1. TITOLO Tecnologie della motivazione
Le TIC fuori e dentro la scuola: migliorare il clima di classe e la
relazione educativa in vista di apprendimenti significativi
NOME E COGNOME
DOCENTE
Stefano Bracalente
ORDINE DI SCUOLA Secondaria di I grado
CLASSE/I COINVOLTE 3^A e 3^B
TEMPI Da febbraio a maggio (un’ora settimanale)
MOTIVAZIONE Sperimentare le nuove tecnologie a scuola, sia da parte dell’insegnante
(per introdurre e accompagnare le lezioni, “ripensando” attraverso le
TIC i metodi didattici abituali già in uso: brainstorming, problem
solving, lavori cooperativi, circle time) sia da parte degli alunni
(chiamati a produrre degli elaborati multimediali). L’idea è strettamente
collegata alla demotivazione dei due gruppi classe, riscontrata dal
docente fin dall’inizio dell’anno e imputabile, almeno in parte, a una
circostanza acclarata: negli anni della scuola primaria, i due gruppi erano
stati abituati a lavorare con le tic, in modalità cooperativa (mappe
multimediali e wiki); il passaggio alle medie ha significato, invece, un
progressivo allontanamento dalle loro abitudini, in favore di un metodo
assai più tradizionale basato pressoché esclusivamente sulla lezione
frontale e il libro di testo, con qualche concessione – di tanto in tanto –
alla proiezione di un film o di documentario in classe.
DOMANDA DI
RICERCA
Il progetto si pone come esperienza pratica, di osservazione, conferma,
valutazione e indagine sulle potenzialità delle tic nei seguenti due ambiti:
- relazionali (discente-discente, discente-gruppo dei pari, discenti-
docente)
- motivazionali
La relazione empatico-educativa e la motivazione sono i pilastri di un
buon clima di classe: si tratta, quindi, di due prerequisiti essenziali (per
la didattica e per gli apprendimenti significativi), così importanti che in
loro mancanza non può darsi nessuna didattica efficace e alcun
apprendimento significativo.
FINALITA'/RISULTATI
ATTESI
Confermare l’ipotesi di partenza ossia: se adeguatamente usate, le TIC
migliorano il clima di classe e la relazione educativa a livello empatico,
contribuiscono a stimolare l’interesse e a mantenere viva la partecipazione,
non stravolgono ma piuttosto consentono di "ripensare" le buone pratiche –
cioè di “riproporle” attraverso la tecnologia disponibile – affinché queste siano
sempre più efficaci e funzionali, altamente motivanti, adeguate ai tempi e a
2. ragazzi che cambiano, dunque in grado di concorrere al perseguimento di
apprendimenti significativi.
Si intende anche dimostrare che ai “classici” della tradizione (intesi sia
come metodi, sia come argomenti/contenuti/materiali/strumenti), si può
“giungere” e non necessariamente partire da essi, nella didattica. E’
infatti necessario agganciare i “classici” alla realtà presente e al vissuto
degli alunni, non solo in termini di “preconoscenze” ma anche di quel che
si muove al di là delle mura scolastiche, in modo che i ragazzi non
sentano i classici alieni dal loro mondo (al punto da non nutrire per essi
alcun tipo di interesse). Si intende dimostrare che, una volta
“conquistati” e “coinvolti” gli studenti, si può chiedere loro molto di più
per affrontare, come un tempo si faceva direttamente, i contenuti e i
temi ritenuti dei “classici” irrinunciabili dell’istruzione.
OBIETTIVI - Conoscere e usare alcune risorse del web 2.0 per lo studio e le
attività scolastiche
- Saper comunicare e condurre lavori in gruppo
- Saper ricercare e condividere materiali digitali in rete
- Sapere gestire uno spazio web condiviso e pubblico
- Stimolare la riflessione critica, l’espressione personale e il
confronto delle opinioni
- avvicinare la scuola al mondo dei nativi digitali per aumentarne
la motivazione, l’interesse e la partecipazione verso le attività
scolastiche
- migliorare il clima di classe: favorire, attraverso le TIC, la
relazione docente-discente e quella discente-discente, dentro e
fuori le mura scolastiche
- offrire ai ragazzi uno spazio di espressione di sé, di
comunicazione e interscambio, di costruzione condivisa di
saperi, di documentazione, ricerca e verifica, di raccolta del
proprio portfolio on line.
- “ripensare” la didattica tradizionale per mezzo delle nuove
tecnologie
- perseguire apprendimenti significativi attraverso il “learning by
doing”, la didattica per competenze.
CONTENUTI DA
AFFRONTARE
La scelta dell’argomento è di rinforzo alla costruzione dei due
prerequisiti descritti al punto “Domanda di ricerca”. La disciplina di
Cittadinanza e Costituzione è solitamente poco coinvolgente, per i
ragazzi, tanto più se si parte direttamente dal testo costituzionale. Si è
quindi deciso di “giungere” alla Costituzione dopo un percorso
progettuale che consentisse di ricostruire didatticamente (in sinergia col
programma di Storia già svolto sulle dittature e i totalitarismi) il risveglio
delle coscienze per la riconquista dei diritti negati. Detto risveglio è
volutamente proposto nella forma narrativa delle “storie”, in particolare
3. quelle eroiche e coinvolgenti, benché tragiche, di Robert Capa e Gerda
Taro, corrispondenti antifranchisti nella guerra di Spagna.
La scelta del fotogiornalismo non è casuale: da una parte perché
richiama il setting “redazionale-giornalistico” che intendo creare in
classe, dall’altro perché il fotogiornalismo è stato uno dei capostipiti
della multimedialità (per la combinazione di immagini, testo e
audiovisivo); inoltre, esso consente di scoprire come la combinazione
immagine-testo può essere manipolata e cambiare il messaggio di una
foto o, viceversa, di un testo.
TECNOLOGIE COINVOLTE
Spiegare quale o quali software saranno usati con gli studenti e per la documentazione del lavoro,
indicando in che modo verranno utilizzati
- Software: word, power point, movie maker
- Gimp per l’elaborazione delle immagini
- Scribus per l’impaginazione
- Dipity
- Mindomo
DESCRIVERE LE FASI DI LAVORO
Per ciascuna fase spiegare che cosa fa il docente, che cosa sono chiamati a fare gli studenti, quali
materiali e quali strumenti vengono usati.
FASE 1: La storia di Bob e Gerda
1. il docente presenta la “storia” di Robert Capa e Gerda Taro attraverso un power point,
conservato poi sulla LIM di classe
2. Lezione multimediale dialogata, alla quale gli alunni partecipano attivamente
(brainstorming delle preconoscenze storiche degli alunni)
FASE 2: Intermezzo storico: le premesse della Guerra di Spagna
1. Il docente si avvale di una linea del tempo online sulla Guerra di Spagna, creata in dipity.
2. Nel corso di una lezione dialogata, centrata sul periodo 1898-1936, gli alunni sono stimolati
alla problematizzazione per ricavare i nessi di causa e conseguenza tra gli eventi.
FASE 3: 1936-1939: la Guerra di Spagna attraverso le immagini e i video
1. Il docente presenta in power point alcune immagini simbolo della Guerra di Spagna (scatti
di Capa-Taro, manifesti e altre foto dell’epoca, cartine geo-storiche interattive) e talune frasi
celebri di Capa-Taro.
2. Gli alunni sono stimolati alla discussione condivisa e alla problematizzazione sui contenuti
e sull’interpretazione delle diverse immagini e delle citazioni
3. Il docente approfondisce i fatti salienti del conflitto attraverso un video sul bombardamento
di Guernica, realizzato con Movie Maker combinando insieme una serie di video youtube
4. sul tema
4. Gli alunni sono stimolati ancora alla discussione condivisa e alla problematizzazione sui
contenuti e sulle sequenze del video.
FASE 4: Approfondimenti interdisciplinari
1. Musica: il docente propone alla classe l’ascolto della canzone “No pasaran” (file mp3),
simbolo della resistenza antifranchista, cui segue l’analisi del testo.
2. Arte: il docente propone alla classe un breve video youtube di commento a “Guernica” di
Picasso. Segue il raffronto con la foto simbolo della Guerra di Spagna: “Il miliziano
morente” di Capa (jpeg) e il dipinto di Goya “3 maggio 1808” (jpeg). Gli alunni svolgono
attività di analisi e interpretazione delle immagini, guidati dall’insegnante.
FASE 5: Laboratorio giornalistico
1. Organizzazione della classe in gruppi di lavoro finalizzati alla realizzazione di una pagina
de “Il Resto del Carlino” per il concorso “Giornalisti di classe”: la pagina si comporrà di tre
articoli, uno per ogni gruppo di lavoro. I tre articoli riguarderanno la storia di Robert Capa e
Gerda Taro da vari punti di vista. I ragazzi si avvarranno della rete internet per le ricerche
documentarie (immagini, testi, video ecc…), del link all’Agenzia Magnum Photo (archivio
Capa-Taro) della LIM per la raccolta dei materiali reperiti, delle mail per la circolazione dei
materiali e la comunicazione col docente, del portale Repubblica@Scuola per raccogliere i
propri testi (scritti individualmente o a gruppi), di Gogle docs come repository ed eventuale
spazio per la scrittura condivisa, Gimp per l’elaborazione delle immagini di corredo agli
articoli.
2. Una volta pubblicata la pagina sul “Resto del Carlino”, proseguirà il laboratorio giornalistico
al fine di realizzare, entro la fine dell’anno, una rivista on line (numero unico) sulle dittature
del XX secolo e la riacquisizione dei diritti costituzionali in Italia. Oltre agli strumenti di
cui sopra, si farà uso di Mindomo per le mappe concettuali condivise e di Scribus per
l’impaginazione della rivista.
FASE 6: Valutazione