Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Cortese news n.2
1. Sommario
Futuro remoto p.1
L’intervista p.2
Liber*e letture p.3
A. Monumento p.4
Natale p.5
Il libro p.6
La staffetta p.7
Cittadinanza p. 8
Relax p. 9
Golosità p.10
La Befana p.10
Lo Sport p.11
Musica p.12
Cortese’s News
Numero 2
Dicembre 2018
A cura dei ragazzi
dell’I.C. Cortese
di Casoria
Grande successo a “Futuro Remoto’’
Futuro Remoto è stata un’esperienza unica e indimenticabile. Ho nota-
to in me una capacità espositiva che non credevo di possedere. Mi ha
permesso di lavorare in gruppo e soprattutto di stare a contatto con
più persone e con le loro idee. Mi sono divertito e, cosa più importan-
te, ho avuto piena libertà in tutte le scelte da attuare, cosa che perso-
nalmente mi è piaciuta molto.
Ritengo quest’esperienza un’avventura molto formativa.
Di Carlo Esposito, classe 3a
H
Gli alunni della Cortese scienziati per un giorno
L’8 e il 9 novembre, alcuni allievi della scuola hanno aderito alla 32°
edizione di Futuro Remoto “Ri-generazioni”, un’esperienza significativa
in campo scientifico, tecnologico e sociale. Futuro Remoto ha ampliato
le conoscenze dei ragazzi in molti settori scientifici, aiutandoli a farlo in
modo divertente e interattivo. I ragazzi si sono messi alla prova spiegan-
do i loro lavori ad adulti e studenti che, molto probabilmente, non cono-
scevano l’argomento trattato. È importante che la scuola possa continua-
re ad offrire opportunità come questa. Intanto, possiamo affermare che
Futuro Remoto rimarrà nel cuore degli alunni dell’I.C. Cortese per sem-
pre. Ringraziamo tutti coloro che, con il loro lavoro, hanno permesso la
partecipazione a quest’iniziativa: docenti, compagni e il nostro Dirigen-
te.
Di Flavia Pagano, classe 3a
H
Cari lettori,
Vi abbiamo già co-
municato che Liber*e
letture e la gara di
“Marcovaldo alla
Cortese’’ sono state
scelte dall’ INVALSI
come buone pratiche
per la comprensione
dei testi scritti. Ma c’è
una novità … per sa-
perne di più andate a
pagina 3.
Andrea La Gorga, 3a
G
Anno II
2. Assessore: “Il mio o-
biettivo è lasciare le cose
migliori rispetto a come
le ho trovate. Mettere in
rete tutte le scuole di Ca-
soria per poter collabo-
rare quotidianamente ”.
Noi: “Prima che lavoro
faceva?”
Assessore: “La giornali-
sta. Mi sono sempre oc-
cupata di politica, del
sociale e dell’istruzione.
Spero di tornare a fare la
giornalista in futuro”.
Noi:“Quando ha un’idea
lavorativa, come fa a
metterla in pratica?”
Assessore: “ Sicuramen-
te studiando e portando
avanti le mie idee e i
miei obiettivi. Ragazzi,
con lo studio niente è
impossibile, non bisogna
L’intervista al nostro assessore alla pubblica istruzione, T. D’Onofrio
Pagina 2Cortese’s News
Cari lettori, in questo
numero del giornali-
no vi presentiamo
l ’ i n t e r v i s t a
all’assessore alla
pubblica istruzione e
alle politiche sociali
di Casoria, Tomma-
sina D’Onofrio.
Noi: “Perché ha scel-
to di svolgere il ruo-
lo di assessore ?”
Assessore: “Perché
voglio fare qualcosa
di bello e buono per
la scuola, la politica
e la cultura, dando il
mio contributo”.
Noi: “Da quanto
tempo svolge questo
incarico?”
Assessore: “A Caso-
ria da due mesi, ma
lavoro in questo set-
tore da dieci anni” .
Noi: “Risulta diffici-
le fare l’assessore?”
Assessore: “È diffi-
cile perché spesso
non ci sono i fondi
per poter avviare
progetti e iniziative,
per darvi scuole mo-
derne e offrirvi tutto
quello di cui avete
bisogno”.
Noi: “Quali sono gli
obiettivi che si è pre-
fissata ?”
abbattersi mai e si de-
ve essere sempre con-
vinti di quello di che
si vuole fare”.
Noi: “Come trascorre
la sua giornata?”
Assessore: “Vivo a
Napoli, mi sveglio
presto e la mattina so-
no in ufficio o visito le
scuole. A volte non
pranzo, ritorno in uf-
ficio e lavoro fino a
sera. Nel fine settima-
na trascorro il tempo
con la mia famiglia”.
Noi: “Le piace il suo
lavoro” ?
Assessore: “Sì, tantis-
simo. È fondamentale
fare ciò che ci piace e
in cui crediamo”.
Dopo l’intervista,
l’assessore D’Onofrio
ha parlato con noi
ragazzi chiedendoci
delle nostre esigenze
e del nostro vissuto.
È stato un momento
di confronto molto
importante tra ragaz-
zi e istituzioni .
Non sono mancati
anche momenti di
allegria, parlando
della nostra squadra
del cuore .
È stata una bellissima
giornata!
GRAZIE ASSESSO-
RE!
Intervista di
Busiello Pasquale e
Esposito Luigi, clas-
se 3a
D, Frate France-
sca e Fico Umberto,
classe 3a
B
Al centro della foto,
l’assessore con i ra-
gazzi e i professori.
3. Pagina 3
Liber*e letture: ancora un grande riconoscimento!
Continua dalla prima pagina
Se nel primo numero del nostro giornalino ab-
biamo comunicato del grande risultato ottenuto
dal gruppo docenti di Liber*e letture, nel secon-
do numero abbiamo il piacere di comunicarvi
della premiazione ottenuta da un allievo della
nostra scuola. Infatti, il disegno vincitore della
gara di lettura “Marcovaldo alla Cortese”, del
nostro compagno Francesco Pio Fiore (classe 3a
F), è risultato tra i primi 12 vincitori del concor-
so “Il mondo che ho scoperto in un libro”, a cura
del Centro per il libro e la cultura (Ministero per
i beni e le attività culturali).
La premiazione si è tenuta a Roma il 5 dicembre
durante la fiera “Più libri, più liberi”.
A Francesco Pio, che ha collaborato anche per il
nostro giornalino, vanno le congratulazioni del-
la Redazione.
Olimpiadi della lettura alla Nino Cortese
Nei giorni 22 e 23 novembre, alla Nino Cortese,
si sono tenute le gare delle nuove Olimpiadi del-
la lettura. Le classi prime erano impegnate su un
racconto e su una filastrocca di Gianni Rodari, le
terze, invece, su un racconto di Dino Buzzati. Le
Olimpiadi 2018-2019 hanno rispettato la stessa
modalità dell’anno 2017/2018, quando si gareg-
giava su Marcovaldo di Italo Calvino: lettura del
brano ad alta voce, comprensione del testo, ela-
borazione grafica delle novelle studiate. Le clas-
si terze, di cui io faccio parte (3a
B), hanno letto
il testo “Qualcosa era successo”, racconto miste-
rioso ed inquietante. Come sempre, è stata dav-
vero una bella emozione, anche perché c'è gran-
de collaborazione fra gli alunni (il lavoro di
squadra è fondamentale!). La giuria è stata mo-
dificata rispetto all’anno scorso, le gare sono an-
date a buon fine per tutte le classi, sia per le
prime che per le terze. Spero che le compe-
tizioni continueranno ancora negli anni a
venire per le nuove sezioni iscritte, perché è
davvero fantastico svolgerle, ti aiutano mol-
to a migliorare nelle materie letterarie e a
tenere a bada l'ansia da prestazione, e tutto
grazie all'aiuto reciproco!
Di Adele Lettieri, classe 3a
B,
disegno di Gaia Del Cuoco, classe 3a
L
In alto, il disegno di Francesco, basato sulla
novella di Calvino “Il giardino dei gatti
ostinati”.
4. Cortese’s news
Adotta un monumento
Pagina 4
La basilica di San Mauro di Casoria
In questo numero, vi parlerò brevemente dell’interno della basilica di San Mauro. Ho do-
vuto riassumere tante notizie, ma ho inserito i miei disegni dell’altare e della cupola.
La basilica di San Mauro è di grandi dimensioni. La chiesa è a croce latina e possiede dieci
cappelle laterali, cinque per ciascun lato. All’intersezione della navata col transetto, si im-
posta la cupola rivestita con lastre di piombo che è alta 40 metri. Fra le dieci cappelle, la
più frequentata è quella dedicata al santo protettore, San Mauro. Essa è stata costruita nel
1640. In fondo, si può ammirare la seicentesca statua lignea del santo. La parte destra è de-
corata da un dipinto raffigurante Sant’Anna con la Madonna e il Bambinello e i santi Filip-
po Neri e San Mauro. La parte sinistra è costituita da monumenti sepolcrali del cardinale
Maglione e dell’Arcivescovo Antonio Del Giudice.
Scritto e illustrato da Fortuna Rusiello, classe 2a
F
Digitato da Amalia Arenella e Maria Pia Cimminiello, classe 3a
I
5. Cortese’s news Pagina 5
La pagina del Natale
A scuola sono iniziati i preparativi per il Nata-
le. Nella foto accanto i professori di arte sono
con gli alunni nel laboratorio artistico per pre-
parare la scenografia del presepe vivente.
Invece i professori di musica prepareranno uno
straordinario concerto con il coro dei ragazzi
della Cortese. Saranno presentati, durante la
manifestazione, canti tradizionali natalizi.
Con questo abete, disegnato dal nostro
amico Antonio Laezza di 3a
G, la redazione
del nostro giornalino augura a tutti i lettori
del Cortese’s news
Buon Natale e Buon Anno nuovo!
Di Gabriele Coscia, classe 1a
F
Un abete speciale...
Gli strumenti usati dai ragazzi durante
l’esibizione corale, saranno tastiere, flau-
ti, ukulele e strumentari Orff.
L'Orff è un metodo di insegnamento mu-
sicale promosso dallo studioso Carl Orff.
Di Colella Luigi, classe 3a
I
6. Cortese’s News
Pagina 6
Curiosità a cura degli inviati della primaria, plesso Soriano
“Lo Stralisco” è un capolavoro di Roberto Piumini. La sto-
ria narra di un pittore e dello stravolgimento improvviso
della sua vita. Un giorno, il pittore Sakumat viene chiamato
per produrre un’opera. Il suo viaggio dura un giorno e al
suo arrivo trova un uomo che inizia a parlare del figlio Ma-
durer, un ragazzino malato, che non può vedere il mondo
esterno. Gli unici luoghi che può scrutare sono quelli delle
sue stanze, le immagini contenute nei libri che legge e quel-
le dei suoi sogni, a parer suo, “confusi, e mischiati l’uno
con l’altro”. Il pittore accetta di dipingere le pareti delle va-
rie camere della casa, rappresentando il mondo. Più va a-
vanti la storia, più il rapporto tra il bambino e il pittore cre-
sce. La storia di Madurer e Sakumat si conclude in modo
significativo. Ai lettori, il compito di capire cosa sia lo
“stralisco”.
Consigliato anche per le classi quinte della scuola primaria.
Di Deborah Marciano e Daniela Esposito, classe 3a
I
Un libro da leggere
Steve Jobs era vegetariano, adorava i Pink Floyd ed in
particolare il singolo “Apple and Oranges”. Da qui, la
scelta ufficiale del nome della sua famosissima azienda
“Apple”. Aveva una collezione con più di 100 jeans del-
la Levi’s. A scuola era una vera peste, in un’intervista ha
dichiarato di essere stato sospeso più volte a causa del
cattivo comportamento.
Di Paola Miele, Giada Ciarcia e Emanuela Breglia, 5 a
B
Lionel Messi, il famoso calciatore, fu selezionato dal
Barcellona grazie ad un video nel quale “la pulce”, suo
soprannome, fu ripreso a fare ben 113 palleggi con ...
un’arancia!
Di Giovanni e Giuseppe Badini e Tommaso Iorio, 5a
B.
Si pensa che a mozzarsi l’orecchio non sia stato Van
Gogh. In realtà a mozzare il lobo del pittore, sarebbe
stata la vendetta di un uomo, il pittore Gauguin.
Di Ilaria Urbaniello , classe 5a
B.
Einstein, il geniale scienziato, nel 1910 lasciò la prima
moglie per iniziare una relazione con Elsa, sua cugina,
che amò per tutta la vita.
Di Sabrina D’Orsi, classe 5 a
B
La famosa Carla Fracci ha ini-
ziato ad amare la danza grazie
ad un … “mignolo”! Un gior-
no il suo
maestro di danza le si avvicinò
per correggerle il mignolo del-
la mano. Da allora Carla capì
l’importanza di questa disci-
plina, la dedizione e il coin-
volgimento totale di tutto il
corpo.
Di Emilia Iodice, classe 5 a
B.
7. La staffetta letteraria (seconda puntata)
Alle 5:00 del mattino Claudio Conforti ritornò a casa.
Ad aspettarlo c’era sua moglie. Era molto agitato e la donna se ne accorse.
Era da troppo tempo che Claudio non era più lo stesso, era sempre assente, irascibile.
Arianna da giorni nutriva dubbi sullo strano comportamento di suo marito. Stava succedendo
qualcosa di grave, ne era certa. Il suo presentimento si faceva sempre più forte.
Ad ora di pranzo Arianna chiamò Massimo. Era sicura che Claudio si stesse vedendo con lui.
La telefonata fu molto strana, Arianna non capiva. Massimo al telefono era vago e troppo mi-
sterioso
«Ciao Massimo, volevo parlarti di Claudio. Ho paura, ci ha messo molto tempo per uscire dal
giro e tu lo sai. Per caso lo hai visto ultimamente?»
«Mi spiace Arianna, non posso aiutarti, non lo vedo da giorni».
«Ho il presentimento che Claudio mi stia nascondendo qualcosa».
«Ti ripeto, non so niente».
«Aiutami, tu puoi cercare di capire cosa sta nascondendo … perché non gli parli ?».
«Arianna non sono un investigatore, è tuo marito e tu dovresti sapere tutto quello che fa,
adesso ho da fare, ti devo salutare...a presto».
Il ricevitore fu messo giù.
Massimo era pensieroso … se avesse detto qualche parola di troppo, il segreto sarebbe stato
rivelato. Arianna ormai era in stato d’allerta, avrebbe rovinato tutto il piano e... addio denaro .
Intanto i dubbi, le paure, l’angoscia di Arianna aumentavano sempre di più.
Perché Massimo le aveva attaccato il telefono in faccia? Perché era evasivo? Forse davvero
non vedeva Claudio da tempo. Possibile.
Nel buio della sua casa umida, Massimo chiamò Claudio:
«Tua moglie sta per scoprire tutto!».
«Come?!».
« Sì, sì, hai capito bene!».
«E ora che facciamo?».
«Ascolta, devi farti portare i soldi al più presto !».
«L’appuntamento è stato fissato … domani sera avremo ciò che ci spetta».
Calato il ricevitore, Massimo sfogliò nervosamente i giornali del mattino. I titoli della cronaca
nera riportavano l’agguato della sera precedente...
Di Terry Modugno e Sabrina Tranchese, classe 3a
G
Caro lettore, vuoi provare a
scrivere la terza puntata di
questa storia misteriosa?
L’autore del prossimo capitolo
potresti essere proprio tu.
La Redazione aspetta il tuo
manoscritto!
Pagina 7
8. L’ emblema della Repubblica italiana è il simbo-
lo dello Stato italiano. Fu adottato il 5 maggio
1948. Quando nacque la Repubblica italiana, si
bandì un concorso per sostituire il simbolo del
Regno d’Italia con uno nuovo. Restava l’obbligo
di utilizzare la stella a cinque punte.
Per il migliore disegno era previsto un premio di
ben 10.000 lire. Risposero al concorso 341 candi-
dati, ma il bozzetto vincitore non ottenne dai cit-
tadini pareri favorevoli (la cronaca del tempo non
ci dice se ci fu un referendum). Allora fu indetto
un secondo concorso, al quale presero parte no-
vantasei persone. Vinse di nuovo Paolo Paschet-
to. Il risultato fu una stella bianca a cinque punte
centrate in una ruota dentata, simbolo del lavoro
e circondata da un ramo di ulivo e di quercia. Il
ramo di ulivo era il simbolo della pace e quello di
quercia della forza.
Cittadinanza e Costituzione
L’emblema della Repubblica italiana
Pagina 8
Nell’immagine in alto vi mostriamo le
parti del simbolo della Repubblica italiana
che compongono l’ emblema.
Articolo di Silvana Masotti, classe 3a
G
La storia della moda, dalle origini ai giorni nostri
La moda, detta anche costume, anticamente na-
sce dall’esigenza umana di coprirsi con tessuti,
pelli o materiali lavorati per essere indossati. In
seguito l'abito iniziò ad avere anche precisi si-
gnificati sociali, per distinguere le varie classi e
le cariche sacerdotali (tonache), amministrative e
militari ( divise ed uniformi). Col passare del
tempo, presso le corti d’Europa, le donne della
nobiltà, anche se escluse dal potere, non rinun-
ciavano a vestirsi con cura, ricchezza ed elegan-
za. Esse infatti intendevano, col proprio abbi-
gliamento, manifestare la condizione economica
del marito.
Molto è cambiato da allora. Gli abiti oggi servo-
no a mostrare i lati della nostra personalità, an-
che se, cari lettori … ricordate il proverbio: " l'a-
bito non fa il monaco”.
Di Giovanna Salerno e Terry Modugno, Classe 3a
G
9. La pagina del relax: Crucipuzzle e altro
Perché i pesci hanno la spina?
“Elementare, perché nel mare c’è corrente …”
Che ci fa un chicco di caffè in una tazzina piena
d’acqua?
“Si Lavazza”.
Che cosa dice una goccia di sangue dopo una
brutta giornata?
“Mi spiace, oggi non sono in vena’’
Cosa ci fanno due api sulla luna?
“Ma ovvio...la luna di miele!”
Abbiamo’’riso” abbastanza, adesso ...“pasta !’’
A cura di Yuri Ignazio De Angelo, classe 2a
L e
Sara Guerrero, classe 1a
F
Illustrazione di Doraemon di Sabrina Tranchese,
classe 3a
G
Citadinaza ’articolo 3 della Costi-
tuzione
Pagina 9
Cancella le parole elencate, le lettere non cancellate ti daranno il nome di un uccello
variopinto.
Ridiamo con le freddure di Doraemon!
C O N I G L I O A
E L E F A N T E S
R P G A T T O A I
V P P V O L P E N
O R S O L T O P O
A G D A I N O A O
P A V O N E L L C
C A N E Z E B R A
C F O R M I C A O
Asino
Cane
Cavallo
Cervo
Coniglio
Daino
Elefante
Formica
Gatto
Oca
Orso
Pavone
Topo
Volpe
Zebra
Soluzione a pag. 12
10. Golosità: la torta Caprese
Ingredienti: 250 grammi di cioccolato fondente,
160 grammi di zucchero, 250 grammi di mandorle
sgusciate, 6 uova, 50 grammi di cacao amaro, 180
grammi di burro, 1 bustina di vanillina, ½ bustina
di lievito per dolci in polvere, ½ tazzina di liquore
strega1 bustina di zucchero a velo .
Preparazione: Dividere i tuorli dagli albumi. Scio-
gliere a bagnomaria il cioccolato fondente in pezzi.
Sbattere i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere il
burro sciolto, le mandorle tritate, il cacao, il cioccola-
to, la vanillina, il liquore e il lievito. Amalgamare be-
ne tutto il composto. A parte montare a neve ben fer-
ma gli albumi e unirli, delicatamente, al composto.
Versare il preparato in una tortiera di 18 cm di diame-
tro, precedentemente imburrata e infarinata, e cuocere
in forno preriscaldato a 180°C per 35/40 minuti. Sfor-
nare il dolce quando è ancora morbido, perché raffred-
dandosi si rassoderà rimanendo però umido. Una volta
raffreddata, spolverare con zucchero a velo.
Di Luigi Misciali, classe 3a
I
Anche quest’anno ricorrerà la festa dell’Epifania, noi alunni del
plesso P.co dei Pini siamo in fermento nell’attesa della “Befana”. La
storia di questa vecchietta è un misto di leggenda e Cristianesimo e
noi, attraverso piccole fonti e un po’ di creatività, abbiamo inventato
una bellissima fiaba. Si diceva che la Befana fosse una strega brutta
e cattiva che filava calze. Un giorno ricevette un dono inaspettato, i
re Magi le fecero visita. La strega regalò loro una calza per farla
portare al piccolo Bambinello. Una volta grande, Gesù decise di
cercare la vecchietta della calza e la trovò. La donna si emozionò
tantissimo e decise di fare calze per amore di tutti i bambini. Ecco,
cari lettori, che le due storie si incrociarono. Gesù ricambiò il dono
della calza, come fece il Principe con Cenerentola, regalando alla
vecchietta una vita lunghissima, a condizione che per tutto l’anno
filasse le calze e la notte del 6 gennaio le riempisse di ogni delizia
per regalare ai bimbi di tutto il mondo un momento di gioia e sere-
nità. La nostra storia è giunta al termine …
Buona Epifania dai bambini di Parco dei Pini!
La Befana tra fiaba e leggenda, a cura degli inviati del plesso di Parco dei Pini
Pagina 10
Questo dolce è nato per caso nel
1920 ad opera del cuoco capre-
se Carmine Di Fiore. La circo-
stanza è legata al famoso Al Capo-
ne, il quale inviò due malavitosi a
Capri per acquistare delle ghette.
Per costoro, era d’obbligo una tap-
pa in un rinomato luogo di dolcez-
ze, e chiesero a Di Fiore di prepa-
rare loro una torta. Lo chef, forse
per la tensione di avere clienti così
“particolari”, dimenticò di aggiun-
gere la farina nell’impasto dando
vita a una torta che conquistò an-
che gli americani.
A cura delle
classi 4a
e 5a
A
11. La pagina dello sport Pagina 11
La pallacanestro: le origini
La danza è espressione delle emozioni con il proprio
corpo. Nasce con l'uomo, infatti anche le civiltà più an-
tiche avevano una propria danza che rappresentava la
loro cultura. La danza classica è sicuramente la più co-
nosciuta e la più antica. Nelle corti francesi del Sette-
cento ebbe grande diffusione, per questo la terminologia
è ancora oggi in francese. Pensate che le "scarpette da
punta" arrivarono nell'Ottocento e vennero inizialmente
utilizzate solo dai ballerini uomini, per sembrare più alti.
La danza da espressione del corpo e fonte di svago, è
diventata in Italia una disciplina sportiva nel 1997 con il
suo ingresso nel CONI.
Di Arenella Amalia e Cimminiello Maria Pia, classe
3a
I
La danza
La pallacanestro, è uno sport in cui due squadre di
cinque giocatori ciascuna si affrontano, per segna-
re con un pallone nel canestro degli avversari.
Questo sport nasce nel 1891 in una cittadina sta-
tunitense, Springfield, grazie a James Nai-
smith, medico ed insegnante di educazione fisica.
Dalla fine del XIX secolo, il basket si è diffuso in
tutto il mondo, grazie alla propaganda del-
la Federazione Internazionale Pallacanestro.
Il basketball era regolato da tredici norme, con un
cesto appeso alle estremità della palestra del cen-
tro sportivo e squadre composte di un numero va-
riabile di giocatori. Il 15 gennaio 1891 si disputò
la prima partita della storia della pallacanestro, fra
due squadre di nove giocatori. Il canestro, origina-
riamente un cesto di vimini, fu applicato all'altez-
za della tribuna, e quando la palla entrava, si usa-
va una scala per riprenderla.
Nelle competizioni ufficiali le partite di pallacane-
stro vengono solitamente giocate al coperto nei
palazzetti dello sport .
Di Andrea La Gorga, classe 3a
G In alto, un campione della pallacanestro,
l’ex cestista statunitense Michael
Jordan .
In alto il dipinto di Degas “ Le
foyer de la danse a l’ Opèra”, olio
su tela . Musee d’ Orsy, Parigi.
Di Gabriele Coscia, 1 F
12. Caporedattore: Andrea La Gorga
Redattori: Francesco Laudiero e Salvatore Criscuolo
Intervistatori: Busiello Pasquale, Esposito Luigi, Frate Francesca, Fico Umberto
Giornalisti: Daniela Esposito, Deborah Marciano, Gabriele Coscia, Luigi Colella, Fortuna Rusiello, Silva-
na Masotti, Terry Modugno, Gaetano Canfora, Davide D’Agostino, Alessia Zuppa, Yuri Ignazio De Ange-
lo, Carlo Esposito, Flavia Pagano, Sara Guerrero, Amalia Arenella, Maria Pia Cimminiello,
Luigi Misciali, Adele Lettieri
Consulenti musicali: Antonio Saraco, Gennaro Esposito, Pasquale Pascucci, Marco Acunzo.
Fotoreporter dalla succursale: Vincenzo Nave, Ciro Ruoppo
Fotoreporter della centrale: Emmanuele Vicino
Inviati plesso Soriano: Emanuela Breglia, Paola Miele, Giada Ciarcia,Giovanni e Giuseppe Badini e
Tommaso Iorio, Sabrina D’Orsi, Ilaria Urbaniello.
Ilustratori: Sabrina Tranchese, Antonio Laezza, Francesco Pio Fiore, Gaia Del Cuoco
Segretarie di redazione: Amalia Arenella e Maria Pia Cimminiello
Inviati plesso Parco dei Pini: i bambini delle classi 4a
A e 5a
A
La Pallavolo
La pallavolo nacque in America grazie un docente di educazione fisica.
Essa si diffuse rapidamente nei college americani e nei primi anni del
Novecento ebbe molto successo in molti paesi dell’Europa e dell’Asia.
In Europa venne introdotta dai soldati americani giunti in Francia per la
prima guerra mondiale. Venne presentata alle Olimpiadi di Parigi e nel
1964 a quelli di Tokyo. Lo scopo del gioco è non far cadere la palla nel
proprio campo, ma all'interno del campo avversario. Oggi è uno degli
sport più amati dagli adolescenti, me compresa.
Di Alessia Zuppa, classe 3a
G
Musica: I Måneskin
Pagina 12
La nostra Redazione
I Måneskin sono un gruppo musicale pop rock italia-
no, formatosi a Roma nel 2015. La band è diventata
famosa nel 2017, in seguito alla partecipazione
all'undicesima edizione di X Factor, nella quale, pur
essendosi classificati secondi, sono risultati gli artisti
di maggior successo, firmando poco dopo un contrat-
to con l'etichetta discografica Sony Music.
I componenti sono: Damiano David, Victoria De An-
gelis,Thomas Raggi ed Ethan Torchio; rispettivamen-
te la voce, il basso, la chitarra e la batteria. Si sono
presentati ad X Factor con il loro inedito Chosen, che
è piaciuto molto ai giudici e al pubblico, ma non han-
no vinto.
Di Antonio Saraco, Gennaro Esposito, Pasquale
Pascucci, Marco Acunzo, classe 3a
N
Soluzione del
Crucipuzzle
di pag. 9
Pappagallo
In alto il gruppo. Attualmente è in tour
con le 2 nuove canzoni,
Morirò da re e Torna a casa, il succes-
so del momento.