1. IL 14 gennaio mi è arrivato un
invito ad un fanta-convegno
organizzato dal Sindaco di Novara
a tema:
VERSO UNA MOBILITA’
NUOVA: PIANIFICAZIONE E
R I O R G A N I Z Z A Z I O N E
DELLA MOBILITA’ E DELLA
SOSTA NELL’ERA DELLE
SMART CITIES.
Già solo a leggere il titolo, vista
l'esperienza devastante dei
novaresi con il MUSA, mi è venuto
da ridere.
Poi però ho vinto la ritrosia e sono
andato avanti a leggerlo. Riga
sotto:
il contributo dei progetti della
riforma e della sosta per favorire la
rigenerazione urbana e la crescita
della mobilità sostenibile.
L’esperienza della città di Novara.
Ah, ecco, pensavo che volesse
parlare di teoria pura, per
distogliere l'attenzione dal casino
che han fatto con il MUSA e invece
no, vado a capire e proseguo:
migliorare la qualità della vita,
recuperare la vivibilità degli spazi
urbani, promuovere spostamenti
sostenibili, ridurre i fattori
inquinanti: sono obiettivi che
vedono oggi impegnate città, enti
e associazioni attraverso azioni e
progetti di rilevante impatto
sociale e individuale. Un processo
in atto anche nel comune di
Novara a partire dalla riforma
della mobilità e sosta nell’area
centrale.
Si, come no, magari nella loro
fantasia.... peccato che tra le tante,
a Novara se hai un'auto a metano,
ogni sei mesi devi rinnovare il
permesso ANDANDO NEGLI
UFFICI DI PERSONA!!
Poi però il gran finale, col botto!
Che sta a dimostrare quanto in
effetti a Novara sia stato fatto per la
mobilità, per agevolare chi
dovendo andare in centro ogni
giorno a lavorare vorrebbe poter
parcheggiare fuori e prendere una
navetta, chi vorrebbe percorrere
una ciclabile in sicurezza, chi
vorrebbe muoversi con un
passeggino senza fare lo slalom
tra pali, buchi, cartelli e gradini, per
chi vorrebbe andare a spasso
senza rompersi qualcosa cadendo
in un buco.
Dicevo, il gran finale dell'invito che
dimostra che Novara, dopo cinque
i n t e r m i n a b i l i a n n i d i
amministrazione PD è una città
all'altezza della situazione:
La invitiamo, ove interessata, a
c o m u n i c a r e l a p r o p r i a
partecipazione… allo scopo di
consentirLe il parcheggio a titolo
gratuito in tutte le aree a
parcometro del centro di Novara.
Luca Zacchero
consigliereComunale Novara M5S
“Riforme, #Renzi sfida“Al
referendum sulla Costituzione
vedremo da che parte sta il popolo”.
Non dalla parte dei dittatori come te.
GabrieleSozzani@twitter
Convegno im-mobilità
Stampato in proprio
2. Microcredito: il M5S fa tornare le banche
al servizio dei cittadini!
Da decenni i partiti usano le
banche come appendici
clientelari, per sostenere gli
amici degli amici, gli imprenditori
collusi con il sistema politico o
addirittura con la criminalità
organizzata. Il governo schiaccia
i risparmiatori e li
lascia per strada,
mentre si gode i suoi
Rolex e protegge le
caste dei banchieri,
soprattutto quando
questi ultimi sono
parenti stretti dei
ministri in carica, vedi
il caso Boschi-
Etruria.
Il M5S invece discute, tratta e
sigla intese con gli istituti per
sostenere, attraverso il
Microcredito, le piccole imprese
e per aiutare i cittadini. E’ un
altro modo, radicalmente
diverso, di concepire il rapporto
tra il credito e la collettività.
Grazie a noi il credito funziona
sul serio.
Meno soldi ai furbi, ai
faccendieri e più risorse alle
idee, ai coraggiosi, a chi crede
nel futuro del Paese.
I beneficiari del Microcredito
sono ormai vicini a quota mille,
ma il progetto sta per conoscere
un altro momento di forte
espansione.
Il M5S, infatti, fa fruttare
davvero la restituzione delle
eccedenze degli stipendi degli
eletti e ha lavorato duro per
sottoscrivere con Intesa
Sanpaolo un accordo snello e
chiaro sul Microcredito.
Ne è scaturito un documento
semplice e trasparente, che
chiunque può scaricare da QUI,
leggere e capire e che impegna
le oltre 4mila filiali di Intesa in un
rapporto senza margini di
equivoco con i richiedenti.
Una differenza enorme rispetto
alle paginate, fitte fitte di
clausole capziose e di trappole,
dei contratti-truffa che le banche
(con la complice assenza della
vigilanza) hanno usato per
turlupinare i risparmiatori e
convincerli a comprare prodotti
di risparmio che si sono poi
rivelati bombe a orologeria.
Il M5S non ci ha messo solo i
soldi degli stipendi degli eletti.
Ma con il Microcredito ha
messo in campo una vera e
propria manovra economica,
un modello di sviluppo
alternativo. Abbiamo intessuto
accordi con i consulenti del
lavoro, con gli istituti di credito,
siamo in fase di dialogo
avanzato con l’Ordine dei
commercialisti. E teniamo il
fiato sul collo delle banche
affinché applichino condizioni
effettivamente vantaggiose a
chi richiede il finanziamento.
Il M5S ha curato ogni aspetto del
meccanismo, ha battuto palmo
palmo il Paese e le categorie
professionali coinvolte per
spuntare le migliori condizioni
possibili in favore dei piccoli
i m p r e n d i t o r i , d e i
professionisti, dei giovani
senza Rolex che vogliono
provarci.
Intesa Sanpaolo, a partire dal 18
gennaio, offrirà dunque un tasso
fisso davvero vantaggioso: al
5 , 5 0 % ( Ta e g 5 , 8 9 4 % )
indipendente dalla valutazione
del merito di credito. Non ci
sono spese di istruttoria e non
è richiesta alcuna garanzia
reale. In più, l’istituto aiuterà
gratuitamente il beneficiario nella
valutazione della fattibilità
dell’idea, nella redazione del
business plan e, via via, nella
fase di avanzamento dell’attività.
Dal 25 gennaio, poi, saranno
disponibili anche un call
center (800.303306) e un canale
web dedicati al Microcredito, per
ogni richiesta di informazione.
Governo e partiti hanno
messo il Paese al servizio
delle banche. Con il M5S le
banche tornano al servizio
dell’economia reale.
M5S Camera
Notizie dal parlamento Notizie dal parlamento Notizie dal parlamento Notizie dal parlamento
3. L'avevamo previsto, l'avevamo
denunciatodatempo:itagliallascuola
pubblicafinisconocolconsegnarlanelle
mani dei privati. E non certo di piccole
aziende locali che hanno a cuore
l'educazione della comunità, ma dei
grandi gruppi internazionali pronti a
coglierel'occasionedibusiness.
Anche la multinazionale per
eccellenza,quelMcDonaldsdasempre
nel mirino per la poca salubrità della
proposta alimentare, ha messo gli occhi
sull'affare che rappresentano i giovani, i
bambini, le famiglie, e ha lanciato
addiritturaunaraccoltapunticonlaquale
i clienti possono finanziare una scuola a
loroscelta.
Insomma, più i bambini
mangiano "junk food" più
aiutano la loro scuola. Vi
sembra un messaggio sano,
corretto, evoluto? A noi davvero
no.
Al governo invece sì. D'altronde
McDonalds, sponsor dell'Expo
tanto cara a Renzi, durante la
fiera attirava le famiglie che non
potevano permettersi i costosi ristoranti
deipadiglioniconscontieomaggi.Dove
ci sono pochi soldi, insomma, il governo
conta su McDonalds "benefattore" dei
menoabbienti.Emenomalecheintanto
il Ministero dell'Istruzione fa campagna
perl'educazionealimentare.
Il governo, senza dubbio, è al corrente.
Per questo la Commissione Istruzione
del M5S gliene ha chiesto conto: cosa
intende fare per evitare che le istituzioni
scolastiche pubbliche siano oggetto di
operazioni di marketing, per giunta
diseducative?
Il sottosegretario Faraone è invece
caduto dalle nuvole, affermando (come
potete vedere qui sotto) di non saperne
nulla. Poi si è affrettato ad aggiungere
che, in ossequio al mantra liberista,
tutte le aziende sono libere di
implementare strategie di marketing "ai
consumatori" e quindi anche a
coinvolgere le scuole pubbliche.
Starebbe, sempre secondo il Faraone-
pensiero, alle scuole stesse rifiutare
sdegnate tali profferte, che comunque
rimangono per lui cose normalissime.
Nonsiècapitonemmenodasolo.
Insomma, la mcdonaldizzazione della
scuolapubblicaitalianacontinua.
M5SCamera
I Regolamenti parlano chiaro: i
componenti del governo possono
accettare e trattenere personalmente
solo regali il cui valore non supera i
300 euro. Stessa regola per i dirigenti di
Palazzo Chigi: doni e omaggi non
devonosuperareilvaloredi150euro,in
caso contrario vanno messi a
disposizione della propria
Amministrazione che provvederà poi a
restituirlioautilizzarliperscopiumanitari.
La stessa chiarezza, però, non c'è
intorno alla vicenda dei costosissimi
orologi ricevuti dalla delegazione
italiana che ha accompagnato Matteo
Renzi in Arabia Saudita, con tanto di
rissa per accaparrarsi il dono e
imbarazzante figuraccia a livello
internazionale.PalazzoChigifasapere
che i preziosi omaggi sono nelle mani
della Presidenza del Consiglio ma
nessuno li ha visti e non è dato sapere
che fine faranno. Non si conosce
l'effettivo valore del prezioso omaggio e
nemmeno chi, tra i funzionari, lo abbia
ricevuto.
Per questo, affinchè ci sia chiarezza su
questavicenda-cherisalealnovembre
scorso,maèapparsasuigiornalisoloin
questi giorni - il Movimento 5 Stelle ha
presentatodueinterrogazioni,unaalla
Camera e una al Senato, a prima firma
rispettivamente Giorgio Sorial e Marco
Scibona.
Anche perchè in ballo c'è anche la
questione, delicatissima, dei rapporti
delnostroPaeseconunamonarchia
sprezzante dei diritti umani e delle
piùelementariregoledellademocrazia,
chesoloqualchegiornofahaeseguito
esecuzionidimassadisciiti.
Renzi deve chiarire se questi orologi
saranno restituiti oppure messi a
disposizione per fare beneficienza e se i
funzionari responsabili dell'imbarazzante
parapigliasarannosanzionati.
Ma deve dare spiegazioni anche sulle
altre notizie riportate in questi giorni dalla
stampa, secondo cui ci sarebbero
numerosidonidilusso,probabilmente
ricevuti in seguito alle diverse visite e
missionieffettuateall'estero:nell'elencoci
sono alcuni orologi di lusso sfoggiati dal
premierelabiciclettaricevutaindonodal
premiergiapponeseShinzoAbe.
M5SSenato
La McDonaldizzazione della scuola
(pubblica) renziana
Notizie dal parlamento Notizie dal parlamento Notizie dal parlamento Notizie dal parlamento
Renzi dica dove
sono i Rolex e gli
altri 'regali di lusso'
4. Buona notizia, almeno in parte!
La Procura di Milano, incredibile
ma vero, è riuscita a fare pagare
in Italia le tasse a due
multinazionali dell’informatica.
Tutti sanno che di regola- ma non
di principio- a pagare le tasse
sono soltanto i poveri, mentre i
ricchi, grazie al sistema collaudato
dei paradisi fiscali,
assistiti da eserciti di
avvocati, riescono in
piena legalità a pagare
pochi bruscolini al fisco di
paesi compiacenti, alcuni
appartenenti alla stessa
Unione Europea.
Ebbene, la Procura di
Milano è riuscita a
recuperare da queste due
m u l t i n a z i o n a l i
complessivamente circa
500 milioni €uro su un
totale di circa 2 miliardi
€uro d'imposta, cioè un
quarto del dovuto.
Lo sconto praticato dai magistrati
italiani a queste due multinazionali è
con tutta evidenza massiccio. Questa
situazione da una parte ci rallegra per
le future prospettive di recupero da
parte del fisco italiano, ma dall’altra ci
induce ad una serie di amare
riflessioni.
Primo: come è possibile che
ancora oggi esistano paradisi
fiscali in Unione Europea?
Secondo: come è possibile
che ci siano falle così
grandi nelle leggi
n a z i o n a l i e
internazionali, che
permettono alle grandi
aziende di evadere
tranquillamente le
tasse?
Te r z o : c o m e s i
concilia col cosiddetto
libero mercato questo
sistema, che favorisce
in modo smaccato le
g r a n d i a z i e n d e
rispetto alle piccole
aziende?
Sembra che in questo
caso si sia seguito l'
antico adagio sul recupero dei
quattrini: "Pochi, maledetti e
subito”!
F.T.
Pochi maledetti e subito!
LE TUE IDEE per una
NOVARA 5 STELLEci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore n°5.(zona viale Roma ex sede di quartiere)