1. Progetto didattico
"Che afa fa"
Unità di competenze
"Tutto è connesso"
classe III E
scuola media Cino da Pistoia
Pistoia
2. Hai mai sentito parlare di
cambiamenti climatici?
Da sempre, il clima non è statico e molti dei suoi parametri
sono in lenta e continua mutazione
Tuttavia, negli ultimi 150 anni, la comunità scientifica ha iniziato
a parlare di CAMBIAMENTI CLIMATICI intendendo modificazioni
piuttosto rapide del clima, dovute alle attività umane.
3. •
Scioglimenti dei ghiacciai
•
Aumento delle precipitazioni
•
Aumento livello dei mari
•
Erosione delle coste
•
Uragani
•
Aumento zone desertiche
•
Perdita di biodiversità
Conseguenze del riscaldamento globale
4. Una delle principali cause del riscaldamento
del pianeta è l'aumento dell'EFFETTO SERRA
•
Il livello dei mari aumenta e le temperature degli oceani si alzano;
•
Il fronte dei ghiacciai polari arretra;
•
I ghiacciai montani si sciolgono;
•
Le piogge sono abbondanti, le inondazioni più numerose e
i periodi di siccità più frequenti.
L'ANIDRIDE
CARBONICA
(CO2
)
E' UN
IMPORTANTE
GAS-SERRA
8. L'equilibrio perduto tra fotosintesi,
respirazione e combustione
AUMENTO DELLE COMBUSTIONI
+
PERDITA DI FORESTE ED ALTRE AREE VERDI
LE PIANTE PRESENTI SULLA TRERRA
NON RIESCONO PIU' AD ASSORBIRE
TUTTA LA CO2
PRODOTTA
AUMENTO DELL'EFFETTO SERRA
9. Distribuzione delle foreste nel modo:
cambiamenti dal 1990 a oggi.
Distribuzione
delle foreste
nel mondo oggi
Cambiamenti
dal 1990 ad oggi
10. Perché distruggiamo le foreste?
• Per ottenere legname
• da commerciare
• Per liberare spazi agricoli
per piccole e grandi imprese
• Per avere spazi edificabili
• Per creare pascoli per il
bestiame
• Per la costruzione di strade
• Per ricavare carta dalla
cellulosa degli alberi
11. Hai mai sentito parlare di sostenibilità?
La definizione
di sviluppo
sostenibile è: “
uno sviluppo
che non mette
in pericolo le
generazioni
future”
Consumare e produrre
in maniera sostenibile
significa utilizzare
le risorse naturali in
maniera efficace,
senza esaurirle e
senza danneggiare
l'ambiente, riducendo
le emissioni di gas
a effetto serra
Il consumo sostenibile
riguarda lo stile di vita:
chi decide di avere una
spesa sostenibile cerca
di diminuire il più
possibile l'impatto
ambientale
Il prodotto sostenibile è quello
che ha il minor impatto possibile
sull'ambiente
12. LA SPESA
SOSTENIBILEIn classe abbiamo provato a riprodurre una spesa sostenibile.
● Il nostro compito era quello di scegliere tra vari oggetti quelli con meno
impatto ambientale.
13.
14. Da questo esperimento abbiamo capito
come possiamo fare degli acquisti
limitando le emissioni di CO2
Ad esempio
è meglio
comprare
bottiglie di
succo grandi
invece di tante
piccole bottiglie
MENO
IMBALLAGGI
=
RIDUZIONE
DEI RIFIUTI
PRODOTTI
LOCALI
=
RIDUZIONE
DEI TRASPORTI
PRODOTTI DI
STAGIONE
=
RIDUZIONE DEI
TRASPORTI E DEL
RISCALDAMENTO
PER LE SERREÈ utile
controllare la
provenienza dei
prodotti e
scegliere quelli
che hanno
viaggiato meno
15. abbiamo anche capito come possiamo fare
degli acquisti senza favorire la deforestazione
SCEGLIERE
CARTA
RICICLATA
O DA FORESTE
GESTITE
IN MODO
RESPONSABILE
CONSIDERARE
CHE ALCUNI
PRODOTTI
POTREBBERO
ESSERE STATI
COLTIVATI SU
AREE
DEFORESTATE
PREFERIRE
PRODOTTI
BIOLOGICI O DA
COMMERCIO
EQUO E
SOLIDALE
16. Esempi di prodotti da foresta:
le spezie e l'olio di palma
La nostra classe ha fatto
vari incontri con il laboratorio
della biodiversità, che ha sede
presso lo zoo di Pistoia
In un incontro
abbiamo parlato
dei prodotti
che provengono
da aree forestali
Tra questi
ci sono molte
spezie e l'olio
di palma
17. DELLE
SPEZIE
Abbiamo
cominciato
separandoci in due
gruppi, ognuno dei
quali aveva delle
scatoline con
dentro delle spezie.
Noi dovevamo
cercare di scoprire
che spezia era
contenuta in ogni
scatolina, usando
l'olfatto .
Dopo aver concluso
il gioco, ci hanno
parlato della
provenienza e degli
usi di queste
spezie.
IL GIOCO
18. L’olio
di
palma
L’olio di palma è spesso usato dalle industrie
come ingrediente nei prodotti alimentari e
cosmetici.
Da qualche tempo l’olio di palma è oggetto
di grande attenzione da parte dell’opinione
pubblica: si legge ovunque di campagne di
boicottaggio e petizioni per chiedere
all'industria di non utilizzare più questo
ingrediente. Perché?
Ci sono due motivazioni fondamentali:
La prima è di carattere ambientale,
poiché per fare posto a nuove
piantagioni di palme si sta
deforestando e mettendo a
repentaglio l'integrità
dell'ecosistema.
La seconda è che alcuni ritengono che possa
essere nocivo alla salute perché questo olio
è ricco di acidi grassi saturi.
19. La spesa può essere più sostenibile anche pensando
alle popolazioni dei paesi produttori
Commercio Equo e Solidale
Forma di commercio
che garantisce
●Il produttore
●I dipendenti
●la tutela del
territorio
E' praticato da associazioni
cooperative,con una elevata
presenza di volontariato. Nei
paesi ricchi c'è dunque la
volontà di constatare il
commercio tradizionale.
E' una forma di commercio
internazionale nella quale si
cerca di far crescere aziende
economicamente sane nei
paesi più sviluppati ai
produttori ed ai lavoratori dei
paesi in via di sviluppo un
trattamento economico e
sociale equo rispettoso.
La filiera corta è una caratteristica
peculiare del commercio equo/solidale,
ovvero l'esistenza di un percorso
produttivo breve per la materia prima
fatto di al massimo 3 o 4 passaggi
(produzione, trasporto, stoccaggio dei
magazzini sui grandi magazzini degli
importatori, distribuzione presso le
botteghe del mondo) che rendono il
prodotto sempre rintracciabile.
Si oppone alla
massificazione del
prodotto praticata dalle
grandi catene di
distribuzione e dai
grandi produttori
Che cos'è il commercio equo e
solidale
20. Il nostro "IMPRONTOMETRO"
Abbiamo costruito un gioco per capire se
l'impronta ecologica di chi fa il test è grande o piccola.
Il gioco serve anche a capire che
ridurre la nostra impronta ecologica è possibile!
Basta essere attenti durante semplici azioni quotidiane,
per non aumentare le emissioni di CO2
21. Stai attento!
Più aumenta il numero dei
triangoli aperti e
più il pianeta è coperto dalla
nostra impronta ecologica!
22. Approfondimento sulla biodiversità:
i cambiamenti climatici possono
favorire le specie aliene invasive.
Le specie invasive sono specie che (generalmente) hanno un'origine diversa
dall'ambiente nel quale vengono introdotte e che riescono ad adattarsi in
maniera eccellente al nuovo habitat, causando danni all'ecosistema e alle
popolazioni umane.
Alcune specie vengono introdotte in nuovi habitat volontariamente, come
animali domestici o piante ornamentali, mentre altre raggiungono i nostri paesi
attraverso gli scambi commerciali o rotte turistiche.
Tuttavia, non tutte le specie introdotte, definite aliene, divengono invasive.
Le specie aliene (o alloctone) entrano spesso in lotta con le specie locali
(autoctone), e se la convivenza diviene competitiva, talvolta ne risentono le
ultime che soccombono.
Le invasioni biologiche sono una minaccia emergente, e vengono oggi
considerate una delle cinque principali cause della perdita di biodiversità,
insieme alla distruzione degli habitat, allo sfruttamento eccessivo delle risorse,
ai cambiamenti climatici e all'inquinamento.
23. ● TESTUGGINE DEL GENERE TRACHEMYS:
(nota come tartaruga dalle orecchie rosse)
● È la piccola tartarughina acquatica originaria della Florida che si trova
spesso nei negozi d'animali.
Se nutrita adeguatamente, può diventare molto grande, fino a 30 cm, e a
quel punto spesso viene liberata perché difficile da gestire in casa.
● In Italia è stata introdotta anche a fini ornamentali nei laghetti e stagni dei
parchi urbani.
● Questa specie provoca seri danni all'ecosistema poiché predatore di
invertebrati e delle loro larve oltre che di anfibi, pesci e uccelli acquatici.
È inoltre ritenuta concausa della diminuzione degli esemplari dell'autoctona
Emys orbicularis.
● Si stima che in Italia ogni anno giungano
circa 900.000 testuggini l'anno.
L'enorme diffusione degli esemplari in natura
è dovuta esclusivamente al continuo rilascio
di esemplari da parte delle persone
● Questo comportamento è dannoso
per l'ambiente e va evitato
24. GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA
(noto come GAMBERO KILLER)
● Originario dell'America del nord, e più precisamente della Louisiana, in Italia fu
importato in Toscana da un'azienda di Massarosa, vicino al Lago di Massaciuccoli,
per un tentativo di commercializzazione.
● Si è poi diffuso, dopo esser sfuggito al controllo degli allevamenti, oltre che in
Toscana, anche in alcune zone del Lazio, dell'Umbria, del Piemonte, dell'Emilia,
della Lombardia della Calabria e del Veneto.
● Particolarmente tollerante ai cambiamenti ambientali e di costituzione robusta,
questa specie sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza del gambero di fiume
italiano (Austropotamobius pallipes) e degli anfibi.
● Queste caratteristiche gli hanno valso il nome di “gambero killer” con il quale è noto
nelle regioni centro-settentrionali d'Italia dove la sua espansione è cominciata
soprattutto a partire dagli anni '90.
25. Approfondimento sulla biodiversità:
spesa sostenibile durante le tue
vacanze esotiche!
Io ti consiglio di evitare
tali souvenir
comunque...
perchè, per quanto
belli, potrebbero aver
fatto soffrire un
animale innocente!
Ricordati di non comprare
souvenir fatti di parti di
animali, se non conosci
esattamente la normativa
CITES....potresti avere una
brutta sorpresa alla dogana!
26. Controllare il commercio degli animali e delle piante
(vivi, morti o parti o prodotti derivati)
Si occupa di :
La conservazione della biodiversità del nostro pianeta.
Il compito prioritario per ogni Stato che accetta questa
normativa è quello di monitorare e regolamentare il commercio
nazionale ed internazionale di esemplari animali e vegetali e
prodotti derivati, al fine di evitarne l'estinzione.
NORMATIVA
Garantisce :