Roberto Marsicano presenta "Il Marketing oggi, anche (e soprattutto?) sulla rete" al convegno di "Obiettivo 50", del 6 maggio 2014, "PMI: essere digitali o... non essere La comunicazione digitale: moda o necessità? Costo o investimento?"
Perchè vendere servizi di valore - KeyCode Meeting 2012 - prof. Covassi
Il Marketing oggi anche (e soprattutto?) sulla rete. Roberto Marsicano a Obiettivo 50 milano 6 maggio 2014
1. Il Marketing oggi
anche (e soprattutto?) sulla rete
Roberto Marsicano
Partner Digital Vizir
PMI: essere digitali o... non essere
Milano, 6 maggio 2014
@
2. Silvina Dell’Isola Urdiales
SM Manager, Traduttrixe, Web Writer, Docente
Unige
Roberto Marsicano
Marketing, Communication & PR Manager,
Digital or Nothing
3. Cosa facciamo
Consulenza e Formazione sul mondo digitale
• Digital or Nothing (corso base
• Corsi verticali
– Content Marketing
– Social Media Management
– Fashion & Digital
– Digital for Tourism
– Digital PR Management
– Multicultural Business Communication
12. • 160 mila utenti registrati da tutto il mondo
• 23 mila hanno completato il corso
• Nessuno degli studenti del campus era nei top 100
MOOC Massive Online Open Courses
17. Marketing al tempo della rivoluzione
• Real time (24/7/365)
• Dell’Ascolto
• Bidirezionale
• Social
• Trasparente
• Interattivo
• Globale e Multiculturale
• Technological based
18. MARKETING 1.0 vs MARKETING 2.0
Marketing 1.0:
• Visione prodotto-centrica
• Verticale/unidirezionale: dall’azienda al cliente
• Ricerca del Profitto
Marketing 2.0:
• Consumatore al centro
• Comunicazione bidirezionale
• Offerta di Valore
19. IL MERCATO È IL MONDO
Marketing 2.0
• Può essere tutto il mondo
• Può subire aggressioni da tutto il mondo
• Con la rete tutto diventa trasparente
• Comportamenti scorretti evidenziati subito
• Puniti dalle community
• Propagati in poche ore
21. E c’è sempre qualcuno connesso che:
• potrebbe parlare di noi
• inoltra ad altri quello che ci riguarda
• commenta quello che pubblichiamo
• cerca di noi su Google e sui Social Network
• legge il nostro website, blog, FB, LinkedIn
• può diventare un nostro cliente/fornitore
• può distruggere la nostra reputazione
22. Beta perpetuo
• Confronto continuo con gli Stakeholder
• Correzione continua degli errori
• Richieste continue dal mercato
• Miglioramento continuo
• Kaizen
23. • Vede tutto e sa tutto
• Trasparenza di prezzi e condizioni
• Consumatore più informato
• Rendergli facile l’acquisto
• Ha una scelta maggiore
• Favorisce il valore della marca
• Permette di entrare in altri mercati
• Esperienza di vendita seamless
• In negozio, online e mobile
• Consulta online compra in negozio
• Va in negozio, compra online
• Consistenza di informazioni
• Zero, First and Second Momenth Of Truth
• ZMOT sul web per saperne di piu’
• FMOT davanti allo scaffale
• SMOT acquisto fatto: soddisfatti? Feedback
NUOVO CONSUMATORE, EMPOWERED
24. IBM Global CMO Survey
E la situazione è peggiorata:
• Nel 2011, il 71% dei CMO si sentiva impreparato all’esplosione dei dati
• Oggi, è l’82% che non si sente all’altezza
• 2/3 dei CMO dicono di non essere in grado di gestire i Social Media
25. Clive Sirkin, CMO Kimeberley-Clark
"Noi non pensiamo in termini di marketing digitale,
pensiamo in termini di marketing in un mondo digitale".
Il ruolo del marketing cambia e in un mondo digitale meglio
sarebbe avere tecnologi del marketing, con una grossa
conoscenza digitale e attenzione per la tecnologia,
accoppiate con solide basi sui fondamenti di marketing.
Perché, anche nel mondo digitale, i fondamenti del marketing
non cambiano, ma la questione è come sono attivati.
Occorre sposare la comprensione delle tecnologie più
innovative con quelle del marketing
28. Nel mondo on-line attrarre clienti è semplice:
information, information, information
Scrivere bene, perché
29. “Gi utenti visitano un sito web per il contenuto ...
tutto il resto è solo scenografia"
Jakob Nielsen
30. Strategia DV per una presenza digitale
• Website + Blog/News
• Linkedin (soprattutto nei gruppi)
• SN Generici: FB,TW, YT, G+
• SN Verticali
31. Obiettivi
• Brand awareness
• Lead generation
• Aumentare le vendite, ma…
…la vendita non dev’essere
il primo obiettivo della strategia
32. COSA PUBBLICARE?
Contenuto Utile
• Dati che incollano l’utente sul sito (sticky)
• Contenuto che spinge a condividere
• Che esalta il marchio (brand awareness)
RM: PIU’ CHE QUESTA SLIDE, AGGANCEREI LA NOSTRA OFFERTA CON LA NOSTRA TAGLINE ‘DIGITAL OR NOTHING’, per fare un collegamento ideale con il titolo del tuo intervento
Nel pie di pagina, dovresti mettere FISSO il sito e il twitter DV e volendo se puoi l’hashtag #Dvizir
Ha una ragione, a voce ti spiego perche’.
L’AI è matura
Il MOOC è un cambio di paradigma che nasce dalla rete
http://blog.postcodeanywhere.co.uk/index.php/why-the-digital-revolution-shows-no-sign-of-slowing-2014/
Why the digital revolution shows no sign of slowing 2014
24th Jan 2014 | Guy Mucklow | Marketing
Last week the latest IPA Bellwether report for Q4 2013 found that budgets across advertising, marketing and digital had been raised for a fifth quarter in a row in the final three months of 2013.Online channels once again saw budgets increased by more than any other category while traditional marketing and advertising spend has continued to suffer. Marketing budgets were heavily slashed during the recession as companies looked to cut costs, however, the survey’s findings indicate a brighter future for the digital sector in particular.
I’m sure the continued success of digital comes as no great surprise to anybody, given how the web has revolutionised how we sell to and support our customers over the last few years. Alongside this growth, there has also been a surge in demand for analytical tools to try and make sense of the increasing volume of information as well as to support and learn from these interactions. However, we have only just scratched the surface. Many businesses may have the basic tools in place to cover email analytics, website behaviour and so on, however, this is largely the extent of it.
Looking ahead
What many of these businesses are ignoring are the 95% plus of the “behind the scenes” interactions which now take place between them and their customers – partly because there are few commercial solutions available but also because they are swamped with information and don’t know where to start.
This is where we feel that we will see major changes in the digital space in 2014 and beyond.
The next few years will see digital technology move into a mainstream environment where more affordable solutions which are able to learn, adapt and automate responses to particular behaviours, will become the norm. In short we’re all going to become more self-service orientated. Driven partly by customer demand to work how they want and when they want to and partly by an overwhelming need for businesses to become a lot more efficient at what they do. And unlike in the past where the difference between a human and automated response may have been obvious, the future with technology will be different as the replies and prompts that we receive as customers will be far more sensitive to our individual needs knowing not only how we might be expect to react but also how our peers might behave too.
The potential for making sense of the business data mountain and for streamlining and automating many basic businesses processes to deliver a better results more efficiently than current manual methods, is huge.
It’s where we see our future and where those businesses that can effectively learn to mine their data to create richer customer experience will strike gold.
Trasforma i consumatori in dipendenti
Fonte: http://www.conversity.be/
45% dei datori di lavori guarda i profili dei candidati potenziali su linkedin
24% dei datori di lavori dice che ha fatto un assunzione dopo aver visto un profilo
33% dei datori di lavoro ha deciso di non assumere dopo aver visto un profilo nei social network
26% dei college usano le ricerche online per valutare i candidati
Ascolto => Non panel
Tecnologico => analitico
Il marketing di prodotto ha connotazione verticale (unidirezionale dall’azienda al cliente), di supporto alla produzione, al fine di generare la domanda dei prodotti secondo un modello orientato a un beneficio atteso di tipo tattico, che prende in considerazione esclusivamente l’interdipendenza tra i prodotti presenti sul mercato in un determinato momento. Questo approccio tradizionale vede come leve operative principali le 4 P: prodotto, prezzo, promozione, punti vendita.
Negli anni 70 dopo la crisi petrolifera. L’attenzione ai bisogni espliciti del cliente è diventata prioritaria rispetto alle mere funzionalità dei prodotti e contestualmente il modello operativo delle 4P è stato subordinato al modello STP: segmentazione, targeting e posizionamento. Al product marketing si affianca il customer marketing (2.0 da non confondere con il web 2.0) e oltre all’interdipendenza dell’offerta di prodotti fungibili presenti sul mercato in un dato momento, chi si occupa di marketing deve prendere in considerazione l’interdipendenza basata sui binomi funzionalità-bisogni espliciti dei consumatori in un’ottica di maggiore sostenibilità nel tempo, quantomeno nel medio termine e quindi alla ricerca di benefici attesi di tipo strategico.
Con l’avvento dei personal computer e di internet, il marketing 2.0 è cambiato per riflettere i cambiamenti dell’ambiente di business che questa ondata tecnologica andava portando: le aziende hanno potuto instaurare relazioni più dirette con i consumatori, grazie ai feedback resi possibili da comunicazioni bidirezionali, e oltre ai bisogni espliciti e razionali il marketing ha potuto prendere in carico anche i bisogni impliciti dei consumatori attraverso campagne di marketing emozionale ed esperienziale e di brand, per dirla a la Kotler “alla mente si è aggiunto anche il cuore”.
http://redomino.com/it/press/articoli/l-evoluzione-naturale-il-marketing-3-0
Il marketing di prodotto ha connotazione verticale (unidirezionale dall’azienda al cliente), di supporto alla produzione, al fine di generare la domanda dei prodotti secondo un modello orientato a un beneficio atteso di tipo tattico, che prende in considerazione esclusivamente l’interdipendenza tra i prodotti presenti sul mercato in un determinato momento. Questo approccio tradizionale vede come leve operative principali le 4 P: prodotto, prezzo, promozione, punti vendita.
Negli anni 70 dopo la crisi petrolifera. L’attenzione ai bisogni espliciti del cliente è diventata prioritaria rispetto alle mere funzionalità dei prodotti e contestualmente il modello operativo delle 4P è stato subordinato al modello STP: segmentazione, targeting e posizionamento. Al product marketing si affianca il customer marketing (2.0 da non confondere con il web 2.0) e oltre all’interdipendenza dell’offerta di prodotti fungibili presenti sul mercato in un dato momento, chi si occupa di marketing deve prendere in considerazione l’interdipendenza basata sui binomi funzionalità-bisogni espliciti dei consumatori in un’ottica di maggiore sostenibilità nel tempo, quantomeno nel medio termine e quindi alla ricerca di benefici attesi di tipo strategico.
Con l’avvento dei personal computer e di internet, il marketing 2.0 è cambiato per riflettere i cambiamenti dell’ambiente di business che questa ondata tecnologica andava portando: le aziende hanno potuto instaurare relazioni più dirette con i consumatori, grazie ai feedback resi possibili da comunicazioni bidirezionali, e oltre ai bisogni espliciti e razionali il marketing ha potuto prendere in carico anche i bisogni impliciti dei consumatori attraverso campagne di marketing emozionale ed esperienziale e di brand, per dirla a la Kotler “alla mente si è aggiunto anche il cuore”.
http://redomino.com/it/press/articoli/l-evoluzione-naturale-il-marketing-3-0
Volendo la puoi eliminare, sempre se ti ricordi di dirlo nella slide prima
http://it.wikipedia.org/wiki/Perpetual_beta
Eventuali errori vengono corretti rapidamente, così come vengono aggiunte a ciclo continuo nuove funzionalità, questo fa sì che i bug vengano comunque risolti, ma ad ogni revisione ci siano delle novità.
Il concetto di perpetual beta si è sviluppato parallelamente all'esplosione dei progetti open source, ma sta vivendo la sua piena espansione nell'ambito del web 2.0.
RM: QUESTO CONCETTO DEL ZERO/FIRST/SECOND MOMENT OF TRUTH è molto importante e merita una slide a se, anzi io farei 4 slide. PER ME È IL FULCRO DEL TUO SPEECH
Dopo che hai detto che ogni organizzazione in internet diventa per default un brand, devi dire che la stragrande maggioranza delle organizzazione non sa comunicare, urla sola ‘compramim comprami’
Dopodiche’ devi dire che vincono i brand im grado di comunicare una storia:
TRASPARENTE
RILEVANTE
CHE MANTIENE LE PROMESSE
IN GRADO DI PARLARE CON I CLIENTI E GLI IMPIEGATI, CHE IN RETE DIVENTANO GLI AMBASCIATORI DELLA MARCA e che sono queste due figure quelle piu’ trascurate dalle organizzazioni che solo a parola voglionoi acquisire nuovi clienti’
NOTA sui traduttori: oltre 900 iscritti AITI
Location, location, location è la frase che Anette Benning dice nel film American Beauty dove lei fa l’agente immobiliare
Nel mondo online
Nessuno passa per guardare la tua vetrina
Sul web la gente cerca informazioni e soluzioni
Bisogna generare traffico per avere successo
Vostro compito primario è fornire informazioni
Contenuti di valore che le persone cercano …
… e che i motori di ricerca indicizzano.
Su linkedin sia azienda sia personale e tutto il personale
Nota per nostro riferimento: http://www.giovannicappellotto.it/12877-migliorare-twitter/