Progetto Treviso di Sinistra Trevigiana, aperto alla discussione con i cittadini per la costruzione di un programma elettorale forte. In previsione delle elezioni comunali del 2013
1. CONFERENZA STAMPA
18 FEBBRAIO 2012
Presentazione di “Progetto Treviso”:
le nostre idee per il futuro della città.
Sinistra Trevigiana
2. INDICE
1. Presentazione del progetto
2. Le cause dei problemi di oggi
3. Le responsabilità politiche
4. La rendita immobiliare
5. La dispersione insediativa
5. Lo svuotamento del centro storico
6. La nostra idea di città
7. La cultura in città
8. Tre proposte per il futuro di Treviso
Sinistra Trevigiana
3. PROGETTO TREVISO
Il progetto nasce dalla volontà di proporre una soluzione ai problemi della città e di
immaginare una nostra “idea di città” partendo dal ripensamento delle modalità di
elaborazione del PAT perchè proprio questo è uno dei pochi strumenti che le
Amministrazioni Comunali hanno a disposizione per incidere in maniera simbolica sul
destino della propria città e delle persone che la abitano.
Il nostro progetto si sviluppa partendo dall’analisi degli errori commessi dalle
Amministrazioni precedenti perché, solo con l’analisi di ciò che è stato fatto, si
possono individuare le criticità e da queste ripartire.
Il nostro scopo è quello di cercare di migliorare, pianificandola più coerentemente, la
gestione di una città come Treviso che presenta svariate problematiche legate alla
tutela dell’ambiente, della salute e della gestione del territorio.
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4. LE CAUSE DEI PROBLEMI DI OGGI
Dagli anni ‘60 si assiste ad una crescita edilizia senza controllo il cui unico scopo
appare quello di salvaguardare gli interessi dei costruttori e degli
immobiliaristi. In centro storico vengono concesse numerose variazioni d’uso da
residenziale a commerciale e direzionale che hanno provocato l’espulsione di fasce
deboli della popolazione.
Nel PRG Amati erano previste tutte le dotazioni di attrezzature e servizi, ma data la
dispersione insediativa non ci sono mai state risorse sufficienti per concretizzare
questi progetti.
Sembrava che potesse esserci un parziale cambio di rotta con l’approvazione della
variante generale al PRG affidata a Di Benedetto nel 1991, ma nel dicembre 1994
muta la maggioranza in Consiglio Comunale (la prima amministrazione Gentilini) e il
processo di adozione è sospeso fino al 1998 quando il Consiglio Comunale adotta il
P.R.G. “Di Benedetto” con 136 emendamenti che stravolgono completamente
l’indirizzo precedente e avviano una nuova cementificazione del territorio.
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5. LE RESPONSABILITÀ POLITICHE
- La responsabilità più grave è quella del rigetto del P.R.G. Di Benedetto e
l’adozione di un nuovo P.R.G. che torna a rendere edificabili aree della lontana
periferia.
-L’adozione del P.U.T, un piano che non ha risolto i problemi del traffico e che ha
trasformato la circonvallazione esterna alle mura in un anello di “divisione” tra il
centro storico e la prima periferia.
- La cosiddetta “Variante stralcio del centro storico” è risultata priva di
organicità perché è stata sostanzialmente la risposta alla somma dei desideri di
alcuni proprietari di immobili.
- L’acquiescenza a tutte le richieste di Fondazione Cassamarca (finalizzate a
operazioni di “valorizzazione” immobiliare) compresa l’operazione ex-Appiani.
- Il blocco della costruzione di case popolari.
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6. LA RENDITA IMMOBILIARE
Treviso non è una città in cui risiedono industrie importanti quindi l’industria delle
costruzioni è sempre stata l’asse portante dell’economia occupando un elevato
numero di lavoratori (negli ultimi anni in gran parte stranieri) e soprattutto attraendo
capitali sottratti ad investimenti per lo sviluppo e la ricerca negli altri settori industriali.
Per i 18.421 alloggi costruiti nel quarantennio 1961-2001 si può calcolare una
rendita immobiliare di circa 830 milioni di euro: questo è il valore della
trasformazione di terreni agricoli in aree edificabili.
Tutto ciò ha provocato una bolla speculativa: il censimento ISTAT del 2001 registrava
2.698 alloggi vuoti nella nostra città: si trattava del 7% dell’intero patrimonio
immobiliare. Oggi gli alloggi inutilizzati sono quasi sicuramente oltre 5.000
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7. LA DISPERSIONE INSEDIATIVA
L’edificazione di residenza sempre più lontana dal centro ha causato un forte
aumento del costo della casa nelle zone più servite prossime al centro; di
conseguenza le coppie giovani alla ricerca di casa hanno dovuto migrare nella
lontana periferia.
Il territorio impegnato dalla edificazione sparsa è troppo ampio e con bassa densità
di popolazione (50 abitanti per ettaro, come nelle zone agricole) e per la costruzione
e manutenzione di servizi e strutture determina costi molto elevati.
La carenza di servizi (in varie zone mancano perfino fognature e acquedotto) obbliga
gli abitanti della periferia ad usare sempre l’auto, con intasamento del traffico e
notevole incremento all’inquinamento atmosferico.
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8. EDIFICAZIONE EXTRAURBANA
Giovani fuori Territorio edificato Costi elevati e difficoltà Da periferia al centro
dal centro, extraurbano ampio nella realizzazione dei con auto privata =
che si svuota e poco popolato servizi pubblici inquinamento
A CHI CONVIENE???
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9. LO SVUOTAMENTO DEL CENTRO STORICO
Le decisioni prese dalla Lega che ha consentito la variazione di destinazione d’uso in
centro storico da residenza e botteghe artigiane a uffici e negozi (che rendono di più)
ha prodotto un forte incremento del valore degli immobili.
Ciò ha provocato l’espulsione della parte debole della popolazione e delle attività
economiche non commerciali dal centro. Gli abitanti nei quartieri all’interno delle
mura sono diminuiti dai 19.000 del 1951 ai circa 8.000 di oggi.
- CASE + NEGOZI =
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10. LA NOSTRA IDEA DI CITTÀ
Noi vogliamo sostituire i fattori
+ VANTAGGI PER CITTADINI - INTERESSI ECONOMICI
=
MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA
Le NOSTRE PROPOSTE vanno proprio in questa direzione, affinché i vantaggi per i
cittadini di Treviso siano anteposti agli interessi economici di pochi.
1. Sospensione di NUOVE COSTRUZIONI in periferia
2. Superamento della CONTRAPPOSIZIONE tra il vecchio CENTRO storico e la
PERIFERIA
3. Studio di misure per RIPORTARE POPOLAZIONE in CENTRO storico
4. Utilizzo delle proprietà pubbliche a disposizione per ricavare ALLOGGI POPOLARI
5. Riorganizzazione del sistema della MOBILITÀ CITTADINA (PUT, mezzi pubblici,
pedonalizzazioni)
6. Investimenti sulla CULTURA e EVENTI CITTADINI DI RILIEVO
7. Identificazione di una o più “SPECIALIZZAZIONI” ECONOMICHE per Treviso
8. Organizzazione di momenti e luoghi di dibattito per costruire una REALE
DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA.
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11. LA CULTURA IN CITTÀ
La giunta leghista ha una precisa strategia
CHI NON CONOSCE NON CHIEDE E
SOPRATTUTTO SI ACCONTENTA!
Ma noi diciamo BASTA a questo modo d pensare!
La cultura non è un costo, ma un investimento per tutti e volano per turismo ed
economia locale. Bisogna investire sul binomio economia-cultura per aprire nuove
porte.
OGGI LE STRUTTURE ADEGUATE NON CI SONO!
L’EX TRIBUNALE - anziché fantasioso hotel di lusso - deve diventare SEDE
ESPOSITIVA E DI CONVEGNI che manca in città. Le EX CARCERI AUSTRIACHE
possono essere trasformate in una serie di LABORATORI da mettere a disposizione
dei GIOVANI ARTISTI E CREATIVI come luogo di produzione e confronto.
Solo dalla cultura e dalla ricerca può nascere una città migliore.
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12. TRE PROPOSTE PER IL FUTURO DI TREVISO
Scommettere sulla cultura
La raccolta Salce, il ciclo di Sant’Orsola, la raccolta di Arturo Martini e la raccolta del
museo sono ricchezze che vanno utilizzate con mostre e convegni di studi, che
potrebbero assicurare lavoro a tanti giovani laureati ora costretti all’emigrazione per
trovare lavoro.
Una vera università
Per una vera università occorrono facoltà che sappiano interagire con la vita
economica e sociale del territorio. Pensiamo in primo luogo ad una facoltà che sia
laboratorio di ricerca e sperimentazione per la difesa idraulica e il riassetto
idrogeologico.
Polo fieristico e congressuale alla Treviso Servizi
Nell’area Treviso Servizi può nascere un vero e proprio polo fieristico e congressuale
a servizio dell’economia della città e dell’intera provincia. Questa potrebbe essere la
funzione che caratterizza la nostra città nel contesto veneto e del Nord Est.
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