1. Chiara Rodolfi, 1^A
Separazione di un miscuglio eterogeneo: acqua
e sabbia
Ingredienti
Acqua
Sabbia
Becher
Qualcosa per mescolare (un cucchiaino o
un bastoncino di vetro)
Carta da filtro
Imbuto
Procedura
Verso in un Becher dell’acqua e della sabbia e dopodiché mescolo con un
cucchiaino per rendere il miscuglio molto eterogeneo. Per separare l’acqua e
sabbia, colloco un imbuto sopra a un altro becher vuoto. Poi creo una specie
d’imbuto grazie alla carta da filtro e lo dispongo sopra all’altro imbuto. Dopodiché
rovescio il miscuglio dentro l’imbuto.
Elenco risultati
Rovesciato il miscuglio, l’acqua filtrerà depositandosi nel becher vuoto
sottostante; la sabbia, invece, resterà ferma sull’imbuto di carta da filtro senza,
ovviamente, filtrare.
Conclusione
L’acqua essendo un liquido è stata filtrata grazie alla carta da filtro mentre la
sabbia essendo un solido, ed essendo anche piuttosto spessa, è rimasta
depositata nell’imbuto di carta (anche se non completamente)
2. Separazione di un miscuglio eterogeneo: acqua
e olio
Ingredienti
Becher
Acqua
Olio
Imbuto Separatore
Procedura
Prima di tutto si versa la sospensione di acqua e olio nell’imbuto separatore e si
posiziona un becher sotto ad esso. Dopodiché si aspetta che i due componenti
siano completamente separati (cioè che l’olio si trovi sulla superficie e l’acqua si
trovi giù). Poi si gira la manovella per far scendere l’acqua, accertandosi di aprire
il tappo sopra all’imbuto separatore. Infine, quando si pensa che l’acqua sia
ormai completamente scesa, si richiude la manovella, per non far scendere l’olio.
Elenco risultati
Dopo aver chiuso la manovella, si potrà osservare che l’olio è rimasto all’interno
dell’imbuto separatore, mentre l’acqua è completamente scesa nel becher
sottostante.
Conclusione
Si è riusciti a separare queste due sostanze soprattutto grazie alla loro differenza di
densità, che ha permesso a entrambi di stabilirsi separatamente all’interno
dell’imbuto separatore. Infatti la sostanza con densità maggiore si posizionerà
nella parte superiore mentre quella con densità migliore nella parte inferiore
dell’imbuto separatore.
3. Separazione di un miscuglio eterogeneo: zolfo e
ferro
Ingredienti
Un vasetto di vetro
Polvere di zolfo
Polvere di ferro
Calamita
Procedura
Si prepara sul piattino di vetro un po’ di polvere di ferro e di zolfo e si mescolano
per creare un miscuglio eterogeneo. Dopodiché si posiziona una calamita sul
fondo del piattino per separare i componenti e poi si prova invece a posizionare
la calamita al di sopra del piattino per attrarre il ferro
Elenco dei Risultati
Nel primo esperimento si noterà che la polvere di zolfo e quella di ferro si
separeranno, anche se non completamente. Mentre, nel secondo esperimento il
ferro, salirà in alto attaccandosi alla calamita.
Conclusione
Il risultato al primo esperimento è dovuto al fatto che il ferro, essendo un metallo è
attratto dalla calamita mentre, lo zolfo, tutt’altro che metallo, sia inerte se
sollecitato da quel tipo di forze. Nel secondo esperimento il metallo sale in alto
attaccandosi alla calamita perché attratto da essa, essendo un metallo.
4. Separare con la decantazione: acqua e
carbonato di calcio
Ingredienti
Becher
Cucchiaio
Acqua
Carbonato di calcio
Procedura
Si versano in un becher acqua e carbonato di calcio e si mescola con un
bicchiere. Dopodichè per separare i due componenti si aspetta qualche giorno.
Per accellerare il processo si può usare la centrifuga.
Elenco Risultati
Dopo qualche giorno il carbonato di calcio si sarà deposto sul fondo del
bicchiere.
Conclusione
Grazie alla decantazione, che sfrutta la diversa densità dei componenti presenti
nel miscuglio da scomporre, abbiamo potuto separare acqua e carbonato di
calcio.
5. Distillazione del vino
Ingradienti
Vino
Distillatore
Riscaldatore a gas
Becher
Procedura
Si versa del vino nell’ampolla del distillatore e si accende il riscaldatore a gas
sopra di esso. Attraverso un tubicino di gomma collegato al refrigerante,
facciamo scorrere dell’acqua fredda in modo da raffreddare il vapore distillato.
Poi si attende che il vino bolla.
Elenco Risultati
Il primo componente che evapora è l’alcool. Sotto forma di vapore esso
raggiunge il tubicino interno dove si condensa a causa dell’azione refrigerante
dell’acqua che scorre nel tubicino esterno a quello da dove è passato l’alcool.
Conclusione
Grazie ai passaggi di stato, in questo caso alla condensazione, siamo riusciti a
separare un componente del vino: l’alcool. Questo, grazie anche alla sua
proprietà volatile, si condensa con l’acqua fredda che lo circonda nell’altro
tubicino e scende nel becher sotto forma di liquido.
6. Cristallizzazione
Ingradienti
Solfato di rame
Acqua
Becher
Piattini di plastica
Procedura
Prima di tutto bisogna riscaldare l’acqua per farle raggiungere il suo punto di
ebollizione per poi versarla in un becher. Mentre l’acqua è ancora calda,
versare dentro del solfato di rame e poi mescolare fino a ottenere una
soluzione. Dopodiché mettere un po’ della soluzione in un piattino e lasciarla
riposare per qualche giorno.
Elenco risultati
Dopo qualche giorno ci sarà la formazione di cristalli di un certo volume e con il
passare del tempo mediante l’evaporazione sul fondo del piattino avverrà la
cristallizzazione.
Conclusione
Grazie al processo di cristallizzazione, che sfrutta la differenza di solubilità dei
componenti di una miscela al variare della temperatura, siamo riusciti a creare
dei cristalli, grazie anche all’evaporazione avvenuta sul fondo del piattino.
7. Separare sale e olio
Ingredienti
Sale
Olio
Becher
Cubetto di ghiaccio
Vetrino per coprire il becher
Procedura
Metto nel becher sale e olio. Dopodiché sfrutto il metodo di separazione della
decantazione.
Elenco risultati
Utilizzando il metodo della decantazione, il sale va a fondo, perché non è solubile
nell’olio e quindi si possono separare completamente successivamente e con più
facilità
Conclusione
Questo esperimento è stato portato a buon fine grazie alla tecnica della
decantazione.
8. Cromatografia dei pigmenti di una foglia
Ingredienti
Foglia
Becher
Provetta
Alcool
Carta da filtro
Procedura
Si fa bollire la foglia tritata in un becher con dell’alcool. Dopodiché si mette le
soluzione dei pigmenti in una provetta. Poi si usano delle strisce di carta da filtro,
infilandole nella provetta.
Elenco dei risultati
La carta da filtro risucchierà la soluzione. I pigmenti più pesanti, però, rimarranno
più giù. Si potrà osservare il colore verdastro dei pigmenti della foglia.
Conclusione
Tutto questo si è potuto osservare grazie alla presenza del giusto eluente (alcool)
che ha permesso la distinta separazione delle sostanze e alla carta da filtro che
ha permesso l’assorbimento delle diverse sostanze.
9. Cromatografia dell’inchiostro
Ingredienti
Becher o barattolo
Metanolo
Acetone
Carta da filtro
Procedura
Riempio un becher con del metanolo e un altro con l’acetone. Dopodiché
prendo due strisce di carta da filtro e le infilo nei due becher (per circa 5 mm), ma
non prima di averci fatto un puntino con la biro in modo da realizzare la
cromatografia. La striscia di carta da filtro non deve toccare le pareti. Durante il
processo il barattolo o il becher deve essere chiuso ermeticamente.
Elenco dei risultati
Su entrambi le strisce di carta da filtro si vedranno salire i pigmenti dell’inchiostro
della penna, come quelli della foglia. Solo che i pigmenti non saliranno nello stesso
modo nella provetta con il metanolo e in quella con l’acetone.
Conclusione
Si può osservare che il risultato dell’esperimento cambia a seconda dell’eluente
scelto. Le particelle delle sostanze che costituiscono la miscela che risultano più
assorbite dalla carta si muoveranno più lentamente, mentre quello assorbite meno
fortemente si muoveranno con valore velocità.