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Elisa Bonacini -
Il turismo culturale 2.0
per uno sviluppo socio-economico del
Distretto Turistico della Venere di Morgantina
1
                                                 Elisa Bonacini

                                  Il turismo culturale 2.0
                          per uno sviluppo socio-economico del
                      Distretto Turistico della Venere di Morgantina


       Ringrazio di cuore l’amica dott.ssa Laura Sa-               Facciamo un attimo il punto della situazione.
puppo, il Museo Civico di Ramacca e l’Associazione                 L’Italia si colloca tra i fanalini di coda rispetto
Archeorama per avermi invitata in questa sede a             agli altri paesi ad un livello talmente preoccupante da
parlare del distretto turistico culturale della Venere      rischiare l’inclusione in quello che altrove si è defini-
di Morgantina.                                              to Terzo Mondo Digitale, anche a causa della totale
       Il mio intervento, che avrà il sapore di una pars    mancanza di una strategia digitale nazionale (Figura
destruens in questo convegno, verterà su una pro-           1) che solo a parole è stata più volte promessa dal
blematica ben precisa: il ruolo del Web e delle nuo-        vecchio governo, in realtà decisamente poco interes-
ve tecnologie per la comunicazione e valorizzazione         sato - se non clamorosamente ostile - ad uno svilup-
nell’ambito del turismo culturale e delle potenzialità      po digitale del paese3.
turistico-culturali ed economiche ancora inespresse
del territorio.

       Da archeologa e studiosa del calatino, conosco
bene il ‘valore’ di siti come Occhiolà a Grammichele,
Paliké a Mineo, la Montagna a Ramacca, San Mauro
a Caltagirone o la stessa città di Morgantina; ma è
una consapevolezza che appartiene ad una ristret-
ta ed intellettualistica èlite di persone che, troppo
spesso, si è esclusivamente preoccupata di fornire
solo una divulgazione scientifica di questi splendidi
tesori, continuando un ‘dialogo’, magari internazio-
nale ma comunque strettamente elitario, che non è
riuscito finora ad incidere su una effettiva visibilità e
valorizzazione di quel patrimonio che vada al di là di
confini extracomunali.                                                        Figura 1 (da Sacco 2011, slide 3)
       Da esperta di comunicazione culturale ‘avan-
zata’ - in un volume proprio in questi giorni in pro-
mozione a cura della casa editrice Maimone su La                   La penetrazione di Internet in Italia, attestata
visibilit@ sul web del patrimonio culturale sicilia-        poco sopra il 50% della popolazione (Figura 2), contri-
no1 - mi sono occupata di analizzare in che modo            buisce tanto scarsamente in termini di P.I.L. europeo
la Sicilia comunicasse le sue ricchezze culturali sul       e mondiale e in termini di produttività economica
Web: l’analisi che ne è scaturita è stata scoraggiante      legata alla rete rispetto agli altri paesi4, da sollevare
e, proprio per questo, ho già polemicamente parla-          nel G8 di Parigi del maggio 2011 la questione ‘anoma-
to di forme di valorizzazione negata del patrimonio         lia Italia’. Se l’Italia è nelle ultime posizioni in quasi
culturale siciliano2.                                       tutte le classifiche al riguardo, la Sicilia è il fanalino di
                                                            coda dell’Italia.


1
  Bonacini 2011c.                                           3
                                                                Bonacini 2011b, pp. 7-10.
2
  Bonacini 2011b.                                           4
                                                                McKinsey 2011, p. 15, exibit 4.
Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina            2


                                                                       tra la popolazione della banda larga e dei dispositivi
                                                                       per la connessione, ma soprattutto per il digital di-
                                                                       vide, ovvero per quelle forme di disuguaglianza do-
                                                                       vute al livello di alfabetizzazione digitale che costi-
                                                                       tuiscono il più problematico gap socio-economico
                                                                       contemporaneo tra aree geografiche (con un Nord
                                                                       e un Sud informativo), tra fasce sociali, economiche,
                                                                       generazionali o, persino, fra uomini e donne5.
                                                                              Questa, ad esempio, è la penetrazione di In-
                                                                       ternet a livello regionale:




                                                                       Figura 3 (da The Boston Consulting Group 2011, p. 36, fig. 13)



                                                                             Tutto ciò accade nonostante gli sforzi decennali
                                                                       delle politiche comunitarie europee ad una diffusa
                                                                       digitalizzazione in ogni settore, soprattutto in quello
                                                                       culturale ed educativo, e nonostante vengano ormai
                                                                       riconosciuti il valore della banda larga e quello cor-
                                                                       relato della diffusione di Internet in termini econo-
                                                                       mici ed occupazionali per l’intera società europea.
                                                                             Mentre, tuttavia, gli altri paesi, anche quel-
                                                                       li post-comunisti più arretrati in Europa e quelli
                                                                       tradizionalmente considerati più terzo che secondo
                                                                       mondo (penso ai paesi sudamericani, Brasile in tes-
                                                                       ta), mentre questi paesi, dicevo, hanno iniziato ve-
                                                                       locemente a dotarsi di infrastrutture digitali e sono
   Figura 2 (http://www.internetworldstats.com/top25.htm)              diventati dei competitors a livello economico, l’Italia
                                                                       non solo non tiene il passo ma continua a restare
                                                                       indietro.
      In un momento storico, sociale ed economico
in cui le interazioni fra gli individui, a tutti i livelli, si
svolgono anche e molto spesso solo sul Web, la Sicilia                 5
                                                                        In generale sul digital divide v. Bonacini 2011a, pp. 20-23 e
appare decisamente indietro non solamente a livello                    pp. 28-33; sul digital divide anche in Sicilia v. Bonacini 2011c,
infrastrutturale, ovvero di diffusione e penetrazione                  pp. 30-45 e bibliografia relativa.
3                                                  Elisa Bonacini




       Per comprendere il ‘peso’ economico che                            Aidone-Morgantina, Grammichele, Ramacca,
avrebbe una diffusione di Internet adeguata alla                   Mineo possono sfruttare l’effetto turistico-economico
moderna e globale competizione (che è anche una                    del bandwagon (ovvero ‘trascinamento’), delle ‘so-
competizione culturale), vi segnalo le considerazio-               relle’ turisticamente più avvantaggiate come Piazza
ni, riportate da La Repubblica a fine settembre, di                Armerina e Caltagirone, ma non basta essere in rete
Francesco Sacco, economista bocconiano chiamato                    per credere di risolvere i problemi di un mancato o
a far parte del gruppo di indagine europea su ques-                ridotto incoming turistico.
ta anomalia italiana. Secondo i suoi calcoli, infatti,                    Non basta avere restituito la Venere a Morgan-
“è dimostrato che ogni 10 per cento di aumento di                  tina, facendola arrivare al Museo Archeologico di
penetrazione della banda larga, la ricchezza di un                 Aidone e sottraendola alla visione di milioni di visi-
paese in termini di Pil cresce dell’1 per cento. E ogni            tatori al Paul Getty Museum di Malibu. Sarebbe in-
mille nuovi utenti di banda larga si creano 80 nuovi               teressante conoscere i numeri dei visitatori dell’area
posti di lavoro”6 .                                                archeologica e del Museo dopo l’arrivo della Vene-
       Perché insistere tanto su Internet? Perché In-              re: è certamente impossibile ‘fare’ i numeri del Paul
ternet non è solo una serie di reti collegate fra loro             Getty, ma se non si riesce a trasformare la Venere in
che usano dei protocolli di comunicazione comuni,                  una effettiva attrattiva culturale e turistica per la sua
ma è innanzitutto “una rete di persone collegate at-               Morgantina, per i comuni che si stanno associando e
traverso i computer […] ed insieme una risorsa infor-              per tutto l’indotto locale, allora si avrà fallito ancora
mativa e un luogo di interazione culturale, sociale,               una volta e si sarà colpevoli, nel caso della Venere,
economica”7.                                                       della sottrazione al grande pubblico di un patrimo-
       Un’adeguata visibilità sul Web costituisce,                 nio culturale che, al di là delle polemiche su come
oggi, un fattore fondamentale di marketing per                     sia arrivato o meno oltreoceano, resta un patrimonio
qualsiasi azienda. Si devono necessariamente inclu-                mondiale comune dell’intera umanità.
dere nella categoria anche le istituzioni culturali che                   Liberiamoci dal mito che la Sicilia sia l’ombelico
devono comprendere il loro ruolo di imprese cul-                   del Mediterraneo se non addirittura del mondo, che
turali soprattutto quando vi sia un forte legame col               tutti in ogni parte del globo terrestre debbano essere
territorio. Esse, di conseguenza, devono ‘ragionare’               a conoscenza a priori del nostro patrimonio culturale,
in termini di marketing culturale e, quindi, anche di              che puntino ‘miratamente’ a venire in Sicilia sapendo
web marketing culturale poiché, com’è ampiamente                   con esattezza cosa visiteranno o meno. Non è affatto
ribadito dagli economisti della cultura, “in una pros-             così.
pettiva di crescita funzionale […] allo sviluppo locale,                  Il web è, ormai, per il turismo, una piattaforma
assume rilevanza strategica anche un approccio di                  fondamentale: i viaggi saranno sempre meno orga-
tipo multimediale”8.                                               nizzati con ‘pacchetti’ e si organizzeranno sempre di
       La costituzione del “Distretto Turistico Valoriz-           più in modalità ‘remota’, ovvero dietro lo schermo di
zazione della Venere di Morgantina” è, certamente,                 un qualsiasi dispositivo elettronico di connessione,
un’occasione da non perdere per rilanciare il ter-                 pc, tablet o smartphone che sia.
ritorio ma c’è il rischio ch’essa sia già un’occasio-                     Il web, come recentemente emerso dal report
ne perduta in partenza, se non si riesce ad avviare                del The Boston Consulting Group, è già la maggiore
un’accorta strategia corale di marketing culturale e               fonte di informazione per il turismo, con un ‘peso’
turistico che sia anche incentrata sul web marketing               sull’e-commerce italiano di quasi € 3,5 miliardi di
culturale, in grado di attivare tutte le potenzialità of-          fatturato (in crescita, rispetto al 2009, del 15%), di-
ferte oggi dai social media messi a disposizione del               venendo il settore on-line economicamente più ril-
Turismo 2.0.                                                       evante, seguito da informatica, elettronica di consu-
                                                                   mo, assicurazioni e abbigliamento9.
                                                                          Inoltre, secondo le statistiche culturali europee
6
   http://www.repubblica.it/cronaca/2011/09/22/news/inter-         pubblicate dall’Eurostat nel 2011, la principale mo-
net _sprecata-22040398/index.html?ref=search
7
  Calvo et alii 2003, p. 13.
8
  Musumeci 2005, p. 186.                                           9
                                                                       The Boston Consulting Group 2011, p. 12 e p. 28.
Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina      4


tivazione per i viaggiatori europei nella scelta di una                 rivo della Venere al Museo tra aprile e maggio del
vacanza è l’attrattività culturale, motivazione che è                   2011: un vero e proprio portale 2.0, ricco di infor-
seconda solo alla disponibilità di spesa10.                             mazioni e contributi multimediali…ma solo in italia-
       Questi sono dati che un’amministrazione pub-                     no e, aggiornato a subito dopo l’inaugurazione.
blica non deve più permettersi di ignorare.                                    Mi chiedo: è questo il modo di comunicare il
       Le istituzioni culturali devono quindi ri-pensarsi               nostro patrimonio? O è bastato ‘tagliare’ il nastro a
e farsi imprese culturali: si deve essere pronti a far                  dare la giusta visibilità al Museo e alla Venere?
arrivare l’informazione al potenziale turista nel mi-                          Un mese dopo la consegna all’editore del vo-
nor tempo possibile. L’informazione che non arriva è                    lume La visibilit@ sul web del patrimonio culturale
digitalmente inesistente o morta; l’informazione che                    siciliano è stato pubblicato il sito, finalmente uffi-
deve essere ricercata a lungo e con pazienza è prati-                   ciale, sulla Villa del Casale (che, quindi, non si tro-
camente invisibile. L’informazione non deve solo es-                    va analizzato nel volume): bene, mi sono detta, era
sere researcheable, cioè ricercabile, ma anche reada-                   ora! La meta archeologica fra le più visitate dell’isola
ble, cioè leggibile. E se si vuole allargare la potenziale              finalmente ha il suo sito istituzionale, www.villaro-
domanda turistica bisogna allargare linguisticamente                    manadelcasale.org! Ebbene, anche in questo caso le
l’offerta turistica e bisogna farlo con logica e criterio,              nostre istituzioni regionali così lungimiranti hanno
essendo consapevoli dell’evoluzione anche lingui-                       predisposto il sito esclusivamente in italiano.
stica della rete e degli internauti. Creare siti web o                         Ho provato quindi a cercare su Google le pa-
portali accessibili solo in italiano limita fortemente                  role Villa del Casale (sempre messo il caso che ci si
la potenziale domanda turistica: un turista sudame-                     trovi di fronte a un turista molto ben informato): il
ricano, dell’estremo oriente ma persino europeo,                        sito istituzionale è secondo, ma per primo appare
non avendo idea dell’esistenza di località come Mor-                    un ottimo blog (www.villadelcasale.it) accessibile
gantina o Occhiolà (ma spesso anche di Caltagirone,                     in 12 lingue oltre l’italiano e con visite virtuali tridi-
Piazza, Catania o Siracusa stesse) non esprimerà mai                    mensionali.
una domanda culturale su queste mete culturali e tu-                           Abbiamo parlato di accessibilità linguistica; va-
ristiche se quelle mete non hanno trovato il modo di                    lutiamo un attimo quali siano le lingue ‘parlate’ su
raggiungerlo.                                                           Internet:
       Prendiamo il caso del portale www.calatino-
sudsimeto.it, cui io stessa ho collaborato per alcuni
comuni: è ricco di informazioni culturali e turistiche,
ma a chi arrivano queste informazioni? Anzitutto l’ac-
cessibilità linguistica è prevista solo in italiano ma,
soprattutto, quale turista anche italiano - da Reggio
Calabria in su - leggendo il nome del portale tra i links
indicati in una ricerca indicizzata di Google capirebbe
che si tratta di un’area a vocazione turistico-culturale
siciliana vicino Catania, ricca di storia, cultura, enoga-
stronomia? Chi sa, fra la gente comune (e sono i più)
a parte quelli che vivono intorno alla Piana catane-
se o poco oltre, cosa sia il Simeto e cosa il Calatino?
Questo portale, fatto così, è una risorsa sprecata.
       Adesso, analizziamo rapidamente il portale
www.deadimorgantina.it, creato in occasione dell’ar-                      Figura 4 (http://www.internetworldstats.com/stats7.htm)


10
  Dovendo ridurre al massimo la propria willingness to pay (su
una percentuale del 62% che si troverebbe costretto a ridurre la
                                                                               ...noi ci ostiniamo a scrivere i nostri siti web in
spesa), in vacanza si rinunzia piuttosto a ristoranti (23%) e shop-     italiano, ma l’82,2% dell’utenza globale di Internet
ping (17%) piuttosto che alle attività culturali (9%) (Eurostat Cul-    che dovesse cercare Villa del Casale, ad esempio,
tural Statistics Pocketbook 2011, p. 163 e p. 193, figure 8.31).        farà riferimento ad un blog e non al sito ufficiale,
5                                                        Elisa Bonacini




che invece avrebbe l’obbligo morale e istituziona-                           Investendo sul settore culturale sarebbe pos-
le di fornire le informazioni storico-archeologiche                   sibile, infatti, avviare un processo virtuoso in grado
corrette! Non v’è dubbio che, se l’informazione                       di coinvolgere anche altri settori correlati ad esso in
turistico-culturale sulla Villa del Casale ‘arriva’ ve-               modo sinergico: infrastrutture, artigianato, industria
locemente tramite la piattaforma di Internet ad un                    ed altri servizi.
turista straniero, questo si deve all’attività di privati                    Sono già numerosi gli studi in grado di di-
che hanno realizzato siti multilingue, piuttosto che                  mostrare che laddove vi sia maggiore investimento
all’attività delle autorità regionali competenti.                     in cultura aumenta la qualità della vita, diminuisce
       Nell’analisi che ho condotto sulla visibilità del              la criminalità e di conseguenza cresce la capacità di
nostro patrimonio culturale sul Web, l’accessibilità                  attrarre investimenti. E’ questo, graficamente reso, il
linguistica oltre l’italiano appare quasi una rarità.                 circolo virtuoso della cultura:
       Si è evidenziata una generale incapacità, da
parte dei siti web di piccole realtà museali come dei
siti delle grandi istituzioni regionali, di coniugare la
loro attività in un unico core (o obiettivo strategico)
orientato alla comunicazione e alla valorizzazione
avanzata del proprio patrimonio.
       Non esiste un’efficiente complementarietà e
integrazione fra il sistema informativo museale si-
ciliano on-line, relativo specialmente a istituzioni
museali pubbliche (civiche, provinciali o regionali),
e quello specificamente ‘orientato’ e ‘settoriale’ di
tipo esclusivamente turistico culturale: vi è quindi
una grave carenza di forme di comunicazione avan-                                 Figura 5 (da Bain & Company 2009, p. 14)
zata integrata.
       Manca, inoltre, una vera programmazione isti-
tuzionale di promozione e comunicazione avanzata                             Un’idea delle ricadute economiche e sociali di
attraverso il Web che sappia sfruttare, attraverso                    un ‘sistema’ basato sull’investimento nella cultura è
reciproci collegamenti e rimandi, la possibilità for-                 fornito dallo schema in Figura 6.
nita dagli strumenti di comunicazione digitale di far                        A questo riguardo, sono significativi anche i ‘nu-
‘rimbalzare’ l’informazione da un network all’altro.                  meri’ presentati nello studio economico effettuato
       Mancano, e non ho alcun timore nel dirlo, an-                  dalla European House Ambrosetti sul turismo cultura-
che le figure competenti in web-cultural communi-                     le nell’ambito del progetto Florens 201013: “100 Euro
cation, ovvero in forme di comunicazione culturale
digitale.
       Mancano, soprattutto - e si tratta di carenze                  open up new ways in which both the economic and the cultural
croniche del sistema culturale italiano cui non si sot-               value yielded by the organisation can be presented to the fund-
                                                                      ing agencies and the public at large. If such new technologies
trae la Sicilia -, da un lato la consapevolezza intellet-
                                                                      enable the development of new revenue streams, the added
tuale a livello di istituzioni dell’effettivo potenziale              value of the technologies might be seen in an improvement in
economico della cultura (che risulta profondamente                    the organisation’s financial sustainability. More importantly,
inespresso)11, dall’altro l’adeguata cognizione delle                 the technological innovation might itself generate new forms
ulteriori potenzialità che l’applicazione delle nuove                 of cultural value, providing wholly new cultural experiences to
tecnologie può contribuire a creare sia cultural-                     consumers” (Bakhshi - Throsby 2011, p. 7).
mente che economicamente in termini di valore ag-
                                                                      13
                                                                         La manifestazione Florens 2010 è stata una vera e propria iniz-
giunto12.                                                             iativa di politica industriale da cui è sorta l’omonima fondazione.
                                                                      All’interno della kermesse, organizzata da Confindustria Firenze,
                                                                      Intesa SanPaolo, Banca Cassa di Risparmio di Firenze e Confed-
                                                                      erazione Nazionale Artigianato Piccola e Media Impresa Firenze
11
     Bonacini 2011c, pp. 1-2.                                         (col sostegno, fra gli altri, della Regione Toscana, della Provincia
12
     “New technologies applied by a cultural organisation may         e del Comune di Firenze), tra il 18 e il 20 novembre 2010 si è
Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina              6


                                                                        aspettative culturali dei potenziali turisti. Le scelte
                                                                        turistiche vincenti si connotano sempre più come
                                                                        pacchetti dove è possibile unire differenti aspetti ed
                                                                        esperienze. […] puntare solamente sulle città d’ar-
                                                                        te e sui luoghi ricchi di storia e cultura per attirare
                                                                        i turisti stranieri potrebbe non essere, in assoluto,
                                                                        la scelta vincente. Comporre un’offerta turistica in
                                                                        grado di far leva su differenti aspetti del territorio,
                                                                        come la tranquillità, le tradizioni enogastronomiche
                                                                        ecc. potrebbe consentire di cogliere maggiori op-
                                                                        portunità. […] ad esempio, poiché gli inglesi asso-
                                                                        ciano l’enogastronomia alla cultura in modo più che
                                                                        doppio rispetto a quello italiano, mentre dichiarano
                                                                        di preferire le città d’arte come meta per la vacanza
                                                                        ideale, in misura inferiore al 40% circa, unendo in
                                                                        un pacchetto turistico entrambe le offerte è possi-
                                                                        bile estrarre il massimo delle potenzialità dall’intero
                                                                        settore culturale che assume connotati, perimetri e
                                                                        caratteristiche differenti tra i vari Paesi”15.
                                                                               La cultura è, dunque, “un’industria che sta
                                                                        assumendo un peso crescente nelle economie
                                                                        contemporanee […] perché rappresenta, a tutti gli
                                                                        effetti, una risorsa fondamentale per una crescita
                                                                        economica sostenibile”16.
                                                                               Tornando, infine, alla diffusione di Internet e
                                                                        al ruolo che esso ha nella comunicazione culturale e
                Figura 6 (da Farina 2003, p. 72)
                                                                        turistica, l’arretratezza accumulata in questo campo
                                                                        dall’Italia e dalla Sicilia nello specifico, non consente
                                                                        al settore culturale di ‘girare’ sul web alla stessa ve-
di incremento di PIL nel settore culturale generano un
                                                                        locità e con la stessa qualità comunicativa degli altri
aumento di 249 Euro di PIL nel sistema economico, di
                                                                        paesi, nostri diretti competitors turistico-culturali.
cui 62 Euro nella sola industria manifatturiera”14.
                                                                        In questo modo, come ho evidenziato in un pre-
       Da tenere in considerazione, in una corretta
                                                                        cedente intervento al Museo Archeologico “Paolo
strategia di marketing turistico-culturale, sono, ad
esempio, gli studi condotti sulla ‘percezione’ del con-
cetto di ‘cultura’ fra le varie nazioni: secondo la Eu-
ropean House Ambrosetti il 34% degli italiani associa                   15
                                                                           Florens 2010, p. 180.
l’idea di ‘vacanza ideale’ a ‘città d’arte’, rivelandosi                16
                                                                            “Il contributo della cultura al benessere sociale […] si
particolarmente alta rispetto ad altri paesi: in Spagna                 esprime […] anche nell’orientare la società verso nuovi model-
la percentuale è di 25%, negli Usa e nel Regno Unito è                  li di uso del tempo e delle risorse. […] la cultura costituisce una
del 20%, in Francia del 14% e in Germania dell’8,5%.                    risorsa collettiva che contribuisce ad alimentare la creatività, a
       Questi dati non sono mere esercitazioni stati-                   stimolare l’innovazione e ad accrescere la qualità del capitale
                                                                        umano. Di queste fondamentali esternalità beneficiano molti
stiche ma dovrebbero aiutare a indirizzare corretta-                    settori dell’economia, in particolare quelli a più elevata inten-
mente le politiche culturali e ‘creative’ di una regione,               sità di conoscenza sui quali sempre più si basa la competitività
dal momento che: “la scelta di puntare sul turismo                      delle economie moderne. […] la cultura è in grado di mobili-
culturale richiede una attenta valutazione delle ‘reali’                tare risorse e competenze presenti nel territorio, rafforzando
                                                                        la creatività e le capacità di innovazione della popolazione e
                                                                        favorendo così l’evoluzione dei sistemi economici locali verso
svolto il Forum Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali.         un posizionamento competitivo sostenibile in un’economia
14
   Florens 2010, p. 3.                                                  aperta” (Dalla Torre 2009).
7                                                    Elisa Bonacini




Orsi” a Siracusa17 e nel volume appena edito, noi                 Bibliografia:
stiamo NEGANDO al nostro patrimonio di essere va-
lorizzato in modo avanzato.
       Chiudo il mio intervento - nella speranza che
                                                                  Bain & Company, Il turismo culturale in Italia. Sce-
questa mia pars destruens aiuti la vostra pars co-
                                                                            nario e potenzialità di sviluppo, Roma, 5
struens nella realizzazione del Distretto Turistico
                                                                            novembre 2009
della Venere di Morgantina - con le parole della
museologa Alessandra Mottola Molfino che, in una                  Bakhshi, H. - Throsby, D., ‘New technologies in cultur-
recente guida sui musei siciliani, lamentava la nos-                          al institutions: theory, evidence and poli-
tra tradizionale tendenza alla ‘negazione museale’ e                          cy implications’, in “International Journal
che mi piace citare proprio per la sua cruda verità:                          of Cultural policy”, 2011, pp. 1-18
       “Quelli che in Sicilia per me sono i ‘musei                Battaglia, L. - Santagostino, M. R., ‘Il marketing espe-
negati’ non si possono racchiudere in una categoria                            rienziale come strumento per lo sviluppo
ben definita. Non si tratta solo di musei colpevol-                            del mercato della cultura’, in “9th Inter-
mente chiusi, o che non hanno attività educativa e                             national Congress marketing Trends, Ven-
culturale pur essendo saltuariamente aperti; ma an-                            ice, January 21-23 2010”
che di musei da fare; di ‘musei diffusi’ da creare per
permettere la visita di chiese e monumenti semiab-                Bonacini, E. (a), Nuove tecnologie per la fruizione e la
bandonati; di musei mancanti, ovvero di nuovi mu-                             valorizzazione del patrimonio culturale,
sei che possono arricchire la vita culturale di una cit-                      Roma, 2011
tà; di musei necessari all’esposizione e alla fruizione           Bonacini, E. (b), ‘Potenzialità economiche della cul-
pubblica di meravigliosi patrimoni sepolti; di musei                          tura e v@lorizzazione negata in Sicilia’,
da rifare e riallestire perché ormai cadenti, brutti,                         paper presentato a “Un’altra Siracusa
venuti male, dimenticati”18.                                                  – Primo Incontro: Il ‘valore’ della cul-
       Bisogna che si sia consapevoli della duplice sfi-                      tura per il turismo”, Siracusa, Museo Ar-
da che aspetta tutte le istituzioni che voi rappresen-                        cheologico “Paolo Orsi”, 21 ottobre 2011
tate: “da una parte vi è la responsabilità di custodire,                      (http://unict.academia.edu/ElisaBon-
tutelare, promuovere e valorizzare le testimonianze                           acini/Papers/1082003/Potenzialita_eco-
di un passato di immenso valore, una ‘eredità’ da                             nomiche_della_cultura_e_v_at_lorizzazi-
cui apprendere e di cui la più ampia fascia di popo-                          one_negata_in_Sicilia)
lazione deve poter godere, secondo il concetto di
                                                                  Bonacini, E. (c), La visibilit@ sul web del patrimonio
‘heritage’; dall’altra vi è la necessità di far diventare
                                                                              culturale siciliano. Criticità e prospettive
questo settore un asset economico a tutti gli effetti,
                                                                              attraverso un survey on-line. Con Guida
integrato in una logica di marketing territoriale”19.
                                                                              multimediale ai musei siciliani sul web,
                                                                              Catania, 2011
                                                                  Calvo, M. - Ciotti, F. - Roncaglia, G. - Zela, M. A., In-
                                                                              ternet 2004. Manuale per l’uso della rete,
                                                                              Bari, 2003
                                                                  Dalla Torre, R., ‘Il valore economico della cultura in
                                                                              Europa’, in “Tafterjournal”, 12, marzo-
                                                                              aprile 2009 (http://www.tafterjournal.
                                                                              it/2009/04/14/il-valore-economico-del-
                                                                              la-cultura-in-europa/)
                                                                  Farina, S., ‘L’impatto economico e occupazionale della
17
   Bonacini 2011b.                                                              cultura: modelli teorici e best practice’, in
18
   Mottola Molfino 2010, p. 23.                                                 Federculture, Il settore cultura nei grandi
19
   Battaglia - Santagostino 2010, p. 3.                                         comuni italiani, 2003, pp. 70-79
Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina   8


Mottola Molfino, A., Viaggio nei musei siciliani. Gui-                             (http://opendatablog.ilsole24ore.com/
          da ai luoghi, protagonisti, prospettive,                                 wp-content/uploads/2011/06/2011_
          Palermo, 2010                                                            Ruling_ Companies_-_Sacco.pdf)
Musumeci, M., ‘Beni culturali e nuove professioni:                    The Boston Consulting Group Inc., Fattore Inter-
          il caso dei musei’, in Mignosa, A. - Rizzo,                           net - Come Internet sta trasformando
          I. (a cura di), Tutela e valorizzazione dei                           l’economia italiana, Milano, 2011
          beni culturali in Sicilia, Milano 2005, pp.                 The European House - Ambrosetti, Florens 2010,
          177-199                                                               L’economia dei beni culturali e ambien-
Publications Office of the European Union (edited                               tali. Una visione sistemica e integrata,
            by), Eurostat Cultural Statistics Pocket-                           2010
            book, Luxembourg, 2011                                    The McKinsey Global Institute & Company, Internet
Sacco, F., ‘Un’Agenda Digitale?’, conference at The Rul-                        matters: The Net’s sweeping impact on
             ing Companies, Milano, 25 maggio 2011                              growth, jobs and prosperity, May 2011

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Bonacini - Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del distretto turistico della venere di morgantina

  • 1. Elisa Bonacini - Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina
  • 2. 1 Elisa Bonacini Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina Ringrazio di cuore l’amica dott.ssa Laura Sa- Facciamo un attimo il punto della situazione. puppo, il Museo Civico di Ramacca e l’Associazione L’Italia si colloca tra i fanalini di coda rispetto Archeorama per avermi invitata in questa sede a agli altri paesi ad un livello talmente preoccupante da parlare del distretto turistico culturale della Venere rischiare l’inclusione in quello che altrove si è defini- di Morgantina. to Terzo Mondo Digitale, anche a causa della totale Il mio intervento, che avrà il sapore di una pars mancanza di una strategia digitale nazionale (Figura destruens in questo convegno, verterà su una pro- 1) che solo a parole è stata più volte promessa dal blematica ben precisa: il ruolo del Web e delle nuo- vecchio governo, in realtà decisamente poco interes- ve tecnologie per la comunicazione e valorizzazione sato - se non clamorosamente ostile - ad uno svilup- nell’ambito del turismo culturale e delle potenzialità po digitale del paese3. turistico-culturali ed economiche ancora inespresse del territorio. Da archeologa e studiosa del calatino, conosco bene il ‘valore’ di siti come Occhiolà a Grammichele, Paliké a Mineo, la Montagna a Ramacca, San Mauro a Caltagirone o la stessa città di Morgantina; ma è una consapevolezza che appartiene ad una ristret- ta ed intellettualistica èlite di persone che, troppo spesso, si è esclusivamente preoccupata di fornire solo una divulgazione scientifica di questi splendidi tesori, continuando un ‘dialogo’, magari internazio- nale ma comunque strettamente elitario, che non è riuscito finora ad incidere su una effettiva visibilità e valorizzazione di quel patrimonio che vada al di là di confini extracomunali. Figura 1 (da Sacco 2011, slide 3) Da esperta di comunicazione culturale ‘avan- zata’ - in un volume proprio in questi giorni in pro- mozione a cura della casa editrice Maimone su La La penetrazione di Internet in Italia, attestata visibilit@ sul web del patrimonio culturale sicilia- poco sopra il 50% della popolazione (Figura 2), contri- no1 - mi sono occupata di analizzare in che modo buisce tanto scarsamente in termini di P.I.L. europeo la Sicilia comunicasse le sue ricchezze culturali sul e mondiale e in termini di produttività economica Web: l’analisi che ne è scaturita è stata scoraggiante legata alla rete rispetto agli altri paesi4, da sollevare e, proprio per questo, ho già polemicamente parla- nel G8 di Parigi del maggio 2011 la questione ‘anoma- to di forme di valorizzazione negata del patrimonio lia Italia’. Se l’Italia è nelle ultime posizioni in quasi culturale siciliano2. tutte le classifiche al riguardo, la Sicilia è il fanalino di coda dell’Italia. 1 Bonacini 2011c. 3 Bonacini 2011b, pp. 7-10. 2 Bonacini 2011b. 4 McKinsey 2011, p. 15, exibit 4.
  • 3. Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina 2 tra la popolazione della banda larga e dei dispositivi per la connessione, ma soprattutto per il digital di- vide, ovvero per quelle forme di disuguaglianza do- vute al livello di alfabetizzazione digitale che costi- tuiscono il più problematico gap socio-economico contemporaneo tra aree geografiche (con un Nord e un Sud informativo), tra fasce sociali, economiche, generazionali o, persino, fra uomini e donne5. Questa, ad esempio, è la penetrazione di In- ternet a livello regionale: Figura 3 (da The Boston Consulting Group 2011, p. 36, fig. 13) Tutto ciò accade nonostante gli sforzi decennali delle politiche comunitarie europee ad una diffusa digitalizzazione in ogni settore, soprattutto in quello culturale ed educativo, e nonostante vengano ormai riconosciuti il valore della banda larga e quello cor- relato della diffusione di Internet in termini econo- mici ed occupazionali per l’intera società europea. Mentre, tuttavia, gli altri paesi, anche quel- li post-comunisti più arretrati in Europa e quelli tradizionalmente considerati più terzo che secondo mondo (penso ai paesi sudamericani, Brasile in tes- ta), mentre questi paesi, dicevo, hanno iniziato ve- locemente a dotarsi di infrastrutture digitali e sono Figura 2 (http://www.internetworldstats.com/top25.htm) diventati dei competitors a livello economico, l’Italia non solo non tiene il passo ma continua a restare indietro. In un momento storico, sociale ed economico in cui le interazioni fra gli individui, a tutti i livelli, si svolgono anche e molto spesso solo sul Web, la Sicilia 5 In generale sul digital divide v. Bonacini 2011a, pp. 20-23 e appare decisamente indietro non solamente a livello pp. 28-33; sul digital divide anche in Sicilia v. Bonacini 2011c, infrastrutturale, ovvero di diffusione e penetrazione pp. 30-45 e bibliografia relativa.
  • 4. 3 Elisa Bonacini Per comprendere il ‘peso’ economico che Aidone-Morgantina, Grammichele, Ramacca, avrebbe una diffusione di Internet adeguata alla Mineo possono sfruttare l’effetto turistico-economico moderna e globale competizione (che è anche una del bandwagon (ovvero ‘trascinamento’), delle ‘so- competizione culturale), vi segnalo le considerazio- relle’ turisticamente più avvantaggiate come Piazza ni, riportate da La Repubblica a fine settembre, di Armerina e Caltagirone, ma non basta essere in rete Francesco Sacco, economista bocconiano chiamato per credere di risolvere i problemi di un mancato o a far parte del gruppo di indagine europea su ques- ridotto incoming turistico. ta anomalia italiana. Secondo i suoi calcoli, infatti, Non basta avere restituito la Venere a Morgan- “è dimostrato che ogni 10 per cento di aumento di tina, facendola arrivare al Museo Archeologico di penetrazione della banda larga, la ricchezza di un Aidone e sottraendola alla visione di milioni di visi- paese in termini di Pil cresce dell’1 per cento. E ogni tatori al Paul Getty Museum di Malibu. Sarebbe in- mille nuovi utenti di banda larga si creano 80 nuovi teressante conoscere i numeri dei visitatori dell’area posti di lavoro”6 . archeologica e del Museo dopo l’arrivo della Vene- Perché insistere tanto su Internet? Perché In- re: è certamente impossibile ‘fare’ i numeri del Paul ternet non è solo una serie di reti collegate fra loro Getty, ma se non si riesce a trasformare la Venere in che usano dei protocolli di comunicazione comuni, una effettiva attrattiva culturale e turistica per la sua ma è innanzitutto “una rete di persone collegate at- Morgantina, per i comuni che si stanno associando e traverso i computer […] ed insieme una risorsa infor- per tutto l’indotto locale, allora si avrà fallito ancora mativa e un luogo di interazione culturale, sociale, una volta e si sarà colpevoli, nel caso della Venere, economica”7. della sottrazione al grande pubblico di un patrimo- Un’adeguata visibilità sul Web costituisce, nio culturale che, al di là delle polemiche su come oggi, un fattore fondamentale di marketing per sia arrivato o meno oltreoceano, resta un patrimonio qualsiasi azienda. Si devono necessariamente inclu- mondiale comune dell’intera umanità. dere nella categoria anche le istituzioni culturali che Liberiamoci dal mito che la Sicilia sia l’ombelico devono comprendere il loro ruolo di imprese cul- del Mediterraneo se non addirittura del mondo, che turali soprattutto quando vi sia un forte legame col tutti in ogni parte del globo terrestre debbano essere territorio. Esse, di conseguenza, devono ‘ragionare’ a conoscenza a priori del nostro patrimonio culturale, in termini di marketing culturale e, quindi, anche di che puntino ‘miratamente’ a venire in Sicilia sapendo web marketing culturale poiché, com’è ampiamente con esattezza cosa visiteranno o meno. Non è affatto ribadito dagli economisti della cultura, “in una pros- così. pettiva di crescita funzionale […] allo sviluppo locale, Il web è, ormai, per il turismo, una piattaforma assume rilevanza strategica anche un approccio di fondamentale: i viaggi saranno sempre meno orga- tipo multimediale”8. nizzati con ‘pacchetti’ e si organizzeranno sempre di La costituzione del “Distretto Turistico Valoriz- più in modalità ‘remota’, ovvero dietro lo schermo di zazione della Venere di Morgantina” è, certamente, un qualsiasi dispositivo elettronico di connessione, un’occasione da non perdere per rilanciare il ter- pc, tablet o smartphone che sia. ritorio ma c’è il rischio ch’essa sia già un’occasio- Il web, come recentemente emerso dal report ne perduta in partenza, se non si riesce ad avviare del The Boston Consulting Group, è già la maggiore un’accorta strategia corale di marketing culturale e fonte di informazione per il turismo, con un ‘peso’ turistico che sia anche incentrata sul web marketing sull’e-commerce italiano di quasi € 3,5 miliardi di culturale, in grado di attivare tutte le potenzialità of- fatturato (in crescita, rispetto al 2009, del 15%), di- ferte oggi dai social media messi a disposizione del venendo il settore on-line economicamente più ril- Turismo 2.0. evante, seguito da informatica, elettronica di consu- mo, assicurazioni e abbigliamento9. Inoltre, secondo le statistiche culturali europee 6 http://www.repubblica.it/cronaca/2011/09/22/news/inter- pubblicate dall’Eurostat nel 2011, la principale mo- net _sprecata-22040398/index.html?ref=search 7 Calvo et alii 2003, p. 13. 8 Musumeci 2005, p. 186. 9 The Boston Consulting Group 2011, p. 12 e p. 28.
  • 5. Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina 4 tivazione per i viaggiatori europei nella scelta di una rivo della Venere al Museo tra aprile e maggio del vacanza è l’attrattività culturale, motivazione che è 2011: un vero e proprio portale 2.0, ricco di infor- seconda solo alla disponibilità di spesa10. mazioni e contributi multimediali…ma solo in italia- Questi sono dati che un’amministrazione pub- no e, aggiornato a subito dopo l’inaugurazione. blica non deve più permettersi di ignorare. Mi chiedo: è questo il modo di comunicare il Le istituzioni culturali devono quindi ri-pensarsi nostro patrimonio? O è bastato ‘tagliare’ il nastro a e farsi imprese culturali: si deve essere pronti a far dare la giusta visibilità al Museo e alla Venere? arrivare l’informazione al potenziale turista nel mi- Un mese dopo la consegna all’editore del vo- nor tempo possibile. L’informazione che non arriva è lume La visibilit@ sul web del patrimonio culturale digitalmente inesistente o morta; l’informazione che siciliano è stato pubblicato il sito, finalmente uffi- deve essere ricercata a lungo e con pazienza è prati- ciale, sulla Villa del Casale (che, quindi, non si tro- camente invisibile. L’informazione non deve solo es- va analizzato nel volume): bene, mi sono detta, era sere researcheable, cioè ricercabile, ma anche reada- ora! La meta archeologica fra le più visitate dell’isola ble, cioè leggibile. E se si vuole allargare la potenziale finalmente ha il suo sito istituzionale, www.villaro- domanda turistica bisogna allargare linguisticamente manadelcasale.org! Ebbene, anche in questo caso le l’offerta turistica e bisogna farlo con logica e criterio, nostre istituzioni regionali così lungimiranti hanno essendo consapevoli dell’evoluzione anche lingui- predisposto il sito esclusivamente in italiano. stica della rete e degli internauti. Creare siti web o Ho provato quindi a cercare su Google le pa- portali accessibili solo in italiano limita fortemente role Villa del Casale (sempre messo il caso che ci si la potenziale domanda turistica: un turista sudame- trovi di fronte a un turista molto ben informato): il ricano, dell’estremo oriente ma persino europeo, sito istituzionale è secondo, ma per primo appare non avendo idea dell’esistenza di località come Mor- un ottimo blog (www.villadelcasale.it) accessibile gantina o Occhiolà (ma spesso anche di Caltagirone, in 12 lingue oltre l’italiano e con visite virtuali tridi- Piazza, Catania o Siracusa stesse) non esprimerà mai mensionali. una domanda culturale su queste mete culturali e tu- Abbiamo parlato di accessibilità linguistica; va- ristiche se quelle mete non hanno trovato il modo di lutiamo un attimo quali siano le lingue ‘parlate’ su raggiungerlo. Internet: Prendiamo il caso del portale www.calatino- sudsimeto.it, cui io stessa ho collaborato per alcuni comuni: è ricco di informazioni culturali e turistiche, ma a chi arrivano queste informazioni? Anzitutto l’ac- cessibilità linguistica è prevista solo in italiano ma, soprattutto, quale turista anche italiano - da Reggio Calabria in su - leggendo il nome del portale tra i links indicati in una ricerca indicizzata di Google capirebbe che si tratta di un’area a vocazione turistico-culturale siciliana vicino Catania, ricca di storia, cultura, enoga- stronomia? Chi sa, fra la gente comune (e sono i più) a parte quelli che vivono intorno alla Piana catane- se o poco oltre, cosa sia il Simeto e cosa il Calatino? Questo portale, fatto così, è una risorsa sprecata. Adesso, analizziamo rapidamente il portale www.deadimorgantina.it, creato in occasione dell’ar- Figura 4 (http://www.internetworldstats.com/stats7.htm) 10 Dovendo ridurre al massimo la propria willingness to pay (su una percentuale del 62% che si troverebbe costretto a ridurre la ...noi ci ostiniamo a scrivere i nostri siti web in spesa), in vacanza si rinunzia piuttosto a ristoranti (23%) e shop- italiano, ma l’82,2% dell’utenza globale di Internet ping (17%) piuttosto che alle attività culturali (9%) (Eurostat Cul- che dovesse cercare Villa del Casale, ad esempio, tural Statistics Pocketbook 2011, p. 163 e p. 193, figure 8.31). farà riferimento ad un blog e non al sito ufficiale,
  • 6. 5 Elisa Bonacini che invece avrebbe l’obbligo morale e istituziona- Investendo sul settore culturale sarebbe pos- le di fornire le informazioni storico-archeologiche sibile, infatti, avviare un processo virtuoso in grado corrette! Non v’è dubbio che, se l’informazione di coinvolgere anche altri settori correlati ad esso in turistico-culturale sulla Villa del Casale ‘arriva’ ve- modo sinergico: infrastrutture, artigianato, industria locemente tramite la piattaforma di Internet ad un ed altri servizi. turista straniero, questo si deve all’attività di privati Sono già numerosi gli studi in grado di di- che hanno realizzato siti multilingue, piuttosto che mostrare che laddove vi sia maggiore investimento all’attività delle autorità regionali competenti. in cultura aumenta la qualità della vita, diminuisce Nell’analisi che ho condotto sulla visibilità del la criminalità e di conseguenza cresce la capacità di nostro patrimonio culturale sul Web, l’accessibilità attrarre investimenti. E’ questo, graficamente reso, il linguistica oltre l’italiano appare quasi una rarità. circolo virtuoso della cultura: Si è evidenziata una generale incapacità, da parte dei siti web di piccole realtà museali come dei siti delle grandi istituzioni regionali, di coniugare la loro attività in un unico core (o obiettivo strategico) orientato alla comunicazione e alla valorizzazione avanzata del proprio patrimonio. Non esiste un’efficiente complementarietà e integrazione fra il sistema informativo museale si- ciliano on-line, relativo specialmente a istituzioni museali pubbliche (civiche, provinciali o regionali), e quello specificamente ‘orientato’ e ‘settoriale’ di tipo esclusivamente turistico culturale: vi è quindi una grave carenza di forme di comunicazione avan- Figura 5 (da Bain & Company 2009, p. 14) zata integrata. Manca, inoltre, una vera programmazione isti- tuzionale di promozione e comunicazione avanzata Un’idea delle ricadute economiche e sociali di attraverso il Web che sappia sfruttare, attraverso un ‘sistema’ basato sull’investimento nella cultura è reciproci collegamenti e rimandi, la possibilità for- fornito dallo schema in Figura 6. nita dagli strumenti di comunicazione digitale di far A questo riguardo, sono significativi anche i ‘nu- ‘rimbalzare’ l’informazione da un network all’altro. meri’ presentati nello studio economico effettuato Mancano, e non ho alcun timore nel dirlo, an- dalla European House Ambrosetti sul turismo cultura- che le figure competenti in web-cultural communi- le nell’ambito del progetto Florens 201013: “100 Euro cation, ovvero in forme di comunicazione culturale digitale. Mancano, soprattutto - e si tratta di carenze open up new ways in which both the economic and the cultural croniche del sistema culturale italiano cui non si sot- value yielded by the organisation can be presented to the fund- ing agencies and the public at large. If such new technologies trae la Sicilia -, da un lato la consapevolezza intellet- enable the development of new revenue streams, the added tuale a livello di istituzioni dell’effettivo potenziale value of the technologies might be seen in an improvement in economico della cultura (che risulta profondamente the organisation’s financial sustainability. More importantly, inespresso)11, dall’altro l’adeguata cognizione delle the technological innovation might itself generate new forms ulteriori potenzialità che l’applicazione delle nuove of cultural value, providing wholly new cultural experiences to tecnologie può contribuire a creare sia cultural- consumers” (Bakhshi - Throsby 2011, p. 7). mente che economicamente in termini di valore ag- 13 La manifestazione Florens 2010 è stata una vera e propria iniz- giunto12. iativa di politica industriale da cui è sorta l’omonima fondazione. All’interno della kermesse, organizzata da Confindustria Firenze, Intesa SanPaolo, Banca Cassa di Risparmio di Firenze e Confed- erazione Nazionale Artigianato Piccola e Media Impresa Firenze 11 Bonacini 2011c, pp. 1-2. (col sostegno, fra gli altri, della Regione Toscana, della Provincia 12 “New technologies applied by a cultural organisation may e del Comune di Firenze), tra il 18 e il 20 novembre 2010 si è
  • 7. Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina 6 aspettative culturali dei potenziali turisti. Le scelte turistiche vincenti si connotano sempre più come pacchetti dove è possibile unire differenti aspetti ed esperienze. […] puntare solamente sulle città d’ar- te e sui luoghi ricchi di storia e cultura per attirare i turisti stranieri potrebbe non essere, in assoluto, la scelta vincente. Comporre un’offerta turistica in grado di far leva su differenti aspetti del territorio, come la tranquillità, le tradizioni enogastronomiche ecc. potrebbe consentire di cogliere maggiori op- portunità. […] ad esempio, poiché gli inglesi asso- ciano l’enogastronomia alla cultura in modo più che doppio rispetto a quello italiano, mentre dichiarano di preferire le città d’arte come meta per la vacanza ideale, in misura inferiore al 40% circa, unendo in un pacchetto turistico entrambe le offerte è possi- bile estrarre il massimo delle potenzialità dall’intero settore culturale che assume connotati, perimetri e caratteristiche differenti tra i vari Paesi”15. La cultura è, dunque, “un’industria che sta assumendo un peso crescente nelle economie contemporanee […] perché rappresenta, a tutti gli effetti, una risorsa fondamentale per una crescita economica sostenibile”16. Tornando, infine, alla diffusione di Internet e al ruolo che esso ha nella comunicazione culturale e Figura 6 (da Farina 2003, p. 72) turistica, l’arretratezza accumulata in questo campo dall’Italia e dalla Sicilia nello specifico, non consente al settore culturale di ‘girare’ sul web alla stessa ve- di incremento di PIL nel settore culturale generano un locità e con la stessa qualità comunicativa degli altri aumento di 249 Euro di PIL nel sistema economico, di paesi, nostri diretti competitors turistico-culturali. cui 62 Euro nella sola industria manifatturiera”14. In questo modo, come ho evidenziato in un pre- Da tenere in considerazione, in una corretta cedente intervento al Museo Archeologico “Paolo strategia di marketing turistico-culturale, sono, ad esempio, gli studi condotti sulla ‘percezione’ del con- cetto di ‘cultura’ fra le varie nazioni: secondo la Eu- ropean House Ambrosetti il 34% degli italiani associa 15 Florens 2010, p. 180. l’idea di ‘vacanza ideale’ a ‘città d’arte’, rivelandosi 16 “Il contributo della cultura al benessere sociale […] si particolarmente alta rispetto ad altri paesi: in Spagna esprime […] anche nell’orientare la società verso nuovi model- la percentuale è di 25%, negli Usa e nel Regno Unito è li di uso del tempo e delle risorse. […] la cultura costituisce una del 20%, in Francia del 14% e in Germania dell’8,5%. risorsa collettiva che contribuisce ad alimentare la creatività, a Questi dati non sono mere esercitazioni stati- stimolare l’innovazione e ad accrescere la qualità del capitale umano. Di queste fondamentali esternalità beneficiano molti stiche ma dovrebbero aiutare a indirizzare corretta- settori dell’economia, in particolare quelli a più elevata inten- mente le politiche culturali e ‘creative’ di una regione, sità di conoscenza sui quali sempre più si basa la competitività dal momento che: “la scelta di puntare sul turismo delle economie moderne. […] la cultura è in grado di mobili- culturale richiede una attenta valutazione delle ‘reali’ tare risorse e competenze presenti nel territorio, rafforzando la creatività e le capacità di innovazione della popolazione e favorendo così l’evoluzione dei sistemi economici locali verso svolto il Forum Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali. un posizionamento competitivo sostenibile in un’economia 14 Florens 2010, p. 3. aperta” (Dalla Torre 2009).
  • 8. 7 Elisa Bonacini Orsi” a Siracusa17 e nel volume appena edito, noi Bibliografia: stiamo NEGANDO al nostro patrimonio di essere va- lorizzato in modo avanzato. Chiudo il mio intervento - nella speranza che Bain & Company, Il turismo culturale in Italia. Sce- questa mia pars destruens aiuti la vostra pars co- nario e potenzialità di sviluppo, Roma, 5 struens nella realizzazione del Distretto Turistico novembre 2009 della Venere di Morgantina - con le parole della museologa Alessandra Mottola Molfino che, in una Bakhshi, H. - Throsby, D., ‘New technologies in cultur- recente guida sui musei siciliani, lamentava la nos- al institutions: theory, evidence and poli- tra tradizionale tendenza alla ‘negazione museale’ e cy implications’, in “International Journal che mi piace citare proprio per la sua cruda verità: of Cultural policy”, 2011, pp. 1-18 “Quelli che in Sicilia per me sono i ‘musei Battaglia, L. - Santagostino, M. R., ‘Il marketing espe- negati’ non si possono racchiudere in una categoria rienziale come strumento per lo sviluppo ben definita. Non si tratta solo di musei colpevol- del mercato della cultura’, in “9th Inter- mente chiusi, o che non hanno attività educativa e national Congress marketing Trends, Ven- culturale pur essendo saltuariamente aperti; ma an- ice, January 21-23 2010” che di musei da fare; di ‘musei diffusi’ da creare per permettere la visita di chiese e monumenti semiab- Bonacini, E. (a), Nuove tecnologie per la fruizione e la bandonati; di musei mancanti, ovvero di nuovi mu- valorizzazione del patrimonio culturale, sei che possono arricchire la vita culturale di una cit- Roma, 2011 tà; di musei necessari all’esposizione e alla fruizione Bonacini, E. (b), ‘Potenzialità economiche della cul- pubblica di meravigliosi patrimoni sepolti; di musei tura e v@lorizzazione negata in Sicilia’, da rifare e riallestire perché ormai cadenti, brutti, paper presentato a “Un’altra Siracusa venuti male, dimenticati”18. – Primo Incontro: Il ‘valore’ della cul- Bisogna che si sia consapevoli della duplice sfi- tura per il turismo”, Siracusa, Museo Ar- da che aspetta tutte le istituzioni che voi rappresen- cheologico “Paolo Orsi”, 21 ottobre 2011 tate: “da una parte vi è la responsabilità di custodire, (http://unict.academia.edu/ElisaBon- tutelare, promuovere e valorizzare le testimonianze acini/Papers/1082003/Potenzialita_eco- di un passato di immenso valore, una ‘eredità’ da nomiche_della_cultura_e_v_at_lorizzazi- cui apprendere e di cui la più ampia fascia di popo- one_negata_in_Sicilia) lazione deve poter godere, secondo il concetto di Bonacini, E. (c), La visibilit@ sul web del patrimonio ‘heritage’; dall’altra vi è la necessità di far diventare culturale siciliano. Criticità e prospettive questo settore un asset economico a tutti gli effetti, attraverso un survey on-line. Con Guida integrato in una logica di marketing territoriale”19. multimediale ai musei siciliani sul web, Catania, 2011 Calvo, M. - Ciotti, F. - Roncaglia, G. - Zela, M. A., In- ternet 2004. Manuale per l’uso della rete, Bari, 2003 Dalla Torre, R., ‘Il valore economico della cultura in Europa’, in “Tafterjournal”, 12, marzo- aprile 2009 (http://www.tafterjournal. it/2009/04/14/il-valore-economico-del- la-cultura-in-europa/) Farina, S., ‘L’impatto economico e occupazionale della 17 Bonacini 2011b. cultura: modelli teorici e best practice’, in 18 Mottola Molfino 2010, p. 23. Federculture, Il settore cultura nei grandi 19 Battaglia - Santagostino 2010, p. 3. comuni italiani, 2003, pp. 70-79
  • 9. Il turismo culturale 2.0 per uno sviluppo socio-economico del Distretto Turistico della Venere di Morgantina 8 Mottola Molfino, A., Viaggio nei musei siciliani. Gui- (http://opendatablog.ilsole24ore.com/ da ai luoghi, protagonisti, prospettive, wp-content/uploads/2011/06/2011_ Palermo, 2010 Ruling_ Companies_-_Sacco.pdf) Musumeci, M., ‘Beni culturali e nuove professioni: The Boston Consulting Group Inc., Fattore Inter- il caso dei musei’, in Mignosa, A. - Rizzo, net - Come Internet sta trasformando I. (a cura di), Tutela e valorizzazione dei l’economia italiana, Milano, 2011 beni culturali in Sicilia, Milano 2005, pp. The European House - Ambrosetti, Florens 2010, 177-199 L’economia dei beni culturali e ambien- Publications Office of the European Union (edited tali. Una visione sistemica e integrata, by), Eurostat Cultural Statistics Pocket- 2010 book, Luxembourg, 2011 The McKinsey Global Institute & Company, Internet Sacco, F., ‘Un’Agenda Digitale?’, conference at The Rul- matters: The Net’s sweeping impact on ing Companies, Milano, 25 maggio 2011 growth, jobs and prosperity, May 2011