1. Come il fulmine di un temporale
d'estate, giunge la notizia, che la
Regione Piemonte intende
finanziare lo sviluppo del sistema
logistico piemontese con 50- 60
milioni €uro, di cui 7,5 sarebbero
destinati al CIM ( Centro
Intermodale Merci) di Novara.
Questa notizia ci sorprende molto
per almeno sei motivi.
Innanzitutto ci chiediamo se l'
attuale situazione finanziaria
consenta alla Regione Piemonte
di reperire 50- 60 milioni € a
questo scopo, senza indebitare
figli e nipoti per i prossimi
cinquant'anni.
In secondo luogo, ci lascia
fortemente perplessi, che questa
ingente somma venga destinata
ad un progetto logistico, di cui
non sono state rese note le
caratteristiche.
In terzo luogo, riteniamo che il
CIM, prima di progettare opere
aggiuntive, dovrebbe provvedere
a l l e o p e r e d i r i a s s e t t o
idrogeologico prescritte per la
realizzazione dei magazzini M3 e
M4, opere indispensabili per la
sicurezza dei cittadini di Pernate
e mai completate. Inoltre non
possiamo dimenticare la
debolezza del collegamento
ferroviario Mortara-Novara, che
viceversa è indispensabile
perché il CIM possa essere il
retroporto di Genova.
In quarto luogo il Comune di
Novara, socio per il 16% di CIM,
dovrebbe spiegare ai cittadini
novaresi, che cosa intende fare
del CIM dopo 28 anni di attività
non proprio esaltante di
quest'ente.
In quinto luogo esprimiamo forti
dubbi sulla possibilità che il
sistema logistico piemontese
p o s s a c o m p e t e r e , p e r
intercettare il flusso di merci di
Suez 2, con il sistema logistico
veneto, che fa capo al polo di
Verona e ai porti di Venezia,
Trieste, Koper e Fiume.
Siamo convinti che si debba
puntare, almeno a livello
nazionale, più sulla sinergia e la
collaborazione piuttosto che sul
c a m p a n i l i s m o e s u l l a
competizione con il sistema
logistico veneto. In sesto luogo,
ci chiediamo quale sarà la
ricaduta dello sviluppo del CIM
sull'occupazione a Novara. Come
in altre occasioni, si ricomincia a
favoleggiare di migliaia di nuovi
posti di lavoro, ma l’esperienza ci
insegna ad essere molto cauti
circa queste previsioni. Come si
vede sono molti e importanti gli
interrogativi sollevati su questo
tema.
Chiediamo trasparenza e
chiarezza in primo luogo da parte
del Comune di Novara, al quale
continuiamo, nonostante tutto, a
versare le nostre tasse.
Carlo Giovanni Ferro,
Fabio Tomei
cittadini novaresi
Renzi rassicura i
sindaci:“Ridaremo ciò che
togliamo con abolizione di Imu e
Tasi”.
Per le rassicurazioni di Renzi
chiedere a Letta
GabrieleSozzani@twitter
Stampato in proprio
Osservazioni sul CIM
2. La nostra ricetta
per Cernobbio
"Prima di parlare dell’Italia che
vogliamo, parliamo dell’Italia che
viviamooggi.
Dall’inizio del nuovo millennio il bilancio
dello Stato si è mosso sempre nella
stessa direzione: aumento della spesa
corrente, aumento delle tasse,
diminuzione della spesa per
investimenti. Una ricetta disastrosa,
capace solo di far sprofondare il Paese
neldebitoenell’arretratezza.
Il ritmo del massacro è aumentato
sempre più dopo il 2011, con i governi
Monti, Letta e Renzi, fedeli esecutori
dell’austerità europea. Nel 2014, primo
anno di Governo Renzi, le entrate
complessive sono aumentate da 819
miliardi a 840 miliardi. Le spese
complessive da 753 a 811 miliardi.
L’indebitamento al netto dei prestiti e dei
crediti è passato da -2.5 miliardi a -17
miliardi. L’avanzo di bilancio al netto
degli interessi pagati sul debito si è
ridotto da 54 miliardi a 28 miliardi. E
ancora una volta è certificata una
ulteriore flessione degli investimenti
produttivi: -16% investimenti fissi lordi,
-18.7% minori impegni del fondo
coesione sviluppo e -7.1% di contributi
agli investimenti alle imprese. Se
diminuisce l’avanzo di bilancio ma non
aumentano gli investimenti produttivi è
ovvio che sta aumentando la spesa
corrente.Nulladinuovosottoilsole.
Il progetto del M5S per l’Italia è
sempliceevaintutt’altradirezione:
- riqualificare la spesa pubblica,
spostandola dagli sprechi e dai privilegi
agli investimenti produttivi.- -
Semplificazione burocratica. Questo
Governo ne parla ogni giorno, ma
ancora oggi se un imprenditore vuole
avviare un’attività deve comunicare con
sei enti diversi: Comune, Agenzia delle
Entrate, Inps, Inail, ASL ed Ente
camerale
-Fermare immediatamente la
svendita del patrimonio e degli asset
pubblici che, anziché ridurre il debito, è
servita a finanziare la spesa corrente. Si
deve puntare alla valorizzazione del
patrimonio pubblico e, se lo si vuole
proprio finalizzare alla riduzione del
debito pubblico, occorrono anche qui
almeno dieci anni per fare le cose per
bene.
-Recuperare rapidamente il ritardo
accumulato nel settore informatico-
telematico e dell’alta tecnologia,
perché l’incidenza dell’occupazione nel
settore manifatturiero tenderà a calare
progressivamente.
-Riformare il sistema di welfare, con
l’introduzione del reddito di cittadinanza,
che deve diventare parte integrante
della cultura italiana.- Si deve
intraprendere una seria lotta
a l l ' e v a s i o n e a g g r e d e n d o
multinazionali, criminalità
organizzata, banche e assicurazioni,
che oggi vengono toccate solo per
1,7% degli accertamenti fiscali contro il
90% e oltre delle piccole e micro
imprese
-Serve una efficace legge
anticorruzione che consenta di
recuperarealtrerisorsefinanziarie
-E’indispensabile una classe politica
libera e autorevole per dire NO al
sistema costruito attraverso i trattati
europei, quali il Fiscal Compact, che
stanno decretando la fine del progetto
europeo.
Solo se si procederà nella direzione
indicata dal M5S, quindi, avremo un PIL
in crescita, una seria riqualificazione
della spesa pubblica e maggiori risorse
da destinare alla significativa riduzione
della pressione fiscale a famiglie ed
imprese.
Riusciremmo finalmente a ridurre anche
il debito pubblico. Per fare tutto questo è
urgente dire NO all’austerità! E, vi
prego, non mi si risponda che oggi il
Premier ha intrapreso una lotta dura
control’austerità!
L’annoscorso,inquestostessoperiodo,
assistevamo ad un identico teatrino per
poi sacrificare all’altare della Merkel 2.8
miliardi del fondo taglia tasse e un
ulteriore mezzo miliardo dal fondo
coesione.
L’Unione Europea dovrebbe
prendere atto del tragico fallimento
dell’austerità e la BCE dovrebbe
proteggere i debiti sovrani acquistando
direttamente titoli di Stato, bypassando
quel sistema bancario che in questi anni
ha preferito lucrare sui prestiti ricevuti
dalla stessa BCE invece che finanziare
l’economiareale.
Infine, non si deve ulteriormente rinviare
l’adozione degli Eurobond che, a
differenza di quanto previsto dal Fondo
di Redenzione (ERF), garantiscano
tutto il debito sovrano e non solo una
parte.
Questo non vuol dire che gli stati non
debbano adempiere ai propri impegni
ma, come enunciato nel Libro verde di
Bruxelles, significherebbe non dare
spazio a speculazioni suggerite dagli
umori dei mercati, che impongono
Governiepoliticheeconomiche.
Significherebbe poter finanziare un
piano di investimenti europeo degno di
questo nome, che non sia la presa in
giro chiamata Piano Junker. Il Piano
Junker va archiviato e sostituito, pena
lascomparsadell’UnioneEuropea.
Grazie!"
Barbara Lezzi, portavoce M5S
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3. Il MoVimento 5 Stelle è lieto
di informarlo che la mozione
contro la riforma della
s c u o l a R e n z i -
Giannini, presentata in quasi
tutte le regioni italiane e già
approvata in Puglia, Veneto
e Lombardia, è un'iniziativa
del MoVimento5Stelle.
L a p r e c i s a z i o n e è
necessaria perché qualcuno
s e m b r a a n c o r a f a r e
orecchie da mercante.
E' il caso del Gazzettino,
Repubblica e Messaggero.
Il Gazzettino ha dato ampio
s p a z i o ( c o n t a n t o d i
richiamo in prima) alla
d i c h i a r a z i o n e d e l
governatore del Veneto
Luca Zaia, che, dando
seguito all'approvazione
della nostra mozione in
C o n s i g l i o R e g i o n a l e ,
depositerà alla Corte
Costituzionale il ricorso
contro la Buona Scuola.
Nell'articolo viene citata
anche la posizione del Pd.
Del MoVimento5Stelle,
invece, nessuna traccia,
nonostante ieri alla Camera
ci sia stata una conferenza
stampa proprio sul tema
delle mozioni regionali, alla
quale ha partecipato anche
il capogruppo M5S in
Regione Veneto, Jacopo
Berti.
La Repubblica ha avuto
almeno la bontà di citare
l'M5S (in realtà, neanche:
mancava la parola "Stelle"),
i n f o n d o a l l ' a r t i c o l o ,
affermando che "lancia un
appello agli altri presidenti
regionali perché ricorrano
alla corte Costituzionale".
Ovviamente, della mozione
e del suo ruolo in prima
linea in questa battaglia,
nessuna traccia.
Infine, il Messaggero è
riuscito nella mirabile
impresa di citare l'M5S solo
per ricordare che ieri la sua
m o z i o n e è s t a t a
bocciata dal Consiglio
Regionale della Liguria (e
del Friuli, se proprio si vuole
e s s e r e p r e c i s i ) ,
dimenticandosi di ricordare
c h e , s e m p r e i e r i , i l
provvedimento per fare
ricorso alla Consulta è stato
approvato dalla Lombardia.
S e l a b a t t a g l i a d e l
MoVimento nelle regioni
contro la Buona Scuola non
fosse sufficientemente
chiara, noi siamo disponibili
ad ulteriori precisazioni.
Oppure, è possibile cercare
e consultare le numerose
comunicazioni sul tema
fatte sul tema a mezzo
comunicato stampa, blog e
social network.
Fine dell'avviso.
Avviso al mondo della carta stampata
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4. Il primo incontro, tecnicamente
Collegio Docenti, si svolge di
solito al primo di settembre ed ha
lo scopo di preparare le attività
che precedono l’anno scolastico
ormai prossimo.
Il clima è un po’ quello del primo
giorno di scuola ovviamente poi ci
si accomoda e si ascolta il
dirigente che ci racconta le
novità che nell’estate il
governo di solito matura per
vedere: a) quanto sono bravi
i nostri docenti e B) quanto
sono volenterosi.
Ogni governo, infatti, opera
sempre una riforma che
f o r m a l m e n t e a p p o r t a
miglioramenti ma in verità
abbassa di livello la scuola
p u b b l i c a o p e r a n d o
generalmente su: tagli ai
finanziamenti, tagli agli
organici, tagli al numero delle
classi, tagli alle ore di lezione.
Si direbbe che al ministro
( c h i c c h e s s i a )
vengano fornite
d e l l e f o r b i c i
appena insediato
con le quali dovrà
operare, secondo i
suoi capricci dei
tagli.
Questa è la sfida
che dal ministero ci
lanciano tutti gli
anni: vogliono
vedere fino a
q u a n d o g l i
i n s e g n a n t i
r i u s c i r a n n o a
reggere il peso di educare una
generazione di studenti.
Naturalmente gli stipendi sono stati
congelati da circa dieci anni, e il
contratto è ampiamente scaduto, e
questo serve a testare la caparbietà.
La sfida, gli insegnati la raccolgono
sempre e sempre rispondono
preparando ragazzi che, appena ne
hanno la possibilità, se ne vanno
all’estero per essere apprezzati, i noti
cervelli in fuga. Si mostra, quindi, al
ministero che ci siamo riusciti
anche questa volta e
nonostante voi e i vostri tagli
tiè!
Immagino le facce perplesse
dei funzionari increduli: “ma
come fanno? gli abbiamo fatto
anche le classi pollaio!!”
Altri funzionari si faranno
ancora più pallidi,
notando i risultati delle
prove InValSI: a livello
europeo siamo in ottima
posizione per le scuole
statali. “Come possibile?”
si diranno.
“Ah ma il prossimo anno
v e d i c o s a g l i
c o m b i n i a m o ! ” e
nell’estate arrivano le
leggi che a settembre
saranno applicate per la
nuova sfida che i docenti,
c o m e s e m p r e ,
raccoglieranno e fino ad oggi
vinto!
La buona s(cu)ola
Attenzioneci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore n°5.
(zona viale Roma ex sede di quartiere)
Naturalmente a Novara