l’iscrizione del pisello di casalborgone al registro
nazionale delle sementi
BIOINNOVERBE - messa a coltura di specie spontanee tipiche della regione.
Orientato alla produzione biologica.
Centro per il Collaudo
dell’Innovazione di Grosseto Riproduzione delle specie ortive del germoplasma toscano
Centro Sperimentale Mirto Crosia
campi di raccolta del germoplasma per la biodiversità, per creare un vivaio
biologico per la produzione di materiale vegetale da varietà locali. Una volta
risanate le piante negli altri centri.
Regione Azienda fertilizzazione
Utilizzo di concimi organici ed ammendanti in pieno campo
Calabria Fertilizzazione in agrumicoltura biologica
Sicilia
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg
Centro Sperimentale Mirto Crosia
CRA Centro di Ricerca per
l’Agrumicoltura e le colture
mediterranee, Acireale (CT)
Agrumeto: prove di fertilizzazione e gestione del terreno di lungo
periodo nelle quali si mettono a confronto l’uso di concimi
minerali, di compost, di letame e di pollina
Regione Azienda confronti varietali
Veneto
Veneto
Friuli VG
Emilia Romagna CRPV Confronto varietale su ciliegio
Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po
di Tramontana”
Prova su piante messe a dimora ad agosto 2010 prova varietale di
fragola in bio in tunnel.
Az. Villiago
pero, melo resistenti alla ticchiolatura con valutazioni
varietali e piccoli frutti
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg
Idoneità di varietà nuove per l'agricoltura biologica in zone
pedoclimatiche differenti (Laimburg, Laces, Fragsburg, Corces)
Az. Rinascita Valutazione di nuove cultivar in ambiente pedemontano
Regione Azienda Difesa
Liguria
Piemonte
Veneto
Emilia Romagna prove di difesa,
Marche
Puglia
Calabria
Centro Regionale di
Sperimentazione e Assistenza
Agricola
Prove di efficacia formulati biologici ( centro di saggio) prove sperimentali e
dimostrative per imprese agricole,prove su commissione per industrie
agrochimiche.
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
Efficacia ed impatto ecologico di Brassica juncea per la biofumigazione del
terreno destinato alla coltivazione biologica di fragola e fragolina di bosco.
Centro Sperimentale Ortofloricolo
“Po di Tramontana” prove di difesa dai fitofagi delle colture orticole
CRPV – settore orticolo e
sementiero
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
Prove agronomiche per migliorare la nutrizione delle piante (micorrizzazione
artificiale, impiego di formulati derivati da farine di brassicacee) la difesa delle
stesse da alcune avversità biotiche.
CRSA Centro i Ricerca e
Sperimentazione in agricoltura
Basile Caramia
valutazione dell’efficacia di sostanze naturali, antagonisti microbici, nei
confronti dei principali patogeni delle cucurbitacee e del pomodoro.
Centro Sperimentale Mirto Crosia
orticoltura biologica condotta su accessioni locali fertilizzazione e difesa, in
totale 1 ha con rotazione triennale
14. Tab. 19 – Le attività sperimentali in frutticoltura – sistemi colturali
Tab. 20 – Le attività sperimentali in frutticoltura – controllo infestanti
Tab. 21 – Le attività sperimentali in frutticoltura – germoplasma
14
Regione Azienda sistemi colturali
Emilia Romagna CRPV
Marche frutteto dimostrativo
Basilicata
Calabria Irrigazione agrumicoltura biologica
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg
Comportamento dei residui di diversi insetticidi biologici sulle
mele. Ottimizzazione delle cure colturali e
dell’approvvigionamento nutritivo nella fruttiviticoltura biologica.
Ottimizzazione del pero in coltivazione biologico Adeguamento
delle tecniche di coltivazione delle drupacee in agricoltura
biologica.(2000-2005)
Az. Agraria Didattico Sperimentale
Pasquale Rosati (rete azionale
frumento)
Azienda Agricola Sperimentale
Dimostrativa Pantanello confronto su mandorlo tra bio e integrato (LIFE)
Centro Sperimentale Mirto Crosia
Regione Azienda controllo infestanti
Friuli VG prove di diradamento meccanico
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg Diradamento meccanico con diverse macchine
Az. Rinascita
Regione Azienda
Calabria
germoplasma
Centro Sperimentale Mirto Crosia
Tutela e salvaguardia varietà legate al territorio calabrese,
Agrumi e olivo, drupacee e pomacee, fragole - Creare un vivaio
biologico per la produzione di materiale vegetale da varietà locali.
Una volta risanate le piante negli altri centri,
15. Tab. 22 – Le attività sperimentali in frutticoltura – difesa
Per quanto riguarda la viticoltura le aziende interessate sono 8 in totale, di cui 3 fanno attività di
sperimentazione anche sulla frutticoltura.
Tab. 23 – Le attività sperimentali in viticoltura – prove difesa peronospora
15
Regione Azienda difesa
Piemonte
Friuli VG
Puglia
Basilicata
Calabria Difesa in agrumicoltura biologica
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
Impiego di sostanze di origine minerale per il contenimento delle
popolazioni di Cacopsylla melanoneura in meleti affetti da Apple
Proliferation Relazioni
intercorrenti tra sirfidi, alcuni altri predatori naturali di afidi del
melo e le specie fiorite presenti negli interfilari: possibili risvolti
applicativi nelle strategie di difesa.
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg
Valutazione di prodotti contro diversi parassiti e malattie in frutti-
viticoltura. Valutazione di
prodotti che agiscono contro la ticchiolatura in frutticoltura
biologica Valutazione di prodotti
per regolare la produzione nella frutticoltura biologica
Trattamenti post raccolta per la
regolazione delle malattie da conservazione in frutticoltura
biologica Prova di difesa dalla
carpocapsa in frutticoltura con l’ausilio delle reti di protezione e
delle reti antigrandine
Az. Rinascita
Disorientamento sessuale per il controllo di Cydia pomonella e
Cydia molesta;
CRSA Centro i Ricerca e
Sperimentazione in agricoltura Basile
Caramia
Verifica della suscettibilità ai principali parassiti e patogeni de
ciliegio. Valutazione
dell’efficacia di sostanze impiegabili in agricoltura biologica nei
confronti dei principali parassiti e patogeni dell’olivo, vite e ciliegio.
Azienda Agricola Sperimentale
Dimostrativa Pantanello
l'azienda non è certificata ma fanno alcune prove su bio, hanno un
insettario per la produzione di insetti utili (contro cocciniglia degli
agrumi), controllo dell'oidio su melone. Singolo progetto concluso
nel 2009
Centro Sperimentale Mirto Crosia
regione Azienda prove difesa peronospora
Piemonte
confronto di diverse formulazioni di rame
Puglia
Toscana confronto di diverse formulazioni di rame
Crab
Impiego di estratti di origine vegetale e di formulati a basso
contenuto di rame per il contenimento della peronospora in
aziende bio e integrate.
Pr BZ
Centro di Sperimentazione Agraria
e Forestale Laimburg
CRSA Centro di Ricerca e
Sperimentazione in agricoltura
"Basile Caramia"
Collaudo mezzi tecnici in viticoltura e frutticoltura bio; Effetti dei
rameici dosi ridotte e prodotti alternativi; Verifica della
suscettibilità ai principali parassiti e patogeni della vite
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
16. Tab. 24 – Le attività sperimentali in viticoltura – prove difesa oidio
Tab. 25 – Le attività sperimentali in viticoltura – tignole
Tab. 26 – Le attività sperimentali in viticoltura – controllo infestanti
Tab. 27 – Le attività sperimentali in viticoltura – gestione terreno e fertilizzazione
16
regione Azienda tignole
confusione sessuale
Pr TR
FEM-IASMA Centro Trasferimento Tecnologico -
Dipartimento Sperimentazione Agraria ambientale e
forestale - Unità Sperimenatzione Agraria e Agricoltura
sostenibile
regione Azienda gestione terreno e fertilizzazione
Lazio
prove di fertilizzazione
Emilia
Romagna
ASTRA Innovazione e Sviluppo srl
sviluppo di tecniche colturali per la gestione del terreno e delle
infestanti
Azienda Agraria Didattico
Sperimentale "Nello Lucori (Fac.
Di Agraria, Università della Tuscia)
inerbimento del vigneto con leguminose autoriseminanti;
l’inerbimento è confrontato con la normale gestione che prevede la
lavorazione.
Pr BZ
Centro di Sperimentazione Agraria
e Forestale Laimburg
Pr TR
FEM-IASMA Centro Trasferimento
Tecnologico - Dipartimento
Sperimentazione Agraria
ambientale e forestale - Unità
Sperimenatzione Agraria e
Agricoltura sostenibile
sovesci e valutazione micorrizze in funzione della gestione del
terreno
regione Azienda prove difesa oidio
nuovi fungicidi: il bicarbonato di potassio
Puglia
Toscana
Pr BZ
Centro di Sperimentazione Agraria
e Forestale Laimburg
Pr TR
FEM-IASMA Centro Trasferimento
Tecnologico - Dipartimento
Sperimentazione Agraria
ambientale e forestale - Unità
Sperimenatzione Agraria e
Agricoltura sostenibile
prova antioidica, efficacia bicarbonati, prove efficacia bicarbonati
contro oidio;
CRSA Centro di Ricerca e
Sperimentazione in agricoltura
"Basile Caramia"
Verifica della suscettibilità ai principali parassiti e patogeni della
vite
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
confronto tra diversi formulati antioidici compresi i bicarbonati
regione Azienda controllo infestanti
collaudo macchine che lavorano sulla fila
Toscana
pacciamature biodegradabili
Emilia
Romagna
CRPV Az. Sperimentale Mario
Marani
macchine per la spollonatura e per il controllo delle infestanti sulla
fila
Pr TR
FEM-IASMA Centro Trasferimento
Tecnologico - Dipartimento
Sperimentazione Agraria
ambientale e forestale - Unità
Sperimenatzione Agraria e
Agricoltura sostenibile
ARSIA Centro per il Collaudo e
l'innovazione di Grosseto
17. La sperimentazione in olivicoltura riguarda solo 6 delle aziende censite ed è relativa soprattutto alla difesa.
Tab. 28 – Le attività sperimentali in olivicoltura – germoplasma
Tab. 29 – Le attività sperimentali in olivicoltura – difesa
Tab. 30 – Le attività sperimentali in olivicoltura – sistemi colturali
Tab. 31 – Le attività sperimentali in olivicoltura - fertilizzazione
Le attività sperimentali legate alla zootecnia biologica sono presenti solo in due aziende gestite da Veneto
Agricoltura.
Tab. 32 – Le attività sperimentali in zootecnia
17
Regione Azienda difesa
Toscana
Puglia
Calabria lotta alla mosca
Centro per il Collaudo dell’Innovazione di
Grosseto
Oliveto: prove di difesa contro la mosca (Caolino,
Spintor Fly, trappole per la cattura massale) e
confronto dell’efficacia di trappole per il
monitoraggio della mosca.
CRSA Centro i Ricerca e Sperimentazione in
agricoltura Basile Caramia
Verifica della suscettibilità ai principali parassiti
e patogeni dell’olivo. Valutazione dell’efficacia di
sostanze impiegabili in agricoltura biologica nei
confronti dei principali parassiti e patogeni
dell’olivo.
CRA Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e
l’Industria Olearia, Rende (CS)
Regione Azienda
Puglia IAMB
Calabria
Calabria
germoplasma
Il lavoro sulle aziende MOAN consente sia di
raccogliere una “serie storica”di dati, sia di
gestire tesi di master o di dottorato, sia di
conoscere la situazione sul territorio
dell’agricoltura biologica.
Centro Sperimentale Mirto Crosia
Tutela e salvaguardia varietà legate al territorio
calabrese
CRA Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e
l’Industria Olearia, Rende (CS) Caratterizzazione oli bio
Regione Azienda fertilizzazione
Basilicata
CRA – SCC Unità di ricerca per lo studio dei
sistemi colturali
prove di fertilizzazione con compost derivante da
raccolta differenziata.
Regione Azienda sistemi colturali
Calabria inerbimento oliveto;compostaggio reflui frantoio;
CRA Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e
l’Industria Olearia, Rende (CS)
Regione Azienda Attività sperimentali
Veneto
Veneto
Az. Villiago
Centro di Conservazione della razze ovine Venete – (circa 200
capi ovini); nuceo vacche nutrici di razza pezzata rossa per al
produzione di carne biologica (mediamente 30 capi);
produzione dimostrativa per l’ingrasso di suini allo stato
semibrado con metodo biologico (mediamente 25 capi anno)
Az. sasse rami
Allevamento semibrado di un nucleo di riproduttori suini
(mediamente 30 capi) e prove di alimentazione per suinetti in
post svezzamento e ingrasso
18. 4. I temi trasversali
In un ottica interdisciplinare di sviluppo sostenibile, l’indagine 2010 ha integrato il questionario precedente
con alcune domande sulla presenza di sperimentazioni legate a tematiche trasversali che possono essere
interessanti per quanto riguarda tutti gli ordinamenti colturali quali:
- le rotazioni e gli avvicendamenti colturali
- la qualità del suolo
- la valutazione della qualità dei prodotti
- la valutazione economica dei sistemi di conduzione
Per quanto riguarda la rotazione e gli avvicendamenti colturali, essi vengono effettuati e considerati in tutte le
prove sperimentali, ma solo in alcuni casi viene effettuato un monitoraggio a lungo termine dei loro effetti
sulla qualità del suolo e gli altri parametri agronomici e ambientali, come ad esempio nel caso dell’Azienda
sperimentale dell’Università di Firenze. In gran parte dei centri sperimentali si tiene nota degli
avvicendamenti colturali solo per motivi gestionali, cosi come in qualunque azienda agricola.
Tab. 33.a – Le rotazioni e gli avvicendamenti colturali
18
Regione Azienda Rotazioni Avvicendamenti
Liguria
Piemonte
Veneto
Veneto
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli
CRPV rotazione triennale
Centro Regionale di
Sperimentazione e Assistenza
Agricola
lasciano i suoli a riposo dopo un ciclo
di attività diverse, soprattutto tra il
biologico e il chimico. 4 ha di
superficie.
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
no, ma verrà introdotta con il nuovo
progetto sul mais.
tengono nota dell'avvicendamento.
Monitoraggio sulle cimici del frumento,
valutano dove c'è una coltivazione che
segue l'erba medica coltivata per più
anni;
Centro Sperimentale
Ortofloricolo “Po di
Tramontana”
no, ma cercano di tenere sempre il
terreno coperto con prove di sovescio
e difesa
Si, nel progetto biodemo, usano
indicatori di fertilità del suolo con analisi
del terreno annuale attività
enzimatiche,. Parametri fisici, stabilità
degli aggregati.
Az.Sasse Rami
cereali leguminose per
produzione di mangimi per
allevamento suini
Si, (2008-09) analisi sul contenuto
in sostanza organica, elementi
nutritivi, micorizze, ecc.
di solito scelgono le aziende con
esperienza, e la sperimentazione
entra nei normali programmi di
gestione agronomica dei suoli.
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Mario Marani
si tratta di una azienda produttiva per
un totale di 15 ha ma la attività
sperimentale non supera mai il 20%
del totale. La rotazione viene
effettuata con le seguenti colture:
zucche, pisello da seme, ravanello da
seme, orzo, frumento, soia. Su
appezzamenti da 600 metri l'uno.
Gli avvicendamenti vengono presi in
considerazione.. In genere in coda di
rotazione, prima di inserire la
sperimentazione viene utilizzato il
pisello, perchè lascia il suolo in
condizioni migliori rispetto ad altre
colture e viene raccolto a fine giugno.
Emilia
Romagna
C'è un monitoraggio di circa 10 anni di
analisi del terreno che vengono
effettuate prima di ogni prova
sperimentale.
19. Tab. 33.b – Le rotazioni e gli avvicendamenti colturali
19
Regione Azienda Rotazioni Avvicendamenti
Rotazione: frumento – orzo – pisello
Toscana
Toscana
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Marche
Marche
Marche
Umbria
Lazio frumento-cece-pomodoro
Lazio
Emilia
Romagna Azienda Sperimentale Stuard
Rotazione fissa sessennale iniziata
nel 1997; Rotazione quinquennale
iniziata nel 1994 in integrato e poi dal
1999 in biologico). In altre due
aziende non si fa rotazione fissa ma
vengono rispettate le norme della
produzione integrata dell'Emilia
Romagna in merito alla rotazione delle
colture.
Per la prova sulla qualità del frumento
tenero sono previste precedenti colturali
precisi (medica, mais, pomodoro,
leguminosa).
Emilia
Romagna
CRA Centro di ricerca per la
Genomica e la post-genomica
vegetale Fiorenzuola d’Arda
(rete nazionale frumento)
Confronto con le stesse prove
sperimentali seminate in convenzionale
con la stessa rotazione ed analisi dei
dati produttivi e agronomici
Centro per il Collaudo
dell’Innovazione di Grosseto
Effettuano due tipi di rotazione,
diversificata tra i 2 appezzamenti: 8ha
quinquennale e nel resto una
rotazione più stretta dovuta a prove di
sovesci.
Nella parte ortive 2,41 ha rotazione
quadriennale
Az. Agr. di Montepaldi Srl
fanno una rotazione biennale sul
convenzionale e dai 4 ai 6 anni sul
biologico. Non avendo animali hanno
difficoltà particolari ad allungare la
rotazione.
Utilizzano una serie di circa 30
indicatori, di cui parte realizzati da loro
durante il cammino sperimentale in vari
ambiti: suolo, elementi presenti nel
suolo, biodiversità, rotazione, qualcosa
sull'acqua.
si, quinquennale sia nel convenzionale
che nel bio dal mais-cereale(duro)-
girasole-favino-cereale
in biologico tra il grano e le colture da
rinnovo a settembre mettono la veccia
come coltura da sovescio prima di
mais e girasole
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
Rotazione quadriennale nelle orticole.
Rappresenta la base della
sperimentazione
Avvicendamenti colturali attraverso gli
artropodi bioindicatori per sostanza
organica, copertura del terreno,
soluzione circolante del terreno. Volumi
irrigui attraverso sonde multilivello per
l'umidità del terreno 0-55_cm
CERMIS Centro Ricerche e
Sperimentazione per il
miglioramento vegetale N.
Strampelli
presso una azienda bio, fanno una
rotazione semplice, sono più
concentrati sulle orticole.
Stazione meteo presso l'azienda.
Analisi periodiche del terreno.
Campo di Jesi (Rete Nazionale
frumento)
Viene effettuato l'avvicendamento con
pisello proteico
Laboratorio didattico
sperimentale di Papiano
due rotazioni sessennali identiche,
basata su frumento duro- frumento
tenero- favino da granella –mais da
granella – pomodoro da industria e
melone,
Sperimentazioni sugli avvicendamenti
colturali in bio e low input iniziato nel
1998 Indicatori di biodiversità, bilanci
vari, tutti gli indicatori utilizzati nelle
attività sperimentali. (è possibile
mandare un a mail per approfondimento)
Az. Agraria Didattico
Sperimentale “Nello Lucori”
emissioni di CO2 da suolo gestiti in
convenzionale e bio, modificazione
attività microbica, indicatori agronomici
(qualità e quantità produzioni) azoto
nella granella a livello proteico. Sviluppo
flora infestante in entrambi i sistemi.
CRA-QCE Unità di ricerca per
la valorizzazione qualitativa dei
Cereali, Roma
Frumento duro , tenero e farro
sperimentazione in rotazione triennale
Favino/Frumento /Cece
20. Tab. 33.c – Le rotazioni e gli avvicendamenti colturali
Le analisi del terreno vengono effettuate con regolarità solo in alcuni centri, che sono provvisti degli appositi
laboratori, come ad esempio presso il CERMIS di Tolentino, altrimenti vengo effettuate in modo periodico,
ma senza necessariamente osservare l’evoluzione della qualità del suolo tra una analisi e l’altra e tra una
tipologia di gestione e l'altra.
Tab. 34.a – Le attività di monitoraggio della qualità del suolo
20
Regione Azienda Rotazioni Avvicendamenti
Puglia
Puglia analisi del terreno
Calabria rotazione triennale
Sicilia
Puglia Cereali-leguminose-foraggere
Basilicata
CRSA Centro i Ricerca e
Sperimentazione in agricoltura
Basile Caramia
Si, prendono nota degli avvicendamenti
colturali.
CRA-CER Centro di Ricerca
per la Cerealicoltura
più o meno 1,5 ha prove sperimentali
su cece frumento duro e tenero se
mai sul farro, altro 1,5 a maggese.
A volte successione a cece per prove
di frumento duro.
Centro Sperimentale Mirto
Crosia
Alternati campi con erba medica per
forte richiesta. Alcune cerealicole/prato
e cereali. Confronto a biodiversità e
ibridi commerciali
Stazione Consorziale
sperimentale di granicoltura per
la Sicilia, Caltagirone (rete
nazionale frumento)
la rotazione viene effettuata
direttamente dall'azienda e viene fatta
una valutazione prima di inserire la
prova
Dipartimento di scienze delle
produzioni vegetali, Università
di Bari
CRA – SCC Unità di ricerca
per lo studio dei sistemi
colturali
Una parte dell'azienda è sempre
destinata a frumento fertilizzato e non,
in rotazione con le prove sperimentali
di fertilizzazione. Nelle prove
sperimentali le rotazioni dipendono dai
singoli progetti.
Regione Aziende Monitoraggio Suolo
Piemonte
Veneto
Veneto Analisi sul contenuto in sostanza organica.
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli
CRPV Hanno dati decennali. Fanno le classiche analisi standard.
CRAB Centro di Riferimento Agricoltura
Biologica
Raccolgono campioni di terreno per vedere la composizione della microfauna
confrontando terreni bio o non bio dopo irrigazione o lavorazione prima dell'
avviamento alla sperimentazione, da quest'anno hanno un finanziamento
regionale.
Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di
Tramontana”
Usano indicatori di qualità del suolo come : stabilità fisica, chimica e biologica,
lombrichi, insetti terricoli, contenuto di sostanza organica e sua composizione,
acidità dimensione aggregati.
Az.Villiago
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg
Nelle prove di concimazione, in cui si fanno confronti con la concimazione
chimica, si fa una tesi sulla qualità del suolo. Ma le analisi del suolo in se non
sono una priorità.
Fanno le analisi del suolo a seconda delle prove. Se si tratta di prove pluriennali
si. Altrimenti no, perchè tengono conto solo dei dati durante le prove.
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Mario Marani
Per quanto riguarda la qualità del suolo si è scelto di utilizzare compost, a
seguito di un bilancio tra la valutazione ambientale ed economica. Non avendo
allevamenti hanno fatto un contratto con una ditta certificata bio che produce
compost. A livello di prove viene valutato per quanto permane l'effetto di 25
tonnellate di compost sul terreno. In genere le 25 tonnellate si sono dimostrate in
grado di soddisfare i fabbisogni delle colture, il compost secondo una valutazione
fatta attraverso analisi del terreno, dovrebbe dunque essere utilizzato ad anni
alterni.
Emilia
Romagna
Emilia
Romagna
CRA Centro di ricerca per la Genomica e
la post-genomica vegetale Fiorenzuola
d’Arda (rete nazionale frumento) Analisi chimiche del terreno
21. Tab. 34.b – Le attività di monitoraggio della qualità del suolo
21
Regione Aziende Monitoraggio Suolo
Toscana Valutazioni della composizione del terreno alla fine di ogni rotazione.
Toscana
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Marche CRA-ORA Unità di ricerca per l'orticoltura
Umbria
Lazio
Lazio
Puglia IAMB – Impianto di compostaggio
Puglia IAMB – MOEN
Basilicata analisi del terreno
Basilicata
Calabria
Sicilia
Centro per il Collaudo dell’Innovazione di
Grosseto
Az. Agr. di Montepaldi Srl
Hanno realizzato recentemente delle indagini approfondite sul suolo nell'ambito di
un progetto con il CRA e la prof. Giovannetti di Pisa in cui approfondiscono la
meso e micro fauna. Usciranno a breve i risultati. Misurano i parametri del suolo
(S.O., N, P, etc)
bilanci energetici tutti gli anni, periodicamente dopo ogni ciclo di rotazione analisi
del terreno, massa microbica. La prova è iniziata nel 2000 quindi i campion sono
del 2006, dopo il primo ciclo quinquennale, i prossi,i campioni di fertilità del
terreno saranno disponibili nel 2011.
Raccolgono dati sul monitoraggio del suolo da 10 anni. Si cominciano ad avere
risultati ora. Monitoraggio di artropodi bioindicatori. Studio dell’evoluzione della
fertilità dei suoli. Analisi della soluzione circolante dei terreni estratta con lisimetri
a suzione.
Laboratorio didattico sperimentale di
Papiano
Fanno diversi rilievi a seconda degli esperimenti: determinazione contenuto idrico,
sostanza organica. Rilievi di inquinamento delle falde da nitrati con strutture
lisimetriche. Utilizzano un approccio di tipo agroecologico.
Az. Agraria Didattico Sperimentale “Nello
Lucori”
con i chimici studiano l'evoluzione della sostanza organica, dell' azoto nel suolo,
l'energia impiegata nei due sistemi come input e output.
CRA-QCE Unità di ricerca per la
valorizzazione qualitativa dei Cereali,
Roma
Non hanno laboratori per le analisi quindi risulta molto costoso. Fanno analisi del
suolo solo quando rientra in un progetto specifico, quindi senza una regolarità.
Lo IAMB possiede un impianto di compostaggio a due linee di produzione per la
lavorazione di residui agricoli ed agroindustriali. Tale impianto è dotato di una
capacità potenziale annua di circa 200 tonnellate di materia prima in ingresso ed
è dotato di sistemi di monitoraggio in continuo per entrambe le linee. Il compost
finito viene analizzato dai laboratori dello IAMB per le sue caratteristiche chimico-
fisiche insieme ad altri indici (respirometrici, indice di fitotossicità, ecc) prima
della sua applicazione nei campi sperimentali dello IAMB e/o in altre aziende
sperimentali di Istituti nazionali ed internazionali che collaborano a progetti di
ricerca.
La sostenibilità in termini agronomici si basa sul calcolo dei bilanci del P e dell’N e
della sostanza organica. Tale tipo di bilancio necessità dei risultati di analisi del suolo
fatte ogni anno e svolte dal laboratorio dell’Istituto che è accreditato e a norma.
Azienda Agricola Sperimentale
Dimostrativa Pantanello
CRA – SCC Unità di ricerca per lo studio
dei sistemi colturali
bilanci di azoto nell'ambito delle rotazione, bilancio del carbonio, indicatori suolo
azoto totale, fertilità del suolo,
Centro Sperimentale Mirto Crosia
si, periodicamente analisi del terreno per sostanza organica inerbimento
controllato per i frutteti.
CRA Centro di Ricerca per
l’Agrumicoltura e le colture mediterranee,
Acireale (CT)
indicatori di qualità del suolo in collaborazione con canali CRA RPS. Indicatori
microbiologici,
carbonio umico etc.
22. Un ruolo differente hanno le valutazioni legate alla qualità dei prodotti ottenuti. In alcuni centri la
sperimentazione si ferma al metodo di produzione, senza considerare il prodotto ottenuto, altre volte
vengono effettuate solo le valutazioni di qualità standard richieste dal sistema di distribuzione per valutare la
possibilità di inserire su quel mercato i prodotti ottenuti secondo i sistemi di conduzione sperimentati.
In circa 6 casi però vengono effettuate valutazioni della qualità specifiche e legate ad una visione integrata
dell’attività sperimentale, come ad esempio nella azienda dell’ERSA di Pozzuolo del Friuli in cui le
valutazioni di qualità sono legate alla filiera corta e dunque non effettuano le valutazioni richieste per il
trasporto dei prodotti, ma danno maggiore importanza alle preferenze dei consumatori.
22
23. Tab. 35.a – Valutazioni della qualità dei prodotti delle attività sperimentali
23
Regione Azienda valutazioni qualitative
Piemonte valutazione QBS per la qualità biologica
Lombardia
Veneto
Veneto sia sulle cani bovine, sia suine
Veneto
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli
Toscana
Toscana Qualità dei prodotti
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Marche
Marche
Marche Campo di Jesi - ASSAM
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
CRA-SVC Centro di ricerca per la
selezione dei cereali e la
valorizzazione delle varietà vegetali
S. Angelo Lodigiano
valutazione qualitative sui frumenti parte della rete nazionale.
Utilizzano le metodiche previste
Centro Sperimentale Ortofloricolo
“Po di Tramontana”
sul melone BRIX, acidità, panel test, sulla fragola si farà acidità
contenuto zuccherino e panel test
Az.Villiago
Az. Sasse Rami
solo analisi di cartellino per i prodotti destinati
all’alimentazione animale (mangimi); valutazioni qualitative
delle carcasse e delle carni dei suini post macellazione per
la produzione di salumi tipici.
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria
e Forestale Laimburg
Qualche collaborazione con INRAN sulla qualità dei prodotti biologici.
Alcune valutazione si fanno sempre, quelle più semplici e
agronomiche.
Dove possibile realizzano valutazioni di qualità attraverso panel di
assaggiatori, per le orticole utilizzano il metodo brix o il contenuto
sostanza secca. Raccolgono informazioni di base al di la del giudizio
produttivo. Vendita attraverso filiera corta quindi aspetti legati a
questo mercato, concentrazione di maturazione, aspetti collaterali che
permettono di capire quanto si presta il prodotto ad essere
commercializzato in filiera corta. Non si occupano del trasposto per
es. Utilizzando indicatori facilmente rilevabili quali ad esempio il
colore della polpa per determinare il contenuto di vitamina A altrimenti
di complessa determinazione.
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Mario Marani
Per la valutazione della qualità dei prodotti vengono considerati i
contenuti proteici dove richiesto. Inoltre viene spesso effettuato il
BRIX, considerando la presenza dell'acqua salmastra che, in alcuni
casi, consente un miglioramento della qualità.
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Stuard
Pomodoro (residuo, pH, colore), frumento tenero e duro
(proteine, W, P/L, micotossine), micotossine mais
Emilia
Romagna
CRPV – settore orticolo e
sementiero
Per il vino. Tutte le valutazioni di qualità da analisi chimiche e
sensoriali per le differenze tra le tesi. Differenza tra biologico e
biodinamico e all'interno differenze tra le varie tesi.
Per i cereali vengono effettuate le analisi classiche routinarie per la
qualità dei cereali.
Emilia
Romagna
CRA Centro di ricerca per la
Genomica e la post-genomica
vegetale Fiorenzuola d’Arda
Rilievi agronomici e fitopatologici - Determinazione contenuto
micotossine
Centro per il Collaudo
dell’Innovazione di Grosseto
Hanno realizzato qualche valutazione della qualità sulle prove varietali
di frumento duro e tenero
Az. Agr. di Montepaldi Srl
Hanno effettuato valutazioni sulla qualità del frumento,con una tesi di
dottorato. Sono stati messi a confronto i metodi di analisi qualitativa
convenzionali tecnologici,(es. rapporto P/L) con il metodo della
cristallizzazione sensibile usato anche in biodinamica
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
Test organolettici, sensoriali, valutazione nutrizionale e nutraceutico.
Determinazioni qualitative sulle produzioni per i principali parametri
nutrizionali e nutraceutici.
CERMIS Centro Ricerche e
Sperimentazione per il
miglioramento vegetale N.
Strampelli
Valutazioni qualitative standard per i cereali. Proteine, micotossine
prove richieste dal CRA nella rete nazionale. - prove di
micropastificazione.
Viene considerato il peso ettolitrico, il contenuto proteico, l'indice di
glutine, il glutine secco, il colore, l'alveografo di chopin, farinografo,
indice di Hagberg.
24. Tab. 35.b – Valutazioni della qualità dei prodotti delle attività sperimentali
24
Regione Azienda valutazioni qualitative
Umbria
Umbria Analisi qualitativa foraggio
Lazio pastificazione
Lazio
Puglia IAMB
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sicilia
Calabria
Laboratorio didattico sperimentale
di Papiano
Fanno valutazioni sugli ortaggi, dalla qualità commerciale a quella
tecnologica a seconda delle produzioni e delle sperimentazioni (ph,
colore, grado zuccherino,ecc.).
UNIPG – Dipartimento di Biologia
Applicata - sezione di genetica
agraria e biotecnologie genetiche
Az. Agraria Didattico Sperimentale
“Nello Lucori”
CRA-QCE Unità di ricerca per la
valorizzazione qualitativa dei
Cereali, Roma
tecnologiche, peso ettolitrico, proteine con infratec o leco, contenuto
proteico, ruten index, sds su alcuni campioni selezionati della rete
nazionale frumento . Valutazione della pasta .
la sostenibilità in termini ambientali si basa sul calcolo
dell’Environmental Potential Impact of Pesticide (EPRIP) e sui
valori assunti dall’analisi di biodiversità, dall’analisi d’Efficienza
Energetica degli input produttivi e da altri indicatori e indici
d’impatto.
CRA-CER Centro di Ricerca per la
Cerealicoltura
I campioni sono spediti a Roma e le valutazioni vengono fatte
direttamente dal CRA
Azienda Agricola Sperimentale
Dimostrativa Pantanello
Specifici protocolli di qualità legati al progetto sul melone: QUANTITA
DI PRODOTTO, GRADO BRIX etc.
Centro Sperimentale Mirto Crosia
Fanno le valutazioni di qualità di routine zuccheri, acidi, colore,
zuccheri/ acidi, calibratura commerciale, su ogni lotto di produzione
epoca di maturazione rispetto al convenzionale.
Stazione Consorziale sperimentale
di granicoltura per la Sicilia,
Caltagirone (rete nazionale
frumento)
fanno la preparazione dei campioni per le analisi sulle micotossine
che vengono svolte direttamente dal CRA di Roma
CRA Centro di Ricerca per
l’Agrumicoltura e le colture
mediterranee, Acireale (CT)
si merceologiche per gli agrumi, acidità etc... in più marker per
l'individuazione della frutta biologica, spariti 15
n isotopo naturale
dell'azoto come indicatore. Utilizzano metaboliti per tenere conto
della nutrizione azotata.
CRA Centro di Ricerca per
l’Olivicoltura e l’Industria Olearia,
Rende (CS) caratterizzazione oli bio
25. Le valutazioni economiche dei sistemi di conduzione sperimentati nei centri di ricerca sono molto poco
diffuse, solo in un paio di casi sono stati coinvolti economisti per la realizzazione di studi specifici. In gran
parte dei casi si tratta di analisi input-output e bilanci aziendali. In alcuni dei casi in cui non sono state
effettuate valutazioni economiche, esse sono ritenute poco rilevanti poiché le aziende sperimentali non sono
direttamente orientate al mercato. Anche in questo caso sono stati raccolti dati relativi alle attività esistenti.
Tab. 36 – Valutazioni economiche delle innovazioni
25
26. 26
Regione Aziende Valutazioni Economiche
Piemonte
Veneto
Toscana
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
Marche
Umbria
Lazio
Puglia IAMB
CRAB Centro di Riferimento
Agricoltura Biologica
Valutazioni sul contenimento della piralide sul mais e il
conseguente abbassamento del livello di micotossine
nelle farine, considerano analisi costi benefici.
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria
e Forestale Laimburg
In collaborazione con tesisti hanno fatto qualcosa,
confronto su varietà tra bio e integrata a volte combinate
con i prezzi, ma non è una loro priorità.
Az. Sasse Rami
analisi del costo di produzione dei suinetti biologici
svezzati e sul costo di produzione della carne
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Mario Marani
Vengono effettuate le valutazioni economiche legate alle
prove di tecnica colturale. In particolare viene utilizzato
un software specifico per calcolare i margini lordi.
Emilia
Romagna
CRPV – settore orticolo e
sementiero
Al momento No, ma hanno fatto in passato indagini di
mercato e posizionamento dei prodotti con consumatori
ed industrie di trasformazione per valutare le loro
preferenze rispetto ai prodotti ottenuti.
Az. Agr. di Montepaldi Srl
Hanno realizzato valutazioni economiche semplici, che
non rappresentano un vero e proprio bilancio bilancio
economico, legato soprattutto agli input. Effettuano un
bilancio a livello di input e output energetici
Vengono registrati i costi e realizzato un bilancio
aziendale ma non sono state effettuate ricerche
specifiche
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
Senza ausilio di specialisti del settore, registrano tutti
gli input, mezzi tecnici, tempi e monitorando la
produzione si fa un bilancio economico dei margini
operativi attraverso le spese di gestione
Laboratorio didattico sperimentale
di Papiano
Su qualche progetto hanno effettuato una valutazione di
sostenibilità economica con i colleghi di economia
CRA-QCE Unità di ricerca per la
valorizzazione qualitativa dei
Cereali, Roma
Nel progetto Biocer era prevista la consulenza di un
economista che ha effettuato delle valutazione sulle prove
della rete,
La sostenibilità in termini economici viene monitorata
dall’analisi costi/ricavo (fatta per ogni coltura), dall’analisi
di bilancio, da altri indici che vengono di volta in volta
scelti, applicati ed usati per supportare il lavoro finalizzato
allo svolgimento delle tesi (master, PHD).
27. 5. Conclusioni
Riassumendo, appare evidente la diseguale distribuzione dei centri, sarebbe auspicabile la presenza di
centri sperimentali che rappresentino area agricola per area agricola (anche a livello interregionale) le
principali produzioni. Così come avviene in Trentino - Alto Adige dove il centro di Laimburg assieme a quello
di San Michele all'Adige prendono in considerazione i tre principali orientamenti colturali (melo, vite, orticole).
Appare interessante anche il collegamento tra centri sperimentali e aziende private, una sorta di rete di
aziende pilota in grado di complementare le azioni del centro sia in termini di tipologia colturale che di
argomento specifici che possono incontrare difficoltà ad essere affrontati in una struttura pubblica. Ciò rende
anche più agevole le attività di divulgazione. Queste collaborazioni potrebbero essere la base per creare
sinergie anche con le attività di ricerca del settore economico e ambientale che potrebbero trovare presso
queste aziende dati disponibili sia sulle attività sperimentali che sulle attività di mercato, combinando cosi
indicatori agronomici, ambientali e socio economici.
L’approccio di ricerca utilizzato dai centri sperimentali, sebbene in alcuni casi aperto alla creazione di
partenariati e alle collaborazioni, appare ancora principalmente legato ai singoli ordinamenti colturali. Solo un
paio di centri mostrano di considerare una visione sistemica della attività sperimentale, volta ad integrare i
diversi aspetti (agronomici, ambientali, economici, sociali etc) che caratterizzano l’agricoltura biologica.
27
28. Tre dei 4 temi trasversali appaiono sotto-considerati, a parte la qualità dei prodotti che dove pertinente viene
monitorata. I temi dell'avvicendamento colturale e della fertilità del suolo sono di fondamentale importanza
per gli operatori del biologico che in diverse zone hanno la necessità di ridisegnare le proprie rotazioni
colturali combinando le esigenze di protezione del suolo, di prevenzione malerbe e parassiti ma anche di
raggiungimento di opportuno reddito. Proprio le aziende sperimentali ed eventualmente le collegate aziende
pilota potrebbero fornire indicazioni al riguardo e testare le varianti più opportune nelle specifiche zone
agroecologiche.
I fattori della rotazione/avvicendamento colturale invece, oggi appaiono più come “dati di fatto” che come
“argomento di sperimentazione e innovazione”.
La tematica assai sollecitata (dagli enti regionali soprattutto) degli indicatori agroecologici è affrontata da
pochi centri e con metodologie e scelta di indicatori specifici diversi, cosa che ne rende impossibile la
comparazione. Considerati i costi di tali rilevazioni e il grado di difficoltà, sarebbe opportuno un
coordinamento tra i centri per condividere il metodo di rilevamento nonché gli indicatori specifici, cosa che
renderebbe anche comparabili i risultati.
Infine la zootecnia biologica riceve attenzione limitatissima e di certo non sufficiente alle necessità di un
settore ancora non maturo nel nostro paese, con forti difficoltà ad adattarsi e svilupparsi anche dal punto di
vista tecnico. Tra l'altro la combinazione, a livello aziendale o comprensoriale, di zootecnia e colture erbacee
rivista nelle tipologie di gestione rispetto al passato potrebbe dare soluzione ad alcuni problemi importanti
nella gestione delle erbacee biologiche. Anche il settore energetico (biogas) potrebbe essere valutato nelle
riformulazione delle aziende/comprensori miste.
28
29. ALLEGATO I
Tabella riassuntiva delle attività di sperimentazione nelle aziende censite
SEMINATIVI ORTICOLTURA FRUTTICOLTURA VITICOLTURA OLIVICOLTURA Temi Trasversali
Regione Aziende E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 O1 O2 O3 O4 O5 O6 O7 F1 F2 F3 F4 F5 F6 V1 V2 V3 V4 V5 OL1 OL2 OL3 T1 T2 T3 T4 T5
Liguria
X X
Piemonte CRAB Centro di Riferimento Agricoltura Biologica X X X X X X X X X X X X X
Lombardia X X X
Veneto X X X X X X X X X X X X
Veneto
Veneto X X X X X
Veneto X X X
X X X X X X X X X X
X X X X
Friuli VG X X
X X X X X
Friuli VG X X X
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli X X X X X
X X X X X X X X X X X
X X X X X X X
CRPV
X X X X X X X X X X X X X X X X
Toscana Centro per il Collaudo dell’Innovazione di Grosseto X X X X X X X X X X X X X X X
Toscana
X X X X X X X X
Toscana CIRAA Enrico Avanzi
X X X X X X X X X X X
Marche CRA-ORA Unità di ricerca per l'orticoltura X X X X X X X X
Marche
X X X X X X
Marche
X X X X
Marche Campo di Jesi – ASSAM X X X
Umbria X X X X X X X X X X X
Umbria X X X
Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza
Agricola
CRA-SVC Centro di ricerca per la selezione dei cereali e
la valorizzazione delle varietà vegetali S. Angelo Lod.
Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana”
Centro Ittico Bonello
Az. Sasse Rami
Az. Villiago
Prov BZ Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg
Prov TN
FEM-IASMA Unità Sperimentazione Agraria e Agricoltura
Sostenibile
Az. Marianis Volpares
Emilia
Romagna
CRA Centro di ricerca per la genomica e la post-
genomica vegetale Fiorenzuola d’Arda
Az. Rinascita
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Mario Marani
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Stuard
Emilia
Romagna
Az. Agr. di Montepaldi Srl
CERMIS Centro Ricerche e Sperimentazione per il
miglioramento vegetale N. Strampelli
Az. Agraria Didattico Sperimentale Pasquale Rosati (rete
azionale frumento)
Laboratorio didattico sperimentale di Papiano
UNIPG Dipartimento di Biologia Applicata - sezione di genetica
agraria e biotecnologie genetiche
30.
31. SEMINATIVI ORTICOLTURA FRUTTICOLTURA VITICOLTURA OLIVICOLTURA Temi Trasversali
Regione Aziende E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 O1 O2 O3 O4 O5 O6 O7 F1 F2 F3 F4 F5 F6 V1 V2 V3 V4 V5 OL1 OL2 OL3 T1 T2 T3 T4 T5
Lazio X X X X X X X X
Lazio
X X X X X X
Puglia
X X X X X X X X
Puglia IAMB – MOAN X X X X
Puglia IAMB – Impianto di Compostaggio X X
Puglia CRA-CER Centro di Ricerca per la Cerealicoltura X X X X X X
Puglia
X X
Basilicata X X X X
Basilicata CRA – SCC Unità di ricerca per lo studio dei sistemi colturali X X
Calabria X X X X X X X X X X X X X
Calabria
X X X X
Sardegna
X
Sicilia
X X X
Sicilia
X X X X
Az. Agraria Didattico Sperimentale “Nello Lucori”
CRA-QCE Unità di ricerca per la valorizzazione qualitativa
dei Cereali, Roma
CRSA Centro i Ricerca e Sperimentazione in agricoltura
Basile Caramia
Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali,
Università di Bari
Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa Pantanello
Centro Sperimentale Mirto Crosia
CRA Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria
Olearia, Rende (CS)
Agris Dipartimento per la ricerca nelle produzioni vegetali
(rete nazionale frumento)
CRA Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le colture
mediterranee, Acireale (CT)
Stazione Consorziale sperimentale di granicoltura per la
Sicilia, Caltagirone (rete nazionale frumento)
32. Legenda
ALLEGATO II
Anagrafica Aziende Censite
E1 confronti varietali cereali O1 confronti varietali F1 confronti varietali V1 prove difesa peronospora OL1 T1 Valutazioni Economiche
E2 confronti varietali leguminose O2 sovesci F2 fertilizzazione V2 prove difesa oidio OL2 difesa T2 Valutazioni della Qualità
E3 confronti varietali foraggere O3 fertilizzazione F3 sistemi colturali V3 tignole OL3 sistemi colturali T3 Monitoraggio della qualità del suolo
E4 sovesci O4 sistemi colturali F4 controllo infestanti V4 controllo infestanti T4 Rotazioni
E5 fertilizzazione O5 controllo infestanti F5 difesa V5 gestione terreno e fertilizzazione T5 Avvicendamenti
E6 sistemi colturali O6 difesa F6
E7 controllo infestanti O7 Legenda
germoplasma
germoplasma
germoplasma
33. Regione Aziende ente indirizzo persona contattata E-mail
Liguria CCIAA Savona Giovanni Minuto 0182 50712
Piemonte CRAB Massimo Pinna 0121 55618
Lombardia CRA 0371-211261
Veneto Francesca Chiarini 0426 664917
Veneto Renato Palazzi 8293711
Veneto
Veneto
0471 969662
IASMA 0461 615461
Friuli VG ERSA 0431 58034
Friuli VG ERSA D'Avanzo Domenico 0427 2831
Friuli VG ERSA Pozzuolo del Friuli ERSA Costantino Cattivello 0432 529241
CRA 0523-983758
CRPV Lamberto Dal Re 0544/451041
tel
Centro Regionale di Sperimentazione e
Assistenza Agricola
Regione Rollo, 98 -
17031 Albenga (SV) giovanni.minuto@sv.camcom.it
CRAB Centro di Riferimento Agricoltura
Biologica
presso Scuola Malva
Arnardi
via San Vincenzo 48,
10060 Bibiana (Torino) crab@provincia.torino.it
CRA-SVC Centro di ricerca per la
selezione dei cereali e la valorizzazione
delle varietà vegetali S. Angelo
Lodigiano
via R. Forlani 3 Via R.
Forlani, 3
26866 - S. Angelo
Lodigiano (LO)
Maurizio Perenzin,
Maria Corbellini
maurizio.perenzin@entecra.it;
maria.corbellini@entecra.it
Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di
Tramontana”
Veneto
Agricoltura
via Moceniga 7 45010
Rosolina (RO) francesca.chiarini@venetoagricoltura.org
Centro Ittico Bonello
Veneto
Agricoltura Porto Tolle (RO) renato.palazzi@venetoagricoltura.org
Azienda Pilota e dimostrativa Villiago
Veneto
Agricoltura
loc.Villiago Sedico
(BL) Valerio Bondesan villiago@venetoagricoltura.org
tel. 0437.83635
Tel. 0437.838068
Azienda Pilota e dimostrativa Sasse
Rami
Veneto
Agricoltura
Via Verdi 39
Ceregnano (RO) Valerio Bondesan sasserami@venetoagricoltura.org Tel. 0425/476019
Prov BZ
Centro di Sperimentazione Agraria e
Forestale Laimburg
Centro
Laimburg
Laimburg 6, 39040
Vadena BZ Markus Kelderer markus.kelderer@provinz.bz.it
Prov TN
FEM-IASMA Unità Sperimentazione
Agraria e Agricoltura Sostenibile
Via E. Mach, 1 38010
S. Michele all'Adige
(TN) Enzo Mescalchin enzo.mescalchin@iasma.it
Az. Marianis Volpares Fabio Rivolt ersaagricola@tin.it
Az. Rinascita luigi.fabro@ersa.fvg.it
costantino.cattivello@ersa.fvg.it
Emilia
Romagna
CRA Centro di ricerca per la Genomica
e la post-genomica vegetale
Fiorenzuola d’Arda (rete nazionale
frumento)
Via S.Protaso 302,
29017 Fiorenzuola
d’Arda (PC) M. Baravelli marcello.baravelli@entecra.it
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Mario Marani
via Romea Nord, 248
48100 Ravenna marani@provincia.ra.it
Regione Aziende ente indirizzo persona contattata mail
CRPV
Cristina Piazza
0521 - 671569
CRPV CRPV 0547 313521
Toscana ARSIA 0564 405940
Toscana 055/3288254
Toscana CIRAA Enrico Avanzi 347 3533845
Marche CRA 0735 701706
Marche CERMIS 0733 203437
Marche 071 2204857
Marche Giuliano Mazzieri 0731 56041
Umbria Marsciano, Perugia 0755 856323
Umbria Mario Falcinelli
Lazio 0761 357538
Lazio CRA Fabrizio Quaranta 06 3295705/6/7
tel
Emilia
Romagna Az. Sperimentale Stuard
Strada Madonna
dell'Aiuto, 7/a - 43100
San Pancrazio Parma. info@stuard.it
Emilia
Romagna
Via dell'Arrigoni, 120
47522 Cesena (FC)
Vanni Tisselli
tisselli@crpv.it
Centro per il Collaudo dell’Innovazione
di Grosseto
Loc Enaoli Rispescia
Grosseto Maurizio Bonanzinga maurizio.bonanzinga@arsia.toscana.it
Az. Agr. di Montepaldi Srl
Università di
Firenze
Via Di Mucciana,25
50026 San Casciano In
Val Di Pesa
Concetta Vazzana,
valentina Moschini concetta.vazzana@unifi.it
Università di
Pisa
via Vecchia di Marina,
6 - 56122 San Piero a
Grado PISA Marco Mazzoncini mazzo@agr.unipi.it
CRA-ORA Unità di ricerca per
l'orticoltura
via Salaria 1, 63030
Monsampaolo del
Tronto
Piccinini Enrico,
Campanelli Gabriele piccinini.enrico@entecra.it
CERMIS Centro Ricerche e
Sperimentazione per il miglioramento
vegetale N. Strampelli
via Abbadia di Fiastra
3, 62029 Tolentino
(MC)
Petrini Antonella,
Antonelli Marino cermis@tin.it
Az. Agraria Didattico Sperimentale
Pasquale Rosati (rete azionale
frumento)
Università di
Ancona
Borgo Ruffini -
Agugliano Rodolfo Santilocchi r.santilocchi@univpm.it
Campo di Jesi (Rete Nazionale
frumento) Assam
Via Roncaglia, 20 Jesi
(AN)
mazzieri_giuliano@assam.marche.it
Laboratorio didattico sperimentale di
Papiano
Università di
Perugia Marcello Guiducci mguid@unipg.it
Dipartimento di Biologia Applicata –
Sezione genetica agraria
Università di
Perugia
Borgo XX giugno 74,
06121, Perugia
Az. Agraria Didattico Sperimentale
“Nello Lucori”
Università
della Tuscia località Riello (VT) Campilglia Enio campigli@unitus.it
CRA-QCE Unità di ricerca per la
valorizzazione qualitativa dei Cereali,
Roma
Az. Sperimentale
Inviolatella via
Manziana snc, 00189
Roma fabrizio.quaranta@entecra.it
34. Regione Aziende ente indirizzo persona contattata mail
Puglia CRSA 080 4313071
Puglia IAMB – MOAN CIHEAM 080 4606256
Puglia IAMB – Impianto di Compostaggio CIHEAM 080 4606259
Puglia CRA 0881 742972
Puglia UNIBA 080 544 2501
Basilicata ALSIA 0835 745286
Basilicata CRA 0835 745071
Calabria
Calabria CRA 0984 4052
Sicilia CRA 348 3173832
Sicilia Regione Sicilia Giulia Gallo 093 322508
Sardegna AGRIS 070 918052
tel
CRSA Centro i Ricerca e
Sperimentazione in agricoltura Basile
Caramia
Via Cisternino, n° 281 -
70010 Locorotondo
(BA)
Crescenza
Dongiovanni enzadongiovanni@crsa.it
Via Ceglie, 9 - 70010
VALENZANO (Bari) Jenny Calabrese calabrese@iamb.it.
Via Ceglie, 9 - 70010
VALENZANO (Bari) Vincenzo Verrastro verrastro@iamb.it
CRA-CER Centro di Ricerca per la
Cerealicoltura
SS 16, km 675 - 71100
Foggia Codianni Pasquale
cer@entecra.it
Dipartimento di scienze delle
produzioni vegetali, Università di Bari
(rete nazionale frumento) Luigi Tedone luigi.tedone@agr.uniba.it
Azienda Agricola Sperimentale
Dimostrativa Pantanello
SS. Jonica Km.448.2 -
Metaponto - (MT)
Carmelo Mennone
CRA – SCC Unità di ricerca per lo
studio dei sistemi colturali
SS. Jonica Km.448.2 -
Metaponto - (MT)
Franco Montemurro francesco.montemurro@entecra.it
Centro Sperimentale Mirto Crosia
ARSSA
Calabria
C.da Pantano-Martucci
– 87060 Mirto Crosia
(CS) … Benito Scazziota
0984 683222 –
683264
CRA Centro di Ricerca per l’Olivicoltura
e l’Industria Olearia, Rende (CS)
C/da Li Rocchi
Vermicelli
87036 - RENDE Enzo Perri oli@entecra.it
CRA Centro di Ricerca per
l’Agrumicoltura e le colture
mediterranee, Acireale (CT)
Corso Savoia, 190
95024 – ACIREALE Roccuzzo Giancarlo acm@entecra.it
Stazione Consorziale sperimentale di
granicoltura per la Sicilia, Caltagirone
(rete nazionale frumento)
Via Rossini ,1 95041
CALTAGIRONE -
Caltagirone (CT) info@granicoltura.it
Agris Dipartimento per la ricerca nelle
produzioni vegetali (rete nazionale
frumento)
Azienda Sperimentale
S. Michele Marco Dettori mdettori @agrisricerca.it